44- Mtet ~ spirito guidaSono a casa con i miei genitori e ci stiamo preparando per andare a pranzare in sagra lontano da qui.
In realta` sono pronta da un po' e li sto aspettando passeggiando sul marciapiede attorno casa.
Intanto che aspetto mi diverto a ghiacciare in giro l'erba per il giardino con il solo movimento della mano. C'è il sole e l'erba ghiacciata luccica sotto il sole.
Finalmente escono dalla porta principale mamma e mi ordinano di sghiacciare tutto per due motivi.
1. Perché dobbiamo andare
2. Perché se lascio l'erba sotto il ghiaccio muore e papà si arrabbia.
Tiro un calcio a rasoterra all'erba ghiacciata e il ghiaccio come se fosse sabbia si disperde nell'aria, dando vita ad una reazione a catena che disgrega tutti i cristalli di ghiaccio facendoli cadere dai fili verdi liberandoli.
Arriviamo in questo piccolo paesino con le case simili a quelle di montagna ma con un campo da calcio in parte e la pianura attorno.
Ci avviciniamo alla cassa per pagare sotto l'enorme stand bianco.
Siamo alla cassa e mi sto annoiando. Mi avvicino senza dar dell'occhio al palo che sostiene lo stand, appoggiandoci il dito ci espando una chiazza di ghiaccio che si ingrandisce al mio pensiero. Si vedono tutti i disegni dei cristalli di ghiaccio, un tipo al tavolo che stava mangiando con gli amici mi nota
"Ehi! Come hai fatto?"
Mi giro verso di lui e vedo che sul loro tavolo c'e` un pennarello grosso nero.
Sopra la mia testa c'è appesa una pallina di gommapiuma gialla.
Ci passo sopra un paio di volte il pennarello nero, lasciando giù dell'inchiostro. Col pensiero ghiaccio solo la parte blu.
Stacco il ghiaccio dalla pallina e la mostro al tipo tenendola tra il medio e il pollice con la mano sinistra. E` una semisfera blu chiara mezza trasparente.
Fisso il tipo che mi aveva rivolto la parola, chiudo la mano con la semisfera all'interno sbriciolandola, e apro la mano facendo cadere il ghiaccio polverizzato.
Me ne vado con mezzo sorriso dopo aver visto le loro facce. Vado al tavolo dove sono seduti i miei genitori e i parenti con gli amici, vai a sapere chi sono questi... Siamo ad una tavolata molto grande e fanno cadere dell'acqua sulla tovaglia.
Voglio ghiacciarla per togliere l'acqua, un po' come ho fatto poco prima con la pallina gialla.
La ghiaccio e si forma uno strato trasparente di cristalli. Inizio a scrostare facilmente il ghiaccio ma mia mamma si spaventa... o si arrabbia...
difficile distinguere cosa le passa per la testa.
Mi strappa di mano la tovaglia sfilandola da sotto i bicchieri, le bottiglie, i piatti, tutto.
È ridicolo. Non serve. Provo a trattenere la tovaglia ma la mamma continua a tirare determinata.
Mi impunto in piedi schiacciando di peso la tovaglia con le mani sul tavolo. Strattone da parte sua, la tovaglia scivola da sotto le mie mani, e
provoco un alone immediato di ghiaccio che si estende per tutta la tovaglia nel giro di tre secondi. Lei sclera e da luogo ad una scenata epica e ridicola.
Me ne vado con un bicchiere tumbler pieno di mousse al cioccolato. Lo stand e i tavoli della sagra sono stati disposti nel campo da calcio. Quindi esco dallo stand e cammino nel campo da calcio in linea retta.
Mi dirigo verso un altro piccolo stand davanti a me e chiedo della crema di cioccolato da mettere sopra alla mousse. La signorina mi sorride e me ne mette un bel po'.
Tutta contenta, cammino per il campo da calcio senza una meta. In lontananza vedo due uomini camminare verso di me.
Non mi ispirano tanta fiducia. Provo a camminare verso sinistra ma anche loro camminano dalla mia parte.
Non mi piace questa situazione. Potrebbe finire con un combattimento.
Cammino verso destra e loro mi imitano. Mi sta venendo su l'ansia. Alla fine arriva il momento dove siamo a 3 metri che ci dividono, ci fermiamo a fissarci.
Cammino verso sinistra provando ad aggirarli. Spero capiscano che non voglio affrontarli. Loro due si allontanano aggirandomi a destra.
Ho uno scatto improvviso e incontrollato, le ginocchia si piegano e mi trovo in posizione di corsa. Mi guardano perplessi.
Sono innocui.
Che figura...Ritorno a me e mi accorgo che con la tensione ho ghiacciato il bicchiere e la mousse. È immangiabile. E comunque non ho fame di dolce.
Butto il bicchiere lontano da me verso la siepe alta a bordo campo. Ho un flash.Una piccola immagine notturna.
C'e` una meteora strana che sta per schiantarsi a terra. Poi la visuale cambia e appare un uomo in primo piano. Forse. Con i lunghi e folti capelli al vento raccolti in una coda alta, le ali piumate e le spalle grosse.
Tiene in mano una spada sottile e dritta che gli arriva ai piedi. In cielo c'è la luna piena luminosissima che illumina tutto, ma lascia ancora oscurato il primo piano.
Quindi non vedo i colori della sua armatura ne` delle ali. La meteora è nello sfondo. Prima di schiantarsi prende una rotta diversa, si dirige da questa parte.
Poco prima di schiantarsi contro l'uomo, la roccia si trasforma.
La roccia si apre e la lava compone l'immagine di un Dio falco egiziano alato avvolto dalle fiamme.
Apre le braccia per stabilizzarsi e atterra sfiorando la spalla destra dell'umano col suo petto.
Sto umano si gira verso il falco rivelando il suo aspetto. Sono io.
Mi riconosco dalla coda alta.
Il falco umanoide si spegne di tutte le fiamme e ha una specie di armatura grossa.
Il falco e l'umano hanno piu` o meno la stessa altezza ma il falco sembra sia comunque molto più grande.
È robusto. Becco perfetto. Piume grandi e folte nere che gli coprono le spalle. Gambe e braccia muscolose. Di falco ha solo la testa. Per il resto è umano.
Pensandoci quella non posso essere io.
Non ho una spada. E non posso avere un guardiano che somiglia al Dio Ra. Sarebbe troppo figo.
Mi si spengono queste immagini e sono ancora sul campo da calcio.
Noto che i due uomini di prima stanno indietreggiando terrorizzati.
Mi prendono per il c*lo? Li guardo con aria di sfida. Poi sento una presenza alle spalle... mi giro... c'e` Ra alla mia diagonale destra che mi fissa
"È tempo"
Oddio non sarà mica il mio guardiano. Ha 2 treccine per ogni lato del viso intrecciate con perle di legno colorate che gli scivolano sulle guance tra le piume nero opaco.
Noto delle crepe nere sul becco dorato... il copricapo lungo a righe orizzontali...
E gli occhi neri come la pece, con un riflesso vitreo bianco dove si riflette la luce del sole...
e del fuoco... (?)... dietro di me...
Mi volto piano.
In lontananza vedo la stessa meteora che ho visto nel flash di prima. Stessa forma, stessa grandezza. Stesse fiamme. Una scintilla.
Ora so dove devo andare. Prendo il volo con due battiti rumorosi, e mentre sorvolo il campo da calcio mi vedo in terza persona.
Vedo me stessa che vola via da sola. Poi la visuale si restringe, arretrando fino ad arrivare tra lo stand dove ci sono i tavoli con i miei parenti e quello in cui ho chiesto la crema al cioccolato da mettere sopra la mousse.
Vedo di spalle un altro Ra. E un'altra me. Entrambe di spalle. Mi stanno guardando volare via.
Questa Me si gira lieve verso Ra chiedendo
"Chi è stato scelto?"
Ra si gira verso la Me in fianco a lui e riesco a vederlo di profilo. Occhi totalmente neri.
E` lo stesso Ra di pochi attimi fa.
Non è il mio guardiano, e` piu` giovane... questo è proprio il Dio Ra.
Ha lo stesso copricapo lungo a righe orizzontali, che non ho visto nel flash...Sono di nuovo me e sto per atterrare su una terrazza ampia 24 metri quadrati, precisamente su un muretto largo, in mezzo a dei tetti di un convoglio di condomini di diversa altezza.
C'è una donna un po' in carne che tiene in braccio un bimbo. È a terra, appoggiata al muretto, e sta molto male.
Mi sa che quella meteora è per il bambino. Il guardiano è suo...L'asteroide come ho già visto nel flash quando fu, vira dalla nostra parte e prima di schiantarsi si apre facendo uscire la lava dal suo interno. Esce il guardiano.
Con mia grande sorpresa è un altro Ra.
O è simile. Robusto. Assomiglia veramente ad un falco gigantesco. Le fiamme si estinguono in un'ultima esplosione che incornicia tutta la sua maestosità.
Il tempo rallenta e imprimo la sua immagine a fuoco nella mia testa.
Ha le gambe piegate pronte per atterrare, le braccia allargate per l'equilibrio e due ali nere, enormi e definite senza alcuna piuma fuori posto, aperte, per agevolare la caduta.
È sempre mezzo umano, ha braccia e gambe... ma ha anche piume nere lucide sfumate d'oro che gli coprono il petto fino allo sterno. Corpo color oro scuro.
Ho già detto che la testa è piena di grandi piume nere? Gli coprono le spalle e arrivano a punta fino ad appena sopra la metà della schiena.
Il fisico che riguarda l'umano è perfetto. Le piume della testa convergono con quelle del petto in quella sfumatura oro che forma un disegno a zigzag...
Gli si evidenziano i pettorali mentre sta atterrando. Braccia muscolose...
ma che dico... Ha due ali pazzesche a punta. Nere. Come la coda. Squadrata.
Lui atterra vicino a me alla mia sinistra portando con sé una corrente d'aria tiepida.
Per un attimo mi guarda... per poi girarsi verso la donna a terra, rivolgendomi il suo profilo rigidamente posato.
In quel momento che mi ha guardato... quasi sbavo davanti ai suoi occhi dorati con quelle piccole righette nere che si diradano dalla pupilla a raggera.
Ha uno strano elmo rosso scuro, sobrio e sottile, che parte da in mezzo gli occhi fino a dietro la testa, in cima ha tre punte snelle ricurve di lunghezza diversa e altre due che gli incorniciano le tempie e gli zigomi. Le punte sulla testa sono tagliate così bene che l'ultima si fonde con le piume dietro il collo.
Non riesco a smettere di fissarlo.
Osservo ancora le piume del collo che finiscono in una convergenza a metà schiena, ma non toccano la pelle, rimangono sospese.
Spalle muscolose. Braccia forti. Schiena definita che con quelle piume è risaltata quattro volte.
In vita ha un asciugamano simile a quelli egiziani...
come si chiamano..? L'asciugamano e` color avorio con in cima una fascia più chiara bordata di nero.
Le gambe? Vogliamo parlare delle gambe? Sono zampe. Di falco.
Artigli affilati e perfetti...
I miei occhi tornano su, verso quegli occhi dorati.
Ma poi.
Guarda te che becco perfetto. Nero bordato d'oro.
Ci sono poi dei disegni dorati sugli zigomi troppo intriganti, che poi si uniscono alla sfumatura d'oro sul petto.
Non assomiglia a Ra. Non ha quel copricapo a righe orizzontali. Sono meglio le piumone... Non m'importa. Questo è il mio futuro moroso della Dreamworld. Chissene frega se è il guardiano di qualcun'altro.
Ha in mano una sfera azzurra e luminosa. Ma è piccola...
Da quanto capisco la donna ha in braccio il suo bambino e ha dolori... che sento anch'io.
Lei si alza in piedi e ci incamminiamo verso i mulini del paese. La donna mette il bimbo in un cesto di vimini.
Il falco strafigo che ci ha accompagnato, posa accanto a lui la pallina luminosa che teneva in mano prima... e mette il cesto nell'acqua.
Guardo da lontano la scena, non voglio disturbare il loro rito.
La donna che dice di essere pronta a morire in quell'istante... si accascia contro un muretto lì in parte e si spegne.
Il bambino è portato via dalla corrente e un guizzo di luce blu lo avvolge per un secondo dando vita ad un ologramma di una karpa koy snella con la coda grande, velata.
È sospesa in aria e nuota allegramente attorno al cesto. Credo che quella karpa veglierà su di lui e lo proteggerà dai pericoli.
Ma allora se il guardiano di quel bambino è la karpa. Il falco. Guardiano di chi è che è?
Il falco. Che e` al mio fianco a sinistra che assisteva anche lui alla scena, si accorge che lo sto osservando distrattamente, e mi osserva a sua volta... con quei suoi due occhioni dorati... l'espressione morbida del suo viso sembra sorridermi.
Poi mi fa vedere una serie di immagini col pensiero.
Vedo lui che tiene in mano la piccola sfera azzurra di prima e dentro c'è la sagoma della karpa.
Poi mi fa vedere un'altra immagine. Capisco che ognuno ha un suo Guardiano che gli viene assegnato alla nascita e che si manifestera` quando questa persona sviluppa particolari abilità.
Raggiunto un livello alto, questo guardiano si evolve e può manifestarsi.
Poi mi fa vedere un'altra immagine.
È la stessa immagine del flash iniziale. C'è la luna e l'asteroide. Ma c'è solo una differenza.
Nel primo flash l'asteroide precipita da sinistra verso destra. Qui l'asteroide precipita da destra a sinistra. Infatti qui non vedo la luna. Forse è alle mie spalle...
L'asteroide si schianta lontano da dove sto guardando io. La visuale si sposta di poco. Vedo le fiamme estinguersi vicino l'altra Me, quella corazzata...
che effettivamente sembra indossare la mia tuta di volo... Poi due sagome in primo piano che non avevo mai visto.
C'è Laura di spalle che indossa un'armatura snella, il tronco e` protetto da una "placca" dorata dai coprispalla a doppia punta, anche gli avambracci e gli stinchi sono protetti da oro, ai piedi degli stivali al ginocchio in oro.
Indossa una gonna di cuoio composta da strisce verticali di cuoio borchiate di diverse misure, le arriva sopra al ginocchio.
La luce della luna mi fa intravedere una specie di calzamaglia viola che copre ogni cm di pelle scoperta dai pezzi d'oro.
Tiene in mano la spada ricurva con le incisioni luminose.
Mi salta subito all'occhio la bestia al suo fianco, alta al garrese come lei, piena di spuntoni di metallo lungo la schiena.
E` una tigre gigantesca, denti a sciabola metallici e molto lunghi.
Striature scuree ampie lungo tutto il corpo.
La coda si muove e all'estremita`... la coda di uno squalo.
Anche se ha quattro zampe giganti, non vedo pelo... non è fatta di carne questa cosa... non solo... quello sembra acciaio.
Buio.
Mi sveglio.Quindi quella bestia ibrida è il guardiano della Laura?
Ma allora il mio guardiano è quel falco con gli occhi d'oro? Quel pezzo di manzo di guardiano è mio??
Beh Laura, complimenti. Abbiamo dei guardiani stupendi. Non potevamo chiedere di meglio.