Vivido
Sono in compagnia di tre guide che hanno l'aspetto di due noti ricercatori italiani in campo astrale e uno che non conosco ma che sembra il più saggio di tutti.
Al centro della stanza c'è un lettino con una persona che dorme. La guida che non conosco mi parla facendomi vedere un disegno su una lavagna luminosa..
"Ecco, quando il corpo astrale esce da quello fisico accade una cosa importate...(e la guida disegna o fa apparire sulla lavagna il doppio astrale della persona dormiente) ...contemporaneamente anche la 'parte oscura' fuoriesce liberamente...", e vedo che la guida aggiunge un disegno di un braccio che è ricavato come specularmente rispetto a quello astrale...ne è una derivazione.
L'informazione è chiara e comprendo che si sta parlando del nostro lato oscuro, molto simile a quello di cui parlava G. Jung.
La guida continua rivolgendosi a uno dei due ricercatori:
"Ecco, quando tu esci dal corpo fisico hai molto 'logos' (?), e questo può essere molto pericoloso per gli altri. Tu hai molto logos...", dice, mentre il suo interlocutore mi guarda incredulo, come se non lo sapesse.
La terza guida mi prende da parte e mi dice di cambiare stanza e provare un'uscita extracorporea, io lo seguo ma il livello del sogno cambia..
Vivido
Mia madre ha fatto costruire la sua nuova casa ma io guardo le fondamenta e noto che l'architetto ha economizzato sui pilastri...che sono esili e non completati. Dico a mia madre che ha come al solito risparmiato troppo e questo causerà un possibile crollo di questo edificio. D'un tratto ecco arrivare l'architetto pieno di se' con un portaborse. Lui non si accorge dei suoi errori costruttivi e del suo modo scorretto di operare..
Vivido
Mi ritrovo a vivere all'interno di un piccolo stato (dell'est?) in cui c'è una vera e propria dittatura al livello culturale. Vengo informato che ogni abitante del luogo deve necessariamente studiare solo alcuni testi evitando accuratamente di entrare in contatto con altri.
E mi ritrovo così, dopo aver finito tutti gli studi, a dover superare un esame finale e dare una tesi che, in base all'argomento trattato, mi aprirà le porte del lavoro. Ovviamente la cosa non mi piace per niente e finisco per combinare casini...
"Su cosa hai dato la tesi, ragazzo?", mi dice uno dei professori della commissione, con un sorrisino beffardo.
"Io...l'ho data su un argomento...'il lato oscuro dell'ombra'...di G. Jung...", rispondo con un po' di incertezza.
Il prof mi lancia uno sguardo di sufficienza e sembra prendermi per sciocco...
"...Jung? Ma quelle cose sono sbagliate...Quella è solo...magia (?)", dice e mi mette a disagio.
Intanto avvengono i festeggiamenti e io capisco benissimo che la mia tesi e le mie opinioni sono tollerate ma sgradite non solo a tutta la commissione ma alla cittadinanza stessa. Ma vado avanti lo stesso, anche se le mie idee non sono apprezzate da questa comunità decisamente chiusa mentalmente..
...camminando acquisisco una bassa lucidità e mi ritrovo dentro una chiesa del settecento. Mentre cammino tocco una specie di neve che si è depositata per terra e capisco che mi trovo sul set cinematografico di un nuovo film. Ho una grande illuminazione, che riesco ad esprimere così:
'Quando si è all'interno di un film gli attori già conoscono la loro parte e cosa devono fare, quindi si DIVERTONO a recitare perché sul set non c'è la pesantezza e serietà della vita...Gli attori giocano a recitare le loro parti con gioia, senza identificarsi come accade nella vita quotidiana'.
Lucido e obe non locale. Tentativo di recupero. Tecnica del punto infinito+ada
In sogno vivido parlo con S., un famoso street artist italiano, mio amico. Camminiamo per una città piena di muri e progettiamo interventi murali.
Mentre sto osservando la corteccia di un bellissimo albero di palma
prendo lucidità e per stabilizzare il mio corpo dentro questo ambiente affondo le dita nel tronco dell'albero. Mi viene da ridere: l'effetto è quello di sprofondare in una massa liquida simile a un budino ed è estremamente piacevole. Poi vedo un altro albero a qualche metro di distanza...e per verificare le mie capacità mi concentro creando una sfera di fuoco bianco nella mano. La lancio contro l'albero e il tronco comincia a prendere fuoco. Penso che non voglio distruggere la pianta, anche se siamo in un ambiente virtuale, e con la mano lancio una sfera d'acqua per spegnere le fiamme. Ma il fuoco si espande creando un meraviglioso rosone incandescente di vari colori! Ops! Mi sa che ho esagerato...
Il mio amico scoppia a ridere per il mio grossolano errore e rido anch'io Mi concentro di nuovo e con la mano a distanza blocco le fiamme con uno "STOP!" deciso. Il rosone si spegne immediatamente e al suo posto rimane un bellissimo disegno geometrico in rilievo inciso. Spero che l'albero non si sua fatto troppo male!
Lascio la compagnia e mi avvio verso una zona interna della città. Corro e fluttuo per andare più veloce, mi ritrovo davanti ad una specie di discarica di macchine da guerra: camion, carri, aerei e furgoni, tutti abbandonati, forse non funzionanti. Polvere dappertutto. Non so perché ho la sensazione di essere in una città cinese e la forma di queste macchine me lo suggerisce. Volo liberamente in mezzo a questo enorme deposito e penso che potrei entrare dentro un aereo e farmi un giretto ma poi una parte di me più saggia mi suggerisce 'esci da questo lucido, è una illusione mentale!', e accetto il consiglio.
Fluttuo su un terrazzo e vado contro un muro di cemento...lo attraverso con estrema facilità e affermo 'voglio uscire dal lucido!'...
Cambio di livello del sogno...mi ritrovo nel deposito ma ora è tutto nuovo di zecca! L'ambiente è luminoso e pieno di colori
Volo fra i piani di una rimessa di camion e tocco uno spigolo appuntito di un veicolo per sentirne la consistenza e stabilizzarmi meglio nello scenario.
Sento la durezza del metallo e la nuova densità materica...come una pizzicatura di zanzara. Se mi trovassi nel fisico mi sarei certamente tranciato una mano! penso che non dovrei perdere tempo ad esplorare qua e là ma devo trovare un vero obiettivo.
Atterro su un pianerottolo e vedo le vetrate di un ufficio, cammino e attraverso facilmente la superficie specchiante affermando 'voglio uscire dal lucido!'...e avviene un vero cambiamento di coscienza..
Mi ritrovo al buio...una leggera vibrazione mi attraversa...Vengo attratto da una forte gravità verso l'alto e mi ritrovo a ruotare e atterrare...sul soffitto. Chiedo chiarezza e vedo che sono atterrato su un pavimento decorato a piccoli motivi geometrici, simili a quelli che si trovano in alcuni bagni. Sento delle comunicazioni a distanza nell'orecchio sinistro...Poggio una mano sull'orecchio e cerco di sintonizzarmi per ascoltare meglio.
"I bimbi sono...nel bagno...sono andati in bagno...sono li...", dice una voce femminile.
Mi concentro e finalmente vedo dietro di me un ambiente molto luminoso, di una luce bianca candida...
Cammino in un breve corridoio e tutto ha un aspetto decisamente REALE.
C'è una tenda trasparente simili a quelle che si usano in certi bagni moderni e dietro c'è una gran luce...mi avvicino e scosto le tende...
Ma mentre lo faccio mi arriva una potente emanazione di una presenza disincarnata: abbasso gli occhi e vedo chiaramente la sagoma di una bella bimba che si nasconde fra le tende. La sua presenza è davvero forte e capisco che si tratta di un essere che non ha più un corpo fisico.
Il suo volto e la sua pelle sono bianchi come il suo semplice vestitino. Mi sorride, sembra abbastanza tranquilla.
Le accarezzo la testa con delicatezza, la osservo e penso che potrebbe essere una bambina tedesca o nordica.
La abbraccio con tutta la tenerezza di un padre e lei mi guarda come se lo fossi veramente. La cosa mi blocca un po'...mi sento un po' a disagio...
Poi mi accorgo che la bimba ha richiamato altre due figure disincantate: una bimba un bimbo di circa quattro anni che mi osservano teneramente.
Raccolgo i bimbi e li abbraccio dando loro conforto. Poi vedo uno specchio e penso che potrei portarli fuori da qui...ma effettivamente...dove?
Provo a dire ai piccoli di entrare con me nel passaggio dimensionale ma una di loro, forse quella maggiore, rimane ferma. Capisco che non vuole spostarsi da qui...per vari motivi che si possono comprendere.
Non insisto...sento la mia lucidità vacillare...e lascio il gruppetto nel luogo in cui si trovano.Avrei dovuto chiamare guide o aiutanti...loro si che potevano fare qualcosa! La mia natura eroica ha preso il sopravvento e forse avrei potuto aiutarli davvero portandoli dalle guide...
Mi sveglio nel corpo e penso che i cosiddetti 'recuperi' non sono proprio una questione facile. Almeno non per me.
Lucido
Come mi capita spesso in sogni vividi cerco un bagno ma ci sono troppe persone in giro e non riesco a trovare un momento di pace.
Comincio ad acquisire lucidità e noto che il mio stimolo non è cambiato, quindi entro in un bagno e chiudo a chiave, voglio proprio vedere se osano disturbare i miei 'esperimenti' (non molto elevati in questo caso...).
Guardo un po' l'ambiente e noto che questo lucido è davvero...troppo stabile. E' tutto tremendamente reale e non c'è nulla di strano...controllo la qualità della luce...i colori degli oggetti...i suoni: non è possibile che sia tutto così verosimile...ci deve essere un difetto. Noto che anche il mio corpo è pesante e un po' indolenzito, proprio come quando mi sono messo a letto. Faccio sprofondare una mano dentro il muro e poi la tolgo e la parete ritorna come prima: sono in un 'ambiente di consenso'.
Sollevo la gamba e sento tutto il peso del corpo!..e il leggero dolore che avevo la sera prima!...Ma questo è assurdo.
Provo ad evacuare e le sensazioni non mi lasciano dubbi: sono in una realtà fisica parallela del tutto identica alla matrice originale.
Mi pulisco con una morbida carta igienica e tiro anche lo scarico...e mi sento purificato.
Questa volta non mi sconvolge una grandiosa esperienza mistica...ma solo una semplice e banale...c...a! (Mi scuso per la volgarità ma non so esprimere meglio).
Un po' confuso salgo sul davanzale della finestra e vedo sotto di me il cortile del mio caro Palazzo A, mi lancio e atterro da una ventina di metri. Cammino per la salita in cui giocavo da piccolo e comincio a fluttuare...Noto che il mio corpo è molto pesante, come se avessi una zavorra...Volo per alcuni metri e atterro su una inferriata come un uccellino. Volo verso l'alto e cambio di livello...Buio.
Mancanza di un obiettivo...ritorno alle base.Lucido
Prendo lucidità in un sogno intermedio, davanti a me c'è una bimba che ha una pistola molto futuristica e come un gioco spara sulle mie mani. Io sento un leggero dolore e mi viene da ridere perché la sensazione è come quando pizzica una zanzara
Seguo la bimba e con la mano prendo la pistola coprendo la punta col palmo. Sento una vibrazione e un calore fortissimo...poi la bimba cede l'arma e mi guarda sorridendo come di chi non ha consapevolezza della sua marachella.
Ho un corpo molto etereo e per verificare la mia consistenza materica affondo un braccio nel busto di un p.o. che corre verso di me...e l'attrito è veramente minimo. La cosa non mi piace, quindi mi fermo, mi centro bene e affermo:
"Esco dal sogno lucido!", e immediatamente l'ambiente si trasforma...
C'è una vibrazione che parte da me, poi l'esplosione vibrazionale invade l'ambiente è tutto comincia a diventare...vivo!
Non so se sono uscito dal corpo ma mi muovo ora in un ambiente energetico completamente diverso da prima. Esploro alcune stanze e percepisco una nuova emanazione: non più un p.o. illusorio ma un essere energetico vero e proprio. Si nasconde e io lo cerco con lo sguardo.
Ma qualcosa va storto: vedo di fronte a me una scrivania e degli oggetti molto curiosi...rimango affascinato e cerco di leggere quello che c'è scritto...Vedo le mie mani...in modo molto strano...sono come ipnotizzato...e perdo il controllo.
Torno alla base senza aver comunicato con questa nuova entità.Visione lucida
Sto guardando dall'alto un panorama innevato con colline e alberi, sembra una campagna dell'est Europa. Penso che vorrei andare in una certa direzione verso la città ma...mi accorgo di muovermi nella direzione opposta! Sono agganciato ad un treno in movimento...ma fluttuo in aria come un palloncino cocollegato ad un filo. Mi chiedo come mai non ho controllo di me stesso e...
Sento una voce di donna, riconosco la voce di una viaggiatrice astrale molto nota, mi spiega qualcosa telepaticamente (provo a ricordare):
'Quando sei in astrale e vuoi andare in una certa direzione devi essere sicuro che il tuo inconscio (?) abbia capito bene tutti gli elementi dell'azione.
Se vuoi viaggiare con un mezzo, un treno, devi essere sicuro che l'inconscio sappia bene cosa che ci vogliono rotaie, strade e un certo spazio da percorrere in mezzo allo scenario...altrimenti non è possibile muoversi...'
Rimango sorpreso da queste informazioni, e ragiono sul fatto che effettivamente prima di muovermi non ho pianificato nulla...!
Lucido. Notte fonda. Metodo del punto infinito+ada
Come succede spesso mi ritrovo a cercare un bagno per avere un po' di privacy. Finalmente entro in una stanza bianca, luminosa e pulita: un bagno coi fiocchi!
Mentre chiudo la serratura divento lucido e penso: 'Ma io sto sognando! Finalmente! Ora posso fare quello che mi pare senza problemi', e mi viene da ridere
Faccio un test di densità corporea su me stesso forandomi il palmo della mano col dito e la cosa mi dà gusto, sentendo il leggero attrito del primo corpo onirico. Direi che sono ben stabilizzato in questo scenario.
Vedo uno specchio e noto un fatto piuttosto insolito, la mia immagine non è riflessa. La cosa mi stupisce un po' perché mi accade molto raramente.
(Ipotizzo a mente fredda che ho semplicemente calmato gli stati emotivi interiori, per questo non vedo nessuna variazione di me stesso)
La mia tendenza nei lucidi è sempre quella di uscire da ogni ambiente chiuso e infatti vedo una finestra e la attraverso, salendo sul davanzale.
Vedo con piacere il paesaggio di campagna che conosco bene, nella zona che chiamo 'Palazzo A', un luogo che esiste davvero.
Sono ad una quarantina di metri, è notte fonda. Scorgo luci di case e alberi...riflessi lunari è una brezza fantastica. Mi godo il panorama per un po' e poi mi lancio nel vuoto...
Volo sulle campagne e l'atmosfera e' perfetta. Sta diventando mattina...Guardo se c'è qualcosa di interessante da fare e scorgo fra le persone che vedo andare al lavoro la sagoma di una signora sulla cinquantina che cammina fra le stradine immerse nel verde. Mi avvicino e atterro. Cerco di seguirla e vedo che entra in un locale ancora aperto. È un p.o. frettoloso, sta forse andando al lavoro, insieme ad altri p.o. Vorrei seguirla ma lei scompare dopo aver chiuso una grande grata in ferro.
Sto perdendo il mio tempo, non c'è niente di interessante qui...In effetti perché seguire la noiosa routine delle faccende di vita quotidiana??
Dopo aver perso temporaneamente lucidità mi ritrovo per una stradina di città. C'è un gruppetto di ragazzi in concerto che suona musica decisamente noiosa...Decido di modificare qualcosa Mi concentro e gli alberi cominciano a prendere fuoco...I p.o. cominciano a preoccuparsi ma credo che non riescano a vedermi. Poi con un gesto della mano sollevo il cantante e lo faccio fluttuare in aria. I ragazzi scappano via e smettono di suonare. D'altronde...questo è il MIO sogno. O no?...
Cammino ed entro all'interno di un appartamento pieno di persone. Tutti sono indaffarati, l'atmosfera è simpatica e c'è una bella luce. Io cerco qualcuno intelligente con cui comunicare, e vedo nel corridoio venirmi incontro una ragazza con lo sguardo vivo e presente.
Verifico la sua emanazione e sono certo che si tratti di una guida. Le vado incontro e lei sorride, come se mi aspettasse.
"Ciao, aspetta, voglio chiederti delle cose...", dico e lei si ferma. Con estrema delicatezza le sfioro il viso con le mani come se volessi essere certo della sua attenzione.
Cambio di livello...la ragazza si trasforma rapidamente...in un meraviglioso...fiore blu, mantenendo il suo viso e il suo sorriso. Pazzesco!
Stringo fra le mani una bimba-fiore-blu! Non posso evitare di saggiare la sua intelligenza..
"Ti prego, puoi dirmi qualcosa di importante per me, qualcosa sulla mia vita, che devo migliorare?..", chiedo.
"Si, Carlo. Ti dirò una cosa molto importante che ti riguarda", dice con voce dolce e un po' da bimba piccola.
"Si, dimmi, dimmi!",
"Ti farò questo dono prezioso, dicendoti che...'l'orgoglio è nel tuo giudizio', e devi eliminarlo..",
"Si",
Devi lavorare su questo e...", lei continua a parlare ma perdo il filo del ragionamento.
"Grazie". "Posso chiederti come ti chiami? Qual è il tuo nome?", dico, anche se ho imparato con l'esperienza che questa informazione non ha molta importanza.
"Io mi chiamo...'femmina', mi puoi chiamare così: 'femmina', dice, e io rimango un po' allibito.
"Femmina?..", ripeto, con curiosità. Forse voleva dire che è la mia parte femminile? Chissà..