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Re: CONCORSO: Il miglior sogno lucido di sempre

Messaggioda LuKe94 » 22/03/2022, 19:18

Eccoci qua al famoso 100.000esimo post :)
Da questo momento prende il via l'atteso contest sul sogno lucido più spettacolare che questo forum abbia mai conosciuto!
Più o meno...perché non sarà esattamente così ;)
Concedetemi una premessa scontata... tutti i sogni lucidi sono esperienze fantastiche.
Questo concorso non è altro che un gioco di intrattenimento, e la nostra votazione non è assoluta. Dei giudici differenti con ogni probabilità comporterebbero un risultato diverso da quello che ci sarà. Quindi prendete il risultato in maniera molto leggera.
Per ognuno di voi, il sogno lucido migliore sarà in ogni caso quello personale. Perché è, e rimarrà, un'esperienza molto particolare che vi ha segnato la vita.
Noi organizzatori non possiamo far altro che promettere assoluta sincerità nelle nostre votazioni.
Inoltre, garantiamo di rendere noti solamente i primi tre classificati. La classifica intera non uscirà mai dal Dream Team. Quindi partecipate senza il pensiero di vedervi in fondo alla lista, anche perché la vera vittoria nel nostro sito è imparare a lucidare!

Ecco l'elenco di chi provvederà alle votazioni:
-Luke94
-NeuroEngineer
-DayDreamer
-Alrescha
-Sonme
-olrac (giudice extra)

Ringrazio tutti i partecipanti per aver reso realizzabile questo gioco.
E in particolare NeuroEngineer per aver avuto l'idea di organizzare qualcosa per l'occasione, e per il suo contributo prezioso al forum in questi mesi.

Leggete bene il regolamento e ci risentiamo tra 10 giorni per la chiusura!
Che il gioco abbia inizio!
: Groupwave :
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Re: CONCORSO: Il miglior sogno lucido di sempre

Messaggioda LuKe94 » 25/03/2022, 12:42

Non spingete eh : Chessygrin :
Allora visto che siete timidi comincio io. Mi raccomando non fate vincere me e Neuro come unici concorrenti!

Premessa: Io sono uno che usa molto l'immaginazione da sveglio. Mi immagino come cambierei le cose, simulazioni mentali, progetti e cosi via.
Una delle mie più vecchie costruzioni mentali è una città in un mondo parallelo al nostro, dove sostanzialmente le cose non funzionano come nell'Italia in cui viviamo...sarà il desiderio di vivere in una civiltà dove logica e coerenza prevalgono, ovviamente senza negare alcuni tratti utopici della cosa, ma questo progetto immaginario negli anni è cresciuto, e dato che ho imparato a fare i sogni lucidi ad un certo punto ho tentato di visitare questo luogo.
Questa città-stato è costruita sull'idea di Neo-Tokio 3 di Evangelion perché mi piace la luminosità dei grattacieli e la sua grandezza ridotta. E si colloca proprio di fianco al mio paese reale da cui prende il nome con il prefisso Neo- cosa che la rende (volendo) più facile da raggiungere. (Questa foto con i monti dietro è proprio azzeccata)

NeoTokio3..png
NeoTokio3..png (388.84 KiB) Osservato 32128 volte


7/5/2019
La città perfetta - 62° Sono Lucido
Mi trovavo in un luogo semi-urbano in cattive condizioni. Le piante arrampicanti coprivano alcuni piccoli edifici e c'erano materiali edili sparsi un po'ovunque.
Forse era una base militare abbandonata, e li stavo giocando a softair con degli amici ed ex compagni di scuola.
Due avversari si dichiarano colpiti ed alzano la mano. In quel momento mi accorgo di non avere la maschera protettiva per gli occhi quindi intuisco che c'era qualcosa di strano.
Penso ad una realtà virtuale, ma poi mi viene in mente di contarmi le dita e ne conto 6.
[slpc]Volevo cambiare subito ambientazione con una di più interessante.
Passo in mezzo a due bambini che giocavano e arrivo al bordo del campo da gioco. C'era una barriera da cantiere che delimitava il perimetro. Oltre c'erano palazzi di una periferia di città qualsiasi.
Per superarla ci sono corso contro separandomi in tanti pezzi e ricomponendomi subito dall'altra parte.
Qualche passo più avanti ricordo un bar con la classica insegna dei gelati all'esterno. Li ho guardati, erano tutti viola. Ne ho preso uno direttamente dal cartello (stranissimo) e l'ho assaggiato.
Era ricoperto di cioccolato viola con pezzi di bagigi, al tatto non era freddo come doveva essere e aveva un gusto molto tenue (...) Ho un vuoto di memoria.
Avevo proseguito verso l'interno della città con qualcuno (che poi e sparito) e facendo tre salti ho preso il volo.
Non so se ho generato io la mia città o se è stato l'inconscio a farlo in automatico, comunque all'alto riuscivo a vedere meglio alcuni grattacieli del centro città esattamente come l'avevo immaginata.
Il problema è che riuscivo a volare solo fino al tetto degli edifici più bassi che la circondavano. Andare più in alto era troppo ''faticoso''.
Mi appoggio su uno degli edifici della via in mattoni rossi tipo periferia di New York e stabilizzo il sogno, urlando anche di trovarmi in un lucido, cosa che mi aiuta ad aumentare la lucidità.
Mi butto giù e cammino per le vie per osservare com'era. In quel punto sembrava molto una città americana, ma noto una cosa particolare. Nelle colonne di alcuni marciapiedi coperti sotto gli edifici c'erano delle alte colonne di cassetti di archivio dentro la muratura, che potevano essere usati dagli abitanti per mettere le cose mentre erano all'aperto. Questa cosa l'avevo già sognata in un sogno normale credo nel 2011. Mi ha colpito ritrovarla li.
Al centro di un incrocio di strade a ''V'' c'era un edificio con due fontane che fiancheggiavano un entrata. Ci sono entrato, e questo posto lo percepivo come il mio ''ufficio presidenziale'' : King :
Ricordo ancora che nella prima stanza d'accoglienza si sentiva il rumore dell'acqua delle fontane all'esterno. I mobili erano pregiati in legno scuro e c'erano diverse librerie e una scrivania in legno. Una stanza non eccessivamente grande ma davvero prestigiosa e con un fascino d'altri tempi.
Uscendo ho deciso di prendere il volo di nuovo, e di dirigermi verso il centro vero e proprio della città, dove ci sono cinque grattacieli più alti rispetto agli altri edifici.
Per qualche motivo faticavo a raggiungerli...mi sembrava di girarci sempre intorno, e nell'intenzione ho perso parzialmente lucidità.
Nel mentre ho trovato ben tre chiese diverse, che nel progetto non erano previste. Nella prima di queste, la più grande, ci sono salito sopra e ho osservato dall'alto una piazza che sembrava piazza San Marco di Venezia circondata da un contesto più moderno.
In quella successiva ci sono sorvolato intorno ma era poco più di un rudere.
L'ultima era la chiesa del mio paese ma più grande (...) In questo punto ho di nuovo un amnesia.
Sono riuscito a recuperare lucidità ma mi trovavo fuori città in mezzo ai campi.
Ho preso il volo per provare nuovamente a raggiungere il centro. Poco dopo il decollo è partita una canzone che non ho mai sentito, molto energica e se non ricordo male di genere punk.
Sembrava di essere ai titoli di coda alla fine di un film, e infatti in poco tempo diventa tutto buio e mi sveglio[/slpc]

Nel diario ho segnato che mi ricordo vagamente di aver fatto molte altre cose in questo lucido, ma è stato piuttosto lungo quindi non me le sono ricordate tutte.
È stato molto bello vedere un luogo immaginario materializzarsi e poterlo esplorare. C'erano delle aggiunte che non avrei mai immaginato ma anche l'imprevedibilità ha suo fascino.
Piccola annotazione: In questo momento riflettendo sul finale mi sono accorto che in diversi sogni lucidi che ho fatto alla fine parte una canzone poco prima del risveglio. In particolare quelli lunghi.
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Re: CONCORSO: Il miglior sogno lucido di sempre

Messaggioda Hari » 25/03/2022, 20:35

Ecco il mio miglior sogno lucido di sempre, che riporto facendo direttamente copia-incolla dal mio diario :).

7 agosto 2021

Disneyland e mare aperto

[slpc]Prendo lucidità nello stato intermedio, mi rotolo giù dal letto sul pavimento, mi alzo in piedi e faccio un saltello, poi do dei colpetti all'armadio con le mani per stabilizzare. Esco dalla mia stanza e salgo le scale aggrappandomi alla ringhiera come di consueto, arrivo di sopra, esco dal portone e la mia vista ora è attiva. Esco in strada e continuo a fare esercizi di stabilizzazione mentre cammino. Ad un certo punto mi trovo sul lungomare, davanti ad uno stabilimento balneare e vorrei entrare a dare un'occhiata. La mia lucidità però qui è calata decisamente, sono con altre persone e mi faccio distrarre e deviare da quello che era il mio obbiettivo iniziale. Entro nello stabilimento e incontro mio fratello insieme ad alcuni suoi amici, li saluto e proseguo verso la spiaggia, dando rapide occhiate ai volti delle persone presenti. In seguito mi trovo a camminare lungo una strada che ricorda il viale principale della mia città, di notte, e mi ricordo del piano d'azione che prevedeva di rivolgermi al sé superiore, guardando e parlando verso il cielo ad alta voce, anche urlando se necessario, e chiedere di essere sorpreso. Così faccio, guardo verso l'alto e grido << sorprendimi ! Mostrami qualcosa che non conosco, qualcosa di grandioso e spettacolare ! >> Appena finito di pronunciare questa frase, mi lascio andare in levitazione e subito vengo attirato in avanti e schizzo a gran velocità lungo la strada. E' il tipo di volo che non posso fermare né rallentare, ma va benissimo così, è esattamente quello che volevo, essere trasportato dal mio sé interiore verso una destinazione a sorpresa. Volo velocissimo e vedo un palazzo avvicinarsi, sembra che mi ci stia per schiantare contro ma all'ultimo momento vengo deviato quel tanto che basta per evitare l'impatto. Proseguo sempre più veloce, ho il solito formicolio all'addome per l'emozione e l'adrenalina della velocità ma ormai ho imparato a gestirlo e riesco a non svegliarmi prima del tempo. Ad un certo punto mi sento deviare bruscamente verso il basso, verso la strada sotto di me, che attraverso senza il minimo attrito, come se non esistesse. Ora è tutto completamente buio e continuo a spostarmi nell'oscurità a gran velocità, a tratti percepisco dei cambi di direzione, la cosa dura parecchi secondi senza che io veda niente di niente e mi chiedo dove mi porterà. Sono sempre più curioso ma anche un po' preoccupato che possa finire tutto e svegliarmi prima di raggiungere un qualche luogo. Dopo un po' inizio a vedere delle immagini fugaci che si alternano rapidamente e che man mano diventano sempre più stabili e chiare. Ora inizio a vedere immagini di cartoni animati Disney, tra cui ricordo chiaramente una figura di Topolino. Una di queste immagini ad un certo punto si allarga fino a diventare uno scenario vero e proprio che mi trovo a sorvolare. Ricordo che ad un certo punto ho inserito consapevolmente un'immagine nella scena per un istante, per verificare se in questo stato fossi in grado di pensare a delle immagini oltre che riceverle. Ora mi trovo appunto in questo scenario che da animato diventa in carne ed ossa ma comunque a tema Disney. Mi trovo in una città di giorno, è pieno di gente vestita come i personaggi dei cartoni Disney, in un tripudio di colori ed allegria. Capisco cosa sto vedendo, capisco dove sono, si tratta del parco Disneyland di Parigi, in cui sono stato da bambino, quando vivevo ancora in Svizzera (ero davvero piccolo, non avevo ancora compiuto 3 anni, ma ho comunque dei ricordi di quella giornata). Mi emoziono e mi commuovo al punto che mi viene da piangere e ringrazio con tutto il cuore questa forza superiore che mi sta mostrando tutto questo, mi ha decisamente sorpreso, era qualcosa che non mi aspettavo minimamente. Non è qualcosa che non conosco o di particolarmente grandioso come avevo chiesto ma è certamente una sorpresa ed è qualcosa che richiama i ricordi della mia primissima infanzia, dunque non può che generare in me grande emozione e commozione. Nel frattempo comunque ho smesso di volare a super velocità, sto fluttuando a qualche metro al di sopra della strada ed ho di nuovo il controllo dei miei movimenti. Penso per un attimo di atterrare ed esplorare il tutto più da vicino ma poi mi rendo conto che forse è meglio continuare ad osservare dall'alto. Intravedo ad un certo punto un edificio molto alto dietro a dei palazzi in primo piano, se ne vede solo un pezzo ma, dato che mi trovo a Parigi, inizio a pensare che possa essere la Torre Eiffel. Sono stato anche lì in quella giornata a Parigi di tanti anni fa ma della torre non ho nessun ricordo purtroppo. Penso che sarebbe magnifico visitare anche quella ma poco dopo lo scenario si dissolve e in seguito mi ritrovo a ripartire dal letto o comunque da casa. Per un po' mi trovo in situazioni un po' confuse in cui cerco di stabilizzarmi e fare chiarezza. Arrivo nei pressi della stazione e mi rivolgo nuovamente al cielo chiedendo di essere portato al Centro di Accoglienza in focus 27. Come prima mi sento tirare in avanti e schizzo a gran velocità, questa volta però lo scenario si dissolve subito e per un po' mi trovo a spostarmi nel buio. Ad un certo punto le immagini tornano e mi ritrovo accovacciato da qualche parte, con la mia vista che si attiva gradualmente. Quando alzo lo sguardo mi accorgo che sono nello stesso punto di prima, con la differenza che adesso è giorno. Mi guardo intorno, c'è un po' di gente ma non troppa, cerco di stabilizzarmi ma faccio un po' fatica, la vista non è ancora molto stabile, qualcosa deve essere andato storto, forse non ero abbastanza convinto quando ho espresso il desiderio al cielo. Esprimo di nuovo la stessa richiesta di prima, stavolta però scusandomi per la mia insistenza, ma anche qui non ottengo alcun risultato, evidentemente non sono nello stato mentale giusto per connettermi con il Sé Superiore. In effetti mi trovo poi a dovermi divincolare da diversi personaggi fastidiosi che mi lanciano contro degli oggetti. Uno di loro si mette a seguirmi come un'ombra e dopo un po' decido di voltarmi e liberarmene una volta per tutte. Lui tenta di colpirmi con dei pugni o manate ma io paro i suoi colpi con grande calma e ad un certo punto lo afferro, forse per il collo, senza però fare minimamente forza con le braccia, il che sarebbe controproducente, ma affidandomi unicamente alla forza dell'intento. Se usassi la forza fisica infatti non farei altro che ottenere di riflesso una risposta ancor più forte da parte del molestatore, così facendo invece non sto sforzando per niente i miei muscoli, pertanto non c'è la minima resistenza da parte sua. Lo scaravento lontano contro qualcosa e me ne libero definitivamente. Proseguo indisturbato e con grande calma mi lascio andare in levitazione, stavolta senza chiedere nulla al cielo, ed ecco che vengo attirato in avanti e schizzo a tutta velocità verso il centro della mia città. In un attimo raggiungo il mare, non mi fermo e anche se volessi non potrei, non sono io a controllare il volo, mi sto affidando totalmente ad una forza superiore. Sarà questa forza a decidere dove portarmi e mi sta bene così, del resto Essa sa sicuramente molto meglio di me di cosa ho bisogno. Il panorama che posso ammirare da quassù è qualcosa di strepitoso e mai visto prima, sto sorvolando il mare ad una velocità pazzesca, il formicolio per l'emozione e l'adrenalina è perfino più forte del primo volo descritto prima (quello che mi ha portato a Disneyland). Per un attimo temo di non riuscire a gestire questa emozione e di svegliarmi anzitempo, come accaduto tutte le volte che mi sono spinto a largo nel sorvolare il mare. Stavolta però riesco a gestirlo, ormai ho imparato a farlo, ora posso sorvolare il mare a super velocità, spingendomi a largo ed è qualcosa di incredibile ! E' tutto estremamente reale, osservo il mare che scorre sotto di me e mi chiedo, pieno di entusiasmo ed eccitazione, dove arriverò e quali cose spettacolari vedrò. Per un attimo do un'occhiata indietro e mi rendo conto che non si vede più la costa della mia città, sto sorvolando il mare aperto per la prima volta, fino ad ora ero riuscito a spingermi al massimo ad una ventina di metri dalla riva, sia in volo che a nuoto :D. Ad un certo punto inizio a vedere degli isolotti incontaminati, pieni di verde, alcuni molto piccoli, alto molto più grandi. Penso che mi piacerebbe atterrare su uno di questi ed esplorare da vicino, sì, ma quale ? Qui c'è l'imbarazzo della scelta ! Ad un tratto su una di queste isole scorgo una struttura artificiale, presumibilmente metallica, anche se da questa distanza non capisco di cosa si tratta. Penso che è lì che vorrei atterrare, del resto in un luogo incontaminato sono quelle le stranezze che suscitano interesse. Tuttavia non faccio in tempo a pensarlo che ho già superato quell'isolotto, proseguo velocissimo e dopo un po' vedo un'altra struttura artificiale, più grande della prima, su un'altra isola. Stavolta dico ad alta voce << voglio atterrare lì ! >> Ma non c'è verso di fermarmi e in un attimo supero anche questa. Mi volto nel tentativo di tornare indietro ma non si può, continuo a procedere nella stessa direzione e vedo l'isola con la struttura artificiale allontanarsi fino a sparire alla mia vista. La cosa però non mi infastidisce affatto, anzi è bello che sia così, per un volta non è la mia mente razionale, il mio ego a decidere cosa fare, bensì mi sto lasciando andare alla potenza del mio inconscio, del mio sé superiore. Come detto, Lui sa meglio di me di cosa ho bisogno, è giusto che sia Lui a decidere cosa mostrarmi, chi sono io per interrompere la Sua guida ? Ho chiesto io di essere guidato ed essere sorpreso, perciò è giusto che mi lasci andare ed osservi tutto ciò che Lui vuole mostrarmi, godendone a pieno. Se dovrò atterrare da qualche parte per esplorarla nel dettaglio, sarà Lui a decidere dove e quando :). Le sorprese non sono finite, anzi, il meglio deve ancora arrivare ! Ad un certo punto infatti le isole si fanno sempre più grandi, finché mi trovo a sorvolare un territorio molto vasto. Inizio a vedere degli scheletri, scheletri enormi di esseri umani, scheletri di giganti ! Sono davvero enormi, quegli uomini dovevano essere alti qualche decina di metri, pazzesco ! Insieme agli scheletri umani se ne vedono altri, sempre molto grandi, ma che sembrano appartenere ad animali. L'atmosfera è incredibile, percepisco emanazioni potenti che mi trasmettono un senso di solennità e antichità. Ad un tratto comincio però a tornare indietro, non per mia volontà ovviamente. In mezzo agli enormi scheletri ora si vedono uomini di dimensioni normali, uomini che vivono in uno stato primitivo, a giudicare dai vestiti di pelle animale che indossano. Danzano tra i resti dei giganti, come se stessero festeggiando qualcosa, deve trattarsi di un qualche rituale tribale. Anche qui percepisco un'energia particolare, qualcosa di ancestrale, è tutto estremamente suggestivo. Proseguo ancora un po'[/slpc],finché poi lo scenario non si dissolve e probabilmente qui la mia energia si esaurisce e piombo nel sonno inconsapevole. Alla mia prima richiesta avevo chiesto di essere sorpreso e che mi venisse mostrato qualcosa di grandioso e spettacolare. L'avevo inteso come un'unica cosa, un'unica esplorazione, ma a quanto pare il Sé Superiore ha esaudito questa mia richiesta in due riprese. Prima infatti mi ha sorpreso con quello scenario a tema Disney che richiamava la mia infanzia, poi più avanti mostrandomi qualcosa di veramente grandioso e spettacolare, oltre che carico di significato ed energia. Mi piacerebbe saperne di più di quei giganti e di quegli uomini, nonché di quelle enigmatiche strutture artificiali sparse in un ambiente così primitivo e incontaminato. In futuro certamente chiederò di essere portato di nuovo da quelle parti e magari di poter atterrare da qualche parte per esplorare più nel dettaglio.
May my heart be my guiding key
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Re: CONCORSO: Il miglior sogno lucido di sempre

Messaggioda olrac » 27/03/2022, 19:08

05/10/2015

(Questo non è il lucido più emozionante né divertente che ho mai fatto ma da questo punto in poi ho una avuto un vero e proprio 'cambio di prospettiva' che mi ha decisamente segnato l'esistenza)

Sogno lucido lungo e intenso con "Ambiente di guarigione"
Ripeto le mie affermazioni con convinzione: "Voglio incontrare L.!" e mi addormento...

Mi ritrovo in compagnia di mia nonna in un sogno vivido, sono nel cortile del palazzo della città dove vive L.

Mi sveglio e mi riaddormento ripetendo le mie affermazioni.
Mi ritrovo a vagare per i grandi corridoi di quello che chiamerò "Palazzo A", che è un grosso edificio dove giocavo da piccolo ogni pomeriggio. Lì mi divertivo a nascondino entrando e uscendo da quelle lunghe stanze di cemento. C'è una ragazza che sta per entrare dentro un appartamento per finire chissadove...è molto carina e tranquilla. La raggiungo e avvicinandomi provo un senso di leggera attrazione fisica. Provo a fermarla cingendole le braccia, sento la sua "fisicità" .
E' un pò spaventata e urla: "no, non voglio", ma senza troppa convinzione.
"non ti faccio nulla!"...ma non riesco a calmarla.
Mentre la osservo una parte di me si divide: vorrei da un lato lasciarmi andare per 'saggiare la consistenza' di questo p.o., dall'altra mi dico: "ma che c...sto facendo?", e mi sveglio completamente!

Lascio subito la ragazza, lei si calma ma mi guarda con paura. Fluttuando corro dall'altra parte del corridoio ripetendomi la frase:"io ho un obiettivo, devo incontrare L.! Non posso perdermi in queste cose...". non c'è bisogno di nessun test di realtà, c'è qui tutta la mia coscienza, questo è l'importante.
Provo a pensare come uscire da questo palazzo dove di solito mi perdo: è un edificio massiccio, con pareti immense, ha qualcosa come 11 piani e io devo essere solo alla metà circa.
Ci deve essere un ascensore da qualche parte, vedo che alla fine del corridoio ce n'è uno, bloccato, con tanto di grate metalliche. nessun problema, lo attraverso facilmente. sento le parti morbide del corpo penetrare delicatamente e senza sforzo le parti metalliche...che sensazione meravigliosa!
Passo le sbarre e mi lancio dentro il pozzo dell'ascensore che non c'è, atterro e sento intorno a me dell'acqua. C'è buio intorno e devo essere andato molto in profondità...potrebbe essere la fine del sogno ma...niente paura, uso il mio "dito da pittore" come strumento per disegnare una porta nel muro: disegno un perimetro rettangolare, mi viene bene, lo oltrepasso aprendo con un semplice gesto delle dita due ante che si muovono al mio comando a distanza...
Mi tuffo nell'apertura e mi ritrovo ad uscire da una specie di tombino al piano terra, per strada...insieme ad una grossa quantità d'acqua. Sono fuori dal gigantesco palazzo-labirinto!
Trucchetto riuscito:)
Oltre il palazzo ci sono le bellissime colline e campagne che conosco e che ho sorvolato diverse volte in sogno lucido e in obe. Non cammino ma volo, liberamente. Esploro un pò l'ambiente e verifico che tutto sia al suo posto. Le campagne sono bellissime, verdi e fresche, e sento l'aria, gli odori e le luci dell'ambiente bucolico...che meraviglia!
Ora però dovrei andare da L. ma non so come fare: se volo ci metterò un'eternità e poi da quella posizione, dall'alto, non so bene quale strada prendere...allora decido di cambiare obiettivo: osservo che sulla mia destra c'è la luna e sulla sinistra un sole all'alba! La massa incandescente mi attrae molto...Una volta ho provato ad andare verso la luna ma ho provato una sensazione di solitudine che mi ha fatto ritornare a terra. Ora comincio a volare verso il sole per vedere cosa succede...ma il mio corpo non è così veloce come pensavo, si muove troppo lentamente. Non sento l'attrazione gravitazionale della massa solare come è successo per la luna, d'altronde la luna è molto più vicina del sole...
Quindi lascio perdere, ritorno a terra, a circa una decina di metri dal suolo, salgo radente alle dolci colline che conosco bene e mentre volo mi fermo vicino ai volti delle persone che incontro che probabilmente si sono alzate per andare a lavorare in campagna proprio all'alba. Invento una tecnica per scattare una specie di fotografia a volo e fermare davanti a me ingrandendole le immagini dei loro volti...incredibile!
Scatto foto aeree a diverse persone, non mi preoccupo neanche di averle spaventate, è troppo divertente! Le espressioni sono confuse e un pò allucinate...

Ma non posso continuare così e ritento con le affermazioni che mi portino da L.
"voglio andare da L.!"...e mi ritrovo non so esattamente come, a recepire un segnale dall'ospedale che si trova proprio accanto al Palazzo A.
Mi trovo all'istante dentro una sala d'attesa...la luce è fortissima, sembra illuminata da una fonte naturale, non elettrica!
Non credo ai miei occhi: di fronte a me, da dietro, vedo un ragazzo sui trent'anni con i capelli castani come L. ...potrebbe essere lui!

Gli vado incontro, questa volta camminando...e lo chiamo:
"L., sei tu?..."
"Ciao C.! Benvenuto!", e si gira verso di me e riconosco il suo volto.
"Sono riuscito finalmente a trovarti in sogno! Fammi vedere bene il tuo volto per sicurezza...", e mi avvicino e controllo ogni singolo muscolo facciale: perfettamente identico.
Il suo volto però sembra un pò affaticato, sembra essersi sforzato per qualche motivo.
"L. ti prego, fammi fare una verifica...: ti chiedo, qual è il nome di tuo padre?". La verifica dell'esperimento consiste proprio nel riportare dei dati sconosciuti del soggetto per verificare l'attendibilità del contatto. Non conosco nè il nome nè alcun dato specifico della famiglia del soggetto.
"Ora non posso, mi dispiace...", risponde.
...mi crolla il mondo addosso. Sono disperato, ora che posso interagire con lui non ottengo risposte dirette! Cerco di calmarmi e tento di non pensare al peggio. Ho ancora molta 'energia lucida'...
Ci riprovo:" L. ti prego, dimmi qualche dato che posso riportare a casa"...
L'unica risposta è:"Non posso, ora".
Guardo meglio e ho finalmente capito: ci troviamo in uno dei cosiddetti "Ambienti di guarigione", descritti spesso anche da altri viaggiatori. In questi luoghi ci sono esseri umani e non umani che intervengono presumibilmente per alleviare le sofferenze di persone defunte o viventi.
Comprendo che L. deve entrare dentro una di queste speciali sale per aiutare qualcuno. Non mi arrivano altre informazioni su questa persona.
Mentre parlo con L. lui si dissolve...nello stesso momento si apre la porta della sala e vedo un secondo L. con un abito luminoso e pieno di energia, come si fosse rigenerato dentro quel luogo, incredibile!

L. mi guarda ed entra, lasciandomi senza speranza...
Ma appare una donna alla mia destra, mi chiedo chi sia, mi arriva un messaggio telepatico, sembra essere una parente di L., è forse la madre.
Alta 1, 70, capelli scuri corti, sui 60 anni. occhiali tondi (leggermente ovali) appesi al collo con una catenina dorata. La signora sembra volermi in qualche modo aiutare.
"Signora, chiedo a lei, mi dia qualche informazione utile da riportare indietro, mi dica la sua età, o il suo nome...la prego!"
Insisto più volte e lei sorridendo mi dice:
"per te sono importanti questi due numeri...il 2 e il 6, 6 e 2..."
"Ma il numero che devo ricordare è 26 o 62?"...nessuna risposta, solo un sorriso sereno.
Ripeto i due numeri e li memorizzo.
"Signora, il mio tempo onirico sta finendo, mi dica il suo nome per favore, in fretta!", e dicendolo, la stringo per le braccia...noto che il contatto diventa sempre più evanescente e mi sforzo di mantenere la stabilità. Mi stabilizzo ancora fissando per qualche secondo di una signora che accompagna la donna, ha sui 70 anni, bassa, robusta. Ci mettiamo in cerchio io, la signora con gli occhiali, l'altra signora anziana e noto altri personaggi intorno a noi. L'ambiente si sta animando, sembra davvero di essere in un luogo molto affollato e attivo.
La risposta di lei è definitiva: "non posso dirle neanche il mio nome, per il momento". Questo me lo dice senza parlare, telepaticamente.
"Allora mi mandi almeno un rote! così che posso leggerlo in un altro luogo!...", e la donna sembra confrontarsi con altre persone.
Mi viene un'altra idea..."la prego, mi faccia almeno toccare col dito la sua fronte, in modo da ricevere informazioni telepatiche più chiare!"...
La donna sembra ritrarsi confusa...sembra che io abbia avuto una idea davvero assurda stavolta.
Niente da fare, ho qualche dato, memorizzo ancora le persone e gli ambienti, mi deve bastare per fare una verifica nella realtà.
C'è una finestra sulla sinistra, un corridoio sulla destra e questa porta scorrevole molto tecnologica.
Il luogo sembra essere una proiezione di un reparto dell'ospedale nel futuro.

Mi lascio andare, stremato dagli sforzi mentali...reclino la testa all'indietro e mi lascio...'morire'...cioè no...risvegliare nel mondo fisico.


Chiamo in mattinata L. che mi dice che sua mamma (mai vista), una donna di 62 anni, alta circa 1.70, capelli scuri, che porta sempre occhiali appesi al collo con una catenina, ha lavorato per una vita intera proprio dentro quell'ospedale. La sua principale mansione era quella di stare accanto ai malati terminali e portare loro sollievo. Inoltre in questo stesso periodo nella sua famiglia c'è uno stretto parente ricoverato (la nonna).

L. però non si ricorda di avermi sognato ma questo è del tutto normale, come descritto in numerosi resoconti di viaggi onirici: la persona sognata spesso non si ricorda dell'incontro. Nè mi è venuto in mente di chiedere alla persona di ricordarsi dell'evento...presumo quindi che io abbia incontrato la persona in uno "stato di coscienza" di sonno mentre era impegnato, inconsciamente in altre faccende.


Vado al lavoro e mi accorgo che devo eseguire alcuni test di realtà al contrario...per essere sicuro al 100% che non sia un falso risveglio. Una serie di forti fischi e sibili alle orecchie mi fanno da sfondo sonoro.
Osservo la scritta dietro un camion che mi rivela qualcosa...: "ART". penso che per fare tutto quello che vorrei fare in sogno ci vuole soprattutto...Arte!
Ultima modifica di olrac il 28/03/2022, 8:52, modificato 3 volte in totale.
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Re: CONCORSO: Il miglior sogno lucido di sempre

Messaggioda Ilbus » 27/03/2022, 20:00

Ciao a tutti!
Io pratico meditazione con la quale provo ad entrare in SL. Un metodo WILD.
L'esperienza che ho scelto per il concorso è in realtà la prima parte in quanto il giorno dopo in un'altra sessione di meditazione ho vissuto un'esperienza collegata. La prima parte che qui descrivo è comunque la più intensa e duratura.
L'intento di questa meditazione era : "SCOPRIRE DOVE SONO I SOGNI"
Fine Agosto 2021, Puglia. Mattina all'alba, appena sveglio. meditazione all'aperto. Accompagnato da campane tibetane. Posizione del "loto occidentale" e Dhyana Mudra su una panca di pietra in un giardino.
Durata reale totale dell'esperienza 52 minuti, di cui stimo 25-30 minuti di discesa a zero e quindi 22-27 minuti di SL. Durata percepita: "tante ore", numero indefinito ma comunuqe contato in ore.
Memoria del SL, intensa, come una vera e propria esperienza di vita vissuta, in effetti ero sempre "sveglio".

Nella descrizione del sogno lucido inserisco tra parentesi quelli che sono i pensieri, diversi dai dialoghi ma parte integrante del SL.
Escludo di descrivere la discesa a zero e inizio con il sogno lucido.

Ero in uno stato di rilassamento perfetto, stavo benissimo fisicamente ed emozionalmente in equilibrio. Mi chiedevo se avrei visto mai qualcosa su dove siano i sogni ma anche se non fosse successo, andava già bene cosi, stavo talmente bene che solo aver raggiunto quello stato era già molto bello e soddisfacente.
Cominciai quindi a visualizare alcune immagini, figure geometrice che mi passavano davanti, ricordo anche un carro traianato da 4 buoi. Quindi mi fermai ad osservare una figura tonda che invece di muoversi andando fuori dal mio campo visivo, rimaneva sempre davanti a me. Concentrandomi su quel cerchio alla fine ci sono entrato ed è diventato un tunnel e io acquisivo velocità scivolandoci dentro come se fossero montagne russe o uno scivolo ad acqua tubolare.
Dopo un turbinio di curve dentro questo tunnel ne sono uscito e mi sono ritrovato in uno spazio vuoto, indefinito. nero.
A questo punto ho percepito il profumo del mare, ma non era possibile fosse il mare, ero lontano dal mare. Udi quindi anche il rumore delle onde. Ma quindi se non era possibile che sentissi odore e rumore del mare perchè ero a meditare sulla mia panca di pietra voleva dire che ero dentro un sogno!
A questo pensiero mi sono visto da fuori. ero seduto su una sedia di legno in una spiaggia. Con il mare alla mia destra e davanti a me un grosso scoglio mezzo sul bagnasciuga e mezzo in mare. Guardadomi da fuori però pensai che volevo vedere il sogno in prima persona e in un attimo mi ritrovai con gli occhi aperti seduto in meditazione sulla sedia di legno sulla spiaggia. Osservai il grosso scoglio dalla spiaggia al mare e notai che si creava mano a mano che lo guardavo e soprattutto sulle onde sonore delle campane tibetane che ancora sentivo.
Ad un tratto mi sono ancora ritrovato ad osservarmi da fuori e la sedia con me sopra ha cominciato a sobbalare. fece 3 sobbalzi uno più in alto dell'alto dell'altro e all'ultimo la sedia si è completamente capovolta portando la mia testa verso il suolo e cadendo a tutta velocità tanto da spaventarmi, mi sarei rotto l'osso del collo! ma no è impossibile, non mi poteva succedere nulla, ero in un sogno. anzi lasciamo andare e vediamo cosa succede. In quel momento ritornai dentro il mio corpo sulla sedia di legno mentre cadeva schiantandomi di faccia sulla sabbia. Al moemnto dell'impatto con la sabbia però si riaprì il tunnel di prima e ci entrai a tutta velocità.
Questo tunnel però era molto più definito del precedente. Le pareti di questo tunnel circolare erano trasparenti maerano persorce da venature che si illuminavano defininendo mneglio queste pareti sulle onde delle campane tibetane. Le campana battevano e pulsavano luce in queste venature che mi permettevano di vedere bene le pareti del tunnel e queste pareti erano trasperenti cosi che mentre scivolavo dentro potevo osservare fuori.
Il tunnel continuava imperterrito in tute le sue evoluzioni e io ci scivolavo dentro. Guardavo furoi dal tunnel e vedevo come il cielo, lo spazio, vedevo le stelle. Pensavo sto andando a vedere sono i sogni, fuori vedo lo spazio però i tunnel mi sembra mi stiano portando verso il basso. In alto o in basso non mi cambia, vediamo dove mi portano.
Tornai a guardare davanti a me nella corsa nel tunnel. Cominciai a vedere delle porte in attivo lungo il tunnel. ne attraversai diverse, non saprei dire esattamente quante. Erano tutte porte tonde che sbarravano completamente il proseguo del tunnel. le prime erano già aperte quando ci passai attraverso. Alcune le vidi da lontano chiuse ma che si aprivano al mio passaggio. Una invece mi fermò dentro il tunnel. era chiusa., era tipo una porta da cavaeu di banca.Me la trovai davanti. Pensai che si sarebbe aperta dovevo aspettare e si aprì. Ripartì quindi nel tunnel fino ad arrivare un uno spazio vuoto nero ma ero fuori dal tunnel.
In questo spazio infinito ed indefinito vidi che c'era ancora una botola tonda. un altro tipo caveau di banca chiuso. Non c'era più il tunnel solo questa porta chiusa con dietro niente. Sapevo che non avrei pottuo aprirla serviva una chiave, e poi dietro non c'era niente lo vedevo. Non c'era niente da nessuna parte, solo nero.
Riconcentrandomi quindi sulla botola chiusa notai che c'èera anche una sfera che girava intorno alla botola. e ruotava anche su se stessa. osservando il moto di rivoluzione di questa sfera notai che vi era disegnato sopra un volto! ma si questo doveva essere il mio amico "bambino magico gigante". A questo pensiero esclamai:
" Ciao Sei il bambino magico gigante?"
La sfera quindi smise di ruotare intorno alla botola e venne di fronte a me. smise pure di ruotare intorno a se stessa e si fermò di fronte a me mostrandomi il viso disegnato. era un misto tra il volto dell'omino Michelin e il fantasma gigante di panna del film Ghostbusters degli anni 80. Aveva poi disegnato anche un cappellino tondo a spicchi verso l'alto di colori diversi.
"Ciao" dissi, " quanto tempo!" ( come quanto tempo? perchè ho detto quanto tempo? ma si è vero sto meditando, lui fa parte di me, lo conosco da sempre)
"Come ti chiami?" gli chiesi. Lui me lo disse all'orecchio anche se non lo vidi venirmi vicino.Non nominerò mai il suo nome.
A quel punto riusci a vederlo non solo nel volto ma in tutto il corpo, mi pareva enorme, o almeno lo era rispetto alla botola chiusa. Tutto bianco, proprio come i due personaggi descritti prima.
" Cosa vuoi fare?" mi chiese Lui. Parlava ma la bocca o l'espressione del viso disegnata non cambiava, non si muoveva.
"Mi potresti fare entrare nella botola per favore? voglio vedere dove sono i sogni." .Risposi di getto cercando di essere il più gentile ed educato conoscendo gli enormi poteri che aveva lui in quel luogo e sopratutto sapeva dove fossero i sogni era la guida perfetta!
"Certamente" mi rispose.
In quel mentre la botola si aprì. Fui preso quindi da un senso di gioia, stavo per entrare dove sono i sogni! ( No, non posso farmi prendere dalle emozioni o finisce il sogno! sto meditando sulla mia panca di pietra e basta. vediamo dove sono i sogni, mi concentro sul sogno.)
Con la botola aperta mi avviai per entrarci, quando mi ricordai del mio amico. mi girai e gli chiesi:
" Tu mi accompagni?"
" certamente" mi rispose.
A questo punto mi girai di nuovo verso la botola e la attraversai con un maggior senso di tranquillità ed equilibrio emotivo.

mi ritrovai quindi a camminare su una pavimentazione come fosse un enorme gonfiabile ma non si schiacciava sotto il peso dei miei piedi. Mi guardai bene intorno. praticamente ero come sopra un'enorme sfera piena di aria. talmente enorme che era come vedere il globo terrestre nello spazio. Ne percepivo la sfericità vedendone l'orizzonte tondeggiante. Tutto la pavimentazione era nera e ricoperta di stelle, come guardare il cielo di notte. Volli toccarlo, mi chinai e toccai la superficie. era vellutata come un peluche dal pelo cortissimo o una moquette morbidissima.Sotto il tocco delle mie mani la superficie si schiacciava diversamente dal peso del mio corpo. con le mani avrei potuto rompere il manto e passarci attraverso.
Mi ricordai del mio amico e mi girai di scatto verso la botola.
Lo vidi che stava passando. Lui era incredibimente enorme rispetto alla porta ma stava entrando come se fosse di gomma. Come posso dire l'uomo di gomma dei fantastici 4 che passa attraverso la serratura di una porta. Vidi la testa che era entrata e piano piano strisciava dentro tutto il corpo fino a ricomporsi in tutta la sua enormità dentro con me.
Oltre all pavimentazione notai che anche il cielo era ricoperto di stelle e costellazioni. Era un cielo piatto, proseguiva dritto oltre l'orizzonte del globo della pavimentazione. tra il globo e il soffitto non vi erano stelle, solo spazio. nero. lo stesso spazio che c'era dall'altra parte della botola.
Il cielo e anche la pavimentazione, ma molto più il cielo veniva illuminato da onde luminose suscitate dalle campane tibetane che continuavo a sentire. Quando il cielo si illuminava diventava tutto più chiaro però allo stesso tempo percepi che l'energia delle campane aiutava ma non sarebbe durata all' infinito e dovevo quindi sbrigarmi a raggiungere il luogo dei sogni.
Mi rivolsi quindi ancora al mio amico magioc gigante, lo guardai dal basso verso la sua altezza incredibile.
Gli chiesi: "Dove siamo?"
Lui mi rispose sempre senza muovere il suo viso disegnato:
"siamo sopra il mondo. Li sotto c'è il mondo. la terra lo spazio, le stelle i pianeti."
"wow" esclamai, "posso dire di stare camminando sull'universo!" mi venne quasi da ridere ma mi ripresi subito, devo mantenere la calma.
(Sono in un sogno e sono sopra l'universo, con le mani posso aprire la superficie a cominciare a svolazzare per lo spazio, andare dove voglio! incredbile. Ma... se sono sopra a tutto l'universo che conosco, tutto ciò che vedo qui intorno a questo globo? e questo cielo piatto che sembra un soffitto di stelle? potrei volarci e attraversarlo, cosa ci sarà? mi perderei, sarebbe troppo. tornerei fuori dalla botola, sono riuscito ad entrare perchè uscire? No! devo concentrarmi su vedere dove sono i sogni, poi tornerò)
A questo punto il mio amico mi chiese:
" Cosa vuoi fare?"
"Mettimi sulla tua spalla per favore, cosi posso vedere meglio" ( Perchè vedere meglio? potrei volare ma già comunque riesco a vedere tutto il globo, non mi importa, vediamo come procede)
Lui si abbassò mi prese sul palmo della sua mano gigante e mi sollevò fino sulla sua spalla, la spalla destra.
A questo punto girò la testa verso di me sulla sua spalla. Incredibilmente riuscivo a vedere completamente il suo viso nonostante io fossi cosi piccolo vicino al suo viso enorme.
"Cosa vuoi fare?" mi chiese nuovamente.
"Voglio vedere dove sono i sogni" risposi senza indugiare.
A questo punto iniziammo a volare. Io seduto sulla sua spalla come passeggero ci alzammo in volo.
Mi guardai intorno con curiosità sfruttando i momenti in cui le campane tibetane facevano illuminare il cielo pulsando luce e di riflesso anche la supreficie del globo. Presi meglio coscienza di essere dentro una specie di scatola enorme di cui vedevo solo un lato, il soffitto. dentro questa scatola c'era questo enorme globo contentente l'universo e coperto da un mantello di peluche vellutata di stelle e costellazioni. Io stavo volando sulla spalla del mio amico nello spazio tra l'universo e la scatola ma in realtà stavo meditando sulla mia panca di pietra.

Durante la mia esplorazione visiva dell'ambiente notai in lontanaza un buco nella superficie del globo. Questo buco attirò la mia attenzione però era molto lontano. ( non posso perdere tempo a vedere tutto devo arrivare dove sono i sogni. però sono in un sogno, posso arrivare li in un attimo a vedere e conitnuare a volare sulla spalla del mio amico)
In un attimo mi ritrovai ad osservare questo enrome buco nella superficie che contniene l'universo. Era come un buco nell'acqua (https://www.vanityfair.it/viaggi-travel ... i-in-acqua) Il manto di stelle e costellazioni contninuava lungo le parete discendenti del buco. non vedevo il fondo. restavo a guardare solo lungo il perimetro, a pensare di volare sopra per vedere dall'alto mi venne paura, sentì il cuore battere. ( No non posso avere paura, niente mi può fare del male qui. sono in un sogno, in realtà sto meditando sulla mia panca di pietra.) Mentre osservavo questo buco che era comunque enorme la sensazione era duplice. a volte mi pareva che solo i miei occhi fossero al buco, il mio corpo onirico sulla spalla lontano ma in realtà stavo meditando. A volte invece mi pareva che tutta la mia testa fosse al buco e fosse ancora attaccata al corpo che volava sulla spalla dell'amico. Come se avessi allungato tutta la testa per non lasciare la spalla.
Avendo calmato il senso di paura tornai sulla spalla e chiesi al mio amico "E' pericoloso quel buco?" (Perchè gli ho chiesto se è pericoloso?so già che non è pericoloso, in realtà sto meditando sulla panca. Se so già la risposta perchè gliel'ho chiesto?Sapevo già la risposta ancora prima di provare paura, già non aveva senso provare paura sapendo di star meditando. Anzi quando tornerò qui ci volerò dentro!Adesso sbrighiamoci a vedere dove sono i sogni)
Non ricevetti risposta alla mia domanda, giustamente.Quindi chiesi:
" sono ore che voliamo verso il niente, dove sono i sogni?" ( Ore? perchè ho detto ore? non possono essere passate ore, in realtà non sarò a mezz'ora credo)
Lui rispose:
" I sogni sono tutti qui intorno, le vedi le costellazioni? se guardi il mondo attraverso le costellazioni vedi i sogni. Per ogni costellazione un sogno diverso, puoi scegliere."
"Caspita! quindi mi basta scendere e guardare attraverso una costellazione?"
"Si"
"Scendiamo allora!" ( Caspita a saperlo prima appena entrato potevo già vedere i sogni! ho perso tanto tempo,dovevo fare domande più precise, la luce delle campane la vedo sempre meno intensa)
Un senso di felictà e gioia incominciava a pervadermi mentre scendavamo verso la superficie. Stavo raggiungendo il mio obbiettivo: scoprire dove sono i sogni! e sapevo come ci ero arrivato e quindi ci potevo tornare! che felicità!che soddisfazione! che gioia!
(caspità non posso farmi prendere cosi ma è più difficile resisitere a cosi tanta emozione)
Atterrammo sulla superifcie e il mio amico mi portò giù con la mano.
Quando toccai la superficie corsi a cercare una costellazione che mi attirasse e provare a guardarci dentro. Na trovai una. Sentivo il cuore accelerare, il senso di gioia era sempre maggiore. Mi inginocchiai sulla superficie, mi chinai sulla costellazione, avevo il cuore in gola.
Divenne tutto bianco.
Mi ritrovai dentro una stanza piccola, bianca con una porta chiusa e mancava completamente una parete, quella dietro di me. C'ero io, il mio amico che però adesso aveva dimensioni proporzionate a me ed era snello. Aveva però le braccia incrociate e pareva arrabbiato con me. Nella stanza c'era anche una tavolo e un'altra presenza dietro a questo tavolo. Non ho memoria di questa presenza a parte la sua presenza.
Il mio amico era arrabiato. Io ero felicissimo ma cercavo comunque di scusarmi perchè mi ero lasciato andare dalle emozioni ma che andava bene cosi, ero felicissimo!Ci ero arrivato e sapevo tornarci quindi ci saremmo rivisti presto. Ma il mio amico teneva le braccia incrociate e stava in piedi davanti a me come arrabbiato.
Ad un certo punto mi sono sentito come tirare dalla schiena e volai all'indietro uscendo dalla stanza bianca da dove mancava la parete. Volando indietro vedevo la stanza con le i due personaggi dentro immobili allontanarsi. Io volavo idnietro sempre più veloce.
Ad un certo punto presi come un colpo. come se mi fossi schiantato contro una parete alle mie spalle. ( caspita mi sarei fatto male se non stessi in realtà meditando)
oltrepassai quidni la parete e cominciai a sentire il mio respiro e le campane tibetane.
Contai da 5 a zero, ringraziai il mio corpo e riapri gli occhi.
Ero felice anche se non avevo raggiunto il mio scopo sapevo dove trovare i sogni e come arrivarci di nuovo. Ci ritorno domani e guardo subito nelle costellazioni appena entro!
Ilbus
 
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Re: CONCORSO: Il miglior sogno lucido di sempre

Messaggioda Citrato » 01/04/2022, 14:53

Ciao! Ecco quello che ritengo il mio miglior SL di sempre:

Dall'iper-fantasia all'iper-realtà
04/12/2013, 20:49

Mi accingo a descrivere il mio terzo sogno lucido, a buon ragione il più sbalorditivo tra i sogni avuti sino ad ora. Premetto che quella sera avevo trascorso una piacevolissima serata in pizzeria, in compagnia di alcuni tra i miei più cari amici. Andai a letto con una predisposizione d'animo molto serena ed ero leggermente, ma piacevolmente, intorbidito dall'effeto soporifero di un boccale di birra. Quando andai a letto rimasi supino a pancia in aria e lentamente mi lasciai cadere tra le braccia di morfeo. Ero sgombro da pensieri o preoccupazioni, finchè, senza che la mia mente opponesse alcuna resistenza, una sorta di pilota automatico del mio inconscio iniziò a proiettare una raffica di immagini ipnagogiche dinanzi ai miei occhi. In breve, credo di essere entrato spontaneamente in una fase di tipo WILD. Tutto d'un tratto mi ritrovai proiettato all'interno di un mondo fantastico con il quale mi sentivo uno cosa sola: ne dirigevo la regia, senza tuttavia avvertire la presenza della mia corporeità. Non era un mondo reale, ma un mondo da fumetto, disegnato con acquerelli e colori a carboncini dove ogni dettaglio era estremamente nitido, ben delineato e curato nei più minuziosi dettagli, ma quel che più conta è che ogni immagine era a suo modo viva e dinamica, non immobile come un comune dipinto, invece sembrava godesse di una propria autonomia e fosse governata da sue leggi precise. Trattavasi di un immagine panoramica che scorreva dolcemente dinanzi ai miei occhi: vedevo paesaggi collinari simili a quelli dell'entroterra toscano e ogni collina aveva i suoi tappezzamenti quadrati o rettangolari, come di consueto per i campi coltivati. Ogni tappezzamento era di un colore diverso e l'abbinamento delle varie tinte creava un'armonia cromatica spettacolare. I colori apparivano più che mai fulgidi. Potevo notare macchie di alberi che arricchivano la complessità del paesaggio. Rimasi a dir poco stupito quando vidi volare un'intero stormo di uccelli di carta, a forma di origami, che battevano le ali all'unisono e descrivevano delle traiettorie invisibili nello spazio circostante. Per qualche strana ragione mi sentivo perfettamente padrone della situazione e decisi di restringere l'inquadratura del campo visivo, nell'intento di esplorare i dettagli di quel presepe. Con estremo stupore potei notare che i vari tappezzamenti di terra erano in realtà come dei pezzi di stoffa vellutata e ognuna di essi era letteramente cucito con quelli contigui grazie a dei fili di lana(o di cotone) molto spessi e proporzionati alle dimensioni del paesaggio, che sporgevano leggermente in superficie, come fili a maglie larghe. Quella visione quasi mi commosse perchè davvero non potevo credere che il mio inconscio fosse in grado di darmi una rappresentazione così tenera, fanciullesca e creativa del mio mondo interiore. Ma non è finita: potei notare come ogni singola foglia penninervia disegnata sugli alberi potesse oscillare per conto proprio, senza seguire la direzione del vento, come se fosse animata da un soffio vita. E di foglioline in quegli alberi ne vedevo a centinaia. Nel corso di questo itinerario panoramico mi apparve una sorta di borgo medievale in mezzo alle colline, con diverse case su cui capeggiavano dei comignoli fumanti. Notai che alcune delle case delimitavano una piazza. Con estrema sorpresa potei notare che la pavimentazione della piazza era costituita da innumerevoli sampietrini, anch'essi curati nei minimi particolari e come se non bastasse la piazza brulicava di buffi personaggi, dalle sembianze paragonabili a quelle degli omini di Lorenzo Terranera, l'illustratore della trasmissione Ballarò, condotta da Giovanni Floris. Inutile dire che anche in questo caso ogni personaggio era "vivo", come dotato di una propria consapevolezza. Tutti rivolgevano lo sguardo verso di me, ed ognuno a proprio modo mi accennava una smorfia di sorriso, faceva girare gli occhi, inarchava le sopracciglia, come a darmi il benvenuto. Lo interpretai come un altro stupendo regalo fattomi dall'inconscio. Poi tutti distolsero l'attenzione da me e alzarono gli occhi verso il cielo. Il loro volto divenne come uno specchio, pur mantenendo i tratti delle loro espressioni, il colore rosa dei loro visi scomparve e vidi su di essi e solo su di essi riflettersi il passaggio delle nuvole sullo sfondo azzurro del cielo. Rivolsi anch'io lo sguardo verso il cielo e potei apprezzare i contorni e le sfumature di quelle nuvole disegnate a carboncino, ma non di meno ricche di sfumature e in continua evoluzione. Gradualmente tutto il paesaggio, a partire proprio dalle nuvole, acquisì sembianze sempre più reali, ma la transizione fu appunto graduale, non istantanea. Fu uno spettacolo notare come le colline, prima disegnate, si trasformassero in colline reali e via di seguito per tutti gli altri elementi di quella cornice. Fu una sensazione che non saprei descrivere a parole . Mi trovai infine in una dimensione iper-realistica nella quale acquisii anche il senso della mia corporeità fisica. Vidi scorrere sotto gli occhi delle montagne popolate da abeti. All'inizio ebbi come la sensazione di planare velocemente verso una montagna, seguendo un iperbole che mi faceva avvicinare al suolo, senza schiantarmi. Da quella distanza ravvicinata potei notare che accanto ad ogni abete era anche presente un albero di ulivo. La mia iperbole si stabilizzò e riuscii con estrema naturalezza a controllare la velocità e la traiettoria del mio volo. Era la prima volta che sperimentavo la sensazione del volo in modo cosciente. Volai fin su la cima di un abete e ne toccai i rami, poi scesi fino a toccare il suolo, che era ricoperto da un tappetto di foglie ingiallite. Ne presi una e la accartocciai con la mano. Inutile a dirsi che ogni sensazione era estremamente reale. Dinanzi a me una sorta di sentiero cinto da abeti e alberi di ulivo. Una luce innaturale filtrava tra i rami. Decisi di imboccare il sentiero, ma a quel punto il sogno perse la sua stabilità e mi svegliai. Ebbi una sensazione di pace e di benessere profondi durante il corso di quella esperienza, mi sentivo come nirvanizzato, e una volta sveglio mi sentii pieno di energie e rimasi sereno per tutta la giornata.
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Re: CONCORSO: Il miglior sogno lucido di sempre

Messaggioda Demis » 06/04/2022, 15:38

Eccomi qua, partecipo anche io! Il sogno che ho fatto è di qualche mese fa, l'avevo postato anche sul gruppo facebook, lo rimetto qua semplicemente. Ho ancora delle tracce di "emotività residua", se così vogliamo chiamarla, da quel sogno :D

WOW WOW WOW. WOW.... Se potessi fare un vocale vi giuro che lo farei, dovreste capire quanto ancora sono emozionato dal mio tono di voce. Mi sono svegliato alle 9, e sto ancora tremando (letteralmente) dall'emozione tuttora.
Da dove cominciare... Mi sveglio verso le 4.45 -per la classica tecnica WBTB, la conoscerete sicuramente- sto in piedi per una decina di minuti, e poi torno a letto praticando la tecnica SSILD (mentre scrivo queste righe devo ancora prendere dei respiri profondi per calmarmi perchè... guardate non so descriverlo).
Da qui comincia il delirio. NON sto esagerando ma inizialmente, avrò avuto almeno una ventina di sogni lucidi, tutti brevissimi (pochi secondi), e mi risvegliavo sempre, ma istantaneamente mi riaddormentavo e mi ritrovavo in un altro lucido. La particolarità di questi segmenti è che era tutto buio, come se io fossi presente solo con il mio stato di coscienza. Non avevo un corpo, non c'era nulla, solo l'eterno oblio e il buio più totale.
La mia teoria è che non ero nella fase REM (perchè effettivamente non c'era alcuna immagine), credo di essere riuscito a diventare cosciente durante il sonno profondo, perchè la sensazione era diversa da un sogno lucido normale. Da descrivere è impossibile, ma immaginatevi di non avere un corpo, e di essere immersi nel nulla, e nonostante l'incredibile vastità di questo NIENTE, avvertivo un potenziale creativo oltre ogni immaginazione. Ero lì, fermo, con i miei soli pensieri a farmi compagnia. Parlavo, ma nessuno rispondeva. Mi muovevo, ma non mi spostavo di un millimetro. Ogni segmento durava, come ho detto, pochi secondi, poi mi svegliavo nel letto e il processo si ripeteva.
Al che, mi sveglio completamente verso le 6.30, mi alzo (ancora sotto uno pseudo shock come potrete immaginare), mi sciacquo la faccia con un po' di acqua fredda, e ritorno a letto, stavolta praticando una versione della WILD.
Sono in una casa in lavorazione. Ricordo di aver controllato i muri, vedevo le crepe, sentivo le scanalature sulle dita, i dettagli signori erano qualcosa di straordinario, sono rimasto qualche minuto incantato semplicemente toccando una colonna di cemento, per farvi capire l'intensità dell'esperienza. Quando ad un certo punto sento una voce in lontananza, decido di seguirla. Era una sorta di casa in costruzione, passando tra locali di cemento e colonne portanti su soffitti di legno (incredibilmente dettagliate), arrivo in una stanza compeltamente vuota, e dentro vedo una donna. Mi accoglie con un sorriso, ma non dice nulla, era come se aspettasse che io le chiedessi qualcosa. La prima cosa che mi viene in mente di chiedere, è: "Mostrami la mia attuale paura più grande e come superarla", però a quel punto mi sveglio.
Sono circa le 7.30, mi rigiro nel letto, e rirpovo la WILD riaddormentami quasi istantaneamente, e qui comincia il sogno lucido più lungo che io abbia mai fatto (ho stimato circa 1 ora).
Mi ritrovo in un ristorante, con altre due persone (personaggi del sogno, non li conoscevo). Stavamo ordinando da mangiare, e io ero indeciso se prendermi una pasta o una bistecca. Non ricordo bene cosa feci, perchè era la parte iniziale del sogno lucido e i ricordi sono molto vaghi, ma a un certo punto mi ritrovo al tavolo con questa ragazza che lavorava come cameriera in quel ristorante.
Mi ha raccontato che era in pericolo, e una sorta di setta la cercava per farle del male. La conversazione è andata avanti per almeno 5 minuti, sono sicuro di questo, ma non ricordo altri dettagli specifici purtroppo. Nella scena successiva mi ritrovo nella casa in costruzione del sogno precedente (nel caso ve lo foste chiesto, sì, la donna era la stessa ahah), sento le sue urle provenire da oltre il muro. Allora vengo travolto da da un istinto protettivo fortissimo, sfondo il muro davanti a me (di cemento) con un pugno, e davanti a me c'è un prato vastissimo (più o meno una sorta di campo da calcio per grandezza). Al centro c'erano dei loschi figuri incappucciati, e la donna che cercavo legata in mezzo. Signori, quello che vi sto per raccontare NON è una esagerazione. Mi sono messo a lanciare palle di fuoco dalle mani. I cultisti scappavano in fiamme, il prato bruciava, a quel punto non mi bastava, ho alzato le mani verso il cielo invocando un fulmine, che ho canalizzato e diramato verso tutti i cultisti che ancora stavano scappando avvolti dalle fiamme, folgorandoli tutti. Allora sfrutto l'occasione per liberare la donna, mi alzo in volo, e scappiamo insieme.
Percorriamo qualche km, e arriviamo su una sorta di balcone su cui vedo un divano. Atterro lì di fianco e mi siedo. Lei non dice niente, mi guarda dritto negli occhi, mi bacia (e non aggiungo altro perchè sono un signore XD), e poi mi sveglio.
MA... in un falso risveglio, lo riconosco subito perchè ho l'abitudine di fare un test di realtà non appena apro gli occhi in ogni occasione! Sì, non è ancora finito ahah. Mi alzo in una camera da letto immaginaria che faceva parte di un appartamento all'ultimo piano. Apro la porta della stanza, e verso sinistra, nella cucina, c'erano della persone. Due non li riconoscevo, erano personaggi onirici casuali credo, una però... Sì, ancora! E' lei!
Mi guarda e sorride, io sono allibito a quel punto. Apro la porta finestra della cucina, che dava sul balcone, ed esclamo: "No non ci credo, non ci voglio credere, adesso mi butto di sotto!". La donna dice;" Dai non fare lo scemo!". Mi lancio dal balcone e fluttuo in aria, le mi guarda sorridendo. Al che le dico: "Però non mi hai ancora mostrato la mia paura più grande e come affrontarla, come ti avevo chiesto inizialmente". Lei mi guarda, edopo una decina di secondi di silenzio mi dice: "Non sei pronto".
Al che mi sveglio, stavolta nella realtà, sono circa le 9.
Scrivo queste righe ma mi rendo conto che non fanno giustizia a quella che è stata l'esperienza reale. Non mi sentivo così da... Boh, da mai suppongo. Ho provato emozioni che non pensavo esistessero, o che un essere umano potesse provare.
Spero via sia piaciuto, mi rendo ocnto che c'è molto da leggere, ma abbiate pazienza, mi sento come un bimbo a natale!
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Re: CONCORSO: Il miglior sogno lucido di sempre

Messaggioda pandago » 19/04/2022, 4:19

Alcuni anni fa ho fatto un sogno lucido veramente pazzesco
Inizio del sogno: già qui c'è da discutere. Il mio sogno lucido inizia dal letto dove in quel momento dormivo e la prima cosa che vedo, nel buio, è la finestra che ho di fronte. In pratica il sogno inizia come se io mi fossi svegliato dal sonno!
Ambientazione: Vivo a Pescara, appena fuori dalla città, verso l'interno. Esiste anche il Fiume Pescara che sorge sull'Appenino centrale attraversa diversi centri abitati e sfocia appunto nella città di Pescara

Appena mi sveglio (nel sonno) sento un sibilo, un ronzio, una frequenza sonora molto netta, tipo i "buzzer" delle sveglie, ma era più un suono psicologico che ambientale. Nel senso che non era soltanto l'udito a sentire questa frequenza, ma anche l'animo, la coscienza
Era notte fonda, rappresentando quindi anche l'ora in cui stavo sognando!
Incuriosito e allo stesso modo attratto da questo sibilo, esco fuori di casa per vedere di cosa si tratta

Noto in cielo una formazione triangolare di UFO a loro volta di forma triangolare. Prendo come spunto questa immagine:
Immagine

Le dimensioni degli UFO erano piccole. La mia coscienza mi diceva potevano ospitare 3 passeggeri. Non so se un pilota e due passeggeri. Uno davanti e due dietro. La mia coscienza mi diceva anche che su nei cieli a una distanza molto maggiore, c'era un enorme "vascello madre" da cui provenivano questi UFO taxi

Li chiamo fin d'ora UFO taxi, scoprirete in seguito il motivo. All'inizio questi UFO taxi ne erano pochi e il sibilo era ancora "sopportabile". Inoltre erano abbastanza sparsi. Ma più passava il tempo e più gli UFO taxi aumentavano di numero, arrivandone altri, a centinaia e poi a migliaia
Stavano seguendo in pratica il corso del Fiume Pescara e li vedevo arrivare in lontananza. E più si avvicinavano alla città e più si compattavano assumendo la formazione triangolare

La mia coscienza mi diceva che questi UFO taxi, prima di arrivare a Pescara, avevano sorvolato tutte le città abitate che avevano incontrato lungo il corso del fiume. E infatti è risaputo che le popolazioni hanno creato centri abitati maggiormente lungo corsi d'acqua. E' come se loro volessero sfruttare il corso del fiume per attraversare i centri abitati. Per quale motivo tutto ciò?

Indubbiamente questo sibilo che sentivo era prodotto da ogni UFO taxi. Infatti più aumentavano di numero più il sibilo diventava intenso. Ovvero pur mantenendo la stessa frequenza, il sibilo diventava man mano sempre più potente. E qui viene il bello, dato che, essendo un sogno lucido, le mie emozioni e sensazioni erano completamente sveglie. E ora viene il bello!

Prima quando gli UFO taxi erano ancora pochi, parlavo di sibilo "sopportabile". Quindi ora diventa "insopportabile". Ma non fu proprio così...
Se io provavo "PAURA" verso questa flottiglia, verso la situazione che stavo osservando, allora il sibilo era insopportabile a tal punto che mi creava un forte malessere e una forte repulsione a tutto ciò
Se io provavo "AMORE" verso ciò che osservavo, allora il sibilo non si limitava a diventare "sopportabile", ma mi attraeva verso di loro!
Nel momento in cui ho iniziato a decidere nel sogno di provare "AMORE" verso questa situazione, la mia coscienza mi diceva che dovevo andare con loro!

Il sogno termina prima che io vada fisicamente con loro, ma la mia coscienza ha immaginato che io fossi già sopra uno di quegli UFO taxi, insieme a un'altra persona al mio fianco, e davanti il pilota... ***FINE***

Non ho mai visto un UFO in vita mia, ma spesso ho ripensato a questo sogno e credo che se un'intelligenza ET abbia intenzione di salvarci da una imminente catastrofe sulla terra, utilizzerà un metodo simile a questo ovvero:

1. Vascello madre gigante stazionato a grande distanza
2. Migliaia di UFO taxi che scendono sorvolando i maggiori centri abitati
3. Le persone vengono fatte salire su questi taxi a seconda del loro animo. Se riesce a provare amore sale, altrimenti resta a terra
pandago
 
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Re: CONCORSO: Il miglior sogno lucido

Messaggioda PROSOPIS » 04/05/2022, 22:53

Sogno fatto alcuni anni fa
Lo riporto senza guardare il mio diario dei sogni perchè me lo ricordo abbastanza bene

Sono nella stazione si Milano
Mi guardo le mani e sembrano quelle di un leoncino di Peluche, provo anche ad attraversare il palmo della mano sinistra con l'indice destro ....si sono dentro ad un sogno lucido.

Salto e comincio a galleggiare in aria senza peso e mi sposto come un'astronauta nella stazione spaziale aggrappandomi a degli oggetti.

Mi muovo dentro alla stazione e vado verso i binari, vedo una donna in sedia a rotelle e provo tristezza per lei e voglio aiutarla.
Lei mi vede e capisce che voglio aiutarla motivata dalla mia intenzione si alza e con gioia spinge via la sedia a rotelle.
Io sono felice, mi alzo in volo ed esco fuori dalla stazione volo un pò sulla città e poi mi dirigo lontano da lei ed arrivo nella savana.
Volo su elefanti, gazzelle e giraffe come se fossi un documentarista che fa le riprese.
Sono felice e comincio a cantare la canzone "Mille giorni di te e di me" di Baglioni con la voce di Baglioni e con la musica che pervade il sogno.
Canto quasi tutta la canzone con la voce di Baglioni ma poi ad un certo punto comincio a perdere quota, perdo la voce di Baglioni e riacquisto la mia voce stonata.
MI sveglio.

Da quella notte ho riflettuto spesso sul fatto che molti "miracoli" si siano verificati nel mondo dei sogni lucidi.
Per concludere ..io non sapevo il testo della canzone di Baglioni e tuttora nel mondo "normale" non riuscirei a ricordarla ed a cantarla
PROSOPIS
 
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