da Filippo » 27/03/2014, 22:17
08 Aprile 2013 - Lunedì - Tecnica DILD
Bacio sotto l'albero secolare.
Sono in cucina a casa con la mia famiglia. Mia sorella dice a papà che oggi lo trova molto felice e lui risponde che è così perchè si è alzato tardi ed è riposato. Scendiamo io e papà fuori in giardino vicino alla pianta di cachi; all’interno del circolo di pietre che la circonda c’è una sabbia rossa che, papà mi spiega, si forma quando cadono molti frutti e restano li per un pò di tempo. Io la tocco e dalla consisenza sembra farina ma l’odore è quello che abitualmente sento attorno all’albero quando cadono i frutti e marciscono. Spunta fuori la mia tartaruga e mi appare molto più grande di come la ricordavo; se normalmente entra in una mano ora era delle dimensioni di un cane. La corazza alla base è ricurva verso l’esterno ed il colore è diventato molto più chiaro. Lo faccio notare anche a mio padre. Improvvisamente la tartaruga salta fuori dal muretto che circonda il prato e si ferma sulle scale; salta due gradini alla volta e torna su con una velocità incredibile per la sua specie. Ogni volta che effettua un balzo vedo le zampe posteriori (possenti e ricche di scaglie) piegarsi per poi distendersi nel movimento. Ormai torna nel prato e la perdo di vista. Ora salgo la salita di casa e arrivo di fronte alla macchina che è parcheggiata lungo la strada. Mi inginocchio e penso a quello che è successo; qualcosa non torna. Osservo la mano destra e allargo le dita, ne spuntano un paio in più, anche un pò storte direi. Acquisita la consapevolezza sento però le sensazioni del corpo fisico incombere. Allora comincio a toccare la strada, ad annusare l’asfalto, vedo i dettagli di ogni cosa molto precisi; poi passo alla macchina, tocco le ruote salgo sul cofano e mi struscio lungo tutta la lunghezza dell’auto salendo sulla cappotta. Provo a concentrarmi solo sulle sensazioni del sogno ed a ignorare il respiro del corpo fisico. Ci riesco; le sensazioni del sogno diventano molto reali, sento tutto ciò che tocco e odoro, mi guardo intorno ed il sogno diventa molto definito, quasi reale. E’ giorno e nel cielo azzurro macchiato da poche nuvole risplende un sole altissimo che illumina l’ambiente rendendolo quasi accecante. Noto la quercia secolare di fronte a casa e immagino che un pò di vento che sposti i rami e le foglie ci stia bene. Allora inizia a soffiare lentamente il vento, dal nulla; ne sento il rumore lento e soave. Immagino di far apparire sotto la splendida visione dell’albero in movimento una ragazza. Lei mi guarda appena compare, con i capelli sciolti caduti preda della forza del vento; indossa una maglietta bianca con un paio di jeans. Si avvicina verso di me, che sono appoggiato alla macchina, le accosto la mano sinistra sul fianco e la destra dietro al collo ed inizio a baciarla. Sento il calore del suo corpo estendersi al mio, prima dalla mano sul suo fianco poi sul resto del corpo; sento la sensazione di un bacio irreale, magico, una sensazione che si espande oltre le nostre labbra e la nostra lingua, arrivando piano piano ad allargarsi verso l’esterno. All’improvviso le sensazioni si fanno più deboli, l’ambiente diventa instabile, mosso, il vento sembra aumentare e il sole affievolirsi; gli oggetti iniziano a sparire e inizio a sentire le sensazioni del corpo fisico sopraggiungere, in maniera pesante, forte. Cerco di concentrarmi sul sogno ma mi risulta impossibile; il respiro è assordante, la sensazione del braccio destro sotto il cuscino che sembra pesare 100 kili si impadronisce della mia attenzione e tutte le percezioni della scena onirica spariscono lasciando il posto a quelle del mio corpo disteso sul letto, al buio. Cerco di tornare al sogno ma la consapevolezza e le percezioni della realtà hanno la meglio; forse anche il desiderio di ricordare nei dettagli il sogno appena fatto mi frena un pò.
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Filippo il 28/03/2014, 13:20, modificato 1 volta in totale.