Indice Condivisione Esperienze Tra sogno e spiritualità > Ricordo di sè (Gurdjieff)

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Re: Ricordo di sè (Gurdjieff)

Messaggioda PK2 » 12/10/2013, 14:53

Asdrubale ha scritto:Non ha senso mantenere un'impostazione del lavoro su di sè che è nata all'inizio del '900 ed è stata concepita per uomini che vivevano in quell'epoca.

Come ho detto Gurdjeff ha portato in occidente conoscenze vecchie di millenni. Il Lavoro non è nato all'inizio del '900 e non è stato concepito per uomini di un'epoca specifica.
Asdrubale ha scritto:Ci sono ben cento anni di evoluzione della coscienza umana in mezzo!

Ovvero niente. Davvero pensi che l'uomo moderno, se gli togli la cultura (che non fa parte della sua coscienza), differisce molto da un uomo del secolo scorso o di 2000 anni fa?
Basta guardare le sue opere, guerre, omicidi, inimicizie, per rendersi conto che se possibile la coscienza umana si è involuta piuttosto che evolvere.
Leggi la prima pagina di qualsiasi quotidiano: quello è l'indice del livello di coscienza dell'uomo moderno.

Asdrubale ha scritto: Brizzi riprende sia i principi tradizionali (ed esoterici) di alcuni antichi ersercizi di Gurdjieff, esponendoli e spiegandoli in modo semplice ed esemplare a mio avviso, ma non sono di Gurdjieff! sappiamo che il popolo di Atlantide già si occupava di alchimia e dei principi di cui sopra. Per cui che senso hanno le scuole di pensiero esistenti in stile Gurdjieff? l'insegnamento che egli portava per forza di cose deve essere rimodernizzato e portato ai giorni nostri, leggendo qua e la si scopre che lui stesso nel corso della sua esistenza cambiava e si modificava, egli stesso mutava il suo insegnamento tenendo conto della gente e delle comunità con cui interagiva di volta in volta.

Mi pare che hai le idee confuse, detto senza intenzione polemica.

Asdrubale ha scritto: Altra cosa.. tu affermi che "la psicologia dell'uomo, negli ultimi 10000 anni è cambiata assai poco o niente." assolutamente falso a mio avviso, la psicologia dell'uomo è per forza di cose cambiata, perchè questa cambia in base anche al tempo in cui viviamo, e quindi, le cose con cui interagiamo in questo tempo, la società etc. etc. !

Cosa intendi per psicologia dell'uomo? Quella che viene costruita dalla cultura, dall'istruzione, dalla società? Allora è cambiata, non c'è dubbio, cambia continuamente.
Ma io per psicologia intendo altro. Se prendi un uomo e una donna moderni e trasferisci un loro figlio appena nato nel medioevo, facendolo vivere e crescere lì, otterrai un uomo medievale, perfettamente integrato in quell'epoca, nel bene e nel male. Questo significa che l'uomo non è cambiato in questi secoli: il suo livello d'essere e di coscienza è il medesimo. Ora come allora sarà dominato dai suoi demoni interni, dai suoi Io dispotici e egoisti.
Il fatto è che il singolo individuo può evolvere, mentre è più difficile che l'intera umanità cambi il suo livello d'essere. Per questo l'esoterismo è necessariamente coltivato (e capito veramente) da pochi.
« Gli invisibili unicorni rosa sono esseri dotati di grande potere spirituale. Questo lo sappiamo perché sono capaci di essere invisibili e rosa allo stesso tempo. Come tutte le religioni, la fede negli invisibili unicorni rosa è basata sia sulla logica che sulla fede. Crediamo per fede che siano rosa; per logica sappiamo che sono invisibili, perché non possiamo vederli. »

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Re: Ricordo di sè (Gurdjieff)

Messaggioda Asdrubale » 12/10/2013, 17:46

Brizzi con la spiritualità New age non ha nulla a che vedere, e ripeto ditemi per quale motivo sarebbe un cialtrone, da cosa lo deducete potrei saperlo? riportatemi i motivi e se ne parla, poi ognuno ha le proprie idee, Brizzi stesso asserisce che non serve avere alcun guru o santone e io per prima sono contro ogni tipo di fanatismo (in questo caso fanatismo esoterico!) ognuno studia gli insegnamenti di chi vuole senza abbracciarne nessuno senza eleggere nessun santone e senza farne una bandiera, questo ancora non si comprende. Ma giudicare cialtrone una persona che da anni studia esoterismo e ha fatto un certo percorso evolutivo mi sembra riduttivo, che cosa significa? cialtrone sulla base di cosa lo dite? perché guadagna con i libri e con i suoi corsi? ma questo lo fanno anche altri o sbaglio? e allora dove sta il problema? spiegatemi.
Io non sono seguace di nulla, seguo con interesse la materia in questione, ho letto diversi libri seguito diverse cose, ho ascoltato e seguito molto Fabio Marchesi e adesso seguo Brizzi, non eleggo nessuno a santone o guru e ripeto ancora sono contro ogni sorta di fanatismo, non abbiamo bisogno di un salvatore, siamo noi stessi i salvatori di noi stessi, possiamo solo fare buon uso delle intuizioni che ci arrivano da chi ha fatto un certo percorso evolutivo spirituale, percorso nelle quali ha scoperto cose che possono tornarci utili, ci sono cose di ogni studioso sulle quali non sono d'accordo e mi preoccuperei se qualcuno abbracciasse completamente e in toto il pensiero di qualcuno. Se poi è vero che basta un minimo di esperienza spirituale per costruirsi un business, bene! Bravo lui che c'è riuscito! Perché non ci provi anche tu, allora, cikalino?

Se poi sei come dici una persona dedita alla spiritualità e alla ricerca esoterica perché offendere chi, come te, è dedito alla spiritualità e alla ricerca esoterica, mi domando?? che utilità può avere?

Tu hai scritto (ti cito sotto):

"ah sì con questa stronzata del non-giudizio la gente che segue il mago-politico-alchimista è diventata stupida e incapace di vedere le inculate e l'immondizia, tra cui le amenità dello stesso brizzi.
Il vero non-giudizio, quantomeno quello che mi è stato insegnato da VERI maestri spirituali, non dovrebbe annullare il senso critico e la capacità di discernimento, ma semmai aumentarli.

Brizzi non ha mai mai parlato di annullare il senso critico e la capacità di discernimento! Da questo deduco che la conoscenza che dici di avere su Brizzi in realtà è nulla, ti copio qua sotto delle parole sue su ciò che hai asserito e poi ne riparliamo!

".. il lettore di oggi è chiamato a sviluppare una buona dose di discernimento al fine di comprendere.." (Cit. S. Brizzi)

"“Questa frase di Osho è sbagliata secondo l’esoterismo classico. Perché dovrei credere a una cosa del genere?” Mi ha detto un giorno una persona che, a parole, lavora su di sé.
La mia risposta, come sempre molto garbata e rispettosa, è stata:
“Stai dormendo! Hai la stessa vivacità mentale di un tonno in scatola! Non hai alcuna capacità di discernere fra giusto e sbagliato, non solo in riferimento alle parole dei maestri, ma nemmeno per quanto riguarda ciò che è utile per te!”

Le persone, a parole, vogliono lavorare su di sé - il che implica l’ammissione di essere addormentati e schiavi dei pensieri e delle emozioni della macchina biologica - ma poi all’atto pratico non agisco con l’umile consapevolezza di chi avrebbe bisogno di svegliarsi anche solo per decidere cosa mangiare a colazione senza procurasi troppi danni, bensì con l’arroganza di chi pensa di essere già sveglio e perfettamente in grado di discernere fra insegnamenti validi e meno validi… per sé… e talvolta addirittura anche per gli altri." (cit. S. Brizzi)

Si parla di uscire dalla dualità, giusto/sbagliato bello/brutto discernere senza perdere (o tantomeno annullare) il sano e naturale senso critico


"Non dare mai la colpa all'esterno, non lamentarti per come è fatto il mondo, perché l'origine di tutti i tuoi mali si trova dentro di te. Non soffri perché qualcuno ti ha fatto qualcosa, ma qualcuno ti ha fatto qualcosa perché hai scelto la sofferenza come tua modalità di vita. Non ti lamenti perché un evento è accaduto, ma quell'evento è accaduto perché tu vivi di lamentele." Draco Daatson
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Re: Ricordo di sè (Gurdjieff)

Messaggioda ErikBauer » 12/10/2013, 19:13

cikalino ha scritto:Per favore.. non mi fate incazzare.
La mia critica a brizzi non nasce mica perché lui è moderno e gli altri sono antichi, ma perché basta avere un MINIMO di esperienza spirituale e conoscenza esoterica per convenire che il brizzone non è altro che un mercante, un cialtrone che si è costruito il business della spiritualità sparando minchiate su minchiate perché tanto oggi la spiritualità new age tira.

Caro Asdrubale, il fatto che tu ti sia registrato su questo forum solo per difendere brizzi mi lascia ipotizzare che in realtà dietro il tuo nickname si nasconda lui.
Ma probabilmente no, sei soltanto uno dei suoi tanti polli seguaci

questo è il perfetto esempio di come sia sempre fin troppo facile giudicare senza conoscere, vivere nel non-giudizio dovrebbe essere di base per qualunque essere umano che abbia a cuore il lavoro su di sè in generale


ah sì con questa stronzata del non-giudizio la gente che segue il mago-politico-alchimista è diventata stupida e incapace di vedere le inculate e l'immondizia, tra cui le amenità dello stesso brizzi.
Il vero non-giudizio, quantomeno quello che mi è stato insegnato da VERI maestri spirituali, non dovrebbe annullare il senso critico e la capacità di discernimento, ma semmai aumentarli.

ps: ho visionato molti suoi video, e quello che dico sono le parole di una persona dedita alla spiritualità e alla ricerca esoterica sin da giovanissimo


Caro Cikalino, hai mai provato a mettere in pratica qualche esercizio suggerito da Salvatore Brizzi? Perchè da come parli mi sembra tanto che ti fermi alla "patina dell'apparenza superficiale", cosa che trovo ben strana per una persona che intraprende un percorso spirituale come il tuo... comunque, va da se che ogniuno si trova meglio ed in sintonia con un certo tipo di percorso ed è giustissimo così, se no saremmo tutti uguali e sai che noia! :D
Io personalmente trovo molto valido il suo approccio alla "Non lamentela" e "Non manifestazione dell'emozione negativa" come inizio di un lavoro di trasformazione interiore che va proprio a toccare i punti fastidiosi e dolenti che ognuno ha dentro di se.
Comunque, detta la mia (personalissima e liberamente non condivisibile) idea in proposito, mi faccio da parte e vi lascio continuare appassionatamente.
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Re: Ricordo di sè (Gurdjieff)

Messaggioda cikalino » 12/10/2013, 20:39

Sentite non mi interessa nulla di tutto ciò.
Se vi piace Brizzi siete liberi di seguirlo.

Io ho per fortuna anni di esperienza in campo spirituale, dunque accingo a tutt'altre fonti nelle mie ricerche.

Brizzi si discosta dalla new age?
Solo apparentemente, in molti casi ha dimostrato di sguazzarci dentro come una pantegana.
Ma comunque non è questo che mi infastidisce, ognuno è libero di predicare e credere in quel che vuole, ciò che mi infastidisce è la banalizzazione e commercializzazione della spiritualità esoterica che oggi avviene a causa di personaggi come il suddetto, e questo è un dato di fatto lampante a qualunque ricercatore spirituale ed esoterico.

Io personalmente trovo molto valido il suo approccio alla "Non lamentela" e "Non manifestazione dell'emozione negativa" come inizio di un lavoro di trasformazione interiore che va proprio a toccare i punti fastidiosi e dolenti che ognuno ha dentro di se.


Tutte queste pratiche sono utili se NON le leggi su un libro e se le impari da chi non abbia scopo alcuno che quello di guidarti verso la liberazione spirituale, altrimenti presto o tardi, in uno scenario dei non-peggiori, ti mandano dallo psichiatra.
O ancora, sarebbero utili in una cornice diversa da quella creata da Brizzi, fatta di maghi, alchimisti, stregoni, entità astrali, ecc ecc.

Se poi è vero che basta un minimo di esperienza spirituale per costruirsi un business, bene! Bravo lui che c'è riuscito!


A parte che la prima affermazione è totalmente campata in aria e fuori luogo, ma tu stai parlando del business dell'esoterismo di Brizzi?
Come se fosse bella e rispettabile una cosa del genere. :D
La commercializzazione della spiritualità è sempre stata considerata, a ragione, un abominio in campo spirituale.

Comunque, detta la mia (personalissima e liberamente non condivisibile) idea in proposito, mi faccio da parte e vi lascio continuare appassionatamente.


Figurati, mi faccio da parte anche io visto che queste discussioni sono sterili in partenza.

A chi piace Brizzi lo legga, che volete me ne freghi? per fortuna io ho il buon karma di avere tutt'altri mentori e abbastanza esperienza da capire dove c'è la fregatura commerciale e dove c'è da imparare seriamente ;)
Ultima modifica di cikalino il 12/10/2013, 21:00, modificato 4 volte in totale.
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Re: Ricordo di sè (Gurdjieff)

Messaggioda cikalino » 12/10/2013, 20:55

DOPPIO POST
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Re: Ricordo di sè (Gurdjieff)

Messaggioda ErikBauer » 13/10/2013, 10:40

Figata questa discussione, perchè porta alla luce un argomento importante e allo stesso tempo ostico da digerire e comprendere a fondo: dibattendo sul Brizzi Sì - Brizzi No avete tirato in ballo il discorso del Giudizio vs Discernimento, vediamo se riesco a fare (sopratutto a me stesso) un po' di chiarezza sull'argomento e magari a riportare il thread sulla rotta originale (il ricordo di Sè).
Cosa contraddistingue il Giudizio dal Discernimento? Si, perchè la differenza è a volte talmente impalpabile da renderli quasi la stessa cosa... "Come faccio a discernere senza giudicare?", questa è la domanda che mi sono posto io rileggendo la vostra chiacchierata.
La risposta è arrivata inaspettata, sia nei tempi che nella forma: il Giudizio che ogni maestro spirituale suggerisce di mettere a tacere non è tanto l'atto in se di decidere se una cosa ci piace o meno, se la valutiamo Buona o Dannosa, Brutta o Bella, ma è dato dal livello di consapevolezza con il quale prendiamo questa decisione e dalle emozioni interiori che la spingono.
Sostanzialmente il Giudizio è mosso dalla mancanza di consapevolezza, dall' "Ignoranza" e dalla Paura. Il discernimento è mosso dalla Consapevolezza, dalla "Conoscenza" e dall'Amore/Compassione. E questo vale sia per i giudizi positivi che per quelli negativi. In effetti ho notato, riflettendoci su, come tante volte il Giudizio sia in effetti un PREgiudizio, cioè un giudizio emesso ancora prima di essere veramente consapevoli di ciò che ci troviamo davanti e del nostro stato emotivo mentre lo emettiamo.

Ed ecco qua l'aggancio con il ricordo di sè: tenere bene a mente questa differenza tra Giudizio e Discernimento è un ottimo esercizio per riportare l'attenzione su se stessi e ascoltare il proprio Io, semplicemente basta che ogni volta che siamo chiamati a giudicare qualcosa, a dire un'opinione o anche semplicemente ci scopriamo dare un'opinione o una valutazione su qualcosa ci fermiamo un attimo ed ascoltiamo da dove arriva e da quali emozioni è accompagnata (Paura, Rabbia, Rancore, Attaccamento, Desiderio? Oppure Compassione, Amore, Serenità, Pace?), in questo modo possiamo capire quando giudichiamo e quando invece discerniamo.
La parte più interessante, difficile e secondo me proficua di questo esercizio non è tanto l'esercizio in se ma mantenerci imparziali rispetto a noi stessi ed evitare di giudicarci quando ci rendiamo conto che stiamo giudicando.


Buona giornata! :)
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Re: Ricordo di sè (Gurdjieff)

Messaggioda PK2 » 13/10/2013, 10:57

E' vero che, come diceva Gurdjeff (e non Brizzi), quando esprimiamo giudizi utilizziamo principalmente quello che Ouspenski chiamava "l'apparato formatorio", ovvero la parte più meccanica del centro intellettuale. Questa parte ragiona per contrapposizione, per divisione dicotomica. Pertanto prende sempre una posizione, si o no, alto o basso, mi piace o non mi piace, sono contro o a favore, e da lì costruisce le sue argomentazioni, vedendo per così dire solo una faccia dell'oggetto di indagine. Tale giudizio è spesso preso in prestito in modo acritico dall'esterno, dai giornali, dai discorsi, per cui è un'opinione non ragionata ma indotta.
I centri superiori invece non conoscono contraddizione e possono accettare tutti i lati di qualcosa senza bisogno di schierarsi, stanno per così dire, al centro del pendolo invece che su un lato.
« Gli invisibili unicorni rosa sono esseri dotati di grande potere spirituale. Questo lo sappiamo perché sono capaci di essere invisibili e rosa allo stesso tempo. Come tutte le religioni, la fede negli invisibili unicorni rosa è basata sia sulla logica che sulla fede. Crediamo per fede che siano rosa; per logica sappiamo che sono invisibili, perché non possiamo vederli. »

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Re: Ricordo di sè (Gurdjieff)

Messaggioda PK2 » 28/01/2014, 8:12

Riesumo la discussione. Spulciando il web ho trovato alcuni testi che riportano, da altra fonte, quello che pare essere l'insegnamento originario da cui Gurdjieff ha tratto la sua "quarta via". Si tratta in effetti di un insegnamento antichissimo e rimasto tutt'oggi segreto o poco conosciuto, riportato in forma "scientifica" (almeno la forma, sul contenuto ognuno può valutare) come una "pratica" o metodo. L'origine stupisce un poco, perchè pur essendo un insegnamento orientale non viene da quelle parti dell'oriente da cui uno si aspetterebbe (tipo india, cina, etc...), ed è rimasto, rispetto alle varie filosofie orientali, abbastanza segreto e inaccessibile.
Purtroppo non ho trovato i testi in italiano, sono in diverse lingue (tra cui l'inglese, per fortuna). Chi fosse interessato posso dargli i riferimenti bibliografici in pvt.
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Re: Ricordo di sè (Gurdjieff)

Messaggioda ErikBauer » 28/01/2014, 14:46

Contami tra gli interessati ;)
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Re: Ricordo di sè (Gurdjieff)

Messaggioda Viaggiatore » 14/04/2017, 12:37

brizzi parla di non lamentela e non giudizio

il ricordo di sé lavora su un centro, il centro magnetico
la non lamentela lavora sul centro emotivo istintivo
il non giudizio sul centro intellettuale istintivo

lo dice anche qua http://www.lameditazionecomevia.it/tronconi.htm


non ho studiato solo esoterismo tolteco
mi sono interessato anche di alchimia


invece su lateca ho letto che ricordo di sé non è altro che stare con le proprie emozioni e basta senza altre cose
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