E' così che Freud definisce quello che mi è successo oggi:
In questo momento, secondo i miei piani, io sarei dovuto essere a in un albergo a Verona per il viaggio d'istruzione della mia scuola. Ma stamattina è successo qualcosa di "tragicomico". Alle 10:45 più o meno, mentre ero in macchina intento a raggiungere l'aeroporto di Palermo, mi sono reso conto di aver dimenticato la carta d'identità. Panico? Frustrazione? No.
Ho reagito con estrema calma, completamente distaccato e ho detto a mio padre: "Ah, ho dimenticato la carta d'identità, torniamo a casa. Siamo ancora in tempo."
Mio padre è montato su tutte le furie ed è tornato indietro. Arrivati a casa erano circa le 11:15 ed eravamo in tempo. Allora ho cominciato a cercarla in tutta la casa e ad un certo punto mi sono ricordato di aver lasciato il portafoglio nella macchina del batterista...
Scendo le scale di corsa e rientro in macchina. Chiamo il batterista che a sua volta chiama suo padre che ha la macchina. Lo raggiungiamo, prendo il portafoglio dalla macchina… lo apro… la carta d'identità non c'è.
Ma come?! Ero sicuro di averla messa lì...
"Papà, vedi che la carta non è neanche qui". Lui comincia a gridare ed io sempre distaccato. Gli dico che a questo punto andiamo all'aeroporto comunque dato che la professoressa sta parlando con la signorina e sta vedendo cosa si può fare per farmi partire senza carta d'identità. Arriviamo lì ma quelli della Rayanair non fanno partire nessuno senza il documento e una fotocopia non va bene. Ormai mancano 10 minuti alla partenza ed è tardi per rifarlo. Torno a casa e la carta d'identità è in bella vista sotto un vaso di vetro. L'avevo tolta dal portafoglio due giorni fa proprio per non dimenticarla.
So già alcuni dei motivi per cui il mio inconscio ha deciso di prendermi per il culo così! Una o due settimane prima avevo detto al mio compagno di banco che ero disposto a rinunciare al viaggio a Venezia per evitare che mio fratello venisse bocciato aiutandolo a recuperare le materie. Ma parlando con i professori ho capito che il rischio non è così alto. Non ci ho pensato più e il mio inconscio ha reagito così. Poi sono sicuro che ci sono anche varie motivazioni legate al fatto che il viaggio è organizzato dalla mia prof. di matematica (e di mio fratello) che odio profondamente. In queste ultime settimane vari avvenimenti hanno fatto alimentare questo odio. Sapevo inconsciamente che una cosa del genere l'avrebbe mandata su tutte le furie, e così è accaduto.
L'inconscio è masochista…
Vi sono mai successe cose del genere? Conoscete storie simili?