Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > Diario di Anakin

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 28/08/2023, 21:26

Riprendo a scrivere i SL di tipo deep, settimana 20-27 agosto

Sono in aeroporto con un gruppo di amici e famigliari, siamo in coda per imbarcarci. Una volta salito in aereo mi siedo in un posto vicino al finestrino e mi addormento. Mi risveglio nel sogno in preda a vibrazioni ed esco dal corpo onirico in modo più o meno spontaneo. Mi trovo nel corridoio del velivolo, che però ora somiglia più ad un jet privato piuttosto che ad un aereo di linea. Mi chino per toccare la moquette e stabilizzare il lucido, poi comincio a camminare verso la coda del jet. Alcuni volti dei passeggeri mi sono molto familiari, in particolare quello di una donna bionda che sta dormendo sul lato sinistro del corridoio. Mi assale una sensazione strana che però riesco ad interrompere prima che faccia collassare il sogno. Percorro il corridoio ed entro nel bagno immaginando di trovare un modo per cambiare ambiente ed ecco che a mezz’aria compare un portale nero che ruota a spirale ed emette un forte suono. Mi avvicino e vengo risucchiato dal portale, che mi trasporta nel limbo nero in cui non vedo ma percepisco quello che mi sta intorno. Dopo un po’ di tempo che vago nel buio riesco a toccare terra con i piedi e mi ricompare anche la vista. Mi trovo in mezzo ad una grande strada vuota, sta piovigginando e sento una brezza fresca sulla pelle. Sento delle voci, mi volto e vedo mia madre in compagnia di una sua amica. Sono sul marciapiede e mi dicono di stare attento lì in mezzo alla strada. Io rispondo di non preoccuparsi, che è il mio sogno e che non esistono macchine in questa città. Loro però per qualche motivo hanno paura di muoversi da dove si trovano nonostante io dica che si deve approfittare di visitare una città vuota visto che nella realtà è impossibile. Comincio a camminare dritto davanti a me, lungo la strada deserta interrotta solo da alcuni ponti storici. Capisco di trovarmi in una riproduzione del lungo Senna a Parigi. Cammino per parecchio tempo godendomi la vista a sinistra e a destra del fiume, provando a svuotare i pensieri finché il sogno non comincia a perdere di stabilità, a questo punto imbocco una via alla mia destra pensando che i maggiori particolari avrebbero risollevato l’ambiente onirico. Mi viene in mente di riprovare la task di impilare gli edifici uno sopra l’altro come nella scena di inception, quindi mi fermo e con le mani provo a mimare il gesto della terra che si inviluppa su se stessa. Non ottengo il risultato desiderato ma comunque riesco a modificare i palazzoni in lontananza, che vengono attratti come da un centro di gravitazione in un punto all’orizzonte. Dopo qualche tentativo mi fermo ed entro in un portone di legno, all’interno trovo un piccolo giardinetto con una stradina d’erba a forma di circonferenza che segue le pareti di una torre di pietra al centro. Percorro questo sentierino finché la luce non diventa improvvisamente cupa e appena dietro la curva vedo una persona con un cappuccio tipo abito da monaco. Mi avvicino e gli chiedo dove ci troviamo, lui mi risponde che “nel punto esatto dove ti trovi nessuno ha mai messo piede qui a Parigi”. Gli dico “sarà perché solo io posso venirci?” ma lui non mi risponde e mi invita a seguirlo. Cominciamo a volare in alto passando attraverso delle travi di legno, poi il sogno sfuma improvvisamente, sento un suono di campane in lontananza, mi sveglio.


Sto facendo un sogno non lucido, mi trovo alla fermata dell’autobus vicino casa mia, c’è un barbone a cui decido per compassione di fare compagnia durante la notte, mettendo un sacco a pelo per terra. La mattina presto mi sveglio nel sacco a pelo con il suono dell’autobus ma comincio a vibrare ed esco dal corpo onirico. Appena divento lucido ripenso al sogno che stavo facendo prima di addormentarmi per strada e capisco di essere in un lucido di tipo deep. Mi dirigo verso casa mia con l’intento di incontrare me stesso o miei familiari, passo attraverso il cancello, vicino al garage ci sono stesi ad asciugare degli indumenti su uno stendi abiti. Mi avvicino e mi accorgo che le magliette hanno rappresentato il corpo di animali, come fossero pelli stese ad asciugare. Decido di provare a far prendere vita ad una di esse, prendo quindi la più vicina che sembra quella di un cane, poi afferrandola con due mani la sbatto e in un istante si trasforma in un grosso pastore tedesco. Inizialmente sono un po’ sorpreso, poi provo ad accarezzarlo sul muso ma lui si muove in modo strano per evitare la mia mano e dopodiché comincia a parlarmi in un italiano perfetto e colto, trattandomi come fosse un cameriere d’altri tempi. Abbiamo una breve conversazione in cui lui mi chiede se io voglia salirgli in groppa, io accetto e mi metto a cavalcioni sul dorso del cane ma dopo pochi secondi il suo corpo comincia a crescere e assumere una posizione eretta. Alla fine il pastore tedesco prende una posizione perfettamente eretta stando su due zampe ed è cresciuto molto di statura, ora sarà più di due metri e mezzo e io gli seduto sono sulle spalle. Mi chiede se fossi comodo e poi cominciamo ad andare in giro. Ad un certo punto incontro mio nonno, che prende un grande spavento e lo vedo cadere svenuto dietro la parete. Decido allora di scendere dal cane per andare a soccorrerlo, ma mi sveglio.
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 31/08/2023, 13:32

ultima settimana di agosto

martedì 29

Sto sognando normalmente, sono in una stazione della metro in compagnia di alcuni miei amici. Uno di loro, a cui di solito piace fare viaggi improvvisati, mi propone di passare la notte per terra su dei materassini gonfiabili in un angolo della stazione. Mi stendo quindi sul materassino, ma nell’addormentarmi esco involontariamente dal corpo onirico. Mi trovo quindi lucido in piedi sul pavimento della stazione, mi volto e vedo i corpi di me e del mio amico che dormono accanto al muro. Dopo poco mi raggiunge una guardia in divisa per indicarmi dove andare, capisco di essere in Giappone per via degli ideogrammi sulle indicazioni e cartelloni. Arrivato allo sportello della metro faccio per passare ma è bloccato, controllo le tasche ma non ho né gettoni né monete, così piego l’asta di ferro che mi blocca la strada e riesco a passare. Percorro una rampa di scale fino ad arrivare ad un vagone giallo fermo su dei binari di una galleria aperta. Il buco in fondo della galleria fa passare una forte luce bianca. Entro nel vagone e mi siedo, non c’è nessuno dentro a parte me. Mi guardo in giro, ci sono degli striscioni tipo quelli della pubblicità che si trovano in metro ma con delle ragazze di anime in scene porno, queste sembrano vedermi salire e senza entrare nei dettagli si mettono tutte in posa, io provo a toccare la superficie ma è solida e mi allontano. Aspetto un po’ ma il treno non si muove, così mi alzo in piedi e urlo “ora parti!”. Le ruote cominciano a muoversi come se slittassero finché il vagone non raggiunge il buco in fondo alla galleria, ed ecco che usciamo direttamente nel cielo. Non capisco bene se stiamo cadendo oppure planando, sono curioso di vedere fuori e con un pugno spacco la porta e riesco a buttarmi fuori in aria. Comincio a volare in orizzontale senza alcuna difficoltà, poco dopo mi raggiungono i miei amici sempre in volo e noto che tutti noi lasciamo come una scia bianca dietro di noi. Sono in volo in alto su una bellissima baia, sotto di me c’è il mare e tutt’intorno delle colline verdi di una vegetazione simil tropicale (la mia visuale è molto ampia). Il cielo è di un blu intenso e le nuvole sono molto nitide. Chiedo al mio amico dove abbia imparato a volare così bene e lui mi risponde che non lo sa ma che è una figata e che sembra di essere peter pan (vero). Mi chiede come io abbia fatto a creare tutto ciò (è visibilmente emozionato dalla circostanza) ed io gli rispondo che glielo dirò quando ci vedremo nella realtà, se se ne ricorderà. A questo punto comincio a provare delle tecniche di volo, in particolare provo a ridurre l’attrito dell’aria stendendo le mani avanti come fossi una freccia e d’un tratto raggiungo velocità folli ed il paesaggio scompare. Perdo il controllo e alla fine mi sveglio.

mercoledì 30

Sto sognando che vado a letto nella camera in cui dormivo da bambino con mio fratello e che ormai non esiste più (nel sogno ricordo la voce di mio padre che mi canta una ninna nanna, vai a capire te). Mi sveglio nel sogno che sono in paralisi con questa canzoncina nelle orecchie, cerco di rilassarmi il più possibile e a “rotolare” fuori dal letto. Ci riesco e comincio a guardarmi intorno e a realizzare che non era una paralisi reale ma che l’avevo sognata, oppure che magari la sensazione era reale ma che fossi rimasto ancorato al sogno, insomma mi scervello un po’ ma alla fine lascio perdere pensando che ci penserò una volta sveglio per non perdere tempo. La camera è più colorata di quanto ricordassi ed è molto luminosa, mi trasmette delle belle vibes e ricordi della mia infanzia. Alla scrivania vedo che è seduta una donna anziana, mi avvicino per capire chi fosse, è la mia maestra di italiano delle elementari. Sta leggendo un libro che tiene aperto sul tavolo e che so essere “il gabbiano Jonathan Livingston” per via di alcune immagini. Quando mi nota mi fa un pippone su certe statistiche sul tasso di analfabetismo regionale, io la ascolto per un po’ poi le dico “e se ti dicessi che non me ne frega un c***o?” e anche “oh ma hai stracciato i c******” per divertirmi un po’, la sua reazione è di shock ed è impagabile tanto che scoppio a ridere. Poi riprendo in tono serio una cosa che mi viene in mente sul momento, prendo il libro e dico “che ne sai tu di come si sente veramente una lettera?”. Da qui l’idea di entrare dentro il libro: mi concentro su una capolettera, una ‘a’, e tramite una transizione che non mi è ben chiara riesco apparentemente a diventare quella lettera. Il mondo intorno a me è ovattato e bianco, mi sento davvero come compresso sulla carta stampata e non posso muovermi se non con estrema fatica, nel tentativo di farlo mi sveglio.
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 05/09/2023, 21:54

SL deep 1° settimana di settembre
Sono in un sogno non lucido e mi sveglio nel letto delle vacanze, questa volta diventando lucido senza transizioni strane. Sono nel letto con C ed è mattina, lei è nuda e mi fa qualche pratica sconcia, poi comincio a toccarle il corpo con le dita perché noto che è molto liscio e soffice come la pelle di un neonato. Poi a caso dico: “come sei soffice, sembri un cucciolo di foca” ma lei si imbarazza girandosi dall’altra parte. Insisto ancora con la mano ma dopo un po’ il suo corpo comincia a crescere a dismisura diventando tipo uno di quei casi di vita al limite… le dico “hai messo su qualche chilo per caso?” ma lei non mi risponde, allora riprovo con “da quand’è che sei così grassa?” e si gira e mi tira un ceffone bello forte. Tempo di girarmi di nuovo e al suo posto c’è una vera foca… che comincia a mordicchiarmi i piedi ed è una sensazione fastidiosissima, quindi salto fuori dal letto ed esco fuori dalla finestra volando verso la piscina. C’è un suono di cicale da rompere i timpani e non riesco ad urlare per coprire il suono, così provo a mettermi le dita nelle orecchie finché il rumore non si placa completamente. Mentre volo noto L, una mia amica, che dal basso mi dice di mettermi la crema perché sennò prendo un’insolazione visto che sono nudo. Provo a trollare anche lei dicendo di non preoccuparsi che posso cambiare la mia pelle quando voglio e provo a farlo, diventando di fatto un ragazzo di colore, ma guardandomi bene gli avambracci sono fatto come di croste nere che vanno via via a staccarsi tipo pittura secca. Visto che dopo questa cosa il calore del sole è diventato insopportabile provo a cambiare ambiente gettandomi a fionda nella piscina. L’idea era di ritrovarmi poi in un mare in qualche altra parte del mondo ma va a finire che rimango incastrato in un limbo strano per un po’, poi scalciando picchio su alcuni scogli e mi trovo di nuovo in acqua, ma nel provare ad andare in superficie sono limitato nei movimenti da una sostanza nera tipo petrolio. Con grande fatica riesco a salire in superficie e scrollarmela di dosso, sembra di essere su marte per la desolazione ma è tutto nero e non rosso. Tipo la superficie del mare è tutta nera è solida e continua per chilometri e chilometri fino in fondo all’orizzonte dove ci sono delle montagne nere. Comincio a correre come un pazzo mettendomi a ridere e urlando “dove ca**o sonooo” sapendo che mi stavo per svegliare e infatti succede.
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 10/09/2023, 23:11

lucidi deep 2° settimana
Sto sognando normalmente e sono in treno con mio fratello e un’amica. Mi addormento in un momento imprecisato e mi risveglio lucido dopo una breve paralisi. Mi guardo intorno e stiamo passando attraverso un paesaggio a tratti ghiacciato tipo circolo polare artico ma cambia molto rapidamente passando da laghi di iceberg a prati verdi. Dopo poco il trenino, cha visto da fuori sembra uscito da qualche universo Disney, si ferma ad una stazione minuscola accanto al mare, che poi è il capolinea. Appena esco faccio giusto qualche passo ma ho una sensazione fortissima allo stomaco di essere già stato in quel posto, è una strada che costeggia il mare immersa nel verde con un’altura sulla destra e in basso una spiaggia bianca molto stretta, il mare sembra l’oceano e mi dà un senso di wilderness. All’improvviso mi viene a caso un senso di grande terrore seguito da un urlo… sto pensando di risvegliarmi ma poi dico dai sei più forte di così e rimango nel sogno. Il paesaggio si sfuma e riappaio in un paese in stile west americano sempre insieme ai PO di prima. Comincio a volare in verticale per vedere cosa c’è nei dintorni e vedo che in realtà siamo in una specie di set cinematografico e da un cancello stanno entrando cinque ragazzi con fare minaccioso tipo che vogliono venirmi a menare per qualche motivo. L’amica viene da me e mi dice senza giri di parole che lei e mio fratello hanno paura e vanno di nuovo a prendere il treno, visto che è il mio sogno dovevo fare quello che dico di saper fare, ok grazie. Alla fine mi raggiunge questa specie di baby gang con manganelli e catene che cominciano a corrermi addosso, a me viene in mente di tirare uno sputo che esce dalla mia bocca tipo proiettile e separa il gruppo in due, poi rimangono per un po’ storditi a capire cosa era successo mentre io preparo un altro sputo che colpisce uno e lo buca da parte a parte. Mi giro ed entro velocemente in un pub sempre in stile western ma dentro è un locale enorme, mi ricorda quello dell’anime Death Parade come mood e ambientazione, ma molto più grande. C’è un signore al bancone a cui chiedo di darmi la bottiglia più cara che ha e lui ne prende una e mi fa vedere l’etichetta per mostrarmi non so cosa ma è una bottiglia di absolut vodka, io la prendo e la scaglio contro il muro di bottiglie davanti a me. Poi con la mano provo a rompere le bottiglie tipo lanciando incantesimi. Guardando per terra ora c’è uno strato di alcool e io mi chino per leccarlo per sentire che sapore avesse. Mi “ubriaco” subito e mi sveglio mentre sto cadendo da delle scale a chiocciola.


Sono con G e CM in una villa dove c’è una festa in piscina in stile americano con altre persone che conosco, mi offrono una canna e dopo un paio di tiri mi sento già strano e mi stendo su un lettino. Mi sveglio lucido che è giorno sullo stesso lettino, la villa è vuota ma dopo un po’ mi raggiungono sempre G, CM e mio fratello che vogliono andare al lago. Io penso subito alle task e chiedo a mio fratello di darmi della DMT ma mi risponde che è finita ieri sera e che deve farsela dare da un suo fornitore che abita nell’albero di prezzemolo a Gardaland… prendo allora la macchina che è un maggiolino rosso e li faccio salire poi comincio a guidare su una strada molto scenografica ma che non conosco e mentre dietro cominciano a parlare li zittisco chiedendogli dove andare. Alla fine per avere una visione più completa piego il volante come fossi su un aereo e l’auto comincia a prendere quota superando le montagne e vediamo il lago davanti a noi, verso il quale mi fiondo. Ci sono dei piccoli aeroplani ad elica che cominciano a spararci, l’atmosfera mi ricorda il film “Porco Rosso”… così atterro sull’acqua. Io salto fuori chiedendomi se sarei riuscito a non sprofondare e vedo che riesco a camminare sulla superficie senza problemi, così comincio a correre tipo flash sull’acqua creando tutta una scia dietro di me e facendo la larghezza del lago più volte. Dopo che mi sono “sfogato” vado a recuperare gli altri che sono su una panchina che galleggia in mezzo all’acqua, ma vengo svegliato.
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 11/09/2023, 13:29

Out of body experience
Il mio primo bad trip da DMT


Da tempo mi interessa l’idea di farmi di droghe pesanti in lucido dopo le buone promesse di droghe più leggere come la cannabis… essendo rimasto affascinato da alcune simulazioni di DMT ho deciso di provare questo potentissimo psichedelico ma non è andata molto bene ed ora temo di aver influenzato per aspettativa anche i futuri tentativi.
Mi sveglio la notte, mi rigiro nel letto una volta ed ecco che arriva l’elettroshock… mi lascio trasportare in alto finché non acquisisco la vista e al solito vedo il mio letto e tutto il resto della stanza. Mi viene subito in mente la task di farmi di DMT e penso un po’ a come fare, l’idea iniziale era quella di andare in sud america per farmi seguire da qualche sciamano nella procedura ma un po’ per pigrizia un po’ perché l’obe mi sembra molto stabile per fare viaggi intorno al mondo, decido di fare da me. Vado alla solita “scatola zen” dove di solito cerco pillole, medicine ecc e ci trovo delle pillole con un post-it con scritto il nome scientifico della sostanza che non credo avrei mai ricordato in veglia. Ne prendo una in mano ma prima di metterla in bocca mi ricordo che se ingerita l’effetto dura molte ore mentre se fumata solo qualche minuto, così la apro e ci rollo una sigaretta. Faccio due bei tiri e mi sembra di inspirare aria gelida nei polmoni… in pochissimo tempo la stanza o la mia percezione di essa comincia a cambiare, le pareti sembra che si stiano sciogliendo sotto l’effetto di un acido rosso scuro e nell’angolo vicino alla porta vedo che ci sta nascosta una figura nera tipo demone da paralisi. Gli dico “tu rimani lì dove sei o ti ammazzo” ma non ci credo nemmeno io, in questo momento sono già fatto e mi stendo sul pavimento in posizione supina e chiudo gli occhi. Perdo qualsiasi riferimento spaziale, tutto gira intorno a me e io stesso mi sento vorticare, poi in questo ruotare cominciano a formarsi delle forme geometriche rosse e delle facce di demoni giapponesi che mi vengono addosso, io cerco di pensare dai andate via e finalmente arriva una visione bella di spazio e galassie che supero a grandi velocità ma ad un tratto mi sento afferrare i piedi da qualcosa che mi trascina e metà del mio corpo, la parte inferiore, compare nella mia visuale, tutte le percezioni fisiche sono strane e mi sento trascinare da questo essere come attraverso buchi neri, decido di aprire gli occhi e mi ritrovo nel mio letto con il mio corpo che sente tutte scosse, li richiudo e sono ancora nel bad trip e così per due volte. Per un momento nello stordimento del caso ho davvero avuto paura di essermi autodrogato in qualche modo e mi sono svegliato ma sono abbastanza sicuro che quando aprivo gli occhi ero davvero nella realtà perché ho già avuto questa sensazione altre volte… nel complesso non una bella esperienza comunque
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 12/09/2023, 15:22

OOBE/paralisi
Sono sdraiato a pancia in giù quando improvvisamente mi sento strano e il letto comincia a ballare come se ci fosse un forte terremoto. So di stare allucinando e quindi rimango fermo ma mi paralizzo. Cominciano le voci dei demoni nelle orecchie ed io provo a diventare lucido rotolandomi su di un lato ma mi sento un essere avvinghiato alla mia schiena che cerca di riportarmi dritto. Alla fine riesco ad uscirne e vado allo specchio e vedo l’essere quello che già altre volte mi si attacca alla schiena succhiandomi il sangue. Quindi mi getto di schiena contro l’armadio e lo sfracello, poi decido di cambiare subito ambiente e di andare al mare. Passo attraverso la finestra per cambiare ambiente e mi ritrovo sul ponte di una nave in mezzo all’oceano, all’alba. Il vento è fortissimo e mi fischia nelle orecchie, riesco a volare in cima alla nave dove c’è la ciminiera da dove esce il fumo e come cappello di paglia faccio il gesto ‘avanti tutta’ e dico “andiamo ad oniria!”. La nave fa un fischio e sul ponte escono delle persone che mi guardano e mi dicono di scendere. Io vado da loro e chiedo di dirmi una poesia ma la mattina non mi ricordo bene le risposta… comunque entro dentro la nave e poi in una cabina a caso nella quale sono appesi dei quadri. Ne osservo uno da vicino e mi ricorda l’immagine di midjourney di lucid di ieri. Poi cambio cabina e ci trovo delle bambine che stanno giocando nude a twister… wtf. Esco ancora nel corridoio e incontro una donna che mi chiama per nome dicendomi che da quando siamo partiti cinque miei amici sono morti e di ricordarmi di andarlo a dire alle loro famiglie una volta sveglio. E io le dico di non rompere che è solo un sogno ma mentre lo dico mi sveglio.

OOBE 5:45 circa
Esco dal corpo e mi trovo nella stanza illuminata a giorno, io sto dormendo nel letto in posizione supina. Esco fuori di casa passando dalla finestra e comincio a volare fino al campanile e mi ci siedo in cima a godermi la vista, poi vedo arrivare una processione verso la chiesa ed io per farli andar via immagino che si crei una specie di nuvola di fantozzi sopra di loro. Comincia a piovere e loro si rifugiano negli edifici vicini ma ad un tratto sento un forte rumore come se un lampo avesse appena colpito il campanile. Allora mi alzo e volo via verso le montagne che vedo essere innevate. Mi reco dove andavamo da bambini a scendere con gli slittini sulla neve e vedo che è stata fatta una lunga pista da sci ed è in atto una gara. Atterro all’inizio della discesa dove c’è il mio vecchio prof di ginnastica ma non mi riconosce nonostante mi portasse alle gare ecc ed io ci rimango quasi male. Mi faccio dare un paio di sci blu e comincio a scendere dalla montagna a grande velocità, anche perché in alcuni tratti ci sono dei segnali sulla neve che se ci passi sopra ti danno come il turbo tipo mario kart. Durante la discesa incontro tante mie conoscenze e dopo parecchia strada mi fermo in uno spiazzo pianeggiante in cui chiedo a ciascuna ragazza di uscire. Ad un tratto compare il mio cane che mi salta addosso e comincia a leccarmi la faccia tipo in maniera compulsiva e mi fa molto ridere, ma poco dopo ci raggiunge un branco di lupi che lo stavano inseguendo. Allora io mi metto tra loro e il mio cane e li tengo lontani spruzzando come del ghiaccio che mi esce dalle mani, finché non prendo in braccio il cane e volo via. Gli sci mi rimangono però incastrati tra le cime degli alberi, l’ambiente comincia a perdere stabilità e mi sveglio.
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 18/09/2023, 22:38

Mi sveglio a letto e vado in paralisi, c’è l’essere sopra di me che mi tiene schiacciato parlandomi all’orecchio nella solita lingua incomprensibile. Poi nella stanza avverto dei movimenti di animali, tipo uno zampettare. Mi concentro per ignorarli e muovere le dita dei piedi quando una scarica mi passa lungo tutta la spina dorsale e boom… sono spawnato in cielo. Mi trovo in aria che sto fluttuando a parecchi metri di altezza da terra, davanti a me l’immensità dell’oceano con grandi onde ed il sole che sta tramontando dietro delle nuvole abbastanza strane. Comincio a volare verso il basso e vedo tre cinghiali con striature marroni e bianche lungo la striscia di costa e capisco di essermeli portati dietro dalle allucinazioni. Provo ad atterrare sulla spiaggia che è lunghissima e di sabbia abbastanza scura, ma gli animali sembrano ostili nei miei confronti e mi raggiungono ogni volta che provo ad atterrare per intimidirmi. Così comincio a volare a grande velocità sul lato lungo della spiaggia, contro di me il vento e la salsedine, fantastico. Ad un certo punto mi fermo di nuovo a mezz’aria per guardarmi in giro e vedo in cielo una figura strana, una specie di corpo alieno con lunghi tentacoli che si avvicinano alla superficie del mare… sto un po’ ad osservarne i movimenti ma alla fine decido di ignorarla e ripunto verso la spiaggia, anche perché mi mette abbastanza soggezione. C’è una coda di persone davanti a quella che mi sembra la carcassa di una grossa balena arenata e sventrata, con ancora pezzi delle interiora sulla sabbia. Una scala di legno porta dentro le persone nella pancia, come fosse un portale o chissà cosa. Quando atterro c’è una donna che mi fa una scenata in stile Karen in una lingua orientale molto biascicata, in generale sembrano tutti persone delle Filippine o giù di lì. Questa donna ha i capelli neri e una gonna verde a quadri ed è proprio indiavolata con me per qualche motivo, allora io con il potere della mente la sollevo in aria usando un dito e la lancio nel mare con grande convinzione, tanto che scompare nelle onde. Fiducioso del potere provo ad alzare anche le altre persone lì presenti allo stesso modo, separo il gruppo in due linee distinte facendo tipo “tu vai di qua, tu vai di là” e mi sento un po’ come un burattinaio a trascinare i PO. Alla fine però si rimescolano ancora tutti e allora vaff… cambio piano, mi giro verso l’entroterra pensando di trovare una macchina sportiva ma fallisco miseramente perché compare solo una misera macchinina bianca di quelle che si usano nei campi da golf per spostarsi. Sul lato passeggero è seduto mio padre che mi chiama per nome, quindi lo raggiungo e mi ci siedo anche io e gli dico la prima cosa che mi viene in mente:
“voglio che questo sogno duri per sempre”.
Lui mi fa:
“il per sempre non esiste, il per sempre è ora”
Poi mi chiede se ho preso con me la patente ed altre cose, io gli dico:
“papà ma a che c***o mi serve la patente se stiamo sognando”
lui:
“serve sempre qualcosa che ti ricordi chi sei, tipo io ho questo”
e mi fa vedere una svapo con inciso il suo nome, penso intenda tipo un totem e mi viene in mente inception. Immagino di trovare un totem nella mia tasca e tiro fuori il guscio vuoto di una chiocciola o paguro che tengo tra il pollice e l’indice puntandolo contro luce e la cosa che mi colpisce è proprio il peso e la consistenza dell’oggetto, come nel film. Intanto senza che io tenga nemmeno il volante la macchinina supera delle dune di sabbia usandole come rampa e viene trasportata in alto, poi mio padre comincia a parlare a ruota libera ma lo ignoro.
“Papà basta, ora dimmi una poesia ti prego”
e così lui si tace, si mette gli occhiali come se dovesse sparare fuori il componimento del secolo (che ridere proprio tale e quale nei movimenti) e tira fuori un taccuino, ma io incuriosito guardo meglio questo quaderno ed è il Death Note (lol), ci sono pure delle scritte in giapponese sulle righe dei fogli e dei pezzetti di carta strappati ai bordi, così glielo prendo di mano per sfogliarlo ma dopo un po’ che giro le pagine per capirci qualcosa mi sveglio.
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 21/09/2023, 12:20

Lucido - DMT second try

Mi trovo lucido, del sogno prima ho solo ricordi confusi. Sono in un attico enorme in cima ad un grattacielo e dai vetri delle finestre entra una luce fortissima ma piacevole, tipo angelica. Comincio a dare un’occhiata in giro, la casa è di qualcuno che ci abita perché è piena di oggetti fuori posto in bagno e nelle camere da letto. Dopo un po’ mi fermo con l’intento di fare una task, quindi penso a quella del DMT e ad oniria. Decido di riprovare a ‘drogarmi’, quindi mi guardo in giro e noto dei piccoli contenitori bianchi sopra un mobile in una delle camere da letto e penso che dentro ad uno dei due ci sarà una pasticca di DMT super concentrato. Allora apro quella più piccolina e ci trovo in effetti la pastiglia, dopo un attimo di esitazione la metto in bocca e comincio a succhiarla come una caramella, dà una sensazione di frizzantezza, poi la mando giù. Comincio a sentirmi strano già dopo i primi secondi, così mi stendo sul letto della camera e chiudo gli occhi. Rimango così per forse un minuto finché non vedo solo buio ed ho paura di svegliarmi. Ad un certo punto però comincio a vedere delle immagini, delle geometrie che ruotano e cambiano forma nel mio campo visivo con qualche flash ogni tanto, la sensazione è piacevole rispetto all’altra volta, non percepisco negatività e mi immergo completamente. Le scene mutano rapidamente finché non vedo tutto coperto da linee a zigzag colorate che sfrigolano. Mi accorgo in questo momento di essere completamente “distaccato” dal mio corpo onirico o fisico, mi sento come un pensiero che fluttua nello spazio senza meta. Ma forse in risposta a questo dalle forme a zigzag si creano migliaia di scariche elettriche ed io tutto d’un colpo mi sento di nuovo in me e vengo sbalzato via in avanti ad una velocità incredibile. Riapro gli occhi, davanti a me ora c’è una città immensa e futuristica, o comunque di un’altra epoca o pianeta. Gli edifici, alcuni dei quali torri altissime, sembrano fatti di latta che con la luce in cielo riflettono in modo molto particolare ed il risultato è un effetto ottico assurdo. Comincio a muovermi nella metropoli con dei grandi salti da un edificio all’altro. Provo quindi a sfondare il tetto di un palazzo per entrarci dentro ma non ci riesco, così faccio un iper salto altissimo che mi porta in cielo sopra tutti i grattacieli, poi nel ricadere concentro tutta la forza nelle gambe e come un missile sfondo un palazzo entrandoci dentro dal tetto. Sfondo anche tutti i piani fino ad arrivare ad una sorta di seminterrato. Comincio ad esplorarlo, sembra un ambiente abbandonato da anni, tipo post apocalittico. Decido di uscire fuori dal complesso passando attraverso un pezzo di cavalcavia caduto e mentre sto per passare all’esterno penso di trovarci oniria, il problema è che lo penso troppo tardi visto che già avevo intravisto l’ambiente in cui stavo entrando e quindi non potevo usarlo come “teletrasporto”. Così in un tentativo disperato di cambiare lo sfondo uso la mia mano destra, facendola scorrere davanti al viso e agli occhi come per creare un portale gigante per sostituire lo sfondo con un altro. Si crea del verde, che poi diventa un prato. Entro quindi in questo nuovo ambiente al volo ma mi sento stanco, come se avessi usato troppa energia o come se il sogno fosse passato ad un piano meno stabile. Sono circondato da una vegetazione molto alta, che in realtà mi accorgo essere della semplice erba, quindi io mi sono rimpicciolito alla dimensione di un insetto… vado in giro cercando possibilmente altri abitanti di quel posto e trovo mia nonna che sta facendo una lezione di recitazione a degli… insetti. Degli scarafaggi. E mi chiede pure di venire anche io a dire due battute. Io cerco di allontanarmi ma il sogno comincia a sfumare finché non mi sveglio.
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 09/10/2023, 20:24

LA NAVE FARFALLA
Sto sognando normalmente, ricordo di aver avuto una paralisi prima in cui ho allucinato i rumori di un bambino che correva avanti e indietro fuori dalla stanza. Nel sogno sento mia madre che chiama ad alta voce il mio cane che è scappato fuori in strada, poi mi viene una sensazione strana tipo premonizione di qualcosa di brutto e infatti pochi secondi dopo sento mia madre che urla in modo disperato e capisco che un’auto aveva investito il cane. L’urlo però è così straziante che mi fa diventare lucido. Comincio a testare il livello di lucidità mettendomi davanti ad uno specchio che in realtà non esiste, poi mettendo la mano sopra lo specchio comincio a salire come fossi in un ascensore trasparente ed arrivo nella camera dove dormiva mia madre quando ero piccolo. La trovo seduta sul letto che sta piangendo ancora per il cane, così l’abbraccio e le dico di non preoccuparsi che è solo un sogno e lei sembra calmarsi. Rimaniamo abbracciati per un po’ e io penso di provare a chiamarla la mattina quando mi sveglierò per dirglielo. Il mio sguardo vede dalla finestra una costellazione nel cielo molto particolare fatta da una striscia di stelle perfettamente allineate in verticale e in orizzontale. Rimango a fissarle per un po’ finché ad un certo punto una di esse comincia ad ingrandirsi e a prendere la forma di un fiocco di neve che comincia a ruotare nel cielo e a ruota anche le altre fanno così finché quella porzione di cielo non diventa piena di fiocchi di ghiaccio che si inseguono tra di loro. Provo allora a guardare dall’altra finestra nella stanza e vedo un paesaggio assurdo fatto di una miriade di castelli medioevali che si susseguono uno dietro l’altro tipo una specie di effetto ottico caleidoscopico, come se il mio pov fosse fissato e al di là della finestra invece il paesaggio scorresse continuamente. Mi concentro così tanto sul cortile di uno di questi castelli che mi ci ritrovo dentro. Comincio a camminare in un giardinetto all’inglese pieno di statue e fontanelle finché non arrivo ad uno strapiombo sul mare. Il percorso termina proprio sul dirupo, quindi decido di prendere una breve rincorsa e lanciarmi in volo. Intorno a me ora vedo un grande lago dentro un cratere vulcanico ed una nave in lontananza, cerco di avvicinarmi sempre in volo. Da vicino la nave è un veliero antico con una particolarità, ovvero che sul lato del corpo della nave ci sono attaccate delle farfalle grandi e tutte di colore diverso, ogni tanto battono le ali e la nave fa dei piccoli saltini sull’acqua. Io volo fino sul ponte e nel momento in cui ci metto piede il veliero comincia a sollevarsi in aria con il rumore del battito d’ali delle farfalle nell’aria. Provo a sporgermi per vedere meglio ma forse per un rumore mi sveglio.
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 20/10/2023, 12:17

MOSTRI MARINI


Entro nel lucido tramite vibrazioni e mi ritrovo su una piccola imbarcazione di legno in mezzo al mare. C’è un’atmosfera particolare con una luce chiara che colora il mare quasi di bianco e non tira un filo di vento. Mi guardo in giro a 360 gradi e lontano da me si materializzano scene di paesaggi che poi svaniscono come miraggi nel deserto, mi ricordo per esempio una foresta di canneti e una massa informe di dimensioni gigantesche che risaliva dal mare facendo evaporare l’acqua tutto intorno. Rimango per un po’ in stato semi meditativo a concentrarmi sulle sensazioni e sui rumori intorno a me. Quando riapro gli occhi mi sono avvicinato ad una scogliera molto alta che alla mia destra continua fino all’orizzonte. Mi alzo in piedi per provare a volare e raggiungerne la cima, poi però vedo comparire delle sagome sotto la superficie dell’acqua poco lontano dalla mia imbarcazione. All’inizio vedo saltare un gruppo di delfini tutti bianchi e con una specie di macchia grigia che circonda gli occhi. Rimango in attesa di vedere che animali marini fossero le sagome che avevo visto quando all’improvviso compare una balena davanti a me e subito dopo un enorme polpo o calamaro, forse il leggendario kraken. C’è anche una terza figura ma rimane sotto il mare per il momento. Decido di seguirli e con l’intenzione cerco di far muovere la barca in avanti, che comincia a sfrecciare sul mare come avesse un motore da yacht. Comincia quindi un inseguimento in mezzo a decine di delfini bianchi che saltano tutt’intorno. Quando penso di essermi avvicinato a sufficienza alle creature di prima, ecco che dal mare spunta una specie di pinna di balena ma di dimensioni assurde, la seconda volta che appare si crea un mulinello e le compare al centro una sorta di occhio ma simile ad una ventosa di un calamaro gigante, si crea un mulinello che mi trascina verso questo grande occhio-ventosa ma poi la creatura scende di nuovo sott’acqua e la vedo nuotare sotto di me in tutta la sua enormità. L’inseguimento prosegue con ancora più entusiasmo perché penso di essere in mezzo ad animali marini leggendari o dinosauri. Dopo un po’ però la scogliera mi blocca la strada, salto quindi dalla barca fino a degli scogli e da lì mi tuffo in mare. Nuoto in profondità ma l’acqua è abbastanza torbida quindi non si vede granché. Rimango in acqua a lungo anche rituffandomi più volte ma dei mostri non c’è traccia, solo delfini. Risalgo quindi sugli scogli a stabilizzare un po’ visto che mi ero un po’ stordito a stare così tanto in acqua. Vedo qualcosa nuotare verso un’altra conformazione di scogli, mi sembra un grosso felino. Esce infatti dall’acqua un ghepardo ma delle dimensioni di una tigre, che comincia a leccarsi e ad asciugarsi il pelo. Mi alzo in volo verso un grosso masso alto una ventina di metri tutto lucido, vicino alla riva. Incontro delle persone alla base del masso tra cui un mio amico che mi chiede di scalarlo. Io accetto e con degli scarponi e delle racchette comincio a scalarlo girandoci intorno, ma non è facile perché la superficie e stra scivolosa essendo bagnata. Punto bene scarponi e bastoncini nelle fessure della roccia, dietro di me sento la voce, credo di una guida, che urla di puntare bene i piedi. Alla fine io e il mio amico arriviamo in cima, dove a sorpresa troviamo molta gente seduta come in una specie di rifugio o accampamento, il mio amico riconosce una persona e va a salutarla, io penso che potrei provare a tuffarmi di nuovo da qui. Quindi mi avvicino verso il bordo ma il sogno comincia a sfumare e sento rimbombare le voci delle persone che chiacchierano nelle orecchie, finché non mi sveglio.
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