Faccio questo post più per alcune considerazioni che per il lucido in sè, che è durato letteralmente 20 secondi.
Stamattina ho avuto un blando lucido. Avevo fatto una lunga wbtb e a un certo punto, immaginando di volare, ho visto che l'immaginazione si è fatta reale e che stavo davvero planando su un mondo che sembrava un mappamondo molto sbiadito. Era tutto molto sbiadito e sentivo una specie di scossa elettrica molto tenue ma costante, e mi sono svegliata. Sono caduta in un sogno che penso fosse non lucido e che mi ha turbata un po' (cercherò di scrivere in modo da non dover censurare niente): nel sogno c'era un atto sessuale 'istantaneo', la cosa era inaspettata e passavo tutto il resto del sogno a pulire macchie che si espandevano sempre di più e che non potevo mai pulire davvero, mentre l'altro po aveva un atteggiamento sprezzante verso di me. La cosa che mi turba di più è che questo po era Arthur, o era molto uguale a lui. Quando faccio i miei dream plan con lui immagino ben altro e se c'è pure qualche traccia di erotismo si limita solo a brevi attimi puramente romantici di carezze, baci o cose molto leggere. Qui l'atto sembrava quasi una violenza. Mi sentivo in colpa nei confronti del mio po, come se avessi fatto una cosa orribile, e sporca, dopo quel sogno. Col senno del 'poi', il mattino, mi rendo conto che non ero lucida e che quello, sebbene gli assomigliasse fisicamente, non era Arthur, ma una semplice copia marionetta che ho già incontrato in altri sogni con la stessa aria sprezzante e giudicante. Mi aiuta ragionare su questo perché quelle volte in cui ho incontrato un po davvero corrispondente ad Arthur me ne sono accorta subito, perché era gentile, rispettoso, dolce ed educato, ogni volta.
Sogni non lucidi che includo nel post (in uno c'è una sorta di seconda lucidità presente, e lo stesso è un incubo mancato)
Ho sognato che entravo in casa perché ero in un luogo inusuale e cercavo un arco per tirare. Assomigliava ad una zona tipica di un quartiere americano/canadese montano. L'arco che usavo, e che i miei po dicevano che fosse di mio padre, era troppo poco flessibile. In qualche modo entravo e mi ritrovavo sotto casa nella vecchia cantina e c'era un camino che in realtà era una cascata sotto la roccia, una specie di grotta. Guardandola riflettevo che 'avesse senso che in una cantina potesse crescere una grotta del genere'.
Vedevo che c'erano statue e quadri spaventosi sopra, perché sebbene sotto fosse una specie di grotta mimava un camino forse di una casa antica o di un castello. Le statue si contorcevano in espressioni di dolore o spavento e anche i quadri, come quello di un bambino che si contorceva in un'espressione di follia e dolore, con gli occhi bianchi e la bocca spalancata. Cosa diversa rispetto al passato: ero curiosa, osservavo tutto sentendomi intrigata dalla situazione e cercando di scovare ogni dettaglio di quel luogo misterioso. La grotta era stupenda: dentro era pieno di cristalli da cui scorreva una cascata d'acqua cristallina (piccola) e la sua sorgente era il buco al centro, dalle sfumature coloratissime: il camino/grotta era come un geode, un geode con al centro un buco piccolo, di pochi cm. Questo buco... portava in un altro mondo. Vedevo il luogo in cui ero prima.
In un punto del sogno mia madre forse aveva detto che quello era il posto in cui non eravamo riusciti a rientrare tempo prima. Appena fuori il camino-grotta-portale c'erano delle tavolette blu con intarsiati e attaccati cristalli e costellazioni. Entra anche mio zio, che le legge e le guarda interessato, e io dico, riferendomi alle statue e ai quadri "non mi hanno fatto paura perché sono convinta di essere nella realtà".
Ad un certo punto una bimba si sporge, la madre le torce le orecchie, queste diventano rosse e lei urla e piange quando io nomino il riquadro del bambino e mi chiedo chi rappresenti. Allora vado dalla bimba, la strappo dalla madre con forza e la stringo a me rassicurandola. Alla fine sento che è molto più alta di me e le chiedo quanti anni ha, risponde 19. Rimango un po' sorpresa: è cresciuta?
Qui ho un vuoto o ci sono trame troppo intrecciate... alla fine del sogno, di nuovo qualcosa di pseudo sessuale. Perchè?! Sempre lì, nella cantina, mi spoglio e sto corpo a corpo con un ragazzo. Lui indossa solo l'intimo. Non facciamo niente eccetto lo stare corpo a corpo, ma dopo un po' entrano alcuni parenti e pensano il contrario, fanno facce strane, risate sprezzanti e altro.
Ho avuto un altro paio di sogni con diverse violenze, anche molto intense. Comunque mi sto abituando al modo di comunicare dell'inconscio e anche le cose più disturbanti e sgradevoli stanno lentamente assumendo un ruolo secondario per me: sia le violenze dei due sogni sia il sogno in cui c'era un po come Arthur scaturiscono sicuramente da qualcosa e da pensieri e traumi che ho, ma sono certa di alcune cose:
-io non sono una persona negativa solo perché faccio questi sogni negativi, o in cui faccio o dico cose negative. Mi sono accorta che quando lascio andare il flusso di pensieri a sè stesso e lo osservo lucidamente, questo vira verso cose sgradevolissime. Ma quando prendo io il comando, penso a cose belle, positive. E' come se la mente fosse divisa in tante parti indipendenti, e una di quelle fossi io: la parte cosciente, consapevole. E la cosa mi rassicura, perché vuol dire che ci sono altre 'parti' belle, forti, positive, come Arthur (come mi aveva detto @Saladriel una volta. ) Devo solo non lasciarmi 'ingannare' e 'travolgere' da quelle negative, inconsce, che non riesco a frenare e che turbano anche i miei sogni più belli o mettono i miei po più positivi in situazioni in cui diventano negativi.
-per quanti sogni negativi io possa fare con il mio po, in cuor mio so che quando incontro davvero Arthur la sensazione è completamente diversa: di gioia, pura felicità, protezione. L'inconscio per qualche motivo lo infila nei miei sogni attribuendogli cose negative, ma lui per me significa solo cose positive e sebbene i sogni sgradevoli mettano a dura prova la mia convinzione, poi mi rilasso e penso che quei sogni sgradevoli sono un po' come gli incubi in cui persone positive della mia vita assumono ruoli del tutto opposti alla loro persona. E' la stessa cosa.