Ciao LunainpesciLady, ti ringrazio per questo tuo ulteriore intervento.
LunainpescilLady ha scritto:Fmc tieni conto che è sempre rischioso fare "diagnosi" da soli tramite internet (che poi il termine "diagnosi" non l 'amo neppure troppo ma vabè) . Se poi la tua è solo una riflessione nata da un bisogno di comprenderti è un altra cosa e ci sta....sempre attenzione però
Ti dico subito che avevo approfondito ulteriormente questo argomento con Searig, perché per scendere nei particolari troppo personali è meglio evitare il forum che è pubblico. Anche lui mi diceva che le "autodiagnosi" non sono veritiere, e su questo sono perfettamente d'accordo con entrambi, perché esse possono fornire soltanto delle indicazioni "a grandi linee" circa il problema, mentre per fare una diagnosi esatta ci vogliono dei professionisti, che oltre ad avere molte più conoscenze, vedono anche il tutto da un altro punto di vista (neutrale). E sono ancora più d'accordo su questo punto poiché io non sono né uno psicologo, né un medico, né quant'altro, quindi mi mancano molte conoscenze che possono rendere attendibile la mia analisi (ho 20 anni, quindi non ho problemi a dire che le mie conoscenze sono ancora piuttosto limitate).
LunainpescilLady ha scritto:Non metterei comunque le mani così avanti nell' escludere altre possibili spiegazioni seppur non entusiasmino. Dopotutto si scoprono cose interessanti a volte anche da dove non ci aspettiamo. Se scrivi - non mi interessa, mai farò questo ecc- già metti limiti .
Il mio scarso interesse verso l'interpretazione onirica deriva dal fatto che ritengo che i sogni, anche se sono una cosa bellissima e meravigliosa (sono un onironauta, quindi come potrei negarlo!), sono solo sogni; non mi va di ricercare in essi chissà quale lato nascosto della mia personalità o come fanno molti, il "vero essere" (non mi fucilate per questo, è solo una opinione personale). E te lo dice uno che ha un caos interiore notevole...
Io sono una delle persone più introverse sulla faccia della terra; ritengo che l'introversione sia un aspetto molto positivo, ma fino ad un certo punto! Diventa insopportabile e causa di ansia, come nel mio caso, quando sfocia in una totale inibizione e incapacità a livello sociale, derivata a sua volta da una totale inesperienza verso il mondo esterno (diciamo che parlare agli altri esperimendosi soltanto a monosillabi è una prospettiva alquanto "triste", per usare un eufemismo). Avevo fatto quel test su introversione/estroversione (lo so che i test sono solo puramente indicativi) ed ero risultato -38 su un limite di -40, quindi da ciò si capisce la gravità della situazione e questo non si può negare.
viewtopic.php?f=27&t=2445&start=20Nonostante nella mia testa regni il caos più assoluto (con giornate veramente
NERE, ma TANTO, te lo assicuro) la quasi totalità dei miei sogni sono tranquilli e routinari; se recentemente hai letto in giro per il forum alcuni miei episodi onirici "terribili" e perversi, sappi che sono estremamente rari, con un'incidenza di molto inferiore all'1% (tengo il diario ormai da un anno e su circa 420 sogni annotati quelli terribili si possono contare sulle dita di una mano). La restante parte si svolgono a casa mia, nel liceo che ho frequentato o in giro per le mie zone e
sono totalmente tranquilli. Come avevo già raccontato in un mio vecchio topic, non ho praticamente mai avuto né incubi né sogni terrifici.
Proprio per questo non vedo un legame così forte tra sogno (inconscio?) e personalità: la tranquillità dei miei sogni non rispecchia affatto il disagio che provo per i motivi succitati. L'unica cosa su cui avevo un dubbio erano proprio questi "sfoghi verbali" contro vari personaggi onirici, in particolare i miei genitori, e mi chiedevo, solo per curiosità, se potesse esserci un legame con il sentimento che provo per loro, che nei sogni viene ingigantito.
Come avevo già scritto altrove pochi giorni fa, quando io commento un mio sogno assurdo qui sul forum e scrivo alla fine «...devo iniziare a preoccuparmi» o cose del genere, in realtà so benissimo che tali sogni non sono segno di qualche "squilibrio" mentale, ma è un modo velato per dire «ok, vi ho raccontato il mio sogno osceno, ma non prendetevela con me per quello che ho scritto, ché se la mia mente mi ha proposto ciò, io non c'entro nulla», perché in effetti raccontare episodi di un certo tipo mi causa una certa "vergogna",
(altro bel macigno pesante che devo fronteggiare ogni giorno, il senso di vergogna, ma questo è un altro discorso...), infatti ultimamente me ne sono reso conto e ho smesso di riportare i miei sogni, sia quelli lucidi che quelli comuni, nei miei diari sul forum...al massimo faccio un resoconto su come vanno i miei tentativi di lucidità, che magari possono risultare utili agli altri.
LunainpescilLady ha scritto:Potrebbero essere un esasperazione di quello che davvero vivi con i genitori ma ci sta comunque che provi una rabbia fortissima nei loro confronti e di cui neppure ti rendi del tutto conto.
Diciamo che, come avevo già scritto nel primo post, il mio sentimento verso di loro non è rabbia, né tantomeno odio: mio padre e mia madre sono delle persone eccezionali e su questo non c'è nulla da dire. La mia criticità verso di loro deriva dal fatto che penso che i miei problemi di personalità di cui ho parlato sopra (e non solo) derivino dai loro comportamenti che hanno avuto nei confronti del mondo esterno durante la mia infanzia, periodo nel quale, a mio modesto avviso, si forma la personalità dell'individuo. Se la famiglia è in qualche modo "chiusa" e tendenzialmente giudicante verso il mondo esterno, si sviluppa nell'individuo questa inesperienza sociale, che se fino all'età dell'adolescenza può esplicitarsi soltanto come una semplice timidezza, nella prima età adulta (19-20 anni) se ne prende piena consapevolezza in quanto certe interazioni sociali diventano obbligatorie, ad esempio per questioni lavorative, ma anche semplicemente quando si sente la necessità di avere relazioni di amicizia e sentimentali con altre persone.
Ma poi lo ripeto, non sono uno psicologo, quindi potrei anche sbagliarmi, anche se ne dubito, visto che i collegamenti causa-effetto mi sembrano piuttosto evidenti.
Poi, per capire un altro lato della mia personalità, avevo aperto una riflessione personale, incentrata più che altro sulla mia visione dello scorrere del tempo.
Eccola qua:
viewtopic.php?f=27&t=8665Poi ovviamente non sono sceso nei particolari, ma non tanto perché ho problemi a parlarne, anzi, qui sul forum mi trovo molto bene e vedo che ci sono brave persone. Diciamo che queste sono analisi e riflessioni personali che necessitano di un po' di tempo per essere messe per iscritto. E visto il livello scadente di concentrazione che mi ritrovo diventa un lavoraccio...