International Lucid Dream Induction Study

Link Ufficiale: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7379166/
Autore delle informazioni originali: Denholm J. Aspy 

Come suggerisce il titolo, riassumibile nella sigla ILDIS, in questo articolo parleremo di un interessante studio condotto in merito all’analisi dell’efficacia di ben cinque diverse combinazioni di tecniche di induzione del sogno lucido (SL). Alcune di queste le conosciamo molto bene: si tratta del test di realtà (RT o RC, Reality Check), Wake Back to Bed (WBTB), la tecnica Mnemonic Induction of Lucid Dreams (MILD), il Senses Initiated Lucid Dream (SSILD) e una tecnica ibrida che combina elementi di MILD e SSILD.

I 355 partecipanti hanno completato due questionari di monitoraggio/raccolta dati, uno pre-test e uno post-test, correlati rispettivamente alla settimana prima e dopo l’inizio dell’utilizzo delle tecniche. I risultati ricavati suggeriscono che la tecnica MILD e quella SSILD sono efficaci allo stesso modo, mentre quella ibrida non ha mostrato particolari vantaggi rispetto alla pratica in senso unilaterale di una o dell’altra, prese separatamente. Il che significa che praticare MILD o SSILD può essere funzionale all’induzione dei SL, ma mischiare contemporaneamente le due tecniche non porta nessun vantaggio. Inoltre, nel momento in cui una delle due tecniche abbia avuto successo, si è notato che bastavano 10 minuti per addormentarsi e che la memoria dell’esperienza onirica appena vissuta era stata ottimizzata.

Un altro dato rassicurante consiste nella conclusione che aver indotto un SL con queste tecniche non abbia inficiato negativamente sulla qualità del sonno. Inoltre, stando alle informazioni ricavate dallo studio, le tecniche erano efficaci indipendentemente dalla frequenza di base dei sogni lucidi o dall’esperienza precedente dell’individuo con le varie tecniche di onironautica.

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