Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > pagine di sogni di Alrescha

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 21/03/2022, 1:25

Sogno lucido del 20/03/2022

Stamattina, sogno fra le 7:30-8:30 e le 9:50

Ancorata alla realtà

Dopo un breve risveglio fra le 7:30 e le 8:30 perché sento mia madre parlare con la mia gatta prima di partire per lavoro, mi riaddormento.
Sogno di essere in accappatoio dentro una stanza a vetri, enorme, che mi accorgo essere un box doccia. Al di là della stanza a vetri c'è un' altra enorme stanza in penombra che gira tutto attorno a quella a vetri. Mi tolgo l'accappatoio e faccio una doccia breve, giusto per bagnarmi la pelle ed i capelli. Quando rimetto su l'accappatoio, tutto è avvolto dal vapore.
Attorno a me c'è tanto silenzio e tutto è in penombra e questo mi dà una sensazione strana di inquietudine. Guardando alla mia destra, mi accorgo che il vapore, denso come nebbia, sembra nascondere una figura umana maschile poco lontana da me.
Osservo la figura, ma stranamente non ho paura. Piuttosto sento combattere in me la curisità di chi ci sia ed il dubbio se effettivamente c'é qualcuno o meno o è solo la mia immaginazione. Guardando meglio e concentrandomi, mi sembra di vedere capelli chiari corti e soprattutto un lungo cappotto color sabbia con una maglia nera sotto che, anche se la figura è fatta a poco più che macchie di colore, mi fanno dire fra me "è Camael".
Dopo aver formulato questo pensiero, prendo lucidità all'istante. Mi avvicino alla nuvola di vapore che nasconde la figura ed allungo la mano verso di essa. Il vapore si dirada all'istante e dietro non c'è traccia di Camael, anzi, non c'è proprio nessuno.
Rimango un po' delusa, ma ora che sono ben consapevole, mi sento schiacciare a terra come se pesassi 100 kg.
Mi dico che probabilmente è perché sono troppo ancorata alla realtà, questo lucido non è profondo e basterebbe un niente per farmi svegliare.
Mi guardo attorno e mi accorgo ora più che mai dell'ambiente inquietante silenzioso e buio. Devo uscire da questo posto chiuso per aumentare la mia presa in sogno.
Guardo verso il soffitto, in alto al di là dei vetri della stanza/box doccia nell'unico punto di luce da cui sembra entrare luce esterna.
Devo arrivare lassù, ma faccio fatica persino a fare un passo, figuriamoci arrivare su in cima. Mi dico che questo lucido è da buttare, perché è uno di quelli in cui sarà difficile combinare qualcosa di concreto.
Mi volto, stavolta verso sinistra. Al di là del vetro del box doccia, osservo quelle che sembrano mensole appese al muro con su degli oggetti, ma tutto è strano perché le mensole sono montate non in orizzontale ma in verticale e gli oggetti che ci stanno sopra infrangono tutte le leggi della gravità non cadendo.
Poi in un secondo momento mi rendo conto che quelle sono le mensole della mia camera con gli oggetti che ho sopra, il tutto ruotato di 90°verso destra, in senso orario.
Mi dico che c'è un'alta probabilità che nella realtà io stia con gli occhi mezzi aperti e con la testa rivolta verso le mensole della mia camera e che gli imput che arrivano ai miei occhi socchiusi siano stati integrati dal sogno.


Qualcosa mi sveglia e perdo il sogno. Peccato perché le sensazioni erano buone e la consapevolezza molto alta.
Mi dico di provare a rientrare per provare a sfruttarlo.
Mi riaddormento in un nanosecondo con ancora ben impressa l'ambientazione ed in effetti poco dopo mi ritrovo dentro, già lucida, ma stavolta sono fuori dalla stanza/box doccia, anche se sono ancora in accappatoio.
Il problema è che la sensazione di essere pesante ed ancorata a terra non se n'è andata, è ancora li.
Vorrei chiamare Camael, ma anche la mia bocca fa fatica ad aprirsi e non ci riesco. Mi dico che questo sogno lucido ha tutte le potenzialità per diventare un incubo lucido visto che non riuscirei ad oppormi a niente che possa arrivare.
Cerco di cacciare via immediatamente quell'idea perché so che basta l'ombra di un pensiero per influenzare il sogno, ma ormai è troppo tardi. Vedo che dalle ombre della stanza in penombra si staccano delle scie di fumo e che vanno a formare una sorta di qualche demone che fluttua a mezz'aria. Questi demoni non sembrano avere occhi o bocca, ma solo testa e braccia sono definite e dalle forme molto semplici e stilizzate mentre dal mezzobusto in giù sono solo fumo, legati all'ombra della stanza.
Mi maledico fra me dicendomi "ecco, e te pareva", ma non cado nel panico ed anzi, mi sento piuttosto tranquilla dicendomi che non mi faranno un bel niente.
Decido di provare ad esplorare il sogno. Sulla mia sinistra vedo che la stanza continua, superando il box e c'è una luce molto forte fra il giallo acceso ed il rosso. Non avevo visto che l'ambiente continuava nel sogno precedente. Voglio dirigermi là.
Cerco di alzare un piede con una fatica immane e quasi lo trascino, poi l'altro. Ma è come se fossi bloccata sullo stesso posto. Sto avanzando o no? Mi viene il dubbio.
Ok, se il sogno vuole giocare, allora stiamo al gioco. Mi immobilizzo completamente.
Osservo che è come se fluttuassi ad uno/due cm dal suolo e che autonomamente, per inerzia, avanzassi verso la mia meta ance se mooolto lentamente, a passo da lumaca.
Va beh, ho capito. Perdo la pazienza e chiudo il sogno.
Mi sveglio.
"Tal fu la mia follia da fermarmi per la bestia
Di cenere macchiata e del dono portatore
chiedendomi cosa cotal creatura fosse
<<parla inquieto spirito
di qual sorte t’ha vinto,
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per cui possa gioire
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda night » 21/03/2022, 20:43

Ciao Alrescha! Ho sempre letto con molto interesse e curiosità i tuoi sogni e sono contento tu sia tornata a scriverli qui :)
Avrei una domanda da farti: ho notato che prendi lucidità direttamente nel sogno e, appena diventi lucida, continui la trama del sogno, come se dal cambio automatico tu passassi a quello manuale. Cioè tu continui su quella strada, non ti fermi un attimo a ragionare, a cambiare direzione o altro. Quindi mi piacerebbe sapere se nel momento in cui acquisti lucidità sei realmente consapevole e cosciente di quello che stai facendo e del perché lo stai facendo. Cioè decidi di proposito di voler seguire la trama del sogno?
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 21/03/2022, 23:22

night ha scritto:Ciao Alrescha! Ho sempre letto con molto interesse e curiosità i tuoi sogni e sono contento tu sia tornata a scriverli qui :)
Avrei una domanda da farti: ho notato che prendi lucidità direttamente nel sogno e, appena diventi lucida, continui la trama del sogno, come se dal cambio automatico tu passassi a quello manuale. Cioè tu continui su quella strada, non ti fermi un attimo a ragionare, a cambiare direzione o altro. Quindi mi piacerebbe sapere se nel momento in cui acquisti lucidità sei realmente consapevole e cosciente di quello che stai facendo e del perché lo stai facendo. Cioè decidi di proposito di voler seguire la trama del sogno?


Ciao night
in realtà la cosa è molto più complessa. Diciamo che nel mio diario puoi individuare quattro casi differenti quando seguo la trama:
1- Nei primi lucidi scritti nel diario tendevo molto di più a seguire la trama ed erano anche un po' meno consapevoli. Ultimamente ho riletto tutto il mio diario e si, ho visto che in qualche sogno in cui ho trovato parti scritte come lucido, forse proprio lucide non erano o comunque la lucidità era molto bassa. Ma da un certo punto del diario in poi, i sogni sono diventati molto più controllati perché io per prima, dopo aver frequentato questo forum, ho cominciato davvero a fare distinzioni più nette fra sogni lucidi con più o con meno controllo e pre lucidi e non lucidi.
2-Poi ho avuto lucidi in cui avevo proprio il sogno che mi creava barriere fisiche per impedirmi di fare quello che volevo o andare dove volevo. In un certo modo mi "obbligava" a seguire la trama e poi, una volta risolta la situazione, mi lasciava libera. Quindi puoi trovare sogni in cui seguo la trama fino a che non ha una fine, per poi fare quello che voglio. Quando prendo lucidità spesso si creano p.o. ostili o situazioni che tentano di riportarmi allo status normale di sogno comune. Alle volte seguo la trama anche per non far allarmare il sogno, soprattutto quando sento che non è molto stabile da sé, in questo modo lo allungo e non mi faccio buttare fuori subito ma ho comunque l'opportunità di esplorarlo.
3-Altre invece trovo io la trama interessante e scelgo di seguirla in modo consapevole. Perché il sognatore quando diventa lucido riempie il sogno con una coscienza e con pensieri logici perdendo anche un po' di quella freschezza che ha un sogno da solo, libero da ogni logica e senza regole. Seguire la trama coscienti non è un male, ti diverti ed il sogno tende meno a creare p.o. ostili ed ostacoli, ma anzi ti asseconda. Per esempio, nei lucidi dove mi trasformo in animale, spesso amo lasciare libera quella parte selvaggia di me che forse a chi legge i miei sogni non arriva che sia una mia scelta, ma ti assicuro che sono consapevole da quando corro a quattro zampe a quando sbrano p.o. a morsi : Wink :
4- è anche capitato che la trama di un sogno non lucido fosse qualcosa che io cercavo di raggiungere in lucido. Di solito prendo lucidità in sogno, ma mi è capitato anche di usare tecniche di visualizzazione per cercare di entrare da ipnagogiche. Magari ti concentri su quello che vuoi sognare quando sei sul letto in dormiveglia e poi invece di entrare in un lucido, ti addormenti e parte un sogno normale. Ecco che allora il sogno normale è stato influenzato e magari ha elementi, per esempio un ambiente o un oggetto, che a te interessano per fare una determinata task. Quindi non continui esattamente la trama, ma sfrutti quello che hai per gli scopi che ti eri prefissato.

Comunque, se fai un bilancio fra quando seguo la trama e quando mi faccio i fatti miei, vedrai che i secondi sono nettamente superiori. I miei sogni in generale hanno sempre uno stato di consapevolezza da buona a ottima, se vedo che non sono buoni non mi spreco più nenache a scriverli. Spero di aver risposto alla tua domanda.
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 21/03/2022, 23:52

Ah @night, dimenticavo un altro caso ancora.
La questione morale.
Io ho una forte morale ed un forte senso di giustizia ed altruismo nella vita reale, quindi se nella trama c'è qualcosa che mette in dubbio la mia convinzione morale, a torto o a ragione, non ce la faccio proprio a passarci sopra.
Se ci sono p.o. di amici/parenti/conoscenti che sono in difficoltà, mi sento in dovere di aiutarli. Se ci sono p.o. deboli che sono maltrattati, uccisi, feriti da p.o. più forti ed ostili, mi sento in dovere di intervenire. Non so se tu lo interpreti come seguire la trama. Finché la situazione non è risolta, certamente si, ma una volta risolta torno a fare i fatti miei.
E comunque in questo tipo di sogno, spesso ho una consapevolezza non buona ma ottima proprio perché provo emozioni forti, come la rabbia o il senso del dovere, che fa schizzare alle stelle il controllo che ho sul sogno. Diventa qualcosa che devo fare perché la mia coscienza/moralità chiede di farlo.
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda night » 22/03/2022, 1:36

La questione morale la comprendo però a questo punto mi chiedo: se sei davvero consapevole in questi tipi di sogni, come puoi farti prendere dalla questione morale, dalle emozioni, dai sentimenti ecc..? Sei consapevole che quei po non sono reali, quindi perché ti crei un problema morale? Se ad esempio sei in un SL e vedi tuo cugino in difficoltà, se sei realmente consapevole non potresti dire "ma sì, è solo un sogno, non sono nella realtà e quindi mio cugino non è realmente in difficoltà"? Se ti preoccupi così tanto della sorte dei po onirici a te cari, mi verrebbe da pensare che la tua potrebbe essere una pseudo-lucidità. O sbaglio? La mia è solo una riflessione eh, non è assolutamente una provocazione, spero sia chiaro :lol:
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 28/03/2022, 18:22

Scusa il ritardo, ero presa con il trasloco.

La questione morale è molto interessante e molto più profonda e radicata di quanto si pensi.
Per esempio, sei in un sogno dove hai un cucciolo di cane. Se per principio ami gli animali non deciderai mai di prenderlo a bastonate senza alcuna ragione, neanche se tu lo consideri "solo" un P.O., giusto?
O parliamo del concetto di stupro. Se trovi un P.O. che ti piace (magari anche qualcuno che conosci realmente), ci provi ed il P.O. non ci sta, lo prendi uguale? anche se il P.O. ha paura e reagisce male?
Oppure, altra situazione, se il P.O. rappresenta qualcuno che ti sta molto a cuore, magari qualcuno della tua famiglia, e lo vedi in difficoltà con altri P.O. che lo minacciano di morte/stupro/tortura, quanto sei capace di dirti "è solo un P.O." ed ignorarlo?

Ciascuno di noi ha dei principi che neanche nei sogni possono essere rinnegati, perché ci rendono quello che siamo anche nella vita reale. Anzi, credo proprio che il concetto di giusto o sbagliato ce lo portiamo dietro proprio perché siamo coscienti e abbiamo lucidità.
Io ho provato più volte a fregarmene se in un sogno lucido c'erano P.O. in difficoltà, ma poi mi ritrovavo con i sensi di colpa e di disagio non solo dentro al sogno, ma anche una volta sveglia.
Perché non mi piace come agisco, perché non mi riconosco in quello che faccio e non sono più io se rinnego i miei stessi principi. Mi sento come se mi tradissi. E allora passo qualche SL a salvare il mondo, ma è pur sempre il mio di mondo.

Tu come ti comporti con la tua morale @night? Non ti sei mai trovato di fronte a questo dilemma?
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda night » 30/03/2022, 20:21

Alrescha ha scritto:Scusa il ritardo, ero presa con il trasloco.

La questione morale è molto interessante e molto più profonda e radicata di quanto si pensi.
Per esempio, sei in un sogno dove hai un cucciolo di cane. Se per principio ami gli animali non deciderai mai di prenderlo a bastonate senza alcuna ragione, neanche se tu lo consideri "solo" un P.O., giusto?
O parliamo del concetto di stupro. Se trovi un P.O. che ti piace (magari anche qualcuno che conosci realmente), ci provi ed il P.O. non ci sta, lo prendi uguale? anche se il P.O. ha paura e reagisce male?
Oppure, altra situazione, se il P.O. rappresenta qualcuno che ti sta molto a cuore, magari qualcuno della tua famiglia, e lo vedi in difficoltà con altri P.O. che lo minacciano di morte/stupro/tortura, quanto sei capace di dirti "è solo un P.O." ed ignorarlo?

Ciascuno di noi ha dei principi che neanche nei sogni possono essere rinnegati, perché ci rendono quello che siamo anche nella vita reale. Anzi, credo proprio che il concetto di giusto o sbagliato ce lo portiamo dietro proprio perché siamo coscienti e abbiamo lucidità.
Io ho provato più volte a fregarmene se in un sogno lucido c'erano P.O. in difficoltà, ma poi mi ritrovavo con i sensi di colpa e di disagio non solo dentro al sogno, ma anche una volta sveglia.
Perché non mi piace come agisco, perché non mi riconosco in quello che faccio e non sono più io se rinnego i miei stessi principi. Mi sento come se mi tradissi. E allora passo qualche SL a salvare il mondo, ma è pur sempre il mio di mondo.

Tu come ti comporti con la tua morale @night? Non ti sei mai trovato di fronte a questo dilemma?



Ciao Alrescha, scusami se ti rispondo in ritardo.

Devo essere sincero, non era mia intenzione giudicare in qualche modo la tua morale, né tanto meno tirare in ballo tale questione. La morale è un argomento delicato e soggettivo. Personalmente, da quando ho cominciato ad esercitarmi con i sogni lucidi non ho mai dovuto affrontare questioni morali all'interno dei sogni, anche perché i sogni lucidi che ho fatto si possono contare sulle dita di una mano.
Ciò detto, come ho detto poc'anzi, non era mia intenzione giudicare la tua moralità o le tue scelte all'interno dei tuoi sogni. Ero solo curioso di comprendere come e perché, all'interno di un sogno in cui dichiari di essere perfettamente lucida e consapevole, tu ti faccia "prendere" da determinate situazioni. Non era una provocazione, non mi permetterei mai. Era solo per capire se la tua fosse realmente lucidità o una sorta di "pseudo-lucidità". Ma, da quanto ho capito, oltre alla questione morale e al fatto che se non agisci in un determinato modo le tue scelte si ripercuotono poi nella veglia, quello che fai è "semplicemente" seguire la trama del sogno. Quindi se qualcuno è in difficoltà lo aiuti e così via...
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 31/03/2022, 20:12

Ciao @night, ma no che hai capito :lol: non l'ho presa come una provocazione.
è che mi sono chiesta tante volte fino a che punto ci spingiamo nei sogni. Per dirti, ci sono sognatori che si divertono a far esplodere PO come non ci fosse un domani e senza neanche un vero motivo.
Ecco questo per esempio è qualcosa che io personalmente non farei mai, altri lo fanno.
Anche il sogno lucido che olrac sta facendo gareggiare come miglior sogno lucido, per me è molto significativo perché in quel sogno un suo PO ha avuto paura della sua reazione e lui ci è rimasto male e l'ha lasciata andare.
Il PO ha reagito come se lui cercasse di fargli del male o di fare delle avances non volute (che poi rileggendo, l'intento apparentemente c'era effettivamente). E lui allora cosa ha fatto? Ha preso lucidità e nell'attimo che ha preso lucidità ha fatto la cosa che gli sembrava più giusta in quel momento: l'ha lasciata andare e si è ritirato.
Capisci che nel momento in cui ha preso lucidità ha fatto una scelta.
è super interessante e sono piuttosto convinta che, a livello psicologico, come agiamo nei sogni lucidi dice molto di più di noi di quello che potrebbe dire un sogno normale.
Questo era quello che volevo far passare con il mio discorso. Quello che tu hai chiesto è stato più che legittimo, io volevo solo fare un dialogo costruttivo e magari vedere come altri agivano in situazioni particolari.

Comunque se non hai letto il sogno di @olrac che ha candidato come "miglior lucido di sempre", te lo consiglio. Molto bello.
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 05/06/2022, 23:28

Sogno del 30/04/2022

Mi scuso per essermi dilungata un po' in dettagli ma questo sogno è stato molto particolare e mi sono sentita in dovere di non tralasciare nulla e di cercare di riportare tutto il più riccamente e fedelmente possibile per non rischiare di dimenticarlo con il tempo.

Lucid dreamers : civil war

verde=prelucido/lucido con bassissima consapevolezza
blu=lucido

Il sogno comincia come un sogno normale.
Sono in viaggio in camper con mia cugina ed è lei a guidare. Ci siamo fermate per dormire e ricordo che siamo dentro una casa, ci distendiamo su quelle che sembrano brandine per passare la notte e riposare un po’ prima di riprendere il viaggio di mattino presto. Ci distendiamo, ma invece di dormire scambiamo due parole, nessuna delle due ha davvero sonno. Ma poi per qualche secondo smettiamo di parlare e restiamo così in attesa. Finito l’attimo di silenzio, decidiamo di alzarci e ripartire.
Il camper è dentro la casa (? lol) ma lì per lì non lo noto (il sogno sta ben attento a non mostrarmi il fatto che sia all’interno. C’è giusto uno stacco di scena dall’attimo in cui ci alziamo dalle brandine e che riprende mentre apriamo le portiere del camper per salire).
Ancora una volta mia cugina è alla guida mentre io sono seduta sul sedile accanto.
Lei mi spiega che domani arriveremo alla cittadina che dobbiamo raggiungere. Mi dice che lei puó accompagnarmi solo a metà strada rispetto alla cittadina in cui io devo andare per il più importante raduno/pellegrinaggio di sognatori lucidi.
Helsinki? Zurich ? Quando mi sono svegliata sapevo che la cittadina doveva avere una S (o suono simile, tipo Z) se non in prima lettera, almeno che fosse accentuata, e probabilmente doveva avere un suono duro come una k da qualche parte per far risultare il suono della parola un po’ tedesco. Inoltre la cittadina è molto conosciuta e con un nome sufficientemente lungo, per questo non credo fosse Zurich ma piuttosto Helsinki. Potrebbe essere un falso ricordo, ma ci si avvicina molto come nome.

E qui mentre mia cugina mi spiega, c’è uno stacco di scena in cui mi compare una mappa dell’Europa avanti agli occhi. Sulla mappa compare con una freccia rossa il tragitto che stiamo percorrendo in camper. Partendo dal Nord Italia, fra la Toscana ed il Piemonte, la freccia prosegue verso Nord e si ferma appena prima del confine fra Italia e Svizzera/Francia. Dopodiché, mentre la freccia rossa continua che indicava il tragitto da fare con il camper, devia verso Milano, un’altra freccia tratteggiata che simboleggia il mio cammino, si traccia mostrandomi che io sono destinata a valicare le Alpi per andare dall’altra parte in questa fatidica cittadina che identifico più verso la Francia che in Svizzera.
Mi accorgo di sapere di questo raduno importante e di volerci andare, ma di non sapere bene perché. So che è qualcosa di storico mai avvenuto prima.
Mia cugina ad un certo punto mi dice di volersi fermare perché è ora di cena e poi voler andare a dormire. La guardo confusa. Credo che il sogno cambi scena, siamo di nuovo fuori dal camper, in un ambiente a metà fra il chiuso, come una stanza di un salotto, e l’esterno, perché mancano parte di muri e parte di soffitto,.
Le dico che ci siamo fermate appena qualche minuto prima per domrire e che sono appena le 3 del pomeriggio (orario che leggo sullo schermo del mio cellulare che tiro fuori dalla tasca). Fuori il sole non solo è al tramonto, ma non è mai pienamente sorto ed alba e tramonto coincidono. C’è qualcosa di strano nel percepire il tempo e mi dico che questo è qualcosa che puó succedere solo nei sogni. Qui sento di prendere una parziale lucidità.

Mi dico che il tempo sembra scorre diversamente nei sogni e che questo deve essere un lucido di come quelli descritti da Neuroengeneer in cui il tempo percepito non coincide con il reale. Nel senso che sebbene io sappia di essere dentro al sogno solo da qualche minuto ora, ho come il “sentore” interiore di essere in viaggio da giorni.
Mia cugina parla con me guardando l’esterno del camper come se cercasse tracce, ammaccature o controllando che sia tutto in ordine, ma non ascolto quello che dice.
Mi ritrovo a guardarla sorridendo mentre la vedo indaffarata ed io mi domando...cosa succederebbe ora se le dicessi che siamo dentro un sogno?
Una parte di me mi dice “diglielo subito” e l’altra mi dice “aspetta! Questo sogno ha premesse interessanti! Fatti portare al luogo di pellegrinaggio prima e poi glielo dici”. Sono curiosa di sapere dove andrà a parare questo sogno con il raduno, ma considerando che i lucidi sono spesso istabili, potrei non arrivarci mai. Decido quindi di rischiare ed avere qualcosa di interessante subito piuttosto che aspettare e perdere tutto.
Mi avvicino a mia cugina e le dico che ci troviamo in un sogno lucido.
Lei risponde dicendo qualcosa come <<Non crederai mica a queste cose!? Nessuno ti crederebbbe neanche se ci fosse qualcun altro al posto mio>>.
Ed io le rispondo di rimando <<Vediamo>>.
Fermo il primo PO che trovo: un ragazzo che sta passando lì vicino, uscendo dal vicolo di un centro di una cittadina che sembra Italiana e medioevale. Il vicolo è chiuso fra delle mura in mattoni marroni sbiaditi con un piccolo arco sopra che ha delle finestre e connette il muro destro dal sinistro come facente parte di un piccolo borgo fortificato. Ricorda vagamente la mia città natale. In più ora sui muri sembra filtrare la luce del giorno, ma lì per lì non lo noto.
Il ragazzo è giovane, fra i 20 e i 30, dai tratti africani, di carnagione scura, capelli ricci neri e corti, occhi scuri. Gli poso la mano sulla spalla e gli dico <<Sei in un sogno lucido>> mentre mia cugina è accanto a me, pronta a valutarne la reazione.
Il ragazzo mi risponde <<No, non è possibile>>. Mia cugina mi guarda con una faccia del tipo “che ti avevo detto?”. Ma il ragazzo ferma subito un altro PO che passa di li per caso, un signore, e comincia a discutere con questo PO dicendo <<Lo sa che queste persone credono che siamo in un sogno? Io non sono un anti-celtico (non-celtico? Una delle due è la corretta) ma non credo a queste assurdità>>.
Allora decido che passare all’azione vale più di mille parole. Richiamo l’attenzione del ragazzo dicendo <<Hey, non ci credi? Te lo dimostro>>. Faccio un salto e flutto a diversi metri d’altezza restando in volo.

Ora, con questo semplice gesto, la lucidità diviene nitida, chiara e finalmente sento il controllo.
Mia cugina, il ragazzo ed il PO dell’uomo mi guardano sbigottiti, ma il ragazzo è come se ad un tratto acquistasse vitalità, si sbloccasse da una sorta di binario che lo costringeva ad agire da semplice PO di fondo. È talmente entusiasta di vedermi volare che come un sognatore lucido novellino esclama subito <<Noooo voglio provarci anch’io!>>. Salta sul posto ed anche lui rimane per aria a volteggiare ad un metro dal suolo.
Lo sento gridare di gioia e provare a nuotare in aria come se fosse in acqua per spostarsi.
Lo osservo per qualche secondo, incuriosita nel vedere cosa fa, poi scendo a terra e volto le spalle al trio camminando dalla parte opposta del vicolo da cui veniva il ragazzo, allontanandomi dal borgo. Il camper che era dietro di noi è scomparso e l’ambiente è cambiato. È giorno, e c’è una specie di prato avanti a me. Faccio qualche passo cercando di capire cosa fare, ma sento qualcuno alle mie spalle. Quando mi volto mi accorgo che il ragazzo africano mi sta seguendo a distanza di diversi metri, incuriosito e con uno sguardo che sembra ammirazione.
Il suo comportamento è molto insolito. Questo suo prendere vita ed il suo entusiasmo sono talmente reali che basta per farmi chiedere per un attimo se quelli che noi definiamo PO, o almeno alcuni di essi, non siano in realtà solo persone dormienti in sogni normali che diventano lucidi nel momento in cui li si sipinge a farlo o siano messi al corrente. Insomma il fatidico “sogno condiviso”. (Tenete presente questa riflessione, sarà importante per dopo).
Decido di studiare le reazioni del ragazzo ancora un po’. Voglio vedere come reagisce ad un altro tipo di dimostrazione di potere.
Mi volto verso di lui e, focalizzando la mia attenzione in un punto giusto accanto a lui che possa essere abbastanza in sicurezza da non fargli del male, faccio dei movimenti con le braccia per dare enfasi al gesto e assicurarmi di ottenere ció che voglio e penso “fuoco!”.
Nello stesso istante in cui penso la parola e finisco il gesto delle braccia, un cubo di fuoco semitrasparente si genera dalle mie mani e segue la traiettoria data passando di fianco al ragazzo.
Il ragazzo avanti a me, che cercava di seminascondersi dietro un muretto per non farsi notare mentre mi seguiva, si scopre del tutto e mi grida tutto eccitato <<Ma è fantastico! Ti prego, insegnamelo >>.
Temevo di fare una pessima figura fallendo il colpo, ma anche se in parte sono sollevata che questo sia riuscito dimostrando che ho controllo, mi ritrovo piuttosto delusa perché è veramente nullo rispetto a quello che riesco a fare di solito. Le mie capacità sono ben altre.
Nel frattempo, dietro di me stavano camminando dei placidi PO random, ma dopo aver visto che ho creato un colpo di fuoco dalle mani, si fermano raggruppandosi alla mia sinistra.
Mi volto a guardarli. Sono PO randomici, uomini e donne di età varia che se all’inizio erano PO casuali, con abiti comuni, ora che si sono radunati di fianco a me noto che sembrano tutti indossare delle divise da combattimento da arti marziali, in stile kimono di colori rosso e nero. In più, anche loro sembrano aver acquisito una certa vitalità negli occhi e nel comportamento dopo avermi vista ed aver capito che ció che avevo fatto non poteva essere reale.
I PO vestiti con i kimono da combattimento sono ora in perfetta formazione, in due file da 3/4 persone l’una, e si mettono a ripetere all’unisono gli stessi movimenti che avevo fatto io con le braccia per formare il colpo di fuoco, ma senza riuscire ad arrivare a spararlo.
Non sono più PO, sono svegli e vogliono imitarmi ed imparare ad usare dei poteri come se fossero appunto essi stessi dei sognatori che da normali sono diventati lucidi. Esattamente come il ragazzo che mi sta seguendo. Sono stupita.
Sposto il braccio della persona più vicina a me, una ragazza dai capelli biondi lunghi, raddrizzandolo per farle avere una posizione più simile a quella che avevo fatto io e grido <<Ancora!>>, per incitarli a riprovare. Questa situazione mi ricorda che nella lista delle mie task c’era da qualche parte la volontà di creare un esercito di PO che potesse proteggermi e fare da “polizia” dei sogni, prendendo l’esempio dal film Inception.
I PO-sognatori riprendono a fare la sequenza dei movimenti. Non ho il coraggio di dir loro che fare le mosse con le braccia non serve assolutamente a nulla se non come supporto psicologico. Probabilmente capiranno presto da soli che se dicessero le parole ad alta voce, questo avrebbe lo stesso effetto di far partire il colpo. Perdo interesse e mi allontano.

Come faccio qualche metro verso la direzione del ragazzo dai tratti africani, sento un boato enorme e la forza di un’esplosione che mi butta a terra.
Alzo lo sguardo e mi accorgo che si sono creati due portali circolari di colore viola intenso nel tessuto del sogno, di cui uno poco lontano da me. Da entrambi i portali cominciano ad uscire persone e sono tutte molto particolari, armate, uomini e donne...ma soprattutto sembrano tutti, e dico tutti, molto autonomi come se avessero una coscienza propria e fossero, di fatto, altri sognatori.
Dal portale a me più vicino, le persone che escono mi danno le spalle mettendosi avanti a me e rivolgendo la loro attenzione verso le altre persone che invece escono dal portale opposto e che puntano lo sguardo direttamente su di me con quello che leggo come disdegno e rabbia. Percepisco tensione nell’aria. Un’ultima donna esce dal portale a me più vicino e mi guarda. Il suo aspetto è molto particolare. Ha i capelli marroni molto chiaro, quasi biondi, tagliati pari fino alle spalle. Ha una tiara d’argento sulla testa, indossa una specie di cappotto/abito di cotone o lino di colore verde pastello ricamato con dettagli rosa pastello (un cazzotto in un occhio sarebbe stato più piacevole). La donna tiene una specie di lancia in mano, percepisco che è molto potente e mi guarda con uno sguardo penetrante come se sia lì per dirmi “sto prendendo le tue difese solo perché sei tu”. Poi, come gli altri, si posiziona dandomi le spalle e frapponendosi fra me e l’altra linea di persone che sono uscite dal secondo tunnel e che mi guardano male.
Non ho la più pallida idea di cosa stia succedendo. Mi sento completamente spaesata ed in balia degli eventi.

Da qui in poi parte il delirio.

Una donna che sembra il capo della fazione che sembra odiarmi, dice quacosa ad alta voce sul fatto che io abbia commesso il crimine di aver spinto dei sognatori che stavano sognando un sogno normale, e che quindi agivano come PO, a diventare lucidi, mostrando loro i miei poteri e inducendoli alla lucidità. Per questo ho apertamente trasgredito alle regole per cui non è permesso interagire ed influenzare altri sognatori inducendoli a risvegliare la loro coscienza e divenire lucidi, e che quindi non posso essere lasciata andare impunemente. (una cosa allucinante...non so il mio cervello che trip si è fatto).
-Non ricordo se qualcuno della linea che mi difende ribatte qualcosa a mia difesa. Non scrivo nulla perché rischierebbe di essere un falso ricordo-
La donna finisce la sua sentenza, alza le braccia e la terra comincia a tremare come per un terremoto. Sono ancora attonita dallo sviluppo del sogno e dalle parole che ho sentito pronunciare. Ancora a terra mi sento scuotere. Nella mia mente si anima una sola, istantanea idea: “pericolo!”.
Mi rialzo in piedi più velocemente che posso e spicco un balzo prendendo il volo esattamente nell’istante in cui delle piante/liane escono dal sottosuolo in una ben specifica linea retta, intrappolando almeno la metà delle persone che erano uscite dal portale più vicino a me e che stanno apparentemente dalla mia parte. Altri, per fortuna, riescono a reagire in tempo alzandosi in volo e cominciano a combattere in aria.
Sono finita in mezzo ad una specie di guerra, la civil war dei sognatori lucidi fra quelli che vogliono far prendere coscienza ad altri sognatori e chi invece vuole che i sognatori lucidi restino in numero limitato e sconosciuti al resto del mondo.
Ormai in volo, mi metto in una posizione abbastanza in alto da essere ben lontana dal suolo ed in sicurezza. Sotto, a livello del suolo, altre liane sbucano dal terreno e crescendo in verticale. Sembrano in attesa del momento giusto di arrivare alla portata di altre persone per poterle intrappolare. Nel frattempo l’ambientazione sembra in parte cambiata con il prato e le liane alla mia destra ed una serie di archi in mattoni e colonne messe a caso, come resti di un’antica struttura romana di cui non rimane più nulla, alla mia sinistra.
Mi dico che questo sogno sta prendendo pieghe piuttosto strane e che, visto che tutto sta andando a quel paese nel caos, è meglio chiuderlo. Chiudo gli occhi cercando di svegliarmi, ma non sento il legame col mio corpo reale e quando li riapro sono ancora nel sogno mentre la battaglia infuria tutta attorno a me.
Il mio controllo in questo sogno non sembra buono e ci sono talmente tanti personaggi che si proclamano sognatori all’interno di questo pseudo-sogno collettivo che è come se la mia mente avesse deciso/settato che non sono io la sognatrice alfa. Ogni sogno, quando comincia, impone delle regole proprie ed una volta che queste sono settate è difficile anche per un sognatore lucido capovolgerle. Non è un incubo lucido, eppure non riesco a risvegliarmi e chiuderlo.
Arrendendomi all’idea di provare a seguire quello che il sogno propone, grido <<Chi diavolo è il sognatore?>>.
E vedo in lontananza, a terra, il ragazzo africano che mi perseguitava e che alza la mano in maniera colpevole, dicendo <<Scusa, credo di essere io>>. E mi viene da pensare “ecco, ora si che sono fregata”.
Ai pochi PO-sognatori ancora liberi dalle liane che stanno combattendo contro gli altri ostili ordino <<Proteggete il ragazzo!>>, e lo indico.
Va bene, se il sogno non collabora vediamo di fare a modo mio. Mi abbasso di quota fino ad atterrare dove le liane/piante intrappolano quattro o cinque sognatori lucidi che sono dalla mia parte.
Cerco di creare un colpo di fuoco per bruciare le liane come quello fatto poco prima, ma dalle mie mani scaturisce solo un colpo debole che sì e no riesce a bruciare le liane della prima persona avanti a me, liberandola.
<<Fuoco! Fuoco!>> ripeto più volte, ma ancora il colpo che parte è molto debole e stavolta non è sufficiente a liberare una seconda persona. <<Questo sogno è instabile!>> mi arrabbio prendendo a pugni la prima pianta di fronte a me che trovo.
Al diavolo, mi dico che la sola soluzione che mi rimane a questo punto è ricorrere all’astuzia.
Comincio a sfregare le mani energeticamente, l’una contro l’altra, generando la sensazione di calore dallo sfregamento finché non vedo fiammate divampare fra di esse.
Mi faccio strada fra le piante, bruciandole con questo metodo e liberando i miei alleati intrappolati. I sognatori che libero sembrano entusiasti e sbalorditi dal tipo di soluzione alternativa trovata e li vedo sorridere ed incitarmi mentre volano via per cominciare finalmente a combattere.
Quando peró arrivo a bruciare tutte le liane/piante cresiciute in serie in questa unica striscia di terra in linea retta, mi accorgo che ad attendermi alla fine c’è la capa dell’altra fazione. Le piante erano talmente alte e fitte da non solo sovrastarmi in altezza ma anche coprire la mia visuale, tanto da non farmi rendere conto di aver finito di liberare tutti e di essere arrivata al limite della loro area di crescita.
La donna fra i 35 ed i 40 mi afferra il polso destro con una forza sovraumana per bloccarmi. Cerco di divincolarmi ma non riesco a farle mollare la presa, neanche provando a fare forza con l’altra mano. Lei non dice niente, mi guarda in silenzio in malomodo semplicemente osservandomi come a dimostrarmi la sua superiorità.
“Veleno, mi serve del veleno” penso fra me. La mia mente fa l’associazione istintiva ed immediata veleno=serpente. Come mi balza in mente questa associazione, sento un sapore amaro/dolciastro in bocca e la quantità di saliva mi aumenta in maniera spropositata. Schiumo e sbavo come un animale rabbioso una sostanza verdognola chiara che mi allappa la lingua. Mi accorgo di combattere contro la tentazione di deglutire e lo schifo che ho paura a mandare giù. Questo non era voluto, ma ora è tutto quello che ho a disposizione.
Con un movimento repentino mordo la mano della donna più forte che posso, ma quando mi ritraggo i miei denti non hanno lasciato segni sulla sua pelle. Così sono obbligata a ripetere istantaneamente la stessa operazione sforzandomi di pensare a denti aguzzi da serpente per far penetrare il veleno. Stavolta, quando risollevo la testa vedo due punti rossi di sangue che le sono comparsi sul dorso della mano. Ci guardiamo negli occhi mentre io le sorrido in maniera vittoriosa e sbavo ancora tutta la roba verdognola che non ho proprio il coraggio di deglutire e che quindi continuo ad accumulare fra le guance fino a far strabordare in maniera disgustosa quella in eccesso. È fatta, il veleno ci impiegherà pochi secondi per agire e la donna mi lascia il polso alzando gli occhi al cielo fra il seccato ed il rassegnato, ammettendo la sconfitta. Che sia un PO o un altro sognatore lucido, lei sa che fra un attimo verrà sbattuta fuori dal sogno.
La mia saliva diminuisce ed il sapore e la sensazione di bocca allappata svaniscono a poco a poco, probabilmente perché con la testa sono già intenta a pensare a cosa fare adesso. Ora che la donna a capo della fazione che mi voleva punire è sistemata, non mi resta che occuparmi degli altri. In particolare un ragazzo, forse il suo secondo, che sembra dare ordini a destra e a manca cercando di coordinare il loro gruppo.
Mi accorgo peró che se prima la battaglia era tutta attorno a noi, ora le persone che stavano dalla mia parte sono diminuite. Alcune sono state eliminate, altre sono state catturate ed immobilizzate sedute a terra. Solo un paio, oltre me, combattono ancora.

Qui si mette male. Dato che svegliarmi non funziona, decido di provare la fuga e lasciar perdere questo casino. Spicco il volo per andarmene verso sinistra, al di là dell’area dei resti di colonne ed archi antichi, ma mi accorgo ben presto di essere dentro un enorme ambiente chiuso da mura spesse di pietra grigia. È come se fossimo intrappolati dentro un enorme stanzone/corridoio più lungo che largo. Non so se sia stato il sogno o un PO-sognatore a creare l'ambiente, ma sembra proprio che non vogliano lasciarmi alcuna possibilità di andarmene.
Scendo di nuovo a terra e mi nascondo dietro una colonna con una delle pareti di pietra in lunghezza giusto dietro le mie spalle.
I suoni della battaglia li sento ancora, ma scemano e ben presto capisco di essere rimasta la sola in libertà.
Vedo tre sognatori avversari che si dirigono verso la parete di fondo chiusa alla mia sinistra. Con loro hanno dei secchi pieni d’acqua e si fermano accostandosi alla parete di pietra opposta a quella che ho io alle mie spalle.
La voce di un ragazzo, probabilmente il secondo che ha preso il posto della tipa che avevo precedentemente avvelenato e che ormai non c’è più, grida qualcosa come <<Trovatela! Non lasciatela scappare, non lasciate che liberi il demone con il fuoco>>.
Non ho la più pallida idea a cosa faccia riferimento, mi dico solo che se mi trovano ed usano il ghiaccio per bloccarmi, con il controllo penoso che ho in questo sogno sarà dura liberarmi.
Ma invece di cercarmi, i PO-sognatori appoggiano i secchi d’acqua a terra e con un movimento delle mani vedo che la fanno levitare dai secchi e la fanno strisciare in orizzontale sulla parete laterale verso il muro di fondo.
Ad occhio, credo che vogliano ghiacciare le pareti una volta che saranno tutte bagnate.
Lontano alla mia destra, ci sono i “sognatori lucidi” della mia fazione seduti a terra ed intrappolati con delle catene. Con loro ci sono anche dei PO normali, non vivi/non coscienti, come mia cugina ed il bello è che percepisco esserci una istintiva differenza fra gli uni e gli altri.
Accanto ai prigionieri, ci sono due persone di guardia di cui uno sembra il ragazzo in comando. Valuto i rischi, posso farcela se me la gioco bene.
Sgattaiolo via cercando di tornare nel prato aperto sulla mia destra. Esco dal mio riparo dietro la colonna e tenendomi bassa per non farmi vedere, coperta dall’erba alta e dalle liane che la donna aveva evocato ad inizio battaglia e che sono ormai bruciate, mi sposto più vicina alla fila dei prigionieri che ora mi divide dai due carcerieri. Il sognatore capo e l’altro di guardia, armato con una mitragliatrice, parlano in maniera talmente concentrata da non notarmi.
Dando un’occhiata alla mia sinistra, c’è un’altra parete di pietra in fondo che chiude l’ambiente.
I prigionieri sono stati messi seduti a terra ed in fila, a coppie dando l'uno le spalle all’altro e legati con delle corde che qualcosa nel mio istinto mi dice privino dei poteri i sognatori, altrimenti si sarebbero tutti già liberati. La prima coppia è talmente vicina alla parete di pietra che se allungassero una gamba, potrebbero toccarla.
Mi accorgo subito peró che questa parete di pietra è diversa rispetto all’altra. In basso a sinistra, verso il mio lato, ha una specie di piccola semi-torre con una serie di finestre riccamente decorate che sembra in stile liberty (un mix delle due immagini qui sotto)

Non so bene cosa fare per andarmene, ma visto che il tipo ha detto che non devo liberare non so quale demone con del fuoco, e visto che stanno cercando di ghiacciare le pareti, mi sembra il suggerimento giusto per creare scompiglio.
Ora o mai più. Scatto e mi avvicino correndo alla parete di fondo vicino ai prigionieri e quando sono abbastanza vicina, impogo una mano avanti a me pensando al fuoco e mirando alla torretta.
Parte una fiamma di fuoco dalla mia mano sotto gli occhi stupiti dei due PO-sognatori ostili. Quando il mio colpo di fuoco tocca la parete di pietra, si forma una specie di grossa chiave di lava che si va ad infilare in una serratura della parete che è comparsa dal nulla.
La torretta vetrata prende vita diventando parte di una gamba insieme a tutta la parete che si stacca dal resto della stanza e si trasforma in una specie di golem di pietra enorme, con corna nere ed occhi di brace. Non appena libero questo famigerato demone, sento finalmente di avercela fatta ed il sogno termina all’istante mentre
mi sveglio nel letto con questa sensazione in corpo di adrenalina misto ad ansia.

Ps. Ripensandoci, credo che questo sogno abbia un suo perché. Giorni prima avevo parlato in chat con degli utenti di sognilucidi di romanzi riguardanti i sogni. Avevo citato il romanzo di Poet Anderson che ha più o meno questa trama di sogno lucido condiviso e di sognatori che si incontrano nel mondo dei sogni.
In più era venuto fuori anche il discorso se fosse giusto parlare di sogni lucidi a conoscenti o meno e del fatto che chi è sognatore lucido normalmente lo nasconde perché non viene preso sul serio, e che quindi magari tutti conoscono o hanno incontrato almeno un altro sognatore lucido senza saperlo.
Insomma, questo sogno è stato il risultato di più temi usciti in chat.
"Tal fu la mia follia da fermarmi per la bestia
Di cenere macchiata e del dono portatore
chiedendomi cosa cotal creatura fosse
<<parla inquieto spirito
di qual sorte t’ha vinto,
e rivela la mia
per cui possa gioire
o versar pianto>> "


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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 06/06/2022, 0:01

Sogno fatto fra il 14 ed il 18 Maggio,

Breve lucido con Morfeo che mi salva da un incubo

Il sogno comincia come un incubo. Non ricordo bene la situazione, ricordo solo che c'era qualcuno o qualcosa che mi rincorreva e voleva farmi molto male.
Avevo paura e mi sentivo ansiosa ma non saprei descrivere cosa mi stesse rincorrendo perché non lo ricordo. So solo che voleva farmi del male.
Mi ritrovo aggrappata ad una antica parete di pietra grigio scuro mentre sto per cadere e questa cosa/essere/persona che vuole farmi del male sta arrivando.
Mi dico che devo andarmene, mi dico che è tutto solo un sogno, solo uno stupido sogno. Mi lascio andare e comincio a volare.
Faccio dei respiri profondi cercando di calmarmi e ripetendomi che andrà tutto bene, che è solo un sogno.
Sotto di me vedo una foresta imbiancata dalla neve ed i fiocchi di neve cadono anche tutti attorno a me. L'ambiente è bellissimo e mi calma.
<<Ecco, devo divertirmi, devo provare serenità. Con pensieri positivi, il sogno diventerà positivo>>.
Ma l'ansia strisciante che avevo prima non mi abbandona e faccio l'errore di guardarmi alle spalle.
Dietro di me c'è una nebbia densa che copre tutto e si avvicina a grande velocità. Nella nebbia vedo quelle che sembrano due sagome nere, indistinte, rincorrermi e la sensazione di pericolo torna più potente di prima. Aumento la velocità di volo nella paura.
<<Camael! Morfeo!>> chiamo disperata i miei due personaggi onirici ricorrenti, in cerca di aiuto. Mi serve conforto, mi serve sicurezza.
Cerco con lo sguardo nel paesaggio innevato ma nessuno risponde alla mia chiamata, non vedo nessuno.
E l'ansia si fa sempre più pressante. Mi abbasso un po' di quota per cercarli con lo sguardo. <<Camael! Morfeo!>> li chiamo ancora a gran voce e mi accorgo di essere in preda al panico.
Poi lo vedo.
I capelli neri e lunghi come la notte, il volto pallido e spigoloso ed una corporatura slanciata ed elegante coperta da un manto nero dai riflessi bluastri come le piume di un corvo. Morfeo, il Dio dei sogni ideato da Neil Gaiman, mi ha ascoltata! Mi sento così sollevata che gli lancio uno sguardo di gratitudine. Vedo che alza le mani verso il cielo per fermare la minaccia mentre io lo supero volando.

Ma qui il sogno finisce di netto.
Non saró mai abbastanza grata a questo PO che ogni volta riesce a togliermi dai guai.

Credo che l'essere fuggita piuttosto che voltarmi e combattere sia dato dal fatto di aver cominciato partendo da un incubo già avviato, e quindi con una sorta di ansia e paura già installate, che mi hanno fatta cadere in panico anche dopo aver preso lucidità. Non avevo confidenza sul controllo perché di solito quando mi impanico, il mio controllo scende a 0.
"Tal fu la mia follia da fermarmi per la bestia
Di cenere macchiata e del dono portatore
chiedendomi cosa cotal creatura fosse
<<parla inquieto spirito
di qual sorte t’ha vinto,
e rivela la mia
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