da Lucky144 » 15/01/2012, 12:09
Prima prova di WBTB dopo 25 giorni di diario onirico.
Vado a letto alle 24.00 > mi alzo alle 5.10 con sveglia naturale, rientro a letto alle 6.00
In nero il sogno normale
In blu la parte lucida di livello 2
In verde la parte lucida di livello 1
il simbolo > indica un cambiamento di scena nel sogno.
Vi chiedo dei pareri su quanto accaduto: Ho fatto un sogno lucido nel quale mi sono svegliato (fake) e sapevo di aver fatto il sogno lucido, poi ho ripreso lucidità. Come se ci fosse un sogno lucido dentro un altro lucido.
Cammino su una stradina stretta, a un certo punto la strada si allarga.
> Sulla strada adesso sono in auto, perterra c'è molta neve, si scivola. Incrocio persone a piedi e con l'auto sto attento a non sbandare. Vedo molte roulotte, devo essere finito in un campo nomadi. Di fronte vedo un paese in fondo alla strada, sembra formare un muro, una collina.
Capisco che ho sbagliato strada e faccio inversione a U.
Perdo l'orientamento, non so da che parte andare, poi vedo il paese in fondo da un lato della strada e capisco che devo andare dall'altro lato.
> Sono al punto di partenza, dove la stradina diventa strada grande. E' strano perché la stradina è asciutta, la strdada grande innevata. Qualcosa non quadra ?
Faccio il test del dito sul palmo della mano, si buca!
*** Mi rendo conto che sogno, mi metto a volare, entro in un palazzo volando e finisco in una stanza buia, c'è un bambino sui 4-5 anni. E' li in piedi da solo. Lo prendo in braccio e voliamo via. Finiamo su una veranda, comincio a girare pensando di fare lo spinning e voglio andare al mare, gli dico "ora andiamo in un bel posto". Chiudo gli occhi e giro volando, quando li riapro sono ancora li e il bimbo non c'è più !
> Mi sveglio, sono nel letto in una camera d'albergo, di fianco ho S. Noto che l'occhio destro non si apre, sento il cuore che batte veloce, penso che sono ancora un po paralizzato dalla fase REM. Poi finalmente si apre anche l'occhio destro.
Faccio un test di realtà col dito sul palmo della mani, non si buca, penso di essere sveglio.
Sento dei rumori alla mia sinistra, mi affaccio sempre dal letto e vedo una signora sui 60 magra e una ragazza bionda molto più giovane. La signora dice che loro ora vanno e la ragazza passerà dopo a sistemare la camera. La camera noto che comunica con un corridoietto sul quale affacciano altre camere. Le due donne escono da una porta che invece dal corridoietto porta fuori, nelle scale.
Mi rimetto sul letto e ho in mano un pezzetto di focaccia, lo mangio pian piano. Davanti a me si apre uno scenario, una cucina enorme, come di un ristorante. E' molto illuminata e dentro ci sono persone che preparano cibi. Osservo e sembra qualcosa di altri tempi. C'è un ragazzo sui 12 anni che tira fuori dal forno una focaccia, tipo quella che sto mangiando io ma più sottile. Me ne porge uno spicchio e mi fa cenno di prenderla, capisco che vuole che mangi quella invece della mia. Prendo quello spicchio di focaccia e sto per addentarlo quando noto che il ragazzino mi porge con un braccio teso una mano aperta, vuole una mancia penso.
Lo guardo, è vestito come i ragazzini degli anni 50, di nero, col cravattino. E' strano, troppo anacronistico.
Mi tasto la tasca destra dei pantaloni e sento il tintinnio di monete, penso agli euro. Poi dico al ragazzo "ho capito, tu vuoi dei fiorini…" e penso che i fiornini non c'entrano niente con gli euro.
*** Sto sognando di nuovo penso, tiro fuori le monete dalla tasca e le lancio al ragazzino come fossero coriandoli. Di fianco ho S. e altre persone. Mi giro a destra e vedo la vetrata che da sulla stessa veranda di prima. Decido di attraversarla e lo faccio, non si rompe!. Decido di andare al mare, riprovo a girare ma non succede nulla, rimango li.
Guardo gli altri dentro che sono rimasti stupiti, rientro, vado da S. e le do un bacio in fronte dicendo "ce l'ho fatta!, è un sogno!". Mi fiondo verso la porta dove erano uscite le 2 donne all'inizio e attraverso il muro lanciandomi a picco nell'androne delle scale. Sono di quelle scalinate con in mezzo un largo spazio quadrato. Arrivo giù senza schiantarmi e inizio a planare leggero, viro a sinistra e di fronte vedo una hall illuminatissima, la raggiungo e dietro il bancone c'è una bionda, forse quella di prima. Arrivo di fronte a lei che è seduta al telefono, arrivo volando orizzontale, le prendo la faccia tra le mani e spariamo non so dove. Sento una voce che dice "ma si, tanto prima o poi tutti desideriamo qualcun altro".