KaitoH2 ha scritto:...Non so bene come riesco a salirci senza che il sedile mi si infili nel culo e così iniziò a pedalare...
Hahahahhahahah sto morendo xD. Comunque mozzafiato come sempre ^^
KaitoH2 ha scritto:...Non so bene come riesco a salirci senza che il sedile mi si infili nel culo e così iniziò a pedalare...
KaitoH2 ha scritto:Acqua Ossigenata
Sogno fatto il giorno 8/08/2013
È sera e sono in un paesino, per le vie del centro. Con me ci sono tre amici, due ragazze, una bionda e una mora (di cui però non riesco a focalizzare il volto) e un ragazzo dai capelli scuri ed il pizzetto (al momento non ci faccio caso ma poi da sveglio capisco che è lo stesso tipo che incontrai due settimane fa sull'autobus al mare mentre andavo in discoteca con amici).
Stiamo ridendo e chiacchierando di qualcosa, quando qualcuno domanda: "Ma il passeggino dov'è?"
Mi guardo in giro e noto che effettivamente il passeggino che stava spingendo una delle ragazze, è sparito. Poi dietro ad una cabina telefonica scorgo una zingara che si muove rapidamente: ecco la ladra! Grido ad una delle ragazze di fermarla mentre io trattengo un'altro che ho appena visto e subito ho capito essere un suo complice.
La situazione si calma e io riprendo a parlare con l'amico (quello con il pizzo) ma poco dopo si sente un urlo: "Il bambino!!"
Mi giro di scatto e vedo delle persone muoversi tra la folla. Quando riporto lo sguardo sul ragazzo lui mi sorride. Un pensiero mi attraversa la mente di colpo: figlio di puttana, è tutta roba tua. Mi stai distraendo apposta per far rapire il bimbo.
Il ragazzo allora anche lui si infila nella folla e scappa. Una delle ragazze parte all'inseguimento e ci provo anche io ma dopo pochissimi metri devo fermarmi: le gambe sono incredibilmente pesanti e sembra quasi che io non sappia più come si corre.
Vado dall'altra ragazza e le metto una mano sulla spalla: "Possiamo raggiungerli solo con il teletrasporto?"
"E perché?"
"Nei sogni non riesco a correre. Basta che ci focalizziamo sul luogo dove vogliamo arrivare e riusciremo ad arrivarci. Forza!"
Appoggio l'indice e il medio della mano destra sulla fronte, chiudo gli occhi e poi li riapro di scatto. Nulla, siamo ancora lì.
La visione comincia scomparire, si annerisce tutto e poco dopo mi sveglio. O almeno credo.
Quando mi alzo dal letto, strappo il cerotto che ho sul braccio e tolgo l'ago. Intorno a me su altri lettini ci sono le due ragazze ed il ragazzo.
La bionda propone di tornare ancora sotto.
Stavamo avendo un sogno condiviso? Come in Inception? O forse il macchinario ci faceva solo fare dei sogni con le proiezioni dei compagni, e quindi ognuno ne faceva uno diverso?
Non lo chiedo agli altri, ma mi limito a dire di stare attenti a quell'infame con il pizzo che cerca sempre di rovinare i sogni. Ma lo dico ridendo, e tutti ci scherzano.
Rimetto l'ago e torniamo a dormire.
Lo scenario cambia completamente, niente più macchinari, niente più compagni di sogno condiviso.
Sono a scuola, e parlo con un po' con L. chiedendogli se mi accompagna al bar. Ma arrivato lì mi rendo conto di non aver per niente fame ma solo un incontenibile bisogno di cagare.
Ci dirigiamo verso il bagno e passando per l'aula, succede qualcosa, non ricordo cosa. Ho solo il ricordo di me che indosso del pantaloncini, una ciabatta ed una scarpa.
Non so esattamente come, ma insieme al resto della classe ci ritroviamo davanti ad una caverna.
C'è anche la mia famiglia ed altri amici. Sappiamo tutti perché siamo lì. C'è un meccanismo misterioso di illusioni e sogni all'interno della grotta e se viene superato un uomo svela ai nuovi arrivati i segreti sulla vita.
Entrano pian piano tutti, ma a gruppetti. Due alla volte, o da soli, o anche cinque insieme.
Quando fuori siamo rimasti in una dozzina, ci fanno entrare tutti, e d'improvviso perdiamo la forma umana e diventiamo dei gatti.
S. è una sorta di gatta regina perché tutti le vanno attorno e cercano di leccarla. In quello stanzone buio, con pareti pitturate e qualche candela, si raggiunge il delirio. Le persone in forma di gatto si comportano nei modi più assurdi e irrazionali. Mentre osservo un dipinto ho un illuminazione e vado subito da mio padre per dirglielo (che è un gatto ma lo riesco comunque a riconoscere).
"La mente dell'uomo ha necessariamente bisogno del cervello per esistere e manifestarsi a pieno"
"Quindi non si possono separare del tutto le due cose?"
"Esatto. Infatti guarda le menti di uomini, se messe nel cervello di un gatto, diventano come quelle di rincoglioniti. Ora torno alla forma umana e apro quella porta. Voi statemi tutti dietro. Appena la apro gettatevi dall'altra parte e passeremo tutti il test"
Torno una persona con il solo pensiero e faccio come avevo detto. Un volta nell'altra stanza, c'è un tizio a petto nudo con dei simboli dipinti di blu sul corpo.
Impaziente di sapere le verità dico qualcosa ma mi viene risposto che se non passano tutti il test, non potrà dirci nulla. Intanto viene proiettato un video sulla parte e lo guardo. Pian piano arriva altra gente che si aggrega ma non tutti riescono a raggiungere la stanza. Così viene tutto rimandato e poco dopo il sogno termina.
Mi sveglio, per davvero questa volta. Penso al sogno assurdo che ho fatto. Da psicopatici. Ma non ho voglia di alzarmi, resto sdraiato e mi addormento alcuni attimi dopo.
Sono solo in strada ed è pomeriggio presto, il sole è alto. Cammino all'ombra di un palazzo, sono al capolinea dell'autobus che prendo per andare a scuola, insomma vicino casa mia.
Sto chattando su whatsapp con C. e parlavamo del fatto che si era fatto i capelli biondi da mori.
"Te li sei ossigenati?"
"No zio, biondi"
"Cioè hai fatto la tinta?"
"Se, ma stasera quindi, cinema?"
Prima di rispondergli ci penso e mi viene un dubbio. Uno di questi giorni devo partire per la Romania, e sono sicuro che fosse un martedì. Ma che giorno della settimana è? Perché se dovessi partire domani, non avrei la sera libera, dovrei andare a letto presto.
Cerco di pensarci ma non capisco proprio in che giorno siamo. Ad un certo punto ho un flash. Io ho già preso l'aereo, io sono già in Romania.
Nulla di tutto ciò che c'è qua intorno è reale.
Sono sicuro di essere a dormire nella casa di mia nonna, anzi sono nella camera dei miei perché loro sono usciti e io sono andato sul loro letto per stare al fresco.
Intanto cammino e incontro C. seduto su una panchina.
Lui mi saluta e io gli dico:
"C. siamo in un sogno!"
"Cosa?"
"Qui siamo alla perferia di Milano, ma io sono in Romania, ne sono sicuro!"
"Ne sei certo?"
"Massì dai cazzo, questo è palesemente un sogno! Guardati i capelli!"
"Eh?"
"Abbiamo appena parlato del fatto che te li sei tinti di biondo ma li hai ancora mori!"
"Hahaha hai proprio ragione!"
"Facciamo una prova per sicurezza. Pensa a qualcosa e io cerco di indovinare"
"Ok"
Penso intensamente ad un oggetto e cerco di manipolare la mente di C. così che lui abbia pensato a quella parola.
"Cavalletto per la moto?"
"Sì!"
"Te l'ho detto, è un sogno! Dai come facevo se no ad indovinare una cosa così assurda hahahaha! Andiamo!"
Attraverso la strada contentissimo: finalmente un lucido! E la qualità del sogno è anche molto buona, sono perfettamente isolato dall'ambiente esterno, i colori ed i suoni sono molto nitidi e puliti.
Arrivati alla fermata del bus C. vuole salirci ma io lo richiamo: "Ma che autobus! Voliamo!"
"E come?"
"Puoi correre e darti lo slancio, ma io spesso così con riesco. Userò un altro metodo. Mi aggrappo ad un palo e poi mi stacco con tutto men che con una mano. Il corpo allora resta sospeso, stacco la mano e inizio a volare. Capito?"
Mentre glielo spiego lo faccio e lui però opta per la corsa così mi dà la mano mentre io sono già a mezz'aria e inizia a correre. Tenendolo riusciamo a partire in volo.
Siamo molto veloci e riusciamo ad andare ad una quota di circa 30 metri.
Scendo in picchiata e sfioro l'asfalto di un parcheggio, riprendo quota come se avessi saltato e poco dopo atterrò d'impatto vicino ad un benzinaio.
"Ok, adesso sai come fare, trovati un palo e vola da solo, in due è scomodo"
Mentre vado vicino ad un palo della luce, dal borsello che avevo mi cade un quaderno rosso che si bagna perché viene colpito dalle gocce di un irrigatore lì vicino. Mi chino per prendere il quaderno e metterlo nel borsello senza pensare che è un fottuto sogno e di quel quaderno posso sbattermene altamente. Alzo il viso di scatto perché sento una voce. Ma non è nel sogno. È fuori. Pochi instanti dopo mi sveglio.
nadrier ha scritto:Son curioso di chiederti anche se prevedo già la risposta. Il tuo amico, nella realtà, ha fatto qualche sogno quel giorno ? Ti ha accennato qualcosa a riguardo ad un'esperienza onirica in cui c'eri anche tu ? . Bel sogno comunque! Divertente.
Torna a Diario dei sogni lucidi
Visitano il forum: Nessuno e 32 ospiti