Diario dei sogni lucidi di Hari

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.
Hari
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4 giugno 2024

Paralisi ore 3.45-5.30

Contatto in paralisi

Prendo lucidità in paralisi e sento arrivare le vibrazioni. Quasi subito sento qualcosa di insolito, uno strano suono tipo della radio quando c'è un'interferenza. Percepisco una presenza, è come se penetrasse il mio corpo non fisico, mi sento scuotere dall'interno. Attendo qualche istante poi chiedo telepaticamente se c'è qualcuno ma non ottengo risposta. Chiedo allora a voce:
<< come ti chiami?>>
<<Vincenzo>> risponde lui, con una voce che mi arriva un po' distorta, come alla radio quando il segnale è disturbato.
<< Cognome?>>
<< Canasta>>.
Gli chiedo poi da dove viene ma lui invece di rispondere a questa domanda, dice: <<salvarle>>, come se avesse risposto ad una domanda che gli avrei fatto successivamente, ovvero "perché sei qui?" <<Salvare chi?>> gli chiedo, e lui risponde: <<folletti>>. La risposta mi suona strana, vuole salvare i folletti o forse vuole salvare qualcuno dai folletti. Come detto, la voce mi arriva disturbata e forse mi perdo dei pezzi. Ora inizia a parlare spontaneamente, senza che io gli faccia domande,
qui però la mia lucidità inizia a scemare e alla fine mi ritrovo a continuare la conversazione in un sogno normale.



8 giugno 2024


Lucido ore 6.30-8.15

Sono a letto in uno stato confusionale e ad un certo punto arriva mia madre, la quale mi chiede di alzarmi per aiutarla a fare non so cosa. Qui capisco di stare sognando ma la assecondo e la seguo facendo finta di niente, onde evitare che si accorga che sono lucido. Usciamo in strada e con una scusa mi allontano ed entro nella casa di fronte, passando però dall'entrata che si trova su una via perpendicolare alla mia. Esprimo ad alta voce l'intento di eseguire un recupero, sento un'energia che mi avvolge e il sogno vacilla fino a crollare. Attraverso una porta e dopo qualche istante la mia vista si riattiva. Sono all'interno di una stanza, percepisco una presenza dietro di me che emette un suono improvviso, il quale mi spaventae mi fa svegliare di colpo.

12 giugno 2024

Lucido ore 3.15-5.00

Il portale spazio-temporale

Prendo lucidità mentre cammino lungo il viale principale della mia città di notte in compagnia del mio amico A.T. Lo saluto e proseguo da solo, raggiungendo in pochi istanti i giardinetti nei pressi della stazione. Qui proseguo diritto finché lo scenario intorno a me non cambia, non riconosco la strada che sto percorrendo, non sono più nella mia città. Mi arriva un'improvvisa ondata di energia che mi avvolge, devo fermarmi e toccare una siepe alla mia sinistra per stabilizzarmi e riprendere il controllo prima che questa energia mi travolga. Si tratta della stessa cosa che mi succede quando mi avvicino ai Sotterranei, solo che l'emanazione che percepisco è un po' diversa. In ogni caso queste ondate di solito preannunciano qualcosa di interessante, indicano che mi trovo in un luogo particolarmente significativo, per un motivo o per l'altro. Una volta stabilizzato proseguo lungo una stradina stretta, con la siepe alla mia sinistra e delle case sulla destra. Mi fermo
davanti ad un cancello e provo inizialmente a leggere i cognomi sul citofono, prima di riuscire a mettere a fuoco però ci ripenso e riprendo a camminare. Poco più avanti la stradina si interrompe e devo tornare indietro. Durante il tragitto mi metto ad osservare meglio gli edifici, che ora sono ovviamente alla mia sinistra, e mi accorgo che molti di essi sono vecchi e un po' malandati, con i balconi che hanno in molti casi la parte inferiore scorticata. Verso la fine trovo delle porte sulle quali sono attaccati dei fogli tipo avvisi condominiali, mi soffermo a leggere uno di questi, le scritte sono semi cancellate ma riesco a leggere una scritta in grande che dice "in caso di accidenti". Le lettere che compongono la parola "accidenti" sono in parte cancellate ma si riesce a capire che la parola è quella. Mi chiedo perché ci sia scritto "accidenti" invece di "incidenti", la cosa non sembra avere senso, tuttavia l'estremo realismo dei dettagli sia nel luogo in generale sia nello specifico in questo foglio mi spinge a continuare a leggere. In basso trovo una data che riporta l'anno 1935, insieme ad altre scritte tipo "art. 1234" , "n.783/2014" (i numeri li ho scritti a caso a titolo di esempio, non mi sono certo messo a cercare di memorizzarli :D), il tutto con un font tipico delle vecchie macchine da scrivere. Più avanti sono in un luogo chiuso e trovo altri fogli simili a quello di prima, il font utilizzato è lo stesso ed anche qui leggo l'anno 1935. Si tratta di avvisi o documenti di quasi un secolo fa, ma a giudicare dallo stato in cui si trovano non sembrano così vecchi, forse allora sono io che mi trovo nel passato? Un indizio in questo senso mi arriva pochi istanti dopo, quando vedo un ragazzino che indossa abiti riconducibili a quell'epoca. Non lo osservo nei dettagli a dire il vero, lo vedo di sfuggita in piedi alla mia destra, intento a fare non so cosa su un ripiano davanti a lui. Poco dopo mi sposto di qualche metro alla mia destra e accade qualcosa di inaspettato, vedo il ragazzino, ora in abiti moderni (in realtà non so se fosse lo stesso ragazzino o un altro) che prende in mano un controller tipo dell'X-Box e si siede su una sedia. La cosa cozza totalmente con tutto quello che avevo visto fino a poco prima, dunque sono improvvisamente tornato nel presente? Ora faccio pochi passi e torno nel punto di prima, guardo di nuovo il ragazzino e lo vedo nuovamente vestito in abiti anni '30-'40, per giunta anche piuttosto malandati ora che lo guardo meglio. Ovviamente
non ha più il controller in mano e sta facendo qualcosa che non capisco, forse sta giocando a qualcosa di tipico della sua epoca. Inizio a capire cosa sta succedendo, a quanto pare mi trovo nei pressi di una sorta di portale invisibile che mette in collegamento due epoche diverse. Spostandomi la prima volta ho attraversato inconsapevolmente quel portale tornando nel presente e riattraversandolo sono tornato nel passato, dunque attraversandolo di nuovo dovrei trovare il ragazzino con il joystick in mano. Faccio dunque qualche passo in quella direzione superando il ragazzino ed ecco che, non appena mi volto, lo ritrovo in versione moderna con il controller in mano. La cosa è molto interessante, non mi era mai capitato niente di simile, in questo modo posso fare avanti e indietro tra il presente e il passato a mio piacimento. Subito dopo aver attraversato per l'ennesima volta il portale però il mio entusiasmo si spegne, dovrei essere tornato nel passato invece il ragazzino ha ancora vestiti moderni e sta giocando all'X-box. A quanto pare il portale deve essersi chiuso, dunque per il momento non posso tornare nel passato, almeno finché non ne troverò un altro. Ora entro in una specie di tunnel, le cui pareti sembrano fatte di un materiale organico
, quando ne esco però ho perso lucidità e mi ritrovo in un falso risveglio.


19 giugno 2024

Lucido/paralisi ore 4.45-5.15

Verso la caverna

Sto camminando lungo il vialetto del condominio dove abitava mia nonna paterna, mi sto dirigendo verso una delle palazzine e ad un certo punto vedo dei ragazzini che giocano a pallone in strada. Prendo lucidità, arrivo alla palazzina e trovo una specie di serranda che bisogna tirare su prima di aprire il portone d'ingresso. Una volta tirata su la serranda suono il citofono e, mentre aspetto che qualcuno risponda, cerco anche le chiavi per aprire. Non c'è bisogno delle chiavi perché qualcuno mi apre, entro e salgo le scale, dopo un po' mi destabilizzo e perdo lucidità.Riprendo lucidità più avanti in paralisi, esco di casa e percorro un tratto in volo, per poi atterrare e proseguire a piedi. Entro in un edificio con l'idea di uscire da un'altra porta e cambiare così scenario, attraverso varie porte finché non mi ritrovo finalmente all'aperto. Vedo un gruppo di persone che percorre una strada venendo verso di me, un altro gruppo invece sta per raggiungere questa strada venendo da sinistra. Quelli del primo gruppo hanno un aspetto strano e losco, alcuni indossano delle maschere inquietanti, preferisco non interagire con loro anche perché sento che sarebbe solo uno spreco di tempo ed energie. Mi avvicino al secondo gruppo, chiedo dove stiano andando e uno di loro mi risponde: << e secondo te dove stiamo andando? >> come se dovessi saperlo, come se fosse ovvio. Gli dico che non ne ho idea perché sono arrivato qui adesso e non so niente di questo posto. A prendere la parola ora è un cane dal pelo biancastro, che forse è la stessa persona di prima che ha assunto le sembianze di un cane. << Il posto in cui stiamo andando è un brutto posto. E' un brutto posto anche per te che sei diverso, per te che non sei morto >>. Mentre parla osservo il suo muso e forse lo tocco anche, ha una forma un po' allungata. Capisco che queste persone sono defunte e che stanno andando dove pensano di dover andare dopo la morte, in base a quelle che sono le loro convinzioni dovute al loro sistema di credenze. Vedo che la strada che stiamo percorrendo curva verso sinistra e termina all'imbocco di una sorta di caverna, un ingresso oscuro che ha la forma di un arco irregolare. Quello deve essere l'ingresso del loro "inferno", ovvero quello che sono convinti essere il luogo in cui devono andare ora che sono morti, forse per rimanerci per sempre. La parte in cui il cane ha detto che quel posto è brutto anche per me mi fa riflettere. Forse è meglio non seguirli fino a lì, potrebbe nascondere delle insidie che potrebbero farmi sprecare tempo ed energia. Inoltre probabilmente una volta entrati lì sarebbe inutile convincerli ad andarsene, è meglio piuttosto che io provi a convincerli a non andare affatto. Dico loro che non è come pensano, che non sono costretti ad andare lì, non c'è nessuna punizione che devono scontare, qualunque cosa abbiano fatto per meritarsela. La maggior parte di loro non mi ascolta e prosegue lungo la curva verso l'entrata della caverna. C'è però un gruppo di 3-4 individui, compreso il cane parlante, che si fermano a sedere su un muretto. Non so se mi abbiano ascoltato e se abbiano capito quello che ho detto, tuttavia qualcosa sembra essere scattato in loro, se non altro hanno smesso di seguire il gregge. Li vedo che si fermano qui a sgranocchiare e bere qualcosa, non sembrano più così convinti di dover andare in quel luogo oscuro, può darsi che le mie parole abbiano in qualche modo instillato in loro il dubbio, ed è già qualcosa.Per quanto riguarda il cane, come detto penso che fosse uno del gruppo che ad un certo punto ha assunto quelle sembianze, anche se non ne sono del tutto certo. In ogni caso ho avuto la netta impressione che quel cane parlasse a nome di tutto il gruppo o almeno di quegli individui del gruppo un po' più consapevoli.


24 giugno 2024

Lucido ore 5.30-5.35

Statue imponenti

Sto guardando un filmato in cui un tizio dice di aver vissuto a Bilbao e poco dopo mi trovo in una città che so essere proprio Bilbao. Mentre cammino lungo una strada sento una voce che parla in inglese. Raggiungo una piazza con dei monumenti imponenti e bellissimi, statue alte almeno 20 metri, una di queste ha ad un certo punto uno spuntone orizzontale, non capisco bene cosa rappresenti, forse una spada o un qualche altro tipo di arma. L'effetto in ogni caso è incredibilmente suggestivo, anche grazie alla presenza di una serie di scie bianche in cielo, simili a quelle lasciate dagli aerei in volo. Più avanti vedo invece c'è una scultura, alta anche questa almeno 20 metri, che ritrae due persone che si abbracciano, delle quali almeno è una donna. Rimango per un po' a contemplare queste opere imponenti, incantato da tanta bellezza e maestosità. Non sono qui da solo, ci sono sicuramente mia madre e mio fratello con me, presumibilmente anche mio padre anche se non si vede in questo momento. Intorno alla piazza ci sono edifici non molto alti, forse ottocenteschi, al livello della strada ci sono numerosi negozi e locali. Ora vedo mio fratello seduto su una panchina, ha l'aspetto di quando era bambino ma lì per lì non ci faccio caso. Prendo comunque lucidità poco dopo, senza un motivo particolare, semplicemente mi rendo conto di non essere nella realtà fisica, nonostante sia tutto estremamente vivido e reale. Penso a cosa potrei fare ora che sono lucido ma un attimo dopo mi sveglio. Mi ricordo che mia madre era già venuta a svegliarmi prima di questo sogno, ora infatti torna vedendo che non mi ero ancora alzato. A quanto pare mi sono riaddormentato subito e in quei pochi minuti (meno di 5) ho avuto il tempo di fare questa breve ma intensa e bellissima esperienza.
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11 luglio 2024

Lucido ore 15.15-15.40

Sono nella casa in montagna dei miei nonni e ad un certo punto prendo lucidità. Esco di casa e mi ritrovo da tutt'altra parte, una città che non riconosco ma in qui ho il vago ricordo di essere già stato. Leggo il cartello di una via, che ad una seconda occhiata cambia diventando una scritta senza senso. Cammino guardandomi intorno, raggiungo una scalinata larga che porta ad un bar chiamato "Cantone". Di nuovo ricordo di essere già stato qui, forse ci sono stato in un sogno di stanotte che ho dimenticato. In un primo momento salgo le scale andando verso il bar ma poi cambio idea e torno in strada. Percorro un tratto, poi mi ritrovo sul letto in paralisi. Dopo un po' mi alzo dal letto e vado di sopra, qui accade qualcosa di insolito: lo scenario, inizialmente notturno e cupo, diventa improvvisamente diurno e luminoso. Poi ancora scatta più volte tra diurno e notturno istantaneamente, come se qualcuno premesse un interruttore per accendere o spegnere la luce. Esco in strada ma poco dopo perdo lucidità.

5 agosto 2024

Paralisi/lucido ore 22.20-00.00

Prendo lucidità in paralisi, mi alzo ed esco di casa, è tutto buio e cupo. So che mi trovo nelle prime ore di sonno e quindi è tutto più complicato ma mi sforzo comunque di proseguire, cercando di rimanere lucido e raggiungere un ambiente più elevato. In seguito mi trovo con il mio amico A.T., gli propongo di dividerci ed andare ognuno per conto proprio e poi raccontarci le nostre rispettive esperienze. Dico a lui di girare a sinistra alla fine della via mentre io andrò a destra. Vado dunque in quella direzione, osservo un po' la gente intorno a me, poi mi trovo però ad essere disturbato da un tizio che cerca di darmi istruzioni su cosa fare. Gli dico che non voglio che mi stia addosso, voglio essere libero di andarmene in giro da solo. Più avanti vengo ancora disturbato da altri p.o. fastidiosi e prima che riesca a liberarmene mi sveglio.

21 agosto 2024

Paralisi/lucido omeridiano ore 15.40-16.25

Sono sul letto in paralisi e mi sembra di sentire il citofono, forse è il corriere (aspetto davvero un pacco che deve arrivare nel pomeriggio). Penso che dovrei alzarmi ed andare ad aprire ma poi realizzo che ho la possibilità di entrare nel sogno lucido, dunque rimango immobile. Mi ricordo inoltre che in questo momento c'è anche mio fratello a casa, andrà lui ad aprire. Dopo un po' lo sento entrare nella stanza e lanciare un oggetto sul mio letto dietro di me (sono sdraiato sul fianco destro). Penso sia il pacco e provo a ringraziarlo ma non mi esce la voce. Ora le vibrazioni si fanno più intense e provo a muovermi ma non ci riesco ancora. Sento come se il mio corpo onirico/astrale fosse scollegato da me, non riesco a prenderne il controllo. Dopo un po' riesco in qualche modo ad alzarmi ma mi sento pesante ed ingolfato, è come se fossi ad un livello onirico molto basso, una mera proiezione mentale. Salgo di sopra a fatica dicendo a me stesso che comunque tra poco riuscirò a prendere pieno controllo, non appena esco dal portone però mi ritrovo in paralisi e sento stavolta sopra di me la presenza schiacciante dell'entità parassita. Ripeto più volte all'entità che deve andarsene, la sento agitarsi ed emettere dei versi animaleschi, mi sento stringere le mani, la sua morsa è ancora forte, per il momento non ha intenzione di andarsene. Dopo un po' mi alzo dal letto e mi scrollo di dosso qualcosa, esco dalla mia stanza ma mi sento ancora pesante ed ovattato, a quanto pare ancora non mi sono liberato di quell'essere, mi sento stanco, esco forzatamente dalla paralisi e mi sveglio.


22 agosto 2024

Paralisi/lucido ore 16.15-16.45

Mi trovo in paralisi, provo ad alzarmi ma la presenza della solita entità parassita mi tiene bloccato. Riesco a proiettarmi fuori mentalmente, esco di casa ma mi trovo ancora in uno scenario di basso livello, confuso e opprimente. Dato che anche allontanandomi da casa le cose non sembrano migliorare, decido di tornare indietro ed affrontare direttamente l'entità. Rientro in casa e chiamo a gran voce l'entità, sfidandola ad uscire allo scoperto e mostrarsi col suo vero aspetto. Non ottengo nessuna risposta però, arrivano i p.o. di mia madre e mio fratello, i quali mi guardano perplessi per quello che sto facendo. Sono chiaramente dei p.o. marionetta, dico loro di allontanarsi altrimenti l'entità li userà contro di me e sarò costretto a colpirli. Si allontanano, chiamo ancora l'entità ma non succede niente, la cerco nella mia stanza ma ancora niente. Capisco che non è così che la troverò, in questo momento sono in uno scenario onirico di basso livello e probabilmente l'essere si starà facendo beffe di me, che sto sprecando tempo ed energie in questo modo, che è esattamente quello che vuole che io faccia. Mi lascio andare in paralisi ed ecco che ritrovo l'entità sopra di me, non ho però l'energia necessaria ad affrontarla in questo momento e mi trovo costretto a forzare il risveglio


28 agosto 2024

Lucido ore 23.00-5.00

Prendo lucidità non ricordo come, sono in una stanza che ricorda la stanza degli ospiti di casa mia al primo piano, che è anche la stanza in cui pratico yoga. C'è infatti un armadio con degli specchi, simile a quello che si trova lì nella realtà fisica. Tento di attraversare uno di questi specchi per teletrasportarmi altrove ma i primi tentativi falliscono. Vado più volte a sbattere contro lo specchio, il quale risulta solido come nella realtà fisica. Capisco che sarà più facile attraversarlo se evito di guardarlo mentre lo faccio, dunque distolgo lo sguardo dallo specchio e mi lancio contro di esso lateralmente. Stavolta funziona, ora mi trovo dall'altra parte dello specchio e mi metto ad esplorare. Verifico se gli elementi intorno a me sono gli stessi della stanza da cui vengo, magari disposti al contrario, ma dopo qualche occhiata mi rendo conto che sono in un luogo completamente diverso. Sono in una piccola stanza con degli scaffali pieni di roba di vario genere, la mia attenzione cade in particolare su alcuni pacchi di biscotti. Ne prendo uno e leggo più volte il nome scritto in grande in alto, ora ho dimenticato tale nome ma ricordo che era rimasto inalterato ad ogni occhiata. Qui il ricordo sfuma, più avanti invece mi trovo sdraiato in posizione supina e, nonostante io abbia gli occhi aperti, vedo delle immagini molto nitide che si formano davanti a me come fossero delle immagini ipnagogiche. Sono sorpreso di riuscire a fare questo pur tenendo gli occhi aperti, sento come se stessi entrando in un sogno lucido da sveglio, peccato che non mi rendo conto che stavo già sognando. In ogni caso mi alzo ed entro nella scena e mi comporto esattamente come in un sogno lucido, anche se in questo caso non saprei dire se posso considerarmi veramente lucido. In teoria lo sono perché so di stare sognando, al tempo stesso però credo di essere entrato direttamente dallo stato di veglia, cosa ovviamente non
vera. Cammino per le strade e mi guardo intorno senza però interagire con nessuno, ad un certo punto mi trovo ad un incrocio, guardo a destra e a sinistra, devo scegliere una direzione, alla fine opto per la destra,
da qui però il ricordo sfuma.


1 settembre 2024

Paralisi/Lucido ore 6.30-9.30

Sono nello stato intermedio, al momento giusto mi muovo, sono pesante e faccio un po' fatica ma riesco ad alzarmi. Esco dalla mia stanza e vado in salotto, il quale si presenta molto diverso da come è nella realtà fisica. Le pareti sono quasi completamente sgombre e c'è un televisore a tubo catodico a ridosso del muro che separa dal garage. C'è poi una grossa e vecchia radio appoggiata su un mobile sotto la finestra. La accendo e parte una canzone rock che non conosco, cerco di seguirla per capire le parole, il testo sembrerebbe essere in inglese. Poi parte un'altra canzone, genere completamente diverso adesso, il classico tormentone estivo, il cantante sembrerebbe essere J-Ax. Mi viene in mente di organizzare una festa a casa mia per creare un'atmosfera più allegra, visto che l'ambiente onirico dopo il distacco dal corpo è quasi sempre cupo e carico di un'energia pesante che spesso mi porto dietro anche allontanandomi da casa. Esco di casa e inizio ad invitare gente a caso per strada, incontro subito un gruppo di ragazze che inizialmente si mostrano perplesse ma poi accettano l'invito. Si aggiungono poi anche dei ragazzi, prima che la festa inizi però decido di andarmi a fare un giro e dico loro che li raggiungerò più tardi. Mi ritrovo su una spiaggia e mi metto a giocare un po' con la sabbia per stabilizzarmi, poi prendo il volo e decido di atterrare su un'isolotto vicino alla costa. Qui però il sogno si deforma e decade in una situazione caotica e priva di senso.


5 settembre 2024

Lucido ore 15.20-16.20

Prendo lucidità mentre sono a casa, esco in strada passando per il garage. Dopo aver percorso un tratto di strada insieme ad un gruppo di ragazzi e ragazze, mi rendo conto che è meglio separarmi da loro e proseguire da solo. Entro in una casa e dico loro di entrare in un'altra. La vista continua ad essere instabile, salgo le scale, prendo l'ascensore e attraverso corridoi e stanze, senza però avere chiaro in mente cosa fare. Ad un certo punto mi ritrovo in un appartamento in cui vive una signora anziana, la quale è seduta su una sedia in cucina. Entro poi in un ascensore ed inizio a scendere, ad un certo punto premo un pulsante per farlo fermare perché a quanto pare non ha intenzione di fermarsi da solo. Anche dopo averlo premuto passa qualche secondo prima che finalmente si fermi, da qui il ricordo sfuma.


6 settembre 2024

Lucido ore 21.00-9.00

Prendo lucidità mentre mi trovo a svolazzare in un bellissimo parco con alberi alti 10-15 metri, mi sposto in volo da un albero all'altro, toccando i rami di tanto in tanto. Ricordo di essere già stato qui altre volte (ricordo onirico) e penso che potrei usare questo luogo come base per le mie esplorazioni. Ad un certo punto atterro ed incontro mio fratello, il quale mi propone di andare a fare qualche tiro a canestro ai campetti di basket che si trovano qui vicino. Ora infatti vedo che la zona verso cui ci stiamo dirigendo somiglia molto ad un'area della mia città dove ci sono dei giardini pubblici con campetti di basket e calcetto. Raggiungiamo il campetto ma mi accorgo che è troppo piccolo per essere un campo da basket, anche i canestri sono più bassi e piccoli e di conseguenza anche il pallone. In pratica è tutto in miniatura, forse è un campetto per bambini, in ogni caso mi metto a fare qualche tiro a canestro, con il pallone che dopo un po' diventa una pallina da tennis. Convinco poi mio fratello ad andare al campo di calcetto, che troviamo già occupato. Qui le dimensioni del campo sono giuste, però vedo che i ragazzi che stanno giocando hanno fatto un campetto più piccolo al suo interno usando delle scarpe ed altri oggetti per delimitarlo. Mi accorgo poi che ad occupare il campo sono due gruppi separati, ciascuno utilizza solo una metà del campo. Incontriamo il mio amico G.F. che si trova fuori dal campo a guardare quelli che giocano. Mi dice che questo campo fa un po' schifo e infatti, ora che lo guardo meglio, vedo che nell'area intorno ad una delle due porte ci sono degli avvallamenti da cui si vede anche la terra sotto il manto sintetico. Addirittura c'è una buca profonda più di un metro, una ragazza qui presente commenta dicendo che si rischia seriamente di farsi male giocando qui. Io le dico che in realtà in questa dimensione non ci si può realmente fare male in maniera permanente, il dolore però si può sentire eccome, quindi meglio evitare comunque.

11 settembre 2024

Lucido ore 4.30-5.25

Mi sveglio, mi alzo e salgo al piano terra, qui ho un attimo di vuoto di memoria, dopodiché prendo lucidità e mi trovo ad entrare in un'immagine ipnagogica finché non diventa uno scenario onirico vero e proprio. Non che abbia fatto molta strada, visto che lo scenario in questione è il giardino di casa mia. Dopo qualche esercizio di stabilizzazione esco in strada ed entro nella casa di fronte per usarla come passaggio dimensionale. Qui incontro un uomo e una donna che però non sono i soliti inquilini di questa casa, ovvero Gianfranco e Luisa, sono infatti decisamente più giovani, sulla quarantina più o meno, e non gli somigliano per niente. Prima che io trovi una porta da cui uscire lo scenario si dissolve e poco dopo mi materializzo in un altro posto, che scopro essere un bagno. Mi trovo infatti davanti ad un lavandino, apro il rubinetto e mi sciacquo le mani come trucco per stabilizzarmi. Mi guardo allo specchio che si trova sopra il lavandino e vedo
che il volto riflesso non mi somiglia affatto, le immagini però sono ancora instabili e il riflesso si modifica di continuo. Esco dal bagno e mi rendo conto che sono in una specie di bar, esco in strada e cammino un po' guardandomi intorno, senza però un piano d'azione chiaro in mente. La zona è affollata e c'è un chiacchiericcio di fondo dal quale però riesco a mantenermi distaccato. Il problema è che poco dopo vengo raggiunto da alcune persone che mi parlano e rischio quasi di perdere lucidità, fortunatamente mi riprendo in tempo e raggiungo un punto isolato. Qui chiamo a gran voce la mia Guida Isabelle, dopo qualche istante lo scenario crolla e mi ritrovo poi in un luogo chiuso. C'è una donna dietro ad un bancone e un'altra alle mie spalle che inizialmente non vedo in faccia. Poi mi volto e vedo che è una bellissima ragazza dai capelli neri, lunghi e lisci e bellissimi occhi azzurri. Dall'aspetto in effetti somiglia alla mia Guida Isabelle, tuttavia
non percepisco minimamente la sua potente emanazione. Inoltre, durante un breve contatto tra di noi avverto una specie di piccola scossa che mi ricorda i contatti con entità tutt'altro che benevole. Complice una lucidità non ottimale però, decido di ignorare questo particolare, distratto come sono dalla sua bellezza. La tentazione di avere un contatto più intimo con lei è forte, iniziamo ad accarezzarci in maniera sensuale e quasi cedo a tale tentazione. Poi però torno in me e mi stacco da lei, avvertendo un po' di resistenza, altro segno non positivo. Ora mi rivolgo alla donna dietro al bancone, chiedendole di mostrarmi qualcosa di interessante. Lei allora mi mostra un video su un cellulare, io però non ho intenzione di perdere tempo a guardare video, voglio vivere l'esperienza in prima persona e glielo dico chiaramente. Lei allora mi invita a seguirla in un'altra stanza e viene anche la ragazza di prima. Quest'ultima si mostra contrariata ed offesa
per il fatto che ho interrotto bruscamente il nostro contatto intimo, anche questo è un comportamento tipico delle entità parassite.
Anche l'altra donna ovviamente non era certo lì per aiutarmi, le sue azioni erano chiaramente volte a farmi perdere tempo e lucidità, portandomi fuori strada. Avrei dovuto allontanarmi subito e provare a raggiungere un ambiente più elevato, dove avrei potuto incontrare delle vere Guide.
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15 settembre 2024

Lucido ore 5.30-8.20

Episodio 0:

Sono a casa nel seminterrato con i miei e in particolare con il p.o. di mia madre, con la quale parliamo della possibilità di rivivere ricordi del mio passato. Lei va a prendere delle vecchie foto di quando vivevamo ancora in Svizzera (ho vissuto lì fino a tre anni di età ) e me le mostra e nel frattempo prendo gradualmente lucidità. Le foto sono estremamente vivide e reali, tuttavia in esse non riconosco nulla della mia vita dell'epoca. Nella vita di veglia ho visto numerose foto di quando eravamo in Svizzera e ho anche dei brevi ricordi degli ultimi mesi vissuti lì prima di trasferirci in Italia. Quello che vedo ora in queste foto però non corrisponde minimamente a tali ricordi, è tutto completamente diverso, comprese le persone. Dico a mia madre che non voglio limitarmi a guardare fotografie ma piuttosto vorrei rivivere i ricordi in prima persona, come in un viaggio nel tempo. Le dico che ora sto andando a fare questo viaggio nel tempo e lei, come mi aspettavo, fa resistenza, cerca di convincermi a lasciar perdere e vedendo che insisto dice che verrà pure lei. Cerco di cambiare idea dicendo che queste sono cose che devo fare da solo ma lei non ne vuole sapere. So che non posso scappare perché tanto mi raggiungerebbe e otterrei solo di farla incazzare, facendola rivelare per quello che è in realtà, ovvero un'entità che ha assunto le sembianze di mia madre. A quel punto il rischio di mettere fine al lucido e ritrovarmi in paralisi sarebbe molto alto, meglio assecondarla per poi liberarmene con qualche sotterfugio. Usciamo in strada e dopo un po' entriamo in una delle case della zona. Io cerco di allontanarmi e andare nella direzione opposta alla sua ma lei non mi perde di vista un attimo. Ad un certo punto però
lei attraversa una porta per conto suo mentre io ne attraverso un'altra. Forse pensa che in ogni caso sbucheremo nella stessa stanza o comunque rimarremo nella stessa casa, come sarebbe logico supporre se ci trovassimo nella realtà fisica. Peccato che nei sogni non funziona quasi mai così, dopo aver attraversato la porta infatti guardo in direzione del punto corrispondente alla porta che il p.o. di mia madre ha attraversato e di lei non c'è alcuna traccia. La sua porta a quanto pare l'ha condotta altrove, perciò ora sono libero di andare in giro da solo senza interferenze da parte sua.
Proseguo per un po' ma poi il ricorso sfuma e si confonde tra i numerosi episodi in cui perdo e riprendo più volte lucidità. Ne riporto qui alcuni in ordine casuale, poiché da qui in avanti non riesco a riordinarli cronologicamente, fanno comunque tutti parte di un'unica esperienza.

Episodio 1: Festa in strada

Esco in strada e di fronte a casa mia trovo, a ridosso del marciapiede, delle persone che stanno allestendo una sorta di postazione musicale in occasione di una festa. Ci sono una trentina di persone e sembra debbano arrivarne altre, osservo da vicino la postazione e leggo una scritta che poi ho dimenticato. Tra le persone presenti noto una bella ragazza mora che gira con un cartello in mano, tenendolo in alto per mostrarlo alla gente. Si incammina verso l'incrocio e poi gira a sinistra, seguita da un gruppo di persone. Curioso di scoprire cosa ci sia scritto su quel cartello seguo quel gruppetto e li raggiungo. Quando la ragazza si volta leggo sul cartello una frase tipo "I belong to Jesus" (non sono sicuro che fosse proprio questa la frase ma sicuramente c'era la parola "Jesus". Penso dunque che possa trattarsi di un gruppo religioso ma poi leggo un altro cartello, portato da un ragazzo che cammina poco dietro la ragazza, che non ha nulla a che fare con la religione.

Episodio 2: Test di lucidità

Esco di casa e mi metto a camminare lentamente concentrandomi sulla percezione dell'ambiente circostante. Mi ricordo di richiamare alla mente delle nozioni della veglia per aumentare la mia lucidità, rispondendo a tre semplici domande prestabilite, ovvero: "che giorno è oggi? Cosa ho fatto ieri? Cosa ho in programma di fare oggi?". Rispondo correttamente alle prime due domande ma poi il ricordo dell'episodio sfuma.


Episodio 3: Fine della festa

Esco dal portone di casa mia e sento della musica provenire dalla strada, dallo stesso punto in cui prima c'era quella postazione per la festa. Quando esco in strada però vedo che, a parte le 2-3 persone che si occupano della musica, non c'è rimasto nessun altro a ballare, a quanto pare la festa è finita o sta per finire.


Episodio 4: Teletrasporto fallito

Sono a casa nel seminterrato e decido di attraversare il muro del sottoscala per teletrasportarmi altrove. Poggio l'indice della mano destra sul muro mentre sento mia nonna che mi chiama da sopra ma non mi faccio distrarre. Il dito inizia a penetrare e in pochi istanti entro nel muro con tutto il corpo. Sono nel buio totale e procedo a tastoni alla ricerca di qualcosa di solido a cui aggrapparmi. Trovo però un muro che riconosco come parte di casa mia, stacco dunque le mani e mi sforzo di non pensare a casa mia, dovrei concentrarmi su un altro luogo che conosco ma in questo momento proprio non me ne viene in mente nessuno. Come conseguenza di ciò mi materializzo sempre nel seminterrato, più o meno nel punto in cui ero partito.

Episodio 5: Sotterranei affollati

Entro in un edificio, giro per vari corridoi e stanze, vado solo verso dove c'è luce, onde evitare di ritrovarmi nel buio e ripartire dalla base. Scendo alcuni piani di scale e potrei scendere ancora ma mi fermo perché per il momento non voglio scendere nei Sotterranei. Ad un certo punto esco all'aperto e mi ritrovo in una specie di giardino, dove però è tutto molto strano e finto, anche le persone che incontro hanno un aspetto non del tutto reale, come se fossero dei manichini che camminano. Rientro nell'edificio e riprendo a girare per corridoi e stanze, finché non trovo nuovamente una scalinata che scende e decido di prenderla. Stavolta mi sento pronto per scenderei nei Sotterranei, vedo inoltre che non sono solo, ci sono un sacco di persone che scendono, perlopiù ragazzi e ragazzi adolescenti. Scendo qualche piano ed ecco che inizio a sentire la potente energia dei Sotterranei. L'ultima volta che sono sceso qui sotto ho affrontato e sconfitto uno dei Vampiri (in quel caso per la precisione si trattava di una Vampira) che nelle precedente occasioni mi avevano sbarrato la strada, aggredendomi, azzannandomi e succhiando la mia energia. E' la prima volta che ci torno dopo quell'episodio e sono curioso di vedere se e cosa è cambiato da quella volta. Una novità evidente è rappresentata sicuramente dalla presenza di tutti questi ragazzi e ragazze che scendono qui, unendosi ai già numerosi individui presenti. Non avevo mai trovato i Sotterranei così affollati, anche perché di solito le prime persone o esseri che incontravo tendevano ad aggredirmi, stroncando sul nascere la mia esplorazione. Raggiungo un corridoio, mi fermo un attimo e, come avevo fatto la volta scorsa contro la Vampira, espando la mia energia come deterrente contro eventuali aggressori. Qui osservo meglio le persone presenti e noto che molte di loro hanno tracce di sangue sul volto e sui vestiti, il che è decisamente inquietante ma non mi sorprende più di tanto visto il posto in cui mi trovo. In ogni caso per il momento non sembrano ostili e nessuno di loro sembra interessato a me. Mi sposto rapidamente in levitazione lungo il corridoio, rimanendo in posizione eretta, con i piedi sollevati di una ventina di centimetri dal pavimento. Raggiungo un'area un po' più ampia rispetto al corridoio di prima e qui mi fermo. Alla mia destra c'è una porta aperta che dà su un enorme sala piena di gente, saranno centinaia di persone. L'energia pesante di questo luogo non è facile da gestire, anche perché sto sognando lucido da un tempo abbastanza lungo e la mia energia inizia ad esaurirsi. Mi scollego volontariamente da questo ambiente, semmai ci tornerò un'altra volta per esplorarlo meglio quando avrò più energia a disposizione.

16 settenbre 2024


Lucido ore 3.15-5.10

Il supermercato

Prendo lucidità mentre sono a letto, mi alzo ed esco di casa in volo senza attendere che la vista si attivi. Mi fermo ad un certo punto e mi metto a tastare con le mani per aggrapparmi a qualcosadi solido, poi mi chino a sfregare le mani a terra. Inizialmente sento una superficie ruvida al tatto, probabilmente si tratta dell'asfalto della strada. Ad un certo punto, di colpo, appare uno scenario intorno a me, vedo ad una cinquantina di metri di distanza dei palazzi di colore verde tiffany, un colore decisamente insolito per degli edifici. A pochi passi da me invece c'è uno strano pacco e altre cose che sembrano del tutto fuori posto. Poi mi guardo meglio intorno e vedo che mi trovo in un supermercato molto grande, mi fermo ad una cassa dove ci sono esposti alcuni snack
tipo Mars e altri. Vedo una scritta messa soottosopra, riesco comunque a leggerla anche perché è tutto molto stabile, purtroppo però poi dimentico cosa ci fosse scritto. Alla cassa c'è una ragazza che assomiglia ad una mia vecchia compagna di classe al liceo. Senza che le dico niente mi chiede di prendere un pacchetto di chewing gum blu invece di quello nero, che ne è rimasto uno solo e lo vuole lei. Io non avevo intenzione di prendere né l'uno né l'altro a dire il vero ma faccio finta di niente e sto al gioco. Lei ora mi chiede se ho la tessera, anche qui non ho idea di cosa stia parlando ma continuo a stare al gioco e le dico che non ce l'ho. Lei allora mi dice che mio padre la usa sempre quando viene qui, io allora mi correggo dicendo che è scaduta essendo passato del tempo dall'ultima volta che è venuto qui. La ragazza mi dice allora che me ne farà una nuova e mi invita a seguirla. Poi ci sediamo ad un tavolo e qui il sogno si deforma, al suo posto ora c'è un uomo, gli faccio delle domande su questo posto ma mi dà risposte vaghe.
Poi mi ritrovo in un falso risveglio e dunque in un sogno normale in cui sono a scuola in classe e la prof sta estraendo dei numeri per sorteggiare gli alunni da interrogare. Deve interrogarne tre, estrae i primi due, come ultimo numero esce il 5, che a quanto pare sono io, rassegnato mi avvio alla cattedra, sapendo che probabilmente farò scena muta poiché sono del tutto impreparato.



22 settembre 2024

Lucido ore 7.00-8.45


Serie di episodi, molti dei quali instabili e caotici, riporto qui quelli un po' più stabili e coerenti.

Episodio 1:

Dopo aver vagato per un po', ad un certo punto mi isolo e dico ad alta voce: << Sé superiore, ora!>>Subito vengo sollevato da una potente energia dalla vibrazione piacevole. Mi lascio andare a questa forza e solo in un secondo momento mi viene in mente di chiedere qualcosa, un posto specifico in cui andare, qualcosa in particolare da fare. Troppo tardi perché pochi istanti dopo mi ritrovo già sdraiato sul letto. Mi alzo e tocco il letto, che intravedo nel buio. Esco dalla mia stanza, salgo le scale, attraverso il portone senza aprirlo e prendo il volo, qui però il ricordo sfuma.

Episodio 2:

Giro per le strade di un quartiere che ad un certo punto mi ricorda una zona della mia città, quella dove si trova la casa in cui abitava la mia defunta nonna paterna e dove ho vissuto anche io per circa un anno appena arrivato in Italia, prima di trasferirmi nella casa dove abito tuttora. Vado verso una palazzina ma avvicinandomi capisco che l'ingresso non è su questo lato, faccio dunque il giro ma qui lo scenario crolla.

Episodio 3:

Giro per le stanze di una casa, incontro varie persone, tra cui un bambino. Trovo una porta, la apro e ne trovo subito un'altra sulla sinistra, apro anche questa
ma qui di nuovo lo scenario si dissolve.

Episodio 4:

Mi ritrovo ad un certo punto nel buio e cerco di aggrapparmi a qualcosa di solido per materializzarmi da qualche parte. Inizialmente però non trovo niente pur tastando per almeno un minuto, provo allora a sfregare le mani a terra e riconosco subito il pavimento di casa mia al tatto. Stacco subito le mani e mi sposto velocemente con l'intenzione di allontanarmi da casa mia. Riprendo poi a tastare nel buio e ad un certo punto sento al tatto qualcosa di indefinito. Poi apro il rubinetto di un lavandino e mi sciacquo le mani con l'acqua fresca. La sensazione è reale ma la vista ci mette ancora un po' ad attivarsi. Quando finalmente la vista si attiva esco dal bagno e vedo che mi trovo in una casa, il ricordo però da qui sfuma.

Episodio 5:

Volo nei dintorni di casa mia in direzione di alcuni palazzi che non esistono nella realtà fisica, in quel punto infatti dovrebbe essere tutta campagna. Penso che potrebbe essere interessante fermarsi lì ed esplorare l'area. Decido dunque di fermare il volo, che è molto veloce in questo momento, e per farlo punto una gamba verso uno dei palazzi con l'intento di fermarmici contro. Quando lo raggiungo il mio piede sinistro impatta su un balcone fermando così il volo a super velocità, che senza un ostacolo sarebbe proseguito fino a far crollare lo scenario. Tuttavia poco dopo crolla lo stesso.


24 settembre 2024

Lucido ore 4.00-5.10

Prendo lucidità non ricordo come, ad un certo punto mi sveglio in una versione alternativa della mia stanza, su un letto che non è il mio e che si trova al centro della camera. Su quello che dovrebbe essere il mio letto invece ci sono dei fogli con degli appunti sulla rivoluzione francese. Esco dalla mia stanza e prima di andare di sopra mi fermo nella zona computer, osservo degli oggetti su delle mensole, trovo dei peluches di vario genere, uno di questi è una giraffa (ne ho uno simile nella realtà fisica) l'altro invece è una specie di goblin. Dando rapide occhiate agli oggetti e tornando poi su di essi vedo che rimangono al loro posto e inalterati. Esco in strada e inizio a destabilizzarmi, lo scenario crolla e ora sono nel buio totale. Non sono però ancora del tutto scollegato dallo scenario, perché chinandomi a sfregare le mani sento ancora chiaramente l'asfalto al tatto. Poco dopo la vista si riattiva ma ora sono in un luogo chiuso, molto ampio ma quasi completamente deserto. Mi avvicino a dei distributori automatici di snack e bevande, poco più in là vedo invece degli inservienti dietro ad un bancone. In un primo momento penso di prendere qualcosa da mangiare o bere ma poi ci ripenso e proseguo alla ricerca di un passaggio verso un altro luogo. Apro due porte, dietro entrambe trovo dei piccoli bagni, il secondo però ha una finestra e la apro con l'intenzione di uscire da lì, poi però rinuncio perché vedo che fuori è completamente buio. Uscendo dal bagno trovo una scalinata che prima non c'era o non avevo notato. Salgo un piano, mi ritrovo finalmente all'aperto ed è giorno, da qui però il ricordo sfuma.
May my heart be my guiding key
Hari
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6 ottobre 2024

Lucido ore 5.30-8.15

Prendo lucidità ad un certo punto non ricordo come. Esco in strada e con me c'è anche il mio amico D.R., è il crepuscolo e vedo uno spicchio di luna in cielo. Faccio un pezzo di strada con il mio amico ma poi mi ricordo del mio piano d'azione e gli dico che devo proseguire da solo. Lui inizialmente non vuole andarsene, dunque gli dico di raggiungere un suo amico che si trova a camminare lungo la stessa strada ma qualche decina di metri più avanti, così non rimarrà da solo. Il mio amico tuttavia continua ad insistere nel voler rimanere e nella discussione che si crea mi destabilizzo, il sogno crolla e perdo temporaneamente lucidità. In seguito riprendo lucidità mentre mi trovo sul davanzale di una finestra della palazzina, ad un'altezza di almeno quattro piani. Mi lascio andare e allargo le braccia per rimanere sospeso a mezz'aria, ho un accenno di vertigini dovute all'altezza ma ormai ho abbastanza esperienza per gestire questa emozione. Rimango per
qualche istante a svolazzare, godendomi il panorama, da quassù si vede gran parte della mia città ed il mare. Mi ricordo del mio obbiettivo di entrare in contatto con una qualche entità disincarnata che si trovi in difficoltà ed aiutarla a tirarsi fuori dalla sua situazione. Lo scenario crolla quasi subito e mi ritrovo nel buio, qui chiedo ad alta voce di incontrare una Guida che mi accompagni dove c'è bisogno di aiuto. Dopo qualche istante mi materializzo in un altro luogo, un cortile che gira intorno ad un edificio basso, con il mare in lontananza alla mia destra, un ambiente tranquillo e piacevole. Faccio il giro della struttura e vedo molte persone, soprattutto all'interno dell'edificio, sedute a dei tavoli a mangiare, bere e chiacchierare. Tra di loro scorgo anche i miei genitori, seduti a due tavoli diversi. Mio padre è seduto ad un tavolino per due e sta parlando con qualcuno seduto di fronte a lui. Mia madre invece è ad un tavolo più grande con 7-8 persone. Tra tutte queste persone comunque nessuna di loro ha l'aspetto e l'emanazione di una Guida, provo allora a chiedere ad alta voce e mi risponde una ragazza dai capelli lunghi, scuri e un po' mossi, dicendomi che al momento non ci sono Guide qui. La ragazza, sebbene nemmeno lei abbia l'emanazione tipica di una Guida, sembra comunque sapere qualcosa di questo posto, così mi metto a passeggiare e conversare con lei. Ad un certo punto la ragazza riconosce in mezzo ad un gruppo di persone che chiacchierano in piedi all'ingresso dell'edificio un ragazzo e me lo indica, dicendomi che lui è una delle Guide. Le dico che non ho intenzione di disturbarlo adesso, dato che sicuramente viene da una giornata lunga ed impegnativa trascorsa a recuperare persone. Comunque decide di presentarmelo e lui, vedendomi, prende per un istante le sembianze di un ragazzo che conosco, ex compagno di calcio di mio fratello e fratello di un mio ex compagno di calcio.
Dice qualcosa proprio in riferimento ai nostri trascorsi calcistici, per farmi capire che mi ha riconosciuto, poi si mette a parlare con altre persone. Ora sono di nuovo all'interno dell'edificio con la ragazza di prima, le dico che ho visto il mare appena arrivato qui e le chiedo se c'è anche una spiaggia. << Certo che c'è >> mi risponde lei, al che le chiedo se possiamo andarci, e lei: << a quest'ora? >> Questa risposta mi sembra strana, come mai si preoccupa del tempo in questo posto? Le dico che pensavo non esistesse il tempo qui, perlomeno non come lo intendiamo noi nella realtà fisica. Ammetto anche però che quando sono arrivato era giorno e ora siamo al crepuscolo e che dunque c'è anche qui una sorta di alternanza giorno-notte e le chiedo come funziona. Lei mi dice che siamo limitati dalla stabilità di questo ambiente, forse intende dire che in un ambiente così stabile e reale vengono simulate le condizioni esistenti nel piano fisico, di conseguenza
anche lo scorrere del tempo, almeno in una certa misura. Qui la mia energia è agli sgoccioli e lo scenario inizia a dissolversi
, mentre si dissolve rifletto sul fatto che è un bene che sia così stabile e coerente perché ciò rende possibile l'esplorazione.

10 ottobre 2024

Lucido ore 00.00-4.45

Sistema di protezione automatico

Entro in un edificio, salgo una rampa di scale scarsamente illuminata e ad un certo punto realizzo di stare sognando. In cima alle scale vedo un'apertura senza porta alla mia destra ed inizio a percepire l'energia tipica dei Sotterranei. La cosa è insolita perché in genere percepisco quell'energia quando scendo le scale, non quando salgo. Attraverso l'apertura ed accedo ad un'ampia sala, anche questa con poca luce. Subito vedo arrivare qualcuno da dietro un angolo della parete opposta, intravedo una luce rossa e percepisco una presenza minacciosa, deve essere uno dei Vampiri. L'ultima volta che ho affrontato uno di quegli esseri ho avuto la meglio e pensavo che non si sarebbero più presentati. In ogni caso dovrei essere in grado di tenerlo a bada, se non fosse che mi sono trovato qui all'improvviso, in maniera del tutto inaspettata, in una notte in cui non pensavo nemmeno che avrei avuto un'esperienza lucida. Ieri sera infatti sono andato a dormire tardi dopo una partita di calcetto, per cui essendo fisicamente piuttosto stanco ed avendo poche ore di sonno a disposizione mi ero messo a letto con l'unico intento di riposare il più possibile. Nel sogno inoltre mi ricordo di questo dettaglio e la reazione istintiva non appena mi vedo arrivare contro quell'essere è di tornare indietro, poiché penso di non avere abbastanza energie per affrontarlo. Mi volto dunque e riattraverso l'apertura e immediatamente me ne pento, so per esperienza che quello che ho appena fatto è un segnale di debolezza da parte mia, che mi ha appena trasformato in una preda per quel Vampiro. L'unica volta in cui ho avuto la meglio contro uno di quegli esseri è stato quando l'ho affrontato a viso aperto, dimostrando di non aver paura. Con loro, e in generale in questo luogo misterioso che chiamo Sotterranei, basta la minima esitazione per essere sopraffatti. Ne ho avuto prova più volte, e così è anche questa volta, quando provo infatti a tornare nella sala, intenzionato stavolta ad affrontare il Vampiro, è ormai troppo tardi. Una forza invisibile mi tira da dietro e in un istante mi ritrovo in paralisi sul letto. Qui decido di forzare subito il risveglio, prima di cadere preda di un attacco di quella sgradevole entità. Ripensandoci tuttavia è possibile che in questo caso fossi quantomeno riuscito a scampare all'aggressione, altrimenti avrebbe dovuto essere più difficile uscire dalla paralisi. Inoltre mi viene da pensare che la forza invisibile che mi ha tirato indietro nel corpo fosse una sorta di sistema di protezione, proprio per evitare di venire assalito dal Vampiro. E' possibile che questa forza si attivi nel momento in cui io ho un'esitazione nell'addentrarmi in luoghi oscuri e potenzialmente pericolosi. Non è la prima volta che accade qualcosa del genere, il sistema a quanto pare funziona quando il Vampiro, o qualunque altra entità ostile, non mi ha ancora raggiunto. In questo caso dopo essere tornato indietro ho poi cambiato idea ma evidentemente era troppo tardi, la protezione automatica era già scattata e non c'è stato modo di disattivarla, anche perché è accaduto tutto in pochi istanti.


12 ottobre 2024

Lucido ore 7.15-8.10

Entro nel sogno partendo da un'ipnagogica, mi ritrovo nella sala pesi di una palestra e mi aggrappo a dei macchinari per rendere stabilizzarmi nello scenario. Esco dalla sala e mi ritrovo in un corridoio, l'idea è quella di isolarmi dalla confusione e trovare un passaggio verso un ambiente più elevato. L'impresa si rivela più ardua del previsto perché c'è un tizio che mi segue e mi disturba. Dopo qualche tentativo riesco finalmente a liberarmene ed a raggiungere un punto isolato. Esco così dallo scenario e mi ritrovo in paralisi con la solita entità che mi tiene bloccato. Le dico di andarsene e in pochi istanti svanisce e sono libero di muovermi, mi alzo, vado di sopra e qui inizia la tipica serie di episodi. Come spesso accade, faccio fatica a riordinarli cronologicamente.

Episodio 1: Lupi davanti casa

Esco in strada, incontro dei lupi vicino al muro di recinzione, mi vengono incontro minacciosi ma li respingo usando l'Intento. Proseguo lungo la strada e li ritrovo più avanti intenti a sbranare un animale di dimensioni medio-piccole, forse un gatto. Poi li tolgo dalla strada dando una schicchera in aria che li fa volare e atterrare sul muro di recinzione di una villa alla mia sinistra, per la gioia di chi ci abita, che ora rischia di ritrovarseli in casa :D.

Episodio 2: La fogna

Mi ritrovo in un luogo chiuso, sporco e lugubre, con pareti e pavimento in mattoni rossi. Ci sono addirittura dei topi morti, potrebbe essere una rete fognaria, mi chiedo come sono arrivato in questo posto. Trovo una piccola finestrella in alto, la rompo e allargo con le mani l'apertura, riuscendo così ad uscire. Mi ritrovo però nel buio e da qui non ricordo altro.

Episodio 3: Il confine del mio quartiere

Esco di casa in volo, ho scarso controllo del volo e sono costretto a fermarmi ed atterrare su un tavolo. Esco poi in strada a piedi e mi dirigo verso una delle ville sul lato destro della strada. Entro nel giardino e vedo dalla parte opposta, dritto per dritto, un altro cancello, sulla sinistra della casa. Decido però di non andare in quella direzione, mi reco invece sul lato destro della casa e proseguendo trovo un altro cancello, che attraverso. La strada in cui mi trovo ora non è molto diversa da quella che si trova lì nella realtà fisica, non ho cambiato scenario, sono ancora nel mio quartiere. Percorro la discesa fino in fondo e raggiungo la via perpendicolare, al di là della quale c'è uno spazio di sterpaglie, prima di uno dei due torrenti che attraversano la città. In questo sogno, così come nella realtà fisica di fatto questo torrente costituisce una sorta di confine naturale per il quartiere in cui vivo, oltre il corso d'acqua infatti c'è solo campagna. Il cielo è nuvoloso ma non sembra promettere pioggia, c'è silenzio e calma piatta, non sembra esserci nessuno nei paraggi. << C'è qualcuno? >> chiedo ad alta voce, senza ottenere alcuna risposta. Vedo poi delle luci dietro ad un tendone in mezzo alle sterpaglie a pochi metri dal torrente, sento anche delle voci provenire da lì. Prima di poter indagare però mi destabilizzo e perdo il contatto con lo scenario.


Episodio 4: Il passaggio nel muro

Sono in una casa con altre persone, voglio teletrasportarmi altrove e mi ricordo dell'opzione di aprirmi un passaggio nel muro disegnandolo con il dito. Traccio dunque un rettangolo sulla parete, incidendolo con il dito che affonda in essa per circa un centimetro, poi spingo via la porzione di muro tagliata facendola cadere a terra. Ora il passaggio è aperto, solo che dall'altra parte c'è troppa poca luce. Attendo un po' che si illumini e nel frattempo lo allargo per poterci passare meglio. Quando decido di attraversarlo mi ritrovo in uno stretto cunicolo e sono costretto ad arrampicarmi su degli oggetti accatastati per raggiungere l'uscita che si trova in alto. Una volta giunto all'esterno mi accorgo che mi trovo in un punto rialzato, a qualche metro dal suolo, qui però il ricordo sfuma.


Episodio 5: Passeggiando tra la folla

Mi trovo a camminare lungo il viale principale della mia città, è molto affollato e caotico e visto che ho subito già qualche aggressione o molestia da parte di personaggi onirici ed entità (si tratta per lo più di episodi brevi e confusi che ricordo vagamente e non ho riportato qui), mi ricordo di espandere la mia energia, per scoraggiare eventuali aggressori. Probabilmente in questo caso non era nemmeno necessario, poiché mentre cammino in mezzo alla folla non avverto alcuna presenza ostile. Alcuni tuttavia sembrano guardarmi incuriositi o perplessi, vedendomi camminare con le braccia leggermente allargate, posizione che assumo quando voglio espandere la mia energia.


20 ottobre 2024

Paralisi ore 0.30-6.30

Mi ritrovo in paralisi nella morsa dell'entità parassita, cerco di mantenere la calma e dopo un po' riesco ad alzarmi e salire al piano terra, per poi uscire di casa. Dopo aver percorso un pezzo di strada però mi sento ancora il parassita appiccicato addosso. Mi fermo e provo a togliermelo di dosso ma ottengo solo di ritrovarmi di nuovo in paralisi sul letto. Qui forzo l'uscita dalla paralisi e rimango qualche istante in quel "limbo" sottile in cui posso ancora decidere di riprovare, stavolta però alla fine decido di svegliarmi.

22 ottobre 2024

Paralisi/falso risveglio ore 4.00-5.30

Cammino lungo una strada del mio isolato, sotto la pioggia, e tocco le macchine parcheggiate per stabilizzarmi. Indosso un giubbotto con il cappuccio, il quale mi si restringe sempre di più sul volto, riducendo il mio campo visivo fino ad oscurarlo completamente. Qui mi sveglio in una stanza che non è la mia, si tratta dunque di un falso risveglio ma non me ne rendo conto e continuo a credere di essermi svegliato fisicamente. La stanza è molto grande e spaziosa, completamente diversa dalla mia e da qualunque altra stanza in cui mi è capitato di dormire, eppure non mi sfiora minimamente il pensiero che possa trovarmi ancora in un sogno. Dopo un po' mi corico di nuovo per riaddormentarmi per il riposino pomeridiano (nel sogno è pomeriggio). Qualche istante dopo mi ritrovo in paralisi e prendo lucidità, c'è però l'entità parassita che mi stringe nella sua morsa, sento quella sgradevole sensazione di umidità e i versi animaleschi che emette. Forzo l'uscita dalla paralisi e mi sveglio.


27 ottobre 2024

Lucido ore 5.30-7.30

Varchi nei muri

Prendo lucidità nello stato intermedio, mi alzo dal letto ed esco di casa rapidamente, prima ancora che la vista si attivi. Cammino sfregando le mani sul muro di recinzione di una villa alla mia destra finché la vista non si attiva. Entro nel cortile di una delle ville ma non entro in casa, bensì attraverso l'area esterna e raggiungo il muro di recinzione sul lato opposto. Incido sul muro un quadrato, poi lo spingo facendolo cadere e aprendo quindi un passaggio. Lo attraverso strisciandoci dentro e sbuco in un'altra città, anche il momento della giornata è cambiato, ora è giorno mentre prima era notte. Mi trovo in una piazza mediamente affollata, osservo le persone e noto che ce ne sono molte dai tratti orientali, forse del sud-est asiatico. A giudicare dall'architettura degli edifici però non sembra affatto di essere in quell'area del mondo, bensì in un qualche paesino italiano. Tra tutte queste persone non posso fare a meno di notare in particolare una ragazza molto carina, anche lei dai tipici tratti orientali. Tuttavia non mi fermo ad interagire con nessuno, anche perché tutte queste persone sono riunite in gruppi, piccoli o grandi che siano, nessuno si trova da solo. Raggiungo ora una strada in pendenza che interseca la piazza, il flusso di persone prosegue sulla destra, lungo la discesa, mentre sulla sinistra è praticamente deserta. In mezzo alla gente sulla destra scorgo anche mia madre, segno che non mi sono allontanato molto dalla base. Capisco che è il caso di isolarmi e raggiungere un livello più elevato, prima però sento il bisogno di esplorare ancora un po' questo ambiente. Invece di imboccare subito la salita dunque, torno indietro e mi imbatto in un locale con un insegna luminosa lampeggiante, da cui proviene della musica da discoteca. Entro nel locale, l'interno non è particolarmente grande e c'è poca gente, tra cui un gruppo di 4-5 uomini che ballano. Incontro anche il
mio amico A.T., seduto ad un tavolo, lo saluto e scambio due parole con lui. Poi un tizio, che qualcosa mi dice essere il proprietario del locale, viene a chiamarlo e lo invita a seguirlo fuori. Li seguo a mia volta ma una volta usciti me ne vado per conto mio, ho già perso fin troppo tempo, è ora di prendere una strada isolata che possa condurmi in uno scenario più elevato. Percorro una salita e raggiungo una lunga e larga scalinata. Inizio a salirla aggrappandomi al corrimano sul lato destro, sembra non finire mai, inoltre ho in mano un giacchetto che risulta un po' ingombrante ma che per qualche motivo non sono disposto a lasciare. Arrivato in cima alla scalinata mi trovo davanti delle sbarre metalliche orizzontali che mi bloccano il passaggio. Provo a scavalcare ma come al solito faccio grande fatica a compiere questa azione nei sogni. Mi riesce più facile abbattere la barriera, così facendo raggiungo un terrazzino circondato da edifici. Qui però non sono solo, ci sono due ragazzini che oltretutto vengono pure ad infastidirmi. Mi chiedono 15 euro, io in un primo momento penso di darglieli così da liberarmi di loro senza arrivare allo scontro, tanto qui i soldi non mi servono e comunque posso farli comparire a volontà tirandoli fuori dalle tasche. Metto le mani in tasca ma qui cambio idea, poiché sarebbe un segnale di debolezza da parte mia che potrebbe sortire l'effetto opposto. Nel momento in cui decido di non dare i soldi a quei due, senza che io faccia alcunché, loro scappano via terrorizzati. Sono dunque solo adesso ma questo posto non mi sembra ancora quello adatto, perciò mi sposto ancora e raggiungo un punto che sembra più appartato. Qui mi rivolgo al cielo, chiedendo di essere trasportato in un ambiente più elevato, dove io possa incontrare delle Guide. Subito vengo sollevato da terra e lo scenario si dissolve, mi sento trasportare e dopo un po' inizio a tastare per aggrapparmi a qualcosa di solido. Inizialmente sento una superficie morbida sotto di me e, temendo che possa essere il mio letto e quindi di ritrovarmi a partire dalla base, faccio uno scatto in avanti con l'intenzione di allontanarmi il più possibile. Ora inizio a sentire al tatto quella che sembra la parte superiore di un muro di recinzione, dopo qualche istante mi materializzo
ma il ricordo qui è troppo vago. Successivamente riparto dal letto e ripeto lo stesso procedimento di prima. Apro un varco in un muro come prima, stavolta mi ritrovo in un cunicolo in cui devo strisciare per raggiungere l'apertura sul lato opposto. Una volta uscito mi ritrovo in una città che qualcuno mi suggerisce essere la stessa di prima. Noto però che non ci sono asiatici stavolta, forse avevo ragione a pensare che non fosse una città orientale e che quelli che ho visto erano turisti. La mia lucidità qui comunque è calata notevolmente e mi perdo in attività inutili finché non si esaurisce del tutto.

30 ottobre 2024

Lucido/paralisi ore 3.15-5.25

Contatto con entità anglofona

Prendo gradualmente lucidità mentre salgo una rampa di scale e mangio del miele con il cucchiaino, convincendomi che mi darà energia per mantenere il lucido più a lungo. Giunto in cima alle scale esco da una porta e mi ritrovo su un balcone, mi sollevo in levitazione ed inizio a volare tra i palazzi. Mi godo per un po' il volo, le sensazioni sono molto vivide e reali, soprattutto il vento che mi sferza il viso. Ad un certo punto decido che è ora di atterrare ed esplorare a piedi. Atterro in un'area extraurbana con alcuni edifici bassi di cui non mi è ben chiara la funzione. Non mi soffermo ad indagare, bensì cerco di raggiungere un centro abitato dove ci sia qualcuno con cui interagire. Riprendo dunque di nuovo il volo, stavolta solo per spostarmi verso la città e poi atterrare e proseguire a piedi. Raggiungo una zona periferica di un centro abitato in cui noto subito un locale con un insegna luminosa. Qui però cambio idea e decido che voglio subito incontrare una Guida e farmi accompagnare in un ambiente più elevato. Per farlo penso sia meglio evitare luoghi affollati, così mi dirigo verso una strada extraurbana in salita. Mentre la percorro però perdo temporaneamente lucidità. In seguito torno in me ma ormai il sogno è decaduto in uno scenario onirico confuso e privo di senso, decido perciò di uscire ed andare in OBE ed esprimo l'intento di contattare un defunto che abbia bisogno di aiuto. Mi ritrovo però bloccato in paralisi e percepisco una presenza alle mie spalle. Provo con un approccio amichevole, chiedendo a questa presenza se e come posso esserle di aiuto ma come risposta ottengo solo dei versi indefiniti. Inizio a pensare che possa trattarsi nuovamente dell'entità parassita ma nel dubbio decido di continuare con questo approccio. Chiedo come si chiama e mi risponde ma non riesco a capire cosa dice, al che le chiedo più volte di ripetere. Continuo a non capire, mi sembra vagamente che stia parlando in inglese ma la sua voce mi arriva troppo distorta. Provo di nuovo a chiedere come posso aiutarla ma la risposta è ancora una volta confusa e l'unica parola che mi sembra di riconoscere è "inside". Non ho idea di come interpretare tutto questo, inoltre ora mi sento toccare sulla nuca e ad un certo punto sento anche uno strano rumore in quello stesso punto. Non saprei come descriverlo, dura un istante ed è qualcosa di metallico/elettrico, simile a quello che si sente quando si collega un cavo ad un dispositivo. Sento proprio una leggera vibrazione elettrica sulla nuca, all'altezza dell'osso occipitale o poco al di sotto. La cosa mi disturba, le sensazioni sono tutt'altro che positive, decido dunque di interrompere il contatto e forzare il risveglio.

1 novembre 2024

Lucido/paralisi/falso risveglio ore 5.00-7.30

L'ennesimo impostore

Sto salendo delle scale all'interno di un edificio e prendo gradualmente lucidità. Arrivo all'ultimo piano e qui trovo una porta, mi fermo per qualche istante e richiamo alla mente il mio obbiettivo. Esso consiste nell'incontrare una persona specifica, una ragazza incontrata in un'esperienza di sette anni fa esatti, il 1 novembre 2017. Ho fatto diversi tentativi di incontrarla di nuovo, finora tutti falliti, ed ogni tanto ci riprovo. Mi convinco che quando aprirò la porta troverò questa ragazza. Apro la porta, esco su un terrazzo e in effetti trovo una ragazza girata di spalle, appoggiata al parapetto alla mia destra. Si volta, è molto bella, capelli scuri, occhi azzurri, non sento però quella particolare emozione che avevo provato quella volta. Non sono se sia lei, in ogni caso decido di darle una possibilità, le do un bacio rapido sulla bocca per poi ritrarmi e lei non la prende bene. Si mostra offesa, mi lancia un'occhiata come per dire << Ma come?
Abbiamo già finito? >> Percepisco la sua delusione e la sua frustrazione, e qui dovrei capire una volta per tutte che non è la persona che stavo cercando. Questo è il tipico comportamento delle entità parassite che prendono sembianze umane, inizialmente si mostrano sorridenti, gentili (e seducenti se hanno l'aspetto di belle ragazze) ma al mio primo cenno di distacco gettano subito la maschera, mostrando la loro vera natura. La mia lucidità tuttavia non è delle migliori e mi lascio convincere a baciarla di nuovo, stavolta non mi ritraggo subito e finisco per cadere nella sua trappola. Lo scenario crolla e mi ritrovo in paralisi con l'entità appiccicata addosso. Riesco ad alzarmi ed uscire di casa ma mi sento ancora pesante, come se l'entità mi trattenesse a distanza.
Perdo poi lucidità e in seguito mi ritrovo in un falso risveglio, sono su un letto in una stanza che non è la mia. Accanto al letto c'è un'ampia vetrata, al di là della quale si vedono alberi scossi da un forte vento. Mi arrivano poi delle visioni che credo essere immagini ipnagogiche in dormiveglia, dunque attendo che si trasformino in uno scenario onirico vero e proprio, senza rendermi conto che sono già in un sogno. La cosa si ripete più volte finché ad un certo punto quasi realizzo di essere in un falso risveglio. Mi tiro su e sto per scendere dal letto ma qui mi viene il dubbio, penso: << forse mi sono svegliato fisicamente >> e alla fine mi rimetto giù, convinto di essere sveglio nella realtà fisica. Un vero peccato perché, come in tutti i falsi risvegli, lo scenario era estremamente stabile e reale, senza bisogno di applicare tecniche di stabilizzazione, praticamente una realtà fisica parallela.

3 novembre 2024

Lucido ore 7.00-8.20

Parco con edifici antichi

Mi alzo dal letto ed esco dalla mia stanza con la vista già attiva, esco dal portone e lo richiudo a chiave. Qui trovo un alberello con le lucine di Natale, poi vedo che la cosa si estende in alto e lungo tutto il vialetto che porta il cancello, con una siepe su un lato piena di lucine. Esco in strada e mi metto a correre per sfuggire ad una mia collega di lavoro e un'altra persona indefinita che mi stanno seguendo per non so quale motivo. Salto sopra le macchine in transito, poi prendo il volo e mi allontano liberandomi definitivamente dai due p.o. disturbatori. Attraverso un'area molto affollata e trafficata, entro in un edificio e vado alla ricerca di una porta da cui uscire per raggiungere un nuovo scenario. Entro in una stanza dove però c'è solo una piccola finestrella in alto, entro poi in un'altra stanza con dei bambini che giocano e inizio ad incidere con il dito un passaggio nel muro. Aperto il passaggio lo attraverso ma mi ritrovo ancora al chiuso, attraverso una porta e raggiungo l'ennesima stanza chiusa. Stavolta però c'è una tenda sottile e quando la sposto mi ritrovo finalmente all'aperto. Sono in un parchetto, con una
panchina poco più avanti sulla destra, sulla quale sono seduti dei ragazzini e ragazzine dalla carnagione olivastra. Sulla sinistra invece c'è un altro ragazzino che gioca con un tubo dell'acqua che parte da una fontanella, schizzandola verso i ragazzini sulla panchina. Vado da lui e gli dico di chiudere l'acqua, afferro il tubo e lui lo lascia all'improvviso facendomi schizzare l'acqua in faccia. Chiudo il rubinetto e me ne vado, ma nel frattempo il ragazzino torna verso la fontanella e probabilmente la riapre. Ora raggiungo un parco più grande che si sviluppa in lunghezza, intorno ci sono palazzi e palazzine, mentre nel parco stesso c'è un piccolo edificio dall'architettura insolita. In fondo al parco vedo invece un edificio più grande, anche questo dall'architettura molto particolare e antica. Ad un certo punto vedo un gatto arancione su un tavolo, lo prendo e lo accarezzo mentre cammino, poi lo lascio andare. Incontro ora un uomo al quale chiedo informazioni su questo posto. Mi dice che è stato creato dopo che i conquistadores spagnoli sono arrivati nelle Americhe a sterminare le popolazioni indigene. I nativi si sono dunque stabiliti qui (lui non lo specifica ma suppongo intenda che sono approdati qui dopo essere morti). Alcune costruzioni che ho visto in effetti potevano essere riconducibili alle civiltà precolombiane, lo faccio notare al tizio, chiedendogli se hanno costruito loro l'edificio verso il quale ci stiamo dirigendo, quello in fondo al parco, e lui mi risponde che l'hanno trovato già lì quando sono arrivati. Entriamo in questo edificio e qui vedo gente che prepara da mangiare, mentre il tizio continua a parlarmi delle attività di questo posto. Qui l'uomo non ha più un volto definito e indossa una specie di cappuccio o velo scuro. Gli parlo poi di quelle persone che dopo la morte rimangono bloccate per svariati motivi e della possibilità di recuperarli ed accompagnarli in un posto migliore. Gli chiedo se sa di cosa sto parlando e lui risponde di sì e che se voglio può farmi parlare con una di queste persone che sono passate per quello stato di blocco prima di approdare qui. Nel frattempo siamo usciti dall'edificio, gli faccio altre domande ma lui viene fermato da altre persone che gli chiedono cose, e non può rispondermi al momento. Qui l'esperienza inizia a perdere coerenza, mi arrivano però informazioni su una donna che è stata molestata o addirittura violentata per anni da un tizio e che, a causa del trauma derivato da quello che aveva subito, alla sua morte (forse avvenuta per suicidio ma questo dettaglio non è molto chiaro) si era ritrovata bloccata per un certo periodo in un luogo oscuro.
Mi sembra di capire che anche l'uomo che la violentava ora si trova qui ma non ne sono certo perché ormai lo scenario è crollato e le informazioni mi arrivano in maniera sempre più confusa.
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13 novembre 2024

Lucido ore 2.45-5.00

La ragazzina furiosa

Prendo lucidità nello stato intermedio, mi alzo dal letto ed esco dalla mia stanza. Sto per andare verso le scale ma, vedendo che la vista è già attiva e che c'è abbastanza luce, decido di passare dal garage stavolta. Mentre attraverso il garage sento vibrando il mio smartband come quando imposto il timer e penso che stia vibrando anche nella realtà fisica, cosa che rischierebbe di farmi svegliare. In realtà mi dimentico che in questo momento non ce l'ho al polso, dato che me lo tolgo sempre per andare a dormire e lo lascio sul comodino. In ogni caso non c'era motivo perché vibrasse, dato che non avevo impostato nessun timer. Esco in strada e mi metto a fare delle giravolte su me stesso per stabilizzare, ruoto prima in un senso poi nell'altro. Tutto diventa estremamente stabile e reale, mi guardo intorno e vedo alcune persone che passeggiano per strada, altre invece si trovano nei cortili delle case, indaffarate in varie attività. Ad un certo punto
mi imbatto in una pozzanghera larga oltre mezzo metro e profonda almeno una decina di centimetri. Penso di metterci i piedi dentro per verificarne il realismo ma poi ci ripenso perché mi sento osservato ed è meglio evitare di fare cose che attirino troppo l'attenzione. Proseguo a piedi e raggiungo un quartiere che non appartiene alla mia città, leggo insegne di negozi e locali, tra i quali trovo anche un McDonald. Proseguo e mi ritrovo in un'area in cui i palazzi sono tutti uguali, molti di essi sono circondati almeno in parte da impalcature. Più avanti mi imbatto in un altro McDonald e accanto ad esso un supermercato. Cammino in mezzo alle persone, limitandomi per ora ad osservarle ma senza interagire con nessuno. Sono indeciso se interagire con qualcuno o se isolarmi e contattare la mia Guida, dalla quale farmi accompagnare verso ambienti più elevati. Alla fine scelgo la seconda opzione, anche perché non incontro nessuno che abbia un'aria interessante e con la quale valga la pena avviare una conversazione. Raggiungo dunque un luogo isolato ma mi accorgo di non essere solo, una ragazzina mi ha seguito. La osservo meglio, avrà all'incirca 10-12 anni, capelli biondi lisci, porta degli occhiali da vista con le lenti rotonde. Incuriosito da questo personaggio, decido di rimanere almeno per il momento e provare a parlarci. Le chiedo: << chi sei? >> e lei risponde dicendo di essere me. Le chiedo allora se per caso è lei la guida che stavo per contattare e mi risponde di sì. La sua risposta però non mi convince per niente, non percepisco in lei l'emanazione di una Guida. Non so neanche perché gliel'ho chiesto, forse perché inconsciamente so, per esperienza diretta, che anche personaggi del tutto normali possono canalizzare messaggi da parte di Guide. Di solito questi personaggi inizialmente si comportano come persone ordinarie, per poi cambiare improvvisamente atteggiamento, soprattutto
se gli viene chiesto, anche indirettamente. E' da un po' che non utilizzo questo sistema e nemmeno in questo caso stavo pensando di farlo, almeno a livello conscio. In ogni caso la canalizzazione stavolta non avviene, la ragazzina dice qualcosa che non ricordo esattamente ma da cui capisco che mi sta accusando di averle fatto un torto di qualche tipo. Le chiedo allora di cosa si tratta, dicendole che al momento non mi ricordo, e se posso in qualche modo aiutarla. Lei rimane per un po' in silenzio, come se non lo ricordasse nemmeno lei o se fosse indecisa se dirmelo o meno. Io nel frattempo insisto nel chiedere e dopo un po' lei cambia totalmente atteggiamento, un po' come con la canalizzazione delle Guide ma in questo caso ciò avviene in senso negativo. Percepisco innanzitutto un'emanazione pesante, che mi comunica grande rabbia e risentimento nei miei confronti. << Li hai uccisi tutti, anche mia madre!(ho il dubbio in realtà se dica "mia" o "nostra" >> mi dice e qui lo scenario inizia a vacillare e temo di finire in paralisi e magari tra le grinfie della solita entità parassita. Riesco però a reggere l'impatto di questa improvvisa esplosione di energia negativa ed a rimanere nel sogno, anche se lo scenario intorno a me si deforma e si modifica, diventando qualcosa di molto confuso. Non presto comunque troppa attenzione all'ambiente circostante perché quello che mi interessa ora è quello che questo personaggio ha da dirmi. Prosegue la sua raffica di invettive nei miei confronti, non riesco a seguire tutto quello che dice, anche perché ad un certo punto c'è qualcosa che disturba la comunicazione. Tra le cose che dice ne ricordo una in particolare che mi fa riflettere: << dovevo essere io ad incarnarmi in questa vita e non tu! >> lasciando intendere che in qualche modo io avrei preso il suo posto, almeno secondo lei, illegittimamente. L'impressione è che questa sua accusa sia legata in qualche modo alla prima, ovvero quella di aver ucciso tutti (cosa che non mi è affatto nuova, più volte sono stato accusato da parte di personaggi ed entità di aver ucciso mio figlio ed altre persone). Ora mi trovo nel parcheggio dietro casa mia, mentre lei è nel campo di sterpaglie e mi lancia contro dei piccoli sassi che io schivo o paro con le braccia. Ora ha assunto le sembianze di una donna, anche se da questa distanza non riesco a vedere il suo volto, e si muove fluttuando a 1-2 metri da terra. Proprio la capacità di spostarsi in questo m odo è un'altra caratteristica dei personaggi non ordinari, sia amichevoli che ostili, che li differenzia da quelli più comuni che normalmente si muovono camminando come persone normali. Ricordo che in passato, quando incontravo personaggi con queste capacità, ne rimanevo molto impressionato e se erano ostili non avevo alcuna possibilità di difendermi da essi Adesso invece che ho imparato anche io a spostarmi in questo modo all'occorrenza, non li vedo più come una minaccia. Mentre mi lancia i sassi continua ad accusarmi e criticarmi, in particolare insiste sul fatto che mi sarei incarnato al posto suo e dice che per colpa mia non può godersi i piaceri della vita fisica, soprattutto il cibo. Quello che la fa più incazzare è che io, essendo molto attento alla salute e quindi all'alimentazione, ho di fatto abolito dalla mia dieta, o comunque ridotto al minimo, determinati alimenti che lei al posto mio mangerebbe volentieri. Ritengo questa una motivazione un po' debole ed infantile per essere così furiosa, ma evidentemente è solo uno dei tanti motivi per cui ce l'ha con me. Le dico che non mi sembra il caso comunque di farne una tragedia, poiché potrà incarnarsi al prossimo giro. Lei però dice qualcosa del tipo che quando toccherà a lei tutti quei dolci e leccornie varie di cui va ghiotta non esisteranno più o comunque non saranno più così accessibili a tutti come adesso.
Poco dopo il contatto si interrompe, il sogno svanisce e non ricordo se mi sveglio o continuo a sognare in maniera non lucida.


17 novembre 2024

Paralisi/lucido ore 22.00-?

Sono nella mia stanza con il mio amico A.S., io sono sdraiato sul letto e lui mi mette delle gocce nel naso per farmi addormentare perché deve farmi una specie di operazione. Mi addormento ma mi ritrovo pochi istanti dopo in paralisi e sento la sua presenza e vagamente le sue mani che lavorano sul mio corpo. Penso di alzarmi ed andarmene in giro mentre lui prosegue ma una voce mi dice che è meglio evitare di uscire dal corpo durante l'operazione. Io sono dubbioso ma alla fine ci casco e rimango nel corpo fino all'ultimo, poi mi sveglio e il mio amico si comporta come la solita entità che prende sembianze di persone a me vicine. Mi si struscia addosso e non mi permette di alzarmi, qui realizzo dunque di stare sognando e che stavo sognando sin dall'inizio. Nonostante il fastidio che provo rimango immobile, ignorando l'entità in attesa del momento giusto per alzarmi. Quando l'entità svanisce finalmente posso alzarmi, vado di sopra ed esco dal portone, poi spicco il volo ed esco in strada attraversando il cancello. Mi sposto in volo in posizione eretta a circa un metro da terra, mentre penso a cosa fare però arriva una zanzara a ronzarmi nell'orecchio nella realtà fisica, svegliandomi :angry: .


Lucido ore 22.00-?

Prendo lucidità mentre sono a casa mia al piano terra, esco e raggiungo un luogo chiuso in cui ci sono dei ragazzi che hanno preso parte ad un torneo di calcetto che si è da poco concluso e commentano l'andamento di tale torneo. Un gruppo di ragazzi dicono di aver vinto la finale con il punteggio di 2-1, mentre dei ragazzi di colore, appartenenti ad un'altra squadra, forse quella sconfitta in finale, elogiano un certo giocatore con il numero 50, dicendo che è davvero molto bravo. Passo poi davanti ad un altro gruppo di ragazzi che mostrano grande entusiasmo per un provino andato bene. Per un motivo che non so spiegare qui mi arriva una botta improvvisa di nostalgia per non so nemmeno cosa e mi metto a piangere. Mentre piango inizio salgo diversi piani di scale di un edificio, finché non torno in me e mi rendo conto di star perdendo tempo. Raggiungo poi una città forse americana, vedo un supermercato alla mia destra e penso di entrarci ma poi ci ripenso e rimando a più tardi. Raggiungo dei giardini pubblici ed mi metto ad osservare le persone intorno a me. Noto un gruppo di ragazzi e ragazze sedute su un prato, un ragazzo e una ragazza si baciano, mentre un'altra ragazza si dirige a sua volta verso il prato e poi si siede a terra non lontana dalla coppia. Ad un certo punto sento la canzone "We will rock you" dei Queen, provenire da un parcheggio non lontano dai giardini. Un gruppo di persone a pochi metri da me inizia a cantare la canzone e ad incitare tutta la gente presente a cantarla insieme a loro, io mio unisco a loro ma a cantare sono solo poche persone sparse qua a là. Mi allontano dal gruppo ed entro nel supermercato di prima, andando alla ricerca di un passaggio verso un altro luogo. Apro diverse porte ma tutte portano a stanze poco illuminate. In seguito riparto da casa, esco in volo e quando volgo lo sguardo verso la campagna che delimita il mio quartiere, mi si para davanti uno scenario apocalittico. Una tempesta di proporzioni bibliche, il cielo è coperto da un unico immenso banco di nuvole di colore grigio scuro e attraversato da lampi di fuoco. Vedo decine di tornado in tutte le direzioni, ma soprattutto uno gigantesco al centro e relativamente vicino. Mentre sento delle voci femminili, forse di un notiziario, che commentano quello che sta accadendo, mi dirigo verso il mega tornado ma qui lo scenario crolla.


23 novembre 2024

Paralisi-lucido ore 3.45-?

Sono sul letto in paralisi in posizione supina, c'è dell'acqua che scorre dall'alto come da un rubinetto. Non la vedo perché la mia vista è inattiva ma la sento con le mani in maniera molto vivida, me ne butto anche un po' addosso e in faccia. Quando sento che è arrivato il momento mi alzo dal letto, salgo le scale ed esco di casa. Qui però il ricordo si annebbia, faccio diversi tentativi ma non riesco a stabilizzarmi, probabilmente non ho dormito abbastanza ancora e sono ancora troppo stanco e la mia è mente troppo annebbiata.


25 novembre 2024

Sono in macchina con mio padre, partiamo da casa per andare a lavoro ma qualcosa va storto, andiamo addosso ad un cancello e lo sfondiamo. Dal cancello esce un ragazzino con cui mi fermo a parlare. Ad un certo punto mi ricordo che ho lasciato della roba a casa sua e glielo dico affinché mi faccia entrare per recuperarla. Entriamo e mi guida verso la sua stanza, mi dà un paio di calzoncini che però non riconosco, non sono i miei. Ora al posto del ragazzino c'è una ragazza carina che per qualche motivo so avere 27 anni. E' sdraiata sul letto e mi guarda in maniera seducente, salgo sul letto e gradualmente prendo lucidità. Sto per cedere ma, un po' per la lucidità che nel frattempo è aumentata, un po' perché vedo il suo aspetto deformarsi, decido di alzarmi ed andarmene. La saluto ed esco attraversando la vetrata e volando fuori. Volo a pochi metri da terra in posizione eretta, vedo i passanti intorno a me ma stranamente l'audio è disattivato. Atterro e proseguo a piedi, mi accorgo che le immagini sono finte, le persone sembrano dei manichini ambulanti. Poi tornano normali e incontro anche due personaggi famosi del mondo del calcio, uno di questi è Marcello Lippi, l'altro non riesco a ricordare chi fosse.
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8 dicembre 2024

Lucido ore 6.30-8.20

Combattimento contro il drago

Sono in un luogo chiuso, un qualche tipo di locale. Ci sono uomini armati e ad un certo punto parte una sparatoria a cui partecipano un po' tutti, in maniera caotica, senza che si riesca a capire chi sta con chi. Io esco dal locale in tutta tranquillità, consapevole di essere invulnerabile, poiché i proiettili mi rimbalzano addosso. Una volta fuori sento qualcuno commentare la situazione dicendo che qui le persone si fanno la guerra continuamente ma cambiano anche continuamente fazione. Proseguo, allontanandomi da questa gabbia di matti, percorro una delle vie principali della mia città, in direzione di una delle piazze del centro. Mentre cammino dico a me stesso che se dovessi affrontare da solo tutte quelle persone che combattono in maniera così disorganizzata vincerei io. Avrebbero qualche possibilità solo se facessero squadra tra di loro. Nel frattempo la mia lucidità aumenta gradualmente, attraverso la piazza e proseguo lungo la via ma qui lo scenario crolla. Mi ritrovo per un po' a muovermi nel buio, cercando di materializzarmi da qualche parte. Penso alla spiaggia e pochi istanti dopo mi ritrovo sul lungomare, accedo dunque alla spiaggia e mi avvicino lentamente al mare. E' notte e in cielo vedo da una parte la luna piena, da un'altra uno strano oggetto luminoso dalla forma vagamente simile ad un fulmine stilizzato ma con la parte inferiore troncata. Qui ho un vuoto di memoria e in seguito mi ritrovo in un locale all'aperto pieno di gente. In lontananza vedo qualcosa di incredibile: un enorme drago che sputa palle di fuoco su una città vicina e che lentamente e minacciosamente si avvicina alla mia città. E' veramente gigantesco, a vederlo da qui sembrerebbe lungo diversi chilometri, grande forse quanto la mia città se non di più. Inizialmente mi sento impotente, mi chiedo come io possa affrontare un essere di queste dimensioni. Poi però mi ricordo che in questa realtà non c'è niente e nessuno di cui io debba avere paura, che posso affrontare qualunque avversario e che inoltre le dimensioni contano relativamente. Prendo dunque fiducia ed affronto il drago, lui inizia a lanciarmi delle palle di fuoco dal diametro di circa 2 metri o poco più, io le schivo ma vanno a finire contro degli edifici alle mie spalle abbattendoli e mettendo in pericolo anche le persone presenti. Mi rendo conto che questo passo il drago raderà al suolo la zona prima che io possa fermarlo, decido dunque di respingere le sue palle di fuoco e rimandargliele contro. Alcune di esse si infrangono al suolo o in mare, altre però lo raggiungono e lo colpiscono, causandogli anche qualche danno. Capisco allora che non è invulnerabile e la cosa mi incoraggia, inoltre data la distanza, tra un attacco e l'altro da parte sua ho il tempo di caricarmi e lanciare a mia volta qualche colpo energetico. Essi colpiscono il bersaglio e sembrano danneggiarlo un po', anche se mi rendo conto che la battaglia sarà ancora lunga. Ora il drago mi sorprende lanciandomi un tipo diverso di attacco, degli anelli di colore blu/violaceo che sembrano fatti di elettricità, sempre dal diametro di circa 2 metri. Gli anelli mi arrivano a gruppi di 4-5 alla volta e non posso respingerli tutti, il che significa che alcuni vanno ad abbattersi sugli edifici dietro di me. Trattandosi di anelli posso schivarli anche passandoci in mezzo e in un occasione lo faccio per la curiosità di vedere se hanno un qualche effetto particolare, una mossa rischiosa ma fortunatamente non accade nulla di strano. Lo scontro continua mentre il drago si avvicina e alla fine arriva a pochi metri da me ma si rivela essere molto più piccolo di quello che sembrava, circa 3 metri e mezzo di altezza. La battaglia volge a mio favore, lo colpisco più volte con attacchi energetici a distanza, poi finalmente riesco ad avvicinarmi e gli sferro dei pugni sul muso mettendolo al tappeto. Poi, per assicurarmi che non si rialzi più, lo squarcio con le mani come se fosse fatto di cartone. Provo soddisfazione e anche un senso di liberazione per essere riuscito ad avere la meglio in una situazione che sembrava impossibile. Sono però anche un po' stanco per la lunga battaglia e perdo lucidità, ricadendo nel sonno inconsapevole.


10 dicembre 2024

Lucido ore 21.25-?

Passeggiata sul bagnasciuga

Prendo lucidità mentre cammino su una spiaggia. Lentamente raggiungo il bagnasciuga e mi concentro sulla piacevole sensazione che mi dà l'acqua del mare che mi bagna i piedi. Mi arriva un vago ricordo di essere già stato qui poco fa, e che avevo visto una ragazza che ho incontrato in un sogno normale due settimane fa (o almeno credo fosse lei)entrare in acqua per farsi il bagno. Nel punto in cui l'avevo vista immergersi scorgo una figura appena sotto la superficie dell'acqua, pensando che sia lei la chiamo per nome, "Elena", ma ad emergere non è lei, bensì un ragazzino sui 12-14 anni. Da qui in avanti il ricordo sfuma.

15 dicembre 2024

Lucido ore 5.15-8.25

Corridoi e stanze sovraffollate

Prendo lucidità mentre sono a casa, lo scenario è instabile e mi metto a sfregare le mani per stabilizzare, indeciso se passare dal garage o uscire dal piano terra come faccio la maggior parte delle volte. Alla fine decido di salire al piano terra ma quando apro il portone vedo che fuori c'è pochissima luce, dunque rimango ancora un po' in casa. Alla fine esco e incontro subito alcuni miei amici tra cui M.R e A.T., non siamo più davanti casa mia ma all'interno di un edificio. Seguo loro e in particolare M. che è in testa al gruppo, scendiamo una rampa di scale e qui inizio a sentire l'energia tipica dei Sotterranei. L'ambiente però appare molto diverso da come si presentano di solito i Sotterranei e le scale che portano ad essi. E' infatti molto affollato e rumoroso mentre solitamente quando mi avvicino ai Sotterranei non c'è anima viva nei paraggi e tutto è permeato da un'aura di mistero e di potenziale pericolo. Qui invece sembra tutto tranquillo, le persone presenti si comportano in maniera assolutamente ordinaria, non avverto alcuna ostilità nei miei confronti e non sembrano esserci zombie, Vampiri o altre entità simili. Ad un certo punto ci separiamo, M. va per conto suo e rimaniamo io e A.T., ci ritroviamo in una saletta piena di gente, non riesco però a capire cosa stiano facendo qui tutte queste persone, sembrano come in attesa di qualcosa ma non è chiaro di cosa si tratti. Io e A.T. saliamo in cima ad una breve e larga scalinata di 4 o 5 gradini e da questa posizione sopraelevata osservo le persone, cercando di capire di più su cosa sia questo posto e perché sia così affollato. E' tutto molto stabile e reale ma decido di non interagire con nessuno perché, come detto, il luogo è troppo affollato e caotico e non otterrei nulla di buono facendolo. Più avanti mi trovo da tutt'altra parte, un ambiente all'aperto, con della fitta nebbia alla mia destra. Vado in direzione di questa nebbia che pian piano si dirada, rivelando un burrone che si perde nel vuoto assoluto, un'immagine molto suggestiva. Da qui però non ricordo altro.


18 dicembre 2024

Lucido ore 3.45-5.20

Verso i Sotterranei, episodio 5: il "capo"

Prendo lucidità mentre mi trovo in un ambiente al chiuso, scendo una rampa di scale ed inizio subito a sentire l'energia dei Sotterranei. Anche nella forma il luogo rispetta le caratteristiche peculiari dei Sotterranei, mi ritrovo infatti in un corridoio dalle pareti spoglie e dai colori chiari e opachi. Per un attimo penso di tornare indietro e mi volto ma poi ci ripenso e decido di proseguire. L'energia di questo luogo è impegnativa da gestire ma ormai sono qui e devo andare avanti, anche perché mi ricordo delle altre volte in cui ho deciso di tornare indietro e non è mai finita bene. Allargo dunque le braccia per espandere la mia energia come deterrente contro eventuali entità ostili. Proseguo lungo il corridoio e trovo una deviazione sulla destra, la seguo e scopro che conduce ad un vicolo cieco. Torno al corridoio principale e poco dopo giro invece a sinistra, stavolta trovo un'apertura che dà su una sala molto grande e presidiata da guardie in uniforme. Subito mi trovo di fronte una guardia, un tizio alto circa 1.60, con il volto coperto e un cappello. Lo saluto e gli dico che vorrei parlare con il capo di questo posto, al che la guardia parte subito come per andare a chiamarlo. Proseguo e osservo un po' la situazione, vedo le guardie, tutte con questa uniforme blu, un capello scuro e il volto coperto da quella che sembrerebbe una specie di sciarpa, che lascia scoperti solo gli occhi. Vedo poi che ci sono alcune file di tavoli di un ristorante, con delle persone sedute a mangiare, servite da camerieri anch'essi in uniforme blu, seppur di una tonalità diversa rispetto alle guardie. I tavoli occupano solo una piccola porzione della sala, che per la maggior parte è vuota, a pochi metri da una scrivania posta al centro di una delle pareti che delimitano la sala stessa. Quella ho l'impressione che sia la scrivania del capo o direttore di questo posto, dunque mi avvicino e continuo a guardarmi intorno. Noto che tutte le persone presenti sono ben vestiti, sono perlopiù uomini a dire il vero, tutti con completi giacca e cravatta. Danno l'idea di essere tutte persone molto ricche e di uno status sociale piuttosto elevato. Mi chiedo cosa pensino queste persone nel vedermi qui in mezzo a loro, dovrei sembrare un intruso, eppure non noto sguardi particolari rivolti a me, né avverto ostilità nei confronti. In tutto questo continuo a percepire l'energia dei Sotterranei ma riesco a gestirla senza problemi. Ora sono vicino alla scrivania e vicino a me ci sono altre persone che però non mi soffermo troppo ad osservare. Dietro alla scrivania c'è invece un uomo con un cappello a cilindro in testa e anche lui con il volto coperto sempre con qualcosa di blu. Ecco che torna la guardia che ho incontrato all'inizio, o almeno credo sia lui a giudicare dalla statura che è la stessa. Gli chiedo chi è il capo e lui mi indica il tizio con il cappello a cilindro, in realtà forse ce ne sono anche altri con quel tipo di cappello ma lui è l'unico che si trova dietro alla scrivania e che dà quindi l'idea di essere il capo o direttore. Vado dunque alla scrivania ma non sono l'unico a quanto pare a voler parlare con lui, ci sono altre persone che erano qui prima di me e capisco che devo aspettare il mio turno. Ora osservo meglio il presunto capo, indossa una specie di maschera blu aderente che poi però si toglie, insieme al cappello, rivelando il suo volto. Un uomo dai capelli scuri molto corti, forse con un accenno di stempiatura, presumibilmente di età compresa tra 30 e 40 anni. Le persone che sono qui per parlare con lui non sono le stesse che ho visto sedute ai tavoli o comunque muoversi nell'area ristorante, indossano infatti abiti normali e anche nei comportamenti sono molto diversi. Ad un certo punto parte una discussione, un tizio si lamenta del fatto che il presunto direttore pretende di avere subito dei soldi da lui nonostante lui al momento non li abbia e gli abbia chiesto un po' di tempo per saldare il debito. Il capo poi si avvicina ad una ragazza e mima un rapporto sessuale con lei, facendo intendere al tizio che potrebbe considerare saldato il debito se lei accettasse di fare sesso con lui. Da ciò si capisce che questa ragazza deve essere in qualche modo legata al tizio, presumibilmente è la moglie o compagna. Capisco anche che razza di individuo è questo presunto capo o direttore di non so cosa, tuttavia la questione tra lui e quell'uomo non mi riguarda e non intendo rinunciare al proposito di parlare con lui e fargli delle domande. Sarà pure una persona moralmente discutibile ma a me in questo momento interessa capire cos'è questo posto, come funziona e che ruolo hanno lui e gli altri che si trovano qui. Qui però, a sorpresa, un tizio alle mie spalle allunga una mano verso il capo per dargli dei soldi, saldando così il debito. Vedo lo sguardo di sincera gratitudine da parte della ragazza nei confronti della persona alle mie spalle, che le ha appena risparmiato di dover fare qualcosa che la disgustava. Mentre aspetto il mio turno cerco di capirci qualcosa ascoltando le conversazioni e da esse mi sembra di capire che questo capo è uno che fa favori alle persone in cambio di denaro. Un tizio ad un certo punto mi passa avanti e capisco che non c'è una vera e propria fila, bisogna semplicemente essere più veloci degli altri a prendere la parola e farsi sentire. In questo caos riesco alla fine a parlare con il capo, gli chiedo di spiegarmi cos'è questo posto e come funzionano le cose qui. Lui allora mi spiega che qui la gente condivide i propri soldi (e anche se non lo dice mi sembra evidente che sia lui a gestirli per tutti) per svolgere varie attività, in pratica sono tutti dei soci di questa organizzazione o qualunque cosa sia. Vorrei saperne di più ma la mia energia inizia ad esaurirsi. lo scenario si dissolve e perdo lucidità. Riflettendo a posteriori mi rendo conto che quell'uomo era ben lontano dall'essere il capo che avrei voluto incontrare. Qualunque cosa fosse quel posto dava l'idea di essere qualcosa di importante a giudicare dalla grandezza della sala, dalla presenza di guardie in uniforme e da come erano vestite le persone ai tavoli. Il capo di una cosa del genere dovrebbe emanare un'energia piuttosto potente, in lui invece non percepivo nulla del genere. E' probabile che fosse semplicemente il capo di una piccola sezione alla base di una struttura a più livelli.


22 dicembre 2024

Lucido ore 6.00-8.00

Prendo lucidità non ricordo in quali circostanze, dopo diversi episodi confusi e instabili mi ritrovo in un cortile di una casa o palazzina, un ambiente estremamente stabile e reale. E' giorno ed il cielo è sereno, l'atmosfera è molto tranquilla e piacevole, sento anche della musica provenire da una delle case vicine, in generale questo posto mi trasmette sensazioni molto positive. Esco in strada e provo a leggere alcuni cognomi sul citofono, due dei quali risultano molto strani e inverosimili, altri invece esistono sicuramente, anche se al risveglio li ho dimenticati tutti. Qui la mia vista crolla per qualche secondo ma poi la recupero, ora passa un signore sui 60-70, è la prima persona che vedo qui, non è una via molto trafficata questa, deve trattarsi di un quartiere residenziale. Mi sposto a piedi fino a raggiungere un luogo più affollato, una piazzetta con diversi tavoli pieni di gente seduta a mangiare e bere. Osservo i volti di alcune persone,
e penso che sarebbe interessante osservarle più nel dettaglio. Ho fatto questa operazione di esaminare i dettagli diverse volte con gli oggetti e anche con alcuni animali ma mai con delle persone. Vedo una ragazza che cammina da sola e penso che sia il soggetto ideale, così la fermo e le chiedo se posso osservare il suo volto da vicino. Qui però il sogno ha già iniziato a deformarsi, e anche la ragazza inizia a comportarsi in maniera strana. Cerca di toccarmi e afferrarmi le braccia, tipici comportamenti dell'entità disturbatrice. Alla fine rivela apertamente la sua natura ma io ero già in stato di allerta e subito la blocco tenendola per il collo con la mano sinistra. Dopodiché la scaravento a terra e si trasforma in un pupazzo inanimato. Me ne sono liberato ma ormai lo scenario era già compromesso
e decade definitivamente.


23 dicembre 2024

Lucido ore 4.00-5.25

Sono semi lucido e sto sorvolando un'area extraurbana, lungo una strada di campagna. Ad un certo ponto vedo un cartello con scritto "Roma" e poco dopo un altro cartello con il nome di un club calcistico dilettantistico della capitale. Sulla destra vedo infatti una recinzione e una tribunetta, semi nascoste dalla vegetazione, deve essere il centro sportivo di questa società. Lo raggiungo e mi siedo su un muretto ad assistere ad una partita di calcio tra ragazzini. Scopro che la tribunetta che avevo visto dalla strada in realtà non è del campo di calcio ma si trova bensì alle mie spalle ed è rivolta verso un campetto di tennis. Il campo di calcio non ha tribune e nemmeno una recinzione, il campo è a pochi metri da me e chiunque potrebbe entrarci. Mi trovo a parlare con delle persone, tra le quali ad un certo punto c'è anche mio fratello. In seguito mi allontano in volo, sorvolo il mare, poi un immenso deserto con dune piuttosto alte. Atterro in cima ad una duna, poi scendo e trovo un edificio che sembrerebbe un tempio egizio. Scendo delle scale e raggiungo una parete sulla quale ci sono delle decorazioni ed incisioni, e anche un mobile con dei cassetti. Attivo in qualche modo un meccanismo che fa apparire la parola "fauna", poi apro un cassetto e ci trovo delle monete. Ne prendo alcune e le esamino nei dettagli, la prima è di bronzo, su un lato c'è scritto "made in Belgium", sull'altro c'è scritto un nome strano e dalla difficile pronuncia, con molte consonanti e poche vocali. Ci sono poi delle scritte in alfabeto arabo. Trovo poi altre monete con scritte in arabo e degli strani pupazzetti che sembrano raffigurare animali antropomorfi ma anche queste non c'entrano nulla con l'Antico Egitto.


28 dicembre 2024

Lucido ore 5.45-8.30

Mi trovo in paralisi con l'entità femminile che mi bisbiglia nell'orecchio. Istintivamente forzo l'uscita dalla paralisi ma rimango qualche istante nel limbo e alla fine decido di riprovare. Mi lascio andare alla paralisi e mi metto a canticchiare per allontanare la negatività e così anche la fastidiosa entità. Una volta acquisita mobilità, mi alzo ed esco di casa, prendo il volo e raggiungo poi una qualche cittadina dove trovo delle persone sedute ad assistere ad un incontro di karate, la cui particolarità sta nel fatto che si svolge su una piattaforma galleggiante su un fiume. La cosa è decisamente insolita e curiosa, mi fermo a parlare con una ragazza mora carina seduta alla mia destra ad assistere all'incontro. Mentre parliamo la ragazza inizia a guardarmi con desiderio, mi poggia delicatamente una mano sul polso e la infila sotto la manica della mia maglietta facendola scorrere lentamente mentre continua a fissarmi. L'attrazione è magnetica, ci baciamo e qui il sogno crolla immediatamente.

2 gennaio 2025

Lucido ore?

Sono nella mia stanza sdraiato sul letto e vedo in TV una scena forse di un film o di una serie TV, ambientata in una città degli Stati Uniti negli anni '80. Si vede una piazza affollata con al centro una bella ragazza, che è la protagonista della scena. Mi arriva l'informazione che c'è qualcuno che è innamorato di questa ragazza, questo qualcuno però non si vede, forse è colui che gira il filmato o forse è presente sul posto ma non è inquadrato. La particolarità di tutto ciò è che provo una forte nostalgia, quasi come se mi identificassi in questo tizio che è innamorato della ragazza. Provo nostalgia come di una cosa che ho vissuto ma appartiene ormai al passato e non tornerà più, nonostante io non fossi nemmeno nato in quegli anni. Questa emozione è così forte che mi viene da piangere. Poco dopo prendo lucidità mentre sono nello stato intermedio, esco di casa e mi torna in mente il sogno di prima. Penso che potrei provare a tornare in quel sogno ed
entrare in quella scena, per scoprirne il significato e capire perché mi abbia coinvolto così tanto a livello emotivo. Non saprei però come fare, l'unica cosa che mi viene in mente è richiamare alla mente quella scena e lasciarmi andare sperando di ritrovarmici dentro. Così facendo però mi ritrovo in una serie di situazioni caotiche e grottesche che non portano a nulla. Alla fine mi ritrovo in un luogo chiuso pieno di strani esseri, alcuni sono animali antropomorfi, altri sono ibridi uomo animale, per lo più uomini-pesce.
Mi ritrovo in una stanza con dei tritoni, uno di loro dice di essere appena diventato un tritone, fino a poco prima era un essere umano. Tra gli strani animali c'è anche un polpo gigante antropomorfo intento a mangiare del polpo tagliato a fettine :D.


3 gennaio 2025


Lucido ore 21.00-2.15

Sono in paralisi in posizione supina, sono attraversato da violenti scossoni ed ondate di energia che mi scuotono. A tratti mi sento sollevare dal letto ma non abbastanza da staccarmi e fluttuare. Mi ritrovo poi ad un certo punto in una sala che sembra essere una scuola di qualcosa. Giro per la sala, mi guardo intorno, vedo una donna che ha l'aria di essere un'insegnate. Le chiedo conferma sul fatto che sia una scuola e lei dice di sì, mi accorgo poi che sia io che gli altri indossiamo una sorta di uniforme, che consiste in una maglietta nera con una scritta al centro e forse un simbolo, e un paio di pantaloni lunghi. Solo uno degli allievi è vestito diversamente, con colori chiari, lo scenario però si dissolve prima che io possa scoprire di più su cosa sia.
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12 gennaio 2025

Lucido ore 7.30-8.55

Sono sdraiato sul letto ed osservo una scena ipnagogica molto stabile e realistica. Vedo delle persone che passeggiano per le strade di una qualche città, vorrei entrarci ed esplorarla ma sento che non è ancora il momento. Una piccola parte della mia percezione infatti è ancora nel corpo fisico, rimango dunque concentrato in attesa di sintonizzarmi completamente sulla frequenza della scena che sto osservando. Nel frattempo osservo le persone che passeggiano, ricordo in particolare due ragazzi, uno dei quali indossa qualcosa di rosso, forse una felpa, che passano e pochi istanti dopo passano di nuovo tornando indietro. Ora noto che le persone hanno iniziato a camminare velocemente, come se andassero tutti di fretta, oppure come se qualcuno stesse mandando avanti veloce la scena. Ora sento che è il momento di entrare, faccio un passo in avanti e sono nella scena, sfrego le mani per stabilizzarmi e mi guardo intorno pensando a cosa potrei fare. Mi ricordo del piano d'azione che prevede di interagire con una persona che si trovi da sola. Vedo di spalle, pochi metri avanti a me, una ragazza incappucciata dal fisico snello. Potrei andare da lei ma decido che prima è meglio esplorare un po' ed osservare la situazione, anche per stabilizzarmi meglio prima di avviare un'interazione con qualcuno. Mentre passo accanto alla ragazza mi rendo conto che qui è tutto un po' troppo silenzioso, come se il volume dell'audio fosse al minimo, con tutto questo via vai di gente si dovrebbe sentire molto più rumore. Poco dopo comunque il problema si sistema da solo, ora è tutto normale, le persone emettono il normale rumore di fondo, tra passi e chiacchiericcio. Attraverso una strada e mi ritrovo in mezzo a diversi gruppi di persone, tra cui un gruppo di adolescenti, probabilmente studenti. Entro infatti nel cortile di un edificio che sembrerebbe una scuola e loro sono qui che discutono di qualcosa che riguarda forse proprio le loro attività didattiche. Sono tutti coinvolti nella conversazione dunque non c'è nessuno che si trovi da solo in disparte. Inoltre mi sento un intruso qui in mezzo, decido allora di uscire dal cortile ed andare verso la strada. Appena fuori dal cancello ci sono altri gruppi di giovani, probabilmente studenti anche loro. Noto però una ragazza che si trova da sola appoggiata ad un albero, penso che potrebbe essere la persona giusta con cui interagire e a cui fare delle domande. Mentre mi dirigo verso di lei però ecco che la raggiunge un ragazzo alto circa 1.80, che da quanto vedo sembrerebbe essere il fidanzato o qualcosa del genere. Anche questa possibilità dunque sfuma, torno perciò a guardarmi intorno e trovo un ragazzo un po' grassottello che è vicino ad un gruppo e forse ne fa parte ma in questo momento non sta interagendo con loro. Vado allora da lui e, istintivamente, non saprei dire perché, mi viene in mente di chiedergli se sa dirmi dove posso trovare una mappa di questa città, in modo che io possa orientarmi. Lui allora prende una specie di zainetto e ne tira fuori un pezzo di carta con una mappa disegnata da lui. Dice che è una mappa molto approssimativa, che può aiutarmi a grandi linee. Prendo la mappa, lo ringrazio e riprendo a camminare senza chiedergli altro. Mi ero prefissato di parlare con qualcuno ma stupidamente non avevo programmato cosa chiedere, e la prima cosa che mi è venuta in mente a quanto pare è stata di chiedere una mappa. Ora che ce l'ho però mi chiedo cosa dovrei farmene di una mappa, tra l'altro ora
che la guardo meglio mi accorgo che le scritte sono totalmente incomprensibili, la calligrafia è pessima, come del resto lo è anche la mia, potrei dire che gli somiglia. Penso che sulla mappa potrebbe esserci scritto almeno il nome della città, c'è in effetti una scritta in alto al centro ma anche questa è illeggibile. Niente da fare, la mappa si rivela totalmente inutile, inoltre nel frattempo mi sono anche destabilizzato
e qui lo scenario si dissolve.

27 gennaio 2025

Lucido ore 3.45-5.30

Prendo lucidità mentre mi trovo a camminare lungo il viale principale della mia città, in direzione della piazza centrale. Il viale è molto affollato ed è chiuso al traffico, come avviene tutti gli anni sia per la sagra cittadina sia per le sere dei weekend estivi. Cammino dunque in mezzo alla strada, dove c'è un po' più di spazio, noto che ci sono anche alcune bancarelle sul lato sinistro della strada ma non sono numerose come durante la sagra. Mentre cammino sento il chiacchiericcio di fondo emesso dalle persone ma ne rimango distaccato e non mi crea alcun problema. A tratti provo ad ascoltare dei frammenti di conversazioni e mi sembrano abbastanza coerenti. Raggiungo la piazza centrale e mi fermo ad uno stand gastronomico dove c'è un signore anziano che prepara delle bruschette. Voglio assaggiarne una prima di proseguire, il signore me ne prende una già pronta e ricoperta di olio. Mi viene in mente che dovrei pagare, così infilo la mano nella
tasca sinistra dei pantaloni per tirarne fuori dei soldi ma prima che riesca a farlo il signore mi dà una moneta da 2 euro. Estraggo dalla tasca una banconota da 5 euro, pensando che quei 2 euro siano il resto e che il signore me li abbia dati poiché è riuscito in qualche modo a sapere in anticipo quanto gli avrei dato io, forse anche prima di me (quando ho infilato la mano nella tasca non avevo idea, almeno a livello conscio, di quanti soldi avrei tirato fuori). Il signore però dice che 5 euro sono troppi, il che mi lascia perplesso, alla fine mi prendo la bruschetta e i 2 euro e proseguo per la mia strada. Arrivo sul lungomare e in spiaggia ma qui trovo una rete di recinzione che impedisce di accedere al mare. Questa cosa delle rete non mi è nuova, ho un vago ricordo di essermi già imbattuto in qualcosa del genere di recente in un altro sogno.
Qui comunque lo scenario inizia a destabilizzarsi fino a crollare e mi ritrovo a sognare normalmente per un po'. In seguito riprendo lucidità mentre sono a casa al piano terra, esco di casa e fuori trovo un ambiente quasi completamente buio. Mi metto a correre veloce finché non mi ritrovo finalmente in uno scenario coerente, una quartiere di una qualche città. La situazione però non è delle migliori qui, è in corso uno scontro a fuoco credo tra bande criminali. Di persone che sparano ne vedo al massimo un paio ma sento chiaramente altri spari provenienti da altre direzioni, presumibilmente si tratta dei membri della banda rivale che a quanto pare si nascondono all'interno degli edifici qui intorno. Io so di non correre alcun rischio e passo tranquillo per strada, tuttavia non ho intenzione di rimanere qui e cerco una zona più tranquilla, dove posso trovare o creare un varco verso un ambiente più elevato. Durante il tragitto passo accanto a diversi ingressi che sembrerebbero condurre a delle scale che scendono verso i Sotterranei. Oggi però non ho voglia di scendere lì sotto, ho altri piani per questa esplorazione. Alla fine mi fermo in un punto che sembra isolato con l'intenzione di aprire un varco nella parete e usarlo per teletrasportarmi altrove. Inizio ad incidere un rettangolo sul muro con l'indice della mano destra ma qui vengo raggiunto da un tizio losco dalla bassa statura che mi infastidisce e mi impedisce di concentrarmi. Ho l'impressione che sia uno di quei criminali coinvolti nello scontro a fuoco, forse mi ha visto camminare tranquillamente per strada nel bel mezzo della sparatoria e deve aver deciso di seguirmi poiché insospettito dal mio comportamento. Voglio togliermi subito dai piedi prima che si avvicini troppo, così lo faccio cadere a terra puntandogli contro l'indice della mano sinistra. Con mia sorpresa però il tizio si rialza e riprende a camminare verso di me. Lo colpisco altre volte a distanza nella stessa maniera e ogni volta continua a rialzarsi, a quanto pare questo individuo è più persistente del previsto. C'è da dire anche che la mia attenzione in questo momento è divisa tra il cercare di aprire il varco e l'allontanare il tizio, il che probabilmente fa si che non riesca a fare bene né l'uno né l'altro. Siccome le maniere forti sembrano non funzionare, decido di provare la via del dialogo, gli chiedo allora se posso aiutarlo in qualche modo, e lui, in tono minaccioso, mi chiede di dirgli chi ha ucciso un certo Billy. Io gli dico che non ne so niente, sono qui solo di passaggio, lui però insiste sempre con quel tono intimidatorio e capisco che il dialogo non funzionerà. Decido allora di passare alle maniere ancora più forti, lo afferro per la testa e lo sbatto più volte al suolo, poi provo a lanciarlo lontano ma mi rimane appiccicato alla mano. Alla fine riesco a staccarmelo dalla mano ma ecco che si rialza di nuovo, questo tizio proprio non vuole saperne di mollare. Nel frattempo a causa della distrazione non sono riuscito ad aprire il varco. Ho tracciato un rettangolo e rimosso il pezzo di muro ma dietro di esso ho trovato solo tubi e cavi elettrici. Ora vedo arrivare altre persone tra cui quelli che sembrerebbero
dei poliziotti. Dico loro di questo tizio e di questo Billy che è stato ucciso, sperando che siano loro ad occuparsene. La presenza della polizia deve aver messo in fuga il tizio visto che ora è sparito. In ogni caso qui c'è troppo movimento, non è più il luogo adatto per aprire il varco, decido dunque di allontanarmi prendendo il volo, per poi atterrare sul tetto di un palazzo. Nel frattempo sento una voce femminile che parla con aria malinconica di qualcosa che ricordo vagamente, forse ha a che fare in qualche modo con la situazione generale in cui si trova questa città. Dal tetto del palazzo osservo la città e scopro che si trova su un altopiano, chiuso su più lati da una catena montuosa che si innalza pochi chilometri al di fuori della città stessa. Riprendo il volo dirigendomi verso quelle montagne e una volta uscito dalla città mi ritrovo a sorvolarle. L'altezza a cui mi trovo è davvero vertiginosa e il panorama sottostante è incredibilmente suggestivo, l'emozione suscitata da tutto ciò mi sta già destabilizzando e devo tornare indietro per evitare che lo scenario crolli,
cosa che si verifica comunque di lì a poco.
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8 febbraio 2025

Paralisi/lucido ore 5.15-8.00

Giganti di pietra

Sono a casa e in seguito ad una lite mi arrabbio al punto da cominciare a prendere a pugni le pareti. Colpisco con una forza sovrumana, tanto da riuscire a buttare giù pezzi di muro, poi esco sul balcone e da qui prendo il volo verso il parcheggio dietro casa. Prendo gradualmente lucidità e cerco di calmarmi, mi rendo conto che non ho motivo di reagire in maniera così esagerata. Mi ritrovo in paralisi, rimango per un po' in questo stato, attraversato da ondate di energia che a tratti quasi mi schiacciano ma non mi provocano dolore. So che devo avere solo un po' di pazienza, finché non sarò in grado di muovermi e alzarmi. Quando il momento arriva mi alzo, esco dalla mia stanza e vado di sopra canticchiando una canzone per esorcizzare l'energia pesante che pervade lo spazio intorno a me. Esco in strada continuando a canticchiare e in pochi secondi mi ritrovo già altrove, in una città che non è la mia e che non riconosco. Dall'architettura degli edifici è evidente che si tratta di una città che ha diversi secoli di storia alle spalle, ma la cosa che più balza all'occhio sono le statue ai lati della strada. Si tratti di statue enormi di colore tendente al grigio scuro, alte almeno 15-20 metri e raffiguranti degli uomini in pose varie. Sono davvero impressionanti, non solo per l'altezza ma soprattutto per l'incredibile realismo e la grande espressività dei loro volti, oltre che per la naturalezza delle loro pose. Più che statue sembrerebbero delle persone reali che sono state pietrificate mentre si trovavano indaffarate in varie attività, in questo caso si tratterebbe di giganti. Tra l'altro, visto che non mi trovo nella realtà fisica, questa possibilità non è poi così remota, e un brivido mi attraversa la schiena quando penso a cosa potrebbe succedere se dovessero riprendere vita mentre sono qui. Alcune di queste figure infatti hanno un aspetto e uno sguardo minaccioso e, considerata la loro stazza, qualora dovessero attaccarmi tutte insieme potrebbe essere un problema. Nel frattempo alla mia sinistra noto anche un edificio basso con un cancello come entrata, nella quale, dall'energia che emana, sento che potrei trovare qualcosa di interessante. Tuttavia in questo momento mi trovo già in uno scenario incredibile e sarei un pazzo ad andarmene prima di averlo esplorato per bene. Proseguendo lungo la strada l'atmosfera si fa sempre più suggestiva, a tratti ho anche l'impressione che alcune di quelle statue accennino dei movimenti. Ora mi imbatto in un un altro gruppo di statue analoghe a quelle di prima, con la differenza però che ognuna di esse è avvolta da una sorta di aura fiammeggiante di colore rosso, il che non promette a di buono. Quella luce rossa, di quella particolare tonalità di rosso, mi ricorda infatti quella che emettono i Vampiri che ho incontrato più volte nei Sotterranei. Non ho il tempo però di indagare oltre perché qui lo scenario si dissolve e mi sveglio.

9 febbraio 2025

Lucido ore 6.00-8.15

TV onirica

Prendo lucidità mentre sono a casa nel seminterrato in una situazione caotica, salgo le scale ed esco in strada. Incontro due ragazze dalla carnagione olivastra che giocano alla lotta in mezzo alla strada. Una delle due tiene l'altra bloccata a terra e le tiene una gamba sollevata, ma non c'è aggressività, entrambe ridono e scherzano. Ora vedo un cane a circa 15 metri davanti a me, mi viene incontro e, avendo nel frattempo perso lucidità, ho paura che possa aggredirmi e torno indietro verso il cancello. Il cane mi segue, apro il cancello ed entro ma poi non riesco a richiuderlo, sembra sia incastrato. Mi sale l'ansia perché il cane si sta avvicinando e alla fine riesce anche ad entrare. Fortunatamente non è aggressivo, riesco a farlo uscire e poi chiudo finalmente il cancello. Qui mi ricordo di stare sognando ed esco di nuovo, ripetendomi ad alta voce che sto sognando e che non devo temere a. Ora però si è fatto tutto troppo confuso e instabile, decido dunque di uscire dal sogno. Riparto da un falso risveglio senza però perdere mai lucidità, ora è tutto estremamente stabile e reale, come avviene sempre nei falsi risvegli, con la differenza però che sono pienamente lucido. Esco dalla mia stanza e sento la TV accesa in salotto, le luci in casa però sono tutte spente e infatti non c'è nessuno a guardarla. La TV trasmette spezzoni di un qualche programma che ricorda un po' il Festival di Sanremo. Tra questi ce n'è uno in cui compare un tizio vestito in maniera strana che canta e balla. Guardo l'ora sullo smartband, segna le 14 e qualcosa, il che è del tutto incongruente dato che è notte. Premo il tasto "info" sul telecomando per leggere informazioni sul programma, compare la barra in sovraimpressione ma non trovo niente a parte una serie di zeri e, in basso a destra, quella che sembra una data "5/5/06". Vado poi in cucina e trovo dei dolcetti, penso di assaggiarne uno ma poi ci ripenso e vado di sopra. Anche qui trovo il televisore acceso, inizialmente si vede un'intervista ad un uomo che parla italiano ma con forte accento americano, poi partono highlights di partite di calcio. Qui incontro mia nonna che a quanto pare è ancora sveglia e gira per casa, la mia lucidità però va scemando e mi trattengo per troppo tempo a vedere la TV. Quando torno in me e decido finalmente di uscire di casa è ormai troppo tardi, il sogno ha già iniziato a dissolversi e sto per svegliarmi.


11 febbraio 2025

Lucido ore 20.30-4.00

Sono lucido e cammino per strada di sera, osservo le persone intorno a me, tra le quali ad un certo punto noto una ragazza dai capelli neri a caschetto che mi ricorda una mia ex compagna di liceo. Stavo pensando poco prima proprio a questa persona perché l'ho sognata la notte prima e riflettevo sul fatto che mi capita piuttosto spesso di sognarla, nonostante non ci vediamo da anni e non ci sia mai stato nessun legame particolare tra noi. Osservando meglio però vedo che stavolta non è lei, da qui il ricordo sfuma.


19 febbraio 2025

Lucido ore?

Prendo lucidità mentre cammino nel cortile esterno di un villino, mi guardo le mani, inizialmente si modificano e assumono forme assurde, poi però si stabilizzano. Mi guardo intorno, mi trovo a camminare su un pavimento di mattoni rossi circondato da un muretto bianco alto circa un metro. Ora una donna bionda che si trova dentro casa mi chiama, invitandomi ad entrare per fare colazione insieme a lei. Inizio a pensare di trovarmi in uno di quei sogni lucidi in cui sono nel corpo di un'altra persona e sto vivendo un frammento della sua vita. Vorrei indagare, guardarmi allo specchio per vedere che aspetto ho e reperire altre informazioni interagendo con questa donna, qui però interviene il p.o. di mia madre che inizia ad importunarmi insistendo su cose futili. Mi innervosisco perché mi sta facendo perdere tempo e alla fine finisco per perdere anche lucidità.


22 febbraio 2025

Lucido ore 6.00-7.30

Prendo lucidità mentre sono in casa al piano terra, esco di casa e scendo lentamente le scale, facendo attenzione alle sensazioni. Esco in strada e leggo sul citofono il cognome "Gobbi" al posto dei nostri, mi chiedo da dove salti fuori, non conosco nessuno con questo cognome. Attraverso la strada e do un'occhiata al cancello della casa di fronte, anche qui leggo un cognome ma non ricordo quale fosse. Non ho intenzione comunque di entrare lì, vorrei proseguire lungo la strada ma qui lo scenario improvvisamente si dissolve e mi sveglio.

1 marzo 2025

Lucido ore 7.00-8.10

Sono a letto e prendo lucidità quando sento arrivare le vibrazioni, al momento giusto mi alzo ed esco dalla mia stanza. Mi sento ancora un po' pesante e cammino lentamente mentre tocco mobili e muri intorno a me per stabilizzarmi. Ad un certo punto urto inavvertitamente un oggetto che sembrerebbe essere di vetro, lo sento traballare e per poco non cade. Inizialmente è buio e non lo vedo, ora però riesco a mettere a fuoco e vedo che si trattava di una grossa bottiglia di vetro, che si trova all'incirca nel punto dove nella realtà fisica c'è il televisore. Vado di sopra ed esco di casa, incontro alcune persone, tra cui un ragazzo che mi ferma e mi chiede qualcosa a proposito di un libro. Mi dice il titolo, "La lettura di...(nome di persona femminile che non ricordo)" e mi chiede se lo conosco, al che gli rispondo che non ne so niente, non ne ho mai sentito parlare. Decido ora di allontanarmi da queste persone che potrebbero distrarmi e per farlo entro nel cortile di una delle ville sul lato destro della strada, lo attraverso e sbuco sulla strada parallela. Ora però non sono più nella mia città, è sempre una zona periferica ma non è il mio quartiere. Raggiungo ora un'area più affollata e tra i vari cartelli ne vedo uno molto colorato con su scritto "gelateria Ecatoo" e una freccia che indica la
direzione. Seguo la direzione indicata dalla freccia e poco più avanti trovo un altro cartello identico, seguo anche qui la freccia e la cosa si ripete almeno
un'altra volta. Ad un certo punto però non trovo più cartelli di quel tipo e nemmeno la gelateria, sembra che l'ultimo cartello mi abbia mandato nella direzione
sbagliata. Ricordo che di fronte all'ultimo cartello c'era una stradina stretta e mi viene in mente che quel cartello volesse in realtà indicare proprio quella
stradina ma che qualcuno deve averlo spostato. Vorrei tornare indietro ma qui vengo distratto da un tizio che cerca di convincermi, anche con la forza, ad entrare
in una specie di sala giochi. Riesco a liberarmi del tizio ma nel frattempo il sogno si è deformato ed è decaduto in uno scenario onirico caotico. In casi del
genere la cosa migliore da fare sarebbe uscire dal sogno e ripartire dalla paralisi, qui però la mia lucidità è bassa e non mi viene in mente di farlo.
Poco dopo anche quel poco di lucidità svanisce e mi ritrovo in un sogno normale.
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