

22 novembre 2021
Sono le sette e provo le tecniche di induzione diretta. Faccio un'ora di Yoga Nidra ma cado nel sonno prima, poi sento le vibrazioni e colgo l'attimo per entrare nella transizione del sogno.
Come al solito mi ritrovo nella mia camera dell'appartamento universitario, ed è buio. Prima di stabilizzare del tutto, corro verso la porta e immagino di giungere nel posto che avevo immaginato poco prima nella sessione di yoga nidra/rilassamento (credo, però, di non aver visualizzato bene quel posto, né durante la meditazione nè durante l'atto della traslocazione) e di salire le scale ma di fronte a me si presentano solo infinite porte: quando apro una porta, subito dopo ce n'è un'altra e così via all'infinito... Dopo un po' le porte (sono di legno scuro, marrone ma appesantite dall'ambiente buio) finiscono ed entro in una casa particolare piena di quadri e altro. I colori predominanti sono il rosso e l'oro dei quadri e le circostanze sono inquietanti. Mi ripeto di non avere paura e che è il mio sogno, quindi mi avventuro per la casa in cerca di una via d'uscita. Il sogno è stabile e c'è vividezza.
Nella casa, appunto, ci sono tratti che forse mi avrebbero spaventata ma vado avanti con coraggio e cerco di ignorarli. Ad un certo punto, mentre sto correndo di fretta ma con una certa allegria, vedo un quadro enorme con una tizia spaventosa e le grido "sei bella!". Un attimo dopo torno indietro e quando la riguardo non ha più forma umana: è un quadro surreale in stile Dalì, lo sfondo è scomparso dai miei ricordi ma è ancora chiara nella mia mente la sua forma, che assomigliava ad una specie di poltiglia grigia. Successivamente, mi arrampico fuori dalla finestra per uscire e quando lo faccio sento di star stabilizzando. Mi arrampico per la casa, che ha una specie di struttura in legno sopra (si trova presumibilmente all'ultimo piano di un grande palazzo e la struttura a cui faccio riferimento assomiglia ad una specie di gazebo/pergola in legno colma di piante e fiori di cui non ricordo l'aspetto. Ricordo con chiarezza il momento in cui mi sono aggrappata con entrambe le mani al legno, in stile "Assassin's Creed" e ciò ha permesso alla mia stabilità di aumentare.) ed è molto luminosa. Poi non so come, forse quando scendo, saltando, mi ritrovo sotto casa, nello spiazzo vicino al garage. Chiedo al sogno più consapevolezza "Sogno, voglio che la mia consapevolezza aumenti" e avverto una vibrazione (sensazione: zoom in) come se il sogno fosse in HD e tutto avesse una nitidezza estrema. Decido di incontrare il subconscio, come ho visto ieri nel talk di Charlie Morley, e lo chiedo al sogno: "Voglio incontrare il mio subconscio!".
Casa mia è diversa in quell'istante e mi sembra di trovarmi in un grandissimo tempio della Cina (/Giappone) dai colori grigiastri, ma ho ricordi vaghi riguardo quei momenti. Non ricordo bene tutto.
Guardo su e vedo il sole, che in quel momento penso che stia rappresentando l'entità del sogno (inconscio?). Forse prima gli ho chiesto qualcos'altro ma non me lo ricordo. Non sento nulla in risposta ma vedo, a pochi passi da me, una roccia iridescente tipica dei film fantasy e dei videogiochi che ha un'aura intorno. Gradualmente mi lascio andare al flusso del sogno. Ricordo di aver letto sulla sua superficie le rune celtiche Rhaido, Eihwaz e O (al contrario?) o mezza O. Ce n'erano altre ma mi hanno colpita queste. Erano scolpite su questa pietra (ora marroncina, prima iridescente) e brillavano d'oro/giallo. Dopo un po' ho iniziato a sentire due ragazzi avere un rapporto sessuale, intravedevo soltanto le loro teste e la cosa mi ha turbata ma ho lasciato stare. Ho visto che stavano nel giardino e che nella loro direzione c'era una pietra iridescente il doppio più grande di quella che era di fronte a me in quel momento. Mi sono concentrata sulla pietra piccola e gradualmente ho iniziato a vederne il fondo, che era frastagliato e che sembrava nascondesse qualcosa. Brillava di un blu fosforescente nelle venature. Ho iniziato a smontarla ma non c'era niente, allora mi sono recata lì dove c'erano i tizi poco prima e quando sono arrivata lì c'erano solo i loro vestiti, abiti da kung fu leggermente diversi dal solito, uno aveva la divisa nera e rossa. (In quel momento mi trovo sotto casa, dove c'è l'ulivo, ma verso il tavolo in legno). Rimango un po' stranita. Dopo arriva un tizio di cui non riesco assolutamente a ricordare il volto e rimane schifato/sorpreso (moderatamente, con un'espressione del tipo

Commenti e appunti:
1 - Errore: non dovevo seguire la pietra, non era il subconscio ma una "side quest" del sogno. Non ricordo comunque chi fosse quel tizio che mi ha parlato alla fine ma dava l'idea di essere una persona saggia. Non riesco a ricordare il suo aspetto ma per qualche motivo mi viene spontaneo pensare che avesse qualcosa di A. (personaggio di una storia di fantasia che sto scrivendo). È impossibile però che fosse lui o l'avrei riconosciuto in un istante.
2- Mi sono "svegliata" [falso risveglio!] ed ero nella camera in cui mi trovo adesso e c'era il mio ragazzo. La prima cosa che ho fatto è stata scrivere le rune della pietra su un foglio (per curiosità, magari per prendere ispirazione successivamente) e annotare ciò che ricordavo dei sogni. Ho annotato le rune con una matita metà marroncina e metà blu indaco chiarissimo/grigio. Non ricordo cosa mi abbia detto lui. Poco dopo ho notato che aveva comprato delle cose, in particolare 4 magliette uguali. Ho chiesto perché avesse comprato quattro maglie (polo color giallo chiarissimo con decorazioni piccolissime, sul grigio) identiche e ha risposto: "A che mi servono diverse"?
Era un falso risveglio.
Poi forse ho sognato altro.
Prima del falso risveglio mi sono svegliata dal sogno precedente in un istante, senza possibilità di ritornare nel sogno.
Errore: avrei dovuto seguire un piano preciso e dettagliato delle azioni/task da compiere, senza lasciarmi attrarre dal flusso del sogno