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Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Atti mancati!

Messaggioda SandStorm » 12/05/2014, 19:16

E' così che Freud definisce quello che mi è successo oggi:

In questo momento, secondo i miei piani, io sarei dovuto essere a in un albergo a Verona per il viaggio d'istruzione della mia scuola. Ma stamattina è successo qualcosa di "tragicomico". Alle 10:45 più o meno, mentre ero in macchina intento a raggiungere l'aeroporto di Palermo, mi sono reso conto di aver dimenticato la carta d'identità. Panico? Frustrazione? No.
Ho reagito con estrema calma, completamente distaccato e ho detto a mio padre: "Ah, ho dimenticato la carta d'identità, torniamo a casa. Siamo ancora in tempo."
Mio padre è montato su tutte le furie ed è tornato indietro. Arrivati a casa erano circa le 11:15 ed eravamo in tempo. Allora ho cominciato a cercarla in tutta la casa e ad un certo punto mi sono ricordato di aver lasciato il portafoglio nella macchina del batterista...

Scendo le scale di corsa e rientro in macchina. Chiamo il batterista che a sua volta chiama suo padre che ha la macchina. Lo raggiungiamo, prendo il portafoglio dalla macchina… lo apro… la carta d'identità non c'è.
Ma come?! Ero sicuro di averla messa lì...

"Papà, vedi che la carta non è neanche qui". Lui comincia a gridare ed io sempre distaccato. Gli dico che a questo punto andiamo all'aeroporto comunque dato che la professoressa sta parlando con la signorina e sta vedendo cosa si può fare per farmi partire senza carta d'identità. Arriviamo lì ma quelli della Rayanair non fanno partire nessuno senza il documento e una fotocopia non va bene. Ormai mancano 10 minuti alla partenza ed è tardi per rifarlo. Torno a casa e la carta d'identità è in bella vista sotto un vaso di vetro. L'avevo tolta dal portafoglio due giorni fa proprio per non dimenticarla.


So già alcuni dei motivi per cui il mio inconscio ha deciso di prendermi per il culo così! Una o due settimane prima avevo detto al mio compagno di banco che ero disposto a rinunciare al viaggio a Venezia per evitare che mio fratello venisse bocciato aiutandolo a recuperare le materie. Ma parlando con i professori ho capito che il rischio non è così alto. Non ci ho pensato più e il mio inconscio ha reagito così. Poi sono sicuro che ci sono anche varie motivazioni legate al fatto che il viaggio è organizzato dalla mia prof. di matematica (e di mio fratello) che odio profondamente. In queste ultime settimane vari avvenimenti hanno fatto alimentare questo odio. Sapevo inconsciamente che una cosa del genere l'avrebbe mandata su tutte le furie, e così è accaduto.

L'inconscio è masochista… :|

Vi sono mai successe cose del genere? Conoscete storie simili?
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Re: Atti mancati!

Messaggioda Dreyeam » 12/05/2014, 19:32

Proprio poco tempo fa ho comprato "Psicopatologia della vita quotidiana" e mi sono informato sull'argomento. Ora sfortunatamente non ne ricordo uno di preciso però. : Chessygrin :
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Re: Atti mancati!

Messaggioda SandStorm » 12/05/2014, 21:10

Dreyeam ha scritto:Proprio poco tempo fa ho comprato "Psicopatologia della vita quotidiana" e mi sono informato sull'argomento. Ora sfortunatamente non ne ricordo uno di preciso però. : Chessygrin :


Bello! Prima o poi lo riprenderò..
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Re: Atti mancati!

Messaggioda ErikBauer » 13/05/2014, 15:31

LOL!
L'ultima volta che mi è successa una cosa del genere è stato quando ho portato una mia carissima amica al concerto di Elisa.
La sera del giorno precedente, prima di andare a dormire penso: domani devo già andare in ufficio vestito da concerto, se no non ho tempo di passare a cambiarmi, proprio in quell'istante il subconscio mi disegna in mente la combinazione Jeans strappati, Maglietta bianca con maniche lunghe, maglioncino beigequasibianco sopra. Ringrazio come al solito e vado a dormire.
Al risveglio, non so come, penso che visto che il mio colore preferito è il blu potevo stirare la maglietta blu e la felpa da abbinarci, in modo da essere più a mio agio che non con il bianco.
Accendo il ferro da stiro e, mentre metto il primo dei due capi (la maglietta) sull'asse, con un movimento convulso faccio cadere il ferro da stiro... si rompe la caldaietta e perde acqua da tutte le parti. Sono ancora un po' stanco e impreco di brutto, svuoto quel che rimane dell'acqua nel lavandino, asciugo per terra e faccio "Fanculo, stiro a secco!", stiro la maglietta, dopo di che prendo la felpa e faccio per chiudere la zip per stirarla più agevolmente... zip rotta, manca il cursore! Impreco nuovamente e faccio "Ok, ok... mi vesto di bianco, ho capito!"
Appena indosso i capi visualizzati la sera prima mi passa ogni incazzatura, divento sereno e vado in ufficio.
Giorni dopo porto la felpa da mia madre (fa la sarta per hobby) per farle sostituire la cerniera... peccato che non mancasse nessun cursore! Semplicemente non l'avevo visto subito e qualcosa dentro di me mi ha convinto che la cerniera fosse rotta e la felpa inutilizzabile!

Potrei citare altri aneddoti, ma credo che questo basti per tutti ;)
I sogni sono il sussurro di un bambino che non ha ancora imparato a mentire.

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