Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda Krenshar » 26/03/2014, 23:48

KaitoH2 ha scritto:...Non so bene come riesco a salirci senza che il sedile mi si infili nel culo e così iniziò a pedalare...


Hahahahhahahah sto morendo xD. Comunque mozzafiato come sempre ^^
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 30/03/2014, 14:17

Lei mi salva il lucido, io le salvo la vita

Sogno fatto il 30/03/2014

Albergo, sera tardi, gita scolastica: si preannuncia una notte divertente. Salgo all'ultimo piano dell'hotel, per raggiungere la mia stanza che condivido con 3 miei amici. Arrivato lì scopro che il sistema dell'albergo non è esattamente come lo avevo immaginato. L'ultimo piano è fatto da un gigantesco appartamento unico suddiviso in più stanze tra loro comunicanti dove stanno 5-6 gruppi di persone. Come se avessero buttato giù le pareti che dividono una stanza d'albergo da un'altra e avessero fatto un enorme cosa unica.
Entro in una stanza che non è la mia, ma me ne accorgo solo dopo chiacchierando con una biondina lì vicino. La camera è piena di pizze. Ci sono pizze ovunque: sui divani, sui tavoli, sui lampadari.
Lascio perdere e vado a cercare i miei coinquilini.
Succede un casino che non ricordo, ma insomma dopo aver parlato con della gente, tra cui E, mi ritrovo a saltare giù dalla finestra del palazzo per salire sul tetto di un edificio adiacente. Corro perché qualcuno mi sta inseguendo. Dopo un po' la scena si delinea meglio: un tizio ha assoldato Corvo (protagonista del gioco Dishonored) per uccidermi.
"Quindi il cattivo sono io..?"
Cerco di fuggire da lui ma è agilissimo ed ha anche, inspiegabilmente, la manovra tridimensionale. Corriamo sui tetti, ci scontriamo, sfondiamo impalcature di edifici in restauro.
In realtà è stato un bel sogno, pieno d'azione! Certe immagini le ho ancora impresse nella mente.. davvero adrenalinico.

Ho un falso risveglio. È domenica, c'è il sole ed è ancora mattino. Ho molto da studiare ma penso che potrei andare a correre e fare un po' di ginnastica finché sono in tempo. una volta tornato potrei farmi la doccia, poi pranzare e dopo aver digerito studiare. Perfetto no?
Prima di uscire mi ricordo di prendere i miei guanti. Li metto perché così posso fare le flessioni anche sul cemento senza lasciarmi i buchi nelle mani. Sono dei guanti da body building in teoria, ma di base li avevo solo comprati perché mi ricordavano il guanto rosso di Faith di Mirror's Edge.
Esco fuori di casa, indosso i guanti e sto per iniziare a correre. Prima però provo a volare. Perché mai avrei dovuto provare a volare?
Beh da quando Filippo ha fatto il post sulla sua tecnica, come ramificazione della HILD se vogliamo, tengo sempre quei guanti vicino al letto. Non li indosso mai la notte, ma so che sono lì. Ma cosa più importante, ogni volta che li indosso faccio un check.
Adesso che ho i guanti, sento l'istinto di provare a volare: poco dopo ho fatto un salto di tipo 40 metri.
Contento di essere finito in un lucido faccio un po' di parkour. La cosa che più mi diverte è la corsa sui muri: posso fare anche trenta passi sul filo della parete e non cadere, poi l'effetto gravitazionale è ottimo. Fingo di avere la manovra tridimensionale che aveva Corvo e cerco di spiccare il volo: all'inizio riesco poi ho qualche inceppamento.
Incontro un tizio che non riconosco. Vado avanti e continuo a cercare invano di usare la manovra che sembra ora inefficace.
Cammino a caso per un prato, corro ancora su qualche muro, faccio qualche trick appendendomi ai rami degli alberi a casissimo.
Incontro di nuovo il tizio di prima. Capisco solo allora, come se l'inconscio mi avesse mandato un messaggio, che quello lì è l'uomo malvagio che impersonavo nel sogno precedente.
Lui resta silenzioso, non mi parla e mi segue.
Arriva un altro flash dall'inconscio, come una voce che mi suggerisce la trama del sogno: quell'uomo è Joe Carrol.
Joe Carrol è un personaggio centrale del telefilm TheFollowing, ma non è questo il punto. Il punto è che quest'uomo è che un killer psicopatico.
La sua presenza, così calma e silenziosa diventa estremamente turbante. Lo osservo meglio, non è come il Joe della serie TV, sembra avere 10 anni di meno.
Corro via sperando di seminarlo e arrivo ad un garage. Un auto sta uscendo e sento il sogno cedere.
"No.. no, no, no"
Guardo nel finestrino dell'auto e vedo una ragazza al volante. Ha i capelli neri, la carnagione leggermente scura, gli occhi marroni ma penetranti.
"Sono certo di averla già vista..." penso. Poi ricordo: la vedo ogni tanto sull'autobus, ma ora sempre più di rado. Ha tipo 2-3 anni in più di me, non ci ho mai parlato, la vedo solo sul bus di tanto in tanto.
La visione sfuma, lei si gira e mi guarda dritto negli occhi... poi tutto nero.

Mi sforzo di rivedere la scena. C'era luce, "un lampo di luce che illumini tutto forza", c'era lei, "mi guardava negli occhi".
Mi sento di colpo come quando una persona nella realtà ti fissa negli occhi e ti lascia un po' disorientato. Sento un brivido lungo il corpo, mi strofino gli occhi.
Quando li riapro, sto di nuovo sognando.
"Grazie!!"
"For what?" mi risponde lei.
Sembra spaventata, e io non capisco perché lei mi stia parlando in inglese.
"Hey, why are you so scared? It looks like you're running away from something" le chiedo.
Lei ferma la macchina e muove lo sguardo alla mia destra. Mi volto e vedo che c'è di nuovo l'uomo di prima.
"It's Joe Carrol!! I don't wanna die!"
Lui ha un sorriso stampato in faccia da dare i brividi. Ha un cappellino blu che gli fa ombra sugli occhi ed i capelli un po' più lunghi del solito (ma neanche tanto).
Lei sta per premere l'acceleratore e scappare ma io la anticipo.
Mi giro verso Joe e gli abbasso la visiera del capellino schiacciandogli la faccia. Mi sembra di fare uno scherzo ad un bambino.
Lui cambia subito espressione ma non si muove, sta fermo.
"See? He isn't a problem unless I'm here"
Lei scende dall'auto sorpresa e mi guarda. Io cammino verso il giardino e lei incredula mi segue.
"Who are you? You saved my life!"
Mi giro verso di lei e le rispondo sorridendo: "You saved my lucid dream, so I saved your life"
"Lucid dream.. you mean.."
"Yep, this all is just a dream my mind created. So here I can do everything, I can even controll time as I wish for exemple"
Vado in mezzo alla strada e uso la tecnica di qualche lucido fa: "Flash, fire".
Il tempo di ferma, ed i colori spariscono, tutto è in scala di grigi. L'effetto dura poco però.
Saluto la ragazza e lei sorride stringendosi le mani al petto. Entro in un altro garage, questo è vuoto però. Ci sono un po' di miei amici.
Chiedo a D di tirarmi un pugno: proverò a fermare il tempo ed evitarlo. Lui mi fa una serie di domande idiote, tipiche di certi PO.
"Ma te li tiro tipo alla dragon ball?" ed inizia a tirarmi pugni velocissimi ma ai lati della testa quindi mancandomi sempre.
"No, no colpisci bene dai" gli chiedo. Allora però tutti i PO nel garage (tipo 15 persone) si avvicinano a me. Voglio tutti fare questa cosa di darmi un pugno. Per me non sarebbe tanto un problema, fermando il tempo me la caverei anche, il punto è che si stanno accalcando troppo. Mi sono tutti addosso, mi camminano contro come degli automi.
Il sogno inizia a sfumare ed ormai è troppo tardi: il lucido si spezza di nuovo.

Cerco ancora di rientrare in sogno ma questa volta dopo essermi sfregato gli occhi ed averli aperti, sono sul mio dannato letto.
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


Legenda Diario dei Sogni Lucidi:
Spoiler:
- Pre-lucido, quando sto acquisendo lucidità ma la consapevolezza non è ancora sufficiente
- Sogno Lucido, quando ho consapevolezza del sogno ed eventualmente padronanza di esso
- Veglia, quando sono sveglio
- Indeterminazione, quando non sono certo di essere stato lucido o meno a causa dei miei ricordi compromessi (o anche quando non so se mi trovo in sogni o allucinazioni)
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda Filippo » 30/03/2014, 14:32

Bel sogno e mi fa piacere che il mio metodo ti risulti comodo. Oggi ho fatto un lucido horror con i guanti dopo una settimana senza. Ho potuto provare la tecnica 3 volte con un solo successo. La media si sta abbassando leggermente. Quando avrò le idee più chiare faccio un resoconto sulle due settimane e poi sul mese di test.
L'infinito è nel presente di ogni singolo istante
Diario dei Lucidi di Filippo - viewtopic.php?f=10&t=7194
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OH CAVOLO MA E' UN SOGNO?
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda DayDreamer » 30/03/2014, 16:21

Complimenti, bel sogno! Una riflessione: un PO che ti segue senza interferire lo considererei una risorsa preziosa e non una minaccia. Un PO rispettoso in attesa che tu voglia chiedergli cosa ha di importante da dirti o mostrarti.
IMHO
"WILDs always happen in association with brief awakenings (sometimes one or two seconds long) from the immediate return to REM (rapid eye movement) sleep. The sleeper has a subjective impression of having been awake." (S. Laberge)

"I’ve learned how to have lucid dreams at will, so I know that it can be done, and I also know that it’s easy
— once you know how." (S. Laberge)
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Re: R: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda nadrier » 07/04/2014, 7:43

KaitoH2 ha scritto:Acqua Ossigenata

Sogno fatto il giorno 8/08/2013

È sera e sono in un paesino, per le vie del centro. Con me ci sono tre amici, due ragazze, una bionda e una mora (di cui però non riesco a focalizzare il volto) e un ragazzo dai capelli scuri ed il pizzetto (al momento non ci faccio caso ma poi da sveglio capisco che è lo stesso tipo che incontrai due settimane fa sull'autobus al mare mentre andavo in discoteca con amici).
Stiamo ridendo e chiacchierando di qualcosa, quando qualcuno domanda: "Ma il passeggino dov'è?"
Mi guardo in giro e noto che effettivamente il passeggino che stava spingendo una delle ragazze, è sparito. Poi dietro ad una cabina telefonica scorgo una zingara che si muove rapidamente: ecco la ladra! Grido ad una delle ragazze di fermarla mentre io trattengo un'altro che ho appena visto e subito ho capito essere un suo complice.
La situazione si calma e io riprendo a parlare con l'amico (quello con il pizzo) ma poco dopo si sente un urlo: "Il bambino!!"
Mi giro di scatto e vedo delle persone muoversi tra la folla. Quando riporto lo sguardo sul ragazzo lui mi sorride. Un pensiero mi attraversa la mente di colpo: figlio di puttana, è tutta roba tua. Mi stai distraendo apposta per far rapire il bimbo.
Il ragazzo allora anche lui si infila nella folla e scappa. Una delle ragazze parte all'inseguimento e ci provo anche io ma dopo pochissimi metri devo fermarmi: le gambe sono incredibilmente pesanti e sembra quasi che io non sappia più come si corre.
Vado dall'altra ragazza e le metto una mano sulla spalla: "Possiamo raggiungerli solo con il teletrasporto?"
"E perché?"
"Nei sogni non riesco a correre. Basta che ci focalizziamo sul luogo dove vogliamo arrivare e riusciremo ad arrivarci. Forza!"
Appoggio l'indice e il medio della mano destra sulla fronte, chiudo gli occhi e poi li riapro di scatto. Nulla, siamo ancora lì.
La visione comincia scomparire, si annerisce tutto e poco dopo mi sveglio. O almeno credo.

Quando mi alzo dal letto, strappo il cerotto che ho sul braccio e tolgo l'ago. Intorno a me su altri lettini ci sono le due ragazze ed il ragazzo.
La bionda propone di tornare ancora sotto.
Stavamo avendo un sogno condiviso? Come in Inception? O forse il macchinario ci faceva solo fare dei sogni con le proiezioni dei compagni, e quindi ognuno ne faceva uno diverso?
Non lo chiedo agli altri, ma mi limito a dire di stare attenti a quell'infame con il pizzo che cerca sempre di rovinare i sogni. Ma lo dico ridendo, e tutti ci scherzano.
Rimetto l'ago e torniamo a dormire.

Lo scenario cambia completamente, niente più macchinari, niente più compagni di sogno condiviso.
Sono a scuola, e parlo con un po' con L. chiedendogli se mi accompagna al bar. Ma arrivato lì mi rendo conto di non aver per niente fame ma solo un incontenibile bisogno di cagare.
Ci dirigiamo verso il bagno e passando per l'aula, succede qualcosa, non ricordo cosa. Ho solo il ricordo di me che indosso del pantaloncini, una ciabatta ed una scarpa.
Non so esattamente come, ma insieme al resto della classe ci ritroviamo davanti ad una caverna.
C'è anche la mia famiglia ed altri amici. Sappiamo tutti perché siamo lì. C'è un meccanismo misterioso di illusioni e sogni all'interno della grotta e se viene superato un uomo svela ai nuovi arrivati i segreti sulla vita.
Entrano pian piano tutti, ma a gruppetti. Due alla volte, o da soli, o anche cinque insieme.
Quando fuori siamo rimasti in una dozzina, ci fanno entrare tutti, e d'improvviso perdiamo la forma umana e diventiamo dei gatti.
S. è una sorta di gatta regina perché tutti le vanno attorno e cercano di leccarla. In quello stanzone buio, con pareti pitturate e qualche candela, si raggiunge il delirio. Le persone in forma di gatto si comportano nei modi più assurdi e irrazionali. Mentre osservo un dipinto ho un illuminazione e vado subito da mio padre per dirglielo (che è un gatto ma lo riesco comunque a riconoscere).
"La mente dell'uomo ha necessariamente bisogno del cervello per esistere e manifestarsi a pieno"
"Quindi non si possono separare del tutto le due cose?"
"Esatto. Infatti guarda le menti di uomini, se messe nel cervello di un gatto, diventano come quelle di rincoglioniti. Ora torno alla forma umana e apro quella porta. Voi statemi tutti dietro. Appena la apro gettatevi dall'altra parte e passeremo tutti il test"
Torno una persona con il solo pensiero e faccio come avevo detto. Un volta nell'altra stanza, c'è un tizio a petto nudo con dei simboli dipinti di blu sul corpo.
Impaziente di sapere le verità dico qualcosa ma mi viene risposto che se non passano tutti il test, non potrà dirci nulla. Intanto viene proiettato un video sulla parte e lo guardo. Pian piano arriva altra gente che si aggrega ma non tutti riescono a raggiungere la stanza. Così viene tutto rimandato e poco dopo il sogno termina.

Mi sveglio, per davvero questa volta. Penso al sogno assurdo che ho fatto. Da psicopatici. Ma non ho voglia di alzarmi, resto sdraiato e mi addormento alcuni attimi dopo.

Sono solo in strada ed è pomeriggio presto, il sole è alto. Cammino all'ombra di un palazzo, sono al capolinea dell'autobus che prendo per andare a scuola, insomma vicino casa mia.
Sto chattando su whatsapp con C. e parlavamo del fatto che si era fatto i capelli biondi da mori.
"Te li sei ossigenati?"
"No zio, biondi"
"Cioè hai fatto la tinta?"
"Se, ma stasera quindi, cinema?"
Prima di rispondergli ci penso e mi viene un dubbio. Uno di questi giorni devo partire per la Romania, e sono sicuro che fosse un martedì. Ma che giorno della settimana è? Perché se dovessi partire domani, non avrei la sera libera, dovrei andare a letto presto.
Cerco di pensarci ma non capisco proprio in che giorno siamo. Ad un certo punto ho un flash. Io ho già preso l'aereo, io sono già in Romania.
Nulla di tutto ciò che c'è qua intorno è reale.
Sono sicuro di essere a dormire nella casa di mia nonna, anzi sono nella camera dei miei perché loro sono usciti e io sono andato sul loro letto per stare al fresco.
Intanto cammino e incontro C. seduto su una panchina.
Lui mi saluta e io gli dico:
"C. siamo in un sogno!"
"Cosa?"
"Qui siamo alla perferia di Milano, ma io sono in Romania, ne sono sicuro!"
"Ne sei certo?"
"Massì dai cazzo, questo è palesemente un sogno! Guardati i capelli!"
"Eh?"
"Abbiamo appena parlato del fatto che te li sei tinti di biondo ma li hai ancora mori!"
"Hahaha hai proprio ragione!"
"Facciamo una prova per sicurezza. Pensa a qualcosa e io cerco di indovinare"
"Ok"
Penso intensamente ad un oggetto e cerco di manipolare la mente di C. così che lui abbia pensato a quella parola.
"Cavalletto per la moto?"
"Sì!"
"Te l'ho detto, è un sogno! Dai come facevo se no ad indovinare una cosa così assurda hahahaha! Andiamo!"
Attraverso la strada contentissimo: finalmente un lucido! E la qualità del sogno è anche molto buona, sono perfettamente isolato dall'ambiente esterno, i colori ed i suoni sono molto nitidi e puliti.
Arrivati alla fermata del bus C. vuole salirci ma io lo richiamo: "Ma che autobus! Voliamo!"
"E come?"
"Puoi correre e darti lo slancio, ma io spesso così con riesco. Userò un altro metodo. Mi aggrappo ad un palo e poi mi stacco con tutto men che con una mano. Il corpo allora resta sospeso, stacco la mano e inizio a volare. Capito?"
Mentre glielo spiego lo faccio e lui però opta per la corsa così mi dà la mano mentre io sono già a mezz'aria e inizia a correre. Tenendolo riusciamo a partire in volo.
Siamo molto veloci e riusciamo ad andare ad una quota di circa 30 metri.
Scendo in picchiata e sfioro l'asfalto di un parcheggio, riprendo quota come se avessi saltato e poco dopo atterrò d'impatto vicino ad un benzinaio.
"Ok, adesso sai come fare, trovati un palo e vola da solo, in due è scomodo"
Mentre vado vicino ad un palo della luce, dal borsello che avevo mi cade un quaderno rosso che si bagna perché viene colpito dalle gocce di un irrigatore lì vicino. Mi chino per prendere il quaderno e metterlo nel borsello senza pensare che è un fottuto sogno e di quel quaderno posso sbattermene altamente. Alzo il viso di scatto perché sento una voce.
Ma non è nel sogno. È fuori. Pochi instanti dopo mi sveglio.


Son curioso di chiederti anche se prevedo già la risposta. Il tuo amico, nella realtà, ha fatto qualche sogno quel giorno ? Ti ha accennato qualcosa a riguardo ad un'esperienza onirica in cui c'eri anche tu ? :). Bel sogno comunque! Divertente.
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Re: R: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 13/04/2014, 12:14

nadrier ha scritto:Son curioso di chiederti anche se prevedo già la risposta. Il tuo amico, nella realtà, ha fatto qualche sogno quel giorno ? Ti ha accennato qualcosa a riguardo ad un'esperienza onirica in cui c'eri anche tu ? :). Bel sogno comunque! Divertente.


Eh purtroppo non glielo avevo chiesto a suo tempo..!! Poi lui non ha una vita onirica molto intensa e adesso non se lo ricorderebbe sicuramente :/ Da una parte il lucido di stanotte sembra ricollegarsi a questo discorso... non è successo un granché ma mi è piaciuto, lo riporto adesso : Chessygrin :
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


Legenda Diario dei Sogni Lucidi:
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 13/04/2014, 18:27

Un sogno condiviso! ... e invece no

Sogno fatto il 13/04/2014

Ho il sonno piuttosto pesante, sono tornato da una festa e sono molto stanco (ma per nulla stressato). Questo forse contribuisce a farmi sognare in pace e leggermente più a lungo.
Ho fatto parecchi sogni diversi durante la notte, paradossalmente gli ultimi erano più confusi, ma comunque ne narrerò solo uno avvenuto credo nel mezzo della dormita (essendo andato a letto alle 4 oserei dire che per le 9 ho avuto questo lucido). È stato un lucido di breve durata a dire il vero ma volevo segnarmelo sul diario comunque.

Sono al parco con mia sorella, stiamo chiacchierando. Incontro Z e poco dopo un signore piuttosto anziano. Pare che fosse stato un astronauta pochi anni prima.
Parlo un po' con l'uomo il quale dice che sta giusto per andare a vedere le stelle con un potentissimo telescopio. Gli dico che è ancora giorno ma quello risponde che questo telescopio gli permette di vedere le stelle anche di notte.
L'uomo gira l'angolo e sale due gradini di una scala sospesa nel vuoto che non conduce apparentemente da nessuna parte.
Quando continua a camminare davanti alle scale d'improvviso si delinea una navicella spaziale. Il tizio quindi ci sale e parte: dopo pochi secondi non riesco più a vederlo.
Guardo un po' sconcertato mia sorella.
Anche lei è molto stupida. Poi mi dice una cosa:
"Niki ce l'abbiamo fatta, stiamo sognando!"
La guardo un po' negli occhi e cerco di ragionare. Divento quasi subito lucido.
Non ci sono dubbi sul fatto che sia un sogno dopo quello che ho visto. Ma la frase di mia sorella mi ha dato da pensare.
"Siamo in un sogno condiviso, proprio come volevamo! Due persone nello stesso sogno!" continua lei.
Sono scettico, e continuo a pensare che lei sia un P.O.
Per darmi dimostrazione del contrario mia sorella materializza una bicicletta dal nulla.
"Visto? Sono una sognatrice come te. Convinto adesso?"
Resto dubbioso, d'altronde anche un P.O. può agire liberamente nel sogno. La sua persuasione aiutata sicuramente dall'inconscio comunque mi lascia con il dubbio che forse ci troviamo davvero in un lucido condiviso.
Salgo sulla bici e lei si siede dietro sul porta pacchi. Pedalo per il parco e rifletto sulla situazione. Finalmente mi do' una svegliata. Mi fermo e scendo dalla bici.
"Non sono ancora sicuro di quanto dici, quindi facciamo un test" le dico.
"Hm"
"Io ora ti dirò una parola. RICORDALA, mi raccomando non dimenticarla. Imprimila nella mente. Quando ci svegliamo me la ripeterai. Se così succederà allora ti crederò"
"Ok, su scegli la parola"
"Devi dirmi questa parola al risveglio: 'Purple' "
"Perfetto, siamo d'accordo"
"Benissimo"
Il sogno allora inizia a cedere. È tutto nero e cerco di restare nel sogno aggrappandomi ai fili d'erba del prato. Sento la loro freschezza, ma la sensazione sfugge ed ho un falso risveglio.


Vado subito da mia sorella e le chiedo la parola.
"Mi hai detto 'Miglio' "
"Non è vero, io ho detto purple"
"No, hai detto miglio!"
"Lo sapevo, non era un sogno condiviso hahaha"
Nel ridere non mi rendo conto che sto sognando. Nella realtà d'altra parte mia sorella mi avrebbe forse chiesto "Parola? ma di che parli?" non mi avrebbe di certo risposto a caso inventandone una!
Passano diversi sogni e finalmente mi sveglio per davvero.

Vado nuovamente da mia sorella.
"F che hai sognato stanotte?"
"Mmm non mi ricordo... ah sì, che la prof di storia diceva che avevamo una giustifica a testa per evitare le interrogazioni"
"Nessun parco, nessuna bici?"
"Mmm no..?"
"Nessuna parola importante che devi dirmi?"
"No.."
"Uff.. avevo fatto un lucido dove tu cercavi di convincermi che eravamo in un sogno condiviso, così ti avevo detto di dirmi una parola al risveglio per confermare questa sorta di esperimento"
"E che parola era?"
"Davvero niente? neanche se ti dico che era in inglese?"
"Noooo.."
"Ok era purple.. vabbò, peccato!"
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda Citrato » 13/04/2014, 20:43

Ciao KaitoH2, i tuoi sogni mi lasciano sempre a bocca aperta : WohoW : . Se potessi fare anche un quinto di quello che riesci a fare tu nei SL mi sentirei un supereroe : CoolGun : .

Anche nei miei sogni accade spesso che i PO si ostinano a tutti i costi a mantenere la loro parte. Sarebbe interessante se riuscissimo a trovare un modo per metterli con le spalle al muro, farli cadere in qualche paradosso e magari farsi dire perchè continuano a recitare : Nar : .

Sei fortissimo! :cool:
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda NoTiNpOrTlAnD » 14/04/2014, 11:40

peccato che non fosse un sogno condiviso ma davvero bello!!
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 25/04/2014, 19:52

Immagine


Le isole del cielo e la mia doppia coscienza

Sogno fatto il 25/04/2014

Una notte piuttosto accidentata e con parecchi risvegli. Forse troppo cioccolato prima di andare a dormire..? Tra un risveglio e l'altro ho accennato dei tentativi di SSILD, ma molto.. molto.. a caso. Nel senso che non sono mai riuscito a finire un ciclo prima di addormentarmi (e ci ho provato tipo 4 volte).

Ad un certo risveglio, sto osservando il retro della palpebra e sto per focalizzarmi sull'udito quando arriva un ipnagogica sonora.
È la voce di un immigrato, e mi sta chiedendo una cosa insolita:
"A volte mentre sono in bici mi viene il dubbio di poter essere in un sogno. Come faccio a rispondermi?"
Mentalmente elaboro una risposta "Beh dovresti trovare un RC che si possa fare mentre vai in bici, e farlo magari quando non sei in una situazione complicata come un incrocio strad-"

BAM! Eccomi su una bicicletta arrugginita in mezzo ad un incrocio vicino a casa mia con una macchina alla mia sinistra che sta per finirmi addosso.
"Sono entrato nel sogno!"
Faccio un salto e spingo la bici in avanti con i piedi. Atterro e la macchina sempre più vicina a me cerca di rallentare.
Con un gesto della mano la sprono a venirmi addosso. L'auto accelera, io salto di nuovo e la evito lasciando che quella mi passi sotto i piedi.
Evitato il "pericolo" mi giro dalla parte opposta di casa mia. Aguzzo lo sguardo e osservo l'orizzonte. Solo allora mi rendo conto di essere all'interno di un paesaggio fantastico.
Davanti a me in lontananza ci sono moltissime isole fluttuanti con la forma aguzza verso il basso, principalmente fatte di rocce grigie.
Su alcune isole vi sono anche delle montagne innevate e una coltre di nubi spumose accompagna il tutto. Vedo una cascata scorrere affianco ad uno chalet e lasciare che l'acqua cada poi giù nel vuoto. Vado avanti a camminare fin quando la strada non si interrompe bruscamente. Mi affaccio giù e c'è il vuoto, solo una sorta di etere azzurro che permea lo spazio. Guardo il cielo alla mia destra e vedo il sole a forma di mezzaluna. La luce è forte ma mi piace un sacco come scalfisce le nubi ed illumina le isole circostanti.
Torno a guardare in basso e vedo un'isola sulla sinistra a qualche decina di metri di distanza. Salto giù e poi scendo per una rampa di scale lunghissima che conduce sempre più in basso. Salto facendo una trentina di gradini alla volta, poi vedo la mia insegnante di italiano delle medie che sale faticosamente i gradini in direzione quindi opposta alla mia.
Non ho voglia di stare lì a fermarmi e parlare: alla mia destra c'è il vuoto mentre a sinistra un muro di mattoni. Salto lateralmente e corro sul muro alla sinistra schivando la mia prof e continuando la discesa. Trovando la cosa divertente corro sul muro un altro paio di volte finché le scale finiscono.
Termina lì anche l'isola ma sotto ve ne sono altre e saltellando arrivo su un'isola gigantesca che probabilmente prima non vedevo a causa della distanza o per la presenza di quella sorta di etere.
È un isola enorme tutta colma d'acqua tanto che ai suoi bordi essa stra-borda e cola giù. Ci sono però dei ponti di legno e alcune palafitte che permettono di muoversi senza dover nuotare. Camminando vedo un tizio su un motoscafo. Poco dietro quest'ultimo c'è una tavola da surf. Sulla tavola c'è una donna sulla trentina, dai capelli neri che con una mano tiene il figlio in braccio e con l'altro si tiene al gancio che la collega al motoscafo. Intuisco che sia una sorta di mezzo di trasporto/taxi di quest'isola marittima. Vedendo una tavola da surf abbandonata sul pelo d'acqua la prendo. Mi avvicino alla donna sul surf e prima che quella parta attacco la punta della mia tavola al retro della sua. Salgo quindi pronto a farmi condurre non so dove.
Il motoscafo parte e sotto il trambusto del motore la donna si gira dicendomi qualcosa che non capisco. Non sembra però troppo contenta del fatto che io stia approfittando del suo passaggio.
Passando un paio di onde inizio a vedere alcune strutture strane che galleggiano sull'acqua. Hanno la forma di cubi ma è come se fossero cavi. Essi sono definiti solamente dagli spigoli violacei gonfi d'aria. Vista la mia mala accoglienza sul surf decido di lasciar stare la donna. Con un salto mi getto dentro uno di quei cubi viola. All'impatto con l'acqua diventa tutto nero.
"Merda, ci avrei giurato. Ogni volta che salto in acqua il sogno si distrugge. Dovevo rifletterci di più" penso.
"No, questa volta non è così" penso poi. Anzi mi correggo, non lo penso: sento una voce uguale alla mia che lo dice.
Eppure non sono sconvolto, anzi ci dialogo in modo naturale.
"Che certezza ne abbiamo?"
"Non senti?"
Allora percepisco la pelle pizzicarmi, sembra che l'acqua mi stia quasi facendo del male.
D'istinto allungo le mani e sento che mi sto aggrappando a qualcosa: è uno degli spigoli del cubo gonfiabile. Mi sollevo e mi tengo a galla, quindi finalmente apro gli occhi.
"Wow... è andata! ma perché quest'acqua fa male?"
"Questa cella..." continua l'altro.
"Sembra una piscina" dico io.
"Ma più che acqua clorata, sembra ci sia acido cloridrico"
Alzo la mia mano destra fuori dall'acqua e la osservo mentre inizio a chiedermi chi ci sia dietro a quella voce. Vedo la mia mano arrossata e tagliata in certi punti, ma la visione è molto distorta.
"Cazzo ci ri-siamo"
"In definitiva però" aggiunge quella voce.


Questa volta mi sveglio, mi rigiro nel letto e vado subito di SSILD. Ma non c'è nulla da fare, mi addormento e resto incosciente. Passano due sogni, uno in casa di mia nonna e uno in una galleria d'arte su Klimt (dove però c'è il quadro dell'urlo di Munch..). In entrambi parlo con alcuni PO raccontando loro del sogno lucido che ho appena fatto incosciente di star ancora sognando.

Peccato che non sia durato molto questo lucido, il luogo era molto suggestivo e anche quest'esperienza con quella voce... l'ho percepita in modo più intimo perfino rispetto a quella volta della clonazione. È stata una sensazione proprio particolare, era come quando si parla mentalmente con sé stessi ma... l'altra voce era decisamente più indipendente
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


Legenda Diario dei Sogni Lucidi:
Spoiler:
- Pre-lucido, quando sto acquisendo lucidità ma la consapevolezza non è ancora sufficiente
- Sogno Lucido, quando ho consapevolezza del sogno ed eventualmente padronanza di esso
- Veglia, quando sono sveglio
- Indeterminazione, quando non sono certo di essere stato lucido o meno a causa dei miei ricordi compromessi (o anche quando non so se mi trovo in sogni o allucinazioni)
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