Diario di Danny
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Come ho già spiegato nella presentazione al forum, le mie prime esperienze nel campo dei sogni lucidi risalgono a circa vent'anni fa. All'epoca mi ero appena diplomato ed ero in piena fase ''metafisica'', mi documentavo con fervore su religioni, spiritualità, esoterismo eccetera perché volevo farmi un'idea personale sulle grandi domande della vita: Dio, l'anima, la vita dopo la morte e via discorrendo. Il tutto con mentalità aperta, seppur scettica (in modo costruttivo).
Iniziai le mie esplorazioni oniriche come viaggiatore astrale. Potrà sembrare strano, ma all'epoca non avevo mai sentito parlare dei sogni lucidi. Non erano ancora popolari come oggi ed anche i libri sull'argomento scarseggiavano, molto più facile trovare riferimenti ai viaggi astrali. Il mio testo di base fu ''Avventure fuori dal corpo'' di William Buhlman, un libro meraviglioso che ancora oggi conservo con affetto. Ispirato dall'autore, cominciai a usare una delle tecniche proposte (essenzialmente una WBTB+DILD arricchita con visualizzazioni e affermazioni). Nel giro di poche settimane giunsero le prime strane esperienze. Solitamente, poco dopo essermi addormentato usando la tecnica, mi risvegliavo sentendo un forte ronzio elettrico e potenti vibrazioni che mi scorrevano lungo il corpo. Spesso sentivo chiaramente che le mie gambe erano sollevate a mezz'aria e fluttuavano come steli d'erba mossi dal vento. Per alzarmi dal letto dovevo letteralmente sfilarmi dal corpo fisico, cosa non sempre facile. Non era affatto raro incappare in separazioni parziali dove un braccio (o magari la testa!) non riusciva a venir fuori dalla controparte fisica. Su suggerimento di Buhlman, provavo allora a chiedere aiuto ed ecco che sentivo subito delle mani invisibili che afferravano le mie e mi tiravano letteralmente fuori dal corpo, dandomi anche dei vigorosi strattoni per ultimare la separazione. Tuttavia, non sono mai riuscito a vedere direttamente nessuno di tali benefattori.
Una volta in piedi, mi trovavo solitamente in una copia onirica della mia casa immersa nella penombra, nella quale inizialmente credevo di dovermi muovere come una specie di ''fantasma'', cioè attraversando i muri. Cominciai a nutrire un po' di perplessità quando invece mi resi conto che non solo potevo interagire normalmente con gli oggetti (aprire le porte, spostare le sedie, eccetera), ma che quella che vedevo intorno a me non poteva essere davvero la mia casa, poiché notavo innumerevoli differenze nell'arredamento e nella struttura delle stanze. Inutile dire che restai molto deluso e mi convinsi presto che l'intera faccenda dei viaggi astrali in realtà si potesse ricondurre a nulla più che a dei sogni bizzarri e particolarmente vividi.
Col senno di poi, credo di essere partito col piede sbagliato. Sarebbe stato molto meglio se avessi saputo fin dall'inizio dei sogni lucidi per poter cominciare con quelli, ma in fondo non è stata certo colpa mia. A tutt'oggi ritengo che la differenza tra sogni/sogni lucidi/viaggi astrali sia in realtà molto più sfumata di quanto non si ritenga e, in fin dei conti, quasi insignificante. Si tratta comunque di preziose esperienze in quella realtà parallela e misteriosa dove ci proiettiamo ogni notte. Un autentico viaggio astrale (di quelli in cui si vede il vero mondo fisico, tanto per intenderci), ammesso che esista, dev'essere un'esperienza rarissima e quindi poco utile per me (se non posso averne a comando per fare i miei esperimenti, allora non mi interessano). Anche perché, in tutta franchezza, il mio vero interesse è sempre stato quello di esplorare la realtà non fisica, mica di osservare il mondo fisico dalla prospettiva astrale (per fare cosa, poi? Spiare la vicina sotto la doccia? Ma anche no...).
Un'altra esperienza molto particolare di quel periodo è che spesso, appena avevo il mio falso risveglio con le vibrazioni e tutto il resto, percepivo delle presenze nella stanza. C'erano delle persone che si scagliavano addosso a me, schiacciandomi col loro peso; spesso erano uomini, più di rado donne. L'intensità di queste esperienze era così sconvolgente da farmi svegliare subito col cuore in gola, anche perché di solito quei ''visitatori'' avevano atteggiamenti molto aggressivi. Mi grugnivano in faccia, lanciavano urla spaventose, mi schiacciavano il petto oppure mi avvolgevano le gambe con quelle che sembravano spire di serpente. Altre volte ero oggetto di avances piuttosto esplicite e aggressive. Ora so benissimo che esistono molte spiegazioni per simili fenomeni: allucinazioni ipnagogiche, larve astrali, incubi/succubi... Per me tuttavia sono semplici etichette, non mi spiegano nulla della loro vera natura.
(CONTINUA...)
Iniziai le mie esplorazioni oniriche come viaggiatore astrale. Potrà sembrare strano, ma all'epoca non avevo mai sentito parlare dei sogni lucidi. Non erano ancora popolari come oggi ed anche i libri sull'argomento scarseggiavano, molto più facile trovare riferimenti ai viaggi astrali. Il mio testo di base fu ''Avventure fuori dal corpo'' di William Buhlman, un libro meraviglioso che ancora oggi conservo con affetto. Ispirato dall'autore, cominciai a usare una delle tecniche proposte (essenzialmente una WBTB+DILD arricchita con visualizzazioni e affermazioni). Nel giro di poche settimane giunsero le prime strane esperienze. Solitamente, poco dopo essermi addormentato usando la tecnica, mi risvegliavo sentendo un forte ronzio elettrico e potenti vibrazioni che mi scorrevano lungo il corpo. Spesso sentivo chiaramente che le mie gambe erano sollevate a mezz'aria e fluttuavano come steli d'erba mossi dal vento. Per alzarmi dal letto dovevo letteralmente sfilarmi dal corpo fisico, cosa non sempre facile. Non era affatto raro incappare in separazioni parziali dove un braccio (o magari la testa!) non riusciva a venir fuori dalla controparte fisica. Su suggerimento di Buhlman, provavo allora a chiedere aiuto ed ecco che sentivo subito delle mani invisibili che afferravano le mie e mi tiravano letteralmente fuori dal corpo, dandomi anche dei vigorosi strattoni per ultimare la separazione. Tuttavia, non sono mai riuscito a vedere direttamente nessuno di tali benefattori.
Una volta in piedi, mi trovavo solitamente in una copia onirica della mia casa immersa nella penombra, nella quale inizialmente credevo di dovermi muovere come una specie di ''fantasma'', cioè attraversando i muri. Cominciai a nutrire un po' di perplessità quando invece mi resi conto che non solo potevo interagire normalmente con gli oggetti (aprire le porte, spostare le sedie, eccetera), ma che quella che vedevo intorno a me non poteva essere davvero la mia casa, poiché notavo innumerevoli differenze nell'arredamento e nella struttura delle stanze. Inutile dire che restai molto deluso e mi convinsi presto che l'intera faccenda dei viaggi astrali in realtà si potesse ricondurre a nulla più che a dei sogni bizzarri e particolarmente vividi.
Col senno di poi, credo di essere partito col piede sbagliato. Sarebbe stato molto meglio se avessi saputo fin dall'inizio dei sogni lucidi per poter cominciare con quelli, ma in fondo non è stata certo colpa mia. A tutt'oggi ritengo che la differenza tra sogni/sogni lucidi/viaggi astrali sia in realtà molto più sfumata di quanto non si ritenga e, in fin dei conti, quasi insignificante. Si tratta comunque di preziose esperienze in quella realtà parallela e misteriosa dove ci proiettiamo ogni notte. Un autentico viaggio astrale (di quelli in cui si vede il vero mondo fisico, tanto per intenderci), ammesso che esista, dev'essere un'esperienza rarissima e quindi poco utile per me (se non posso averne a comando per fare i miei esperimenti, allora non mi interessano). Anche perché, in tutta franchezza, il mio vero interesse è sempre stato quello di esplorare la realtà non fisica, mica di osservare il mondo fisico dalla prospettiva astrale (per fare cosa, poi? Spiare la vicina sotto la doccia? Ma anche no...).
Un'altra esperienza molto particolare di quel periodo è che spesso, appena avevo il mio falso risveglio con le vibrazioni e tutto il resto, percepivo delle presenze nella stanza. C'erano delle persone che si scagliavano addosso a me, schiacciandomi col loro peso; spesso erano uomini, più di rado donne. L'intensità di queste esperienze era così sconvolgente da farmi svegliare subito col cuore in gola, anche perché di solito quei ''visitatori'' avevano atteggiamenti molto aggressivi. Mi grugnivano in faccia, lanciavano urla spaventose, mi schiacciavano il petto oppure mi avvolgevano le gambe con quelle che sembravano spire di serpente. Altre volte ero oggetto di avances piuttosto esplicite e aggressive. Ora so benissimo che esistono molte spiegazioni per simili fenomeni: allucinazioni ipnagogiche, larve astrali, incubi/succubi... Per me tuttavia sono semplici etichette, non mi spiegano nulla della loro vera natura.
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Ultima modifica di Danny il 12/06/2023, 20:57, modificato 1 volta in totale.
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Anche dopo aver ''archiviato'' la questione dei viaggi astrali, proseguii comunque con le esperienze oniriche, continuando ad aggirarmi in casa o negli immediati dintorni. L'aspetto di quei luoghi mi lasciava perplesso, sembravano riflettere il passato piuttosto che il presente, oppure apparivano in pessimo stato e bisognosi di manutenzione. Quando provavo a guardarmi allo specchio (se quest'ultimo si degnava di restituire la mia immagine), scoprivo di avere gli occhi cerchiati, piccole piaghe sul volto e in generale un aspetto esausto e malaticcio, che mi allarmava. I personaggi onirici che talvolta incrociavo dentro casa, per ovvie ragioni rappresentavano soprattutto i miei familiari più stretti; malgrado cercassi di interagire in modo costruttivo, quegli incontri degeneravano quasi sempre in aggressioni verbali o fisiche, con loro che si trasformavano in veri e propri mostri. Mi resi conto, inoltre, che la mia presenza sembrava esercitare un effetto deleterio sull'ambiente onirico. Spesso, quando uscivo in terrazza oppure in giardino, venivo deliziato dalla vista di cieli azzurri e meravigliosi che, però, nel giro di pochi secondi si riempivano di nuvole nerissime e terrificanti. Ci fu addirittura un caso in cui stavo guardando il sole basso sull'orizzonte, quand'ecco che tutt'intorno comparvero le solite nuvole nere che si modellarono a formare la testa di un gigantesco felino, dove il sole sembrava un occhio giallastro che mi fissava maligno! Tutto ciò mi causava tanta amarezza, intuivo che era la mia presenza a provocare quei cambiamenti in negativo e non ne capivo la ragione. All'epoca non sapevo nulla di simbolismo onirico o interpretazione dei sogni, altrimenti avrei facilmente collegato il tutto al periodo difficile e turbolento che stavo attraversando.
Non che ciò mi impedisse di fare anche esperienze positive. Ad esempio, quando provavo a interagire con gli oggetti, il più delle volte li muovevo come di consueto, ma in altre occasioni sembravano impalpabili. Succedeva soprattutto coi muri: spesso le mie mani ci affondavano dentro; allora sentivo sulle dita una marcata sensazione di calore, accompagnata da formicolio elettrico e una lieve resistenza, come se le muovessi nell'acqua. Sfruttando la cosa, imparai ad attraversare le pareti con una certa facilità. Molti dei miei sforzi iniziali furono però rivolti a padroneggiare il volo. In teoria, il semplice pensiero di volare avrebbe dovuto permettermi di fluttuare nell'aria senza sforzo, tuttavia scoprii presto che continuavo a portarmi dietro tutti i limiti e i condizionamenti della vita nel mondo fisico: se provavo a volare, l'abitudine e la logica mi dicevano che era impossibile e di conseguenza non ci riuscivo. Tutt'al più galleggiavo a un metro dal suolo e cominciavo a ruotare su me stesso, colto da violente vertigini e senza poter esercitare alcun controllo sulla cosa. Solo dopo parecchio tempo mi resi conto che dovevo assecondare la mia parte razionale e usare un metodo che mi permettesse di ingannare la mente facendole accettare il fatto che volassi. Pian piano, misi a punto la mia tecnica: immaginavo di avere sulla schiena uno zaino propulsore e lo azionavo per spostarmi verso l'alto. Divenne tutto molto facile e dannatamente divertente. Spesso fluttuavo da una terrazza all'altra, esplorando così una parte del quartiere. Mi accorsi che quanto più mi allontanavo da casa, più aumentavano le differenze con l'ambiente reale. Purtroppo scoprii pure che, se volavo a velocità troppo elevata, il sogno tendeva a collassare e mi trovavo presto a galleggiare nel vuoto e nel buio assoluti.
(CONTINUA...)
Non che ciò mi impedisse di fare anche esperienze positive. Ad esempio, quando provavo a interagire con gli oggetti, il più delle volte li muovevo come di consueto, ma in altre occasioni sembravano impalpabili. Succedeva soprattutto coi muri: spesso le mie mani ci affondavano dentro; allora sentivo sulle dita una marcata sensazione di calore, accompagnata da formicolio elettrico e una lieve resistenza, come se le muovessi nell'acqua. Sfruttando la cosa, imparai ad attraversare le pareti con una certa facilità. Molti dei miei sforzi iniziali furono però rivolti a padroneggiare il volo. In teoria, il semplice pensiero di volare avrebbe dovuto permettermi di fluttuare nell'aria senza sforzo, tuttavia scoprii presto che continuavo a portarmi dietro tutti i limiti e i condizionamenti della vita nel mondo fisico: se provavo a volare, l'abitudine e la logica mi dicevano che era impossibile e di conseguenza non ci riuscivo. Tutt'al più galleggiavo a un metro dal suolo e cominciavo a ruotare su me stesso, colto da violente vertigini e senza poter esercitare alcun controllo sulla cosa. Solo dopo parecchio tempo mi resi conto che dovevo assecondare la mia parte razionale e usare un metodo che mi permettesse di ingannare la mente facendole accettare il fatto che volassi. Pian piano, misi a punto la mia tecnica: immaginavo di avere sulla schiena uno zaino propulsore e lo azionavo per spostarmi verso l'alto. Divenne tutto molto facile e dannatamente divertente. Spesso fluttuavo da una terrazza all'altra, esplorando così una parte del quartiere. Mi accorsi che quanto più mi allontanavo da casa, più aumentavano le differenze con l'ambiente reale. Purtroppo scoprii pure che, se volavo a velocità troppo elevata, il sogno tendeva a collassare e mi trovavo presto a galleggiare nel vuoto e nel buio assoluti.
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Nei mesi che seguirono il primo sogno lucido, conobbi un costante e rapido incremento delle mie capacità. Avevo una media assai elevata: usavo la tecnica ogni notte e nel 90% dei casi riuscivo a indurre un falso risveglio in cui ero lucido automaticamente; se a questo si aggiunge che spesso concatenavo due o tre lucidi in sequenza bypassando i microrisvegli (DEILD), si può intuire come godessi ormai di una buona padronanza dei miei sogni. Mi sembrava quasi di essere il protagonista di una serie tv che di giorno vive la sua vita convenzionale, mentre la notte si trova proiettato in un mondo fantastico e surreale. Credo che il mio segreto fosse semplicemente una fortissima motivazione. Per contro, la mia capacità di influenzare l'ambiente onirico continuava ad essere piuttosto scarsa. Illuminare una semplice stanza al buio era una sfida titanica per me, come pure incrementare nitidezza e realismo (con buona pace di chi suggerisce di usare le affermazioni, sfregare le mani, ruotare su sé stessi, eccetera... Mai ottenuto nessun miglioramento con queste tecniche!). La qualità generale del sogno sembrava del tutto arbitraria e indipendente dalle mie azioni (oggi so bene che in realtà non è così, ma all'epoca giunsi a questa conclusione).
Nonostante tutto, continuavo a interessarmi ai personaggi onirici, volevo capirne di più sulla loro natura. Anche se col tempo divennero più mansueti, rimanevo comunque deluso dalle nostre interazioni. Sembravano possedere un'intelligenza piuttosto elementare, facili da raggirare e sempre inclini a improvvisi sbalzi d'umore. Nessuno di loro era in grado di sostenere una conversazione basilare e molto spesso andavano in confusione. Per certi versi, sembravano avere qualche deficit cognitivo, come fossero minorati mentali. Capitava pure che cambiassero aspetto mentre gli parlavo oppure che svanissero di punto in bianco, cose che trovavo piuttosto irritanti. Le uniche interazioni di rilievo continuavo ad averle soltanto con le mani invisibili che percepivo durante le vibrazioni e la fase di separazione dal corpo. Ricordo un'esperienza in particolare nella quale mi trovavo sdraiato all'ingiù e sentivo potenti onde di energia allargarsi sulla schiena; a ciò si aggiunse la percezione di due mani che cominciarono a massaggiarmi in modo estremamente piacevole. Nel giro di pochi secondi, mi resi conto che le dita della sconosciuta massaggiatrice (la percepivo femminile) mi affondavano dentro la schiena, sembravano fatte di elettricità e col loro movimento mi provocarono un'esplosione di piacere, un vero e proprio orgasmo. In seguito ebbi solo un'altra esperienza del genere, di durata assai più breve, ma simile per intensità: durante le vibrazioni, una presenza invisibile mi diede un bacio sul fianco, provocandomi anche stavolta un orgasmo in quel punto. Spero proprio di non imbarazzare nessuno toccando un argomento del genere, non è assolutamente la mia intenzione. Tutti quanti nella vita abbiamo fatto dei sogni ''erotici'' (lucidi e non) nei quali facciamo sesso normalmente, ma in questo caso si è trattato di esperienze radicalmente diverse. Entrambe avevano senza dubbio una forte componente sessuale, eppure non coinvolgevano in nessun modo le parti del corpo solitamente interessate. Sembravano avere perlopiù natura elettrica, energetica; e, mi duole dirlo, le ho trovate assai più appaganti e (non so come spiegarlo) ''complete'' del normale sesso fisico.
(CONTINUA...)
Nonostante tutto, continuavo a interessarmi ai personaggi onirici, volevo capirne di più sulla loro natura. Anche se col tempo divennero più mansueti, rimanevo comunque deluso dalle nostre interazioni. Sembravano possedere un'intelligenza piuttosto elementare, facili da raggirare e sempre inclini a improvvisi sbalzi d'umore. Nessuno di loro era in grado di sostenere una conversazione basilare e molto spesso andavano in confusione. Per certi versi, sembravano avere qualche deficit cognitivo, come fossero minorati mentali. Capitava pure che cambiassero aspetto mentre gli parlavo oppure che svanissero di punto in bianco, cose che trovavo piuttosto irritanti. Le uniche interazioni di rilievo continuavo ad averle soltanto con le mani invisibili che percepivo durante le vibrazioni e la fase di separazione dal corpo. Ricordo un'esperienza in particolare nella quale mi trovavo sdraiato all'ingiù e sentivo potenti onde di energia allargarsi sulla schiena; a ciò si aggiunse la percezione di due mani che cominciarono a massaggiarmi in modo estremamente piacevole. Nel giro di pochi secondi, mi resi conto che le dita della sconosciuta massaggiatrice (la percepivo femminile) mi affondavano dentro la schiena, sembravano fatte di elettricità e col loro movimento mi provocarono un'esplosione di piacere, un vero e proprio orgasmo. In seguito ebbi solo un'altra esperienza del genere, di durata assai più breve, ma simile per intensità: durante le vibrazioni, una presenza invisibile mi diede un bacio sul fianco, provocandomi anche stavolta un orgasmo in quel punto. Spero proprio di non imbarazzare nessuno toccando un argomento del genere, non è assolutamente la mia intenzione. Tutti quanti nella vita abbiamo fatto dei sogni ''erotici'' (lucidi e non) nei quali facciamo sesso normalmente, ma in questo caso si è trattato di esperienze radicalmente diverse. Entrambe avevano senza dubbio una forte componente sessuale, eppure non coinvolgevano in nessun modo le parti del corpo solitamente interessate. Sembravano avere perlopiù natura elettrica, energetica; e, mi duole dirlo, le ho trovate assai più appaganti e (non so come spiegarlo) ''complete'' del normale sesso fisico.
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Ultima modifica di Danny il 12/06/2023, 14:23, modificato 1 volta in totale.
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Dopo un annetto trascorso a esplorare la casa e i suoi dintorni, cominciai a sentire il peso di una certa ripetitività nelle mie esplorazioni notturne. Il punto è che non avevo la più pallida idea di come spostarmi in luoghi diversi, né mi sfiorava la mente la possibilità che un ambiente onirico si potesse manipolare per trasformarlo in qualcos'altro; ho già spiegato che la mia formazione ''teorica'' era quella di un viaggiatore astrale, non prevedeva tecniche per alterare l'ambiente circostante poiché presumeva di trovarsi in una realtà oggettiva. Mi si parlava invece di larve astrali, spiriti guida, nubi di energia-pensiero, corde d'argento... Peccato che io non vedessi nulla di tutto ciò! Aggirarmi tra le stanze alla ricerca di qualcosa di interessante da fare divenne così una grigia routine.
All'incirca nello stesso periodo, tuttavia, durante i miei sogni cominciai a notare con una certa frequenza delle immagini che fluttuavano a mezz'aria. Si integravano così bene con l'ambiente circostante che spesso le scambiavo per quadri o finestre; solo dopo il risveglio, pensandoci su, mi accorgevo che avevano qualcosa di anomalo. Quelle immagini raffiguravano infatti dei luoghi vividi e reali, e talvolta al loro interno c'erano delle persone. Rimuginai parecchio sulla cosa, promettendomi di prestare maggior attenzione quando fosse capitato di nuovo.
Un mattino presto, dopo essere diventato lucido col solito falso risveglio, stavo per uscire dalla mia camera quando notai proprio accanto a me una di quelle immagini fluttuanti, aveva circa le dimensioni di una porta. Si affacciava su un ambiente del tutto diverso e al suo interno c'era qualcuno immobile a fissarmi. Era un adolescente, snello e slanciato, i capelli che erano un ammasso di riccioli biondi, davvero di una bellezza angelica. Non disse nulla, eppure fui certo che mi stesse invitando a raggiungerlo; allora mi concentrai sul paesaggio alle sue spalle e mi senti sospingere in avanti entrando letteralmente nell'immagine. Mi guardai attorno sconcertato: la mia camera da letto era sparita, adesso mi trovavo in un vasto deserto roccioso, una distesa piatta e sconfinata che si allargava in tutte le direzioni, bordata da catene montuose dall'aspetto selvaggio e primitivo. Ma la cosa più singolare era il cielo: una cappa uniforme di nuvoloni color porpora che scorrevano lentamente, lasciando filtrare migliaia di fasci di luce dello stesso colore, che gettavano ovunque affascinanti chiaroscuri. Mi girai verso il ragazzo, accorgendomi che insieme a lui c’erano altri due o tre giovani; erano tutti vestiti come i pastorelli di qualche antico popolo nomade, con perizomi di pelliccia, sandali e lunghi bastoni. Sembrava che i nuovi arrivati fossero arrabbiati con lui, litigavano, e cominciarono a colpirlo con calci e pugni. Sospettai di essere io il responsabile di tutto ciò e mi bloccai, non sapevo se intervenire o meno. A quel punto sentii una spinta interiore e mi alzai involontariamente in volo, allontanandomi. In tal modo, notai che il deserto era punteggiato di enormi falò attorno ai quali ballavano in cerchio delle figure vestite di pellicce, simili a sciamani, che proiettavano ombre immense. Vidi anche un cavaliere in armatura che si accorse di me e fece impennare il suo stallone tenebroso. Continuai a volare sempre più velocemente, raggiungendo le montagne che avevo visto poco prima; queste ultime si aprirono davanti a un crepaccio, in bilico sul quale stavano due torri: entrambe a tronco di cono, con scalinate esterne che risalivano fino alla cima, dove ardevano dei grandi fuochi. Un attimo dopo aprii gli occhi, svegliandomi. Durante il sogno non avevo provato nessuna particolare emozione, ero troppo basito; dopo il risveglio, all'opposto, mi elettrizzai per la sua coerenza narrativa, la stabilità dello scenario e l'atmosfera così fosca e affascinante. Ci rifletto da allora e non riesco a trovare alcuna spiegazione partendo dal mio vissuto personale, né a individuare possibili ”ispirazioni” esterne, come film o romanzi. Se ci ho tenuto a raccontarlo così nel dettaglio è perché si tratta, ad oggi, del mio sogno lucido più bello e coinvolgente.
(CONTINUA...)
All'incirca nello stesso periodo, tuttavia, durante i miei sogni cominciai a notare con una certa frequenza delle immagini che fluttuavano a mezz'aria. Si integravano così bene con l'ambiente circostante che spesso le scambiavo per quadri o finestre; solo dopo il risveglio, pensandoci su, mi accorgevo che avevano qualcosa di anomalo. Quelle immagini raffiguravano infatti dei luoghi vividi e reali, e talvolta al loro interno c'erano delle persone. Rimuginai parecchio sulla cosa, promettendomi di prestare maggior attenzione quando fosse capitato di nuovo.
Un mattino presto, dopo essere diventato lucido col solito falso risveglio, stavo per uscire dalla mia camera quando notai proprio accanto a me una di quelle immagini fluttuanti, aveva circa le dimensioni di una porta. Si affacciava su un ambiente del tutto diverso e al suo interno c'era qualcuno immobile a fissarmi. Era un adolescente, snello e slanciato, i capelli che erano un ammasso di riccioli biondi, davvero di una bellezza angelica. Non disse nulla, eppure fui certo che mi stesse invitando a raggiungerlo; allora mi concentrai sul paesaggio alle sue spalle e mi senti sospingere in avanti entrando letteralmente nell'immagine. Mi guardai attorno sconcertato: la mia camera da letto era sparita, adesso mi trovavo in un vasto deserto roccioso, una distesa piatta e sconfinata che si allargava in tutte le direzioni, bordata da catene montuose dall'aspetto selvaggio e primitivo. Ma la cosa più singolare era il cielo: una cappa uniforme di nuvoloni color porpora che scorrevano lentamente, lasciando filtrare migliaia di fasci di luce dello stesso colore, che gettavano ovunque affascinanti chiaroscuri. Mi girai verso il ragazzo, accorgendomi che insieme a lui c’erano altri due o tre giovani; erano tutti vestiti come i pastorelli di qualche antico popolo nomade, con perizomi di pelliccia, sandali e lunghi bastoni. Sembrava che i nuovi arrivati fossero arrabbiati con lui, litigavano, e cominciarono a colpirlo con calci e pugni. Sospettai di essere io il responsabile di tutto ciò e mi bloccai, non sapevo se intervenire o meno. A quel punto sentii una spinta interiore e mi alzai involontariamente in volo, allontanandomi. In tal modo, notai che il deserto era punteggiato di enormi falò attorno ai quali ballavano in cerchio delle figure vestite di pellicce, simili a sciamani, che proiettavano ombre immense. Vidi anche un cavaliere in armatura che si accorse di me e fece impennare il suo stallone tenebroso. Continuai a volare sempre più velocemente, raggiungendo le montagne che avevo visto poco prima; queste ultime si aprirono davanti a un crepaccio, in bilico sul quale stavano due torri: entrambe a tronco di cono, con scalinate esterne che risalivano fino alla cima, dove ardevano dei grandi fuochi. Un attimo dopo aprii gli occhi, svegliandomi. Durante il sogno non avevo provato nessuna particolare emozione, ero troppo basito; dopo il risveglio, all'opposto, mi elettrizzai per la sua coerenza narrativa, la stabilità dello scenario e l'atmosfera così fosca e affascinante. Ci rifletto da allora e non riesco a trovare alcuna spiegazione partendo dal mio vissuto personale, né a individuare possibili ”ispirazioni” esterne, come film o romanzi. Se ci ho tenuto a raccontarlo così nel dettaglio è perché si tratta, ad oggi, del mio sogno lucido più bello e coinvolgente.
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Nei due-tre anni successivi, le mie abilità di sognatore lucido andarono incontro a un graduale deterioramento. L'incapacità di capire quali regole governavano il mondo dei sogni (e dunque di fare progressi degni di nota) fiaccò gradualmente la mia motivazione. La media mensile si abbassò, ma continuavo comunque a fare parecchi sogni lucidi, anche se per la maggioranza si trattava di sogni brevi e pessimi, nei quali mi limitavo a brancolare nell'oscurità; a nulla servivano gli ostinati tentativi di illuminare le stanze o di spostarmi in ambienti diversi. Occasionalmente mi capitava ancora di avvistare quelle immagini/portali che si affacciavano su luoghi sconosciuti, ma c'era sempre qualcosa che andava storto: magari non le riconoscevo come tali oppure non riuscivo ad attraversarle (mi incastravo sulla soglia!) o ancora si affacciavano su posti così inquietanti che preferivo non entrare. Tutto ciò mi provocava una tale rabbia e frustrazione che iniziai a considerare l'ipotesi di gettare la spugna. Di tanto in tanto, però, ecco che arrivava qualche lucido eccezionale a riaccendere la passione. Mi limito a riferire i due più notevoli.
Nel primo stavo dormendo normalmente (quella notte non avevo neppure usato la tecnica) quand'ecco che mi trovai di punto in bianco nella versione onirica del mio giardino, in piedi e già perfettamente lucido. Fu uno dei pochissimi sogni in cui capii davvero cosa significa trovarsi in un luogo che appare più realistico del normale mondo fisico: la bellezza del giardino era indescrivibile. Ogni albero, fiore e finanche le singole foglie, tutto spiccava in modo meravigliosamente nitido; ma soprattutto, sembrava che il luogo avesse una sua ''profondità'' misteriosa, un'aura di sacralità, come se possedesse una propria coscienza. Quando provavo a toccare qualcosa, ad esempio un tronco o una roccia, sentivo una fitta lancinante alla mano, come se la poggiassi su un ammasso di spilloni carichi di elettricità. Laddove gli alberi si diradavano permettendo al mio sguardo di spingersi lontano, vidi le splendide colline circostanti (non esistono nella realtà), verdissime e radiose, la cui vegetazione sembrava emettere luce propria. Il tutto durò meno di un minuto perché la troppa agitazione mi fece svegliare prematuramente.
Nel secondo sogno, invece, decisi di salire in terrazza e, aprendo la porta, scoprii che stava piovendo. Era il temporale più ''elegante'' che avessi mai visto: niente fulmini o tuoni, solo una bellissima pioggia a catinelle che cadeva tutt'intorno. Feci un sorriso e mi avventurai sotto l'acqua, sentendo chiaramente le gocce che mi colpivano in fronte. Poi, girandomi verso sud-est, notai che le nuvole si aprivano, lasciando filtrare dei giganteschi fasci di luce... E il cuore mi balzò in gola! Non poteva essere la luce del sole, era troppo bianca e stranamente densa; anche stavolta, mi sembrò di essere davanti a qualcosa di sacro, quasi ultraterreno. La luce arrivava sulla terrazza, a pochi metri da me, facendo luccicare splendidamente il pavimento bagnato di pioggia. Capii che dovevo raggiungerla, ma di nuovo l'eccessiva agitazione mi fece svegliare di colpo, lasciandomi con un rimpianto che da allora non mi ha più abbandonato. Lo so che parlare di una ''splendida luce bianca'' è qualcosa che ormai fa ridere, con tutto il sarcasmo gratuito che è stato fatto sulle esperienze di pre-morte; infatti non ero per nulla convinto di volerne parlare in un diario online. Voglio soltanto dire che era la cosa più bella che ho visto in vita mia e il ricordo di ciò che ho provato guardandola non si è mai affievolito.
(CONTINUA...)
Nel primo stavo dormendo normalmente (quella notte non avevo neppure usato la tecnica) quand'ecco che mi trovai di punto in bianco nella versione onirica del mio giardino, in piedi e già perfettamente lucido. Fu uno dei pochissimi sogni in cui capii davvero cosa significa trovarsi in un luogo che appare più realistico del normale mondo fisico: la bellezza del giardino era indescrivibile. Ogni albero, fiore e finanche le singole foglie, tutto spiccava in modo meravigliosamente nitido; ma soprattutto, sembrava che il luogo avesse una sua ''profondità'' misteriosa, un'aura di sacralità, come se possedesse una propria coscienza. Quando provavo a toccare qualcosa, ad esempio un tronco o una roccia, sentivo una fitta lancinante alla mano, come se la poggiassi su un ammasso di spilloni carichi di elettricità. Laddove gli alberi si diradavano permettendo al mio sguardo di spingersi lontano, vidi le splendide colline circostanti (non esistono nella realtà), verdissime e radiose, la cui vegetazione sembrava emettere luce propria. Il tutto durò meno di un minuto perché la troppa agitazione mi fece svegliare prematuramente.
Nel secondo sogno, invece, decisi di salire in terrazza e, aprendo la porta, scoprii che stava piovendo. Era il temporale più ''elegante'' che avessi mai visto: niente fulmini o tuoni, solo una bellissima pioggia a catinelle che cadeva tutt'intorno. Feci un sorriso e mi avventurai sotto l'acqua, sentendo chiaramente le gocce che mi colpivano in fronte. Poi, girandomi verso sud-est, notai che le nuvole si aprivano, lasciando filtrare dei giganteschi fasci di luce... E il cuore mi balzò in gola! Non poteva essere la luce del sole, era troppo bianca e stranamente densa; anche stavolta, mi sembrò di essere davanti a qualcosa di sacro, quasi ultraterreno. La luce arrivava sulla terrazza, a pochi metri da me, facendo luccicare splendidamente il pavimento bagnato di pioggia. Capii che dovevo raggiungerla, ma di nuovo l'eccessiva agitazione mi fece svegliare di colpo, lasciandomi con un rimpianto che da allora non mi ha più abbandonato. Lo so che parlare di una ''splendida luce bianca'' è qualcosa che ormai fa ridere, con tutto il sarcasmo gratuito che è stato fatto sulle esperienze di pre-morte; infatti non ero per nulla convinto di volerne parlare in un diario online. Voglio soltanto dire che era la cosa più bella che ho visto in vita mia e il ricordo di ciò che ho provato guardandola non si è mai affievolito.
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Ciao Danny, complimenti per il tuo diario bellissimo! Mi ci ritrovo molto sai.. " Volevo farmi un'idea personale sulle grandi domande della vita: Dio, l'anima, la vita dopo la morte e via discorrendo. Il tutto con mentalità aperta, seppur scettica (in modo costruttivo)" - ecco, è proprio questo che continua a spingermi nelle mie ricerche/esperimenti nel campo dei sogni lucidi, da parecchi anni oramai..
"A tutt'oggi ritengo che la differenza tra sogni/sogni lucidi/viaggi astrali sia in realtà molto più sfumata di quanto non si ritenga e, in fin dei conti, quasi insignificante. Si tratta comunque di preziose esperienze in quella realtà parallela e misteriosa dove ci proiettiamo ogni notte" - sono d'accordissimo con te, credo fermamente che si tratta di esperienze importanti per il nostro evolvere come individui..
Mi ci ritrovo anche nei tuoi racconti di "entità" che incontravi in casa: "Avevano atteggiamenti molto aggressivi. Mi grugnivano in faccia, lanciavano urla spaventose, mi schiacciavano il petto oppure mi avvolgevano le gambe con quelle che sembravano spire di serpente. Altre volte ero oggetto di avances piuttosto esplicite e aggressive" - in effetti, mi è successo moltissime volte! E nonostante anni di esperienze, sto ancora "barcolando nel buio" riguardo la vera natura di questi fenomeni, non so chi sono né perché assumono forma di miei cari (vivi o defunti). Ma intanto ho imparato a tenerli sotto controllo, ci vuole una volontà ferrea ma ci si riesce!
" Spero proprio di non imbarazzare nessuno toccando un argomento del genere, non è assolutamente la mia intenzione" - ma figurati, questo è un forum di maggiorenni! " In questo caso si è trattato di esperienze radicalmente diverse. Entrambe avevano senza dubbio una forte componente sessuale, eppure non coinvolgevano in nessun modo le parti del corpo solitamente interessate. Sembravano avere perlopiù natura elettrica, energetica; e, mi duole dirlo, le ho trovate assai più appaganti e (non so come spiegarlo) ''complete'' del normale sesso fisico" - anche qui mi trovi d'accordissimo Danny.. Ho degli "amanti onirici" oramai (chiamiamoli così), con i quali il sesso si percepisce elevato all'ennesima potenza e non è più un semplice sesso fisico (ovviamente! Nel sogno non abbiamo un corpo fisico, usiamo un "costrutto mentale" che assomiglia ad esso), cmq è un qualcosa di più.. ma anche in questo caso, sto continuando a non trovare spiegazioni del fenomeno. i "tizi" in questione mi appaiono sempre durante la fase di transizione dal quotidiano al sogno, ma posso "richiamarli" (volendo) anche durante un lucido già avviato. Chi sono?? Mah.. Hai parlato di "tulpe", ho cercato qualcosa sul web ma è tutto molto confuso, tu personalmente come ti spieghi l'esistenza di queste "presenze"?
Sai, ripensandoci ai secoli bui del Medioevo, hai presente le donne che affermavano di essere "sfruttate" da queste "entità" malefiche, demoni insomma.. Forse si possono chiamare "demoni", se non sappiamo come prenderli.. Io ho cercato di conversare parecchio, e alla mia domanda "CHI SEI???", mi era arrivata una risposta fantastica, una poesia che mi ha lasciato con il cuore in gola per la bellezza ed armonia delle parole (le quali, ovviamente, non sono riuscita a mettere in riga a risveglio)..
Comunque, resto con la passione sempre accesa per le esperienze "oltre il quotidiano", e sono molto contenta di non essere sola in questo percorso! Grazie Danny per la possibilità di confronto
"A tutt'oggi ritengo che la differenza tra sogni/sogni lucidi/viaggi astrali sia in realtà molto più sfumata di quanto non si ritenga e, in fin dei conti, quasi insignificante. Si tratta comunque di preziose esperienze in quella realtà parallela e misteriosa dove ci proiettiamo ogni notte" - sono d'accordissimo con te, credo fermamente che si tratta di esperienze importanti per il nostro evolvere come individui..
Mi ci ritrovo anche nei tuoi racconti di "entità" che incontravi in casa: "Avevano atteggiamenti molto aggressivi. Mi grugnivano in faccia, lanciavano urla spaventose, mi schiacciavano il petto oppure mi avvolgevano le gambe con quelle che sembravano spire di serpente. Altre volte ero oggetto di avances piuttosto esplicite e aggressive" - in effetti, mi è successo moltissime volte! E nonostante anni di esperienze, sto ancora "barcolando nel buio" riguardo la vera natura di questi fenomeni, non so chi sono né perché assumono forma di miei cari (vivi o defunti). Ma intanto ho imparato a tenerli sotto controllo, ci vuole una volontà ferrea ma ci si riesce!
" Spero proprio di non imbarazzare nessuno toccando un argomento del genere, non è assolutamente la mia intenzione" - ma figurati, questo è un forum di maggiorenni! " In questo caso si è trattato di esperienze radicalmente diverse. Entrambe avevano senza dubbio una forte componente sessuale, eppure non coinvolgevano in nessun modo le parti del corpo solitamente interessate. Sembravano avere perlopiù natura elettrica, energetica; e, mi duole dirlo, le ho trovate assai più appaganti e (non so come spiegarlo) ''complete'' del normale sesso fisico" - anche qui mi trovi d'accordissimo Danny.. Ho degli "amanti onirici" oramai (chiamiamoli così), con i quali il sesso si percepisce elevato all'ennesima potenza e non è più un semplice sesso fisico (ovviamente! Nel sogno non abbiamo un corpo fisico, usiamo un "costrutto mentale" che assomiglia ad esso), cmq è un qualcosa di più.. ma anche in questo caso, sto continuando a non trovare spiegazioni del fenomeno. i "tizi" in questione mi appaiono sempre durante la fase di transizione dal quotidiano al sogno, ma posso "richiamarli" (volendo) anche durante un lucido già avviato. Chi sono?? Mah.. Hai parlato di "tulpe", ho cercato qualcosa sul web ma è tutto molto confuso, tu personalmente come ti spieghi l'esistenza di queste "presenze"?
Sai, ripensandoci ai secoli bui del Medioevo, hai presente le donne che affermavano di essere "sfruttate" da queste "entità" malefiche, demoni insomma.. Forse si possono chiamare "demoni", se non sappiamo come prenderli.. Io ho cercato di conversare parecchio, e alla mia domanda "CHI SEI???", mi era arrivata una risposta fantastica, una poesia che mi ha lasciato con il cuore in gola per la bellezza ed armonia delle parole (le quali, ovviamente, non sono riuscita a mettere in riga a risveglio)..
Comunque, resto con la passione sempre accesa per le esperienze "oltre il quotidiano", e sono molto contenta di non essere sola in questo percorso! Grazie Danny per la possibilità di confronto
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Ciao Melody e grazie mille per il tuo messaggio!Melody ha scritto:Ciao Danny, complimenti per il tuo diario bellissimo! Mi ci ritrovo molto sai..
Credo che se davvero abbiamo un modo per investigare su questi argomenti, sia proprio attraverso i sogni. Mi piace pensare che il cosiddetto ''aldilà'' non sia là fuori da qualche parte, ma si trovi invece nelle profondità della nostra mente e che il mondo dei sogni ne rappresenti giusto l'anticamera. Col tempo sono arrivato a sospettare che il cosiddetto ''inconscio'' non sia altro che il luogo da cui proveniamo e dove torneremo al termine della nostra vita.Melody ha scritto:" Volevo farmi un'idea personale sulle grandi domande della vita: Dio, l'anima, la vita dopo la morte e via discorrendo. Il tutto con mentalità aperta, seppur scettica (in modo costruttivo)" - ecco, è proprio questo che continua a spingermi nelle mie ricerche/esperimenti nel campo dei sogni lucidi, da parecchi anni oramai..
Anticamente era così in quasi tutte le culture, nella nostra invece i sogni sono diventati sinonimo di inutile, infantile e privo di valore. Giusto la psicologia li ha un po' rivalutati (anche se spesso li priva di ogni fascino), ma l'opinione comune resta comunque che i sogni non siano qualcosa di cui una persona seria debba occuparsi.Melody ha scritto:"A tutt'oggi ritengo che la differenza tra sogni/sogni lucidi/viaggi astrali sia in realtà molto più sfumata di quanto non si ritenga e, in fin dei conti, quasi insignificante. Si tratta comunque di preziose esperienze in quella realtà parallela e misteriosa dove ci proiettiamo ogni notte" - sono d'accordissimo con te, credo fermamente che si tratta di esperienze importanti per il nostro evolvere come individui..
Riguardo ai personaggi onirici, anche per me rappresentano un grosso enigma. Sospetto che siano raffigurazioni dell'inconscio oppure pensieri così forti da assumere forma tangibile. Probabilmente il vero problema è più a monte: cos'è in realtà la mente? Che cosa sono i pensieri? Cos'è la coscienza e come ha origine? Finché non avremo capito queste cose, non credo che sveleremo il mistero dei personaggi onirici. Personalmente non li considero "demoni" nel senso religioso del termine (non mi riconosco in nessuna fede ufficiale) e neppure penso che abbiano a che fare con le anime dei defunti: non ho indizi in tal senso. So solo che nella maggior parte dei casi sono sempre abbastanza incazzati/confusi/arrapati! Anche a me hanno spesso ricordato la leggenda medievale di incubi e succubi, specie per il dannato vizio di schiacciarti il petto e ostacolare la respirazione; anche se almeno questo dettaglio si può spiegare abbastanza facilmente con la paralisi ipnagogica. Dipende tutto da come si gestiscono queste situazioni, un sognatore lucido con esperienza dovrebbe sempre riuscire a pilotarle verso qualcosa di piacevole.Melody ha scritto:Mi ci ritrovo anche nei tuoi racconti di "entità" che incontravi in casa: "Avevano atteggiamenti molto aggressivi. Mi grugnivano in faccia, lanciavano urla spaventose, mi schiacciavano il petto oppure mi avvolgevano le gambe con quelle che sembravano spire di serpente. Altre volte ero oggetto di avances piuttosto esplicite e aggressive" - in effetti, mi è successo moltissime volte! E nonostante anni di esperienze, sto ancora "barcolando nel buio" riguardo la vera natura di questi fenomeni, non so chi sono né perché assumono forma di miei cari (vivi o defunti). Ma intanto ho imparato a tenerli sotto controllo, ci vuole una volontà ferrea ma ci si riesce!
Eh, purtroppo i moralismi appiccicosi con cui siamo cresciuti ci hanno riempiti di tabù! A tutti piace il sesso, tutti quanti lo facciamo, eppure nessuno ne parla mai, se non con grande imbarazzo. Ci hanno insegnato che è una cosa sporca e immorale, di cui dobbiamo vergognarci e stop!Melody ha scritto:"Spero proprio di non imbarazzare nessuno toccando un argomento del genere, non è assolutamente la mia intenzione" - ma figurati, questo è un forum di maggiorenni! "
Beata te che hai gli amanti onirici, io solo quelle due volte! Si vede che non ''acchiappo'' granché... Ma poi, secondo te, il sesso onirico si può considerare tradimento se uno ha già una relazione nel mondo fisico? Specie se si scoprisse che i personaggi onirici sono davvero esseri senzienti...Melody ha scritto:"Ho degli "amanti onirici" oramai (chiamiamoli così), con i quali il sesso si percepisce elevato all'ennesima potenza e non è più un semplice sesso fisico (ovviamente! Nel sogno non abbiamo un corpo fisico, usiamo un "costrutto mentale" che assomiglia ad esso), cmq è un qualcosa di più..
Sto scherzando ovviamente!!!
Lasciando perdere le divagazioni di ''Twin Peaks'', i tulpa dovrebbero essere qualcosa a cavallo tra un super personaggio onirico (talmente potente da interagire col suo creatore anche quando quest'ultimo è sveglio) e una vera e propria dissociazione della personalità. Non a caso, i pochissimi forum che ne parlano (perlopiù stranieri) sono frequentati da gente che discute principalmente di psicofarmaci e malattie mentali... Non molto incoraggiante, a dire il vero. Ma ne so pochissimo sull'argomento e di conseguenza non voglio sbilanciarmi. Anche i sogni lucidi possono sembrare pura follia per chi non ne ha mai fatti!Melody ha scritto:Hai parlato di "tulpe", ho cercato qualcosa sul web ma è tutto molto confuso
P.S.: ho appena iniziato a leggere il tuo diario e vedo che abbiamo anche altre esperienze in comune, cose che nel mio riepilogo non ho raccontato perché altrimenti veniva fuori un romanzo! Penso che avremo modo di parlarne.
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Bellissima domanda Danny, me lo son chiesta anche io.. Immagina un divorzio in una famiglia ricchissima hahah, lei dice al giudice "voglio il divorzio perché mio marito mi ha tradita!! E (ovviamente) pretendo la metà del suo patrimonio!!!" Il marito dice "ma no, è successo in sogno...", e lei - " si lo so, ma era un sogno lucido, perciò l'hai fatto di tua volontà cosciente!!!" Il giudice, poverino, si gratta il capo.. ci sono parecchi soldi in mezzo, allora a chi dar ragione??secondo te, il sesso onirico si può considerare tradimento se uno ha già una relazione nel mondo fisico? Specie se si scoprisse che i personaggi onirici sono davvero esseri senzienti...
Sto scherzando ovviamente!!!
Forse anche per questo il concetto del sogno lucido, in Italia, non riesce a prendere il piede come si deve? Troppe implicazioni...
(Immagina poi se dovessero arrivare le conferme scientifiche dei viaggi astrali, specie quelli condivisi! Un guaio bello grosso eh? La mogliettina tradita potrebbe assumere un viaggiatore astrale per avere un testimone del tradimento del maritino hahah (o marito tradito, ovviamente)... Sto facendo congetture mentali Danny, ma infatti la questione è parecchio delicata.. se poi pensiamo alla possibilità di applicare il viaggio astrale nel campo militare etc - le implicazioni sarebbero davvero esplosive (ammesso che non lo siano già )
Ma che dici!! Queste sono le tue convinzioni personali errate che si ripercuotono anche nei sogni (secondo me eh? ) ...Si vede che non ''acchiappo'' granché...
In effetti! Il sesso è una cosa importante a quanto pare, sai quante volte mi è successo di "perdermi" nei miei lucidi in cerca di esso? Cose assurde.. poi mi svegliavo incavolata nera con me stessa, per aver sprecato l'occasione di fare un lucido significativo, ma mentre ero li - arrivavano dei momenti in cui mi sentivo letteralmente presa dalla questione di sesso, e non riuscivo a fare/pensare a nient'altro.. Assurdo davvero, io ho fatto tantissimi esperimenti nei lucidi, per capire come funziona quel mondo onirico, chi siamo in esso e cosa c'è oltre, come funziona il corpo onirico etc.. e avevo scoperto che .. il corpo onirico è diverso da quello fisico (ovviamente), non ha fame/sete, non soffre caldo/freddo, inomma - non ha gli stessi bisogni del corpo fisico. L'unico bisogno del corpo onirico che ho appurato, è quello di respirare.. ma poi si aggiungeva anche questo "bisogno sessuale" qualche volta, una cosa davvero potente alla quale facevo fatica a resistere.. Questo è un altro enigma che devo ancora comprendere!moralismi appiccicosi con cui siamo cresciuti ci hanno riempiti di tabù
Cmq non è che non "acchiappi" Danny.. Prova a "metterti a disposizione" la prossima volta (mentalmente) ... Questi PO particolari sono parecchio aggressivi/terrificanti, ma ricordati che non ce l'hanno con te, l'aggressività è una loro parte naturale, sono fatti così (un po' come animali predatori).. ma puoi gestirli, puoi "addestrarli" volendo! E se ci riesci, diventeranno i tuoi "animaletti di casa", faranno quello che vuoi a comando (anche nel letto heheh... ) Immagina di avere una tigre in casa, ehhh, roba pazzesca, ma se la sai gestire - diventa un'amica speciale!
Mi fermo qui Danny, neanche io vorrei scrivere papiri kilometrici ma quando si chiacchiera bene - è un piacere.. Alla prossima!
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Personalmente non mi dispiace più di tanto che il sogno lucido sia rimasto un argomento ''di nicchia'', per soli appassionati. Tutto quello che coinvolge il grande pubblico, spesso finisce con l'essere banalizzato da persone annoiate e superficiali, che cercano solo la novità del momento. Ma le difficoltà nel fare i sogni lucidi, e soprattutto nel controllarli, sono un deterrente abbastanza forte per i curiosi occasionali.Melody ha scritto:Forse anche per questo il concetto del sogno lucido, in Italia, non riesce a prendere il piede come si deve? Troppe implicazioni...
Spero che non si arrivi mai a questo, non oso immaginare come verrebbero sfruttate certe possibilità... Nel modo peggiore possibile, naturalmente! Tuttavia, direi che possiamo stare abbastanza tranquilli. Studi approfonditi sull'argomento (e sui fenomeni paranormali in genere) sembra che siano già stati condotti durante la guerra fredda, sia negli Stati Uniti che nell'ex Unione Sovietica. I risultati hanno smentito tali fenomeni oppure hanno genericamente stabilito che non si possono riprodurre ''a volontà'', quindi sono poco interessanti per usi militari. Ma d'altra parte, con tutti i satelliti spia, i droni e gli altri cazzilli tecnologici che esistono adesso, credo che non ne abbiano neppure più bisogno!Melody ha scritto:(Immagina poi se dovessero arrivare le conferme scientifiche dei viaggi astrali, specie quelli condivisi! Un guaio bello grosso eh? La mogliettina tradita potrebbe assumere un viaggiatore astrale per avere un testimone del tradimento del maritino hahah (o marito tradito, ovviamente)... Sto facendo congetture mentali Danny, ma infatti la questione è parecchio delicata.. se poi pensiamo alla possibilità di applicare il viaggio astrale nel campo militare etc - le implicazioni sarebbero davvero esplosive (ammesso che non lo siano già )
Credo che nei sogni venga allo scoperto la nostra parte più istintiva e irrazionale, quella che si lascia dominare dal desiderio. Nel mio caso non si tratta della sessualità, quanto piuttosto della tendenza a cazzeggiare... Me ne vado a spasso dove capita, facendo una marea di stupidaggini che non avevo assolutamente messo in conto. Salvo poi, proprio come te, incavolarmi parecchio quando ci ripenso da sveglio! Nonostante i buoni propositi, si tratta di istinti fortissimi che solo con enorme fatica riesco a tenere a bada (e neppure sempre!).Melody ha scritto:Il sesso è una cosa importante a quanto pare, sai quante volte mi è successo di "perdermi" nei miei lucidi in cerca di esso? Cose assurde.. poi mi svegliavo incavolata nera con me stessa, per aver sprecato l'occasione di fare un lucido significativo, ma mentre ero li - arrivavano dei momenti in cui mi sentivo letteralmente presa dalla questione di sesso, e non riuscivo a fare/pensare a nient'altro..
Guarda, da quando ho ricominciato a fare sogni lucidi, personaggi onirici veri e propri non ne ho ancora incontrati... Giusto un paio di gatti, con cui non ho neppure interagito granché. Ho ricevuto invece qualche visita di quelli che nel tuo diario chiami (giustamente) personaggi ipnagogici. A parte la vecchia abitudine di toccarmi (in punti non equivoci, eh!), mi stanno già sembrando più mansueti. Forse perché anch'io sono più tranquillo e rilassato, rispetto a com'ero vent'anni fa? Cercano anche di parlarmi, sebbene lo facciano borbottando frasi incomprensibili con vocioni da film horror.Melody ha scritto:Questi PO particolari sono parecchio aggressivi/terrificanti, ma ricordati che non ce l'hanno con te, l'aggressività è una loro parte naturale, sono fatti così (un po' come animali predatori).. ma puoi gestirli, puoi "addestrarli" volendo! E se ci riesci, diventeranno i tuoi "animaletti di casa", faranno quello che vuoi a comando (anche nel letto heheh... ) Immagina di avere una tigre in casa, ehhh, roba pazzesca, ma se la sai gestire - diventa un'amica speciale!
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Quando si usano le tecniche per fare sogni lucidi, uno degli ''effetti collaterali'' che ne derivano è l'aumento della capacità di ricordare i sogni normali. In effetti, ne rammentavo diversi ogni notte, anche piuttosto lunghi. Malgrado non mi intrigassero più di tanto (per la maggior parte erano proprio di una noia mortale!), col tempo non potei fare a meno di notare che alcuni erano diversi e presentavano dei temi ricorrenti.
In alcuni sogni, ad esempio, scoprivo di possedere una seconda casa molto più antica della prima e andavo a visitarla, trovandomi di fronte un edificio arredato con mobili vecchi, dall'atmosfera di ''nobiltà decaduta'', ricco di fascino e mistero, ma anche di solitudine e bisognoso di lavori di manutenzione. A volte la scoperta di questa casa dimenticata avveniva in modo fortuito: mi infilavo nello stretto passaggio tra un mobile e il muro e scoprivo delle stanze disabitate da tempo; oppure una parete crollava all'improvviso, svelandone un'altra molto più antica e delle vecchie porte.
In altri sogni in cui mi aggiravo per le vie di qualche città, mi capitò più volte di adocchiare una villa ottocentesca dall'aria abbandonata e i muri bordò ormai sbiaditi, che spiccava in modo eclatante tra gli edifici dei dintorni, tutti moderni. In uno di questi sogni (sempre tassativamente NON lucidi) provai ad avvicinarmi alla struttura, incuriosito, ma fui bloccato da un'inferriata che fino a poco prima non c'era; notai inoltre che tutte le porte e finestre della villa erano inchiodate con assi di legno e che una telecamera sorvegliava l'ingresso principale. Mentre osservavo basito tutto ciò, fui raggiunto da un gruppo di poliziotti armati e abbastanza bellicosi, nonché da una dottoressa in camice bianco (che percepii come una psicologa) che riuscì a convincermi con le buone ad allontanarmi dall'edificio.
Il dettaglio delle misure di sicurezza che mi tenevano lontano da cose che non dovevo vedere tendeva spesso a ripetersi. Ad esempio, in un sogno mi trovavo in terrazza, affollata di persone protese in modo spasmodico verso l'orizzonte; qualcuno ''dall'altra parte del mondo'' ci aveva lanciato una bomba atomica e ora stavamo aspettando l'arrivo di qualcosa di eccezionale. Anch'io mi fermai ad attendere con loro, e nel frattempo salvai la vita a uno strano bambino che aveva rischiato di cadere di sotto: solo dopo il risveglio mi resi conto che ero io stesso da piccolo. Fatto sta che, quando sollevai di nuovo lo sguardo verso l'orizzonte, scoprii che adesso la mia visuale era ostacolata da un'alta barriera metallica che correva lungo tutta la terrazza, eccetto che in un punto, dove si apriva uno stretto passaggio. Mi diressi subito lì, ma ecco arrivare un manipolo di giovani soldati che volevano portarmi in guerra; insieme a loro, il mio maestro delle elementari che cercò di convincermi ad arruolarmi. Io però non volevo saperne e scappai via.
Il punto di svolta giunse quando, facendo acquisti in un centro commerciale, nella sezione dedicata ai libri notai casualmente un piccolo dizionario dei sogni, di quelli che elencano i simboli onirici in ordine alfabetico e ne danno la relativa interpretazione. All'epoca nutrivo un istintivo disprezzo verso la psicologia e l'interpretazione dei sogni, del tutto immotivato visto che non ne sapevo assolutamente nulla, ma ciò nonostante finii per comprare quel libricino. Inutile dire che mi si aprì un mondo.
Visto che ogni tentativo di investigare sulla questione attraverso i sogni lucidi si rivelò un disastro (ormai non li controllavo praticamente più), decisi di prestare maggior attenzione a quelli normali e studiarli con cura. La reazione dell'inconscio non si fece aspettare: un mattino, poco prima di svegliarmi, sognai uno sconosciuto in piedi sulla porta della mia cantina. Mi consegnò un blocchetto per gli appunti e una penna, dicendo che dovevo scendere di sotto e ''mappare tutto con estrema attenzione''. Aggiunse inoltre che l'ambiente laggiù era vastissimo e che avrei impiegato parecchio tempo per esplorare tutto (col senno di poi, è stato così per davvero... Quasi dieci anni!). Da quel momento in poi, i sogni pieni di strani simbolismi si moltiplicarono a dismisura.
(CONTINUA...)
In alcuni sogni, ad esempio, scoprivo di possedere una seconda casa molto più antica della prima e andavo a visitarla, trovandomi di fronte un edificio arredato con mobili vecchi, dall'atmosfera di ''nobiltà decaduta'', ricco di fascino e mistero, ma anche di solitudine e bisognoso di lavori di manutenzione. A volte la scoperta di questa casa dimenticata avveniva in modo fortuito: mi infilavo nello stretto passaggio tra un mobile e il muro e scoprivo delle stanze disabitate da tempo; oppure una parete crollava all'improvviso, svelandone un'altra molto più antica e delle vecchie porte.
In altri sogni in cui mi aggiravo per le vie di qualche città, mi capitò più volte di adocchiare una villa ottocentesca dall'aria abbandonata e i muri bordò ormai sbiaditi, che spiccava in modo eclatante tra gli edifici dei dintorni, tutti moderni. In uno di questi sogni (sempre tassativamente NON lucidi) provai ad avvicinarmi alla struttura, incuriosito, ma fui bloccato da un'inferriata che fino a poco prima non c'era; notai inoltre che tutte le porte e finestre della villa erano inchiodate con assi di legno e che una telecamera sorvegliava l'ingresso principale. Mentre osservavo basito tutto ciò, fui raggiunto da un gruppo di poliziotti armati e abbastanza bellicosi, nonché da una dottoressa in camice bianco (che percepii come una psicologa) che riuscì a convincermi con le buone ad allontanarmi dall'edificio.
Il dettaglio delle misure di sicurezza che mi tenevano lontano da cose che non dovevo vedere tendeva spesso a ripetersi. Ad esempio, in un sogno mi trovavo in terrazza, affollata di persone protese in modo spasmodico verso l'orizzonte; qualcuno ''dall'altra parte del mondo'' ci aveva lanciato una bomba atomica e ora stavamo aspettando l'arrivo di qualcosa di eccezionale. Anch'io mi fermai ad attendere con loro, e nel frattempo salvai la vita a uno strano bambino che aveva rischiato di cadere di sotto: solo dopo il risveglio mi resi conto che ero io stesso da piccolo. Fatto sta che, quando sollevai di nuovo lo sguardo verso l'orizzonte, scoprii che adesso la mia visuale era ostacolata da un'alta barriera metallica che correva lungo tutta la terrazza, eccetto che in un punto, dove si apriva uno stretto passaggio. Mi diressi subito lì, ma ecco arrivare un manipolo di giovani soldati che volevano portarmi in guerra; insieme a loro, il mio maestro delle elementari che cercò di convincermi ad arruolarmi. Io però non volevo saperne e scappai via.
Il punto di svolta giunse quando, facendo acquisti in un centro commerciale, nella sezione dedicata ai libri notai casualmente un piccolo dizionario dei sogni, di quelli che elencano i simboli onirici in ordine alfabetico e ne danno la relativa interpretazione. All'epoca nutrivo un istintivo disprezzo verso la psicologia e l'interpretazione dei sogni, del tutto immotivato visto che non ne sapevo assolutamente nulla, ma ciò nonostante finii per comprare quel libricino. Inutile dire che mi si aprì un mondo.
Visto che ogni tentativo di investigare sulla questione attraverso i sogni lucidi si rivelò un disastro (ormai non li controllavo praticamente più), decisi di prestare maggior attenzione a quelli normali e studiarli con cura. La reazione dell'inconscio non si fece aspettare: un mattino, poco prima di svegliarmi, sognai uno sconosciuto in piedi sulla porta della mia cantina. Mi consegnò un blocchetto per gli appunti e una penna, dicendo che dovevo scendere di sotto e ''mappare tutto con estrema attenzione''. Aggiunse inoltre che l'ambiente laggiù era vastissimo e che avrei impiegato parecchio tempo per esplorare tutto (col senno di poi, è stato così per davvero... Quasi dieci anni!). Da quel momento in poi, i sogni pieni di strani simbolismi si moltiplicarono a dismisura.
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