-) Ringrazio ancora Citrato per l'opportunità;
-) Premetto che il SL che ho raccontato deriva da una visione di Jumanji avvenuta la serata prima (quindi è per questo che la trama è così "strana" e RPG-adolescenziale

-) Se avete domande, fatele pure qui sotto.
Rispondo solo a un commento per caso notato sotto il video:
Nei sogni, sia lucidi che normali, non si può dire che si incontrano persone mai viste prima, è impossibile. Chiunque faccia parte del sogno è una persona che si conosce anche se di sfuggita e per una volta, questo perché il nostro cervello è incapace di creare visi nuovi.
In realtà è possibile, anche se il dubbio è più che lecito; proverò a spiegare in modo semplice la questione.
1) L'essere umano, essendo sociale, durante la sua vita osserva una quantità enorme di facce e visi, sia mediante display artificiale che nella realtà.
Questo avviene ogni giorno e, per via ipotetica, se in questo momento avessimo una foto per ogni singola persona esistente attualmente sulla terra (quindi senza contare personaggi del passato) avremmo a disposizione ben 8 miliardi circa di combinazioni.
Escludendo statura e tratti corporali, che sono creati abbastanza casualmente dalla mente durante i sogni, è quindi giusto affermare che tutta questa mole di informazioni che il cervello acquista durante il giorno va rielaborata (e lo influenza) nel sonno.
Il cervello ha una proprietà e capacità di creatività immensa. Ergo, non è impensabile il fatto che si riesca a fornire gli individui immaginari (frutto della nostra mente durante il sogno) di tratti facciali/vocali/caratteriali che ben si sposano con la realtà di tutti i giorni.
Quindi, tutti gli schemi tipici di un essere umano sono riempiti e collegati dal cervello tramite ragionamento ed intuito (meccanismo predittivo), in modo da creare una persona perfetta da tutti i punti di vista, ma con un unico difetto: non è reale.
E' da qui che la mente riesce a generare una gamma di visi che seppur accurati avranno una probabilità infinitesimale di esistere veramente (nel passato, nel presente e nel futuro).
2) Estratto di una spiegazione che feci in un topic (altro forum) nel quale un utente affermava di vedere, poco prima di dormire, facce di persone randomiche.
"Utente: (...) Nel pre-sonno mi capita di vedere delle facce che si presentano a pochissima distanza dal mio viso. Tipo 20/30 cm. La visione è solo istantanea. Potrei dire 4 o 5 di decimi di secondo, però è nitidissima. Le facce sono le più varie, uomini, donne, giovani, anziani, bambini (pochissimi bambini). L’unica “costante” é che non mi capita di vedere altre tipologie che non europei. Non ho mai incontrato un asiatico o un africano. Arrivano di solito a grappoli, ogni 5/10 secondi una nuova faccia, completamente diversa dalle altre. Ciascuna con la sua energia, “storia intrinseca di un volto”, non hanno niente in comune tra di loro e non c’è il tempo materiale di comunicare assolutamente niente. Un flash, e non le vedo mai più.
Arriverei a pensare che siano frutto della creazione del mio inconscio, ma quello che a questo proposito mi crea dubbi è la varietà dei tipi di facce e il livello del dettaglio. È come tutto troppo verosimile e diverso per essere una creazione. (...)"
Risposta (mia):
Ciò che hai vissuto è sicuramente una variante specifica del fenomeno chiamato allucinazione ipnagogica: si hanno impulsi visivi, anche uditivi/tattili in alcuni casi, che possono durare minuti o frazioni di secondo a seconda della fase di consapevolezza in cui si trova il cervello e che tipologia di onde cerebrali sta emettendo (e a quale frequenza). Il tuo fenomeno è un chiaro esempio di supporto alla ormai (quasi) certezza del meccanismo di "riconoscimento pattern della realtà" e sua trasposizione nel mondo onirico.
Praticamente funziona così: il cervello, quando si è svegli e si vive normalmente la quotidianità durante il giorno, raccoglie un'enorme quantità di dati. Una volta raccolti, tali informazioni vengono confrontate con quelle presenti nella memoria a lungo e a breve termine per vedere se ci sono correlazioni. Esempio mentale, attraverso il mio cervello raccolgo inconsciamente e in automatico questi dati: "colore verde e colore marrone, forma di un tronco, forma di chioma composta da foglie, le foglie si trovano sopra il tronco, sento il fruscio delle foglie smosse dal vento, toccando il tronco sento la consistenza del legno, il corpo fisico che vedo è distante e separato dal mio corpo e da ciò che lo circonda, ecc.".
Stiamo parlando chiaramente di un albero. Il cervello uniforma questa varietà di dati che inizialmente appaiono scollegati e poi il collega tra loro formando il concetto di albero. Se non abbiamo mai visto un albero in precedenza e quindi non è presente nella memoria, saremo sorpresi da ciò che stiamo vedendo e ne saremo attratti. Al contrario, se abbiamo visto qualcosa del genere prima, il cervello collegherà questi segnali provenienti dai 5 sensi all'immagine di un albero che abbiamo visto in passato e noi non ci faremo forse neanche caso; è qualcosa che conosciamo, non c'è niente di cui stupirsi.
Tuttavia, più alberi si vedono e più l'idea mentale di "albero" si rafforza e riempie di dettagli.
Questo è un pattern: più dati anche apparentemente scollegati tra loro (questo era solo un esempio semplice) che insieme formano uno schema o organizzazione ricorrente.
La stessa cosa accade con ogni fenomeno, oggetto, corpo e concetto astratto immaginabile. Ad ogni cosa con cui ci interfacciamo almeno una volta, astratta o concreta che sia, il cervello fa corrispondere e crea un pattern.
In questo caso, il pattern che il tuo cervello ha ripreso è quello di "faccia": naso, bocca, palpebra, pelle, occhi, ecc.
Nei sogni, tu potresti vedere un albero perché ormai lo hai conosciuto e hai registrato il suo pattern corrispondente: nel mondo onirico il cervello si allena a memorizzarlo e a renderlo normale...il mondo onirico è luogo di "allenamento" per i pattern, un modo per interiorizzarli.
Nella fase pre-sonno, riprendendo il tuo caso, si sono scontrati due fattori: lo stato mentale del cervello in quel momento e il pattern della "faccia".
Come conseguenza, probabilmente in paralisi del corpo, il cervello ha inviato stimoli visivi illusori che hanno ricreato nel tuo "campo visivo" le immagini del pattern.
Facendo un parallelismo per comprendere meglio il fenomeno, si può dire che esso sia simile al riconoscimento facciale di un telefono.
Sai che un viso deve avere un naso, una bocca, forse rughe, forse nei, capelli, ecc. Poi, come sono questo naso, bocca, ecc. è random.
Questo escludendo pattern che corrispondano a persone che conosci nella realtà, in quel caso il cervello cercherà di emularli nel modo più accurato possibile.
Puoi creare un'infinita varietà di nasi una volta che conosci il suo pattern, così come puoi immaginare un'infinità varietà di alberi una volta che riconosci il suo pattern.
Il fatto che quando sposti la vista e cerchi di concentrarti sulla faccia questa scompare, probabilmente avviene perché la tua consapevolezza dice: "davanti a me in realtà non c'è nessuna persona, come è possibile che io veda una faccia?". Allora essa scompare. Però i segnali del cervello continuano ad arrivare e le facce continuano a comparire tante volte, finché il fenomeno non si interrompe.
E' lo stesso motivo per il quale nei sogni lucidi si incontrano persone mai viste prima; non si tratta di premonizione o generazione casuale, o di ricordi evanescenti, ma di meccanismo predittivo che si applica al pattern corrispondente all'idea "persona".