Bene, eccoci qua! Con questo post inizia ufficialmente il diario onirico LaBerge Style!
Ora in cui sono andato a letto: 1:30 del mattino
Cibi mangiati: ho cenato con un Polletto Piccante e un paio di medie di birra. Più avanti nella serata ho bevuto Rhum e Assenzio
Note sulla giornata: Il Venerdì sera ho lezione di difesa personale, quella di ieri è stata particolarmente divertente ed entusiasmante, mi ha lasciato un bell'umore addosso fino a quando sono andato a dormire
Note sulla fase di addormentamento: Ero piuttosto stanco, mente annebbiata. A parte i gatti che sono venuti subito a farmi compagnia un po' giocherellando non ricordo altro.
Ecco ciò che ricordo dei sogni fatti:
[...] Sono davanti al pub di DC, siamo io, lui e altre persone, una di queste è NM, la nuova cameriera. E' buio, notte fonda, forse le 4 del mattino. Ha smesso da poco di piovere, in cielo non si vedono stelle, non passano macchine e le luci nei palazzi circostanti sono quasi tutte spente. Riesco a scorgere in lontananza le luci stradali che punteggiano le colline. Ho vaghi flashback di una missione appena fatta assieme: siamo una squadra speciale che pilota dei robot in stile Patlabor e per entrare in missione usiamo i telefoni, tramite i quali ci uploadiamo direttamente all'interno dei robot.
Facciamo due parole sulla missione appena fatta, poi ognuno va a casa sua.
[...] qui c'è un buco temporale [...]
Vedo la parete di una camera della casa dove abito. Sembra un appartamento americano preso da un telefilm anni '90, l'unica cosa è che le pareti sono azzurrino pallido come quelle della mia camera/sala. Appeso alla parete, dietro ad un tavolino che fa da penisola, vedo il telefono che utilizzo per andare in missione: è un vecchio modello nero con la rotella per i numeri. Dalla portafinestra entra una bella luce mattutina, saranno le 10 circa, sposto lo sguardo per guardare fuori ma non vedo niente, a parte un accenno di sagoma in controluce del balcone. Quando riporto lo sguardo sul telefono lo vedo completamente cambiato: è un modello digitale grigio pallido con tanto di tastierino alfanumerico messo in verticale, tastierino numerico e tasti funzione. La disposizione dei tasti ricorda vagamente la silhouette di un robottone dei cartoni animati anni '80/'90.
"Oh, mi hanno fatto l'upload del telefono!" esclamo mentalmente.
[...] altro buco temporale [...]
Sono davanti al pub di DC, è notte, devono essere le 3-4 del mattino. Nuovamente è appena piovuto e l'aria sa di ozono, deve esserci stato un bel temporale mentre eravamo in missione. A differenza del giorno prima (ho coscienza che questo è il giorno dopo rispetto all'inizio del sogno) il locale è ancora aperto, entro dentro e vedo che stanno per chiudere. C'è nuovamente NM, la cameriera (che fa parte della squadra), ricordo che scambiamo un paio di battute io, lei e DC, dopo di che mi infilo l'impermeabile (fa molto constantine) ed esco.
Mentre percorro la leggera salita che porta sulla via principale di Fossano ho alcuni flashback delle missioni che abbiamo compiuto in questi giorni: un supercriminale piuttosto folle, reduce di guerra impazzito, se ne va in giro a tentare di conquistare le città Italiane con una squadra di mercenari senza scrupoli e alcuni demoni presi direttamente dagli scavi proibiti di Marte (nel sogno gli avvenimenti di DOOM sono veri).
Appena raggiungo la fine della salita mi volto a sinistra per imboccare la via principale in direzione di casa, e quello che vedo per poco non mi fa trasalire :
L'inizio della via è su un ponte di pietra a due arcate consecutive, di quelli in stile vittoriano, il fiume vi scorre placido sotto (nella realtà non vi è nessun ponte, ma una piazza che funge da ingresso sia ad una chiesa che alla rimessa delle ambulanze del vicino prontosoccorso, ma non è questo a farmi trasalire). Sul ponte, rivolti dal lato verso il locale di DC, vi sono due file (una per ogni arcata) di mercenari con armi pronte e spianate mescolati a demoni di Marte armati di tutto punto. Alcuni di questi demoni sembrano ai Vermoni viola di Dungeon Master (un vecchio gioco fine anni '80 per Amiga) sui quali sono state montate imbracature dotate di sella e mitragliatrici al plasma. "Dannazione, hanno scoperto la nostra base operativa!" penso...
Dicevo, faccio per trasalire ma riesco a trattenermi all'ultimo istante: non conoscono le nostre vere identità e se riesco a passare disinvolto dietro al loro schieramento non solo non mi scoprono, ma magari posso anche rovinargli la festa. Improvvisamente l'impermeabile diventa un cappottone alla Devil May Cry, sento al suo interno il confortevole peso del fucile ad impulsi e della sciabola potenziata.
Infilo le mani in tasca, chino il capo e cammino più disinvolto che posso dietro alle loro fila, imboccando la prima arcata del ponte. Il loro capo è lì, proprio in mezzo al primo schieramento, che sta scrutando in direzione del pub come se stesse cercando qualcosa. "Conoscono l'ubicazione generica della base, ma non sanno ancora dove è! Forse sono ancora in tempo per sviarli!", detto fatto osservo lo schieramento: sono tutti rivolti verso il lato esterno del ponte, messi belli in fila, mi danno la schiena e non mi stanno calcolando... perfetto!
Estraggo il fucile ad impulsi, lo tengo di traverso verso la mia sinistra e mentre inizio a correre premo il grilletto... una sventagliata di proiettili accelerati da impulsi ionici colpisce lo schieramento, falcidiando buona parte dei presenti... il capo ovviamente si accorge di quello che sto facendo e, sogghignando sbraita "Bene, uno dei polli si è fatto scoprire... ti credi furbo eh? Beh, siamo in troppi, anche per te, e armati pesantemente! Uomini, uccidetelo!" Vedo gli uomini afferrare le loro armi, per lo più mitragliatori pesanti anticarro, girarsi e iniziare a sparare nella mia direzione.
Me l'aspettavo, solo un paio di secondi più tardi... ma poco importa: vedo la fine della prima arcata poco dinnanzi a me, proprio il punto dove c'è un'interruzione nelle fila del nemico! Corro in quella direzione e mi butto in acqua.
Ho ancora il tempo di sentire la sua voce abbaiare "Credi che un po' d'acqua ti possa salvare la pelle? Queste sono armi anticarro, i loro proiettili sono mortali fino a 10 metri sott'acqua! Sei finito!"
Questa in effetti non l'avevo calcolata... sento i proiettili che mi passano di fianco, non passerà molto prima che uno riesca a centrarmi... nuoto disperatamente verso il fondo del fiume, sperando che si sbagli, ma in cuor mio so che non è così. E' tutto buio, dannatamente buio, non vedo nulla, neppure le particelle in sospensione nell'acqua... so solo di essere a mollo e di non poter respirare.
Istintivamente, come ultimo atto disperato, attivo uno scudo di protezione psichico... so che non può resistere a lungo contro quelle armi, ma almeno servirà a qualcosa...
Buio
DRIIINNN
Buio
DRIIINNN
Lo squillo insistente mi costringe ad aprire gli occhi
Sono a letto, vedo una camera quadrata, di fronte a me un armadio a muro in legno chiaro chiuso solo in parte, le pareti della camera sono color crema, e sulla destra, subito di fianco alla porta che da sul bagno privato c'è un telefono che sta squillando. Sposto le coperte, deve fare parecchio freddo fuori perchè stavo dormendo con un piumone. Mi alzo, sono in boxer bianchi aderenti, rispondo al telefono e la voce femminile di una IA (intelligenza artificiale) mi da il buongiorno "Buongiorno! E' stato risvegliato come da programma." C'è uno spazio di mezzo secondo tra questa frase e la prossima, ma mi è sufficiente per riconoscere la IA della nostra centrale operativa (fate conto un Jarvis al femminile) e per ricordare che questa è la procedura di risveglio casomai dovessimo morire sul campo: il nostro corpo viene digitalizzato dal cellulare che abbiamo in tasca e, tramite le linee telefoniche, trasmesso alla centrale operativa, dove viene ricostruito e rimesso in vita. La sensazione finale è quella di essersi fatto un lungo sonno. Questo tipo di messaggio è stato programmato nella IA per farci capire, al risveglio, che cosa è successo. Morale della favola: sono morto dopo quel tuffo... probabilmente la mancanza d'aria, probabilmente uno di quei proiettili anticarro... chi può dirlo.
Il messaggio continua "Il suo atto eroico è stato molto apprezzato, anche se non...hhhhhhhhhhhh " la voce della IA viene nascosta da un rumore di fondo, all'inizio sembra il classico brusio da comunicazione disturbata ma ascoltando bene sembra sempre di più un potente vento in lontananza... e a giudicare dal variare del volume si sta avvicinando.
Stacco la cornetta dall'orecchio e la guardo con fare interrogativo, giusto in tempo per scoprire che ormai il vento si sente anche senza avercela appoggiata... la lascio andare, gettandola lontano da me ma, come in una scena al rallenty, il vento nero inizia ad uscire proprio mentre questa è a mezz'aria... è come se dalla cornetta del telefono stesse passando una tempesta tropicale, la stanza viene spazzata dal vento e una nube nera prende consistenza...
Subito temo un attacco da parte dei nostri nemici... ma poi mi viene in mente "E' il residuo di morte!"... ho a malapena il tempo di richiamare alla mente il fatto che a volte quando uno dei nostri agenti viene ricostruito, sulla linea rimane quello che chiamiamo "Residuo di morte", un collegamento cioè alla dimensione della morte che, se non opportunamente filtrato, può venire materializzato dallo stesso macchinario che rimaterializza l'agente.
[...]
Qui mi sveglio.
Dreamsigns: -----> Qui il thread dove descrivo e catalogo i dreamsigns viewtopic.php?f=7&t=8407#p80462
CONSAPEVOLEZZA INTERIORE:
- Ho flashback di scene d'azione vissuta
- Di fronte ad un'armata di demoni e mercenari mi comporto da eroe, senza un briciolo di paura, sprezzante del pericolo. Ho persino il sangue freddo per elaborare un piano
AZIONE:
- Porto con me un fucile ad impulsi ed una spada potenziata
- Sparo a dei soldati e a dei demoni
- Mi butto, vestito, giù da un ponte all'interno di un fiume
- Attivo uno scudo psichico
- Al telefono risponde la voce di una IA
- Dal telefono sento arrivare una tempesta in lontananza
- Dal telefono esce la tempesta, con tanto di nuvole nere
FORMA:
- Abito in un quello che sembra un appartamento americano preso da un telefilm anni '90
- Guardo fuori dal balcone ma non riesco a scorgere i dettagli del mondo esterno
- Vedo un telefono vecchio stile appeso alla parete di casa (non ho telefoni in casa)
- Quando riguardo il telefono questo ha completamente cambiato forma
- La disposizione dei tasti del telefono è inusuale e ricorda la silhouette di un robottone
- C'è un supercriminale che comanda dei mercenari e dei Demoni che arrivano da DOOM
- Piazza dei Battuti Rossi a Fossano è sostituita da un doppio ponte su di un fiume
- Il cappotto che indosso cambia completamente rispetto a pochi istanti prima
CONTESTO
- Sono parte di una squadra speciale che pilota dei robot in stile Patlabor e per entrare in missione usiamo i telefoni, tramite i quali ci uploadiamo direttamente all'interno dei robot.
- Sono sottacqua, non vedo nulla e so che non posso respirare
- Mi stanno sparando
- Mi sveglio in una camera quadrata con le pareti color crema