Indice Conversazioni Off Topic La dimora del filosofo > Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda LunainpescilLady » 31/10/2015, 21:25

Evvai gente facciamo un club!
Pure io sono un introversa, pure io guardo con nostalgia e dolcezza il passato (pur non in maniera esagerata), pure io ho avuto tra i miei periodi preferiti quando avevo 12-13 anni e infine pure a me piacerebbe nei lucidi tornare indietro proprio in certi periodi!:)
Dopotutto non credo ciò sia stranissimo in quanto gli onironauti ritengo siano accomunati da certe caratteristiche..
Condivido il discorso meditazione perchè appunto insegna a stare nel presente!Potresti provare se non hai tempo tecniche mentre svolgi delle cose come qusndo cammini o forse addirittura quando suoni...sai magari già mediti ma non lo sai ehehe


Comunque quoto chi dice che per avere 15-16 siete davvero profondi rispetto a tanti adolescenti!
... -mi dica un ultima cosa.E' vero?O sta succedendo dentro la mia testa?-
-Certo sta accadendo dentro la tua testa, Harry.Ma perchè dovrebbe voler dire che non è vero?- (Harry Potter)


Si dice che per soppravivere qui bisogna essere matti come un cappellaio.E per fortuna...io lo sono. (Alice in Wonderland)

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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda NovaKZ » 31/10/2015, 22:52

LunainpescilLady ha scritto:Evvai gente facciamo un club!
Pure io sono un introversa, pure io guardo con nostalgia e dolcezza il passato (pur non in maniera esagerata), pure io ho avuto tra i miei periodi preferiti quando avevo 12-13 anni e infine pure a me piacerebbe nei lucidi tornare indietro proprio in certi periodi!:)
Dopotutto non credo ciò sia stranissimo in quanto gli onironauti ritengo siano accomunati da certe caratteristiche..
Condivido il discorso meditazione perchè appunto insegna a stare nel presente!Potresti provare se non hai tempo tecniche mentre svolgi delle cose come qusndo cammini o forse addirittura quando suoni...sai magari già mediti ma non lo sai ehehe


Comunque quoto chi dice che per avere 15-16 siete davvero profondi rispetto a tanti adolescenti!



Dopotutto sono queste le cose che ci rendono Uniti e che fanno nascere in noi la passione per i sogni ma ancora meglio la. Voglia di conoscerci :) . Per quanto mi riguarda Posso dire che l'interesse ai sogni ha dato una svolta alla mia vita facendomi vedere il mondo con occhi diversi. Inoltre ha fatto nascere in me passioni che non avrei mai pensato neanche di prendere in considerazione. Prima ero un ragazzo superficiale, consideravo tutte queste cose noiose e una perdita di tempo, certo mi piacevano i sogni lucidi ma solo per divertimento (intendiamoci i soliti pensieri da maschi che vengono ad esempio ai miei amici quando ne parlo).

Comunque quoto chi dice che per avere 15-16 siete davvero profondi rispetto a tanti adolescenti!


Grazie, mi fa piacere che la pensi così :)
Comunque è vero che la maggior parte degli adolescenti sono superficiali. Ne ho avuto prova un po' di tempo fa quando magari parlavo ai miei amici dei sogni lucidi dicendo loro cosa si può fare e loro mi rispondevano con un secco : ma tu non hai un ca**o da fare tutto il giorno?
Io non me la prendevo anzi capivo quanto sono fortunato a farlo e per quanto provavo a farlo capire anche loro, pensavano fosse solo una perdita di tempo, tutt'oggi non riesco a capire se sono io quello strano che si interessa un po' a tutto e che voglio conoscere meglio questi aspetti personali. Ma dopotutto il mondo è bello perché vario

Scusate l'OT e il fatto che mi sia dilungato sulla mia vita che probabilmente non interesserà a nessuno ma sentivo di farlo.


Ritornando a te fcm non so se te lo avevo già detto ma non posso che confermare che la meditazione ti possa aiutare a vivere più nel presente o perlomeno provaci
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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda LunainpescilLady » 01/11/2015, 1:58

Ah ma quello non ha a che fare con l'età guarda. Questo pensiero l'ho visto fare a gente di tutte le età :) :(
... -mi dica un ultima cosa.E' vero?O sta succedendo dentro la mia testa?-
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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda GrG » 30/12/2015, 20:02

Intervengo anche io... Anche a me manca il passato. La mia vita è partita dal basso, ha raggiunto un picco (spero non sia l'ultimo) e ora è in discesa. Più che vivere nei ricordi, ultimamente sono afflitto da problemi esistenziali e mi fa piacere vedere che ci sono altre persone che vi riflettono sopra.

Fino a un pò di anni fa pensavo che desiderandolo avrei potuto cancellare dalla mia mente vecchi ricordi negativi. In questi ultimi anni invece vivo cercando di ricordare sempre tutto, perché secondo me i ricordi sono una parte di noi. Immagina di svegliarti domani e non ricordare nulla, se non il tuo nome, di non riconoscere i tuoi amici, la tua famiglia, niente. Questo significherebbe che la persona che eri è morta e ne è nata una nuova. Per questo non voglio dimenticarmi niente, non voglio dimenticare nessun pezzo della mia vita.

Inevitabilmente però i ricordi con il tempo si offuscano, ma questo secondo me non significano che spariscono, infatti se li si associano a degli oggetti è possibile rievocarli più facilmente.
A volte ho quasi il dubbio che eventi passati siano accaduti veramente... per questo ho deciso di vivere lasciando il segno, per lasciare una prova oggettiva della mia esistenza e delle mie azioni.
Il modo che ho trovato per lasciare il segno, consiste nell'aiutare le altre persone, ma di modi ce ne potrebbero essere altri..
Ad esempio, sperando che questo forum reggerà abbastanza, nel futuro potrò leggere questo stesso post e ricordare questo momento :)
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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda EternalDreamer94 » 23/01/2016, 2:33

Leggendo il tuo post ho notato che io e te ci assomigliamo molto, anch'io fin dalle elementari sono sempre stato un ragazzo timido e introverso che si annoia a stare in compagnia, non ho mai avuto amici o la ragazza e quando avevo un momento libero (allora come tutt'ora) mi lascio andare alle mie più disparate fantasie che poi si sono evolute in autoanalisi e in pensieri profondi e filosofici, e anch'io penso di avere una quantità di pensieri molto superiore rispetto alla media dei miei coetanei, ma non ti preoccupare, non c'è niente di male in questo, l'importante è che quei pensieri non ti danneggino e non ti impediscano di fare quello che desideri!

Personalmente a me non è mai capitato di guardare gli anni che ho vissuto e di considerarli come un'escalation di anni uno più bello o brutto dell'altro anche perché, non è così, certo, la vita di è fatta di alti e bassi, alcuni molto alti e molto bassi ma non di escalation per cui penso che il senso di decadenza che hai sia solo un'illusione dovuta al fatto che non riesci a vedere quello che hai in questo momento, ipotizzo, che mentalmente tu sia rimasto ancora nel 2011 quando hai visto la tua felicità svanire e ti sei convinto che non saresti mai più stato felice se non ricordando i tuoi momenti pre-2011.

Per me, il periodo più brutto della mia vita è stato tra il settembre 2012 e il giugno 2013, è un periodo che pagherei per non rivivere ma mi ha insegnato una cosa: ovvero che la nostra felicità è fragile e può esserci tolta con facilità in qualsiasi momento perciò è giusto valorizzala e cercare di godersela appieno.

Quindi se vuoi qualche consiglio: come prima cosa cerca di pensare un po' meno al passato (non di smettere completamente, solo un po') e cerca di rispondere alla domanda: "Che cosa ho io di bello in questo momento?" e quando hai trovato la risposta prendi quelle cose e cerca di dargli più spazio nella tua vita, io l'ho fatto e ho ritrovato la felicità! A tal proposito ti lascio una citazione che forse potrebbe fare al caso tuo:
Spoiler:
“L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se c’è n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione ed apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi o cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”- Italo Calvino, "Le città invisibili"


Infine ti consiglio di pensare un po' di più al tuo futuro dato che potrebbe non essere così radioso come il presente, in fondo hai 20 anni, ci sono uomini e donne di 40-50 anni che considerano il periodo attorno ai 20 anni come il più bello della vita e pagherebbero per riviverlo, io "non permetterò a nessuno di dire che questa è l'età più bella della vita"*, ma se non avessero tutti i torti?
Spoiler:
*Citazione di "Avevo vent'anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è l'età più bella della vita." - Paul Nizan, "Aden Arabia"


Spero vivamente che leggerai questo messaggio e soprattutto che ti sia stato d'aiuto. Se ti va di scambiare qualche pensiero filosofico e profondo con me inviami un PM, ciao e buona fortuna!
Ultima modifica di EternalDreamer94 il 23/01/2016, 16:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda EternalDreamer94 » 23/01/2016, 2:48

NovaKZ ha scritto:Ne ho avuto prova un po' di tempo fa quando magari parlavo ai miei amici dei sogni lucidi dicendo loro cosa si può fare e loro mi rispondevano con un secco : ma tu non hai un ca**o da fare tutto il giorno?


Potevi rispondergli con un: in realtà non ho un ca**o da fare tutta la notte! :wyn:
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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda Viaggiatore » 10/09/2017, 18:04

i ricordi sono la nostra ancora cioè dove abbiamo dei legami
c'è un processo da fare per lasciare i ricordi
ricapitolare e prendere decisioni attraverso il silenzio interiore
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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda Eon » 17/09/2017, 22:57

Personalmente ho provato a fare un piccolo esperimento per stabilire se i ricordi siano reali o cambino col tempo, ho preso degli "screenshot mentali", ovvero ho analizzato in momenti particolari la mia percezione del presente e la ho annotata. Ne ho fatti alcuni in momenti normali, alcuni in momenti significativi, quali una vacanza invernale ed un periodo "solitario", sapendo che sarebbero stati tra i ricordi più modificati dal tempo. Col passare dei mesi, confrontando ricordi e annotazioni, mi sono accorto di quanto piano piano rivivessi in modo diverso quei ricordi, in modo sempre più particolare, legandoli ad emozioni che non c'erano state, ad aloni quasi magici, in breve sono giunto ad una semplice conclusione.

Ogni ricordo che abbiamo è stato vissuto nello stesso modo in cui percepiamo il presente, in modo "normale". Gli aloni mistici, le emozioni così particolari, la magia, sono soltanto illusioni aggiunte in modo crescente dal tempo, di fatto deterioramenti delle strutture fisiche del nostro cervello che li trattengono.

I ricordi fanno parte della struttura del nostro cervello, sono particolari collegamenti sinaptici che assumono nella nostra coscienza il valore del ricordo, ma questi collegamenti col tempo si modificano proprio a livello materiale, modificando quindi anche la nostra percezione dei ricordi, che assumono per questo dei tratti assolutamente dinamici. Così dinamici che basta anche soltanto riportare alla mente un ricordo per modificarlo, ogni volta che lo facciamo!

Dovreste leggere "The memory illusion" di Julia Shaw, è un libro sul tema che vi dirà molto molto di più (scardinando buona parte della vostra sicurezza sui ricordi), inoltre cercando su internet troverete studi che confermano tutto quel che ho scritto, lo so perché li ho inseriti nella mia tesina del liceo sui diari personali che ho fatto a Giugno. Ci tenevo a scriverne anche se la discussione è di anni fa perché a me sarebbe piaciuto saperlo prima,
un saluto!

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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda LuKe94 » 11/10/2021, 12:10

Ci sono pensieri molto profondi in questo post.
Finora sono cose su cui avevo ragionato anch'io ma non credo di aver mai condiviso a pieno con qualcuno.
Anche perché le persone sembrano avere una certa repulsione a confrontarsi su questi aspetti...o forse sono io che non voglio essere visto come eccessivamente attaccato al passato.

Comunque mi identifico molto sul post dell'autore... e non sono l'unico rileggendo alcuni post :)
Vorrei aggiungere alcune cose personali.
1) Io smettevo di cercare musica nuova nei periodi peggiori, per evitare di associarla a quel periodo in futuro. E non ascoltavo la musica migliore, per non rischiare di inquinarla associandola a quel periodo.
2) Probabilmente la nostalgia dei "bei vecchi tempi" è tipica della tarda adolescenza, quando i cambiamenti della vita diventano sempre più duri da affrontare. Poi se negli anni si trova un equilibrio ci si fa l'abitudine, si diventa più forti, e la nostalgia scompare. Almeno per me è stato così, sono affezionato ad alcuni periodi del mio passato (2011 e 2014 in particolare) ma a 27 anni sono anche felice di vivere il mio presente.
Ovviamente esistono cose che vanno oltre il nostro controllo, come lutti e malattie, che vanno ad alterare i nostri periodi a qualsiasi età.
3) il modo migliore per evitare periodi negativi (salvo imprevisti) è non avere grosse aspettative e lasciarsi un po' trasportare. Più si tende a emulare il passato peggio viene fuori.
4) I periodi brutti ovviamente vanno evitati, ma se succedono ti possono insegnare molto su come apprezzare il presente.
Anche il solo fatto di respirare ancora.
5) Per me i periodi in cui sono al top sono i più favorevoli per i sogni lucidi.
“Professore, è vero tutto questo? O sta accadendo dentro la mia testa?”
“Certo che sta accadendo dentro la tua testa, Harry! Dovrebbe voler dire che non è vero?”
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