Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > diario di olrac

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: diario di olrac

Messaggioda nagualdreamer » 02/12/2014, 20:05

Non c'è niente che chiarifica la comprensione delle cose come la pratica diretta. L'azione ti rivela nuove sfumature in modo imprevedibile.
:cool:
Spoiler:
La teoria invece ti fà girare intorno. Secondo me la teoria ha uno scopo mnemonico perchè ti fornisce buoni modi di comprimere e schematizzare ciò che già sai.


Anche io negli ultimi tre lucidi ho allenato una particolare sfumatura dell'intento che non ho mai avuto occasione di utilizzare. Infatti negli ultimi tre lucidi ho provato delle rudimentali esperienze di "distacco dal corpo" e ho iniziato ad allenare la capicità di muovere il corpo con la sola volizione mentre sentivo chiaramente che una parte di me era paralizzata nel letto.

Spoiler:
tra cui gli ultimi due lucidi sono stati anch'essi in due notti consecutive!!! Anche per me è stata una sorpresa, solo nel 2009 mi capito di avenre due di fila...
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 02/12/2014, 20:10

due diversi lucidi dal titolo:"in equilibrio" e " parlando nello specchio"

mi addormento con la decisione ferrea di cercare persone o p.o. con cui parlare. così, per esercitare la volontà e vedere i risultati.
mi addormento supino ma non entro nella obe come spesso capita ma mi proietto all'interno dell'Accademia di Belle Arti di Bologna (dove ho studiato per 5 anni).
il pavimento è uguale, è fatto di una specie di graniglia bianca a chiazze. alle pareti ci sono dipinti del seicento che però mi sembrano di colore chiaro come fossero...restaurati! ci sono anche opere realizzate dagli studenti. grandi lavori di disegno su carta bianca. entro dall'ingresso e giro verso il lato destro dove ci sono le aule di incisione. non ho una visione perfetta e c'è un pò di nebbia che offusca. allora faccio un esercizio con le mani: mentre cammino lungo il corridoio mi guardo le dita cercando di fare queste due cose contemporaneamente. ci riesco e noto che le dita della sinistra sono sei. so già che è un lucido ma avere sei dita mi fa ricordare di essere in un sogno e io desidero che tutto sia più vicino al reale possibile, allora mi concentro sulla mano le dita tornano 5. guardo anche l'altra mano e le allungo davanti a me cercando sempre di camminare senza perdere la lucidità. riesco nell'esercizio e sono soddisfatto di avere di fronte a me le mie mani perfettamente colorate, definite e in numero giusto di dita.
ci sono altre persone che vanno dalla parte opposta. arrivo alla fine del corridoio e c'è una grande finestra. dietro un bancone si alza un bidello e se ne va. io lo guardo e mi ricordo: dovevo parlare con qualcuno! mentre giocavo a fare esercizi con le mani mi sono lasciato sfuggire l'occasione di comunicare.
perdo lucidità e mi sveglio.

mi riaddormento subito con le mani sul petto e ritorno in un altro lucido.
mi ritrovo nel corridoio della casa di una zia. non so perchè ma metto le mani a terra e tocco il pavimento con la faccia. sento un pò il freddo delle mattonelle ma le attraverso come se il pavimento fosse di burro. mi alzo dopo questo strano esperimento. è sera e c'è buio, mi muovo lentamente perchè l'ambiente non è completamente rassicurante. vado avanti, ci sono le stesse porte a vetro della realtà e decido di aprirne una perchè devo assolutamente riuscire a parlare con qualcuno.
apro lentamente e guardo dentro.
mi ritrovo nella sala da pranzo della casa di mia nonna (salone che sogno spesso). però stavolta il mobilio è leggermente diverso, c'è uno specchio barocco sulla parete e qualche oggetto prezioso in più. osservo velocemente, sembra che qualcuno abbia pulito da poco l'ambiente. purtroppo non c'è nessuno e la cosa mi sconforta. con chi posso parlare se non riesco a trovare qualcuno dei tanti p.o. che di solito si affollano nei sogni? c'è una finestra, potrei decidere di volare ma osservo lo specchio, molto largo, di fronte a me. ricordo che specchiarsi può essere pauroso se non si controllano le proprie emozioni. ma dato che non c'è nessuno e lo specchio è là decido di avvicinarmi. prendo coraggio e guardo il mio volto.
sono perfettamente uguale. sono al centro e mi osservo. ho il volto soddisfatto perchè sono riuscito a tenere ferma l'immagine e a non produrre nessuna alterazione. infatti ho un'espressione soddisfatta, quasi sprezzante del pericolo. il mento è in avanti e la testa reclinata un pò all'indietro mi dà un aspetto altero. forse mi sento così sicuro di me da vedermi provare un pò di fastidio. poi comincio a parlare con me stesso e mi dico:" ciao, come va? come stai?" le parole che escono sono un pò rallentate, il tono è basso. vedo le labbra muoversi e provo un senso di fastidio perchè sembro proprio un idiota. d'altronde sto parlando con me stesso!
allora mi sforzo di tenere ancora l'immagine definita, mi muovo verso sinistra dove lo specchio sembra consumato ed avere delle deformazioni. ma la mia immagine rimane stabile. sono riuscito a vedermi per così tanto tempo e per oggi può bastare.

la prossima volta riproverò di nuovo.
Ultima modifica di olrac il 03/12/2014, 1:05, modificato 1 volta in totale.
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Re: diario di olrac

Messaggioda dixit » 02/12/2014, 20:34

In molti sogni faccio apparire lo specchio :) A volte anche in sogni non lucidi. La mia immagine cambia abbastanza a comando, oppure rimane stabile. Finché mantieni lo sguardo. Mi devo ricordare che non ho ancora attraversato lo specchio! :wyn:
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 03/12/2014, 1:12

dixit ha scritto:In molti sogni faccio apparire lo specchio :) A volte anche in sogni non lucidi. La mia immagine cambia abbastanza a comando, oppure rimane stabile. Finché mantieni lo sguardo. Mi devo ricordare che non ho ancora attraversato lo specchio! :wyn:


ciao Dixit!
l'immagine cambia a comando nel senso che ti imponi di mantenerla stabile o la puoi variare di forma o colore?
sarebbe bello attraversare lo specchio, simbolicamente ciò ha delle implicazioni notevoli! è come unificare nel sogno due parti apparentemente divise...
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 03/12/2014, 10:26

nagualdreamer ha scritto:Non c'è niente che chiarifica la comprensione delle cose come la pratica diretta. L'azione ti rivela nuove sfumature in modo imprevedibile.
:cool:
Spoiler:
La teoria invece ti fà girare intorno. Secondo me la teoria ha uno scopo mnemonico perchè ti fornisce buoni modi di comprimere e schematizzare ciò che già sai.


Anche io negli ultimi tre lucidi ho allenato una particolare sfumatura dell'intento che non ho mai avuto occasione di utilizzare. Infatti negli ultimi tre lucidi ho provato delle rudimentali esperienze di "distacco dal corpo" e ho iniziato ad allenare la capicità di muovere il corpo con la sola volizione mentre sentivo chiaramente che una parte di me era paralizzata nel letto.

Spoiler:
tra cui gli ultimi due lucidi sono stati anch'essi in due notti consecutive!!! Anche per me è stata una sorpresa, solo nel 2009 mi capito di avenre due di fila...


allora questo è un buon periodo per fare esperienze oniriche!

Spoiler:
per quello che ho capito nei miei distacchi dal corpo aumento le capacità legate alla consapevolezza della coscienza, quindi più un "viaggio interiore". nei lucidi invece sviluppo maggiormente la volizione, quindi la capacità di desiderare qualcosa e ottenerla, muovendosi e andandola a cercare. ovviamente le due cose sono collegate.
quello che è certo è che le sensazioni dopo essersi svegliati nei due stati sono molto ma molto diverse. nei distacchi provo la sensazione di essere ancora di più presente nel corpo, nei lucidi mi sembra invece di essere collegato a tutta una serie di cose lontane...persone, situazioni, luoghi...
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Re: diario di olrac

Messaggioda nagualdreamer » 03/12/2014, 11:30

Ah capisco... Beh io non ho ancora vissuto molte esperienze obe quindi non posso sapere questa differenza. Se mi capiterà di sperimentarle spesso poi ne riparleremo.
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 11/12/2014, 1:32

breve esperienza di poco fa (un'ora circa).
non so cosa sia, non credo sia un lucido perchè era completamente diverso, nè una obe perchè il mio corpo non fluttuava come accade di solito.
allora descrivo questa "cosa" che si è materializzata, la intitolo:" sei solo una voce".

vado a letto dopo aver ripreso per quasi tutto il giorno esercizi vari combinati. tra questi un tipo di ricordo di sè con "follia lucida" eseguite al buio quasi totale. il mio obiettivo è di incontrare e parlare con qualcuno, sia in lucido sia in obe.
mi addormento facilmente (a volte penso che devo stancarmi bene di giorno solo per poter lucidare!).
mi ritrovo in uno stato di sonno che non è lucido ma ho percezione di alcune sensazioni tattili e spaziali. sto ascoltando varie voci di persone che parlano di questioni legate a fatti privati. sono voci maschili. fin qui tutto bene. non mi accorgo di sognare.
poi improvvisamente sento chiaramente una voce maschile dal tono basso, ha uno strano accento marcato siciliano, davvero molto pesante, grottesco.
fisso l'attenzione su questa voce. mi ritrovo disteso nel letto, sono in una specie di obe ma senza fluttuare. forse avrei potuto alzarmi ma rimango ad ascoltare quella voce. rimango ipnotizzato da quella voce, voglio ascoltare cosa dice, anche se mi incute timore.
sto nel letto disteso e sopra di me la voce mi si fa più vicina, ce l'ho a pochi metri, arriva da sinistra (nella stanza reale a sinistra c'è una porta). ad un tratto comincio a vedere una nebbia trasparente, che si addensa sopra il mio corpo fisico. la voce sta materializzandosi in qualcosa. ricordo chiaramente le parole, molto ripetitive e invadenti, talmente grottesche da risultare stranamente ridicole (come certi boss mafiosi rozzi e prepotenti):" ...quello lì...è un fetente...quelli ti fregano...mi hanno fregato...mi hanno fregato!". la figura si materializza ora sopra di me, vedo la sua faccia, scorgo i tratti somatici (rozzi e con mento lungo), si muove tutto snodato, come se il corpo fosse sinuoso. la faccia è fatta di una materia simile ad un fluido composto da piccole particelle semitrasparenti in veloce movimento su se stesse, come se quegli atomi potessero ruotare e disporsi in forme a piacimento. la visione è spettacolare nonostante sia paurosa. è come se essere umano e voce fossero unificati in materia fluida...
il terrore mi dà una specie di scarica che mi fa sussultare. qualla cosa sta per prendere il sopravvento su di me, se la lascio parlare ancora mi si materializzerà addosso e la cosa non mi piace. di colpo mi concentro e ricordo un esercizio: dico a voce alta: "TU SEI SOLO UNA VOCE! SEI SOLO UNA VOCE!"...non so da dove arrivi il coraggio ma lo guardo negli occhi ancora semitrasparenti e avvicino la mia fronte alla sua per distruggerlo con la concentrazione. capisco di essere in un sogno ma so che quella cosa è reale.
il piccolo mantra funziona. l'essere si sbriciola in piccoli frantumi che sembrano atomi disintegrati senza potersi incarnare del tutto di fronte a me. non so cosa avrebbe fatto un altro al mio posto ma ho preferito non correre rischi.

la domanda è: ma che cazzo era? (si perdoni l'espressione)

mi sveglio e non sono nel terrore, anzi mi sento come un soldato che ha respinto un duro attacco. ho ancora il rimbombo nella testa del suono pesante di quella voce. penso che quella cosa volesse convincermi di essere in qualche modo innocente, come lo può essere un mafioso pluricondannato.

Spoiler:
non so sei si tratti di un incontro in astrale ma quello che è certo che non mi dimenticherò facilmente di quello che è successo. non mi è mai capitata una cosa simile.
ricordo che come obiettivo prima di dormire era di parlare con qualcuno...ma in questo caso non si è trattato di un semplice dialogo.
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 17/12/2014, 0:11

finalmente un'esperienza di volo astrale, dopo circa una settimana di tentativi falliti.

per tutto il giorno ripeto diversi espedienti meditativi e come obiettivo ho quello di incontrare qualcuno per conversare, semplicemente.
questa task per me è più difficile di volare a 100 metri d'altezza o guardarmi in uno specchio o fare qualsiasi tipo di esercizio meditativo dentro il sogno. chissà perchè.

mi addormento subito e "rinasco"nell'ormai noto mondo astrale, che non è un sogno lucido ma è come se uno sta dentro una massa liquida e si sposta fluttuando nel vuoto. le mani me le devo far nascere sforzandomi di muoverle. la cosa bellissima è che sento contemporaneamente le mani nel letto e quelle mani-ombra del corpo sottile, magnifico!
ho piena consapevolezza, un controllo assoluto del corpo, dei movimenti e delle mani, percepisco davanti a me un pò di nebbia ma con uno sforzo mentale rischiaro l'ambiente e, seppur nella penombra, vedo oggetti, cose, volumi e forme solide. sono in una stanza che conosco. so che gli oggetti si trovano al solito posto e non ci faccio più caso. voglio esplorare.
mi sorprendo della facilità con cui riesco a muovermi a pancia in giù sospeso a mezz'aria. vado avanti usando le mani come se stessi nuotando. le dita sono dieci, nel piano astrale le dita non si moltiplicano mai e sono trasparenti, e piccole, nel mio caso. come quelle di un ragazzino. esploro le stanze e non ho paura di nulla. ad un certo punto faccio chiarezza e comincio a meditare. mi ricordo di me stesso come faccio nella vita reale e mi concentro. ritrovo esattamente tutti i pensieri che facevo durante il giorno. mi ricordo che devo trovare persone con cui parlare ma...questo è più facile in un lucido!
ritorno nel corpo fisico diverse volte (5,6?...). faccio un esercizio bellissimo: ritorno nel corpo fisico e sento le sue sensazioni, poi, in uno stato di sospensione del sonno, con la parte centrale in alto della fronte mi concentro e punto un oggetto sfuocato per rientrare nel sogno. ci riesco per così tante volte che perdo il conto! è la serie di distacchi dal corpo più lunga che ho mai avuto. sono soddisfatto di questa esercitazione anche se non ho raggiunto il mio obbiettivo principale. ma ormai capisco nonostante tutto quello che posso pensare razionalmente, nel sogno l'esperienza è di gran lunga superiore e l'insegnamento va oltre la logica ordinaria.
punto una etichetta che si trova fuori dalla finestra del balcone di casa, mi concentro e spingo il corpo e le mani fuori fino a raggiungere l'oggetto. nell'astrale non è possibile (almeno per me) toccare veramente o manipolare oggetti, quindi mi limito a raggiungerli soltanto. la sensazione di libertà è favolosa, rigenerante.
capisco che più mi concentro più riesco a percepire nettamente gli oggetti e lo spazio. questa esperienza è davvero pazzesca perchè ci si ritrova a viaggiare per casa in modo completamente nuovo. percepisco che potrebbero esserci pericoli nell'esplorazione ma la gioia del volare mi rende invulnerabile.
provo a spostarmi verso le altre stanze (comprese alcune che non riconosco!) ma pare che non ci sia nessuno. in tutto questo tempo che mi è stato concesso mi sono permesso anche di pensare a piccole cose come nella realtà, come se non ci fosse differenza di flusso di coscienza tra veglia e sogno. questa per me è la cosa più importante da raggiungere, e va ben al di là delle task.

ritorno ancora nel corpo fisico ma prima di rientrarci completamente mi abbandono a fluttuare e sentire particolarmente le gambe sospese e sorrette da una specie di calore energetico che mi dà una speciale sensazione di benessere. questo è decisamente meglio di una vasca idromassaggio!


mi risveglio e sto benissmo, riposato ed emozionato. comprendo che nel mio caso le prime due ore di sonno sono utili per generare obe e viaggi astrali. quelle finali invece per i lucidi. ipotizzo che l'assunzione di carboidrati e zuccheri abbia reso più semplice e duraturo il processo.
ora torno a dormire e riprovo a lucidare nelle ore che rimangono.
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 19/12/2014, 0:04

questa è una aggiunta all'esperienza descritta ieri.

durante la giornata ripenso alla "passeggiata astrale" che ho sperimentato. mi viene in mente un particolare preciso: mentre mi concentravo per muovermi col pensiero, mettendo a fuoco gli oggetti delle varie stanze mi sono ritrovato sul balcone, sempre fluttuando, a pancia in giù, ad una ditanza di circa 50 cm dal pavimento. ho notato che sono passato attraverso il vetro della finestra semplicemente mettendo a fuoco un particolare. come quando si zoomma con la macchina fotografica. ebbene, ho visto chiaramente davanti a me gli oggetti nello scaffale fuori al balcone. di solito è sempre chiuso, ma sono riuscito ad osservare le forme di una etichetta di colore blu, grande circa 20 cm, con delle scritte al centro che non sono riuscito a decifrare. poi non mi sono avvicinato oltre ma ho esplorato altrove, senza pensare a quello che avevo visto. in realtà di fronte a me c'era l'intero scaffale con vari oggetti, ma la cosa non mi interessava più di tanto, anche perchè la mia task era quella di parlare con qualcuno.

come un flash mi ricordo di questa cosa e mi viene in mente una follia: perchè non andare a vedere se davvero c'è quella etichetta sullo scaffale del balcone?
alla prima mi sembrava una cosa impossibile. poi ho pensato che forse avevo paura di andare a controllare. questa cosa avrebbe cambiato l'assetto razionale della giornata.

vado a controllare e apro la porta a soffietto dello scaffale. penso: ma figurati, immaginati se hai potuto vedere a raggi x dentro uno scaffale, di notte col buio pesto, mentre eri fuori dal corpo una etichetta così piccola...
in basso, esattamente nella stessa posizione c'è l'etichetta blu.
stesse dimensioni, stesso colore, stessa posizione del sogno. e al centro la scritta: "MAI VISTA UNA POLPA COSI'". era l'etichetta del pomodoro in scatola (mutti).

proverò a questo punto a materializzare il corpo sottile in altri luoghi conosciuti (non so come) e ad individuare altri oggetti reali. questa cosa è davvero entusiasmante!
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Re: diario di olrac

Messaggioda nagualdreamer » 19/12/2014, 10:56

I toltechi descrissero una serie di esercizi e fasi del sognare, credo che per te potrebbe essere molto interessante leggere qualcosa a proposito degli esercizi del terzo varco.
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