Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 20/09/2014, 11:31

Degustazione a Tepreta

Sogno fatto il 20/09/2014

Inizio con il dire che sono una persona stupida perché appena fatto il lucido non mi sono alzato e non l'ho scritto subito. Ho invece dormito ancora e fatto altri due sogni compromettendo parte del ricordo. Ora mi sto sforzando e alcuni ricordi stanno tornando a galla, quindi metterò per iscritto quanto possibile. Un vero peccato perché sono certo fosse un lucido dei più stabili e più lunghi degli ultimi mesi.

Mi sveglio da un sogno che non ricordo e vedo che mia sorella deve andare a scuola. Resto un po' sveglio, vado al bagno due volte. Dopo forse una ventina di minuti mi addormento.

Sogno di essere in auto seduto su uno dei sedili posteriori di una decapottabile insieme ad L (vecchio amico che non vedo da un sacco), sua madre ed altra gente. Mentre ridiamo e scherziamo ad un semaforo (che per altro si trova all'interno di un parcheggio sotterraneo... boh) ci fermiamo accanto ad un auto piena di ragazzine che ci suonano e ridono dicendo qualche cretinata.
Prima di poter attaccare bottone l'auto passa il semaforo e gira a sinistra. Dopo un po' inizio ad avere strani pensieri. "L'auto io la girerei di qua" "Ah ma io non so i segnali stradali" "Beh chissene frega, se è un sogno posso pure guidare".
Questo via vai di pensieri mi conduce finalmente alla lucidità. Mi aggiro per quella sorta di garage/parcheggio che ha iniziato ad affollarsi di persone, tavoli e palloncini. Ora sembra una festa di compleanno che deve ancora iniziare. Dopo un po' ho un'idea: mi siedo per terra e fingo di essere ai comandi di un auto invisibile. Provo ad accelerare, sterzare ecc.. e la mia "auto" funziona perfettamente. Mi sembra di essere su un go-kart invisibile per l'altezza del veicolo ma per il resto è tutto quasi normale. Incredibilmente mi rendo conto che percepisco anche la consistenza del volante e dei pedali seppure questi non ci siano.
Dopo aver circumnavigato alcuni tavoli mi fermo vicino ad un armadio e scendo. Mi chiedo cosa potrei fare. Penso al teletrasporto, ma decido di rimandare a più tardi. "Prima provo qualcosa in questo ambiente, se mi annoio mi teletrasporto. Anche perché se dovesse crashare tutto sarebbe un peccato".
Vedo un signore filippino con i baffi (ora che sono sveglio ne ho riconosciuto la faccia, era quel tizio che faceva quel sorriso strano senza apparente motivo e metteva il video su internet. Roba di qualche anno fa non so se qualcuno ricorda). Gli chiedo che lingua parla.
Mi rendo conto che nell'emettere suoni faccio fatica e ho il fortissimo presentimento che di questo passo il sogno si frantumi.
"Il barutema" mi risponde quello.
Per evitare di sforzare la visione comunico con l'uomo telepaticamente.
Ma capisci la mia lingua?
Sì.
Ah ok, perfetto.

La visione svanisce. Dopo pochi attimi sembra che io sia seduto su uno sgabello a fissare un pavimento bianco a pallini neri. Non cerco subito di muovermi e aspetto che ciò che vedo si concretizzi meglio. Vedo poi anche le gambe di un tavolo poco più a destra e quelle di una sedia a sinistra.
Passato un po' di tempo cerco di muovere una mano e toccare uno degli oggetti. Allora però ho un flash, dove sono nel letto e in realtà mi sto toccando una coscia con la mano destra. Capisco che è meglio lasciar stare e che è finita.


Resto fermo e mi addormento subito.

Quando torno a sognare sono già lucido. Ricordo anche lo sprazzo di lucidità del sogno precedente. Sento che però questa volta l'ambiente onirico è molto stabile.
Sono in una casa di legno, fuori sembra ci sia il sole. Esco all'aperto e incrocio due ragazze, una bionda e una mora. Il loro sguardo mi rapisce in un attimo. Mi sorridono ed entrano nella casa, io proseguo verso l'esterno e mi guardo attorno. Qualcosa di quel posto mi ricorda Padova, dove sono stato di recente. Alla mia destra c'è una piccola collinetta verde e poi una grossa muraglia dal colore marroncino acceso. C'è molta gente che passeggia, anche alla mia sinistra dove una stradina di ciottoli finissimi conduce ad una piazza enorme su cui si affaccia anche una chiesa.
Chiedo a due ragazzi lì vicino dove mi trovo.
Uno mi risponde una parola troppo lunga ed incomprensibile mentre l'altro mi dice: "Tepreta".
I due hanno una breve discussione tra di loro ma poi si mettono d'accordo: "Sìsì, siamo a Tepreta"
All'inizio non ho capito bene il nome e quindi chiedo conferma: "Avete detto Tepres?"
"No, Tepreta. Te-pre-ta"
"Ok Tepreta, grazie!"
Faccio un giro per la piazza e qui ho un vuoto abnorme. Non ricordo nulla di quello che ho fatto e mi spiace troppo. Vabbè, prossima volta starò più attento...
Dopo non so quanto torno verso la casa e incontro sull'uscio di nuovo le due ragazze di prima.
Parlo con loro e salta fuori il discorso che in realtà questa città l'ha creata la mia mente. E che anche loro sono solo delle mie proiezioni.
Una delle due, quella bionda, mi schernisce subito "E come me lo dimostri?"
"Potrei cambiare qualsiasi cosa, di questo posto o di voi, come risolvere il tuo eritema alla pancia"
La ragazza solleva la maglietta scoprendo la pancia e si vede che qualcosa a livello cutaneo effettivamente non va. Lei si sente un po' offesa, come se l'avessi presa in giro per il suo fisico.
"Invece di prendermi in giro allora fai qualcosa no?"
"Non capisci, sai quanto in fretta finirà questo sogno se mi metto a giocare troppo? Lo percepisco quando ho la forza di poter fare diverse cose, e ora so che non è il caso. Hai idea di quanto duri un sogno in media?"
Lei finge di non ascoltarmi ed entra in casa per poi affacciarsi alla finestra.
"20 minuti, te lo dico io. E vuoi dirmi che da quando ci siamo visti all'inizio non è passato almeno un quarto d'ora! Il mio tempo REM è agli sgoccioli, se ho cinque minuti è ancora tanto. Preferisco godermeli con calma"
La ragazza esce fuori dalla casa e corre via. Io allora la ricorro e cerco di fermarla.
"Maddalena! Maddalena!"
La ragazza ha un attimo di esitazione durante la corsa.
"Lo vedi? Conosco il tuo nome ma non ci siamo mai presentati. Non volevo offenderti, sarebbe l'ultima cosa al mondo che vorrei. Posso dirti che guarirai facilmente e in poco tempo, su Maddalena.."
Quando la raggiungo la ragazza è sparita nel nulla. Cammino verso un bar lì vicino e tra le persone sedute vedo la ragazza mora di prima che mangia una brioche. I nostri sguardi si incrociano. Io le sorrido, trasmettendole l'idea di tutto quello che è successo e cercando di farle capire il mio affetto. È veramente questione di un microsecondo, non sono concetti che penso, semplicemente li sento e cerco di passarli con lo sguardo. La ragazza mi capisce subito e infatti mi sorride sia con la bocca che con gli occhi i quali sembrano brillare al sole.
Mi viene sete, così torno in casa. Da una parte andrei al bagno per provare l'acqua del lavandino ma poi lascio stare.
Sul ripiano della cucina c'è una bottiglia e un bicchiere. Apro la bottiglia con facilità e quando sto per versarla nel bicchiere cambio idea. "Ah fanculo, sto sognando, posso bere come mi pare". Così mi attacco direttamente al collo della bottiglia e bevo "a canna". L'acqua è quasi tiepiduccia ma basta a sciacquarmi la bocca quel che mi serviva.
Vedo che dietro di me c'è una finestra di legno chiusa. Sto per aprirla, ma ancora una volta cambio idea. "Aprirla? E se la mangiassi?"
Con una manata feroce stacco il pezzo di legno vicino alla maniglia e poi lo mangio.
"Che schifo... sa di legno! Ma come diavolo è possibile... non ho mai mangiato del legno... credo... eppure nell'assaggiarlo è come se sapessi esattamente com'è.." (ora che ci penso forse parte dell'informazione non è puramente inventata. Ad esempio i bastoncini dei gelati sono fatti di una sorta di legno).
Salto fuori dalla finestra e la via su cui si affaccia la mia casa è completamente inondata. C'è un'acqua sporca, marrognola che impedisce alle auto di passare e nella quale scorre di tutto: rami, foglie, cestini. Mi bagno una mano in quella pozza e poi mi lecco le dita per sentire il sapore.
"Questo invece fa veramente schifo!C'è anche una punta di aspro sul finale, ah, ah, ah schifo. Se non fosse un sogno sarei uno psicopatico a fare una cosa del genere"
Torno nella piazza e mi rendo conto che la città, forse per le proporzioni delle case (sia la loro struttura che si ingrandisce salendo, sia il fatto che sono più grandi delle stradine), ha un qualcosa di fiabesco.
Qui ho un altro vuoto. Ricordo solo che dopo ero al bar con dei ragazzi a bere caffè e mangiare brioche. Avevo una specie di "questione irrisolta" che dovevo sistemare. Alla fine del sogno ricordo di aver messo apposto la situazione e di aver salutato tutti quelli al bar mentre il sogno svaniva. Ed ero pure contento perché ero riuscito a finire "quella cosa" giusto in tempo. Solo che non ricordo che diavolo era..


Dopo faccio un'altro sogno (non lucido), diviso in due parti e molto contorto (tanto da farmi dubitare della mia sanità mentale alle volte... haha) che non sto a raccontare.
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


Legenda Diario dei Sogni Lucidi:
Spoiler:
- Pre-lucido, quando sto acquisendo lucidità ma la consapevolezza non è ancora sufficiente
- Sogno Lucido, quando ho consapevolezza del sogno ed eventualmente padronanza di esso
- Veglia, quando sono sveglio
- Indeterminazione, quando non sono certo di essere stato lucido o meno a causa dei miei ricordi compromessi (o anche quando non so se mi trovo in sogni o allucinazioni)
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 25/09/2014, 10:53

Dreamrun, finalmente

Sogno fatto il 25/09/2014

Quando mi infilo tra le lenzuola per dormire è relativamente tardi, si stanno di fatto avvicinando le due di notte. Faccio fatica a prendere sonno perché in quel momento mi viene in mente, quasi senza motivo, la risoluzione di un quesito di matematica che non ero riuscito a fare durante un test universitario. Inizialmente mi faccio prendere dalla frustrazione e mi sale la rabbia (facendo quel problema sarei probabilmente passato). Poi finalmente mi calmo: il mio discorso non ha senso. Quando ero lì a fare l'esame io ce l'ho messa tutta e mi sono concentrato come potevo, non l'ho di certo sottogamba. Se l'idea non l'ho avuta lì perché ho fatto delle scelte sbagliate così sia. È facile dire quali scelte era meglio fare dopo che le si è fatte, il punto è che vanno prese nel mentre (il buon vecchio Kierkegaard).

Una volta addormentatomi faccio un sogno a sfondo erotico che però non riesco a ricordare. Mi sveglio ma resto nel letto ad occhi chiusi per cercare mi riaddormentarmi.
Mentre i miei pensieri scorrono mi colgo sull'orlo della fase di transizione realtà-sogno e lo deduco dal fatto che sto spontaneamente facendo ragionamenti che una parte di me sa che sono illogici. Eppure è così naturale, mi viene da pensare quelle cose, o quasi da ascoltarle mentre sento me stesso che le sussurra: "senso unico inforchettato sul panettone" e altre frasi strane (è come se il mio inconscio volesse sistemare a modo suo le nuove nozioni che sto imparando al corso di patente) mentre mi pare ogni tanto di vedere cartelli stradali (specie frecce).
Vedo delle curve, una a sinistra, una destra, ed è come se le percorressi ma una volta girato l'angolo sparissero. E non sono ambientazioni oniriche vere e proprie, perché vedo solo la curva con il bordo sfocato e lo sfondo nero.
Quando il mio lato conscio prende il sopravvento mi rendo sempre più conto dell'assurdità delle frasi che dico/sento e del fatto che io stia continuamente percorrendo curve stradali a vuoto. Poi tra le visioni lampo vedo una strada cementata che prosegue dritto, recintata alla sinistra da una rete metallica, mentre sulla destra vi sono diversi cespuglietti. Intuisco per altro che siamo piuttosto in alto. Sul fondo della strada c'è un mucchio molto alto di foglie che non saprei dire se sporgevano da un'albero o ore ammassate l'una sull'altra (il blocco aveva una forma a parallelepipedo perfettamente incastrato nella strada).
Allora è come se avessi con me, per inerzia, la velocità delle curve precedenti e capisco che questa è la chance per concretizzare il sogno. Questa volta non mi muovo passivamente in una direzione, ma inizio a correre. Dopo un po' i piedi toccano l'asfalto, le mani falciano l'aria e il paesaggio sotto la stradina inizia a vedersi sulla sinistra insieme al cielo che si materializza a macchia d'olio. Sono quasi arrivato alla fine delle corsa, se proseguo mi schianterò contro le foglie. Ma alla mia destra, quando sarò arrivato ci sarà un cancelletto di ferro che dovrò solo sbloccare e poi potrò entrare. Come lo so? Non ne ho idea, lo so e basta e mi va bene. Arrivo in corsa, punto il piede sinistro in avanti sgommando sulla stradina e con un pugno sul lucchetto sfondo la porta. Ora posso entrare.
È strano, è come se avessi aperto quella porta un centinaio di volte nella mia vita. Come se mi fossi allenato duramente proprio per riuscire ad aprirla (ma al risveglio non capisco il motivo di questa sensazione). Una volta entrato sono in un giardinetto che è contiguo al terrazzo di casa mia (cosa che nella realtà ovviamente non è così). Il terrazzo è solo un metro più in alto.
Prima di salirci mi guardo intorno e ammiro il sogno in cui sono entrato. Ci sono delle valli e colline erbose ovunque e il sole sembra si stia alzando da poco. Mi sento rinfrescato e mi rendo conto ancora una volta di quanto il sogno lucido sia un'esperienza viva e quanto sembri poi una finzione quando al risveglio ci si pensa. Ogni tanto viene da dubitare che sia quasi davvero successo (ricordo un post di SandStorm)... ma poi basta il lucido successivo e magicamente tutto torna.
Mi sento ancora più gasato quando capisco che ho fatto un'entrata in sogno usando la Dreamrun. Contento di esserci riuscito per la prima volta vado verso il terrazzo e conto di saltarci sopra con un solo balzo. Spingo con forza con i piedi per avere l'energia necessaria ma... quando salto mi ritrovo a un centinaio di metri di altezza. La mia casa si allontana dalla mia vista e vedo tutto il panorama sotto di me. Salgo così in alto da rendermi conto della curvatura della superficie terrestre. Arrivato all'apice del salto sento un vuoto allo stomaco e la sensazione non mi piace per niente. Prevedo la scena della caduta e mi sta quasi per salire un po' di paura. Girandomi in volo vedo che dietro di me c'è un'alta torre bianca interamente in cemento. Ma lì inizia la mia caduta che accelera sempre di più. La prima idea che mi viene non è forse la più spontanea per qualcuno. Raccolgo le mani vicino all'anca destra e mi inclino con il corpo: "Ka....meee....aaaa....meee....HAAAA!!!"
Quando lancio l'onda energetica sono ormai vicinissimo al terreno ma la sua energia mi catapulta nuovamente verso l'alto anche con un inclinazione di circa 60°. Vado a sbattere di faccia (mi ero girato in volo dopo l'attacco) contro un altro cumulo di foglie posto in una piccola vallata. Mi riprendo subito e camminando mi rendo conto di essere finito a due passi dalla cima della torre di prima. C'è come una struttura a piani in questo sogno, ma non si percepisce per nulla se non salta da uno all'altro. Vedo che c'è una piccola casetta di legno e un tavolino. Una ragazza passa di lì, forse stava spazzando via le foglie, non saprei dirlo. Ha i capelli rossi raccolti in una coda bassa (nel senso che l'elastico che tiene la coda è posto vicino al collo più che in alto). Vado verso di lei e vedo uno scoiattolo dal pelo rossiccio passare di lì.
"Ehi piccolino" dico mentre mi avvicino all'animaletto. Lo prendo tra le mani e lo osservo. Qui faccio l'errore madornale di chiedermi cosa direbbero quelli del forum se vedessero questo bel patatino dal vivo. Con ancora il viso dello scoiattolo davanti a me tutto si sfoca e il sogno svanisce mentre i miei sensi ritornano quelli reali. Le DEILD non servono purtroppo a farmi tornare indietro.


Faccio un altro sogno, decisamente pieno di adrenalina. Non ricordo bene come inizia (c'era una trama molto ben articolata però, non era una cosa a random) ma fatto sta che ci ritroviamo in una battaglia tra due fazioni e i soldati sono tutti muniti di arco. Dalle scalinate di una torre bianca mi affaccio e cerco di vedere dove sono i miei alleati e i miei nemici. Le uniformi rispettivamente blu chiaro e blu scuro non aiutano molto, solo l'elmetto bianco e rosso dei miei mi aiuta a distinguerli dall'esercito avversario. Nel campo di battaglia è pieno di morti, e sulla torre dove mi trovo io pure. I nostri sono in netta minoranza e si nascondono dall'esercito nemico per sferrare qualche attacco a sorpresa a soldati isolati così da ridurne sempre più il numero. Ad un certo punto vengo visto e i soldati nemici si precipitano verso di me. Ne ammazzo qualcuno scoccando frecce al loro petto mentre salgono le scale ma sono molto veloci. Scappo al piano di sopra mentre i miei compagni cercano di sostenermi con una raffica di frecce a muro. Un soldato nemico sale la scala verticale con la quale sono da poco arrivate in cima alla torre. Non ho più scampo e devo combattere. Non avendo tempo per mettere l'arco in tensione prendo una freccia in mano e salto giù: con la mano destra conficco la freccia nel soldato uccidendolo e con la sinistra mi aggrappo alla scala. Torno su in fretta e riesco a caricarmi il cadavere. Mi nascondo subito in un angolino, all'ombra della statua dorata in cima alla torre e con il cadavere mi faccio scudo. I prossimi che sentirò arrivare avranno una bella sorpresa.
Dopo non ricordo nulla (o forse mi sveglio proprio in quel momento).
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


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- Pre-lucido, quando sto acquisendo lucidità ma la consapevolezza non è ancora sufficiente
- Sogno Lucido, quando ho consapevolezza del sogno ed eventualmente padronanza di esso
- Veglia, quando sono sveglio
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 05/10/2014, 10:01

Battesimo di fuoco

Sogno fatto il 05/10/2014

Questa notte un breve sprazzo di lucidità che però mi è piaciuto e voglio aggiungere al mio diario.

Faccio un sogno completamente a cartone animato incentrato su una serie di episodi, inesistenti, di Dragonball con Chichi, Gohan, Goku e Cell. La storia inizialmente terribile si conclude nel migliore dei modi.

Sono a casa mia, sto inserendo un gioco nell'xbox e intanto penso al fatto che dovrei fare i compiti invece che giocare di continuo. Mentre mi dico che i compiti li farò domani mi sento un bugiardo.
Dopo un po' arriva il mio amico S a casa mia. Parliamo di non ricordo cosa e poi salta fuori il discorso che devo rinnovare la tessera dei mezzi pubblici. Decidiamo di sfruttare uno speciale supporto del mio pc per fare l'operazione. In uno slot inserisco la tessera di S, con abbonamento già rinnovato, e nell'altro la mia, ancora da rinnovare. Il computer copia i dati rapidamente e finalmente anche la mia tessere è funzionante. Succedono varie cose finché poi S se ne va. Fuori è buio e sta piovendo. Ad un certo punto S mi chiama al cellulare: "Ehi, ti sei scordato di ridarmi la mia tessera e ora non posso tornare a casa"
"Cosa? quindi devo riportartela io?" rispondo un po' scocciato mettendo in pausa il videogame a cui stavo giocando.
Guardo fuori e vedendo il tempaccio mi viene ancora meno voglia, ma d'altronde mi tocca... "cioè, non mi toccherebbe se fosse un sogno, ma sarebbe troppo bello no?"
"Ehi, ehi, ehi. Aspetta, qui siamo proprio in un sogno! Ma andiamo, un computer nel quale si possono inserire tessere elettromagnetiche grosse quanto una patente. Ma dai, non faccio neanche un RC, posso stare sicuro"
A quel punto però la visione svanisce e mi ritrovo catapultato in una foresta.
Ai miei piedi una miriade di foglie che ricoprono il terreno in leggera pendenza.
Mi volto e dietro di me, non troppo distanti, vi sono due orsi. Ho un flashback di qualcuno che dice:"E non avevo tenuto conto del fatto che i rinoceronti quando caricano l'avversario surriscaldano il loro corpo".
Non c'è tempo per ragionarci su perché uno dei due orsi inizia a corrermi incontro con molta ferocia. Il suo corpo diventa incandescente tanto più la sua velocità aumenta e in breve l'orso è ricoperto di fiamme scintillanti con alcune zone così luminose da apparire bianche e non lasciarmi intravedere nulla attraverso di esse.
Non so bene come reagire così spicco un salto in verticale e schivo l'attacco lasciando che l'animali mi passi sotto.
Dopo essersi riuscito a fermare l'orso parte di nuovo alla carica insieme all'altro che inizia ad agitarsi. Anche questa volta con un balzo schivo contemporaneamente i due attacchi.
Cerco di elaborare mentalmente una soluzione ma uno dei due orsi non mi da tregua e si getta su di me con le fauci spalancate. Ora che lo vedo da vicino mi fa davvero paura.
In pochi secondi salto all'indietro evitando la doppia zampata dell'animale, poi mi ritorco "in volo" (un movimento normalmente innaturale) e cingo la gola dell'orso con entrambe le braccia.
Con una spinta di addominali riesco poi a portarmi sopra di quello. È tuttavia evidente che la mia presa non lo mette certo in difficoltà. Finalmente ho un flashback decisivo, tratto da un film che avevo visto da bambino:
"Sai come si fa a farsi obbedire da un branco di cani-lupo? Devi mordere l'orecchio al capobranco. Se ci riuscirai avrai dimostrato la tua supremazia e quello di sdraierà a pancia in su mostrandosi vulnerabile. Gli altri vedendo che sei riuscito a rendere il loro capo indifeso ma comunque non hai infierito su di lui... ti rispetteranno come nuovo capo" (che in realtà, anche se fosse vero, non ha molto senso farlo con gli orsi che sono animali più che altro solitari).
O la va o la spacca. Mordo con decisione l'orecchio sinistro dell'orso che risponde con un verso feroce ma poi si calma e si siede sulla coltre di foglie. L'altro orso camminando lentamente si affianca a noi. I loro corpi non sono più in fiamme e il loro atteggiamento verso di me è completamente cambiato. Scendo dall'orso e cammino nella direzione in cui sale il terreno. I due orsi mansuetamente mi seguono affiancandomi e assicurandomi protezione mentre intanto noto di essere vestito come un indiano di una qualche tribù. Sul finale la visuale passa in terza persona e vedo me stesso indiano con i due orsi che raggiungo la cima della salita e il sole dietro che si intravede e mi illumina il volto.


Qui penso di essermi svegliato e mando tutto al diavolo mentre invece sono in un falso risveglio e me ne accorgo solo qualche minuto dopo quando mi sveglio davvero.
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda Vagabondo » 05/10/2014, 10:07

È questo tu lo chiami breve sprazzo di lucidità? :lol: .
Comunque bel sogno Kaito :cool:
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 05/10/2014, 12:42

Vagabondo ha scritto:È questo tu lo chiami breve sprazzo di lucidità? :lol: .
Comunque bel sogno Kaito :cool:


Haha grazie! Beh dai ma alla fine sembra un po' lungo perché come sempre mi premuro di descrivere la dinamica degli eventi che ritengo una cosa molto importante. Alla fine dei conti non è che sia successo molto in questo lucido!
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda cla96 » 06/10/2014, 1:23

Rosico (come mezzo forum) ogni volta che leggo un nuovo lucido XD
«Life before Death,Strenght before Weakness,Journey before Destination»

Task (lista in aggiornamento):
1)Mangiare pizza in sogno
2)Essere un Corrivento
3)Avere i poteri di un Mistborn
4)Scoprire che aspetto abbia il mio Incanto Patronus
5)Riconoscere dei Sognospren
6)Creare una mappa del sogno
7)Disegnare un Aon in aria
8)"Prendere" la luna
9)Animare un oggetto
10)Utilizzare un Aletiometro
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 11/10/2014, 12:38

Gli Aiutanti di Oniria

Sogno fatto l'11/10/2014

Quando questa mattina mi sveglio sono piuttosto confuso. Mia madre mi chiama e mi dice qualcosa. Rintontito di siedo sul letto e poi di colpo mi ricordo: "Stanotte ho sognato lucido!". Capisco che la fase del sonno in cui ho avuto l'SL non doveva essere stata vicina al mio risveglio e cerco di sforzarmi per ricordare quando è successo. Fortunatamente un flashback tira l'altro e riesco a ricollegare tutto, con così tanta facilità che sono praticamente sicuro di non avere falsi ricordi che mi abbiano influenzato. In ogni caso, ora riporto quanto successo:

Sono ad una festa insieme agli amici del liceo. Ci troviamo in una grande stanza dalle pavimentazioni e mura bianche. L'abitacolo dà direttamente sulla strada e quella facciata è separata dall'esterno tramite una spessa parete di vetro trasparente.
Il luogo è poco illuminato se non per i fari colorati che si malmenano sul soffitto.
C'è un bancone dove molta gente sta facendo la fila. Praticamente dietro il bancone c'è un'apertura nel muro che con una scala conduce al piano inferiore dove c'è effettivamente la discoteca.
Faccio la coda e quando arriva il mio turno il tizio dice che non sono sulla lista. Provo a fargli cercare sia il mio cognome che i miei due nomi ma niente da fare. Poi capisco che avevo detto ad M che sarei venuto alla festa, ma non l'avevo detto a SZ che era quello che doveva farmi aggiungere alla lista.
Rosico perché vedo un sacco di gente che entra entusiasta e ragazze niente male che escono o tornano giù facendo gesti provocanti. Nel caos del locale con gente che si muove da tutte le parti vicino al bancone e la musica che rimbomba riesco a riconoscere SZ. Parlo con lui e questi mi dice che non c'è problema: ci pensa lui.
SZ va dal tizio con la lista e mi fa inserire immediatamente. Contento vado verso le scale per scenderle ma quando lo faccio... cambia praticamente tutto.
Quando la rampa di scale svolta sulla sinistra il posto diventa improvvisamente illuminato e la scala si interrompe e raggiungo un angolo cieco dell'appartamento.
Per terra vedo un sacco di cimici, ragni e mantidi religiose. Appena mi volto ci sono insetti su ogni cm quadrato delle pareti.
Mantidi religiose ovunque con una strana bava che esce dalla loro bocca e avvolge 5 o 6 larve che circondano ognuno di quegli insetti.
Disgustato cerco di scappare ed andarmene prima possibile: prima che una di quelle cose decida di avventarsi su di me. Esco dalla rampa di scale e mi sento salvo per miracolo.
Penso allora che così tanti insetti è normale che ci siano a casa di mia nonna.
Non penso nemmeno: "ehi ma questa non è casa di mia nonna", né tanto meno lo dico. Una parte della mia mente lo capisce e io divento lucido. Mi guardo intorno e vedo che la stanza è quella di prima. Solamente ora è molto illuminata dalla luce arriva dall'esterno. La visione è stabilissima. Mi sento nella realtà dalla testa ai piedi. Alla mia sinistra c'è un corridoio lunghissimo dove diversa gente cammina, mentre alla mia destra c'è poco spazio prima che l'edificio si interrompa. In quel piccolo spazio ci sono diverse cose: un auto, un televisore, un divano bianco.
Vado verso il divano finché non sono un paio di metri dietro di essere. A questo punto con la mano destra faccio un movimento come se dovessi sollevare qualcosa di scatto: "AH!".
Il divano per telecinesi si solleva e si ribalta finendo alcuni metri più avanti.
Mi metto a ridere dalla gioia finché non incrocio lo sguardo di un tizio che mi spiazza del tutto. È uno dei bodyguard della festa di prima e ha un aspetto minaccioso nei miei confronti.
Inizio a farmi mille domande, a chiedermi se sto davvero sognando. Non so perché perdo tutte le mie certezze. Faccio il check del naso: niente non respiro. Lo faccio di nuovo e respiro da una narice. Non capisco se non mi sto chiudendo bene il naso con le dita o cosa. Vedo un interruttore della luce lì vicino e lo premo: dietro di me una lampadina si accende. Deglutisco lentamente e cerco di pensare ad altri RC che posso fare. Ho bisogno di una conferma. Poi ricordo la scena nelle scale con gli insetti. L'aspetto che questi avevano, il numero in cui erano e come ci ero finito.
"Basta cavolate, sto sognando è certo... però cavolo il sogno è fatto davvero bene. La mia mente ha riprodotto quegli insetti in tutti i particolari, per non parlare della lampadina che si è accesa".
Incazzato vado verso il bodyguard di prima perché è colpa sua se avevo perso la certezza che mi aveva reso così sicuro fino a poco fa. Prima che quello possa muoversi con un gancio destro lo colpisco dritto sulla mascella. Il suo collo si spezza sul colpo e lui resta in piedi immobile e la sua testa storta. Dopo averlo colpito mi rendo conto che la sua pelle è diventata della stessa consistenza dei bambolotti di mia sorella. Visto che il bodyguard resta immobile me ne vado. Passo vicino all'auto che c'era nella sala, una Peugeuot 206 verdeacqua e sfondo una delle portiere con un pugno. Vedendo le molte persone che ci sono nel corridoio decido di andare lì e poi inventarmi qualcosa da fare. Mi viene in mente una task così vedendo una signora che viene nella mia direzione la afferro per le spalle e le parlo mentalmente. Lei ha i capelli neri mossi, forse 50anni, vestita di nero con con un abito lungo che però arriva solo fino alle ginocchia.
"Adesso voltati e la prima persone che incontri sarà quella con cui fonderai il tuo corpo".
Il PO si convince subito, va verso un'altra signora più giovane, bionda e con un giubbotto in pelle marrone. Le due si scontrano frontalmente ma la prima compenetra nell'altra e sparisce.
La seconda donna muta invece di aspetto, diventa castana, la sua pelle mulatta e le compare un piccolo piercieng al naso. I vestiti sono gli stessi della seconda donna.
Mi giro e faccio per uscire dal posto quando la donna di prima e altre due persone mi affiancano e iniziano a seguirmi come se fossimo un gruppo di amici.
Uno è molto alto, ha i capelli corti e gli occhi grandi, l'altro è sempre un maschio ma è alto la metà del primo ed è moro.
Non lo so, capisco subito che loro non sono passivi nel lucido. Non sono quei PO che continuano per la loro strada. Loro agiranno come se fossero in un lucido proprio come me.
Quello basso mi chiede cosa vogliamo fare adesso. Io non avendo un idea precisa aspetto a rispondere.
Esco fuori aprendo una delle porte a vetri e arrivo in strada. Poi ricordo un sogno lucido di SandStorm e mi viene in mente cosa fare.
"Bruceremo degli alberi, daremo fuoco a tutto"
Il PO alto apprezzando l'idea mi fa notare che sopra l'edificio c'è un albero. Con un balzo innaturale di quasi 4 metri tutti saltiamo sul terrazzo del locale e scopriamo che c'è un'enorme distesa erbosa.
È stranissimo, dietro di me, a qualche metro di profondità c'è tutta una città, qui invece c'è solo la natura.
Si vedono due alberi grandi e in fondo un campo di girasoli.
Punto con il palmo destro uno degli alberi e mi preparo.
"Facciamolo bruciare" dico.
L'effetto è quasi immediato. Gli altri PO puntano la pianta insieme a me e pochi istanti dopo al centro della chioma si forma una fiamma. In pochi secondi tutti i rami prendono fuoco e le foglie si carbonizzano. L'albero diventa un grande falò e poi si spegne lasciando solo una sagoma nera.
"Wow, che energia ragazzi... ora però fate provare a me sull'altro albero. Non ci sarete sempre voi ad aiutarmi nei lucidi, quindi voglio provarci da solo".
I tre mi incoraggiano e il PO alto mi mette una mano sulla spalla.
Provo a rifare ciò che ho fatto prima ma non riesco.
Cerco un altro metodo e quindi immagino di lanciare l'attacco con gli stessi gesti della kameameah. Niente da fare.
Provo a cambiare angolazione ma mi ritrovo in una posizione in cui per puntare l'albero ho il sole direttamente contro gli occhi e quindi fatico a vedere il resto.
La luce è fortissima ma non mi fa male. Solo non riesco a vedere il resto.
Dopo un po' che fisso il sole questo diventa nero mentre i raggi luminosi restano bianchi. La mia mano, puntando il sole, si illumina di energia. Quando ritorno a provare ad attaccare l'albero da un altra posizione la mia pelle diventa trasparente e vedo nel magma ribollire nel mio corpo (lo vedo ma non percepisco nulla a livello sensoriale). Poco dopo il magma va verso la punta delle dita e poi sparisce. In quell'istante un bagliore colpisce l'albero e inizia a bruciare.
"Ce l'ho fatta!"
I tre mi guardano soddisfatto. Poi non ricordo più nulla. Vuoto totale.


Successivamente faccio un sogno dove sto cercando di provare a guidare una macchina e faccio un po' di casini con le marce rischiando tra l'altro di bucare una ruota colpendo l'angolo di un marciapiede.

Al risveglio ho una strana sensazione prima di ricordare di aver fatto il lucido. Quando mi vengono in mente i PO del sogno non so perché penso subito: "I Guardiani di Lemuria.." (personaggi di un videogame che ho finito ieri, ma che non ci assomigliavano neanche per scherzo).
Ultima modifica di KaitoH2 il 11/10/2014, 16:38, modificato 1 volta in totale.
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


Legenda Diario dei Sogni Lucidi:
Spoiler:
- Pre-lucido, quando sto acquisendo lucidità ma la consapevolezza non è ancora sufficiente
- Sogno Lucido, quando ho consapevolezza del sogno ed eventualmente padronanza di esso
- Veglia, quando sono sveglio
- Indeterminazione, quando non sono certo di essere stato lucido o meno a causa dei miei ricordi compromessi (o anche quando non so se mi trovo in sogni o allucinazioni)
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda nagualdreamer » 11/10/2014, 13:35

ahah bello! poi si è incazzato il bodyguard? xD non vedo l'ora della seconda parte
" If we choose to recondition our interpretation system, reality becomes fluid,
and the scope of what can be real is enhanced without endangering the integrity of reality.

Dreaming, then, indeed opens the door into other aspects of what is Real."
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 11/10/2014, 16:39

nagualdreamer ha scritto:ahah bello! poi si è incazzato il bodyguard? xD non vedo l'ora della seconda parte


In realtà non lo so, perché è rimasto immobile e io non l'ho più tenuto da conto. È come se la sua vita fosse.. spirata via.
In ogni caso ho scritto il pezzo che mancava giusto pochi secondi fa
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


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- Sogno Lucido, quando ho consapevolezza del sogno ed eventualmente padronanza di esso
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda cla96 » 12/10/2014, 17:03

è la prima volta che incontri un gruppetto di PO che ti segue ed ha le tue stesse capacità ? Avevano sembianze di persone sconosciute giusto? dai spero ti capiti di rincontrare questi guardiani di Lemura :D
p.s. impressionante che da 0 in testa sei riuscito a recuperare praticamente tutto.
«Life before Death,Strenght before Weakness,Journey before Destination»

Task (lista in aggiornamento):
1)Mangiare pizza in sogno
2)Essere un Corrivento
3)Avere i poteri di un Mistborn
4)Scoprire che aspetto abbia il mio Incanto Patronus
5)Riconoscere dei Sognospren
6)Creare una mappa del sogno
7)Disegnare un Aon in aria
8)"Prendere" la luna
9)Animare un oggetto
10)Utilizzare un Aletiometro
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