Il mio "Luogo Interiore"

Tutto ciò che riguarda il sonno e non rientra all'interno di un'esperienza onirica consapevole, ovvero: domande sui sogni normali, falsi risvegli, dormiveglia, allucinazioni, qualità del sonno, metodi di addormentamento e rilassamento.
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Saladriel
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Apro questo topic nella sezione "Discussione sui Fenomeni del Sonno" perchè non saprei dove altro metterlo (Se grazie agli altri mod. dovessi trovare un luogo migliore lo sposterò lì)

Quello che chiamo "Luogo Interiore" è una sorta di location "onirica" formata da un collage di ambientazioni, luoghi ed edifci che mi si ripresentano bene o male simili sia in sogno che in meditazione. Con il passare degli anni hanno preso una forma propria e consistente e esplorandoli oltre ai loro singoli confini li ho scoperti fare parte di una unica macro ambientazione che li collega uno all'altro.
E' una cosa alla quale ho sempre dato poca importanza e peso, ma ho intenzione di cambiare questo mio approccio e sfruttare questo "Luogo Interiore" per i miei viaggi dentro il subconscio e il mio percorso di crescita interiore.

Inizio con descrizioni puramente scritte poi, con calma e pazienza, vedrò se riesco a creare qualche immagine adeguata con la nuova versione di Midjourney

Iniziamo dalla macro ambientazione

L'isola e la scogliera
Se mi avvicino da lontano anzichè proiettarmici direttamente all'interno, il mio Luogo Interore appare come un'isola dalla forma vagamente ovale il cui confine è un'alta scogliera, fatta eccezione per una bianca spiaggia a forma di U a 3/4 sulla destra del lato lungo verso il quale mi avvicino.
La forma ad insenatura della spiaggia è dettata dalla scogliera di roccia scuro/rossiccia che si apre verso l'interno come ad invitare un attracco in quel luogo.
Sulla destra, vicino al limitare del lato lungo la scogliera, si alza in un picco leggermente più elevato sul quale è costruito un edificio in muratura bianco sporco. L'edificio è molto simile ad una cascina a due piani di quelle che è facile trovare qua in Piemonte, con l'unica differenza di avere una torre bianca a tre piani proprio sul dirupo che da verso il mare. Una gradinata di pietra discretamente tortuosa scende dall'edificio fino alla bianca spiaggia.
Al centro della bianca spiaggia si vede una ampia capanna rotonda fatta di bamboo e legno di palma, il tetto è formato da pagliericcio e frasche.
Sul retro della bianca spiaggia si può vedere l'inizio di una piccola foresta tropicale che si smorza in bassi cespugli prima di toccare la sabbia
Il lato sinistro della bianca spiaggia confina con una alta e ripida scogliera sull bordo della quale si può notare una stretta e ripida scalinata di pietra, priva di qualsiasi corrimano.
La scalinata arriva a 3/4 circa dell'altezza della scogliera e porta ad una passatoia in legno intrecciato che costeggia tutto il lato dell'insenatura, lungo parecchie decine di metri. Anche questa passatoia non ha corrimano o protezioni di alcun tipo ma è in parte adornata e in parte nascosta da fitta vegetazione rampicante mista a radici che scendono dall'altura soprastante.
Giunta al fronte della scogliera la passatoia sale con una dolce scalinata in legno fino a condurre ad un "pianerottolo" che funge da balconcino di ingresso ad una casa scavata nella roccia.
A differenza dal resto della scogliera questa roccia è bianchissima e da a questa casa un aspetto simile ad un misto tra le case della "Bianca Ostuni" e quelle di "Petra".

Descriverò ora, nei post seguenti, i vari luoghi di quest'isola che già ho visitato in sogno o in meditazione
"E' vero che il Templare è forte e coraggioso perchè combatte i Demoni del Caos e degli Inferi.
Ma ricorda che il Bardo non è da meno, perchè combatte i demoni del Cuore"

I sogni sono il sussurro di un bambino che non sa ancora mentire

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Saladriel
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La capanna e la Bianca Spiaggia
La Bianca Spiaggia è così chiamata perchè è fatta di bianca sabbia di quarzite, la stessa che si usa per le clessidre; vi sono alcuni frammenti di legno, alghe e gusci di crostacei lasciati dalle correnti del mare, ma è tutto sommato molto pulita e moellata in piccole dune dal piacevole vento che di tanto in tanto la accarezza.
In questa location è sempre giorno e sempre estate, come se fosse la spiaggia di un'isola Equatoriale. Di tanto in tanto viene però colpita da tifoni, tempeste e maremoti.
Se mi ci proietto in questo momento, mentre scrivo, ad esempio vedo una tempesta tropicale avvicinarsi proprio dalla direzione dell'insenatura, verso l'orizzonte infatti il cielo diventa via via più scuro e plumbeo fino a farsi quasi nero e attraversato da occasionali fulmini gialloazzurrini.

La capanna, di forma circolare, è al centro della spiaggia, a distanza di sicurezza da eventuali onde di tempesta, ed è abbastanza grande da poter contenere un piccolo appartamento.
Ha una finestra orizzontale sul lato che da verso il mare e due ingressi, uno a destra e l'altro a sinistra rispetto alla finestra. Tutte e tre le aperture sono coperte da tende di tessuto vegetale di colore verde-marroncino (Canapa grezza, forse?)

All'interno la capanna è illuminata in maniera moderata e piacevole dalla luce che filtra attraverso le fessure delle pareti e dall'eventuale apertura delle tende
Al suo centro c'è un focolare delimitato da un cerchio di pietre, all'interno c'è un fuoco mai troppo alto, sovente ci sono semplicemente dei carboni ancora ardenti. Messi uno di fronte all'altro, aventi come centro il focolare e disposti in modo da essere paralleli al passaggio da una porta all'altra, ci sono due divani semicircolari fatti in legno di vimini e ricoperti da comodi cuscini e coperte.
Contro il lato interno della capanna nel quale è intagliata la finestra vi è un ripiano da cucina pieno di vasetti e sacchetti contenenti erbe ed intrugli, appesi sopra di esso vi sono tanti piccoli ripiani stracolmi anch'essi di ingredienti da druido/erborista.
Il resto della capanna è quasi completamente vuoto, salvo per alcuni tappeti fatti con pelli di animali e alcune rastrelliere nelle quali sono appoggiate armi tribali da caccia.
Non è raro vedere appisolata, all'interno della capanna, una grossa Tigre Bianca. E' una delle forme con cui ama manifestarsi Alan, il mio Sè Istintivo.


NOTA:
Mentre la spiaggia l'ho visitata sovente in sogno, soprattutto in "incubi" leggeri dove forti ondate di tempesta la consumavano come se la stessero divorando onda dopo onda, la sua versione integra e soleggiata, nonchè la capanna, mi compaiono solo in meditazione quando cerco un luogo che sia a contatto con la mia parte "Sciamanica" ed Istintiva
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Danny
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Molto bello questo topic! : Chessygrin :
Il mio ''luogo interiore'' per ora si è delineato solo attraverso la meditazione o esercizi di visualizzazione, assumendo via via un aspetto sempre più nitido: si tratta di una piccola valle alpina immersa in un'estate perenne. Il suo fulcro è una baita di legno, molto semplice e caratteristica, divisa in zona giorno (con tavolo e divani vari) e zona notte (con un bel lettone comodo e un caminetto di pietra collocato proprio davanti; spesso, quando vado a dormire la sera, mi piace immaginare di essere su quel letto, nella mia piccola baita). Col tempo ne ho sviluppato un'immagine mentale così nitida che potrei descriverne ogni singolo mobile e suppellettile. Nei dintorni della baita si estendono a vista d'occhio prati immensi e verdissimi, punteggiati da fiori semplici e multicolori; più in lontananza, si stagliano cime montuose spettacolari le cui pendici sono ammantate dai boschi e attraversate dal torrente smeraldino, nelle cui fresche acque ho spesso immaginato di fare una nuotata. Tutto è semplicemente perfetto, ogni scorcio del paesaggio sembra studiato da un artista e il tempo è sempre stupendo, con una brezza leggera e piacevole. Questo luogo meraviglioso è inaccessibile a chiunque tranne me, mi piace pensarlo come una bolla luminosa, persa nel buio oceano del sonno senza sogni. È il mio piccolo paradiso personale, al riparo dalla cattiveria umana e popolato solo da animali mansueti, nonché da tutte le creature e persone plasmate dall'energia dei miei pensieri. Col tempo, questa location si è gradualmente ampliata fino a comprendere anche altri ambienti (tra cui una città fantasy/medievale abbarbicata su pareti di roccia e una gravina immersa nei boschi e popolata da ninfe, satiri e centauri), tuttavia questo nucleo iniziale rimane di gran lunga il posto a cui sono emotivamente più legato e che considero in tutto e per tutto la mia vera casa.
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Danny81 ha scritto:Molto bello questo topic! : Chessygrin :
Il mio ''luogo interiore'' per ora si è delineato solo attraverso la meditazione o esercizi di visualizzazione, assumendo via via un aspetto sempre più nitido: si tratta di una piccola valle alpina immersa in un'estate perenne. Il suo fulcro è una baita di legno, molto semplice e caratteristica, divisa in zona giorno (con tavolo e divani vari) e zona notte (con un bel lettone comodo e un caminetto di pietra collocato proprio davanti; spesso, quando vado a dormire la sera, mi piace immaginare di essere su quel letto, nella mia piccola baita). Col tempo ne ho sviluppato un'immagine mentale così nitida che potrei descriverne ogni singolo mobile e suppellettile. Nei dintorni della baita si estendono a vista d'occhio prati immensi e verdissimi, punteggiati da fiori semplici e multicolori; più in lontananza, si stagliano cime montuose spettacolari le cui pendici sono ammantate dai boschi e attraversate dal torrente smeraldino, nelle cui fresche acque ho spesso immaginato di fare una nuotata. Tutto è semplicemente perfetto, ogni scorcio del paesaggio sembra studiato da un artista e il tempo è sempre stupendo, con una brezza leggera e piacevole. Questo luogo meraviglioso è inaccessibile a chiunque tranne me, mi piace pensarlo come una bolla luminosa, persa nel buio oceano del sonno senza sogni. È il mio piccolo paradiso personale, al riparo dalla cattiveria umana e popolato solo da animali mansueti, nonché da tutte le creature e persone plasmate dall'energia dei miei pensieri. Col tempo, questa location si è gradualmente ampliata fino a comprendere anche altri ambienti (tra cui una città fantasy/medievale abbarbicata su pareti di roccia e una gravina immersa nei boschi e popolata da ninfe, satiri e centauri), tuttavia questo nucleo iniziale rimane di gran lunga il posto a cui sono emotivamente più legato e che considero in tutto e per tutto la mia vera casa.
Ma è stupendo! : WohoW : hai scelto proprio bene.
Da quanto tempo stai dando vita a questo luogo magico?
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LuKe94 ha scritto:Ma è stupendo! : WohoW : hai scelto proprio bene.
Da quanto tempo stai dando vita a questo luogo magico?
Ciao Luke!
Non da molto, in realtà. Circa tre anni. Tutto cominciò da alcuni articoli sul web che trattavano le opere di Robert Monroe e Bruce Moen (l'argomento era la vita dopo la morte, non scenderò nei dettagli). I due autori sostenevano che ciascuno di noi durante la sua esistenza terrena inizia inconsciamente a delineare quella che sarà la sua futura dimora nell'aldilà. Aggiungevano inoltre che è possibile lavorarci sopra anche in modo volontario attraverso l'immaginazione. L'argomento mi colpì in modo particolare, soprattutto quando mi accorsi con estrema sorpresa di non avere in mente nessun luogo da poter considerare il mio paradiso. Lo scenario che ho descritto sopra si è formato pian piano nei due anni seguenti, direi in modo spontaneo. Non ne capisco l'origine, visto che in realtà non sono mai stato sulle Alpi e non ho neanche ricordi particolari legati ad altre montagne. Da meno di un anno sto usando la visualizzazione per delinearlo con maggior precisione e devo dire che è proprio un divertimento, soprattutto quando il subconscio ci mette lo zampino e mi stupisce con dettagli inattesi o panorami aggiuntivi molto più belli di ciò che potrei creare io. Ciò nonostante, finora non sono mai riuscito a visitare la piccola valle alpina durante i sogni lucidi, anche se alcuni prati verdi che ho intravisto di recente sembrerebbero uscire proprio da lì... Speriamo bene!
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LuKe94
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Non da molto, in realtà. Circa tre anni. Tutto cominciò da alcuni articoli sul web che trattavano le opere di Robert Monroe e Bruce Moen (l'argomento era la vita dopo la morte, non scenderò nei dettagli). I due autori sostenevano che ciascuno di noi durante la sua esistenza terrena inizia inconsciamente a delineare quella che sarà la sua futura dimora nell'aldilà. Aggiungevano inoltre che è possibile lavorarci sopra anche in modo volontario attraverso l'immaginazione.
Ognuno va nel luogo dove c'è più risonanza con il proprio vissuto quindi unendo i punti credo sia proprio cosi. Il pensiero crea nella realtà, e negli universi astrali la cosa avviene in modo esponenziale.
Non ne capisco l'origine, visto che in realtà non sono mai stato sulle Alpi e non ho neanche ricordi particolari legati ad altre montagne. Da meno di un anno sto usando la visualizzazione per delinearlo con maggior precisione e devo dire che è proprio un divertimento, soprattutto quando il subconscio ci mette lo zampino e mi stupisce con dettagli inattesi o panorami aggiuntivi molto più belli di ciò che potrei creare io. Ciò nonostante, finora non sono mai riuscito a visitare la piccola valle alpina durante i sogni lucidi, anche se alcuni prati verdi che ho intravisto di recente sembrerebbero uscire proprio da lì... Speriamo bene!
Quando ci riuscirai sarà una soddisfazione unica :D Io ci sono riuscito con la mia città interiore guidato dal mio subconscio. Non credo di essere stato realmente Io cosciente a generarla, a meno che non sia successo durante un vuoto di memoria che ho avuto poco prima di trovarmi tra i suoi grattacieli. Quindi anche quando meno te lo aspetti il subconscio potrebbe aiutarti!
(La mia città è uno dei miei luoghi interiori in questa vita terrena, bella e soddisfacente, ma un luogo come le Alpi lo preferirei sicuramente come aldilà : Cowboy : *emoticon disponibile più simile a un montanaro*)
Non è da escludere che qualche centinaio di anni fa le Alpi fossero casa tua : Sig :
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