da Alrescha » 18/07/2012, 18:03
28 giugno 2012
con qualche scherzo dell'inconscio sono riuscita a sognare bene e dettagliatamente due persone del forum ed avere ottima lucidità.
Sono in un ambiente esterno, notturno, che non conosco. Sono inseguita (come al solito sembra) da 4 o 5 uomini. In mano ho un telefono e mentre corro ricordo di parlare con mia sorella con quello chiedendole di darmi una mano. Arrivo fino ad una casa e mi infilo dentro una porta mezza aperta passando dal correre al fluttuare. Mi ritrovo nel classico salotto/sala da pranzo della casa di mia zia. Sono ad un metro da terra circa. La stanza sembra reale fin nei minimi particolari. All'interno c'è anche mia sorella. Appena mi vede entrare si sposta dalla sua posizione vicino al tavolo fino a verso il portone per tentare di aprirlo dandomi una via di fuga. Sa che le persone mi stanno cercando, che vogliono prendermi, ma neanche con tutti gli sforzi ci riesce. Decido in meno di un istante di lasciar perdere l'idea di uscire dalla porta. Mi fiondo con tutto il peso contro la finestra accanto. Ne vengo respinta indietro. Ci rimango perplessa per un attimo poi ritento. Niente, non vuole sfondarsi (e una volta sveglia mi viene in mente anche il perchè probabilmente. Nella realtà quella finestra ha delle inferriate esterne perciò forse ero preparata a sfondare il vetro ma il mio inconscio era restio a farmi attraversare il metallo. Non sono mai passata attraverso oggetti come qualcosa di incorporeo in effetti). Mia sorella che intanto traffica ancora con la porta mi dice <<Te l’avevo detto che non dovevi entrare qui! Lo sapevo che avresti perso il controllo del sogno per l’impulso di fuggire>>. Intanto sento i passi veloci e pesanti degli uomini che mi stavano inseguendo, provenire dalle scale a chiocciola. Li vedo riversarsi all’interno dell’ambiente. <<No>> dico a mia sorella smettendo di fluttuare e tutto rallenta <<Ho tutto sotto controllo!>>. Gli uomini fanno movimenti quasi impercettibili per quanto il tempo è teso.
Mi avvicino al portone, mia sorella lascia la maniglia. I suoi movimenti sono leggermente più lenti del normale ma non così tanto come quelli degli uomini. Sembra che io abbia fermato quasi totalmente il tempo solo per loro quindi. Come afferro la maniglia, il portone si apre. Esco fuori sul giardinetto, correndo. Porto le mani avanti a me all’altezza della pancia come se dovessi prendere qualcosa di lungo e affusolato e contemporaneamente faccio un salto nel vuoto come se dovessi salire a cavalcioni sopra qualcosa che in realtà non c’è ma nel momento stesso in cui applico i due movimenti contemporaneamente, fra le mie mani si materializza il manico di una scopa e con il salto ricado seduta proprio a cavallo di essa. Salgo di quota per sfuggire ai miei inseguitori. Sono tranquilla per mia sorella perché so che vogliono me e non lei. So che quei personaggi onirici la lasceranno in pace. Il quartiere fuori è identico a quello reale. In volo con la scopa mi gusto la notte ed il venticello fresco che sento per via del movimento. Alzo lo sguardo al cielo e alle stelle (ultimamente ho spesso a che fare con astri, stelle e costellazioni). Ci sono diverse costellazioni di cui due molto grandi che sembrano 2 frecce. Quella più grande e luminosa è dritta di fronte a me e nel sogno la identifico come la Croce del Sud (anche se è molto più grande e di forma un po’ diversa da quella reale ma, effettivamente è messa proprio al posto giusto a Sud anche se non dovrebbe essere visibile dal nostro parallelo eheh). Mi alzo ancora di quota seguendo la costellazione e poi decido di virare leggermente verso sinistra. <<Ora che sono libera posso andare ovunque>> mi vengono in mente altri continenti da voler visitare, sarebbe interessante. Intanto quasi subito sotto di me si apre il mare cosa che sarebbe impossibile nella realtà. Mi accorgo di avere ancora il telefonino in tasca. Mentre continuo a volare decido di chiamare mia sorella. Lei sta bene. Le dico che andrò a fare un giro da qualche parte. Quando chiudo la chiamata mi viene in mente che se il cellulare cadesse in mare dovrei poi andare a riprenderlo. Fermo la scopa e chiudo un attimo gli occhi immaginandomi cosa potrebbe succedere se veramente il cellulare cadesse. Mi vedo andare sott’acqua e respirare come niente fosse, riprendere il cellulare fra le alghe che ballano debolmente per la corrente. Il fondale è mostrato dai riflessi lunari (anche se prima guardando in cielo ricordo benissimo che la luna non c’era) che penetrano. La visibilità è ottima, quasi fossero le immagini mostrate in un documentario, gli occhi non mi danno fastidio ma la sensazione dell’acqua sulla pelle sembra reale. Sento il freddo. Avanti a me c’è uno squalo che si muove verso la superficie. E’ tranquillo, disinteressato, non lo sento minaccioso. I raggi lunari ne mostrano i contorni scuri. Riapro gli occhi e sono ancora sulla scopa. Fisso la superficie del mare. E’ come se avessi visualizzato una delle tante possibilità del sogno per ritornare poi al punto iniziale per decidere. Potrei andare davvero sott’acqua e non che questo mi crei problemi perché sono consapevole che sarei capace di respirare, ma perderei un sacco di tempo anche se potrei trovare situazioni interessanti per sfruttare il lucido come voglio. Ritorno ad immaginarmi di cambiare continente ma c’è un’idea che all’istante mi balena in testa un secondo dopo: mirror/shini (gli utenti del forum cominciano ad essere frequenti…) . <<Perché non vado a trovare shini?>> mi chiedo. Ritorno verso la città in un palazzo a più piani, comunissimo. Mi fermo su un balcone dal finestrone aperto ed entro. C’è una luce strana, naturale e pomeridiana, proveniente dall’esterno di un'altra finestra che illumina la stanza, in posizione diversa rispetto al finestrone da cui sono entrata (fa strano vedere come giorno e notte possano convivere separati dallo spazio di una comunissima stanza di pochi metri). Lì l’ambiente è quasi una camera d’albergo. La stanza ha due letti matrimoniali: uno a sinistra del mio finestrone d’entrata e l’altro proprio avanti a me. Ai piedi di quello di sinistra c’è seduto dixit mentre avanti a me c’è proprio shini. Cercherò di descriverli nei dettagli. Dixit indossa una maglietta verde, sembra quasi una polo (anche se l’aspetto del volto con cui il mio inconscio me lo presenta è invece quello di yareol ahahah ho fatto confusione). Come altezza sembra essere sulla media ma sembra possente, due spalle abbastanza larghe, con un po’ di pancetta (e qui non so se fare uno sgarbo a yareol o a dixit, scusatemi entrambi xD), il volto è proprio quello di yareol eppure sono convinta che sia dixit, con le guance leggermente paffute. Mirror invece indossa una maglia nera, i pantaloni lunghi marroncini/beje ma non ricordo di che stoffa sono, sembrano larghi e un po’ leggeri con dei tasconi ai lati. Il volto è il suo, realistico, e credo anche nel resto sia lui, sembra un corpo allenato, sinuoso, è molto alto. Mirror si sta asciugando i capelli con un asciugamano bianco, probabilmente ha appena fatto la doccia, non riesco a distinguerne la lunghezza ed il colore, però i muscoli delle braccia e delle spalle che scuotono l’asciugamano sul capo sono ben visibili. Saluto entrambi e cominciamo a chiacchierare. Dixit fa una battuta scherzosa verso Mirror che non ricordo. Dopodiché nella stanza entra la sorella di Mirror. La osservo e ci rimango sbigottita, ha le sembianze di mia madre in tutto e per tutto. Ha lo sguardo un po’ truce di quando è scocciata. In una conversazione dove incita Mirror e Dixit a sbrigarsi capisco che i tre personaggi onirici si stanno preparando per qualche evento, qualcosa di importante a cui non devono fare ritardo. Così dopo che la sorella di Mirror/mia madre nuovamente dice <<sbrigatevi!>> vedendo che loro due se la prendono con calma, decido che è ora di lasciarli ai propri affari. Saluto tutti, bacio Mirror su una guancia e con la scopa in mano esco dal finestrone dove ancora il paesaggio è notturno, riprendendo il volo. Ho in mente tante cose da provare ma appena prendo il volo il sogno finisce talmente improvvisamente da farmi svegliare e chiedermi dove diavolo sono.
"Tal fu la mia follia da fermarmi per la bestia
Di cenere macchiata e del dono portatore
chiedendomi cosa cotal creatura fosse
<<parla inquieto spirito
di qual sorte t’ha vinto,
e rivela la mia
per cui possa gioire
o versar pianto>> "
Virtualmente affine ad
Alkimist