9 OttobreNota politicamente corretta: Chiedo venia per qualsiasi elemento razzista involontariamente perpetrato dal mio inconscio nel sogno seguente.
Fuori da casa mia!Sono nella mia città natale alla guida del mio motorino. Ci sono degli zingari dall'aspetto minaccioso ed aggressivo in giro per la città. Capisco che la situazione è pericolosa e che devo dirigermi verso casa. Uno di loro mi dice: provaci pure, non ci riuscirai. Mi rendo conto che, nell’ansia di tornare a casa, gli automobilisti hanno causato un ingorgo, facilitando il loro obiettivo di prendere il controllo della città.
Mi ritrovo a casa mia (in realtà è casa dei miei nonni), uno zingaro è riuscito ad arrivarci prima di me, lo sbatto fuori e chiudo la porta alle mie spalle, usando un meccanismo di sicurezza. La mia ragazza è in camera da letto, sono felice che lei sia al sicuro. Sul mio computer vedo i dettagli di una conferenza con Franco Battiato ed alcuni scienziati che seguo, ma penso che per via dell’invasione sarà difficile parteciparvi. Spezzoni di un telefilm con degli alieni che possono vivere dentro un corpo umano, e a volte si ritrovano a cambiare oste – capisco che si tratta di un escamotage cinematografico per poter lavorare con attori diversi ad ogni ripresa.
Il sogno finisce con un primo piano sul volto di una donna avvolta da bende, come una mummia, che inizia a togliere alcune bende rivelando parte del suo viso. So che il suo nome è S., come una mia vecchia fiamma. Ha il corpo molto esile con tratti femminili poco pronunciati. I lineamenti del viso sono morbidi e molto delicati – mi trasmettono un’impressione di serenità. Occhi sensuali e penetranti.Al risveglio, passo una mezz’oretta in meditazione prima di tornare a dormire.
Nuovi OrizzontiFaccio la WILD mentre cado addormentato. Mi ritrovo a pensare ad un’altra vecchia fiamma, E., ed ho una falsa memoria di averle donato un cd con 10 tracce musicali registrate da me, cover di cantautori italiani (in realtà questo è un dono che ho fatto a mio padre). Mi chiedo se ora potremmo essere amici e se potrebbe perdonarmi per il modo in cui mi sono comportato. Penso che il perdono è come il mare…
Mi ritrovo nell’acqua pura e cristallina del mare vicino ad una spiaggia, alla mia sinistra scogli marroni, irregolari ed alti. Il sole attraversando l’acqua crea delle trame di luce molto belle sul fondo sabbioso. L’acqua inizia ad alzarsi, vengo trasportato sempre più in alto da onde enormi. L’orizzonte si allarga sempre di più, tutto è illuminato dal sole, e le onde crescono in intensità. Scorgo una cattedrale molto bella nella distanza.
Non voglio perdere quest’ampiezza di vedute e decido, con la prossima onda, di restare lì dove sono, sospeso in aria. Ci riesco con un piccolo sforzo di volontà. Guardando la cattedrale di prima mi rendo conto di avere perso un’occasione – è in parte crollata, e vuota. Alla sua sinistra, di fronte a me, vedo la cattedrale di Westminster. Capisco che è lì che devo dirigermi.
Inizio a volare sul pelo dell’acqua ed arrivo ad un molo. Al confine tra il mare e la terra trovo una piccola colonna di bronzo rossastro con il simbolo di San Marco Evangelista racchiuso in un cerchio, un leone alato. Ricordo una task suggeritami da Citrato e gli chiedo:
“Grifone: rappresenti il mio inconscio?”
Un altro leone alato più piccolo esce dal suo petto e risponde “Siiii!!!” con voce acuta e squillante.
Dimentico di stabilizzare. “Hai qualcosa da dire all’…”Mi sveglio improvvisamente. Ma non demordo!
Incontro familiareCammino per le strade di una città Siciliana, forse Catania o Palermo. Sono in una stradina molto tranquilla con dei piccoli locali. Un PO sulla 40ina, calvo e con la pelle bruna, mi chiede se sto cercando qualcosa, e mi indica un paio di locali in cui mangiare. No, gli spiego che sto cercando un posteggio per il mio Camper. Lui mi da’ un paio di consigli. So che devo posteggiare il Camper e poi incontrarmi con mio papà.
Cammino verso la strada principale e proprio lì, ad un chiosco con la scritta ‘Irish Pub’ ecco il mio vecchio! Che piacevole sorpresa… Ci salutiamo affettuosamente, che strana coincidenza, già che ci sono meglio fare un piccolo test di realtà, giusto per non sbagliare?Noto il realismo incredibile della sua figura – altre volte lo avevo sognato da giovane, mentre ora la sua immagine corrisponde al suo aspetto attuale. Decido di riprovare con la task di Citrato e stavolta mi ricordo di stabilizzare.
Inizio a sfregarmi le mani mentre papà me le stringe. Lui se ne accorge e mi chiede: “Ma che fai, c’è qualcosa che non va?”
“No no papà, tutto a posto. Senti ti volevo chiedere… Ma per caso tu rappresenti il mio inconscio?”
“Certo! Dimmi pure.”
“Hai qualcosa da dire all’inconscio di Citrato?”
Il suo messaggio è: “Posso farti arrivare le vacanze di Natale o mandarti dei metri di Masedonas.”
Ripeto per essere sicuro di non dimenticare: “Posso farti arrivare le vacanze di Natale o mandarti tre metri di Masedonas?”
Lui si altera un po’ per il mio errore e chiarifica a voce più alta: “Posso farti arrivare le vacanze di Natale o mandarti DEI metri di Masedonas!”Ora mio caro Citrato ti sarei grato se chiedessi al tuo inconscio di spiegarti cosa diamine il mio gli abbia voluto dire
e magari chiedergli se ha una risposta?