EternalDreamer94 ha scritto:Scusa, il senso del tuo racconto non l'ho proprio capito, me lo potresti spiegare?
Ehehehe, effettivamente può non risultare chiaro
. Il senso di questo racconto sta nel fatto che l'ignoranza sia rappresentata come un vero e proprio "morbo", che si espande progressivamente fino ad arrivare
all' annichilimento della personalità conseguente a sua volta al dover far parte, a causa del "morbo", di un "gruppo" con un solo "cervello" che sottomette tutti gli altri componenti
a causa delle scarse conoscenze degli stessi, arrivando a farsi idolatrare. Ora, io in questo microSogno ho provato ad immaginare che questo annichilimento
causato
dall'idolatrare qualcosa, in questo caso non rappresentato da un solo idolo ma da tanti idoli diversi (come gli "specialisti" ironicamente nominati oppure le televendite,
i quali sono curiosamente a loro volta strumenti usati da altre grandi "teste" che compongono la società moderna) porti, come conseguenza estrema, al non sognare più poichè, avendo
un solo pensiero in testa ed essendo sottomesso, non vi sarebbe più capacità di immaginare e di osservare le cose, fermando così le capacità oniriche.
È un concetto molto astruso, ma ho pensato di rapprensentarlo così.
dixit ha scritto:"Ma con capiva di come fosse" cosa intendi? forse volevi scrivere: "ma non capiva che era la sua ignoranza a non farlo sognare."Oppure cosa? Bella l'idea dei sogni in televendita
Ehehehe, qui ho usato un contrasto con l'uso di un verbo al conguintivo (precisamente è "Ma non capiva di come fosse la sua ignoranza a non farlo sognare") dove sarebbe andato bene anche un verbo all'indicativo al fine di dare un contrasto fra l'uso letterario del congiuntivo e
la sparizione progressiva di esso nel linguaggio parlato per ricollegarsi all'ignoranza stessa la quale tende a semplificare ogni cosa.
In breve, l'ho usato similiarmente a quanto faceva Eugenio Montale.
Scusatemi tanto per il poema Omerico, ma non ho grandi capacità di sintesi
.