Certo il salto di venti metri sarà un pochino difficile da replicare da svegli
, però ho sentito spesso che gli sportivi si allenano anche mentalmente con l'immaginazione (se non proprio coi SL), basandosi su un fatto neurologicamente dimostrato che un movimento immaginato lavora sugli stessi circuiti neurali che intervengono nel movimento effettivo; c'è il famoso esperimento delle dita in proposito.
A un gruppo di persone è stato richiesto di fare per una settimana (o due, non ricordo bene) un movimento con le dita, mentre ad un secondo gruppo di immaginare tale movimento per lo stesso periodo. Controlli medici allo scadere del tempo hanno evidenziato che in entrambi i gruppi le dita in questione risultavano allenate e rinforzate più o meno allo stesso modo!
Certo se uno in un sogno lucido fa salti di venti metri e millemila affondi in un secondo la cosa andrà probabilmente a vuoto, ma se, come suggerito da LCyberspazio, esegue normali movimenti di allenamento in solitaria, esattamente allo stesso modo e senza strafare, forse come esercizio di memoria ideomotoria (mi pare che il principio neurologico esposto si chiami così...) possa funzionare...