da IlBagatto » 06/06/2020, 15:15
Vivido, con sprazzi di lucidità.
Tiro di scherma con un amico. Lui fa una mossa strana, prendendomi il piede e toccandolo con la lama. Se fosse stata una vera spada avrei una ferita profonda, penso, provando compassione per i soldati. Riprendiamo a duellare. Rompo la sua difesa e metto a segno un colpo alla coscia.
Allarme. Nel cielo c'è un'eclissi. La nostra città, costruita in cima ad un colle (sembra di essere in età medioevale) sta per essere attaccata da un esercito nemico. Nella dichiarazione di guerra, il nemico aveva predetto che avrebbe attaccato durante tre eclissi - so che questa è la seconda.
Mentre il mio amico si allontana verso il mare, verso la battaglia, io mi incammino verso la sommità del colle di terra e pietre rosse su cui la città è costruita. Sento che il sogno si sta destabilizzando e allo stesso tempo prendo lucidità. Continuo a camminare. Arrivato in cima alla collina, mi volto per vedere il cielo, coperto da nubi nere e cupe. C'è un bagliore rosso all'orizzonte, come un enorme sole che tramonta tra le nuvole, e un cerchio di luce bianchissima più in alto.
Di fronte a me c'è un piccolo cratere vulcanico perfettamente tondo, rialzato e pieno di cibo - sembra una sorta di torta salata gratinata. Ne assaggio un boccone, è delizioso. Sento una voce che chiama il mio nome. Alla mia destra c'è un piccolo baldacchino sorretto da quattro colonne, al di sotto del quale si trova un cucciolo di drago. Alla sinistra, steso per terra, un enorme uccello - forse un'aquila, o una fenice.
Dovetti abbandonare l’idea della superiorità dell’ego.
Compresi che ogni sentiero che avevo seguito, ogni singolo passo,
mi riportava verso un unico punto – il centro.