da Hari » 03/04/2019, 22:13
3 marzo 2019
Sogni lucidi ore 5.00-7.30
Sogno 1: Breve visita in un borgo medievale
Prendo lucidità mentre sono in bagno a casa mia nel seminterrato. Esco da casa dal retro ed entro nel campo di sterpaglie, il mio obbiettivo è raggiungere una città in cui sono stato una volta in un lucido, quella in cui ho incontrato la ragazza vestita di blu. Nel tragitto mi imbatto in un cane che tenta di aggredirmi ma lo tengo lontano con la forza del pensiero. Continua a venirmi dietro ringhiando dunque decido di fermarmi ed accarezzarlo e così facendo l'animale si tranquillizza. Più avanti giro un angolo e incontro una ragazza mora dalla carnagione scura, forse latino americana. La situazione però è troppo confusa, c'è troppa gente intorno che fa chiasso e il sogno non è ancora del tutto stabile. Mi trovo ora in un'altra città, una zona periferica, cerco una porta per teletrasportarmi in un luogo più interessante e soprattutto aumentare la chiarezza. Vedo un piccolo container, penso di usare quello come passaggio dimensionale ma lo trovo pieno di gente, e lo stesso vale per un altro container vicino. Vedo ora una porta su un edificio, la apro e mi ritrovo in un piccolo bagno con ampie finestre dalle quali chiunque può vedere dentro dall'esterno. Si tratta della classica situazione di quei sogni in cui devo urgentemente andare in bagno, lo cerco disperatamente e quando lo trovo è tutto aperto e pieno di gente che passa. Comunque ora sono lucido e il bagno mi serve solo come passaggio per un altro scenario. Esco dal bagno e ora mi trovo in un ambiente più tranquillo e stabile. Mi trovo in un paesino con vicoli stretti, tipo borgo medievale. Leggo un cartello con la via attaccato ad un edificio ma ora non ricordo cosa c'era scritto. Un signore sulla sessantina mi vede spaesato che mi guardo intorno e mi chiede "da che anno vieni ?", forse per scherzo, forse no. La domanda mi sorprende ed evito di rispondere, gli chiedo piuttosto di dirmi come si chiama questa città e lui risponde "Maestra". Qui inizio a perdere lucidità, ora sono seduto ad un tavolo di un locale, vedo una donna di bell'aspetto ad un tavolo poco più avanti e qui il sogno si interrompe.
Sogno 2:
Prendo lucidità mentre sono in casa ma subito si oscura tutto. Forse ero partito da un risveglio in paralisi ma non ne sono sicuro, il ricordo è vago. Vado al piano terra, la vista è molto scarsa, vedo mia nonna che apre il portone, io esco e lei mi segue fuori. Di nuovo si oscura tutto, esco in strada e sento ancora la sua presenza dietro di me, mi fermo, le prendo le mani pensando così di stabilizzare invece cado in trappola e mi ritrovo sul letto in paralisi con l'entità che mi opprime. Sono sdraiato sul fianco destro, i miei occhi si aprono e vedo il legno dell'armadio ma sono ancora paralizzato. Questo è un fatto alquanto insolito, gli occhi fisici che si aprono mentre sono ancora in paralisi, quello che ho visto era il mio armadio della realtà fisica, ne sono quasi certo, la sensazione era quella di essere sveglio. Sento gli artigli del demone sulle mie mani, evito di fare qualsiasi movimento e mi rilasso inviando emozioni positive all'essere e mi metto anche a canticchiare. In questo modo riesco a liberarmi e a scendere dal letto. Esco di casa dal portone e arrivo fino al cancello aprendolo ma poi mi ricordo che mi ero prefissato di passare per il campo di sterpaglie, dunque taglio il giardino e chiudo il cancello a distanza con la telecinesi. In giardino trovo una bagnarola sul prato e con la telecinesi la sollevo e la attiro verso di me per poi afferrarla al volo. La prima volta la manco, forse anche la seconda, alla terza la afferro. Tento di attraversare il cancelletto che porta al parcheggio dietro casa ma ci sbatto contro, così esco aprendolo normalmente. Prendo il campo di sterpaglie e mi ritrovo di nuovo inseguito da cani. Sono due, uno marrone chiaro, uno nero, li accarezzo e smettono di seguirmi ma ora ci sono due cagnolini piccoli che mi graffiano continuamente le caviglie causandomi un grosso fastidio. Mi distraggono dal mio obbiettivo che è quello di incontrare la mia guida e, sempre più nervoso, mi volto di scatto e qui mi sveglio.
10 marzo 2019
Ore 6.15-7.30
Serie di lucidi poco realistici
Mi trovo a camminare in dei vicoli stretti einizio a prendere lucidità. Scendo dalle scale e tocco le pareti per stabilizzare ma le immagini svaniscono. Continuo a toccare ma alla fine mi ritrovo sul letto in paralisi. Scendo dal letto e vado di sopra continuando a concentrarmi sulla stabilizzazione, esco e mi sollevo da terra iniziando a volare ma vado storto. Fatico a prendere la direzione desiderata, sbando e a volte mi trovo a volare all'indietro, inoltre sono in una strana posizione, tipo seduto. Mi metto in una posizione distesa e finalmente riesco a prendere la direzione giusta e acquisisco anche velocità, tuttavia non essendo abituato a volare sento le vertigini e il sogno crolla. Riparto dal letto, esco in strada aprendo il cancello col pensiero, vado verso la villetta di fronte ma stavolta anziché entrare mi fermo davanti al muro di recinzione e tento di aprirmi un varco nella parete. Con l'indice destro sciolgo il muro tracciando un cerchio, poi tiro via il pezzo di muro circolare ed entro nell'apertura. Mi ritrovo quindi nel buio senza percezione dello spazio e del mio corpo. Tiro fuori le mani e mi sforzo di immaginare di afferrare qualcosa in modo da ancorarmi in qualche luogo e far comparire uno scenario intorno a me. Mi ritrovo sul letto e da lì riparto. Provo nuovamente ad aprirmi un varco nel muro della villetta e stavolta invece che il buio assoluto trovo altro cemento. Mi metto a scavare ma il passaggio non fa altro che restringersi. Mi viene allora in mente di farlo esplodere, inizio a caricare del calore sull'indice destro e lo punto contro il buco nel muro. La parte interna del muro inizia a prendere fuoco e sul palmo della mia mano si vedono solchi incandescenti che mostro ad un tizio che nel frattempo si è avvicinato, forse incuriosito da quello che sto facendo. Ora nel buco si vedono scariche elettriche, forse ho perso concentrazione e sto inviando elettricità anziché fuoco. Comunque il cemento si sgretola ed ora nel buco trovo dei volantini e cataloghi pubblicitari tipo quelli delle offerte del supermercato. Ne prendo alcuni ma non sembra esserci scritto nulla di sensato, il ricordo è comunque debole perché poi ho continuato a sognare a lungo e sono successe molte altre cose. Più avanti mi trovo in fondo alla via che inizia di fronte casa mia. Mi viene in mente di infilare la mano nel muro e tirarne fuori qualcosa a caso. Poggio l'indice destro sul muro, il dito però si piega in maniera innaturale. Questa serie di lucidi è poco realistica, le sensazioni sono appena accennate, quando mi guardo le mani le dita si piegano da sole in maniera innaturale e vanno a scatti, il tutto è un po' come i bug nei videogiochi. Comunque alla fine la mano penetra senza problemi nel muro, sento della carta e la tiro fuori. Ancora cataloghi, poi cruciverba, fogli di giornale, fogli con scritte e illustrate formazioni di partite di calcio di squadre improbabili. In una di queste vedo scritto subito sopra 1975-77. Su un'altro foglio ricordo una foto in basso che ritrae una ragazza carina, in un angolo leggo 1970 e subito sotto 1982. Successivamente mi trovo in un luogo chiuso, un qualche tipo di locale. Non riesco a tirarmi fuori da questi ambienti confusi e
caotici, così chiedo ad alta voce l'intervento di Chiara, una mia guida. Dopo un po' si presenta una ragazza mora e alta che mi si ferma davanti ma cambia continuamente aspetto, a volte è bella altre è bruttina. Mi parla in malo modo, sembra scocciata di essere stata chiamata. Arrivano delle persone vicino a noi che mi infastidiscono e ad un certo punto sbotto minacciandoli di farli saltare in aria. La ragazza mi dice << non puoi farlo >>, e io le rispondo che non posso farlo a lei ma agli altri sì. Il sogno prosegue, mi trovo a percorrere dei corridoi fino a sbucare in quello che sembra un supermercato. Qui i volti delle persone sono più stabili e realistici. Chiedo ad alta voce << chi di voi sa di essere in un sogno ? >> Mi rispondono due persone, sicuramente una donna e un altro personaggio di sesso indefinito. Mi avvicino e trovo un uomo basso e calvo. Dopo un po' le immagini si fanno confuse e sfocate, il tizio mi dice qualcosa che non ricordo a proposito delle persone qui presenti. Anche io gli dico qualcosa in risposta ma non ricordo cosa al che lui mi dice che queste persone non sono tutti personaggi onirici. Gli chiedo allora cosa sono gli altri e lui risponde << defunti >>. Tuttavia, dato che un attimo prima che mi rispondesse aveva già ipotizzato dentro di me che sarebbe stata quella la sua risposta, mi chiedo se sia stata spontanea o se sia stato io ad influenzarla. Gli chiedo di mostrarmi qualche defunto e di darmi qualche informazione da poter poi verificare una volta sveglio. Qui però si fa tutto sempre più confuso, sento ancora la presenza dell'uomo e la sua voce ma fatico a mantenere le immagini. Mi mostra un individuo ma il ricordo è troppo vago sia per le immagini, sia per quanto riguarda le informazioni. In un altro episodio sono in una città sconosciuta, qui le immagini sono decisamente più vivide, cammino e tocco qua e là per stabilizzare. Entro in un'area in cui ci sono delle persone sedute alla mia destra ad assistere a qualcosa che si svolge alla mia sinistra. Guardo a sinistra e vedo una specie di chiosco con dentro una donna che parla. Fa una domanda assurda e senza senso al pubblico: "qual è la capitale di King Kong ?" e riceve una risposta altrettanto assurda che però non ricordo. Giro un po' in mezzo a queste persone cercando qualcuno di interessante ma nessuno di questi mostra un briciolo di consapevolezza. Poco dopo mi trovo su un lungomarema qui il ricordo sfuma.
12 marzo 2019
Ore 4.30-6.00
Serie di lucidi
Sono nella mia stanza, la TV è accesa e c'è un tizio che parla, fa discorsi su cose da fare per migliorare una certa situazione. Il pubblico lo applaude, poi ride alle sue battute. Prendo lucidità e ascoltandolo mi rendo conto che dice cose sensate solo che ora non riesco a ricordarle. Ora in TV parte una canzone di un gruppo, sembrerebbe un pezzo rap. Mi fermo un po' ad ascoltare per vedere se riconosco la canzone, ma sembra esserci solo musica, senza parole, non la riconosco. Esco dalla stanza e salgo fino al primo piano, sono praticamente al buio, ovviamente gli interruttori non funzionano e anche chiedendola ad alta voce la luce non arriva. Entro nel bagno del primo piano e chiudo la porta, continua ad essere buio, si intravede appena qualcosa. Apro il rubinetto e mi sciacquo le mani, la sensazione è estremamente reale, le mani sono bagnate anche quando esco dal bagno ed entro in camera dei miei nonni. Sono gesti semplici ma molto utili per stabilizzare. Esco sul balcone, salgo sul cornicione e mi calo di sotto sfruttando uno scivolo che arriva fino alla strada. Entro nella villetta di fronte e in giardino trovo una gelateria all'aperto, un'ottima occasione per assaggiare un buon gelato. Dietro al bancone dei gelati c'è una signora sulla cinquantina un po' grassa, capelli rossi tinti, occhi chiari, sembrerebbe dell' est Europa. Le dico subito i gusti, i miei gusti preferiti: cocco, pistacchio e cannella. Inizia subito a prepararli e dice che sono anche i suoi gusti preferiti. Mi porge il cono con i tre gusti, uno bianco, ovviamente il cocco, uno marrone e l'altro marrone molto scuro quasi nero. Questi due non coincidono con i gusti che ho scelto, soprattutto l'ultimo, sembra cioccolato, di certo non pistacchio, il secondo invece potrebbe essere cannella anche se è decisamente più scuro del normale. Percorro un tratto e sbuco in un'altra città, ma essendo concentrato a gustare il gelato, che ha un buon sapore, l'ambiente intorno a me perde chiarezza. Vedo un campo da calcio in cui si sta svolgendo una partita e di lato, appena fuori dalla recinzione, gente che vi assiste. Le immagini però sono instabili e cambiano continuamente finché non lascio stare il gelato e torno a concentrarmi sull'ambiente circostante. Tocco un muretto per stabilizzare, sono in una città che non conosco, appoggiato al muretto su un lato della strada e osservo delle palazzine sul lato opposto. Vedo ora un ragazzo che assomiglia vagamente a mio fratello, ho l'impressione che mi stesse guardando. Gli chiedo << perché mi stavi guardando ? >> Lui mi risponde che è appena successo qualcosa di cui io non mi sono accorto perché intento a guardare le palazzine. Gli chiedo cosa è successo e lui mi indica una costruzione poco più avanti, due colonne di mattoni distanti tra loro non più di due metri che sorreggono un architrave. Deve trattarsi di un qualche monumento antico, o di parte di esso, forse di età medievale. Vedo delle grosse crepe nella e mi dice che poco fa delle persone si sono messe a colorarci sopra e che secondo lui il colore ha contribuito a danneggiare la struttura. Qui commetto l'errore di farmi coinvolgere in questa storia invece di andarmene o comunque fare domande utili. Vedendo che la struttura è pericolante e che molte persone ci passano sotto propongo di abbatterla utilizzando i miei poteri.Qui però perdo lucidità cadendo in uno stato pre lucido e mi trovo in una situazione confusa e assurda. Il ricordo qui sfuma e riprende più avanti quando riparto dal letto. Salgo nuovamente al primo piano e raggiungo ancora il balcone della stanza dei miei nonni. Salto giù e raggiungo la strada, fisso un punto a distanza nei pressi di un incrocio e subito mi sento attirare come da una calamita in quella direzione. Vengo sollevato da terra e inizio a svolazzare ma senza controllo, vedo un mappamondo sopra un mobile, penso di usarlo per teletrasportarmi in qualche parte del mondo. Ora mi torna in mente il mio obbiettivo che è quello di viaggiare nel futuro e visitare la mia città tra 100 anni ma qui il sogno collassa. In un episodio successivo mi trovo a camminare in quelli che sembrano dei sotterranei di una qualche struttura antica, si direbbe un labirinto, dato che proseguendo mi pare di tornare sempre nello stesso punto. C'è poca luce, le pareti sono scure e vi sono disegnati o incisi strani simboli. Vedo ora delle grosse porte a due ante e ne scelgo una che ha al centro tra le due ante un simbolo raffigurante un cavallo, forse con un uomo in sella. Apro la porta ma dentro trovo solo uno stanzino buio pieno di cianfrusaglie. Apro un'altra porta e ci trovo più o meno la stessa cosa, poi il sogno crolla. Continuo poi a sognare normalmente ancora un po' ma il ricordo è molto vago. C'è un ultimo episodio in cui mi alzo dal letto ed esco di casa ma appena oltrepassato il cancello mi sveglio, ho l'impressione che sia stata la vibrazione del cellulare di mio fratello a svegliarmi. In ogni caso di lì a poco dovevo comunque alzarmi per andare a lavoro.
18 marzo 2019
Ore 4.00-6.15
Appartamento di palazzo e incontro con agente
Sono all'interno di un appartamento di un palazzo, ho in mano un pupazzetto e lo faccio volare proprio come facevo da bambino. Poi però penso che sarebbe molto meglio volare di persona in un sogno lucido, esco dall'appartamento e continuo a simulare il volo del pupazzetto mentre scendo le scale. Mi comporto come se fossi un bambino, poi mentre scendo le scale inizio gradualmente a prendere lucidità e vedo la porta di un altro appartamento in fondo alle scale aperta. Ora sono lucido e appena arrivo al piano mi cade il pupazzetto dalle mani. So che sto sognando però mi chino lo stesso a raccoglierlo, è un gesto istintivo, come se volessi tenermi stretto il bambino che è in me. Entro nell'appartamento e ci trovo una donna sulla quarantina, alta circa 1.60, snella, capelli lunghi castani e ricci, struccata e vestita con abiti casalinghi. Leggo una grossa scritta in alto, su un qualcosa appeso al muro: "yogurt". Ora guardo il pavimento e leggo le stesse lettere ma mischiate, tipo "yurgot" o "yortug". La donna mi dice che sono a mio agio in questa casa. Le chiedo cosa intenda dire dato che non sono mai stato qui prima e lei cambia atteggiamento dicendo che non sa rispondersi e facendo la vaga. Entra in cucina e continua a parlarmi, io la seguo e la ascolto. Le chiedo come si chiama, mi risponde un nome insolito, qualcosa tipo "Anselma". Mi parla di suoi marito e dei suoi genitori, questi ultimi non sono più in vita e lei dice che ogni tanto li incontra in astrale. Giro un po' per la casa stando attento a non perdermi nella conversazione e mantengo la stabilità toccando e osservando le cose intorno a me. Tuttavia alla fine mi distraggo e mi ritrovo seduto ad un tavolo a parlare con un ragazzo dalla carnagione un po' scura.Perdo parzialmente lucidità e l'ambiente intorno a me si modifica, in seguito riprendo lucidità e me ne vado. Mi trovo ora sul tetto di una edificio basso, guardo di sotto, saranno 3 o 4 metri. Salto giù, la caduta è rallentata e atterro dolcemente. Mi guardo un po' intorno, giro un angolo, non c'è anima viva qui, si tratta di una zona periferica, quasi campagna, non c'è nulla di interessante. Mi trovo in un cortile di una casa e c'è una strada adiacente. Penso di teletrasportarmi altrove attraversando un muro, così poggio l'indice della mano destra sulla parete della casa con l'intenzione di penetrarlo per poi attraversarlo completamente. Lo scenario è molto stabile quindi il dito non penetra subito il muro. So che ci vorrà un po' e mentre tengo il dito sulla parete osservo la strada e fisso un punto sull'asfalto con l'intenzione di spaccarne la superficie e far levitare i frammenti. Qui però mi accorgo di essere osservato, un tizio dall'altra parte della strada viene verso di me, temo si tratti di un agente e che abbia intenzione di sbattermi fuori dal sogno. Dunque smetto subito di provare a rompere l'asfalto e torno a concentrarmi sull'entrare nel muro. In un primo momento il tizio sembra andarsene ma poi torna ad avvicinarsi e capisco che ormai è troppo tardi. Non riesco a penetrare il muro, l'uomo è ormai vicino, è un energumeno di oltre 1.90 e molto robusto, un armadio praticamente. Mi raggiunge e mi dice qualcosa, a differenza della maggior parte degli agenti questo parla. Mi afferra le mani e mi mette delle gocce di una strana sostanza dicendo che con queste morirò. Mi divincolo e cerco di allontanarmi, indietreggio ma non scappo, gli dico che me ne andrò da solo purché mi dica perché sta facendo questo. Come al solito però è tutto inutile, il tizio non vuole saperne di rispondermi. Lo vedo portarsi qualcosa all'orecchio, probabilmente un cellulare, dice qualcosa in una strana lingua poi riattacca. Ho l'impressione che abbia detto qualcosa come "ce l'ho, l'ho preso !" come se avesse un capo a cui riferire della mia cattura. Provo ancora a farmi dire qualcosa ma non c'è niente da fare. Sono costretto a combattere ma è una lotta impari e in pochi secondi vengo sbattuto fuori. Perdo lucidità e forse continuo a sognare normalmente.
19 marzo 2019
Sogni lucidi ore 6.45-8.00
Scale a scomparsa e campetto di calcio
Mi trovo in un'ipnagogica molto intensa che si trasforma gradualmente in un ambiente onirico prendendo sempre più consistenza mentre tocco un muro sentendone durezza e ruvidezza. Sono su delle scale esterne di un edificio, scendo una rampa e le scale si interrompono all'improvviso. Ci sono ancora il muretto e il corrimano sul lato destro ma mancano le scale ! Al loro posto diversi metri di vuoto. Sono lucido dunque so che non posso farmi male, salto direttamente sul corrimano ed inizio a scivolare su di esso per raggiungere il suolo. Dopo qualche secondo però le scale ricompaiono, quindi finisco di scendere percorrendole di corsa. Arrivo di sotto e mi trovo in una città che non conosco, c'è un campetto di calcio in terra senza recinzioni, lo attraverso e mi arriva un pallone da un ragazzino che stava palleggiando. Istintivamente mi viene di calciarlo ma lo colpisco malissimo e inizia a rotolare verso il fondo del campo. Lo inseguo con l'intenzione di calciarlo in porta ma rotola veloce ed esce dal campo prima che io riesca a raggiungerlo. Ora sono dietro la porta, fuori dal campo e il ragazzino mi chiede di passargli il pallone. Vado per calciarlo verso il giovane ma di nuovo lo colpisco molto male e debolmente mandandolo sulla parte posteriore della rete della porta. Il ragazzino ora penserà che l'ho fatto di proposito per costringerlo ad andarselo a prendere da solo, comunque non voglio perdere altro tempo,intendo fare qualcosa di interessante ma qui il ricordo sfuma. Probabilmente il sogno si è interrotto in quel momento.
Attraversamento del muro e falso risveglio
Mi trovo a casa mia nel seminterrato e prendo lucidità. Esco di casa e mi fermo davanti alla villetta di fronte con l'intenzione di teletrasportarmi altrove attraversando il muro di recinzione. Poggio l'indice destro sul muro concentrandomi per penetrarlo. Nel frattempo vedo passare un mio amico che si ferma a parlare con qualcuno, spero non mi veda altrimenti potrebbe venire a curiosare distraendomi. Il dito inizia a penetrare ed in breve entro completamente nel muro lasciando per ultima la testa. Mi trovo nel buio assoluto senza spazio e senza percezione del mio corpo. Mi sforzo di far apparire le mie mani ma continuo a non vederle, percepisco una sensazione di spostamento ma continuo a non vedere nulla.Alla fine mi ritrovo sul letto convinto di essere sveglio e di aver dunque fallito. Le sensazioni sono talmente vivide e realistiche che non posso avere dubbi, sono sveglio. Vedo anche una rivista sul cuscino e mi dico che quella è la conferma che sono sveglio, è la rivista che avevo lasciato lì prima di addormentarmi. Poi mmi sveglio davvero e recrimino per l'occasione persa, non avevo messo nessuna rivista sul cuscino ovviamente, chissà da dove mi è arrivata quella convinzione. E' come se alla mia memoria si fosse sovrapposta quella di qualcun altro o meglio di un me di una realtà parallela. Quella realtà era per me assolutamente coerente nonostante solo qualche secondo prima fossi pienamente lucido.
24 marzo 2019
Sogno lucido ore 7.00-9.00
Incontro con la finta Isabelle
Mi trovo nel palazzo della mia nonna paterna al terzo piano e scendo fino al piano terra saltando direttamente da un piano all'altro. Esco dall'edificio, so di avere super poteri, vedo qualcosa che sporge dal muro esterno del palazzo a circa tre metri da terra e mi metto a fissarla con l'intenzione di trasportarmi sopra di essa. Ora peròpenso "ma se posso fare tutte queste cose vuol dire che sto sognando !" Dunque lascio perdere il palazzo e prendo la strada intenzionato a portare avanti l'obbiettivo che mi ero prefissato, ovvero quello di incontrare la mia guida, Isabelle, a cui fare determinate domande. Sbuco in una città che non conosco, c'è una piazza affollata, vedo un edificio sulla sinistra e penso che non appena girerò l'angolo troverò Isabelle seduta ad un tavolo di un locale (la prima e finora unica volta in cui l'incontrata era in un bar, quindi penso in questo modo di facilitare le cose, stavolta però ho intenzione di incontrarla all'aperto, mi è più facile mantenere la lucidità in un ambiente esterno). Giro l'angolo e in effetti ci sono molti locali con tavoli all'aperto pieni di gente. Mentre cammino noto una donna alla mia destra che con la mano mi fa cenno di raggiungerla. Penso possa essere
lei dunque mi avvicino. Tuttavia il suo aspetto non mi convince, ha capelli lunghi e neri come la Isabelle che ho incontrato quella volta ma non emana affatto quella luce e quel senso di affetto e protezione. Ha un espressione triste, apatica, le chiedo << sei Isabelle ? >> Lei risponde di sì ma che non può farmi da guida e mi invita a sedermi al tavolo accanto a lei. Mi siedo e ora sono incastrato in un angolo del tavolo in mezzo a lei e altre persone. Lei ora continua la frase di prima dicendo: << perché...>> purtroppo non ricordo come continua, in ogni caso qui si rivela come demone e mi aggredisce mettendo fine al sogno. Mi ritrovo dunque in stato di paralisi con l'entità che mi opprime e sento le solite fitte dolorose tipo crampi. Dopo un po' riesco a liberarmi e a scendere dal letto ma sembra che io non abbia più molta energia, infatti vedo con un occhio solo e la mia lucidità è bassa. Il sogno continua per un po' in uno stato pre lucido e molto confusionario.
25 marzo 2019
Sogno lucido ore 5.30-6.30
Mi sveglio in stato di paralisi e scendo dal letto. Esco di casa, mi fermo davanti al muro della casa di fronte e ci infilo le mani dentro nel tentativo di aprirmi un varco dimensionale. Scavo e scavo ma trovo solo materiale denso di colore grigio che non appena smetto di scavare inizia a richiudersi da solo. Trovo una porticina sul muro, la apro, entro e mi trovo al buio e il sogno si sfalda. Riesco a riprenderlo ma qui il ricordo è un po' vago. Ricordo di essere entrato in una casa, qui mi trovo in una saletta con un televisore acceso che trasmette un video musicale, avevo sentito la stessa canzone poco prima che sembrava provenire da casa mia. C'è una stanza alla sinistra del televisore davanti alla quale ci sono delle persone. Dovrei entrare in quella stanza per usarla come passaggio dimensionale ma sono incuriosito dal video in TV e mi fermo a guardarlo. Si vede una bella ragazza mora che canta e balla, dovrebbe essere lei la cantante ma non riconosco né lei né la canzone. Ora entro nella stanza e mi guardo ad uno specchio. Indosso una maglietta rosa della Scorpion Bay (ne avevo una simile ma bianca con le scritte blu), pantaloni scuri di una tuta e mutande nere con elastico bianco o grigio, ne avevo un paio così qualche anno fa. Porto i capelli al naturale, con una frangia che mi copre la fronte, indosso anche delle scarpe bianche della Nike che avevo veramente qualche anno fa.Prima di uscire dalla stanza il sogno crolla e mi sveglio.
27 marzo 2019
Sogno lucido ore 5.00-6.30
Inizio a prendere lucidità mentre scendo dalla macchina ed entro in un bar con mio padre e ordiniamo due frullati al cocco. Mentre aspetto mi viene in mente di provare a sfondare la vetrina del bar con un pugno per testare la solidità di questo scenario. Colpisco la vetrina con un pugno e non si rompe ma neanche reagisce come vetro, si piega in maniera quasi impercettibile, come fosse plastica. I baristi sentono il rumore del colpo e mi guardano male, dico loro che ho sbattuto inavvertitamente contro il vetro e uno di loro mi dice in tono severo di stare più attento. Mi accorgo che appena fuori dalla porta del bar c'è un signore seduto su una sedia, mi guarda, deve avermi visto dare il pugno alla vetrina. Continuo i test di solidità, prendo una sedia e la sollevo leggermente poi la rimetto a posto, è forse un po' più leggera di quanto dovrebbe essere ma per il resto è tutto molto realistico. Ora mi metto a fissare un oggetto appoggiato su un tavolo, mi pare fosse un piccolo vaso, con l'intenzione di spostarlo con la telecinesi. Mi concentro per parecchi secondi senza mai essere disturbato ma l'oggetto non si muove di un millimetro. L'immagine sfarfalla un po' a causa del mio fissare l'oggetto ma l'ambiente
intorno a me rimane stabile. Capisco che il vaso non si sposterà, è un po' come tentare di fare la stessa cosa nella realtà fisica, almeno questa è l'impressione che ho. Vado ora a prendere il mio frullato, sul bancone trovo una torre di bicchieri o tazze una sopra l'altra e capisco che sono quelle sporche. La mia lucidità inizia a calare, mi arriva una ciotola con una pappetta dentro, non c'entra nulla con quello che avevo chiesto. La porto al tavolino dove si è già seduto mio padre, ne assaggio un cucchiaino, non è molto saporito, sa vagamente di cocco e cioccolato ma molto vagamente. Lascio lì la ciotola a mio padre e vado a prendere l'altra, per me. E' un po' diversa e ancora più insipida della prima. In questo sogno il livello di lucidità non è stato molto alto, perché sapevo sì di essere in un sogno ma mi sono completamente dimenticato quello che era il mio obbiettivo, non ci ho proprio pensato.
31 marzo 2019
Serie di lucidi ore 6.30-8.30
Sono lucido e corro a super velocità per dei vicoli fino a sbucare su un lungomare. Trovo una porta di una palazzina e suono il citofono, viene ad aprirmi una signora sulla settantina che non riconoscendomi mi sbarra la strada. Riesco a convincerla a farmi entrare dicendole che andrò via subito, entro in un bagno e chiudo la porta. Qui mi guardo rapidamente in un piccolo specchio appeso in alto sul muro, nel quale riesco a vedermi solo parte del volto. Mi fermo ora davanti alla porta ed esprimo l'intento di tornare indietro nel tempo ad una mia vita passata, per la precisione quella precedente a questa. Ho già fatto questo esperimento una volta ma non ero riuscito a raccogliere informazioni utili da poter verificare poi da sveglio. Apro la porta e mi trovo in un locale, un bar forse. Mi guardo ad uno specchio, sono un bambino, intorno ai dieci anni forse, ho un foulard intorno al collo e indosso un maglione scuro mi pare anche se allo specchio mi vedo solo dalle spalle in su. Ho capelli neri lisci e schiacciati,con una frangia a coprirmi la fronte. Non ho ricordi sovrapposti, so di essere io in un sogno, chiedo dunque a dei ragazzini di dirmi come mi chiamo, dicendo loro che ho perso la memoria. Loro ovviamente mi ridono in faccia e se ne vanno. Qui la situazione inizia a farsi confusa, una ragazzina dice che mi chiamo Eva, il che mi sembra assurdo dato che sono sicuro di essere un maschio. In seguito mi trovo ad osservare quel bambino che fino a poco fa ero io in terza persona, è in compagnia di altri ragazzini della sua età, qualcuno lo chiama con il nome Lee. Perdo parzialmente lucidità e mi trovo a camminare con un tizio che mi fa da accompagnatore/assistente o qualcosa del genere. Mi viene in mente uno dei miei tanti obbiettivi lasciati in sospeso, quello di incontrare una ragazza incontrata in un lucido di circa un anno e mezzo fa, la quale mi è rimasta impressa. Chiedo al tizio di andarla a prendere e portarla qui e lui esegue. Dopo un po' torna con una ragazza dai capelli rossi, è carina ma non è lei. Qui il sogno si interrompe.
1 aprile 2019
Serie di lucidi ore 4.30-6.30
Non ricordo in quale circostanza prendo lucidità, raggiungo un luogo in cui una donna mi accoglie dicendo che la persona che cerco sta per arrivare. Questa persona è in realtà un personaggio già incontrato nei miei lucidi, o meglio, più che incontrato direi invocato. Si tratta di una mia guida femminile che si fa chiamare Chiara, dico guida perché non so in che altro modo definirla ma non è proprio una guida, diciamo un'entità superiore. Comunque la donna in questione mi fa entrare in una stanza insieme ad un altro ragazzo, che a quanto pare è qui per il mio stesso motivo. Gli dico che quando arriverà sarò meglio se lui esca e mi lasci da solo con lei. Chiedo aggiornamenti alla donna,la quale mi dice che è in macchina e sta arrivando. La cosa mi insospettisce, le dico che lei di solito arriva in un vortice di luce, non in macchina. Non ricordo la sua risposta ma credo che non avesse senso. Arriva qualcuno, entra una ragazza mora carina e molto alta, non è lei. Subito dopo ne entra un'altra, bionda e molto bella, ma neanche lei è quella che cerco. Chiara la riconosco subito perché emana una luce speciale, oltre al fatto che si presenta come detto in un vortice di luce. Ha anche un lato oscuro e spaventoso ma con il nome "Chiara" io identifico solo quello buono. Comunque qui il sogno crolla e inizia una serie di tentativi di chiamare Chiara intervallati da momenti di perdita di lucidità. In un episodio sono davanti casa mia ela chiamo a gran voce, dicendole che ho bisogno di parlare con lei e dopo alcuni secondi vedo in fondo alla strada delle scie scure. Penso che possa essere lei ma non compare. Le scie sono sfuggenti, compaiono e scompaiono dietro le case, poi si fanno più stabili e
le vedo meglio, si tratta di scie di fumo, fumo nero che non promette niente di buono. Percepisco energia negativa e una sensazione di pericolo. Spunta fuori un mostro enorme, una specie di Godzilla, era lui la fonte di quella negatività ! Sapevo che l'entità che stavo tentando di contattare ha un lato oscuro, ma addirittura trasformarsi in un mostro simile ! Forse non c'entra niene con lei, non so. La gente scappa in preda al panicoe in un momento di calo di lucidità scappo anche io, sopraffatto dalla paura, poi però torno in me e mi volto per sfidare il mostro ma è troppo tardi, il sogno crolla. In un altro episodio esco di casa e incontro subito una ragazza carina che dice di essere Chiara. So bene che non è lei e le dico di non mentire, lei ammette di non essere Chiara ma comunque sembra simpatica e decido di farla venire con me. Mi dice delle cose, mi parla di Chiara ma sono troppe informazioni e so di non poterle ricordare tutte, inoltre non so se avessero senso.Il sogno continua ancora con altre situazioni tra il lucido e il pre lucido con intervalli di sogno normale fino al risveglio.
May your heart be your guiding key