Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 24/10/2014, 15:40

cetaceon ha scritto:hai incontrato altre volte il tuo clone ?
che incontro fantastico, complimenti !


Ti riferisci al lucido in cui ho incontrato la mia copia dopo averla estratta dallo specchio? No, non l'ho mai più incontrato comunque. Ma è una cosa che penso proprio di rifare un giorno.. se non sarà la mia stessa copia a farsi avanti
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


Legenda Diario dei Sogni Lucidi:
Spoiler:
- Pre-lucido, quando sto acquisendo lucidità ma la consapevolezza non è ancora sufficiente
- Sogno Lucido, quando ho consapevolezza del sogno ed eventualmente padronanza di esso
- Veglia, quando sono sveglio
- Indeterminazione, quando non sono certo di essere stato lucido o meno a causa dei miei ricordi compromessi (o anche quando non so se mi trovo in sogni o allucinazioni)
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 26/10/2014, 14:56

Dai valore alla realtà

Sogno fatto il 26/10/2014

Un lucido brevissimo nel mezzo di un'intensa nottata onirica. Arrivo a casa che sono le 3 di notte, mi addormento subito.

Faccio una marea di sogni che ricordo molto bene ma non posso mettermi a descriverli tutti perché ci metterei un sacco. In uno sono ad una conferenza insieme a molti ragazzi. Ci sono persone che non conosco e altre facce che invece ho già visto nella realtà. Mi siedo vicino ad una ragazza e questa inizia a provocarmi sessualmente. Nel giro di pochissimo iniziamo a farlo e la gente nell'aula, così come quello che teneva la conferenza, iniziano guardarci ridacchiando e facendo tipo "hey!".

Sono in un altro sogno, sto guardando la TV con alcuni miei parenti. Dopo diverso zapping troviamo un film interessante. Ci sono due tizi nelle vicinanze di un fiume e di una centrale idroelettrica. Pare che uno voglia uccidere l'altro. L'assassino (che sembra sia quella dalla parte dei "buoni") è coperto da un mantello blu scuro e agita un'arpione la cui punta è elettrostaticamente carica. L'altro invece ha uno strano vestito color bambù secco e usa una frusta. Nessuno dei due riesce ad avere la meglio finché l'uomo incappucciato sfruttando la conduzione dell'acqua non riesce a colpire con una scarica il suo avversario. Purtroppo è inutile e lo scontro continua. Dopo poco mi ritrovo proiettato nel film nei panni dell'uomo con il mantello. Il combattimento va avanti per diverso tempo: ogni mio colpo non riesce ad andare a segno. Ad un certo punto il mio avversario fa una cosa orrenda. Con le mani si toglie il bulbo oculare sinistro e se lo mette dentro il bulbo destro inglobandolo. Adesso dai suoi movimenti sembra chiaramente che sia cecato ma è come se adesso non vedesse la normale realtà ma vedesse altro e quindi fosse ancora più forte di prima. Finalmente capisco però come affrontarlo. Attendo un suo colpo di frusta e poi muovendo l'arpione con un ampio arco riesco a schiaffare la frusta a terra e bloccarla. Mollo l'arpione e salto contro di quello afferrandolo per la gola con il braccio destro. Premo forte sulla gola di quello e cerco di soffocarlo. Vicino a me però iniziano ad arrivare delle persone. Per lo più famiglie con bambini. Non posso permettermi che vedano quella scena. Sempre strattonando l'uomo mi allontano e mi nascondo in mezzo a dei cespugli. Dopo aver stretto più forte mi avvicino al suolo e lascio a terra il cadavere. Sembra che qualche bambino stia venendo in questa direzione. Allora corro, salto una recinzione e mi getto nel fiume sporco per nascondermi. Nuoto un po' e arrivo vicino ad una parete rocciosa che cerco di scalare per completare la mia fuga. Una volte che sono abbastanza in alto mi fermo. La situazione cambia, sembra che io abbia giocato fino a quel momento ad un videogame. Così ancora aggrappato ad una sporgenza uso il mouse per aprire il menù e cliccare su QUIT. Tutto diventa nero e mi sveglio.

Divento cosciente mentre sono sull'orlo tra sogno e realtà. Inizio a pensare come se fossi appena entrato in un lucido. Poco dopo la DEILD si completa e mi ritrovo sdraiato di pancia sul mio letto con un libro in mano. La visione non è delle migliori ma poi guardo le mie mani: sono perfette. Lo sto leggendo. È... strano. Le parole scritte sul quel libro non sono affatto sfocate o confuse, riesco a leggerle benissimo. Ma la cosa più strana è che le frasi riportate per iscritto sul libro sono i miei pensieri. Mi spiego: mentre penso a delle cose realizzo che quelle stesse cose sono scritte sul libro. Ma non tutte le cose che penso. Ci sono delle frasi ogni tanto, immerse all'interno del mio "dialogo interiore" che sento di non averle effettivamente pensate. Cerco di riportare qui quanto ricordo del testo, era così nitido che lo ricordo abbastanza bene (metterò in corsivo le parti che definirei estranee ai miei pensieri coscienti):

"Bene sono diventato lucido. Adesso cosa faccio, che task potrei fare? Vorrei fare delle cose. Sì esatto, anzi vorrei vedere delle cose. Vorrei vedere degli animali.., no anzi vorrei vedere dei dinosauri. Sì dinosauri. Ma perché ho questa strana sensazione di parlare con me stesso? Non so, forse perché è proprio quello che sto facendo. Come mai i miei pensieri sono su questo libro? Lo sto scrivendo io?"

Le pagine del libro sembrano luminose. Mi giro e vedo qualcuno vicino alla porta della mia cameretta. Mi guardo ancora le mani, precisamente quella destra per stabilizzare il sogno. La mia mano si illumina e un tremore mi scuote. Una signora cinese, di forse quasi cinquantanni, leggermente in carne entra nella stanza.
"È ora, ti senti pronto a venire con me?"
"Sì" rispondo deglutendo. Il quel momento sento la risposta a tutte le mie precedenti domande: al diavolo le task, seguirò questa donna e vedrò dove mi porterà. Sembra che io abbia superato una sorta di prova, che adesso mi sia meritato di raggiungere questo "posto".
La signora cinese si infila nell'altro letto che c'è nella stanza e si mette a dormire invitandomi a fare lo stesso. Immagino allora che sia un modo per farci entrare in questo posto. È allora che mi sveglio.


Non sono uno che in genere si mette ad interpretare i propri sogni nel dettaglio, ma al risveglio riconduco tutto quello che ho visto ad una sola cosa: "in questo momento della mia vita ho preso moltissimi impegni e devo portarli a termine, non posso più rimandare, non posso dormire ancora. Il mio posto adesso è nella realtà, ancora più di prima"
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda nagualdreamer » 26/10/2014, 15:52

Cavolo che sogno! : DDD
Epico. Stile Matrix xD mancavano solo le pillole...
" If we choose to recondition our interpretation system, reality becomes fluid,
and the scope of what can be real is enhanced without endangering the integrity of reality.

Dreaming, then, indeed opens the door into other aspects of what is Real."
~Carlos Castaneda
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 28/10/2014, 11:03

La forza di un tornado

Sogno fatto il 28/10/2014

Prima di andare a dormire non parto con l'idea di sognare lucido né tanto meno applico qualche tecnica. Tuttavia mentre mi infilo le coperte mi sento contento: finalmente sto andando a letto presto, ho letto delle cose interessantissime di matematica che mi hanno aperto un mondo (e ringrazierò nagualdreamer in eterno per questo!) e durante la giornata ho sia fatto un po' di esercizi per università sia scritto un po' per il mio libro sia fatto altre mille cose. Sono soddisfatto, sento di aver usato bene la giornata. Poco prima di spegnere la luce per dormire mi chiedo, ma poi non ci penso più, se l'essere creativi e attivi durante la giornata non sia il modo migliore per avere dei lucidi. Anzi detto meglio mi chiedo se imparare nuove cose durante la giornata non sia la tecnica migliore. Alle fine mi addormento. Finisce che faccio un lucido abbastanza lunga del quale però ho dimenticato un sacco di cose.

Faccio un sogno dove sono in un'altra università, non la mia tipica e c'è anche D.S., un ragazzo con il quale sarei potuto finire in università ma che in realtà non credo rivedrò se non prima di 5 anni. Lui come al solito vuole abbordare delle ragazze. Dopo millemila peripezie riesco a convincere un gruppo di ragazze a venire giù con noi nella mensa (che era chiusa). Entriamo di nascosto e chiacchieriamo seduti ad un tavolo e mangiando qualcosa dai cibi che sono rimasti nelle scodelle del self service.
Dopo non molto D.S. fa una battuta stupida e cerca di convincere le ragazze che ho l'ebola. Noi due finiamo per ridere ma loro invece non ridono affatto. Pochi secondi dopo scopriamo che una delle due ragazze, che mi rendo conto solo in quel momento essere di colore e quasi calva, ha effettivamente contratto la malattia. Colpiti da un attacco di panico proponiamo alle ragazze di tornare fuori in cortile e salutarci. Di fatto sappiamo che il rischio di contagio non è proprio così elevato, ma abbiamo comunque timore che magari mangiando tutti insieme...
Fuori dalla mensa la gente si raduna attorno a noi mentre ci fanno entrare ad uno ad uno in una camera gonfiabile parzialmente trasparente. Lì un tizio con uno strano aggeggio (simile a quello per rilevare le radiazioni) verifica se abbiamo contratto la malattia. La povera ragazza è ancora malata e se ne va quasi piangendo. Io cerco di consolarla dicendole che molta gente è guarita ultimamente. Poi fanno il test anche a me. All'inizio ci sono problemi ma alla fine pare che io sia sanissimo e che abbia mangiato dell'anguria. Mentre mi chiedo come abbia fatto il tizio a capire cosa galleggia nel mio stomaco il sogno termina.

Sono in casa mia con diversi amici e voglio far fare loro un giro sulla macchina che ho appena preso, anche se non ho la patente. Quando arrivano vedo che però il cortile di casa è decisamente pieno di macchine ed è impossibile per me fare anche solo un po' di manovre in tranquillità. Succedono altre cose ma non le ricordo.

Sono nella camera da letto dei miei insieme a mia sorella, e sembra che ci siamo appena svegliati da una pennichella. Toccando le lenzuola del letto prendo istintivamente lucidità. Molto probabilmente per il fatto che con le mani sto toccando un manto erboso e non effettivamente delle lenzuola. È strano poi perché le mie mani toccano i fili d'erba mentre il resto del mio corpo percepisce il letto in modo normalissimo. Mi rendo conto che il sogno è diventato subito instabile. È allora che inizio a strappare fili di erba come un forsennato e mangiarne alcuni. Il sogno sembra essersi stabilizzato. Guardo mia sorella e lei imita, come fa alle volte, l'emoticon ":3" praticamente come se si mordesse il labbro inferiore e gonfiasse leggermente le guance. Cerco di farlo anche io e.. non ci riesco. Oltretutto normalmente facendo quella faccia dovrei vedere con la coda dell'occhio il labbro superiore e parte delle guance ma ciò non succede. Ancora una molta il sogno è debole. Mi aggrappo ad un mucchio di erba e tutto diventa nero. Strappo il fascio di erba a cui mi ero appeso e la visione torna debole. Mi getto ferocemente sul comodino e inizio a leccarlo: "Bleah, è tutto polveroso". Mia sorella mi guarda un po' male. Strappo gli ultimi fili d'erba e finalmente sento che posso stare tranquillo. Mi alzo dal letto e chiedo a mia sorella come sta. Mi dice che lei sta bene ma in generale le cose vanno un po' male: a scuola sta prendendo dei votacci. Io penso stia esagerando come al solito e poi vedo vicino ad uno dei comodini che c'è la sua pagella. La apro e cerco di leggerla.
"6 in scienze... 5 in fisica... Ahia.. mannaggia a te F,... 4 in disegno?! Ma dai F... ma come hai fatto?! E 3 in.. aspetta ma che materia è questa?"
Lei mi risponde ma non ricordo.
Straccio la pagella e la butto via. Guardandomi intorno cerco di invocare mentalmente i Guardiani di Lemuria. Purtroppo non accade nulla e io non insisto. Sicuramente ci ho messo poco impegno nel pensare alla loro evocazione però speravo bastasse un piccolo suggerimento al sogno per farli sbucare da qualche parte.
Camminando per la stanza ripenso alle cose che ho leccato e mangiato. Mi chiedo allora che sapore potrebbe avere l'unità immaginaria i, usata in matematica per i numeri complessi. Dopo però lascio stare pensando che dovrei scrivere i su un foglietto e se lo mangiassi saprebbe di carta chiaramente. Ci penso ancora un po' ma poi dico "vabè".
Qui ho un vuoto mentale di quello che può essere successo.
Mi guardo ancora allo specchio, dubbioso del fatto di essere in un sogno o meno. Provo a fare la faccina di prima e questa volta ci riesco. Mi avvicino allo specchio e vedo che lì la tapparella è chiusa e si intravede la notte. Mi giro e vedo che la tapparella è in realtà parzialmente alzata ed è giorno: una conferma perfetta del fatto che sto sognando.
Ancora nella stanza vado alla finestra e guardo fuori: in cielo c'è un grosso nuvolone nero. Cerco di aprire la finestra ma non ci riesco, continua a chiudersi da sola. Poco male. Finalmente ricordo che tra le varie cose volevo creare un uragano. L'avevo già fatto una volta ma non avevo potuto vederlo da vicino.
"Vento, vento, vento.... VENTO!! Vieni a me!!" urlo eccitatissimo mentre vedo che la nube inizia ad agitarsi.
Da una certa zona della nube si nota un movimento vorticoso mentre l'aria sottostante inizia ad infuriare trascinando con se alcune foglie secche. Una punta di nuvola si unisce al movimento rotatorio dell'aria e così un sottile tornado, dal diametro di forse 5 metri, inizia ad agitarsi collegato terra e cielo. Mentre si crea vedo per un attimo il turbine illuminarsi di giallo come se un lampo vi fosse caduto in mezzo e la nube fosse diventata dorata per diversi secondi.
"Sì, sì SI!!! La forza della natura, questo voglio io dai lucidi! Cresci, cresci, cresci!! Più VENTO!!" sono euforico a tratti sembro quasi folle, impazzito di fronte a quella potenza.
Diversi fiumi d'aria si uniscono alla tromba d'aria e così il tornado raggiunge un diametro un centinaio di metri.
La potenza dell'uragano inizia a scuotere la mia casa, diversi rami si spezzano e vengono trascinati dalla sua furia. Questi si muove vicino a casa mia distruggendo qualsiasi cosa e travolgendo ogni ostacolo. Ormai è sempre più vicino, ne sento la forza incommensurabile e il vetro della finestra sta per disintegrarsi. Quando l'uragano è ormai pronto a travolgerci tutti allora mi sveglio.

"No no no.... no... il vento... no" penso allungando una mano verso il tornado ma di fatto allungandola fuori dal letto verso praticamente niente.

Mi riaddormento e faccio un'altro sogno dove sono ad una conferenza tenuta da degli elettricisti esperti di matematica. L'argomento è "cos'è è nella realtà l'unità immaginaria i".
La gente confabula tra sé e sé e il caos regna nella stanza finché un uomo rimette ordine. "Siete venuti qui per capire che senso ha l'unità i e dove si trova in natura. Bene venite".
L'uomo traccia su un foglio lo schema, molto stilizzato, di un condotto. Con alcune freccia poi rappresenta degli elettroni che lo stanno attraversando.
"Vedete questi elettroni che passano nel cavo in realtà per la grande velocità e la repulsione tra loro ogni tanto escono dal cavo e rientrano. Attraversano il filo ondulando e queste cresta d'onda ogni tanto sono fuori dal cavo per cui gli elettroni che attraversano la corrente non restano sempre nel filo. Ma come fanno gli elettroni ad attraversare un materiale come il bordo del filo se questi stesso è formato da atomi, tra cui quindi elettroni, che li respingerebbero? Ecco diciamo che per effetto tunnel quantistico gli elettroni riescono, anche se non dovrebbero riuscirci matematicamente, a passare. Come fanno? Non è possibile rilevare, con nessuno strumento l'istante in cui un l'elettrone attraversa la parete. Si può vederlo solo prima e solo dopo. Cosa accade nel durante? Nel durante la particella diventa transdimensionale e passa dal mondo reale a quello dove regnano gli immaginari. Ogni sua unità non è data dai numeri 1,2,3 ma da i,2i,3i. Poi attraversata la barriera torna nei reali. Ecco dove stanno i numeri immaginari".
Colgo che c'è qualcosa di concettualmente sbagliato nella spiegazione ma ne resto affascinato. Sapendo che gli immaginari esistono concretamente... potrei mangiarli penso (probabilmente ancora influenzato dal lucido di prima..). Immagino così di prendere una i, immergerla del mio caffè macchiato e poi assaporarla come un biscotto. Dopo non molto mi sveglio.
"Perché sei così contento?"
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda Fedman » 28/10/2014, 12:31

Wow addirittura un tornado!!! Complimenti!
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Ho visto cose che solo pochi possono comprendere


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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 04/11/2014, 13:15

La funzione onirica di Riemann e il mio lato selvaggio

Sogno fatto il 4/11/2014

Nottata onirica molto intensa. Vado a dormire molto soddisfatto perché finalmente ho capito una di quelle cose "misteriose" della matematica (ne parlo sotto spoiler per i curiosi. Non voglio intasare il diario con cose OT).
Spoiler:
Mi riferisco alla somma infinita degli interi positivi.
Praticamente la somma 1+2+3+4+.... che logicamente diverge quindi va verso +infinito.
Tuttavia esistono metodi che portano a trovare un numero finito come risultato di questa somma infinita (il ché già non ha senso perché la successione è divergente! Nel caso di successioni convergenti è possibile trovare un valore finito per la somma ma altrimenti non è possibile) e si arriva a far vedere che 1+2+3+4+... = -1/12.
Assurdo no? Una frazione e per di più negativa! Il peggio è che ad un certo punto i fisici dissero di aver bisogno che quella somma facesse -1/12 perché serviva, specie nella teoria delle stringhe. Ma allora, perché? È come dice qualcuno che non possiamo concepire il risultato perché siamo inferiori ma in realtà è giusto?
Una soluzione è la seguente, che secondo me spiega molto bene come quella somma infinita e quel numero negativo siano connessi (e la cosa mi ha dato un bel sollievo quando l'ho letta haha).
Basta considerare le somme parziali. Ovvero: 1 = 1, 1+2 = 3, 1+2+3 = 6, 1+2+3+4 = 10 ecc..
Costruiamo così un grafico dove 1 -> 1, 2->3, 3->6, 4->10 e via discorrendo. Un modo rapido per disegnarlo è tener conto che per calcolare tali somme parziali basta usare la nota formula n(n+1)/2.
Questa funzione da N in N si può associare a quella da R in R che è x(x+1)/2, ovvero banalmente una parabola con asse verticale (basta svolgere i "conti" e notarne la struttura). Cos'ha di curioso questa parabola? Divide il piano cartesiamo, insieme agli assi, in diverse aree. Una di queste aree è l'unica di dimensione finita. Precisamente è uno spicchio compreso tra l'asse x e l'arco di parabola che va da -1 a 0. Tale area è negativa perché si trova sotto l'asse (convenzionalmente). Quanto vale quell'area? Evitando il semplice integrale si può usare anche la formula di Archimede e comunque si giunge alla conclusione che quell'area è proprio di 1/12. Ecco perché la successione e quel numero sono interconnessi! Importante: sono interconnessi, ma non uguali!

Mi addormento poco dopo mezzanotte.

Sono in un edificio, sembra una scuola ma anche l'appartamento di un amico, insieme ad altri amici. Non ricordo come inizia il tutto ma ad un certo punto devo andare in bagno. Arrivato in bagno finalmente questo si libera e sto per sbrigare i miei bisogni. Mi rendo però conto che manca la chiave nella porta e quindi non posso chiuderla. Inizio a cercare la chiave del bagno e non la trovo. Pian piano l'ambiente diventa un supermercato e io utilizzo dei carrelli pieni di cocomeri per creare una barriera attorno alla toilette e dare il mio sfogo. Poco dopo però il WC è sparito. Disperato inizio a cercare di capire dove diavolo posso andare e finisco fuori dall'edificio insieme ad altri amici. Inizio a parlare con loro e vedo un signore che sta trascinando il gabinetto di prima (che però è diventato di legno). Costui sembra un falegname. Vado a chiedergli di farmi usare il water ma quello si innervosisce subito: "Se voi sapeste con chi avete a che fare quando siete vicino a questo blocco di legno allora vorreste subito scoparvela!"
Capisco, non so come, che praticamente l'uomo stava con una donna che però un giorno era compenetrata dentro un albero senza poterci uscire, così la sua anima vive in quel blocco di legno o meglio in quel cesso di legno.
"Capisco il suo legame affettivo, ma io devo cagare! È decisamente più importante!"
Il tutto termina non so bene come.

Sono nel villaggio natio di mia madre e sono in auto con i miei. Stiamo seguendo un altra auto dove c'è il mio amico S con la sua famiglia. Stiamo discutendo del fatto che la famiglia di S aveva rubato una pianticella a due vecchietti (entrando in casa loro) e ora volevano spacciarsi per dei venditori così da far acquistare agli stessi due vecchietti quella pianta che in realtà era già loro.
Dopo un po' smettiamo di seguirli e mio padre ferma l'auto ricordandomi (tutte cose false facente parti del sogno eh!) di quando potevamo rubare una lavatrice a dei tizi ma non l'avevamo poi fatto per colpa mia che ero stato troppo indeciso. Io replico dicendogli che lui vuole fare troppo spesso il furbo, io sono uno onesto invece. Andiamo nella casa dei due vecchietti e parliamo con loro. Non ricordo di che si parla. Dopo un po' leggo sul cellulare un messaggio da una mia ex: SD. Lei mi chiede una cosa riguardo un mio amico ma non riesco a capire a quale amico si sta riferendo. Dopo diverse domande riesco a capire che sta parlando di Z, in quale per altro è anche da poco tornato single. Nel frattempo però a furia di distogliere lo sguardo la chat di whatsapp si trasforma nella chat di questo forum. Quando capisco che SD si sta riferendo a Z esordisco scrivendo in chat il nome di Z in maiuscolo. Subito dopo notando che in chat ci sono vari utenti, tra cui DayDreamer, chiedo subito scusa per aver "urlato" in chat.
La scena si evolve nuovamente e ora sono in una stanza azzurra senza pavimento che galleggia sull'acqua. Le pareti ci sono ma scompaiono ad intermittenza. Io sono su una poltrona e davanti a me, sul divano, c'è SD sdraiata. Mi osserva e mi spiega che questo è un sogno e che è lei a regnare qui perché è lei che ha scoperto come ottenere lucidi a ripetizione come e quando vuole. Mi indica con il dito la parete dietro di me. Noto che sotto un quadro c'è una scritta intagliata nel muro. È identica all'equazione della notissima funzione Z di Riemann. L'unica differenza è che il simbolo che la rappresenta, ovvero ζ, è rimpiazzato con uno leggermente più distorto che lo fa assomigliare ad una grande S con una L a pedice, che sta ovviamente per Sogni Lucidi.
Mi giro confuso e lei ride di fronte alla mia inferiorità: "Vedi... è semplice sognare lucido, una volta che hai capito dove stanno gli zeri non banali della funzione.."
Finalmente entro in me. "Ma questa è la formula di Riemann, smettila di dire cazzate! Gli zeri non banali sono da collegarsi al discorso dei numeri primi, mica ai sogni lucidi!"
Lei continua a guardarmi con aria di superiorità come a dire: "e cosa sono i numeri primi rispetto ai numeri, se non i sogni lucidi rispetto ai sogni?"
"Ma smettila che nella realtà sei un ignorante cosmica in matematica. Non sapresti neanche scrivere quella formula sul muro! Quella al massimo l'ha scritta la mia di mente!! Visto che sei sovrana di questo posto come dici, prova a teletrasportarci da qualche parte. Ma dovrai portarci dove decido io"
La visione scompare lentamente e tutto diventa nero. Tuttavia non mi percepisco sul letto e sono del tutto intenzionato a restare all'interno del sogno in un modo o nell'altro. Mi comporto come quando voglio fare una DEILD. Prima cerco di visualizzare un ambiente ma ogni sforzo è vano e tutte le visioni durano poco (tuttavia il fatto di averle anche abbastanza vivide, con la comparsa di SD spesso, mi diede la sicurezza che avevo buone possibilità). Cerco di immaginarmi sdraiato in una palude ma la visione, seppur duri più delle altre, svanisce. Aspetto allora di avere una qualsiasi allucinazione ipnagogica e poi accompagnarla. Mentre mi immagino ancora sdraiato su un fianco arrivano le allucinazioni tattili e sento le mie braccia e le mie gambe irrigidirsi di colpo. Le mie ossa diventano possenti, la mia schiena si inarca. Do' mentalmente un'idea a quello che sta succedendo: non sono allucinazioni casuali, in realtà sono un licantropo che sta per trasformarsi. La cosa si collega così bene che inizia a crescermi il pelo (ancora non vedevo nulla, era tutto nero), mi crescono denti ed artigli mentre le braccia e le gambe sono ormai in tutto e per tutto zampe che agito ancora sdraiato. Quando finalmente sento di aver completato la trasformazione mi alzo e cammino a quattro zampe: sono in tutto e per tutto un lupo!
Mi trovo su un promontorio, e l'acqua è di un color rosso intenso per il riflesso del tramonto. Nella zona ci sono molti altri lupi., hanno gli occhi gialli e quelli di uno in particolare sembrano brillare. Vedo un foglio di carta volteggiare in aria, prendo la rincorsa e poi con un balzo ci piombo sopra e lo azzanno con le mie fauci distruggendolo con un solo morso.
Vado da un lupo e lo osservo da vicino. È fatto molto bene. Sembra che sia lui che questo posto abbiano un qualcosa di divino. Decido di alzarmi in piedi e ci riesco senza difficoltà. Noto uno specchio e quando mi ci guardo attraverso vedo che ho ancora le peluria che sale dalla punta del naso e le orecchie da lupo, ma il resto del mio aspetto è normale. Inizio a sfregarmi le mani con decisione e intanto cammino in tondo. Quando mi rivedo allo specchio vedo che il mio volto è tornato identico a quello reale. Smetto di sfregarmi le mani e passo a fare quello che più mi importava. Allargo le gambe e poi posiziono le braccia come se dovessi aprire due tende. Cerco quindi di aprire una breccia nel sogno, una sorta di varco spazio temporale per entrare in qualche altra dimensione. Il mio tentativo però fallisce. Osservando lo specchio allora penso al fatto che potrei tirar fuori il mio clone come quella volta. Certo di infilare il braccio nello specchio ma la mano di blocca inesorabilmente. "Strano, eppure l'ho fatto con molta decisione, non pensavo di fallire..".
Cerco di farlo con più violenza dando un pugno allo specchio ma niente da fare, anzi mi faccio pure male alle nocche. La superficie dello specchio intanto inizia ad appannarsi e apparire un po' sporca.
"Poco male, se non posso tirar fuori le cose da quello specchio allora sarò io ad entrarci". Prendo la rincorsa e salto verso lo specchio coprendomi con gli avambracci il volto.
Il mio salto, non so bene perché, avviene a rallentatore. Compenetro nella superficie dello specchio e mi ritrovo catapultato nelle profondità di un oceano. Sotto di me una ragazza, che poi capisco essere Lara Croft, sta precipitando sul fondo tirata giù dal peso delle sue bombole di ossigeno che si sono prima svuotate e poi riempite di acqua. Anche io sembro avere lo stesso problema e quindi precipito rapidamente.
Lara arriva a toccare il fondale dove passano alcuni pesci e ci sono diverse alghe. Ruota su se stessa nascondendo le bombole gialle e mostrando il suo volto. Quando sono molto vicino la guardo negli occhi.

"Sveglia, sono le 11!!" tuona mia madre entrando in stanza.
"Ma come le 11, sono già in ritardo? Che palle.." rispondo irritato.
Ultima modifica di KaitoH2 il 05/11/2014, 19:41, modificato 3 volte in totale.
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda nagualdreamer » 04/11/2014, 15:07

KaitoH2 ha scritto:La funzione onirica di Riemann e il mio lato selvaggio

Sogno fatto il 4/11/2014

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Mi riferisco alla somma infinita degli interi positivi.
Praticamente la somma 1+2+3+4+.... che logicamente diverge quindi va verso +infinito.
Tuttavia esistono metodi che portano a trovare un numero finito come risultato di questa somma infinita (il ché già non ha senso perché la successione è divergente! Nel caso di successioni convergenti è possibile trovare un valore finito per la somma ma altrimenti non è possibile) e si arriva a far vedere che 1+2+3+4+... = -1/12.
Assurdo no? Una frazione e per di più negativa! Il peggio è che ad un certo punto i fisici dissero di aver bisogno che quella somma facesse -1/12 perché serviva, specie nella teoria delle stringhe. Ma allora, perché? È come dice qualcuno che non possiamo concepire il risultato perché siamo inferiori ma in realtà è giusto?
Una soluzione è la seguente, che secondo me spiega molto bene come quella somma infinita e quel numero negativo siano connessi (e la cosa mi ha dato un bel sollievo quando l'ho letta haha).
Basta considerare le somme parziali. Ovvero: 1 = 1, 1+2 = 3, 1+2+3 = 6, 1+2+3+4 = 10 ecc..
Costruiamo così un grafico dove 1 -> 1, 2->3, 3->6, 4->10 e via discorrendo. Un modo rapido per disegnarlo è tener conto che per calcolare tali somme parziali basta usare la nota formula n(n+1)/2.
Questa funzione da N in N si può associare a quella da R in R che è x(x+1)/2, ovvero banalmente una parabola con asse verticale (basta svolgere i "conti" e notarne la struttura). Cos'ha di curioso questa parabola? Divide il piano cartesiamo, insieme agli assi, in diverse aree. Una di queste aree è l'unica di dimensione finita. Precisamente è uno spicchio compreso tra l'asse x e l'arco di parabola che va da -1 a 0. Tale area è negativa perché si trova sotto l'asse (convenzionalmente). Quanto vale quell'area? Evitando il semplice integrale si può usare anche la formula di Archimede e comunque si giunge alla conclusione che quell'area è proprio di 1/12. Ecco perché la successione e quel numero sono interconnessi! Importante: sono interconnessi, ma non uguali!

(Continuo a scrivere il sogno quando torno a casa. Ho iniziato a mettere giù il titolo anche per facilitarmi il ricordo dopo. Mi sono comunque segnato qualche appunto sul telefono per non scordarmi tutto e così dovrei evitare il minimo possibile falso ricordo)

Spoiler:
Già, perchè ζ(-1) risulta essere la somma 1+2+... ecc. e ζ(-1)=-1/12... eppure la cosa non mi convince molto.XD


Non vedo l'ora di leggere il sogno!! :DD
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and the scope of what can be real is enhanced without endangering the integrity of reality.

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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 04/11/2014, 22:19

nagualdreamer ha scritto:
Spoiler:
Già, perchè ζ(-1) risulta essere la somma 1+2+... ecc. e ζ(-1)=-1/12... eppure la cosa non mi convince molto.XD


Non vedo l'ora di leggere il sogno!! :DD


Spoiler:
Infatti ieri sera stavo leggendo riguardo la funzione Z e dopo aver letto che -2, -4 ecc erano 0 della funzione ero rimasto un po' perplesso. Leggendo su internet per capire avevo visto questa cosa di z = -1 e ricordando che un mio amico mi aveva fatto vedere che la somma dà -1/12 (con alcuni passaggi, che non si collegano neanche lontanamente alla funzione z ma sono solo facili conti, che io non reputavo matematicamente leciti ma non sapevo confutare) ho ripreso a farmi un paio di domande. Girando sul web ho poi trovato questa semplice spiegazione che mi ha sollevato l'animo permettendomi di dare almeno un senso logico. Insomma che quel -1/12 non è esattamente un numero a caso.


Haha grazie! Comunque l'ho appena trascritto : Chessygrin :
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


Legenda Diario dei Sogni Lucidi:
Spoiler:
- Pre-lucido, quando sto acquisendo lucidità ma la consapevolezza non è ancora sufficiente
- Sogno Lucido, quando ho consapevolezza del sogno ed eventualmente padronanza di esso
- Veglia, quando sono sveglio
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 13/11/2014, 21:38

"Oniria. Fermata Oniria. I Passeggeri sono pregati di scendere"

Sogno fatto il 13/11/2014

Non un lucido particolarmente memorabile. Anche perché non ne ricordo quasi nulla. Al solito per la mia pessima abitudine di non alzarmi dopo un lucido per trascriverlo. Riporto il sogno sul diario più che altro perché mi è servito come fonte di ispirazione per nuove task e per il fatto che ho utilizzato con successo la tecnica del tram della quale da un po' di farfuglia in chat (che è una DEILD di fatto).

Sono in un sogno di cui non ricordo quasi niente. Sono in un posto.. ci sono compagni di classe del liceo e non. Sembra sia una gita scolastica.
Divento lucido, non ricordo come, non ricordo quando. Faccio delle cose. Ho la sensazione che siano successe svariate cose ma faccio molta fatica a ricordarle. So di essere andato in giro alla ricerca di qualcosa da fare e di aver rotto dei vetri con le onde d'urto.
Dopo un po' la situazione si destabilizza e vedo tutto nero.
Subito sollevo il braccio sinistro (non so dire se fosse quello onirico o quello vero) e immagino di essere appeso ad una maniglia in un tram. Una parte della mia mente non riesce a lasciar stare il fatto che in realtà sono sul mio letto. Dopo delle ipnagogiche tattili che sopraggiungono subito ho la sensazione di essere con gli occhi chiusi all'interno di un tram. "Tram di ritorno per il mondo dei sogni" penso.
Vengo sballottato un po' finché le ipnagogiche diventano anche visive e decisamente contorte perché influenzate dai miei pensieri. Mi vedo sdraiato sul letto il quale però continua a muoversi a destra e sinistra come se fosse esso stesso il tram che zigzagga sulle rotaie. Perdo lucidità e inizio a preoccuparmi del fatto che agitando così tanto il letto sveglierò i miei parenti.

Con delle oscillazioni dell'anca controbatto il movimento del letto riuscendo finalmente a fermarlo.
Mi ritrovo a Roma, presso un qualche edificio dell'antica città. Ci sono i miei e anche mia zia. Mi parlano di alcune cose. Dopo un po' affacciandomi da un balcone e vedendo l'aiuola verde sottostante mi viene il dubbio di non essere davvero sveglio. Ripercorro mentalmente quanto accaduto prima e così dopo aver fatto il check del naso esulto. Tiro un pugno ad un palo di ferro e lo rompo. giro per il palazzo e raggiungo un'altro balcone. Penso se buttarmi di sotto ma poi cambio idea. Vedo un tizio sul balcone di fronte che sembra sia ad una festa di laurea. C'è molta gente con quel tizio. Così lo chiamo a gran voce: "Ehi! Tu!"
"Chi io?"
"Sì tu! Ecco, vai a fare in culo!"
Non so perché mi comporto così con quel PO, sembrava avessi una sorta di rabbia repressa che volevo sfogare.
Torno al centro dell'edificio e pian piano mi rendo conto di essere al centro di piazza San Pietro. Penso a cosa fare e così decido di spiccare un salto e uscire dall'atmosfera. Mi metto al centro della piazza e salto. Purtroppo il mio balzo e di poco più che un metro. Provo a saltare nuovo e niente, chiudo gli occhi e continuo a muovere le gambe come se saltassi di continuo. Al quarto o quinto salto i miei piedi colpiscono una sorta di strato condensato di aria e così rimbalzo verso l'alto. Ho gli occhi chiusi ma sento che sto salendo vertiginosamente e mi viene il vuoto allo stomaco. Qualche istante dopo mi sveglio.
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 20/11/2014, 13:48

Proiettato in un Anime

Sogno fatto il 20/11/2014

Vado a letto nemmeno tanto tardi. So già che poiché mia sorella si sveglierà per andare a scuola mentre io potrò continuare a poltrire, è probabile che per poco mi sveglierò anche io: un buona occasione per una WBTB o una DEILD giusto? E invece no, zero sbatti così mi ri-addormento e inizio a sognare. Fortunatamente la lucidità arriva da sola dopo un po', probabilmente facilitata dal mio risveglio.

Sembra che io stia guardando una puntata di One Piece anche se alcuni dei personaggi non li riconosco affatto. La scena è ambientata dentro la nave di Boa Hancock: nella stiva è stato infatti riunito tutto l'equipaggio per un discorso importante.
Hancock inizia a parlare del fatto che tutti loro devo allenarsi molto duramente e che a tale scopo ha in mente uno schema molto utile. Subito dopo chiede che tutte le riserve di viveri vengano spostate in una stanza blindata all'interno di una scialuppa.
La cosa rende subito dubbiosi tutti i membri dell'equipaggio. Molti però capiscono dove Hancock vuole andare a parare e quindi esultano urlando e applaudendo. La scena si sposta alla sera del giorno stesso ed è sempre ambientata sulla nave di prima ma ora l'inquadratura è incentrata su un membro particolare dell'equipaggio: Nami. Nami non riesce a sopportare questa decisione presa da Hancock riguardo alle riserve di cibo così sale su un hovercraft accompagnata da Chopper e... da me! Infatti come al solito mi ritrovo direttamente coinvolto della storia a cui stavo assistendo fino a poco prima.
Io e Chopper cerchiamo di calmare Nami inutilmente: lei accelera e punta dritta contro la stanza blindata. Tutto l'equipaggio di sveglia: si sento urla, gente che si incazza, gente che festeggia. Quando stiamo per sfondare la porta schiantandoci contro di essa tutta la nave si distrugge e collassa su sé stessa. L'intero equipaggio di trova con l'acqua alla gola.
"Bene, vedete quell'isola sulla destra? Raggiungetela a nuoto e fate in modo di portare anche i viveri che riuscite a trascinare!"
Quando sono quasi giunto a riva noto che c'è un sistema di capanne e di infrastrutture costruite con il bambù. Alcuni uomini della ciurma iniziano a salire le scale di bambù e rifugiarsi con i viveri. Io invece d'un tratto sento un grugnito piuttosto inquietante. Ne intuisco subito la natura e poco dopo scorgo, nascosto sotto le pile di bambù, un lupo che sembra tutt'altro che amichevole. L'istinto di paura e quello di sopravvivenza richiamano la coscienza al suo dovere: eccomi lucido.
Mi giro verso Boa Hancock e vedo che sta disperatamente cercando di prendere un sacco pieno di viveri che galleggia in lontananza sull'acqua ma le onde la ostacolano. Mi getto a nuoto e recupero rapidamente il bottino. Nel mentre osservo la realtà in cui mi trovo. È decisamente strano. Le persone sono disegnate esattamente come nel cartone. L'ambiente è tridimensionale e l'acqua e le piante sembrano reali. Tuttavia c'è armonia, è una sorta di stadio intermedio tra 2 e 3 dimensioni, sembra un cartone ma sembra anche vero e la cosa non è paradossalmente in contraddizione nella mia visione. Mi guardo le mani e vedo che anch'esse sono disegnate. C'è il contorno nero, sottile, attorno alla loro sagoma e qualche linea nera che cerca di rappresentare la mia pelle rovinata dalla fatica dell'impresa.
"Ben fatto!" esclama lei, mentre Nami e Chopper iniziano a salire le scale di bambù.
"Attenti" dico io, "c'è un lupo in agguato da quelle parti"
"Sì l'ho visto anche io" conferma Hancock, "E ora sa che noi sappiamo"
Così ora che sulla riva bagnati dalle onde ci siamo solo io ed Hancock la bestia scatta verso di noi uscendo allo scoperto. Il lupo si getta su di me, fa un balzo e quando sta per azzannarmi io salto all'indietro facendogli battere i denti a vuoto. Mentre sono in aria subito preparo in contrattacco: "Tajuu Kage Bunshin no jutsu!". Da quanto tempo aspettavo questo momento! La moltiplicazione del corpo funziona (anche se non è esattamente quella "suprema" che avevo cercato di evocare con la formula) e ora due copie mi affiancano. Solo allora mi rendo conto di essere vestito come Naruto. Dopo un paio di cazzotti con una presa sul collo dell'animale mi porto sopra di lui e lo finisco con una gomitata sulla spina dorsale. Con l'attacco vedo per un attimo i nervi del lupo infiammarsi e le mie copie scomparire (doh! neanche il tempo di parlare un po' con loro). La visione crolla e perde di consistenza. Mi sforzo di immaginarmi agganciato ad una rete che avevo visto vicino alle pile di bambù: sì la sento con le dita! Le sensazioni tattili ci sono ma ogni volta che provo ad aprire gli occhi onirici la vista di frega. Tento un po' di volte a vuoto. Provo ad immaginare i personaggi prima e la visione lentamente si concretizza. All'inizio sembrano solo pensieri poi senza che io me ne accorga tornano a costruire la realtà intorno a me.
"Questo è l'allenamento di cui vi parlavo. Non serve a niente se fate esercizi mirati e basta. Il vero allenamento è quando dovete mettete in gioco la vostra vita: lì diventa efficace. Per due anni vivremo su quest'isola dovendoci procacciare il cibo e dovendo combattere per sopravvivere. Le riserve che vi ho fatto trasportare serviranno solo per le situazioni di emergenza. Forza, esploriamo quest'isola!"
Qui però la visione collassa del tutto e non c'è niente da fare.

Successivamente, forse nella REM seguente, ho diversi falsi risvegli e in tutti riesco a prendere lucidità. Ogni volta però il sogno si resetta e quindi non riesco a fare quasi nulla. Mi rendo conto che una volta presa lucidità devo stare fermo e rilassarmi: il sogno non è ancora pronto.

Quando finalmente è pronto ho perso lucidità a furia di aspettare. Mi ritrovo nella realtà virtuale di Mirror's Edge insieme a due miei amici, guidati dalla voce di una mia amica che ci parla dal mondo reale. Dopo un po' capisco che potrei essere in un sogno ma anche qui finisco per svegliarmi. Poco male, anche il sogno non lucido è stato bello con tutti quei trick che mi sono ritrovato a fare haha
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


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