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Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Diario delle TALD di LucidFede

Messaggioda LucidFede » 06/12/2022, 12:43

Sono un pò pigro : Chessygrin : quindi ho deciso di trascrivere sul sito solo le pagine del diario che contengono sogni lucidi tald.
Spero tanto che piano piano si possa riempire, per adesso ne ho avuto solo uno e punto a migliorare.
Lo ho avuto ieri notte e mi è durato 30 minuti percepiti nulla a che vedere con le ore percepite che teoricamente pottrebbe raggiungere un tald, ma per me è già tantissimo.
Per dare una panoramica su chi sono, lo avevo già scritto in presentazione ma tanto vale ridire qualche cosa, sono un ragazzo ora di 19 anni onironauta da quando avevo più o meno 10 anni. Non so per quale motivo ma ho sempre avuto una media di sogni lucidi ricorrente, quasi sempre uno a settimana, sempre e solo uno, che mi dura più o meno 10 minuti massimo, oppure meno.
4 sogni lucidi al mese li do quindi ormai per scontati, ma ho perso la speranza di averne di più, sono sempre puntuali.

Bene, adesso vi racconto il tald. Mi scuso se scriverò un pò male :?
Le tecniche che uso sono, lo avevo scritto su discord ricopio il messaggio qui:
per cercare di avere un tald da oggi inizio a usare: le tecniche di stabilizzazione (porsi obiettivo concreto, concentrasri sui sensi diversi dalla vista, osservatore neutro, ecc) per trovare l'equilibrio nel sogno; il "troppo reale per essere un sogno" che usa anche Arwen per renderlo più realistico e materiale; nella realtà uso la cosa del pensiero di pensiero per allenare la consapevolezza e infine per dilatare il tempo uso quella della cronostasi e dell'orologio (la variante del metronomo), che è meno fastidioso e tra l'altro rilassa un sacco


TALD N1 (nota: non ho usato la wild questa volta, è iniziato da solo):
Mi risveglio all’interno del sogno lucido all’improvviso, come se prima fossi svenuto. Sin da subito ho un alto livello di lucidità e uso la tecnica del pensare “troppo reale per essere finto” per rendere tutto iper-realistico. Poi a passi lenti mi faccio una camminata nella stanza (infatti stavo sognando di essere in casa mia, era notte e la casa era super fedele alla realtà) e piano piano faccio caso al fatto che sento il corpo come concreto e tangibile. Si attivano tatto, udito e vista, sento anche freddo a causa del vento che proveniva dalla finestra lasciata socchiusa. Sento anche il corpo leggermente pesante come nella realtà per la forza di gravità. Dopo essermi sentito abbastanza fiducioso per proseguire, come dice neuroenginner “una volta aver messo radici nel mondo onirico”, e sono bastati soli 3 minuti, decido di uscire da casa e gettarmi in volo.
Mi dirigo quindi verso il balcone ma mi ferma mia madre che mi chiede : “Federico, dove è che vai? Guarda che è tardi per uscire”.
Le dico che stavo andando a fare la spesa (menzogna!), lei ci crede, mi apre la porta-finestra che da accesso al balcone e io mi lancio spiccando il volo. Premetto che il volo è l’unica abilità onirica che controllo davvero bene e non ho nessun problema a usare, non mi stanca mai e lo so governare completamente. Però questa volta il mondo onirico, come accade nei sogni vividi, mi sembrava talmente reale, il corpo lo sentivo così materiale che caddi dopo poco attirato dalla gravità.

Mi feci un pò male ai piedi e alle caviglie cadendo, poi mi rialzai e mi resi conto della stranezza. Tutta la zona del quartiere che normalmente circonda il mio edificio era stata cancellata :o
Erano rimaste solo le strade, qualche albero e i lampioni. Tutto il resto era stato “appiattito”, solo il mio palazzo si ergeva su una distesa infinita di prato verde. C’era un senso di solitudine spaventoso e si sentiva solo il fruscio di ciuffi d’erba, oppure qualche lampadina dei lampioni che lampeggiava come se stesse per fulminarsi. Adesso dirò una stupidata, ma avete presente il mondo “flat” di Minecraft? :lol:
Ecco, la stessa cosa, ma nella realtà.

Mi feci una camminata sull’erba e dopo un pò mi distesi a pancia in su. Con il palmo delle mani si sentiva l’erba realistica e per la prima volta guarda il cielo notturno. Era stupendo. C’era un’aurora boreale, un sacco di stelle, una luna enorme e lucente e tanti piccoli soli (proprio palle di fuoco) di vario colore, alcuni viola, altri verdi, altri rossi.

In quel lasso di tempo tutto divenne iper stabile e il sogno diventò proprio incrollabile come dovrebbe accadere ad un tald.
Poi da dietro giunse chiamandomi un po, un ragazzo mai visto prima all’incirca della mia età.
Rese l’atmosfera meno solitaria, ma mentre parlavamo si sentiva l’eco delle nostre voci come in una stanza completamente vuota.
Mi disse:
“Hey ciao, scusa se ti disturbo…ma io non so perché mi trovo qui. E’ scomparso tutto quanto, non è strano?”
Risposi “Ciao! Tranquillo, tutto normale, sei un personaggio onirico e questo mondo è il mio sogno” volevo vedere la sua reazione.
Lui mi disse “Ah capisco, sai che lo ipotizzavo? Oh beh, già che ci siamo, posso fare qualcosa? Vorrei esplorare l’ambiente che hai creato per il tempo che mi resta. Dove posso dirigermi? C’è qualcosa di interessante da fare qui?”
Mi spiazzò :o
“Emmm…sono contento che tu la abbia presa bene, ma non saprei cosa consigliarti. Come vedi è tutto vuoto e piatto qui.”
Mi voltai indietro per indicare lo scenario infinito, piatto e senza confini in cui ci trovavamo, ma accadde qualcosa di straordinario.

Iniziarono a crescere come letteralmente dei funghi gommosi tutti gli edifici, le auto e gli oggetti che normalmente si trovano nel mio quartiere.
Nacquero dal pavimento e da piccoli si gonfiarono come dei palazzi gonfiabili per bambini. Appena raggiunsero la loro forma e dimensione normale, divennero del materiale che dovevano essere.
La cosa sorprendente è che centinaia e centinaia di oggetti subirono questa magica trasformazione in un solo minuto davanti ai mei occhi.

“Non mi pare che sia vuoto come dici” mi stuzzicò il po con ironia.
Rimasi senza parole per un pò, poi mi voltai.
“Dato che è come se tu fossi abitante di questo mondo, anche se è la mia mente ad averlo creato, non è che al contrario sei tu quello che mi può consigliare dove andare e cosa fare?”
Notai che i dialoghi stavano diventando sempre più reali, molto raramente nei sogni mi capita di parlare ad alta voce o dialogare con i po.
Lui rise e mi disse “va bene, seguimi”.

Ci mettemmo in cammino, prima lungo il marciapiede e poi per delle fratte di un boschetto di un parco vicino casa.
Arrivammo di fronte ad una grotta che non dovrebbe essere lì.
“Ti piace batman, giusto?” Mi disse.
“Oh mio dio, dimmi che è quello che penso”

Entrai. Era letteralmente una batcaverna ipertecnologica, con una ia femminile che mi ha salutato quando sono entrato e che ha richiuso con una roccia fasulla l’entrata alla grotta. C’era un computer che proiettava l’ologramma di Joker e dei pipistrelli appesi a testa in giù o che svolazzavano.
L’ambiente era tetro ma illuminato dai monitor e da luci LED bianche.
Come si sarà capito da discord, sono amante delle automobili e desideravo a tutti i costi guidare una batmobile personalizzata. Sì, sarà un desiderio da bambini per alcuni, ma quello era il mio sogno quindi nessuno può dirmi nulla, ok? :oops:

Il po mi disse: “so perfettamente a cosa stai pensando”. Improvvisamente era diventato un Alfred adolescente vestito da maggiordomo.
Mi accompagnò verso un angolo della caverna e illuminata da due proiettori c’era un’auto lunga e bassa, come una Tesla ma molto più larga. Era coperta da un telo nero e quindi non potevo vedere come era fatta.
Lui stava per toglierlo ma lo interruppi subito: “Fermo fermo! Che poi appena la vedo sarà troppo tardi! Voglio usare l’aspettativa per imporre al mio inconscio come dovrà essere”
“Ok” e rise.

Ci pensai per una ventina di secondi, immaginandomela nel dettaglio, poi ero pronto.
“Ok, sbusta”

Tolse il telo eeee…più o meno? :lol:
Non so per quale motivo ma era uscita simile alla macchina del cartone degli Incredibili che vidi da piccolo.
Figa, per carità, ma perché? :lol:
Allego un’immagine spero si veda:
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Era mischiata a questa:
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Mi accontentai e salii a bordo. Il volante a comparsa uscì e il motore sul retro iniziò a rombare ed emettere fiamme blu (lo si vedeva degli specchietti). Erano presenti solo due posti e sul sedile del passeggero si sedette il po che d’ora in poi chiamerò Alfred Junior a questo punto.

Comparve sul parabrezza una cartina geografica 3D con un puntatore blu che indicava la nostra posizione sulla mappa e un altro puntatore rosso che il po mi spiegò indicare la nostra destinazione. Gli chiesi cosa c’era lì e lui mi disse che per divertirci un pò potevamo rapinare una banca :shock:

Ook, partiamo! Sotto la macchina c’era una piattaforma semovente, che ruotò a 360 gradi. Si aprì davanti a noi la parete che rivelò un tunnel del genere:
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Accelerammo come un razzo e sfrecciammo per le strade.
Arrivammo dopo un pò davanti alla banca che più che altro sembrava una prigione o fortezza, presieduta da guardie.
Uscimmo dall’auto e appena chiusi lo sportello essa divenne invisibile.

“Così non ci fanno la multa e non arriva il carroattrezzi” disse Alfred Junior. Ti aspetto qui.
Provai a volare e questa volta ci riuscii. Mi feci un giro delle mura che circondavano la banca e mi feci un’idea della situazione. C’era un portone d’ingresso dove entravano persone vestite molto eleganti come in una sera di gala. Erano tutte oltre i 40 anni e si entrava in coppie: un uomo e una donna.
Sopra non potevo volare perché le guardie stavano sparando addirittura ai corvi e ai piccioni che volavano sul territorio. :shock:
Ero indeciso se provare comunque a passare da sopra dato che il sogno sembrava inattaccabile, ma se poi mi fossi svegliato ci sarei rimasto male.
Quindi tornai da Alfred.
“Senti, come posso fare ad entrare?”
Lui mi aprì lo sportello dell’auto invisibile. Confuso accettai il consiglio e entrai, pensavo che stessimo per andarcene.
Poi guardai allo specchietto retrovisore e quel che vidi fu un me adulto con barba ispida, fisico possente e vestiti eleganti.
Mi capita spesso di fare questo giochetto, senza volerlo. Ogni volta che sono davanti ad uno specchio vedo o il me stesso da piccolo o il me stesso da grande.

“Ora mi serve solo una dama che mi accompagni” dissi ad Alfred e la mia voce era diventata più mascolina e roca del dovuto, forse ero condizionato dalla questione batman. L’auto si allungò e sul sedile posteriore comparve una bella donna vestita in abito rosso e lungo che disse “ci sono! Dai, andiamo a rapinare questa banca”.

Scesi dall’auto, presi per mano la donna e facemmo la fila per entrare alla banca che ormai sembrava ospitare una festa d’elite ottocentesca o un concerto di musica classica.
Mi venne chiesto il biglietto d’invito, immaginai di averlo nella tasca della giacca e lo trovai. Sembrava una lettera per gli auguri di natale (ovviamente condizionato dal periodo) ed era scritta in corsivo.
Entrammo.

“WoW” solo questo mi venne da dire. :o
Era una sala teatrale come questa:
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Ma molto molto molto più immensa e viva: c’era gente ovunque, il posto era strapieno.
Sembrava una festa in maschera e la folla parlava così tanto che stava diventando assordante. C’erano dei camerieri e delle cameriere che (volando : Surprice : ) portavano su un vassoio d’argento dei bicchieri di champagne agli ospiti.

Tra la centinaia di persone da cui ero circondato, anzi, forse migliaia, non riconobbi nessuno eccetto dei personaggi famosi: c’erano Elon Musk e sua madre (what?), Barack Obama, Putin, il Papa, Nelson Mandela e gli Imagine Dragons…
All’improvviso un uomo sui 60 anni giapponese vestito in modo spaventosamente orientale con una sorta di kimono con tigri e fiori, fece il suo ingresso sul palco, bussò sul microfono per richiamare l’attenzione e iniziò a parlare come il tizio che fa la pubblicità della Suzuki, in un italiano cinesato. :lol:
Non ricordo bene cosa disse, ma poi disse: “Entri l’oggetto!” E degli aiutanti fecero entrare un carrello con sopra un cubo di cristallo da esposizione, al cui interno c’era una di quelle uova preziose:
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La donna po che mi ha accompagnato mi disse emozionata: “Vai, corri Federico! E’ il momento che stavamo aspettando, ruba l’uovo!”
Non mi feci troppe domande. Spiccai il volo, feci un dribbling tra le cameriere svolazzanti che persero l’equilibrio e rovesciarono sugli ospiti increduli lo champagne, ruppi con un pugno il cubo e presi l’uovo.

Il giapponese urlò “Guardie!” con la sua storpiatura linguistica e scattarono gli allarmi. La gente a quel punto era entrata nel panico e il caos regnò sovrano. Iniziarono a sparare (alcuni con dei laser? :?: :!: ), alcuni mi colpirono ma non mi fecero assolutamente nulla.
Presi per mano la donna e volammo fuori.

Dovevamo superare l’imponente muro davanti a noi, ma Alfred Junior lanciò una granata fumogena, intossicò le guardie e riuscimmo a passare.
Salimmo a bordo dell’auto invisibile, ci persero tutti di vista e fuggimmo.

Svenni per una decina di minuti e poi mi risvegliai, sempre più che lucido, nel mondo onirico iper-realistico, con i sensi attivi e con i ricordi ben intatti sia della veglia che del sogno appena concluso. Credo si sia trattato di quel “ponte” tra due fasi rem che diceva Neuroengineer.

Questa volta non era notte ma giorno e il sole cocente mi faceva sudare e avere caldo. Mi pareva di essere in una baraccopoli in Arabia, sviluppata in altezza più che in larghezza, con mercatini, bazar, case di legno e baracche sovrapposte l’una sull’altra senza un ordine preciso.
Anche qui, il caos più totale, ma nessuno mi stava inseguendo e me la presi con calma.

Esplorai per una buona decina di minuti il posto, forse anche di più ora che ci penso e mi sorprese il fatto di riuscire per la prima volta a controllare perfettamente le emozioni, i pensieri e il contenuto del sogno. La mia testa era pulita e ordinata, nonostnt il luogo caotico.
Ripensai subito alla questione dell’osservatore impassibile del topic tald e usai la tecnica della coscienza come pensiero di pensiero.

Pochissime volte in vita mia mi sono sentito così “vivo”, al controllo della situazione e stabile nel sogno.
Entrando in un bazar di un tizio arabo che parlava in modo incomprensibile (ma in una lingua araba che mi sembrava sensata se io sapessi tradurla), stracolma di dettagli e di oggetti, vestiti e mobili, davvero un sacco di roba, mi metterei ad elencarla tutta perché la ricordo perfettamente ma evito che già mi sto dilungando troppo.

C’era anche uno specchio sporco e unto, appoggiato ad un muro. Mi guardai: questa volta ero il me stesso come nella realtà e in pigiama.
Il tipo mi assillò dicendo di comprargli uno smoking bordeaux, con camicia bianca e cravatta bordeaux.
Lessi l’etichetta e costava 2000 euro :(
Giusto così, per sfregio, decisi di comprarla tanto i soldi onirici erano infiniti. Dalle mani generai un malloppo di banconote e glieli porsi, indossai lo smoking e mi guardai allo specchio.
Mi misi a cercare dei pantaloni da abbinare, era tutto così realistico che volevo vedere fino a che punto la mente avrbe reso il sogno così materiale, tangibile e ricco di dettagli.

Ma poi entrò dalla porta una guardia del sogno di prima. Rimasi in pantaloni del pigiama e smoking con camicia e cravatta, un abbinamento che mi fece ridere :lol:

“Dai, prova a fare qualcosa, tanto è il mio sogno”
Lei provò a spararmi confusa ma le si inceppò l’arma. Me ne andai.

Passando su ponti di legno e porte semirotte delle baracche, arrivai in una casa dove una donna di colore stava partorendo un neonato.
Quindi arrivò un’infermiera che mi disse di andarmene da lì, mi accompagnò alla porta e all’improvviso ero nella sala d’attesa di un ospedale moderno e pulito dove su alcune sedie mi stavano aspettando degli amici dell’università.

Uno di loro stava suonando la chitarra, gli chiesi se potessi suonarla e iniziai a strimpellare con le corde. Non so suonare lka chitarra proprio per niente, ma muovendo le mani anche completamente a caso riuscii a ricreare la melodia della musica “Sharks” degli Imagine Dragons.
Uno dei po seduti si mise a tamburellare con i piedi sul pavimento e uno a schioccare le dita per farmi da accompagnamento e piano piano anche la voce degli imagine dragons iniziò a farsi sentire. PArtì proprio la musica originale :( !

Mi si ruppe poi una corda della chitarra che divenne inutilizzabile. Quindi rimasi in silenzio a riflettere sulla struttura del sogno e riflettei su come ero finalmente riuscito ad avere una tald: mi stavo iniziando a dimenticare del mondo reale, anche se ero lì da meno di un’ora percepita e mi sembrava impossibile l’eventulità di pootermi svegliare da quel luogo. Ragionavo sul ftto che il sogno lucido stava durando ormai da un bel pò. Saranno stati questi ragionamenti forse, ma fece il suo ingresso nell’ospedale il personaggio con gli occhiali di The Sandman di Netflix:

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Si tolse gli occhiali e si videro
Spoiler:
al posto degli occhi le due bocche, come accade nella serie


Tutti intorno a me si schifarono e iniziarono ad accusarlo di essere un assassino.
Ci raggiunse anche Alfred Junior, che aprì la stessa porta della stanza dove prima c’era la donna che stava partorendo e mi disse di seguirlo in fretta, perché stavo per svegliarmi.

Varcai la porta e mi ritrovai ancora una volta in una caverna, ma questa volta la grotta era così grande che sembrava lo stesso pianeta ad essere fatto così. Dentro la caverna c’erano delle statue cristalline di draghi cinesi come questi

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Le statue erano ENORMI, non credo di aver mai visto qualcosa di così grande in vita mia. Forse il triplo della statua del cristo redentore che sta in Brasile. Ognuna di esse era fatta di un cristallo diverso: una verde smeraldo, l’altra rossa, l’altra blu, l’altra viola ametista.
Svolazzai tra le imponenti statue raggiungendo la testa dei draghi che erano tutti super dettagliati.

Infine, l’ultima cosa che vidi era tipo un altare religioso al centro della grotta, illuminato da proiettori come accadde con la batmobile, su cui era poggiato un calice d’oro (come quelli delle chiese) e…l’uovo che avevo rubato! :o

Alfred Junior da terra, vicino ad una stalattite (o stalagmite? Non ricordo cosa sta in basso) urlò: “Complimenti Fede! Missione compiuta!”

E mi svegliai.


Solitamente ho sogni molto basilari, senza trame così fantasiose e perlopiu attinenti alla realtà…compiti da consegnare, lezioni universitarie, discussioni con amici, ladri in casa, di andare in vacana eccetera. Questa volta è accaduto di tutto e non ci sono per niente abituato.
E’ stato fantastico e scrivendolo mi inizio a ricordare sempre più cose del sogno e mi sembra che sia durato ben più di mezz’ora, ma non più di un’ora come la intenderei nella realtà.

Quindi che altro dire, se qualcuno di voi e se neuroengineer avete qualcosa da consigliarmi, sono tutto orecchi.
Spero di avere la mia seconda tald al più presto e di farla durare di più-.
Ultima modifica di LucidFede il 06/12/2022, 23:30, modificato 2 volte in totale.
LucidFede
 

Re: Diario delle TALD di LucidFede

Messaggioda Anakin » 06/12/2022, 20:59

Grandissimo :shock:
L'ho letto con molto interesse e spero di riuscire a rubarti qualche idea (tipo l'auto batmobile) come task per il futuro. Poi sbaglio o hai una qualche predisposizione naturale per le supercar e i teatri? xD
Sarebbe figo leggere anche altri tuoi lucidi per capire alcuni pattern, però capisco la pigrizia...
Comunque mi chiedevo leggendo se magari l'entrata nel lucido non abbia influito sulla tua esperienza, visto che dici che ti ci sei ritrovato lucido a differenza del solito e che avevi il pensiero molto "clear".
LucidFede ha scritto:Svenni per una decina di minuti e poi mi risvegliai, sempre più che lucido, nel mondo onirico iper-realistico, con i sensi attivi e con i ricordi ben intatti sia della veglia che del sogno appena concluso. Credo si sia trattato di quel “ponte” tra due fasi rem che diceva Neuroengineer.

Questa parte la trovo interessante, sei svenuto nel sogno e sei rimasto in quella specie di limbo nero che hanno descritto anche altri utenti se non sbaglio?
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Re: Diario delle TALD di LucidFede

Messaggioda LucidFede » 06/12/2022, 23:26

Poi sbaglio o hai una qualche predisposizione naturale per le supercar e i teatri? xD

:lol: Te ne sei accorto? Non so perché ma nei miei sogni sono una costante.

Comunque mi chiedevo leggendo se magari l'entrata nel lucido non abbia influito sulla tua esperienza, visto che dici che ti ci sei ritrovato lucido a differenza del solito e che avevi il pensiero molto "clear".

Molto probabile

Questa parte la trovo interessante, sei svenuto nel sogno e sei rimasto in quella specie di limbo nero che hanno descritto anche altri utenti se non sbaglio?

Non so cosa sia questo limbo nero, se ti va di spiegarmelo ne sarei felice così imparo qualcosa di nuovo e ti posso dire se è la stessa cosa che è capitata a me.
Sono letteralmente svenuto all'improvviso come se qualcuno mi avesse dato una botta in testa, per quella che mi è parsa una decina di minuti e poi mi sono rialzato da terra aprendo gli occhi, ma per niente stordito, perfettamente lucido, ricordando tutto ciò che mi era accaduto nel sogno e ancor prima nella veglia eccetera. Mi sono sentito il corpo cadere e la vista diventare nera, uno stato di incoscienza passeggero che però non ha destabilizzato per niente il lucido.

Secondo me potrebbe essere stata la cosa di cui parlava neuroengineer nel suo topic tald: in quel momento potrei essere passato alla fase non-rem e poi appena risalito a quella rem mi sono "risvegliato" dove ero rimasto (anche se il luogo è cambiato). A livello di percezione mi è sembrato appunto un teletrasporto non voluto che mi ha causato un attimo di svenimento, poi a livello scientifico supporterei quell'idea lì a questo punto.

Trascrivo anche qualche altra osservazione che ho scritto su discord per rispondere ad alcune domande, magari può essere utile a qualcuno e salvo tutto qui per annotare i progressi.

Da qui in poi è tutto un quote di discord, le domande le ho messe in grassetto a questo punto le uso come un questionario da aggiornare ogni volta che, spero, avrò altre tald


Con che frequenza usi le tecniche da sveglio?
In realtà non mi stanno pesando per nulla, non c'è una frequenza...cerco di avere la mentalità giusta ogni momento che passa. Appena mi rendo conto che non ho più controllo sul mio pensiero e sul mio agire e che quindi come dice neuro sono in "pilota automatico", cerco di ridestarmi
Di solito accade ad intervalli di 20/30 minuti. Nella realtà (proprio il mondo reale) acquisto consapevolezza e imparo a governare o almeno ci provo pensieri e azioni, poi dopo un pò l'inconscio prende il sopravvento e mi viene da fare le cose senza pensarci più di tanto, seguendo l'istinto, le abitudini e le emozioni
Poi dopo quei 20 minuti dico: ah cacchio, ho dinuovo perso il controllo
E quindi uso la roba del "pensiero di pensiero"
La tecnica dell'orologio (del metronomo) la facevo una volta ogni tre giorni per 5 minuti, quindi molto poco
Il resto è tutto autopsicologia Sia quando dormo quindi sogno, sia quando sono sveglio

Ma ti posso chiedere come ti sentivi nel lucido tald? cioè all'inizio cosa pensavi, cosa percepivi?
in pratica all'inizio, i primi giorni
ti sembra tutto normae
e osservare i tuoi stessi pensieri non ti cambia nulla, ti senti solo un pò più "presente"
poi quando ci hai preso la mano ti rendi conto che l'80% delle cose che fai e che pensi durante le giornata non sei tu a deciderle veramente
sono tutte abitudini e "piloti automatici"
oppure emozioni che ti fanno parlare e comportare in un determinato modo
quando in verità ripensandoci davvero avresti agito diversamente
una volta che sei nel sogno hai addosso quella stessa sensazione
solo che dato che i pensieri sono il sogno stesso....
la cosa che mi ha aiutato molto è anche la roba del contenuto
all'inizio quando stavo per gettarmi come al solito dal balcone non sapevo cosa fare
ero un pò indeciso e per quanto fosse tutto iper realistico stava sfumando il sogno
quindi mi sono messo a darmi uno scopo, ovvero la scusa (se hai letto) vado a fare spesa
poi non è andato nulla secondo i piani, ma dandomi un obiettivo è come se si fosse consolidato
non saprei come dirtelo, lo percepisci proprio addosso

Ma quando ti sei posto quell'obiettivo (della spesa) lo hai posto giusto per oppure hai agito come se fossi nella realtà? Cioè hai pensato 'ok mi pongo questo task cosi il sogno va avanti' o 'lo faccio come se fossi nella realtà'?
il mio scopo segreto era il primo, ovvero lo ho fatto consapevolmente per poter dare al sogno un motivo per andare avanti, l'atteggiamento con il qule l ho fatto è il secondo, cioè provo a farlo con la mentalità che userei nella realtà
però poi come hai letto è cambiato tutto
non sono andato a fare spesa e la mente ha spostato "obiettivo" dalla spesa alla rapina della banca
seguendo la trama e dando contenuto il sogno è andato avanti per un sacco...e stranamente la trama non mi ha limitato
nel senso non mi sono sentito obbligato a seguire la narrazione di cosa stava accadendo, me la sono vissuta secondo dopo secondo e mi ha dato l'opportunità di fare tutte le cose che volevo (batmobile ecc)
semplicemente le ha contestualizzate
cioè più che seguire un copione già scritto a cui sono stato obbligato a partecipare, come di solito accade nei sogni, questa volta è come se accadesse tutto sul momento e mi dava la possibilità di scegliere cosa fare
quindi entrambe le cose

hai dovuto far qualcosa per tenere il sogno su?
Oppure una volta superato lo scoglio iniziale è andato 'tutto liscio' in quanto a stabilità etc?
Ho letto anche i vari dialoghi con quell'Alfred Junior, lui che impressione ti ha fatto? Sembrava essere abbastanza stabile e positivo

no zero e infatti è questo che mi ha sorpreso. le uniche cose che ho fatto sono state all'inizio: tutto troppo per essere reale, osservatore neutro, ripensare che fino a poco prima ero a letto e la tecnica del pensiero di pensiero...l'unica altra cosa che ho fatto di tanto in tanto è stato prestare attenzne ai 5 sensi e questo dava più materialità e dettaglio al sogno . soprattutto al tatto ma non mi pesava, lo facevo anche perchè mi andava
di solito mi sforzo sempre di non svegliarmi
questa volta mi sono svegliato solo perché erano finite le cose da fare
infatti l'unica cosa che ho sentito è "missione compiuta" dal po
ah un'altra cosa semmai
mi sono imposto di non avere fretta
di non avere paura di ciò che sarebbe accaduto e di non spaventarmi se stavo per svegliarmi
è bastato questo a mantenere tutto in equilibrio
tipo placebo e autoconvinzione
anche se ci è voluto un pò, prima di questo avrò fatto almeno 10 tentativi di sl tald andati male
bah non era di certo una di quelle "guide spirituali" come le definite voi, è stato semplicemente un degno assistente che mi facilitava le cose
una guida, ma non spirituale, molto pratica e sempliciotta più che " filosofica"
ma utilissima e comunque aveva un comportamento molto umano e realistico, forse dal post non ho reso
però la cosa che mi è piaciuta è che è il primo po che ho visto e l'ultimo che ho salutato
cioè lo ho proprio percepito come compagno di avventure, anche se non abbia fatto chissà quali discorsi super profondi
è il mio primo tald ma adesso sono sicuro che si può puntare mooolto più in alto, ho appena cominciato a sfiorare le possibilità

tu ti rivolgevi a lui come fosse una persona qualunque giusto?
più o meno. l'atteggiamento che ho avuto è lo stesso di quando nella realtà sto per conoscere qualcuno che non ho mai incontrato prima, giusto per rompere un pò il ghiaccio in modo spontaneo. poi mi sono rivolto a lui come mio assistente del sogno e infatti quello è stato il suo ruolo. se proprio ti interessano i po umani e relistici
quello su cui mi sono soffermato meno ma che veramente mi ha fatto impressione
è stato l'indiano del bazar
non capivo cosa dicesse ma era troppo sensato
ma ti dico anche una cosa
io di solito non mi lego moltissimo ai po
li sfrutto come marionette e assistenti, lo ho sempre fatto (salvo rari casi) in tutti i miei sogni lucidi
quindi con te che ci tieni potrebbe avere un risultato completamente diverso
magari il tuo po prenderà vita, ritornando al discorso di ieri
anche perchè hai più tempo per dialogare con lui, conoscerlo e viverci esperienze in generale
ah comunque la cosa bella è che lo ricordo perfettamente anche a distanza di due giorni
cosa che non mi capita mai
e confermo che è un'esperienza straordinaria
LucidFede
 

Re: Diario delle TALD di LucidFede

Messaggioda LucidFede » 12/12/2022, 14:05

Grazie infinite Neuro, anche per il dreamcon che è stato bellissimo e utilissimo. :D
Sarà perché siamo rimasti fino all’una di notte su discord a parlare di tald, ma quella notte e quella di oggi ho avuto dei progressi.

Intanto di solito ho un sogno lucido a settimana massimo, invece questa volta ne ho avuti ben 2 (quasi 3) di fila, che per me è tanto. E anche abbastanza duraturi, ma non più di 15 minuti quindi nessun record superato. Però il livello di realismo, controllo volontario e consapevolezza era molto molto più alto rispetto al primo tentativo, quindi lo considero un bel progresso.
Credo di non aver mai avuto così tanto dominio sul sogno, davvero! Percepivo tutto come tra le mie mani e pronto all’uso, forse per la tecnica della neutralità.
In più per la prima volta in vita mia ho percepito il gusto in modo realistico in un sogno.

In entrambe le notti ho acquisito lucidità durante le fasi rem grazie alla tecnica del pensiero di pensiero, che la mia mente eseguito completamente in autonomia e mi ha sorpreso molto, è stato stranissimo diventare lucidi questa volta.
Di solito mi accorgo che c’è qualcosa che non va nel sogno perché avvengono eventi strani e quindi divento lucido. In questo caso invece mi sono messo a riflettere ad alta voce con la mia stessa mente senza volerlo, come appunto se stessi dialogando col mio stesso pensiero. Dopo un pò questo pensiero di pensiero mi ha proprio risvegliato la coscienza, non saprei come altro dirlo, esattamente come avevi detto tu che sarebbe successo in quel topic.

L’unica cosa che ho sbagliato è lo scopo che mi sono prefissato per dare contenuto come hai suggerito, che ha funzionato ma non è stato a lungo termine, quindi lo ha fatto finire subito.
Quindi colpa mia : Sad :

In pratica è successo questo.
Stavo pensando non so a cosa e stavo guardando dall’alto il mio quartiere, volando come un drone (non ero ancora lucido). È partito il dialogo che ho spiegato con la mia stessa mente, non ricordo cosa ci (anzi mi) siamo detti, ma il pensiero di pensiero mi ha fatto prendere coscienza.
Allora mi sono fermato, ho bloccato il volo e sono sceso a terra. Ho iniziato a camminare piano piano, ho toccato il tronco di un albero per risvegliare il tatto, ho strusciato le scarpe sulla ghiaia, mi sono sfregato le mani, ho cercato di percepire il freddo e i vestiti sulla pelle e ho cercato di “risveglaire” l’udito. A quel punto è diventato tutto molto molto realistico esattamente come sarebbe nella realtà.
Talmente tanto e talmente identico a come quella zona è veramente nel mondo reale che mi son detto, ricordandomi della tecnica, “è tutto troppo reale per essere un sogno!” .

Sentivo tutto stabile, camminavo in modo calmo e senza pensieri. Mi pareva una passeggiata reale nel mio quartiere reale, ma avevo la consapevolezza di essere in un sogno ed ero stupito di quello che la mente era riuscito a fare (simulare come dici tu).
Anche questa volta ero da solo, non c’era nessun PO nei dintorni per qualche motivo.
Per stabilizzare ancora di più ed evitare il risveglio, mi sono posto una task: andare a pranzare in un ristorante del quartiere molto buono.
Ho pensato che così avrei preso due piccioni con una fava: avrei dato contenuto e scopo al sogno di andare avanti, avrei risvegliato anche il senso del gusto o almeno ci avrei provato mangiando qualcosa e magari avrei anche incontrato un PO.

Sono successe tutte e tre le cose: sono arrivato nel ristorante, c’era il cassiere a cui ho chiesto se potevo prenotare un tavolo.
Lui mi ha detto “certo, a quest’ora non c’è mai troppa gente, quindi c’è sicuramente un tavolo libero per te”.
Mentre mi accompagnava al tavolo, gli ho chiesto: “Lei sa si essere un PO del mio sogno, vero?”
Mi ha risposto: “Si, certo che lo so. L’importante è che tu paghi comunque, la tua mente genera pochi clienti purtroppo e con la crisi che c’è si fatica a mantenere aperto il locale” :o

“Mi scusi, vedo cosa posso fare” e ho immaginato con la tecnica dell’ aspettativa che avrebbero fatto il loro ingresso dei clienti.
La porta si è aperta, una campanellina di quelle che si mettono all’ingresso di un negozio ha suonato e sono entrati due giovani, un ragazzo e una ragazza, di 30 anni ciascuno circa e poi un uomo adulto con una ventiquattr’ore vestito come se stesse facendo la pausa pranzo dopo lavoro.

Lui si è seduto e disse “il solito, grazie”, tirando fuori dalla borsa un pc portatile e mettendosi a digitare qualcosa sulla tastiera.
I giovani invece si baciarono e dissero al cassiere: “Vorremmo festeggiare il mostro anniversario, hai qualche dolce da consigliarci?”

Lui si diresse verso un frigo (quelli trasparenti dei bar), lo aprì e tirò fuori un panettone ricoperto di glassa al cioccolato e granella di pistacchio.
“Vi consiglio questo, siamo a Natale ed è perfetto per l’occasione, vi assicuro che è la nostra specialità”

Sembrva tutto così sensato, la scena era così “umana” e il locale così vero, tangibile, materiale e colmo di dettagli che ancora una volta mi sono stupito del fatto che quel mondo fosse solo frutto della mente.

“Posso averne una fetta anche io?” il tipo me la tagliò, ci mise sopra anche della crema al limone (come se non bastasse), me la mise su un piattino con un tovagliolo e un cucchiaino e mi disse “buon appetito”.

Mi sedetti ad un tavolo all’aperto. Guardai la fetta di panettone e sembrava così vera…la assaggiai.
Il sapore era buonissimo, si sentivano tutte le note di sapore del cioccolato, del limone, del pistacchio e dell uvetta.
La consistenza della “pasta” era perfetta e come dovrebbe essere nelal realtà.

Me la gustai un pezzo alla volta senza aver fretta e fu straordinario, continuavo a stupirmi in continuazione.
Si avvicinò un piccione alla sedia che beccò alcune briciole cadute…tutto troppo fedele al mondo reale. :(

Mi sentivo insvegliabile, il sogno lo sentivo un mondo esterno a parte ed ero super confidente, avevo appunto “messo radici” nel sogno come da tecnica tald. Nulla sembrava potermi svegliare o mettermi fretta.
Quindi decisi che era arrivato il momento di andarmene e iniziare a fare ciò che volevo nel sogno: mi sono messo in posizione per partire col volo, ma il tizio del ristorante mi disse “hey, mi avevi promesso che avresti pagato. Dai Federico, abbi pietà per un povero PO che cerca di campare col suo giusto lavoro che tra l’altro proprio tu mi hai assegnato”.
Non avevo mai visto nella realtà prima d’ora quella persona ma mi fece pena, quindi sorridendo entrai e mi diressi alla cassa.
Presi il portafoglio, ma era vuoto. C’erano solo dei dollari americani, glieli porsi e lui mi disse “Noi non accettiamo questa roba”.

“Fatteli andare bene, devo andare ad esplorare il sogno che ho un sacco di cose che voglio fare”
Sbuffò e si fece triste.
“E va bene!” riusai la tecnica dell’aspettativa. Chiusi il portafoglio, immaginai che dentro ci fossero dei soldi in euro e lo riapriii. Erano comparse delle monete da 2€ e una banconota da 50€.
“Prendili tutti, dai. Tieni il resto. Adesso posso andare?”
Lui tutto emozionat: “Certo, buona giornata!”

E mi svegliai. : WallBash : : WallBash :
Ancora una volta, come nel primo TALD, il sogno si è concluso esattamente quando la “missione” che mi ero posto si è conclusa, anche se tutto sembrava incrollabile.
Quindi la task è terminata, il sogno si è svuotato di contenuto e fine.

La prossima volta cercherò di pormi una task a super lungo termine, vediamo come va.

L’altro sogno che ho avuto (l’altra notte) è andata in modo molto simile, il contesto questa volta era l’università, ma ho sbagliato anche qui a darmi la task. È durato un po’ di più del primo, ma appena la task si è conclusa il sogno è terminato.
Il fatto è che non mi vengono in mente obiettivi a lungo termine che abbiano un senso per me e per la mia mente.
Se qualcuno ha letto questo post, ha per caso dei consigli?
LucidFede
 


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