19- Hunger Games
Apro gli occhi, mi assale subito l'ansia e mi si allertano tutti i sensi. Mi guardo attorno.
Sono circondata da ragazzi e ragazze piu` o meno della mia eta` credo, siamo disposti a semicerchio e alcuni ridacchiano sentendosi visibilmente superiori a coloro che li affiancano.
Mi trovo in un posto chiuso ma molto spazioso, e` pieno di infrastrutture tridimensionali color grigio per l"arrampicata. E` una giungla di pareti irregolari, rotondeggianti, delle forme piu` strane, tunnel e rifugi.
La testa continua ossessivamente a ripetermi che mi trovo in una specie di Hunger Games, e tutti i ragazzi attorno a me hanno dei poteri magici di qualche tipo.
Se dunque siamo negli Hunger Games, tra pochi secondi dovremo ucciderci a vicenda.
In questa stanza oltre a noi tributi, ci sono altre persone esterne che assistono al nostro scontro: mamme, bambini, persone curiose, arbitri... gente che gira a caso insomma.
Siamo vestiti normalmente. Domanda che mi sorge spontanea... se noi tributi siamo vestiti uguali a quelli non coinvolti nei giochi, come posso capire quali stanno sopravvivendo e chi sta qui per cazzeggiare?
Ogni giocatore ha alla caviglia un anello grosso nero di un materiale duro e rugoso.
Quindi dovro` guardare sempre le caviglie di tutti quanti.
Passano i miei 5 secondi da quando ho aperto gli occhi in questo posto.
Parte un conto alla rovescia proiettato sulla parete davanti a noi, scandito da un fischio distorto.
Ci siamo.
Guardo rapida i miei avversari, sghignazzano, mi fissano male, scrocchiano il collo e si fanno tutti aggressivi.
Elaboro una tattica per vincere ma non riesco a pensare.
Incrocio lo sguardo di un’altra concorrente. Capelli neri lisci raccolti in una coda alta, eyeliner, appena mi vede assume un atteggiamento aggressivo e assottiglia gli occhi dalla cattiveria.
Aspetta aspetta che quando ti becco ti sistemo io…
Fischio d'inizio, e lei parte subito ad arrampicarsi insieme a tutti gli altri.
Io invece no. Provo tutte le mie capacità una dopo l'altra.
Ali…
Mi guardo indietro. Mancano.
Ok comunque qui non le potrei usare. E` troppo stretto per passare e mi stanerebbero subito.
Elettricita`…
Apro la mano e compaiono i tre fasci elettrici.
C'e`.
Fuoco…
Accarezzo a palmo aperto la sagoma di un uovo invisibile davanti a me, si forma una fiamma rossa con alcune lingue iridescenti e faville a mezz'aria.
Ci siamo.
Ghiaccio…
Stendo il braccio verso terra e per terra si espande un alone di ghiaccio sfrigolante.
Assolutamente c'è.
Caspita se mi riesce quest'ultimo...
Direi che posso vincere.
Avanzo e cammino a contatto col muro per trovare un nascondiglio o un buon posto dove ho una buona veduta. Intercetto in alto un foro tra due pareti e non è neanche tanto alto.
Mi guardo in giro per sicurezza e poi passo all’azione. Arrivo a metà parete ma un colpo di luce appena piu` in alto di me mi acceca.
Quando cessa la luce guardo in alto. Voglio sapere chi è stato, è la ragazza antipatica di partenza.
La guardo con gli occhi stralunati dall’abbagliata, ha un ghigno stampato in faccia che mi da sui nervi.
Allungo la mano sinistra e sferro una saetta bianca nella sua direzione. Non la prendo, ho beccato il muro appena in fianco, peccato.
Lei comunque perde I’equilibrio e si rifugia nel buco che avevo scelto.
Ormai è occupato. A lei ci penso dopo.
Mi volto tenendo la schiena alla parete pronta per saltare giù ma qualcosa mi sfiora andando a schiantarsi accanto a me.
Ho visto solo un colpo bianco sfrecciarmi davanti agli occhi.
Guardo giù e vedo che un ragazzo molto giovane mi voleva centrare ma non c'e` riuscito. Prima che mi ricolpisca, mi stacco dal muro con un salto a rallentatore.
Mi stacco di un metro di distanza dal muro, rannicchio le gambe al petto e allungo avanti le mani.
Una lastra di ghiaccio si materializza appena sotto i miei piedi accompagnandomi la caduta, respingendo il secondo attacco del ragazzo.
Lui indietreggia rapido e io atterro di peso in piedi frantumando il ghiaccio in schegge che schizzano ovunque.
Rapida lo colpisco con una saetta di ghiaccio, lo perforo e cade a terra morto. L'anello alla caviglia si rompe.
Passa il tempo. Ogni tanto cala un silenzio tombale ed e` alquanto inquietante. A volte mi ritrovo a girarmi in continuazione sperando ancora che tutto questo sia uno scherzo...
D'un tratto mi passa davanti una ragazza spaventata, e il suo inseguitore tra pochi istanti girera` questo angolo.
Mi accosto al muro e appena passa il bullo di turno gli faccio lo sgambetto, per poi spalmando la faccia per terra.
La ragazza scappa via ma il ragazzo prende me di mira ora. E` piu` grosso del previsto.
Carica un gancio e prende la "rincorsa" per colpirmi.
Non mi scompongo.
Innalzo un breve e molto intenso muro di fuoco, e lo allontano di forza con un calcio spinto sullo stomaco.
Questo inciampa a terra, rotola, si rialza di scatto ma scappa via. Ma come?
Sparisco da quel posto e adotto la tattica dell’agguato.
Mi apposto in un punto tra le persone non coinvolte e rilascio a terra una chiazza d acqua non lontano da me.
Mi accuccio tra i bambini che giocano. Ogni tanto passa qualche sfidante pestando inevitabilmente la pozza d’acqua.
Mi viene l’idea di programmare l'acqua stessa, cosi` che si ghiacci alla minima increspatura.
Una ragazza ci corre sopra e la pozza si ghiaccia all’istante strattonandola a terra.
Lei si gira e mi vede, schivo una sua sostanza liquida color verde neon che a contatto col muro lo scioglie al'istante.
C*zzo è acido.
Lei si libera rompendo il ghiaccio. Mi sghignazza contro e si volta per correre via.
AH è cosi` che la metti??
Ti senti forte solo perché ti sei sfilata la scarpa?
Pensi sia solo in grado di lasciar acqua per terra?
Lei corre via ma le scarico addosso un po’ di elettricità sulla schiena e lei stramazza al suolo. Direi che è ripagante.
Ridacchio soddisfatta ma vengo investita da un colpo al fianco sinistro, noto subito chi è stato...
La ragazza antipatica che mi ha rubato il foro nel muro.
Mi hai rotto.
Adesso ti finisco.
Sospiro per concentrarmi.
Ho troppa voglia di scagliarle un’onda energetica, ma il problema è che non riesco a uccidere la gente che non mi ha fatto realmente alcun male, non come Samuel, qui siamo tutti vincolati a ucciderci...
Io questa non la voglio più vedere ma non la voglio uccidere.
Non sono senza cuore.
Ma mi ha rotto le balle.
Più di una volta.
Quindi.
ALL’ATTACCOOO.
Due passi avanti e una piroetta veloce per prendere velocità. Saetta di ghiaccio puntando ai piedi.
Lei salta e la evita, congelo un bel pezzo di suolo, saranno 8m quadrati.
Non le do tregua e attacco con l'elettricita` alla massima potenza. Sfodero un bellissimo fulmine che lei schiva di due peli.
Lei risponde tirando una polverina dorata molto veloce. Mano infuocata e la annullo parzialmente. La polvere rimanente colpisce un bambino innocente in corsa e lo paralizza istantaneamente.
Ok mi è andata di c*lo.
Tocca a me.
Allungo entrambe le braccia e proietto un’onda d'acqua che annegherebbe chiunque.
Le ho bagnato tutto il corpo dal collo in giu`.
Lei si scrolla I’acqua di dosso con espressione umiliata, i suoi occhi chiamano vendetta e sicuro che ora mi vuole affrontare direttamente su due piedi.
Lei carica verso di me a braccia tese per afferrarmi.
Le afferro i polsi con le mani, mi sposto a destra, butto il mio peso indietro diventando una sorta di perno e utilizzo la sua energia per farla girare attorno a me.
Facendola girare cosi` veloce, le faccio perdere stabilita` e la sbatto di forza contro il muro.
Mi spingo contro di lei e le blocco le braccia contro il muro.
Mi concentro un attimo e l’acqua su di lei si ghiaccia completamente, il ghiaccio poi si espande anche sul muro stesso bloccandola totalmente.
Le mie braccia sono incastrate con le sue nel ghiaccio.
Lascio andare la presa alle sue braccia e il ghiaccio si modella lasciandomi libera... e si richiude subito dopo.
Mi accorgo che un po’ di gente si era radunata attorno per assistere alla scena.
Potrei finirla ora ma non ce la faccio.
Appoggio la mano destra sul blocco di ghiaccio a livello del sul torace, sposto il peso in avanti e dico
"E` finita"
E mi allontano.