Non vorrei essere deludente, ma la butto un pochino sul biologico (alla fine però converrò con te, per cui stiamo solo dicendo la stessa cosa in termini diversi e non ti sto contrastando!
). L'energia serve per fare cose, come giustamente hai notato. La nostra energia è ATP, adenosin tri fostato, che è una molecola che continene una certa quantità di energia solare incapsulata. Spaccando la molecola togliendole un fosfato, ne otteniamo due: adensois di fosfato e un fosfato isolato; avendo rotto il legame abbiamo liberato il quantitativo di energia in esso contenuto e lo utilizziamo per fare cose. Tutto: dal muoverci al pensare. Ogni cosa che facciamo ha un costo in ATP, o energetico, più in generale. Le materie prime ce le procuriamo attraverso il cibo (ed è per quello, analizzando il concetto di catena alimentare che tutte, infine, non sono che energie di origine solare incapsulate sotto forma di molecole organiche, cioè energia biochimica). Per spaccare l'ATP e tirarci fuori l'energia da utilizzare lo bruciamo ed è per quello che respiriamo (ci serve l'ossigeno per la combustione) e la respirazione è collegata direttamente, come dici, all'energia.
Come hai detto fare cose ci prende energie, ma più che ci prende direi "costa" energie, quindi noi abbiamo un certo quantitativo disponibile nell'immediato e altri quantitativi immagazzinati (zuccheri, trigliceridi e lipidi), ma che utilizziamo di meno per ragioni metaboliche di risparmio (il nostro metabolismo accede alle scorte solo in caso di urgenza). Così, come hai detto, le nostre energie crescono e calano. Non è che le energie di per sé crescano, ma il nostro quantitativo (dipendente dall'ambiente e dal suo utilizzo) cresce e cala.
Per questo motivo abbiamo un certo tot di energie giornaliero che possiamo "sprecare" oppure utilizzare costruttivamente, come hai detto tu. Canalizzare le proprie energie, attraverso un oculato utilizzo sia fisico che psichico delle stesse, aiuta quindi ad averne a disposizione per le cose che ci premono, come tu hai detto per i sogni lucidi: in questo caso parli di una canalizzazione di tipo prevalentemente psichico: usare le proprie energie mentali (o, nel discorso fatto, il quantitativo di energia biologica a disposizione delle nostre risorse psichiche) in modo buono e ben diretto ci eviterà dispersioni inutili e inefficaci verso cose più futili e ci potrebbe garantire una qualche probabilità maggiore di ottenere la lucidità in sogno.
Come vedi non volevo fare il guasta feste buttandola sul biologico-materialistico, anche perché pure considerando l'energia sotto questo punto di vista, si arriva pressapoco alle stesse conclusioni dal punto di vista del suo utilizzo!