Posso dare un piccolissimo contributo con una mia esperienza, che ho già postato nella seguente discussione viewtopic.php?f=6&t=5097&start=60
Mi trovavo in un bosco stupendo, scuro e con una leggera nebbiolina. Sapevo per certo che quello era un bosco tipo delle fiabe, che tutti coloro che si sono avventurati si sono persi la dentro (ho preso coscienza quando il sogno era già formato).
Allora entro proprio con l'intento di perdermici. E camminando camminando incontro un anziano seduto su una sedia di legno, in mezzo al nulla, con un bimbo alla sua sinistra e un adulto coi baffi, sulla trentina, alla sua destra. Il bimbo parla e mi dice che il vecchietto -barba e capelli bianchi, lunghissimi- era cieco e non parla mai con nessuno. Sentivo che aveva qualcosa importante da dirmi, quindi ho chiesto se ci fosse qualche mezzo, uno qualsiasi, per comunicare con lui.
Il bimbetto mi dice "Si, certo! Tieni! -e mi porge un fungo viola-. Mangiandolo ci potrai parlare!"
Allora lo mangio, si sfoca tutto e mi ritrovo all'inizio del bosco. Come fosse tutto ricominciato da capo. Però era pesissima la sensazione di essere in botta da fungo. Cammino e ritrovo il vecchietto seduto sulla sedia. Sempre cieco, ma stavolta mi metto davanti a lui e parliamo. Finalmente.
Mi dice un casino di robe interessanti, tutte correlate al suo stato di cecità presente nella parte superiore del sogno. Robe del tipo
"Ci si ferma troppo spesso alle apparenze. Non è detto che chi è cieco non riesca a vedere, perchè tanti al mondo hanno il dono della vista ma non sono capaci di vedere realmente quello che hanno davanti. A volte quella che potrebbe essere vista come una disgrazia, in realtà è un dono importantissimo".
Parliamo così per non so quanto tempo, tipo maestro e discepolo, poi finisce la botta e mi sveglio. Non nel corpo.
Mi ritrovo davanti al vecchio, di nuovo, col bambino vicino. L'adulto che era con noi è sparito.
Il bimbo mi dice, sorridendo:"Allora? Com'è andata?"
Ero ancora frastornato dalla "botta", non capivo com'era successa na roba del genere. Ci rifletto un attimo e mi sveglio. Ricordo di aver bestemmiato per lo stupore
Credo di aver avuto a che fare con un numero 6, ma non ne sono sicuro. Era il tipico uber saggio, tipo boss di fine livello, col quale ho intrattenuto una conversazione lunga e -al contrario della maggior parte delle altre con altri PO- carica di significato. Quindi il dubbio resta e le cose possono essere due:
1. Non ho incontrato un tipo 6 ma qualcos'altro;
2. Esiste un modo per parlare col tipo 6.
Ancora complimenti per la discussione. Geniale.