Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > Diario dei sogni lucidi di Hari

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: Diario dei sogni lucidi di Hari

Messaggioda olrac » 05/05/2021, 17:29

Davvero interessante il 'rapporto' che stai sviluppando con l'entità con cui hai spesso a che fare, ho letto che c'è stato un momento dell'esperienza in cui hai cercato di comunicare e poi hai ricevuto una serie di immagini al posto di una risposta verbale. Ho notato che alcune entità piuttosto evolute comunicano così, attraverso invio di visioni che 'colpiscono' il ricevente, e questa mi sembra una gran cosa e un importante punto di svolta.
Mi chiedo...Forse quell'entità sa comunicare solo così e aspetta che tu le invii immagini e visioni al posto di parole?...

Ovviamente...complimenti per la straordinaria quantità (e qualità) delle tue esperienze, Hari! :)
olrac
 
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Re: Diario dei sogni lucidi di Hari

Messaggioda Hari » 05/05/2021, 21:24

olrac ha scritto:Davvero interessante il 'rapporto' che stai sviluppando con l'entità con cui hai spesso a che fare, ho letto che c'è stato un momento dell'esperienza in cui hai cercato di comunicare e poi hai ricevuto una serie di immagini al posto di una risposta verbale. Ho notato che alcune entità piuttosto evolute comunicano così, attraverso invio di visioni che 'colpiscono' il ricevente, e questa mi sembra una gran cosa e un importante punto di svolta.
Mi chiedo...Forse quell'entità sa comunicare solo così e aspetta che tu le invii immagini e visioni al posto di parole?...

Ovviamente...complimenti per la straordinaria quantità (e qualità) delle tue esperienze, Hari! :)



Sì, ho ricevuto delle immagini che però non sono stato in grado di comprendere, erano troppo astratte e scorrevano troppo velocemente. Per quanto riguarda inviare immagini, penso di poterlo fare ma prima dovrei capire come tradurre in immagini quelle che sono le mie domande. Finora il massimo che sono riuscito a fare è stato inviare sensazioni, emozioni, ma non tanto per comunicare con l'entità quanto per riuscire a liberarmi dalla sua morsa.
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Re: Diario dei sogni lucidi di Hari

Messaggioda Hari » 08/06/2021, 17:05

1 maggio 2021

Lucido ore 4.45-7.00

Prendo consapevolezza nello stato intermedio ma ho come la sensazione che mi sto per svegliare nella realtà fisica. Mi rendo conto però che potrebbe essere un falso risveglio, dunque provo comunque ad alzarmi e quando mi tiro su infatti mi sento ancora un po' pesante. Mi alzo, esco dalla mia stanza ancora dubbioso, premo gli interruttori per accendere la luce e non funzionano, [slpc]dunque ho la conferma di stare sognando. Salgo le scale e, arrivato al piano terra, incontro mio nonno con una torcia in mano, forse è saltata la corrente, che fosse un tentativo da parte del mio subconscio di ingannarmi, giustificando il mancato funzionamento degli interruttori ? :D In ogni caso non penso nemmeno per un istante di essere nella realtà fisica, ormai sono lucido e non ci casco ! Esco dal portone e scendo le scale verso il vialetto che porta al cancello, qui però il sogno crolla e riparto dal letto. Mentre sono nello stato intermedio sento pronunciare i nomi di due ragazze che dovrebbero accompagnarmi nella mia prossima esplorazione. Mi alzo dal letto, esco dalla mia stanza ma le ragazze ancora non ci sono. Vado di sopra col cellulare in mano per fare un po' di luce visto che è buio, incontro di nuovo mio nonno e gli faccio notare che stavolta anche io ho qualcosa per illuminare, anche se non è una torcia e di luce ne fa ben poca. Esco in strada convincendomi di trovare le due ragazze, i cui nomi mi pare fossero Simona e...non ricordo l'altro nome :D. Così è, le incontro appena fuori dal cancello, sono molto carine, alte all'incirca come me, entrambe dai capelli lunghi e lisci e dal colore biondo scuro. Mi avvio insieme a loro dicendo che dobbiamo decidere cosa fare, se andare in giro ad esplorare e fare domande alla gente oppure viaggiare nel tempo. Nel frattempo ci troviamo a camminare per le strade di una cittadina o paesino, incontriamo dei ragazzi che si uniscono a noi. Abbiamo scelto l'opzione di viaggiare nel tempo, quindi dobbiamo prima raggiungere un luogo da cui selezionare le destinazione spazio-temporale. Passiamo davanti ad un tunnel e i ragazzi che sono con noi si fermano lì, convinti che sia il posto giusto. Raggiungiamo il tunnel e davanti all'ingresso troviamo un tizio che assomiglia a Doc di Ritorno al Futuro. Gli chiediamo se è questa la macchina del tempo che stiamo cercando e lui dice di sì. Entriamo nel tunnel, il quale è un po' buio, per terra sul lato sinistro scorgo sagome che sembrano appartenere a persone addormentate o morte ma nel buio non si riesce a vedere bene. Arriviamo in un punto dove ci sono dei macchinari con dei comandi, dobbiamo scegliere la destinazione e mi viene subito in mente l'Antica Roma. Sul pannello dei comandi scorrono dei numeri che rappresentano gli anni ma ci sono dei "buchi" temporali, si possono selezionare solo determinati anni tra quelli disponibili qui. Tra questi compare il 10 d.C., premo un tasto per confermare e rimaniamo in attesa. Dopo un po' uno dei miei compagni mi fa notare che non ci stiamo ancora muovendo, non siamo ancora partiti, e io gli dico che è normale, dobbiamo viaggiare nel tempo mica nello spazio. Subito dopo però iniziamo a sentire una lieve sensazione di movimento e lui mi dice qualcosa tipo << lo vedi ? >>[/slpc] Poco dopo però il sogno si dissolve.


5 maggio 2021

Lucido ore 4.15-5.30

Mi trovo nel circolo sportivo in cui solitamente gioco a calcetto, sono con mio fratello e stiamo giocando a padel, sport a cui ho giocato una sola volta un paio di mesi fa. Stiamo facendo riscaldamento in attesa che arrivino gli altri due che devono giocare con noi. Poco dopo però arrivano delle persone che non conosciamo, anche loro devono giocare e si crea una disputa su quale sia il campo che hanno prenotato loro e quale il nostro (nel circolo ci sono più campi da padel). Interviene uno dei gestori del circolo che dice che questo è il campo 1, io so di aver prenotato il campo 1 e lo dico al gestore, il quale però mi dice qualcosa << vabbè stai a guardare sti dettagli >>. In pratica alla fine fanno entrare loro visto che sono già al completo e noi dobbiamo spostarci su un altro campo. Ora però mi rendo conto che abbiamo ancora tutta la nostra roba dentro quindi devo tornare a prenderla ma nel frattempo si è formata una calca assurda. Qui il sogno inizia a sfaldarsi e io divento semi lucido e tento di sfondare la calca a suon di pugni. Dopo un po' mi ritrovo invece in un ambiente completamente diverso ed estremamente vivido e reale, non sembra più di essere in un sogno. Sto camminando lungo una stradina che attraversa un enorme prato verde ben curato. Inizialmente sto ancora pensando all'ingiustizia che abbiamo appena subito ma poi [slpc]prendo piena lucidità e mi godo lo scenario. Vedo un gruppo di ragazzi in divisa arancione, sembra una tuta di rappresentanza di una qualche società sportiva. Vedo poi arrivare alle mie spalle un uomo alto e robusto che dai lineamenti mi ricorda il custode del campo sportivo dove lavoravo come magazziniere fino a qualche anno fa. Ora mi soffermo a toccare dei fiori e delle foglie alla mia sinistra per sentirne la consistenza, nel frattempo sento un lieve fastidio alla gola, forse dovuto alla posizione attuale del mio corpo fisico sul letto. Vedo poi alla mia destra un piccolo edificio e penso di leggere e memorizzare delle scritte così da raccogliere informazioni ma in questo momento sento le voci di mia madre e mio padre[/slpc] che parlano nella realtà fisica e mi sveglio.

13 maggio 2021

Lucido ore 4.30-5.30


Mi trovo nel sottopassaggio della mia città e prendo gradualmente lucidità mentre sento un grosso cane che abbaia e ringhia furiosamente. Si trova alle mie spalle, portato al guinzaglio dal padrone, stanno salendo le scale che portano all'uscita del sottopassaggio dal lato del mio quartiere. Quando mi volto per vedere cosa sta accadendo sono già fuori dal mio campo visivo, sento però i rumori emessi dal cane e percepisco una certa tensione nell'aria, sembra che l'animale sia sfuggito al padrone e stia aggredendo qualcuno. Io sono tranquillo perché so che non può farmi nulla dato che sono in un sogno. Proseguo lungo il sottopassaggio e immagino come reagirei se la cosa accadesse nella realtà fisica. [slpc]Ora il cane insieme al padrone tornano indietro, sono abbastanza tranquillo ma comunque vorrei evitare scontri così mi metto a correre per allontanarmi e raggiungere il viale principale della mia città. E' notte e c'è parecchia gente, deve essere una serata estiva. Proseguo e vedo una ragazza di spalle, alta e dal fisico snello e capelli neri lunghi e lisci. Mi avvicino, la saluto e le chiedo come si chiama e da dove viene. Mi risponde di chiamarsi Laura qualcosa (il cognome è lungo e ispanofono, forse composto da due parole) e di essere cubana. Ora che la osservo meglio infatti vedo che è di carnagione olivastra e il suo volto presenta i tratti tipici della gente di quelle parti. Ora ci troviamo all'interno di una casa, in una cucina ed osservo una sua amica, una ragazza più bassa dai capelli scuri e lisci ma un po' più corti rispetto a Laura. In un primo momento mi sembra anche lei cubana ma lei dice di essere italiana. Noto che ha una vistosa cicatrice sulla guancia destra, un taglio sottile ma lungo almeno 5 cm. Ora inizia a premermi con le mani sul corpo come se stesse cercando di esaminarlo per chissà quale motivo, poi però all'improvviso mi dice << e spostati ! >> Quindi stava cercando di passare (ci troviamo in un corridoietto molto stretto e la mia presenza le bloccava il passaggio), poteva pure chiederlo con educazione però ! :D La seguo con lo sguardo mentre esce su un piccolo balcone, esco anche io e mi ritrovo nel giardino di casa mia. Trovo dei ragazzini che chiacchierano, poi ne incontro uno da solo che nel vedermi indietreggia come se la mia vista lo terrorizzasse. Gli sorrido e lo rassicuro dicendogli che non deve aver paura, proseguo poi attraversando il giardino e mi viene in mente di andare nel giardino di mia zia ed entrare in casa sua. Raggiungo dunque il portone e suono il campanello, attendo qualche secondo, qualcuno dopo un po' mi apre ma la porta si apre sul buio pesto e non vedo nessuno. Forse chi mi ha aperto si sta nascondendo dietro la porta, quando entro però non ci trovo nessuno, mi arriva una lieve sensazione di inquietudine che reprimo subito. Ora sono in casa di mia zia nel buio totale, penso di spostarmi da qualche parte ma qui sento la voce dei miei genitori[/slpc] che parlano nella realtà fisica e mi sveglio.


15 maggio 2021

Lucidi/OBE ore 21.45-2.00

The Theatres

[slpc]Prendo lucidità non ricordo in quali circostanze, se a sogno già avviato o se nello stato intermedio. Comunque esco dal portone e prima delle scale mi sollevo in levitazione e volo via veloce, sorvolando le strade del mio quartiere. Ad un certo punto inizio a sentire della musica e subito dopo vedo un palco sul quale si sta esibendo un gruppo rock. Davanti al palco ci sono persone in piedi ad assistere all'esibizione, poche a dire il vero. Decido di atterrare qui davanti e parlo con una donna facendomi dire il nome del gruppo, "Theatres", mi risponde lei, o forse "The Theatres", non ne sono sicuro. Le chiedo anche il titolo della canzone ma non ricordo la sua risposta[/slpc], forse non faccio in tempo a sentirla perché il sogno si dissolve.

Bisnonni

[slpc]Prendo lucidità nello stato intermedio, in paralisi e avvolto nelle vibrazioni. Attendo il momento giusto per muovermi, dopodiché mi metto in posizione supina e tento poi di levitare direttamente dal letto ma mi si sollevano solo le gambe. Mi alzo dunque normalmente, esco dalla mia stanza e vado di sopra. Vedo che c'è un lungo tavolo apparecchiato e ci sono già alcune persone sedute tra cui mia nonna. Faccio un giro e vedo anche la mia defunta bisnonna, madre di mia nonna (viva), vicino al camino. Le chiedo come se la passa dall'altra parte e lei risponde qualcosa del tipo << non bene, perché tu non mi piangi >>. Le rispondo qualcosa che non ricordo, poi le chiedo del mio bisnonno (suo marito), anche lui defunto, e mi risponde che si trova fuori in giardino. Vado allora fuori per incontrarlo[/slpc] ma qui il sogno crolla.


16 maggio 2021

Lucido/OBE ore 6.00-7.25

[slpc]Mi trovo nel buio totale, non ricordo in seguito a quali eventi, forse mi sono volontariamente buttato contro un muro durante un sogno lucido che al momento non ricordo. Comunque mi metto a tastare con le mani per stabilizzarmi da qualche parte e dopo un po' sento al tatto una superficie che sembra essere un manto erboso, non so se di erba vera o sintetica. Ora però la superficie è liscia, sembra a tutti gli effetti quella del pavimento di casa mia ed inizio a percepirmi nella mia stanza anche se la vista non è ancora attiva. Mi allontano il più possibile ma quando la vista si attiva sono ancora a casa anche se non più nella mia stanza ma vicino alle scale. Tastando trovo una sedia di quelle vecchie, poi mi alzo e vado verso il salotto che osservo anche se non in maniera molto dettagliata. Ricordo due pupazzi appoggiati sopra un mobiletto nei pressi della cucina, mi avvicino per esaminarli, uno di questi è arancione ed ha una testa a punta. Ne prendo uno per sentirne la consistenza ed il peso, è duro, sembrerebbe fatto di legno. Ora noto che i pupazzi sono tre e che prendendone uno ho fatto cadere gli altri due e ora non riesco a rimetterli in piedi nessuno dei tre. Ora esco dal garage e raggiungo il vialetto tra il portone e il cancelletto. Vedo che non ci sono piante e fiori ma solo le pietre, sono stati tolti e la cosa non mi piace per niente. Inizio a pensare di trovarmi in un qualche futuro non troppo lontano. Fuori dal cancello vedo degli uomini che stanno pulendo le strade, le stanno proprio lavando a quanto pare, il che mi sembra piuttosto strano. Un signore che sta pulendo mi dice che non posso uscire proprio perché stanno pulendo. Gli chiedo in che anno siamo e lui risponde che ci troviamo nella metà del 2028. Ora esco nonostante le lamentele del signore ma io me ne sbatto, tanto si tratta della strada, non di un pavimento interno di un'abitazione. Nel frattempo è arrivato anche mio padre e si è messo a parlare col signore di prima di cose che riguardano le pulizie o altri lavori. Li sento ancora parlare mentre cammino lungo la strada, proseguo e ad un certo punto, quando sono quasi arrivato al sottopassaggio, mi viene in mente di prendere il mio cellulare dalla tasca e vedere che modello ho ora che siamo nel 2028.Lo prendo e vedo che è un cellulare un po' più grande del mio ma non troppo diverso da quelli attuali, del resto io non ho mai avuto un cellulare di ultima generazione. Voglio leggere la data e confermare se sono davvero nel 2028 ma riesco a leggere solo "venerdì 29" in alto a sinistra.[/slpc]In seguito mi trovo ad entrare in un luogo chiuso con dei ragazzini che mi girano intorno e mi intralciano un po'. La mia lucidità qui è calata notevolmente e mi trovo anche a colpire qualcuno di loro con dei pugni per toglierli di mezzo. [slpc]Voglio uscire da questo ambiente opprimente e per farlo devo aprire qualche porta e trovare un passaggio che mi conduca in un ambiente più elevato. Apro una porta ed entro in una camera da letto, che ha tutta l'aria di un ambiente di mezzo, più tranquillo e stabile ma comunque ancora un luogo chiuso e piccolo. Apro sportelli di un armadio per trovare un'uscita, tiro via anche delle pareti di legno come se ci fosse un passaggio segreto da trovare e alla fine riesco a trovarne uno che attraversato mi riporta al buio totale. Da qui provo a spostarmi fluttuando e in seguito mi ritrovo nuovamente nel seminterrato di casa mia. Do una rapida occhiata intorno, dopodiché esco di casa ma qui il ricordo si fa vago. In seguito perdo lucidità e la riprendo quando sono in paralisi con l'entità addosso. Mi sento strusciare sulla schiena (sono sdraiato sul fianco destro). Non sento dolore e pressione in questo momento, ho l'impressione che l'entità stia tentando di avere un rapporto sessuale. Non appena penso questo inizio a sentire una pressione nella zona tra l'ano e i testicoli, poi provo a spostare l'attenzione sull'addome. Ci riesco parzialmente, poi l'entità ha il sopravvento e mi sento premere con forza sul torace e sul petto.[/slpc]La sensazione è sgradevole e come al solito mi spinge ad uscire dalla paralisi e svegliarmi. Poi però mi lascio andare e ci riprovo di nuovo, dopo un po' riesco in qualche modo a distaccarmi e ad uscire dalla mia stanza correndo ma sono molto evanescente, basta il minimo pensiero per riportare la consapevolezza nello stato di paralisi. Rinuncio a distaccarmi in questo modo, so che in ogni caso verrei perseguitato dall'entità fino ad essere riportato in paralisi, così ci ritorno subito e mi sforzo per uscirne e svegliarmi. Faccio parecchia fatica a prendere il controllo del respiro ma dopo un po' ci riesco. Me ne pento subito dopo, avrei dovuto proseguire una volta che ero riuscito a staccarmi mentalmente, se avessi insistito prima o poi sarei riuscito a distaccarmi completamente. A dire il vero in quel momento il mio pensiero era stato che allontanandomi avrei lasciato il mio corpo incustodito in balia dell'entità. Un'idea ovviamente assurda e priva di senso, frutto della mia scarsa lucidità in quel momento.


22 maggio 2021

Lucido ore 6.00-7.45

[slpc]Sono lucido e prendo il volo dal balcone della cucina del piano terra. Mi ritrovo sorprendentemente in alto, ad almeno 20 metri dal suolo. Sorvolo l'area del parcheggio e del campo di sterpaglie, vedo case e palazzine non molto lontane da me, le raggiungo ma non atterro su nessuna di esse, mi limito a sorvolarle. Volo in posizione quasi eretta e sento il formicolio all'addome. A tratti mi sento accelerare ma poi mi fermo per paura che andando troppo veloce io possa perdere il controllo del volo ed uscire dal sogno anzitempo. Mentre volo allargo le braccia e sento chiaramente il vento sulla pelle, è una sensazione meravigliosa ! Ad un certo punto comunque il sogno crolla e mi trovo a ripartire dal letto. Mi alzo e vado di sopra, esco dal portone e prima delle scale prendo di nuovo il volo, ma sopra di me ho il soffitto, il quale si estende oltre quello che dovrebbe essere e mi tiene bloccato qui, impedendomi di salire di quota[/slpc].

29 maggio 2021

Lucido ore 5.30-7.00

Sono nel cortile della casa in montagna dei miei nonni e stiamo facendo una grigliata in famiglia. Ad un certo punto entro in casa ed inizio a rendermi conto di stare sognando. Prendo gradualmente lucidità e nel frattempo mi ritrovo a casa mia qui nella mia città, nella cucina del piano terra. [slpc]Una volta realizzato definitivamente di essere in un sogno, esco dalla cucina e mi dirigo verso il portone. Vedo dalle vetrate che fuori c'è un vento molto forte, apro il portone ed esco e fatico a richiuderlo per via del vento che lo spinge. Provo a prendere il volo saltando prima delle scale ma nel farlo mi rendo conto che non è una buona idea con questo vento. Proseguo dunque a piedi, esco in strada e qui lo scenario si dissolve ma riesco a recuperarlo qualche istante dopo dallo stesso punto. Proseguo e giunto all'incrocio giro a sinistra, decido di entrare in una delle case vicine per usarle come passaggio dimensionale. Mentre mi dirigo verso uno dei cancelli vedo passare Piero Angela che parla come se stesse conducendo una delle sue trasmissioni. Nel frattempo io suono il citofono e qualcuno mi apre, entro nel giardino e chiudo il cancello alle mie spalle mentre sento ancora Piero Angela che parla. Entro in casa ed inizio a cercare una porta che mi conduca in uno scenario più elevato, entro in una camera da letto dove c'è una porta finestra chiusa. Potrei uscire da lì ma non mi convince del tutto, inoltre mi viene in mente un sogno normale fatto ieri in cui un tizio trovava un passaggio segreto nel muro di casa mia, così provo a cercarlo anche io su una delle pareti della stanza, dietro a quelli che sembrerebbero dei manifesti pubblicitari. Inizio a staccare questi manifesti e dietro scopro una specie di cornice, tolgo anche questa pensando di trovarci dietro un passaggio ma niente, trovo solo il muro. Giro ancora un po' nel tentativo di trovare un passaggio segreto nelle pareti e dopo un po' mi ritrovo a casa mia al piano terra. Mi rendo conto che sto solo perdendo tempo e lucidità, così decido di lasciar perdere ed esco dal portone. Prendo il volo e vado verso il mare, sorvolo gli edifici cercando di aumentare la velocità ma mi accorgo che ho addosso un giubbotto pesante ed ingombrante che mi limita un po' nei movimenti. Tento di togliermelo mentre volo senza fermarmi ma faccio molta fatica, ad un certo punto mi si incastra pure. Alla fine riesco in qualche modo a togliermelo e lo lascio cadere sul tetto di un edificio. Poi proseguo ancora in direzione del mare, quando lo raggiungo però non riesco inizialmente ad atterrare in spiaggia. Sembra ci sia qualcosa che mi tiene sospeso a mezz'aria e devo sforzarmi un po' per riuscire ad atterrare.[/slpc]Qui la mia lucidità inizia a calare e mi perdo in attività confuse e inutili.


2 giugno 2021

Lucido/OBE ore 5.30-7.00

[slpc]Prendo lucidità nello stato intermedio, mi alzo e vado di sopra, esco dal portone e vado verso il cancello. Arrivato al cancello mi ricordo che avevo programmato di uscire nel parcheggio dietro casa e incontrare la mia guida, Chiara. Attraverso dunque il giardino e fingo di comunicare telepaticamente con Chiara, le dico che sto arrivando e che ci vediamo appena fuori dal cancelletto sul retro. Quando arrivo trovo il cancelletto già aperto, esco e incontro subito una ragazza carina alta oltre 1.80, dai capelli celesti. Ci salutiamo, tuttavia non credo che sia lei, il suo aspetto non ha nulla a che vedere con la Chiara che ho conosciuto qualche anno fa, e soprattutto non emana quell'energia potente di amore e protezione. Ci prendiamo per mano e camminiamo e qui ho la conferma che non si tratta della mia guida. Inizio infatti a sentirmi semi bloccato, mi sento delle mani che mi toccano in vari punti. Ad un certo punto mi ritrovo sul letto in paralisi avvolto nelle vibrazioni. Mi sento premere con forza sul fianco sinistro (sono sdraiato sul fianco destro) ed avvolgere quasi tutto il corpo. Non voglio arrendermi però e con uno sforzo riesco ad alzarmi e ad allontanarmi. Ho ancora un corpo molto sottile e vado di sopra aggrappandomi a muro e ringhiera per ancorarmi e stabilizzarmi. Esco dal portone e la vista si attiva, percorro il vialetto e rallento ad un certo punto concentrandomi sulla percezione dell'ambiente circostante. Guardo il cielo, è giorno ma è un po' nuvoloso, un nuvoloso strano, con uno schema di nuvole particolare, tipo reticolato. Apro il cancello ed esco in strada, stavolta non incontrerò nessuna fantomatica guida, non prima di aver raggiunto un ambiente più elevato. La maggior parte dei personaggi che incontro nei pressi di casa mia infatti si rivelano spesso ostili o comunque fonte di distrazione. Mi dirigo verso l'incrocio, cammino lentamente assaporando la piacevolissima sensazione del vento che mi accarezza la pelle. Raggiunto l'incrocio giro a sinistra con l'intenzione di entrare in una delle case vicine ed usarla come passaggio dimensionale. Nel frattempo sento la presenza di qualcuno che cammina alle mie spalle, vedo che il secondo cancello di sinistra, un cancello nero, è socchiuso e lo interpreto come un invito ad entrare. Mentre mi dirigo verso il cancello, il tizio che era dietro di me mi sorpassa e si rivela del tutto innocuo, ci guardiamo e ci salutiamo, anche se non ci conosciamo. La sua presenza mi aveva messo una leggera apprensione perché temevo potesse avere cattive intenzione ed intralciarmi, ora sono sollevato nel constatare che non è così. Entro nella villetta e qui lo scenario cambia di colpo e mi ritrovo, invece che nel cortile della villetta, su una strada di un'altra città, con case ed edifici ai lati di essa, come se attraversando il cancello avessi già attraversato un passaggio dimensionale. La cosa è positiva, ho risparmiato tempo ed ho evitato di transitare in un luogo chiuso che poteva sviarmi e farmi perdere lucidità. Proseguo, sembra non esserci nessuno nei paraggi, è giorno e l'atmosfera è molto tranquilla, il mio obbiettivo era raggiungere focus 27 e mi chiedo se ci sono già. Salgo un'ampia scalinata di due o tre gradini e vado verso un edificio che si trova al centro tra due stradine. Qui incontro un uomo al quale dico di voler raggiungere focus 27, lui mi dice qualcosa che purtroppo ho dimenticato,[/slpc] inoltre qui il sogno crolla di colpo e mi sveglio.

5 giugno 2021

Paralisi/contatto con entità aliene ore 23.00-2.35

Mi trovo in un luogo indefinito all'aperto, accadono diverse cose ma il ricordo di esse è molto vago. Ad un certo punto vedo una ragazza in piedi di fronte a qualcosa che non ricordo cosa fosse, ma che per qualche motivo attira tutta la sua attenzione. La ragazza si mette a fare qualcosa che sembrerebbe una sorta di incantesimo, o sta forse usando un qualche super potere che possiede, ma non ricordo ora quale fosse e perché stesse facendo tutto questo. Ad un certo punto si sente un rumore improvviso, un suono acuto e metallico che dura un secondo ma porta con sé tutta una serie di sensazioni, ricordi e nozioni che se dovessi descriverle ci vorrebbero pagine e pagine. Provo qui a sintetizzare il più possibile. Ho l'istantanea consapevolezza di aver già sentito questo suono e di aver già vissuto la situazione che sta per verificarsi di nuovo adesso. Tutto infatti si blocca e un'istante dopo[slpc]sono in paralisi nel buio totale, ma al tempo stesso percepisco una forte luce, un po' come quando si intravede una luce con gli occhi chiusi. Non si tratta di una semplice luce, ma di una presenza o, meglio, più presenze, misteriose ed aliene. Percepisco queste entità come estremamente evolute, superiori, al cospetto delle quali mi sento come una formica di fronte ad un essere umano. Mi arrivano messaggi telepatici non verbali, sensazioni e concetti, uno dei quali è qualcosa tipo << non puoi creare il fuoco a tuo piacimento >>, che istantaneamente ed istintivamente interpreto come << non puoi sovvertire le leggi della natura >>. So che è un chiaro riferimento a quello che stava tentando di fare quella ragazza, perché in questo momento mi sento come se quella ragazza ed io fossimo la stessa persona, so di essere "colpevole" io stesso di quello che stava facendo, perché in realtà ero io che lo stavo facendo. L'emanazione di queste entità è così potente e maestosa che mi sento schiacciato, del tutto impotente e indifeso, totalmente in balia di questi esseri. Non le percepisco né come ostili né come amichevoli, solo immensamente superiori, neutrali ma comunque terrificanti per la loro potenza che sento potrebbe schiacciarmi se tentassi di ribellarmi. La pressione generata da queste emanazioni è così forte che non riesco più a sostenerla e cerco ad un certo punto di uscire dalla paralisi e svegliarmi.[/slpc]Ci riesco con uno sforzo, ma poi decido di lasciarmi andare di nuovo, non so quando mi ricapiterà un'occasione simile di comunicare con questi esseri, non posso sprecarla. Mi rigiro nel letto e mi sistemo in posizione supina, convinto in un primo momento di essermi svegliato. Qui però vedo una luce in alto a destra nel mio campo visivo, e mi spavento perché non dovrebbe esserci qualcosa del genere, a meno che...[slpc]ma certo ! Sono ancora nello stato intermedio, si era trattato dunque di un falso risveglio. Le presenze aliene sono ancora qui e sembrano voler ancora comunicare con me. Purtroppo alcune nozioni e sensazioni le ho dimenticate al risveglio, forse la maggior parte. Ad un certo punto, istintivamente, mi viene da chiedere << cosa sono io per voi ? >> e m arriva una risposta alquanto bizzarra e inattesa: << un gran gentiluomo >>. Lì per lì non ho molto tempo per riflettere sul significato di questa risposta e magari chiederlo a loro, sono infatti continuamente scosso interiormente da vibrazioni ad una frequenza piuttosto alta anche se non dolorose. A livello uditivo invece sento continui bisbigli semi metallici e altri versi indefiniti che posso solo definire "alieni", non mi viene in mente altro aggettivo per descriverli. Mi sento anche toccare la gola, seppur lievemente, un po' come era accaduto nell'esperienza della notte tra il 12 e il 13 aprile. Le emanazioni che percepisco assomigliano a quelle di quella notte, tuttavia il loro comportamento sembra molto diverso. Mentre la volta scorsa ho avuto la sensazione di essermi trovato io a prendere consapevolezza di un piano di esistenza superiore in cui risiedono questi esseri, stavolta invece sono stati loro a fare irruzione all'interno di un mio sogno comune, strappandomi via da esso in maniera brusca ed improvvisa.[/slpc] Se non avessi tutta l'esperienza che ho acquisito negli anni su sogni, sogni lucidi, OBE, paralisi ed altri fenomeni affini, probabilmente penserei di essere stato rapito dagli alieni. Questo per rendere meglio l'idea di quanto questo tipo di esperienza che ho vissuto sia reale e potente. Ogni tanto esco dalla paralisi per alcuni istanti, un po' per prendermi una pausa da questo flusso vibratorio così intenso, un po' per la solita paura irrazionale di rimanere in qualche modo bloccato e non poter più rientrare nel mio corpo.[slpc]Ricordo un altro messaggio telepatico, probabilmente l'ultimo di questa esperienza: << quello che non vogliamo è restare >>.[/slpc]Poco dopo esco nuovamente dalla paralisi ma stavolta non riesco più a rientrare, ormai mi sono svegliato definitivamente, il contatto con questi esseri è terminato per oggi e quella frase probabilmente era il loro modo di congedarsi. Quando mi sveglio sono da poco passate le 2.30, anche questa volta questo tipo di esperienza così forte ed intensa si è verificata nelle prime ore di sonno, chiaramente non può essere un caso. Spero di poter avere un altro contatto con queste entità a breve, magari in un momento in cui sono preparato ad averlo, e non come in questo caso in cui mi sono trovato di punto in bianco catapultato fuori da un sogno non lucido, in uno stato mentale iniziale del tutto confusionale.


7 giugno 2021

Lucido ore ?

Mi trovo in bagno in piedi, mezzo assonnato e ad un certo punto vede me stesso in piedi a circa un metro e mezzo da me, ma non sto guardando lo specchio, si tratta proprio di un altro me presente in questo bagno. Dopo un attimo di inquietudine [slpc]realizzo di stare sognando, anche se non mi ricordo di essere andato a dormire. Ho infatti un ricordo in cui era pomeriggio e mi trovavo in cucina a pensare a cosa prepararmi per cena. In realtà quel ricordo apparteneva alla parte di questo sogno precedente al momento in cui sono entrato in bagno, ma per tutta la durata del sogno continuerò a considerarlo come un ricordo della veglia. Esco da bagno e vado di sopra, il mio piano d'azione prevede di raggiungere focus 27. Appena arrivato al piano terra incontro mia nonna, la quale mi segue quando esco, fino a raggiungermi in strada. Le dico che dove sto andando non può venire, devo andare da solo, lei sembra capire e si ferma. Raggiungo l'incrocio e giro a sinistra, poi suono il citofono della seconda villa sul lato sinistro e, mentre aspetto che qualcuno mi risponda e mi apra, vedo sbucare di nuovo mia nonna. Sento ora delle voci al citofono, in particolare la voce di una donna che dice qualcosa tipo << non c'è olio qui >>, ma non si sta rivolgendo a me, sembra stia parlando con qualcun altro che si trova in casa con lei. Comunque qualcuno mi apre e mi precipito di corsa verso il portone, prima che mia nonna mi raggiunga. Quando tento di aprirlo però, qualcuno dall'altra parte lo spinge con forza, impedendomi inizialmente di entrare. Mia nonna sta per raggiungermi, così insisto ma non è facile vincere la resistenza di chiunque si trovi dall'altra parte. Nel frattempo sento mia nonna chiedere dell'olio e le dico che in questa casa non ce l'hanno e di andare a chiedere a quella affianco. In questo modo riesco finalmente a liberarmene e riesco anche ad entrare. In casa trovo una donna sui 30-35 alta e dalla corporatura robusta e un uomo che dovrebbe essere il suo compagno o marito. Mi scuso con loro per aver fatto irruzione con prepotenza, dicendo che dovevo assolutamente evitare che mia nonna entrasse in casa. Mi metto dunque a cercare un'uscita per accedere ad uno scenario più elevato ma mi trovo, come spesso accade, ad entrare in piccole stanze senza via d'uscita. Ad un certo punto entro in una camera da letto ed esco da una finestra, mi calo giù e mi accorgo che ora è notte, mentre all'inizio del sogno era giorno.[/slpc] Da qui il ricordo sfuma.
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Re: Diario dei sogni lucidi di Hari

Messaggioda Hari » 07/07/2021, 20:00

19 giugno 2021

Lucido ore 7.00-7.45

Sono in un compagnia di L., un ex compagno di scuola del liceo, ci troviamo in una città che non riconosco e mentre camminiamo parliamo del più e del meno. Ad un certo punto raggiungiamo una scalinata alla cui sinistra c'è un edificio piuttosto vecchio, forse dell'Ottocento, alto una decina di metri. L. sale le scale mentre io rimango un po' indietro, poi salgo anche io e quando arrivo in cima con me non c'è più il mio amico ma due donne, S.G. e S.M. La prima è un'altra ex compagna di classe ed ex ragazza di un mio amico, la seconda è una mia collega di lavoro e cugina acquisita di mia madre. Mi propongono di andare a visitare il paese di Marta (paese esistente nella realtà fisica in provincia di Viterbo), mi chiedono se ci sono già stato e rispondo che ricordo che si era parlato di andarci coi miei anni fa ma non ricordo se alla fine ci siamo andati (in realtà ci siamo stati ma nel sogno avevo il dubbio). Dico poi che in ogni caso ci ritornerei volentieri. Ora è giorno e ci troviamo a camminare lungo una stradina con un fiume alla nostra sinistra. La stradina è sopraelevata di qualche metro rispetto al fiume e c'è un parapetto sulla sinistra che mette al riparo da possibili cadute in acqua, mentre sulla destra vi sono edifici con negozi e locali. Prendo gradualmente lucidità mentre continuiamo a camminare lungo questa strada che ora si fa in salita, portandoci a circa 15-20 metri di altezza.[slpc]Qui ci sono locali con tavoli all'aperto con vista sul paese sottostante e il fiume che lo attraversa. Non c'è molta gente ai tavoli al momento, deve essere mattina presto a giudicare dalla tranquillità e dal silenzio. Noto che ci troviamo al piano più alto di una struttura a più piani e andando avanti iniziamo ad incontrare gruppi di persone di varie età sedute ai tavoli sui vari livelli della struttura. Mi ricordo dell'obbiettivo di incontrare una guida a cui fare determinate domande, cercandola tra le persone presenti. Dovrei trovare un personaggio, meglio se femminile, che si trovi da solo, ma qui trovo solo gruppi di persone. Penso di prendere il volo per poi atterrare giù in strada, ma è tutto così vivido e reale che mi chiedo se sia possibile farlo in questo ambiente. Mi rivolgo alle mie due accompagnatrici dicendo loro che ora devo lasciarle e proseguire da solo. Salgo in piedi sul parapetto e mi lascio andare, rimanendo sospeso a mezz'aria. Nel farlo però mi accorgo subito che lo scenario si destabilizza e quando atterro in strada mi rendo conto che c'è stato un cambio di livello. Non sono più nell'ambiente vivido e reale di prima, sono scivolato in uno scenario onirico intermedio, sarei dovuto scendere rispettando le leggi "fisiche" di quel luogo per rimanerci, anche se ci avrei messo più tempo. La differenza con lo scenario di prima si nota subito, adesso sono in un ambiente decisamente più chiassoso e un po' ovattato. Le immagini sono un pochino meno nitide anche se comunque reali, c'è più gente e un chiacchiericcio continuo di sottofondo, come in un tardo pomeriggio di un weekend, mentre prima c'era la calma e il silenzio di un mattino presto. Mentre cammino e mi guardo intorno mi chiedo se questo livello di sogno lucido vada bene lo stesso per incontrare una guida, avrò presto la risposta a questa domanda. Incontro infatti una ragazza carina bionda, alta circa 1.80. La prendo per mano e le chiedo come si chiama e quanti anni ha, mi dice un nome che non ricordo e che ha 9 anni. Inoltre il suo aspetto si deforma e diventa un uomo, il quale si mette pure a fare smorfie e versacci. Si tratta chiaramente di una forma pensiero di basso livello, sto solo perdendo il mio tempo con questo personaggio. Proseguo e continuo a cercare ma trovo per lo più gruppi di persone. Alla fine riesco a trovare una ragazza seduta da sola ad un tavolo, mi siedo accanto a lei e la prendo per mano ma qui le immagini si fanno sgranate, perdo il contatto visivo[/slpc]e non ricordo poi cosa succede, forse mi sveglio ma in ogni caso il sogno crolla. E' chiaro che in un livello di sogno intermedio come questo non ha senso cercare una guida, mentre lo scenario in cui mi trovavo prima poteva andar bene per questo scopo, purtroppo sono stato troppo frettoloso nell'andare a cercare altrove.

22 giugno 2021

Lucido ore 4.00-5.00

Cammino nel centro della mia città, raggiungo la piazza principale e [slpc]qui mi rendo conto di stare sognando. Incontro il mio amico P.C., ci salutiamo e gli chiedo se si è accorto di essere in un sogno, lui sembra non capire, allora gli suggerisco di guardarsi le mani e contarsi le dita. Nel frattempo lo faccio anche io ed ho 5 dita normalissime, lui invece dice di averne 600 o 700, al che gli dico << forse intendi dire 6 o 7 >>. Attraversiamo la strada e ci incamminiamo lungo il viale principale, per dimostrargli una volta per tutte che siamo in un sogno mi fermo e mi concentro sullo spostare con la telecinesi una bustina di plastica appesa ad un chiodo sul muro di un edificio. Riesco a staccarla dal chiodo e la faccio svolazzare un po', mentre P.C. e altre persone assistono alla scena. Provo poi a riagganciare la bustina al chiodo ma il mio controllo della telecinesi non è il massimo e dopo un po' lascio perdere perché mi rendo conto che sto solo perdendo tempo. Dico ai presenti che ci sarei sicuramente riuscito prima o poi ma che ora ho poco tempo a disposizione ed ho delle cose da fare. [/SLPCProseguo, ora con me non c'è più P.C., ma A.S. e nel frattempo ho perso lucidità quasi del tutto. Il mio obbiettivo era quello di incontrare una guida, invece mi ritrovo a seguire le direttive del mio amico A.S. che mi suggerisce di salire delle scale dicendo che in questo modo prima o poi incontrerò la guida. Seguo le sue istruzioni e, arrivato in cima, mi trovo ad osservare un bellissimo panorama naturalistico, un paesaggio spettacolare, con un'isola montuosa ricoperta di verde in mezzo al mare. Siamo in movimento ora, e per qualche motivo sono convinto di trovarmi su un'altra isola che però è mobile, non mi sfiora nemmeno il pensiero che potrei essere a bordo di un'imbarcazione :D.


27 giugno 2021

Lucido ore 6.30-8.55

Sono a casa nel seminterrato, entro in bagno e qui inizio a sospettare di stare sognando. Guardo l'ora più volte sul mio smartband ma questa non cambia da un'occhiata all'altra. Nonostante ciò continuo ad avere l'impressione che ci sia qualcosa che non quadra. Esco dal bagno e trovo su una parete una specie di dipinto raffigurante una donna dai capelli lunghi e lisci. [SLPC]Non c'è niente del genere a casa mia nella realtà fisica, sto senza dubbio sognando ! Vado dunque di sopra ed esco in strada, poi passo dal giardino della casa accanto alla mia per raggiungere il campo di sterpaglie.[/slpc] La mia lucidità però non è delle migliori e dimentico il mio obbiettivo di incontrare una guida e non so perché mi viene in mente che devo incontrarmi con il mio amico e vicino di casa A.D., proprio nel campo di sterpaglie. Scavalco la siepe e incontro A.D. che sta portando a spasso il proprio cane, lo lega da una parte e mi raggiunge. Inizia a parlarmi e nel frattempo raggiungiamo una casa nella quale entriamo salendo una rampa di scale esterna. [slpc]Qui mi ricordo del mio obbiettivo e mi rendo conto che finora ho solo sprecato tempo ed energie, così mi separo dal mio amico ma ormai è un po' tardi. Mi è rimasta infatti poca energia e lo scenario si dissolve. Mi metto a sfregare le mani a terra e sento al tatto un terreno ruvido e sabbioso, quando la vista si attiva riconosco subito il luogo in cui mi trovo, è il cortile della casa in montagna dei miei nonni. Vedo infatti sullo sfondo la montagna, poi mi guardo intorno, osservo la casa, le immagini sono molto vivide ma io non mi sento ancora ben sintonizzato nello scenario, sento di non avere energia sufficiente per stabilizzarmici al 100 %. Rimango qui ancora per qualche secondo, chiedendomi se potrei trovare qualche presenza o entità in casa o magari di sotto in cantina. Mentre mi dirigo verso la discesa che porta verso la cantina lo scenario si dissolve e mi ritrovo all'interno di una luce abbagliante avvolto da un flusso vibratorio intenso ma piacevole.[/slpc]Non ricordo poi se mi sono svegliato per qualche istante o se sono scivolato direttamente nel sonno incosciente.


1 luglio 2021

Lucido/OBE ore 4.00-5.30


[slpc]Mi trovo in paralisi in seguito ad un sogno in cui stavo discutendo con mia madre e mia nonna. Sono sdraiato a pancia in giù, avvolto nelle vibrazioni, e mi sento schiacciare la schiena da un peso che identifico come una delle entità. Percepisco un'emanazione femminile stavolta, quell'entità che tempo fa mi disse di chiamarsi Lisa, era da un po' che non si presentava, ultimamente a tormentarmi era stata sempre l'essere senza nome di emanazione maschile. Inizialmente penso di voler uscire dalla paralisi e svegliarmi ma poi prendo piena lucidità e decido di rimanere immobile ed attendere il momento giusto per il distacco. La pressione dell'entità non è dolorosa e anzi adesso quasi nemmeno la sento, percepisco solo il flusso vibratorio, intenso ma non fastidioso. Dopo un po' sono finalmente in grado di muovermi, così mi alzo dal letto ed esco dalla mia stanza. Vado di sopra e mi aggrappo alla ringhiera mentre salgo le scale, canticchiando per allontanare ogni eventuale pensiero negativo che in questo stato di coscienza può generare istantaneamente situazioni assai poco gradevoli. Esco dal portone e mi fermo sul vialetto che porta al cancello, mi guardo un po' intorno ed esamino al tatto le foglie delle piante ornamentali. Mi ricordo poi che il piano d'azione prevedeva di passare per il campo di sterpaglie, così torno indietro ed attraverso il giardino. Qui però mi fermo di nuovo sul prato, tocco ancora alcune foglie, poi mi chino a toccare l'erba, tutto è estremamente vivido e reale. Vedo poi uno dei gatti del compagno di mia zia, che di solito è molto affettuoso ed è lui stesso quasi a "pretendere" di essere accarezzato e coccolato. Qui invece tira dritto con indifferenza e devo essere io ad attirarlo per giocarci un po'. Esco ora dal cancelletto sul retro e imbocco il sentiero nel campo di sterpaglie. Era da un po' che non vedevo questo spazio libero dal cantiere che nella realtà fisica è attivo già da diversi mesi, per la costruzione di un palazzetto dello sport e relativo parcheggio. L'ambiente è molto stabile, silenzioso e tranquillo, per ora non c'è nessuno nei paraggi. Vedo in fondo al campo di sterpaglie dei palazzi di 4-5 piani, mentre più dietro si staglia quello che sembrerebbe un campanile. Raggiungo l'area degli edifici, mi trovo ora su una strada e devo incontrare la mia guida. Mi guardo intorno alla ricerca di una ragazza che dia l'idea di poter fare da canale per la mia guida, requisito fondamentale è che si trovi da sola e non in gruppo. Ne vedo subito due ma stanno entrambe parlando al cellulare, poi mi imbatto in un gruppo numeroso di persone, anche loro quasi tutti al cellulare. Penso che questo debba essere un altro di quegli ambienti intermedi, e mi ricordo del consiglio di un personaggio in un recente sogno comune, il quale mi suggeriva di salire le scale per poter incontrare la mia guida. Che siano scale, un ascensore o semplicemente un salire verso l'alto volando, il messaggio è chiaro: per incontrare la mia guida devo salire, elevarmi, espandere la mia consapevolezza. Dato che mi trovo in un ambiente molto stabile, mi rendo conto che l'opzione del volo non è la migliore in questa situazione. Decido pertanto di utilizzare mezzi presenti in questo scenario, come appunto una scalinata o un ascensore. Entro perciò in un edificio, e mi ritrovo in un'ampia sala nella quale vi è un via vai continuo di gente, non esattamente un miglioramento rispetto a poco fa. Vedo però un'ampia scalinata ed inizio a salire, raggiungendo il primo piano, il quale si presenta molto simile al piano terra. Devo salire più velocemente, così decido di prendere l'ascensore, il quale è costituito da una cabina piuttosto larga e spaziosa, praticamente una stanza che si muove in verticale. Premo un pulsante che reca una freccia che punta verso l'alto e l'ascensore inizia subito a salire. Ad un certo punto premo un tasto per fermarlo, la porta si apre e vedo che anche questo piano ha un aspetto analogo ai primi due. Decido di raggiungere l'ultimo piano dell'edificio e premo nuovamente il tasto con la freccia verso l'alto. L'ascensore inizia a salire e passano diversi secondi senza che accenni a fermarsi, mi metto allora a toccare e tamburellare sulle pareti interne della cabina per mantenermi ancorato a questo ambiente. Visto però che non vuole saperne di fermarsi premo io il tasto per fermarlo ma stavolta non funziona. Dopo un po' finalmente si ferma ma la porta non si apre, mi accorgo che nel frattempo è comparsa una finestra su un lato, penso dunque di uscire da lì ma quando mi affaccio vedo che sono parecchio in alto. Se mi calassi da questa altezza rischierei di destabilizzarmi, come accaduto nel lucido di qualche giorno fa. Inoltre il mio obbiettivo era salire, non avrebbe senso scendere adesso e dover ricominciare da capo. Ora l'ascensore riparte, ma stavolta le pareti sono trasparenti e mi accorgo che si muove non in verticale ma in diagonale. Non ricordo esattamente come, ma più avanti mi trovo fuori dall'ascensore e mi imbatto in un giornale e in un titolo che dice "Neve a E..." era il nome di una città probabilmente, che però non ricordo se non vagamente. Ricordo che iniziava per "E", era qualcosa tipo "Erdun" o "Erden", per qualche motivo però so subito che si tratta di una città della Turchia. Penso dunque che potrei trovarmi in Turchia in questo momento, mi guardo intorno, vedo anche qui molte persone, tra cui della ragazze. Ne fermo una dalla carnagione un po' scura, dovuta probabilmente all'abbronzatura, e le chiedo il nome, anche questo però l'ho dimenticato quasi del tutto, ricordo solo che iniziava per "Ce".[/slpc] Dopo questo episodio perdo totalmente lucidità e mi ritrovo a casa della mia nonna paterne. Curiosamente, la discussione nel sogno comune prima che mi trovassi in paralisi verteva proprio sul dover venire qui a casa di mia nonna.
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Re: Diario dei sogni lucidi di Hari

Messaggioda Citrato » 07/07/2021, 23:07

Ciao Hari! Fenomenali come sempre i tuoi sogni. Poi quello che parla dell'incontro con le entità aliene è davvero super. Hai saputo trasmettere molto bene questo senso di inferiorità e di vertigine dinanzi a queste entità così grandiose e che, tuttavia, non erano nè particolarmente minacciose nè amichevoli. Però dai, ammetterai che farsi dare del gentiluomo, seppur in questo caso da simili creature, dimostra un po' di simpatia nei tuoi confronti. Scherzi a parte, mi piacerebbe sapere se secondo te non trattavasi di una qualche entità silente. Che dire, continua così! Vai fortissimo! : Thumbup :
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Re: Diario dei sogni lucidi di Hari

Messaggioda Hari » 13/07/2021, 17:57

Ciao Citrato :) grazie, mi fa piacere vedere che sono riuscito almeno in parte a trasmettere quello che ho provato in quei momenti :). In effetti quegli esseri avevano dei punti in comune con la descrizione che hai fatto tu della cosiddetta "entità silente", con la differenza che non erano silenti stavolta. In quell'occasione infatti ho avuto la netta impressione di essere stato come "prelevato" intenzionalmente da quegli esseri, mentre ero nel bel mezzo di un sogno comune, di quelli confusi e
grotteschi che si fanno soprattutto nelle prime ore di sonno. Al contrario di come agirebbe l'entità silente essi sembravano voler proprio comunicare con me in qualche modo, anche se avevano in comune con essa il fatto di apparire (si fa per dire dato che la vista non era attiva e non potevo vedere assolutamente nulla) come esseri appartenenti ad un piano di realtà superiore. In un'esperienza di un paio di mesi prima invece, mi era capitato qualcosa di simile ma in quell'occasione era come se fossi stato io a prendere consapevolezza di quel piano di realtà (non a caso avevo effettuato una profonda meditazione prima di addormentarmi ) e a ritrovarmi in compagnia di quelle entità che lo "abitano" . In quel caso ogni mio tentativo di
comunicare era stato inutile, essi si comportavano esattamente come l'entità silente da te descritta, eppure la mia impressione è che fossero lo stesso tipo di entità della seconda esperienza. Ti lascio qui il link di quell'esperienza nel caso te la fossi persa, così potrai confrontarle e farti un'idea anche tu :). L'esperienza in questione è quella del 12-13 aprile, nel post pubblicato in data 3 maggio 2021.

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Re: Diario dei sogni lucidi di Hari

Messaggioda Hari » 04/08/2021, 21:22

11 luglio 2021

Serie di lucidi/OBE ore 5.30-7.30

Episodi elencati in ordine non cronologico:

Episodio 1: Una strana pesantezza

[slpc]Prendo lucidità mentre sono nel seminterrato di casa mia, vado di sopra, guardo fuori e noto subito una cosa bizzarra: è contemporaneamente sia giorno che notte, a seconda della direzione in cui guardo. Esco dal lato dove vedo che è giorno, ovvero dalla porta finestra che dà sulla veranda. Scendo le scale, attraverso il giardino e raggiungo il parcheggio dietro casa, per poi accedere al campo di sterpaglie. Imbocco una stradina sterrata ma ad un certo punto lo scenario di colpo si dissolve. Mi chino ed inizio a sfregare le mani per terra per stabilizzarmi e recuperare lo scenario, mi trascino letteralmente lungo il sentiero finché la mia vista non si riattiva. Ora però mi sento stranamente pesante, non riesco a rimettermi in piedi e riesco ad avanzare solo strisciando a terra e con grande sforzo. In qualche modo riesco a raggiungere un'area in cui c'è un gruppo di ragazzi, esausto, mi siedo a terra. Uno di loro mi si avvicina e gli chiedo aiuto per alzarmi, mi prende le mani per tirarmi su ma nemmeno lui ci riesce, come se pesassi centinaia di chili. Gli chiedo cosa secondo lui può essere a rendermi così pesante e a tenermi bloccato in questo modo ma lui scrolla le spalle, non ne ha la più pallida idea. Dopo un po' riesco finalmente ad alzarmi, da solo, ora mi sento meglio, ho riacquisito un po' della mia mobilità. Chiedo nuovamente cosa può aver causato quell'incredibile pesantezza e uno di loro mi risponde che devo prendere un po' di... dice un nome che non ricordo che sembrerebbe quello di un qualche integratore, mi sembra finisse per "ina". Proseguo ed entro in una casa, qui ci sono altri ragazzi con i quali mi fermo a parlare. Ne vedo due dalla carnagione olivastra, chiedo i loro nomi, uno dice di chiamarsi Chelik, l'altro non ricordo, e dicono di venire dagli Emirati Arabi. Un altro ragazzo invece mi dice di essere nato in Svizzera ma di essere americano. Gli dico che anche io sono nato in Svizzera e lui mi dice qualcosa che ricordo vagamente a proposito di una certa legge in vigore nel paese elvetico, qualcosa che aveva a che fare con il denaro. Tutto ciò mi fa venire in mente una vecchia task lasciata in sospeso che prevedeva di tornare indietro nel tempo attraverso i miei ricordi a quando vivevo in Svizzera. Metto dunque da parte per il momento il piano d'azione odierno e scendo una rampa di scale, con l'intenzione di accedere alla mia memoria sepolta. Purtroppo però lo scenario quasi subito si oscura e mi ritrovo nel buio, avvolto in un flusso vibratorio. A tratti scorgo delle immagini sbiadite che scorrono velocissime, come se fossero immagini della mia vita che scorrono a ritroso per riportarmi al passato. Alla fine però mi ritrovo a ripartire dal letto e quando mi alzo e la vista si attiva mi accorgo di essere di nuovo a casa mia nel seminterrato, dunque si ricomincia da capo.[/slpc] Da qui il ricordo sfuma.


Episodio 2:

[slpc]Mi trovo in paralisi con l'entità sopra di me che emette versi metallici terrificanti e mi preme con forza sul corpo provocandomi un certo dolore. Inizialmente provo a comunicare e a mostrarmi amichevole ma il dolore dopo un po' diventa troppo forte e mi costringe ad uscire momentaneamente dalla paralisi. Rientro e riprovo ma non riesco minimamente a muovermi col mio corpo astrale e il dolore è troppo forte per riuscire a concentrarmi sulle tecniche per prenderne il controllo. Dopo una serie di uscite e rientri[/slpc]alla fine sono costretto ad arrendermi e svegliarmi. Non cambio però posizione del tutto, resto qualche istante con la testa girata e poi mi rimetto come stavo prima, quanto basta per uscire dalla morsa della paralisi ma senza svegliarmi troppo. In questo modo mi riaddormento quasi subito.

Episodio 3:

[slpc]Vado in garage ed apro la porta dell'intercapedine con l'idea di attraversare un corridoio ed uscire dall'altra parte, raggiungendo così un luogo più luminoso ed elevato. Il passaggio però, come spesso accade, risulta ostruito. Apro una porta accanto che nella realtà fisica non esiste, qui il passaggio è leggermente più libero ma comunque troppo stretto per entrarci dentro. Provo ad allargarlo con la forza, strappo via pezzi di muro per aprirmi un varco e quando finalmente inizio a vedere una bella luce che filtra,[/slpc] il sogno si dissolve.

14 luglio 2021

Lucido/OBE ore 4.15-5.00



[slpc]Prendo consapevolezza nello stato intermedio, mi alzo dal letto, mi sollevo in levitazione e intravedo nel buio mio fratello che dorme sul suo letto. Esco in volo dalla finestra e mi trovo per un po' ad avanzare nel buio, poi inizio ad intravedere dei palazzi, in maniera sempre più nitida e improvvisamente mi trovo catapultato all'interno di un appartamento, in una camera da letto. Di fronte a me c'è una donna sulla cinquantina, mi chiedo se possa vedermi ed ho subito la risposta a questa domanda quando vedo che mi guarda e sorride. Capisco di essere stato catapultato nel corpo di qualcun altro, presumibilmente il marito di questa donna. Mi guardo allo specchio e noto che ho un viso piuttosto gonfio e paffuto, l'esatto opposto di come sono nella realtà fisica. Non mi soffermo comunque troppo ad esaminare i dettagli perché ho un piano d'azione da portare a termine, che è sempre quello di incontrare la mia guida. Tuttavia sono ancora indeciso se farlo subito e dunque volare via dalla finestra oppure rimanere un altro po' ad esplorare questa casa. Alla fine scelgo la seconda opzione, esco dalla stanza dicendo qualcosa che non ricordo alla donna in lingua inglese, non ho idea del perché. Mi affaccio poi alla porta di una stanza adiacente, dove trovo un ragazzino sdraiato sul letto a guardare la TV, probabilmente il figlio dell'uomo di cui sto occupando il corpo. Noto una certa somiglianza con la mia camera da letto nella realtà fisica, con il televisore di piccole dimensioni posto sopra un comò, la cui altezza è simile a quello che abbiamo nella nostra stanza. La posizione del letto su cui è sdraiato il ragazzino è la stessa rispetto alla stanza e al comò e le stesse dimensioni della stanza e la sua posizione rispetto alla camera dei genitori del bambino ricordano quelle della mia camera. Dando un rapido sguardo al televisore vedo che sta trasmettendo un cartone animato che sembra essere Futurama. Saluto il bambino dicendogli << good night >> e qualcos'altro sempre in inglese, poi esco e torno nella stanza di prima. Attaccato ad un mobile vedo un foglio sul quale ci sono delle scritte, tra le quali ricordo una in particolare, più o meno al centro del foglio: "MATRIMONIO". Subito sotto questa scritta c'è una data, di cui ricordo mese e anno: febbraio 2050. Inizialmente immagino sia la data del matrimonio della coppia, ma riflettendoci non avrebbe molto senso, credo piuttosto che si trattasse di un promemoria
riferito ad un matrimonio a cui la coppia è stata invitata. Mi trovo ora a parlare con la donna, stavolta in italiano, vedo che ha in mano un foglio sul quale ci sono tre strani disegni di scarsa qualità. Per un motivo che non so spiegare so che quei disegni hanno a che fare in qualche modo con la data del matrimonio. Chiedo spiegazioni alla donna, la quale mi dice qualcosa che purtroppo ho dimenticato[/slpc], la nostra conversazione comunque viene interrotta da mio fratello, che nella realtà fisica è appena rientrato a casa da lavoro e facendo rumore mi sveglia.



17 luglio 2021

Serie di lucidi/OBE ore 6.30-8.15


Episodio 1:

[slpc]Mi trovo in paralisi avvolto in un flusso vibratorio piuttosto intenso e a tratti sento una pressione non dolorosa al centro del petto. Dopo un po' riesco ad alzarmi dal letto, esco dalla mia stanza e vado di sopra, ma qui il ricordo va a confondersi con gli altri episodi[/slpc], i quali iniziano tutti in maniera simile.

Episodio 2:

[slpc]Mi trovo a volare tra i palazzi di una qualche città, ogni tanto atterro da qualche parte e ad un certo punto mi trovo all'interno di una stanza con un tizio che cerca di acchiapparmi ma io gli sfuggo volando via dalla finestra. Ora cammino per strada e dei ragazzini mi seguono, uno di loro mi si appiccica addosso e in un primo momento penso di scaraventarlo via con la forza, poi però decido di avere un approccio amichevole. Ad un certo punto decido di entrare in un ascensore e salire più in alto possibile. L'ascensore risulta essere piuttosto stretto, il pannello dei comandi è insolitamente in alto e ci arrivo a malapena. Ne trovo poi un altro più piccolo e all'altezza della mia testa, non ci sono numeri ma solo due tasti "+" e "-". Premo il tasto "+" per salire e su un display inizio a vedere dei numeri che scorrono a caso, ad un certo punto diventano anche numeri negativi. Leggo poi la scritta C°, come se si trattasse della temperatura, cosa però è del tutto inverosimile dato che ad un certo punti i numeri superano il 100. Dopo un po' premo il pulsante per fermare l'ascensore, esco e mi trovo all'interno di un edificio con varie stanze che sembrerebbero uffici o qualcosa del genere. Ci sono delle persone, con le quali però non interagisco. Cerco una finestra da cui uscire, entro in una camera da letto e vedo che la finestra è chiusa e con la tapparella abbassata. Apro la finestra, alzo la tapparella e guardo fuori, vedo che di sotto a, pochi metri dalla finestra, ci sono delle baracche abbandonate, e tutto l'ambiente circostante ha un aspetto decisamente malandato. Mi calo giù e atterro sulle baracche, poi prendo di nuovo il volo e dopo un po' atterro di nuovo in strada. Rispetto a dove mi trovavo prima di prendere l'ascensore ora è giorno ed è tutto decisamente più vivido e stabile. Ci sono pochi edifici qua e là, il resto sono sterpaglie e baracche semi distrutte. Sembra la periferia di una qualche città del terzo mondo, c'è poca gente in giro e non sembra esserci nulla di particolarmente interessante da fare qui.[/slpc]


18 luglio 2021

Serie di lucidi/OBE ore 4.45-8.40

Episodio 1:

[slpc]Prendo consapevolezza nello stato intermedio, sento suonare il citofono, mi alzo dal letto e vado a rispondere. << Chi è ? >> chiedo, e mi arriva una risposta che sento a malapena, sembra dire << apri >>. Premo il pulsante per aprire, poi tento di rimettere a posto il citofono ma questo non si riaggancia e cade. Non perdo tempo a riagganciarlo, vado di sopra, curioso di vedere chi ha citofonato a quest'ora di notte. Esco dal portone e vedo un signore anziano attraversare il cancello. In un primo momento penso sia mio nonno ma poi vedo che non è lui, mi dice qualcosa che non ricordo, esco in strad[/slpc]a e da qui il ricordo si mescola e si confonde con gli altri episodi.


Episodio 2:

[slpc]Eseguo il distacco, vado di sopra, esco in strada e mi incammino lentamente concentrandomi sulla percezione dell'ambiente circostante. Dopo un po' lo scenario si dissolve e mi ritrovo nel buio. Stavolta però non aspetto di ritrovarmi in paralisi sul letto, mi tuffo in avanti e poi inizio a tastare con le mani per trovare un qualche oggetto a cui aggrapparmi e così stabilizzarmi. Inizialmente le mie mani tastano il vuoto, poi però trovo un muretto molto basso, di non più di 20 centimetri di altezza. La vista ovviamente non è ancora attiva, mi metto ora a toccare il terreno ai lati del muretto e con mia sorpresa scopro che si tratta di due superfici diverse. Con la mano destra infatti, alla destra del muretto, sento al tatto una superficie sabbiosa, mentre contemporaneamente, sul lato sinistro con l'altra mano sento l'asfalto. Torno poi a toccare il muretto e sfregarci le mani sopra e dopo un po' la vista si attiva. Mi trovo in una qualche città molto affollata, continuo a sfregare le mani per stabilizzarmi e alcune persone mi guardano perplesse, chiedendosi cosa stia facendo :D. Le ignoro ed evito di dar loro spiegazioni che tanto non comprenderebbero. Sembra che io mi trovi ad una fermata dell'autobus perché vedo davanti a me una struttura semi trasparente che dovrebbe essere una pensilina di quelle che si usano per ripararsi dalle intemperie. Mi ricordo l'obbiettivo di incontrare la mia guida, il metodo per farlo è quello di fermare una ragazza che si trovi da sola e chiederle di fare da canale per la guida. Ne vedo una molto carina dai capelli lunghi, rossicci, mossi, che cammina da sola in mezzo alla folla. Mi avvicino a lei, la saluto e le chiedo come si chiama e quanti anni ha, risponde di chiamarsi Luisa e di avere 90 anni. La sua risposta mi sorprende, ma poi mi ricordo che in questa dimensione l'aspetto non necessariamente corrisponde all'età di una persona. Le chiedo se è di qui e lei invece di rispondere alla mia domanda dice << sei fidanzata ? >> con un tono come a dire "questa è la prossima domanda che mi farai ". In realtà non avevo alcuna intenzione di farle quella domanda, forse lei mi ha scambiato per un tizio qualunque che vuole provarci con lei :D. Comunque faccio finta di niente e mento dicendole che la prossima domanda era proprio quella, e le chiedo di rispondere ad entrambe. Così lei mi sorprende per la terza volta rispondendo: << sì e...tu >>, lasciando intendere che sì, è di qui (ok, ma dov'è "qui ?"forse avrei dovuto chiederle prima questo :D, in effetti sarebbe stata la domanda successiva ma con le sue risposte inattese ha deviato la mia attenzione ) e che io sarei il suo fidanzato (quel "e tu" non era in tono di domanda, le sue erano chiaramente due risposte distinte alle mie due domande, anche se entrambe prevedevano come risposta solo un sì o un no). Questa sua risposta mi lascia perplesso e mi distrae dal mio obbiettivo, la perdo anche di vista in mezzo alla folla e perdo l'occasione di chiederle quello che veramente mi interessava.[/slpc]

22 luglio 2021

Lucido ore 4.00-5.25

Mi trovo all'interno di un edificio insieme ad alcune persone, in un ambiente un po' confuso e ovattato. [slpc]Prendo lucidità ed entro subito in un ascensore, deciso ad uscire al più presto da questo ambiente opprimente, le persone che sono con me mi seguono ed entrano anche loro. Premo un tasto con l'intento di salire e l'ascensore inizia a muoversi verso l'alto. Intravedo i vari piani dell'edificio che scorrono e dopo 4 o 5 piani l'ascensore ancora non si ferma. Premo uun tasto per farlo fermare ma non funziona, tiro poi una lea e invece di fermarsi comincia a scendere, la tiro di nuovo nella direzione opposta e l'ascensore torna a salire. Ad un certo punto finalmente si ferma ed usciamo. Ci troviamo ora sul tetto dell'edificio, guardando giù però vediamo che è molto più basso di quando ci si poteva aspettare, non sono i 5 piani che abbiamo salito in ascensore, qui saranno al massimo 2. Poco male, l'ascensore doveva fungere da passaggio dimensionale verso un luogo migliore e possibilmente all'aperto e così è stato. Siamo infatti in una qualche città, di giorno, e scendiamo giù dal tetto atterrando su un'ampia strada affollata, con edifici di vario genere intorno. Uno del gruppo però sembra non aver compreso lo scopo dell'ascensore e si lamenta per il fatto che non siamo sbucati al quinto piano di quel palazzo in cui ci trovavamo prima, si sente ingannato. Vorrei spiegargli che non era quello l'obbiettivo, ma probabilmente non mi starebbe nemmeno a sentire, impegnato com'è a lamentarsi, inutile perderci tempo. Mi guardo intorno e vedo un edificio piuttosto alto su un lato della strada, avrà almeno una ventina di piani. Lo indico al tizio che si sta lamentando, invitandolo a salire in cima a quel palazzone visto che ci tiene tanto. Ora mi separo dal gruppo e proseguo da solo, la mia lucidità aumenta e mi ricordo dell'obbiettivo di di incontrare la mia guida ma anche che mi ero prefissato di esplorare prima l'ambiente nel quale mi sarei trovato. Mi avvicino dunque a quello che sembra il bancone di un bar e mi metto a leggere delle scritte che però non sono molto chiare. Nel frattempo sono di nuovo al chiuso, all'interno del bar, mi viene in mente che potrei assaggiare qualcosa, poi però ci ripenso e nel frattempo mi rendo conto del chiacchiericcio continuo di fondo, dal quale comunque riesco ad isolarmi. Incontro ora una donna, una signora sulla sessantina, mi parla in inglese ma siccome non riesco a capirla bene le chiedo se parla anche in italiano. Lei inizialmente sembra non capire, poi dice di sì ed inizia a parlare italiano, anzi sembra sia lei stessa italiana e che sia contenta di poter parlare la propria lingua. Camminiamo, lei è dietro di me e mi dice qualcosa che purtroppo ho dimenticato, forse aveva a che fare con il mio obbiettivo di incontrare la mia guida. In ogni caso qualche istante dopo la stessa signora mi afferra da dietro con forza e mi tiene bloccato, a quanto pare era una trappola ! Lo scenario intorno a me inizia a deformarsi e le immagini iniziano a farsi sgranate. Io però non mollo, non ho intenzione di arrendermi così facilmente. Riesco a liberarmi dalla presa ed a scaraventare via la signora, ora però mi sento almeno parzialmente prosciugato delle mie energie. L'ambiente continua ad essere confuso ed ovattato e altri individui mi assalgono, tra cui anche una ragazza che inizialmente si era proposta di aiutarmi, a quanto pare anche lei era un'esca. La scaravento via e faccio lo stesso con altri aggressori. Mi sposto all'interno della sala cercando di riprendere la stabilità e il controllo ma continuo ad essere bersagliato da questi esseri che mi aggrediscono da ogni direzione, ormai è un tutti contro di me, sono circondato ! A questo punto concentro il mio intento sul respingere gli attacchi a distanza, creando una sorta di aura intorno a me che scaraventa via i nemici più vicini. La rabbia e la frustrazione però prendono il sopravvento, colpisco anche un tavolo con un pugno facendolo tremare, continuo ad insistere[/slpc] ma qui il ricordo sfuma, probabilmente il sogno si dissolve e piombo nell'inconsapevolezza.


31 luglio 2021

Lucido/OBE ore 5.35-6.00

Sono a letto e parlo con mio fratello, ad un certo punto inizio a scivolare nel sonno, nel flusso vibratorio e mi sorprendo del fatto di essere riuscito a passare così rapidamente dalla veglia al sogno lucido. Ovviamente stavo già sognando mentre parlavo con mio fratello, ma me ne renderò conto solo in seguito, una volta sveglio nella realtà fisica. [slpc]Mi trovo in strada davanti casa, raggiungo l'incrocio e scendo lungo la discesa, al termine della quale giro a sinistra ed inizio a correre fino alla fine della strada. Da qui prendo la salita e rallento, guardandomi intorno mentre avanzo. Fino all'inizio della salita lo scenario combaciava con quello dei dintorni di casa mia nella realtà fisica, ora però sono da qualche altra parte. Ci sono infatti dei palazzi, invece dei villini che caratterizzano quell'area della mia città, e c'è più gente in giro di quanta ce n'è di solito, anche se comunque non tantissima. Guardo verso un palazzo mentre cammino e vedo una donna affacciata ad un balcone che guarda verso la strada. Incuriosito, mi metto a fissarla e dopo un po' mi accorgo che il suo sguardo è contorto in una smorfia fissa e a dir poco inquietante. Distolgo subito lo sguardo cercando di togliermi quell'immagine dalla mente mentre continuo a camminare. Mi guardo ancora intorno, leggo le targhe di alcune macchine parcheggiate che però risultano un po' strane, certamente non sono targhe italiane. Cerco di leggere altre scritte, tipo insegne di negozi e locali ma qui lo scenario inizia a destabilizzarsi e poco dopo mi ritrovo a partire dal letto. Eseguo più volte il distacco rotolandomi giù dal letto ma sono molto sottile ed ho difficoltà a stabilizzarmi, la minima incertezza mi fa tornare nel corpo, complice anche un prurito insistente ad una gamba. Non so dire se fosse la gamba fisica a darmi prurito, magari a causa di una puntura di zanzara, oppure quella del mio corpo sottile. In ogni caso ad un certo punto mi gratto la gamba non fisica e questo aiuta quantomeno ad attutire il prurito e mi permette di uscire di casa. Esco in strada e mi metto a scuotere il cancello per stabilizzarmi, poi imbocco la via che inizia di fronte a casa mia e mi metto a correre, ad un certo punto anche a quattro zampe, poiché ho l'impressione di riuscire ad andare più veloce in questo modo. Quando sono quasi arrivato alla fine della strada mi ricordo che il mio obbiettivo era entrare nella casa di fronte alla mia per poi accedere ai Sotterranei. Non posso tornare indietro, ormai sono troppo lontano, dunque scelgo di entrare in una delle case sulla sinistra. C'è un cancello aperto, entro e raggiungo l'ingresso e qui mi accorgo he che ne sono due, uno a destra, uno a sinistra. Da quello di sinistra esce una donna sulla cinquantina dai capelli scuri che borbotta qualcosa di incomprensibile, dando l'impressione di non gradire molto la mia visita. La rassicuro dicendole che sono solo di passaggio qui ed entro dalla porta di destra. Una volta dentro mi trovo ad aprire diverse porte che però conducono sempre a spazi stretti e scarsamente illuminati. Mi ricordo della mia prima visita ai Sotterranei, nell'esperienza del Finto Obitorio, in quell'occasione ero giunto in un luogo completamente diverso dalla casa in cui mi trovavo (quella di fronte alla mia, dove abitano Gianfranco e Luisa) tirando via una parete. C'era stato un netto cambio di livello, percepibile chiaramente dalla differenza di emanazione energetica tra i due scenari. Provo a fare lo stesso, mi avvicino ad una parete e la tiro via come se fosse carta da parati, ma dietro ci trovo un'altra parete. Mi trovo a tirare via 4 o 5 pareti che man mano cambiano consistenza ma non cambia il fatto che dietro trovo sempre
altre pareti.[/slpc] Prima che io possa cercare un'altra soluzione il sogno si dissolve.


3 agosto 2021

Semi lucido ore ?

Sono all'interno di una macchina e fuori vedo delle persone che mi chiamano, sono in due mi pare, uno dei due è sicuramente un uomo. Mi invitano a raggiungerli fuori dalla macchina, io allora esco dal veicolo ma lo faccio attraversando la materia come fossi un fantasma. In effetti è proprio quello che sono, sono morto e coloro che mi stanno chiamando sono qui per aiutarmi ad uscire da questa situazione in cui ero rimasto bloccato. Non so per quanto tempo sono rimasto bloccato qui ma ora non ha più alcuna importanza, ora ricordo come si fa per uscire, l'ho già fatto diverse volte quando ero ancora in vita, ero un onironauta, e a quanto pare ora potrò esserlo a tempo pieno. Seguo la persona che è venuta a prendermi e ad un certo punto raggiungo una stradina in salita tra gli alberi. Inizio a percorrerla mentre l'uomo si allontana e va, almeno momentaneamente, in un'altra direzione. Sono una donna ora e, distratta, urto con la mano destra la corteccia di un albero, procurandomi un graffio superficiale. Mi sento leggermente pizzicare ed esclamo << cazzo ! >>. Dopodiché chiamo il mio accompagnatore per avvisarlo di quanto appena accaduto. Lui mi dice che non devo assolutamente preoccuparmi, poiché in questa dimensione non posso ferirmi veramente, è la nostra mente e le nostre aspettative che rendono reali un graffio o una ferita. << E vero ! >> dico, mi ero dimenticata di dove mi trovavo, qui è come in un sogno lucido, tutto quello che mi accade è legato alle mie aspettative. Ora mi guardo l'indice della mano destra e vedo che c'è una brutta ferita, piuttosto profonda e con del pus, decisamente infetta, anche se non sento dolore. Mi tranquillizzo subito però, so come devo fare, da piccola sapevo farlo (in questo momento iniziano a sovrapporsi i miei ricordi a quelli della donna. Dico "da piccola" ma al tempo stesso inizio a ricordarmi della mia vita attuale ). Fisso la ferita e mi concentro affinché si rimargini. Nel frattempo arriva qualcun altro ad assistere alla scena, la ferita inizialmente si chiude in parte ma non del tutto. Poi però ne vedo un'altra sul ginocchio destro, stavolta addirittura c'è una specie di ragno rosso con delle strane sacche sull'addome, una visione disgustosa. Qualcosa deve essere andato storto, probabilmente non ci ho messo molta convinzione. Qui la scena si sposta a casa mia nel seminterrato ma le cose si fanno sempre più confuse e il ricordo vago.


Lucido ore 3.00-5.00

Mi trovo sul letto in paralisi, ma non sul mio letto bensì quello dei miei. Inizialmente non faccio caso all'incongruenza anche perché non ne ho il tempo, visto che quasi subito vengo aggredito dalla solita entità. Stavolta però, complice anche il fatto che non provo i soliti dolori pungenti, la affronto col sorriso e mi lascio andare senza opporre la minima resistenza. Vengo travolta e risucchiato ma non ho la minima paura né incertezza, sono in pieno controllo della situazione. Una volta passato il flusso vibratorio turbolento, mi ritrovo sveglio sempre sul letto dei miei e rimango un po' deluso, mi aspettavo di essere trasportato da qualche parte o almeno di rimanere nello stato intermedio e poter proseguire la mia esperienza, invece mi sono svegliato. Il fatto che mi trovo sul letto dei miei dovrebbe farmi capire che si tratta di un falso risveglio, invece la mia mente si inventa una storia relativamente credibile per giustificare il fatto che mi trovo qui e non sul mio letto. La storia è che in camera mia e di mio fratello stiamo facendo dei lavori e quindi sia io che lui dormiamo sul letto matrimoniale dei nostri genitori, mentre loro dormono in salotto sul divano (non molto verosimile a dire il vero, dato che abbiamo anche una stanza libera al primo piano che abbiamo già utilizzato per dormire quando abbiamo ripitturato le pareti della nostra stanza qualche anno fa ). Ora anche mio fratello entra in camera e si prepara a mettersi a letto, qui però inizio a dubitare della situazione e poco dopo mi sveglio sul mio letto, nella mia stanza, non era vera la storia dei lavori, ognuno dorme sul proprio letto e nella propria stanza come sempre. Inizio però a sentire un chiacchiericcio continuo provenire dal salotto, possibile che i miei siano ancora svegli a quest'ora ? Inoltre mi sembrano più di due voci, come se ci fossero degli ospiti. Siccome però sono mezzo assonnato, in una sorta di dormiveglia, mi viene da pensare che potrebbero essere allucinazioni uditive, dunque per esserne certo chiedo a mio fratello se le sente pure lui. Lui però risponde con mugugni, evidentemente è mezzo addormentato pure lui, io comunque continuo a sentire le voci e decido dunque di alzarmi ed andare a controllare. Si alza anche mio fratello e mi segue, quando arrivo in salotto però mi accorgo che non c'è nessuno, ed inizio a percepire un'atmosfera strana, tipica degli scenari onirici ovattati,[slpc]un altro falso risveglio ! Stavolta finalmente me ne accorgo e prendo lucidità, vado di sopra, esco dal portone e mi sollevo in levitazione, volando velocemente verso il cancello, che attraverso senza alcun attrito. Salgo un po' di quota e inizio a volare lungo la strada, acquistando sempre più velocità, fino a schizzare come un proiettile. Lo scenario dei dintorni di casa mia viene sostituito da un ambiente dallo sfondo nero ma caratterizzato da una strana struttura ad anelli ed altre strane forme che costituiscono una specie di tunnel un po' sbilenco e sconnesso. E' qualcosa che ricorda un po' certi mini giochi di videogiochi in cui il personaggio avanza in un'unica direzione e il giocatore può solo spostarlo a destra e sinistra e su e giù per evitare ostacoli o nemici e per prendere punti bonus o cose del genere. La mia situazione è simile perché non posso fermare né rallentare il volo, né tornare indietro, posso solo spostarmi su o giù e a destra o sinistra. Mi sposto verso il basso facendo in modo di attraversare questa specie di tunnel, sono proprio curioso di vedere dove mi porta, poi penso che potrei decidere io dove andare. Chiedo di essere trasportato alla casa in montagna dei miei nonni, luogo in cui avevo pensato di andare prima di addormentarmi, tuttavia mi rendo conto che lì posso andarci facilmente quando voglio in un lucido, dovrei invece sfruttare questa occasione per qualcosa di più complesso. Chiedo allora ad alta voce di tornare ad una mia vita passata, il volo continua ancora per qualche istante a super velocità finché non si oscura tutto ed inizio a percepirmi sdraiato supino in paralisi. Percepisco un'energia particolare e una pallida luce, anche se la mia vista non è ancora attiva. Questa energia e questa luce mi ricordano i due incontri con le presunte entità aliene evolute di alcuni mesi fa. Cerco di comunicare, stavolta per immagini però, inviando un immagine mentale del nostro pianeta, volendo comunicare che è da lì che vengo. Chiedo poi mentalmente a queste presenze da dove vengono loro, tuttavia non ricevo alcuna risposta, sembra anzi che nessuno abbia ricevuto il mio messaggio. Sento delle voci di alcune persone che dicono cose tipo << ha fatto la pipì >> o << sta facendo la pipì >>, il tutto mentre mi sento toccare nella zona dei genitali, cosa che mi era già successa nei precedenti incontri con le presunte entità aliene evolute. Anche per questo avevo pensato fossero loro ma quelle parole stonano completamente con il concetto di entità aliene evolute. Sembra più che altro che io sia un neonato a cui i genitori stanno cambiando il pannolino o facendo il bagnetto.[/slpc] Purtroppo per tutto il tempo non ho potuto vedere nulla, dato che la mia vista non era attiva.
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Re: Diario dei sogni lucidi di Hari

Messaggioda Hari » 27/08/2021, 20:21

Salve Neuro Engineer, ti scrivo qui quelle che sono state per me le esperienze più significative, anche se non sono poche e potrei dimenticarne qualcuna. Scriverò la data di pubblicazione e, siccome nella maggior parte dei casi ce ne sono più di una in un singolo post, scriverò poi sotto ad essa la data da me riportata in riferimento all'esperienza specifica ed eventualmente il titolo nel caso in cui ce ne sia più di una nella stessa data. :)

17/08/2016

Entrambe le esperienze postate in questa data

26/02/2017

Esperienza del 14 febbraio 2017 Sogno 1: Villaggio bizzarro e centro storico

28/04/2017

Esperienza del 25 aprile 2017

17/06/2017

Esperienza del 14 giugno 2017

12/08/2017

Esperienza del 2 agosto 2017

14/11/2017

Esperienza del 1 novembre 2017

19/01/2018

Esperienza del 27 dicembre 2017

Esperienza del 29 dicembre 2017

Esperienza del 17 gennaio 2018

11/02/2018

Esperienza del 27 gennaio 2018

22/02/2018

Esperienza del 19 febbraio 2018

14/06/2018

Esperienza del 28 giugno 2018

07/09/2018

Esperienza del 1 settembre 2018

23/11/2018

Esperienza del 10 novembre 2018

03/04/2019

Esperienza del 18 marzo 2019

02/11/2019

Esperienza del 24 ottobre 2019 episodio 2

04/12/2019

Esperienza del 5 dicembre 2019

05/02/2020

Esperienza del 3 febbraio 2020

01/04/2020

Esperienza del 7 marzo 2020

30/04/2020

Esperienza del 5 aprile 2020

03/06/2020

Esperienza del 5 maggio 2020

Esperienza del 9 maggio 2020

01/07/2020

Esperienza del 19 giugno 2020

05/08/2020

Esperienza del 19 luglio 2020

Esperienza del 25 luglio 2020

31/08/2020

Esperienza del 15 agosto 2020

02/12/2020

Esperienza del 14 novembre 2020

Espierienza del 28 novembre 2020

03/03/2021

Esperienza del 7 febbraio 2021 episodi 1 e 2

08/03/2021

Esperienza del 01/03/2021 episodio 3


01/04/2021

Esperienza del 8 marzo 2021

03/05/2021

Esperienza del 12-13 aprile 2021

Esperienza del 29 aprile 2021

08/06/2021

Esperienza del 5 giugno 2021

Ce ne sarebbe anche un'altra di questo mese che non ho avuto ancora il tempo di pubblicare. Per quanto riguarda esperienze di sogni lucidi nello spazio, mi è capitato una sola volta ed ho inserito quell'esperienza nell'elenco qui sopra, sarebbe quella del 24 ottobre 2019, pubblicata in data 2 novembre 2019. :)
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Re: Diario dei sogni lucidi di Hari

Messaggioda Hari » 29/08/2021, 15:18

Sì, mi riferivo a quella :).

"Ma era un OBE (Mondo Astrale, Out Of Body Experience) o un Sogno lucido vero e proprio?"

Io non faccio una distinzione netta tra sogno lucido e OBE, per me sono due aspetti (insieme ad altri come stato di paralisi, falso risveglio ecc.) di un unico insieme di fenomeni che potremmo chiamare "esperienze non fisiche". Se per "OBE" intendi uscire dal proprio corpo fisico con il proprio corpo sottile, eterico o come lo si vuol chiamare, e muoversi nello spazio fisico intorno ad esso (e quindi poter raggiungere anche lo spazio fisico intorno alla Terra) no, il tutto è avvenuto nella dimensione non fisica. In questo caso l'esperienza in questione l'ho definita "OBE" perché è iniziata da un distacco dal corpo, ma sempre nell'ambito delle esperienze non fisiche. L'avrei definita "sogno lucido" se fosse iniziata con una presa di consapevolezza nel mezzo di un sogno già avviato.

"per caso hai avvertito la mancanza di aria (a livello non di ossigeno e di respirazione, ma di pressione dell'atmosfera/aria stessa sulla pelle) oppure la mancanza di forza di gravità"

Nelle mie esperienze io ho sviluppato due modi diversi di volare. Il primo è un tipo di volo "fisico", nel quale ci si sposta in aria, totalmente immersi nello scenario e quindi subendone tutti gli effetti tra cui l'aria e la gravità, che ovviamente condizionano e limitano il movimento. L'altro tipo invece è decisamente non fisico, nel senso che ci si sposta sempre nello scenario ma si è come isolati da esso, come in una bolla. In questo modo non si risente minimamente degli effetti "fisici" dello scenario intorno a noi e questo permette ovviamente di raggiungere altezze e velocità molto più elevate. In questa esperienza ho usato questo secondo tipo di volo, quindi non c'era modo di subire gli effetti né dell'aria né della gravità.


"Inoltre, cosa sentivi a livello uditivo in quel momento? "

Non sentivo nulla per lo stesso motivo spiegato sopra, sembra che in quello stato resti attiva solo la vista.

"La Terra vista da fuori era altamente realistica?

L'esperienza nello spazio è stata molto breve, ho potuto osservare la Terra solo per pochi istanti, in ogni caso non mi è sembrata realistica al 100 %, i colori forse erano troppo accesi e i continenti sembravano avere una forma un po' grossolana. In genere queste esperienze con questo tipo di volo sono visivamente estremamente reali, e anche questa lo è stata almeno finché mi trovavo all'interno dell' atmosfera terrestre. La spiegazione che mi sono dato di questa evidente discrepanza è questa: il fatto che io non ricordi il passaggio dall'atmosfera allo spazio aperto potrebbe significare che io abbia avuto una sorta di black out, forse dovuto all'emozione per la velocità e al fatto che per la prima volta mi stavo muovendo così in alto (cosa che in effetti mi è successa altre volte, solo recentemente infatti sto imparando a gestire quell'emozione che questo tipo di volo provoca). La mia opinione è che quel black out ha di fatto messo fine a quella mia esperienza di volo e quello che è avvenuto dopo era solo una grossolana elaborazione mentale di ciò che mi aspettavo di vedere, messa lì dalla parte più superficiale del mio subconscio come "contentino", per la delusione di essere incappato in quel black out che ha interrotto la vera esperienza (che era invece generata da una parte più profonda del mio inconscio e per questo molto più emotiva ma anche molto più reale).

"Ciò che hai visto (sempre che riesca a ricordartelo, se non sei sicuro tranquillo) era come questa immagine"

Quello che ho visto assomiglia un po' di più alla prima immagine che hai messo, ma solo per il fatto di vedere la Terra per intero da lontano.

Purtroppo non credo che questa mia esperienza così breve e povera di descrizioni possa esserti molto d'aiuto, spero però che possano esserlo le altre indicazioni che ti ho dato e magari le altre esperienze che ti ho indicato. :) Ovviamente, nel caso in cui dovessi avere un'esperienza nello spazio più soddisfacente (è uno dei miei tanti obbiettivi, quindi è qualcosa che prima o poi farò sicuramente) te la scriverò :).
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Re: Diario dei sogni lucidi di Hari

Messaggioda Hari » 31/08/2021, 16:57

7 agosto

Lucido/OBE ore 5.30/6.40

Disneyland e mare aperto

[slpc]Prendo lucidità nello stato intermedio, mi rotolo giù dal letto sul pavimento, mi alzo in piedi e faccio un saltello, poi do dei colpetti all'armadio con le mani per stabilizzare. Esco dalla mia stanza e salgo le scale aggrappandomi alla ringhiera come di consueto, arrivo di sopra, esco dal portone e la mia vista ora è attiva. Esco in strada e continuo a fare esercizi di stabilizzazione mentre cammino. Ad un certo punto mi trovo sul lungomare, davanti ad uno stabilimento balneare e vorrei entrare a dare un'occhiata. La mia lucidità però qui è calata decisamente, sono con altre persone e mi faccio distrarre e deviare da quello che era il mio obbiettivo iniziale. Entro nello stabilimento e incontro mio fratello insieme ad alcuni suoi amici, li saluto e proseguo verso la spiaggia, dando rapide occhiate ai volti delle persone presenti. In seguito mi trovo a camminare lungo una strada che ricorda il viale principale della mia città, di notte, e mi ricordo del piano d'azione che prevedeva di rivolgermi al sé superiore, guardando e parlando verso il cielo ad alta voce, anche urlando se necessario, e chiedere di essere sorpreso. Così faccio, guardo verso l'alto e grido << sorprendimi ! Mostrami qualcosa che non conosco, qualcosa di grandioso e spettacolare ! >> Appena finito di pronunciare questa frase, mi lascio andare in levitazione e subito vengo attirato in avanti e schizzo a gran velocità lungo la strada. E' il tipo di volo che non posso fermare né rallentare, ma va benissimo così, è esattamente quello che volevo, essere trasportato dal mio sé interiore verso una destinazione a sorpresa. Volo velocissimo e vedo un palazzo avvicinarsi, sembra che mi ci stia per schiantare contro ma all'ultimo momento vengo deviato quel tanto che basta per evitare l'impatto. Proseguo sempre più veloce, ho il solito formicolio all'addome per l'emozione e l'adrenalina della velocità ma ormai ho imparato a gestirlo e riesco a non svegliarmi prima del tempo. Ad un certo punto mi sento deviare bruscamente verso il basso, verso la strada sotto di me, che attraverso senza il minimo attrito, come se non esistesse. Ora è tutto completamente buio e continuo a spostarmi nell'oscurità a gran velocità, a tratti percepisco dei cambi di direzione, la cosa dura parecchi secondi senza che io veda niente di niente e mi chiedo dove mi porterà. Sono sempre più curioso ma anche un po' preoccupato che possa finire tutto e svegliarmi prima di raggiungere un qualche luogo. Dopo un po' inizio a vedere delle immagini fugaci che si alternano rapidamente e che man mano diventano sempre più stabili e chiare. Ora inizio a vedere immagini di cartoni animati Disney, tra cui ricordo chiaramente una figura di Topolino. Una di queste immagini ad un certo punto si allarga fino a diventare uno scenario vero e proprio che mi trovo a sorvolare. Ricordo che ad un certo punto ho inserito consapevolmente un'immagine nella scena per un istante, per verificare se in questo stato fossi in grado di pensare a delle immagini oltre che riceverle. Ora mi trovo appunto in questo scenario che da animato diventa in carne ed ossa ma comunque a tema Disney. Mi trovo in una città di giorno, è pieno di gente vestita come i personaggi dei cartoni Disney, in un tripudio di colori ed allegria. Capisco cosa sto vedendo, capisco dove sono, si tratta del parco Disneyland di Parigi, in cui sono stato da bambino, quando vivevo ancora in Svizzera (ero davvero piccolo, non avevo ancora compiuto 3 anni, ma ho comunque dei ricordi di quella giornata). Mi emoziono e mi commuovo al punto che mi viene da piangere e ringrazio con tutto il cuore questa forza superiore che mi sta mostrando tutto questo, mi ha decisamente sorpreso, era qualcosa che non mi aspettavo minimamente. Non è qualcosa che non conosco o di particolarmente grandioso come avevo chiesto ma è certamente una sorpresa ed è qualcosa che richiama i ricordi della mia primissima infanzia, dunque non può che generare in me grande emozione e commozione. Nel frattempo comunque ho smesso di volare a super velocità, sto fluttuando a qualche metro al di sopra della strada ed ho di nuovo il controllo dei miei movimenti. Penso per un attimo di atterrare ed esplorare il tutto più da vicino ma poi mi rendo conto che forse è meglio continuare ad osservare dall'alto. Intravedo ad un certo punto un edificio molto alto dietro a dei palazzi in primo piano, se ne vede solo un pezzo ma, dato che mi trovo a Parigi, inizio a pensare che possa essere la Torre Eiffel. Sono stato anche lì in quella giornata a Parigi di tanti anni fa ma della torre non ho nessun ricordo purtroppo. Penso che sarebbe magnifico visitare anche quella ma poco dopo lo scenario si dissolve e in seguito mi ritrovo a ripartire dal letto o comunque da casa. Per un po' mi trovo in situazioni un po' confuse in cui cerco di stabilizzarmi e fare chiarezza. Arrivo nei pressi della stazione e mi rivolgo nuovamente al cielo chiedendo di essere portato al Centro di Accoglienza in focus 27. Come prima mi sento tirare in avanti e schizzo a gran velocità, questa volta però lo scenario si dissolve subito e per un po' mi trovo a spostarmi nel buio. Ad un certo punto le immagini tornano e mi ritrovo accovacciato da qualche parte, con la mia vista che si attiva gradualmente. Quando alzo lo sguardo mi accorgo che sono nello stesso punto di prima, con la differenza che adesso è giorno. Mi guardo intorno, c'è un po' di gente ma non troppa, cerco di stabilizzarmi ma faccio un po' fatica, la vista non è ancora molto stabile, qualcosa deve essere andato storto, forse non ero abbastanza convinto quando ho espresso il desiderio al cielo. Esprimo di nuovo la stessa richiesta di prima, stavolta però scusandomi per la mia insistenza, ma anche qui non ottengo alcun risultato, evidentemente non sono nello stato mentale giusto per connettermi con il Sé Superiore. In effetti mi trovo poi a dovermi divincolare da diversi personaggi fastidiosi che mi lanciano contro degli oggetti. Uno di loro si mette a seguirmi come un'ombra e dopo un po' decido di voltarmi e liberarmene una volta per tutte. Lui tenta di colpirmi con dei pugni o manate ma io paro i suoi colpi con grande calma e ad un certo punto lo afferro, forse per il collo, senza però fare minimamente forza con le braccia, il che sarebbe controproducente, ma affidandomi unicamente alla forza dell'intento. Se usassi la forza fisica infatti non farei altro che ottenere di riflesso una risposta ancor più forte da parte del molestatore, così facendo invece non sto sforzando per niente i miei muscoli, pertanto non c'è la minima resistenza da parte sua. Lo scaravento lontano contro qualcosa e me ne libero definitivamente. Proseguo indisturbato e con grande calma mi lascio andare in levitazione, stavolta senza chiedere nulla al cielo, ed ecco che vengo attirato in avanti e schizzo a tutta velocità verso il centro della mia città. In un attimo raggiungo il mare, non mi fermo e anche se volessi non potrei, non sono io a controllare il volo, mi sto affidando totalmente ad una forza superiore. Sarà questa forza a decidere dove portarmi e mi sta bene così, del resto Essa sa sicuramente molto meglio di me di cosa ho bisogno. Il panorama che posso ammirare da quassù è qualcosa di strepitoso e mai visto prima, sto sorvolando il mare ad una velocità pazzesca, il formicolio per l'emozione e l'adrenalina è perfino più forte del primo volo descritto prima (quello che mi ha portato a Disneyland). Per un attimo temo di non riuscire a gestire questa emozione e di svegliarmi anzitempo, come accaduto tutte le volte che mi sono spinto a largo nel sorvolare il mare. Stavolta però riesco a gestirlo, ormai ho imparato a farlo, ora posso sorvolare il mare a super velocità, spingendomi a largo ed è qualcosa di incredibile ! E' tutto estremamente reale, osservo il mare che scorre sotto di me e mi chiedo, pieno di entusiasmo ed eccitazione, dove arriverò e quali cose spettacolari vedrò. Per un attimo do un'occhiata indietro e mi rendo conto che non si vede più la costa della mia città, sto sorvolando il mare aperto per la prima volta, fino ad ora ero riuscito a spingermi al massimo ad una ventina di metri dalla riva, sia in volo che a nuoto :D. Ad un certo punto inizio a vedere degli isolotti incontaminati, pieni di verde, alcuni molto piccoli, alto molto più grandi. Penso che mi piacerebbe atterrare su uno di questi ed esplorare da vicino, sì, ma quale ? Qui c'è l'imbarazzo della scelta ! Ad un tratto su una di queste isole scorgo una struttura artificiale, presumibilmente metallica, anche se da questa distanza non capisco di cosa si tratta. Penso che è lì che vorrei atterrare, del resto in un luogo incontaminato sono quelle le stranezze che suscitano interesse. Tuttavia non faccio in tempo a pensarlo che ho già superato quell'isolotto, proseguo velocissimo e dopo un po' vedo un'altra struttura artificiale, più grande della prima, su un'altra isola. Stavolta dico ad alta voce << voglio atterrare lì ! >> Ma non c'è verso di fermarmi e in un attimo supero anche questa. Mi volto nel tentativo di tornare indietro ma non si può, continuo a procedere nella stessa direzione e vedo l'isola con la struttura artificiale allontanarsi fino a sparire alla mia vista. La cosa però non mi infastidisce affatto, anzi è bello che sia così, per un volta non è la mia mente razionale, il mio ego a decidere cosa fare, bensì mi sto lasciando andare alla potenza del mio inconscio, del mio sé superiore. Come detto, Lui sa meglio di me di cosa ho bisogno, è giusto che sia Lui a decidere cosa mostrarmi, chi sono io per interrompere la Sua guida ? Ho chiesto io di essere guidato ed essere sorpreso, perciò è giusto che mi lasci andare ed osservi tutto ciò che Lui vuole mostrarmi, godendone a pieno. Se dovrò atterrare da qualche parte per esplorarla nel dettaglio, sarà Lui a decidere dove e quando :). Le sorprese non sono finite, anzi, il meglio deve ancora arrivare ! Ad un certo punto infatti le isole si fanno sempre più grandi, finché mi trovo a sorvolare un territorio molto vasto. Inizio a vedere degli scheletri, scheletri enormi di esseri umani, scheletri di giganti ! Sono davvero enormi, quegli uomini dovevano essere alti qualche decina di metri, pazzesco ! Insieme agli scheletri umani se ne vedono altri, sempre molto grandi, ma che sembrano appartenere ad animali. L'atmosfera è incredibile, percepisco emanazioni potenti che mi trasmettono un senso di solennità e antichità. Ad un tratto comincio però a tornare indietro, non per mia volontà ovviamente. In mezzo agli enormi scheletri ora si vedono uomini di dimensioni normali, uomini che vivono in uno stato primitivo, a giudicare dai vestiti di pelle animale che indossano. Danzano tra i resti dei giganti, come se stessero festeggiando qualcosa, deve trattarsi di un qualche rituale tribale. Anche qui percepisco un'energia particolare, qualcosa di ancestrale, è tutto estremamente suggestivo. Proseguo ancora un po'[/slpc]finché poi lo scenario non si dissolve e probabilmente qui la mia energia si esaurisce e piombo nel sonno inconsapevole. Alla mia prima richiesta avevo chiesto di essere sorpreso e che mi venisse mostrato qualcosa di grandioso e spettacolare. L'avevo inteso come un'unica cosa, un'unica esplorazione, ma a quanto pare il Sé Superiore ha esaudito questa mia richiesta in due riprese. Prima infatti mi ha sorpreso con quello scenario a tema Disney che richiamava la mia infanzia, poi più avanti mostrandomi qualcosa di veramente grandioso e spettacolare, oltre che carico di significato ed energia. Mi piacerebbe saperne di più di quei giganti e di quegli uomini, nonché di quelle enigmatiche strutture artificiali sparse in un ambiente così primitivo e incontaminato. In futuro certamente chiederò di essere portato di nuovo da quelle parti e magari di poter atterrare da qualche parte per esplorare più nel dettaglio.


15 agosto 2021

Sogno lucido ore 3.00-6.40

Uscita da scuola e passeggiata lucida

Mi trovo a scuola, in classe, so che sta per suonare la campanella e mi preparo per uscire e nel frattempo parlo con il mio compagno di classe M.R. (lo è stato davvero al liceo). E' finalmente ora di uscire, esco dalla classe e scendo di sotto e qui mi rendo conto che ci sono solo io, a parte alcune persone adulte che dovrebbero essere bidelli/e. La cosa mi sembra alquanto strana, mi chiedo se è perché sono già usciti tutti e io mi sono attardato, oppure se al contrario sono io che sto uscendo in anticipo. Esco da scuola e mi accorgo che è notte e ovviamente non c'è nessuno, mi sa tanto che vale la prima ipotesi, devo essermi addormentato qui per tutto il giorno :D. Penso che dovrò tornare a casa a piedi, non credo che i miei possano venirmi a prendere a quest'ora. Qui però inizio a capire che sto sognando, [slpc]e mi godo la camminata in questo ambiente così stabile e reale. Imbocco la via che prendevo sempre per tornare a casa da scuola, non c'è anima viva nei paraggi, c'è una grande tranquillità e silenzio. Passa una macchina in direzione opposta alla mia, mi volto per leggerne la targa ma non faccio in tempo perché si è già allontanata troppo. Leggo poi le targhe di alcune macchine parcheggiate, distolgo lo sguardo e guardo di nuovo e vedo che esse restano invariate, segno di grande stabilità. Dopo un po' che cammino si è fatto giorno e non sono più nella mia città, le abitazioni si fanno sempre più rade, sono in una zona periferica, quasi di campagna. Mi fermo ad osservare da vicino un albero, ne esamino i dettagli, osservo una foglia, posso vederne ogni minima venatura e addirittura i sottili fili di una ragnatela sopra di essa. Proseguo godendomi la passeggiata senza fare nulla di particolare, poi quando vedo che mi sto addentrando in aperta campagna, decido di tornare indietro, anche per poter interagire con qualcuno. Vedo ancora le case a qualche decina di metri da me, mi metto a correre per fare prima ma qui lo scenario inizia a destabilizzarsi, tanto che riesco ad attraversare un muro di recinzione, evitando dunque di fare il giro.[/slpc]Qui la mia lucidità però cala notevolmente ed anche il ricordo inizia a vacillare. L'ambiente intorno a me perde quella calma assoluta che lo aveva caratterizzato fino a poco prima e mi trovo ora ad attraversare luoghi più affollati e caotici. Ricordo di essere passato per un centro sportivo e di aver attraversato varie porte e aperture. Ricordo poi di essermi trovato davanti ad una frutteria ed aver assaggiato un pezzo di cocomero insipido ed aver visto un bancone pieno di banane ma quasi tutte rovinate, molte addirittura con la buccia spaccata in più punti. Lo faccio notare alla fruttivendola, una signora sulla cinquantina, e lei mi dà ragione.

23 agosto 2021

Lucido ore 5.00-5.45

La ragazza russo-thailandese e le lune multiple

Mi trovo nello stato intermedio e sento mio fratello scendere le scale ed entrare in camera. Sento anche il doppio bip che suona quando si preme il tasto per accendere o spegnere la stufa a pellet in salotto e qui [slpc]capisco che mio fratello non può essere quello fisico, poiché siamo in piena estate e a nessuno verrebbe in mente di accendere la stufa. Sento di nuovo il doppio bip, è come se qualcuno prima l'avesse accesa per sbaglio e ora spenta, in ogni caso ormai so di stare sognando. Mi alzo dal letto e vado di sopra ma mi sento ancora pesante, esco dal portone, scendo le scale e tocco i fiori alla mia sinistra ma non li sento ancora bene al tatto, non sono ancora stabilizzato. Esco in strada e mi metto a correre a quattro zampe, in mezzo alla strada ci sono erbacce alte almeno 30 cm, come se questo fosse un quartiere abbandonato da tempo. Comunque, poco dopo mi ritrovo nel corpo e mi sveglio. Mi metto sotto le coperte e dopo un po' mi riaddormento. Più avanti mi trovo ancora nello stato intermedio e mi alzo di nuovo. Vado di sopra ed esco dal portone e vedo mia madre che è appena rientrata, passando dal cancello principale. E' notte e c'è un vento abbastanza forte, vedo che mia madre porta con sé delle buste, le dico che sto uscendo e la saluto. Esco in strada e mi accorgo che ho le scarpe slacciate, sono uscito di corsa e non me le sono allacciate. Osservo in miei vestiti, vedo che indosso un giacchetto di una tuta e dei jeans neri attillati. Mi chino ad allacciarmi le scarpe e a sistemare la linguetta che è rivolta verso l'interno e mi dà fastidio, nel farlo però il sogno si destabilizza e si oscura tutto. Rimango comunque in un limbo in cui mi metto a correre riuscendo quasi subito a ristabilizzarmi e recuperare lo scenario, mi trovo sempre sulla stessa via, solo qualche metro più avanti. Quando arrivo alla fine della strada provo a leggere il cartello della via ma la scritta è stranamente sgranata e faccio un po' fatica a leggerla. Andando avanti provo a leggere altri cartelli dello stesso tipo ma risultano tutti con la scritta sfocata e quasi illeggibile. Comincio allora a chiedere ad alta voce più volte << chiarezza, ora ! >> e una volta arrivato all'imbocco del sottopassaggio mi viene in mente un trucco che ho visto fare ad un personaggio onirico in un'esperienza di qualche anno fa, dico << chiarezza tra 3,2,1...>> e batto due volte le mani in rapida successione. A lui aveva funzionato subito quella volta, lo scenario era diventato di colpo da sfocato e confuso a estremamente nitido e stabile. Io invece non ho lo stesso successo immediato, ma una volta entrato nel sottopassaggio lo scenario cambia (ora sono all'interno di un edificio) e gradualmente si stabilizza. Incontro una ragazza bionda molto carina, un po' più alta di me, le porgo la mano invitandola gentilmente a seguirmi. Lei ha un attimo di esitazione ma poi prende la mia mano e le dico che andremo a bere qualcosa insieme. Le chiedo come si chiama e di dov'è, mi risponde un nome di cui ricordo solo la parte finale "ola" e un cognome russo che finisce per "ova". Dice di essere thailandese, il che stride completamente sia con il suo aspetto che con il suo cognome. Le dico che posso credere che sia nata e magari viva lì ma i suoi genitori devono essere qualcosa tipo russi o bulgari visto il cognome, lei però insiste nel dire di essere a tutti gli effetti thailandese e poi si mette a fare strani discorsi sul governo del suo Paese, parlandone in termini positivi. Mi ricordo che ho un obbiettivo da portare a termine e che sto perdendo tempo e rischio di perdere lucidità, così la saluto dicendole che comunque ho intenzione di rivederla. Attraverso ora quella che sembra la sala di un ristorante, con persone sedute ai tavoli a mangiare. L'obbiettivo è quello di entrare in contatto con il Sé Superiore e chiedere di continuare l'esplorazione del mare iniziata nell'esperienza del 7 agosto, quella in cui avevo visto gli scheletri giganti. Raggiungo un parapetto e ci salgo sopra, dopodiché mi lascio andare e prendo il volo ma non riesco a salire di quota e finisco per atterrare poco più avanti, davanti ad un altro parapetto. Salgo anche su questo e di nuovo mi lascio andare, stavolta riesco a stabilizzare meglio il volo ed a salire un po' ed allontanarmi. Sorvolo un paesaggio di cui però ho un ricordo vago, anche perché sono concentrato sull'obbiettivo sopra citato. Dopo un po' si oscura tutto e mi percepisco muovermi nell'oscurità come dentro ad un tunnel ma lentamente, avvolto nel flusso vibratorio. Mi materializzo poi sul letto nella mia stanza, mi alzo e vado in salotto, la vista è parzialmente attiva ed esprimo l'intento di vedere pienamente. Davanti agli occhi ho quelle che sembrano delle dita sottili che però non sono le mie visto che le mani le tengo giù ai lati del corpo. Con le mie mani tolgo quelle intruse che mi coprono parzialmente la vista e ora riesco finalmente a vedere bene. Mi guardo un po' intorno analizzando le differenze con la mia casa fisica, poi vado di sopra ed esco attraversando il portone quasi senza attrito. E' notte, prendo il volo prima delle scale e raggiungo la strada, svolazzo un po', guardo in direzione del mare, vedo la luna piena, poi un'altra, poi un'altra ancora, in varie zone del cielo. Invoco il sé superiore chiedendo di esplorare il mare e qui inizio a sentire una voce disincarnata che mi dice delle cose che ricordo vagamente, poi inizio a percepire un movimento in avanti ma sempre lento,[/slpc] nulla a che vedere con il volo supersonico che mi aveva portato prima a Disneyland poi sopra le isole degli scheletri giganti. Qui mi sveglio.



24 agosto 2021

Lucido ore 4.00-5.30

Mi trovo in un luogo indefinito all'aperto, di giorno insieme a mio fratello che mi dice una frase in giapponese: << neko masen, gomen nasai >>. Gli dico che ho capito solo la seconda parte "gomen nasai" che significa "mi dispiace" e lui mi dice che il significato dell'intera frase è qualcosa tipo "mi dispiace per aver dormito da te". A me però sembra strano, perché so che la parola "neko" in giapponese significa "gatto" (una volta sveglio, controllando sul traduttore di Google scoprirò che la frase significa "mi dispiace, non sono un gatto" :D), lui si mostra un po' dubbioso ma non dice altro a riguardo e si mette invece a pronunciare altre parole in giapponese che non capisco e non ricordo. Ora so di essere in Giappone, siamo su un marciapiede di una strada di periferia. Guardo il cielo, è sereno e limpido, ora iniziano a passare altre persone, in gruppi sempre più numerosi, inizialmente sembrano giapponesi ma poi vedo anche gente di altre nazionalità. Tento di allontanarmi dalla folla e ad un certo punto mi sposto per far passare una ragazza, la quale mi ringrazia in italiano, guardandola in effetti vedo che è occidentale, anche se non sono sicuro che sia italiana. Ora vedo molti di questi ragazzi e ragazze entrare in un edificio e ci entriamo anche io e mio fratello e io poi mi trovo a salire al piano di sopra insieme ad un ragazzo giapponese. Il ragazzo ad un certo punto inizia a tossire ripetutamente e gli chiedo se per caso gli sia andato di traverso qualcosa ma lui dice di no e se ne va. Scendo le scale e ora sono nella casa in montagna dei miei nonni e incontro un vecchio amico, M.O., che ora si è trasferito all'estero e sono sorpreso di vederlo qui. Ci salutiamo, lui indossa la mascherina, usciamo nel cortile e scambiamo due parole. Ora sono da solo e scendo lungo la discesa che porta alla cantina e qui inizio a capire di stare sognando. [slpc]Mi dirigo verso la cantina un po' titubante, poi però passo sotto una sorta di arco, lungo un sentiero sterrato pieno di erbacce. Mi ritrovo poi a percorrere un tratto in salita che mi porta in cima ad un promontorio molto in alto. Sento che questo è il posto e lo stato mentale ideale per entrare in contatto con il sé superiore, così lo invoco e chiedo di proseguire l'esplorazione del mare. Dopo qualche istante sento quell'energia inconfondibile e schizzo in avanti come un proiettile a tutta velocità. Mi dirigo proprio verso il mare, vedo degli edifici sulla destra e il mare il lontananza. Non posso più fermarmi ora, né tornare indietro, sento il formicolio all'addome ma resisto e mi mantengo nello scenario. Dopo un po' però si oscura tutto e la sensazione di movimento continua nel buio finché non mi ritrovo di nuovo in paralisi con l'entità addosso. Qualcosa deve essere andato storto stavolta, mi sento premere con forza sulla schiena, la pressione è dolorosa e mi costringe a sforzarmi per uscire dalla paralisi. Non voglio cedere però, dunque mi lascio andare e torno in paralisi. Tento di muovermi ma sono ancora bloccato ed ecco che arriva un'altra ondata di pressione sulla colonna vertebrale, di nuovo esco dalla paralisi e ancora una volta mi lascio andare. Stavolta riesco a muovermi e ad alzarmi, corro di sopra aggrappandomi a qualunque cosa, sono molto sottile e basta un niente per ripiombare nel corpo, devo allontanarmi in fretta. Riesco ad uscire da casa seppur ancora con la vista inattiva, mi aggrappo ad un cancello immaginario e scuoto le sbarre,[/slpc] le sento chiaramente al tatto, se insisto tra poco la vista si attiverà e sarò in qualche altro scenario. Nel frattempo però iniziano ad arrivarmi dei racconti e io stesso mi trovo a raccontarmi quello che sta accadendo come se fosse già accaduto. Da qui il ricordo si fa vago.

26 agosto 2021

Lucido ore 4.00-5.00

La grande piazza e la pizzeria dei VIP

Esco di casa di notte e [slpc]realizzo di stare sognando. Scendo le scale (qui ho il vago ricordo di aver letto da qualche parte il numero 22) ed esco in strada camminando lentamente e cercando di concentrarmi sul percepire l'ambiente circostante. I problema però è che c'è un vento fortissimo che mi spinge indietro e faccio una fatica immane ad avanzare. Decido di tornare indietro ma le cose non migliorano, qualunque direzione io prenda il vento mi tira indietro. Riesco faticosamente a raggiungere un incrocio ma qui il ricordo sfuma, probabilmente il vento ha la meglio e mi riporta nello stato intermedio. Mi trovo poi infatti in paralisi in posizione supina (posizione nella quale mi sono effettivamente addormentato) con una pressione all'addome. Mi rotolo giù dal letto per staccarmi dal corpo ma devo farlo più volte perché inizialmente non funziona. Quando finalmente sono in piedi e libero di muovermi, salgo le scale ma quando la vista inizia ad attivarsi mi accorgo che non sono le scale di casa mia. Quando arrivo al piano di sopra vedo che la casa non è la mia, il che è decisamente insolito. Mi trovo in un piccolo ingresso davanti ad una porta a vetri e con la coda dell'occhio scorgo un'ombra inquietante dietro di me e preferisco non voltarmi a vedere chi o cosa sia. Esco subito dalla porta a vetri, ora sono all'aperto ed è notte ma non ho il tempo di capire dove mi trovo perché lo scenario collassa subito e riparto dal letto. Ripeto il tutto, vado di nuovo di sopra e di nuovo mi trovo in quella casa sconosciuta. Esco dalla stessa porta di prima, stavolta attraversandola, quasi senza attrito, scendo le scale ed esco in strada. E' notte ma l'atmosfera è molto tranquilla, è tutto abbastanza silenzioso. Non riconosco questo posto, non somiglia per niente alla zona di casa mia. Giro un angolo e mi ritrovo in una piazza molto grande, nella quale ci sono altre persone che passeggiano. Sono poche e piuttosto isolate, il silenzio continua a farla da padrone in questo ambiente. Non ho una buona sensazione riguardo queste persone, ho l'impressione che siano tipo dei sonnambuli e che potrebbero reagire male se li disturbassi. Un'altra sensazione che mi arriva è che sia meglio che queste persone non si accorgano che sono un sognatore lucido. Attraverso la piazza e per un po' fingo di essere una sorta di automa, camminando con lo sguardo fisso nel vuoto, soprattutto quando passo molto vicino a queste persone. Non posso però certo continuare così per tutto il tempo, altrimenti la mia esplorazione non avrebbe senso, non sarebbe più nemmeno un'esplorazione. Dunque mi lascio un po' andare, cercando piuttosto di concentrare il mio intento per proteggermi da eventuali aggressioni e continuando ad evitare di attirare l'attenzione. Dopo un po' comunque le cose sembrano cambiare, ora le persone sono di più e in gruppi sempre più numerosi. Ora non sembrano più dei sonnambuli, li vedo sorridere e parlare tra loro, hanno un'aria decisamente più naturale e vitale. Decido di interagire con qualcuno, anche per avere la conferma che si tratti di personaggi dotati di una propria personalità. Devo procedere con cautela però, non devo far capire loro di essere un sognatore lucido, continuo infatti ad avere l'impressione che gli onironauti non siano ben visti in questo posto. Mi avvicino ad un tavolo con delle persone sedute a mangiare, mantenendo comunque una distanza di sicurezza. Non è un tavolo di un ristorante o di qualche altro locale, bensì uno di quei tavoli provvisori che si mettono nelle piazze in occasione di feste o eventi vari. Chiedo loro la prima cosa che mi viene in mente << sapete indicarmi una pizzeria da queste parti ? >> Un uomo sui 35-40 mi risponde che ce n'è una proprio dritto in una direzione che indica col braccio. Guardo in quella direzione ma vedo che c'è soltanto un muro, distante una cinquantina di metri da noi, alto almeno 5-6 metri e lungo quanto uno dei lati della piazza. Capisco dunque che la pizzeria deve trovarsi lungo una strada che si trova al di sopra di quel muro. Vedo infatti una scalinata all'angolo della piazza in cui termina il muro alla mia sinistra, capisco che da essa si raggiunge la strada sopraelevata rispetto alla piazza in cui ci troviamo, e che lì deve esserci la pizzeria in questione. Siccome vedo che c'è anche una scalinata a salire molto più vicina a me, alla mia destra, dico al tizio che prenderò questa, tanto farò una passeggiata con calma, non c'è fretta. Lui però mi dice che mi conviene andare subito diretto alla pizzeria perché c'è sempre tanta gente e normalmente si dovrebbe prenotare prima per evitare lunghe file. Da quello che dice capisco che deve trattarsi di una pizzeria rinomata e che lì la pizza deve essere davvero speciale. Ringrazio e saluto e vado verso la scalinata. Quando arrivo di sopra mi ritrovo su una strada piuttosto ampia ma molto meno affollata, sembrerebbe una zona periferica di questa città. C'è di nuovo silenzio dunque approfitto di questa situazione per provare a contattare il sé superiore, chiedo che posto sia questo e ce mi venga inviata una guida che mi assista e mi fornisca informazioni. Non ci metto però sufficiente convinzione nelle mie richieste e non ottengo nulla. Ho un attimo di vuoto, dopodiché mi trovo davanti alla pizzeria, che ha però il banco all'aperto con spicchi di pizza in esposizione. A dispetto di quello che mi aveva detto il tizio, non c'è proprio nessuno qui, altro che fila. A servire c'è una donna, la quale mi porge uno spicchio di pizza rossa con sprazzi di mozzarella qua e là e mi dice che c'è anche del formaggio, un formaggio che certamente non conosco e non ho mai assaggiato. Non mi piace il formaggio sulla pizza e parlando con la donna salta fuori che non piace nemmeno a lei (forse è per questo che mi ha dato subito quello spicchio senza che le abbia chiesto nulla, voleva liberarsene :D). Comunque non è che ci sia molta scelta e questa è quella più vicina ai miei gusti, la assaggio e in effetti il formaggio un po' si sente ma non è poi cosi male. Il problema non è tanto il sapore quanto il fatto che l'impasto è moscio e gommoso, forse è perché sono arrivato tardi e freddandosi la pizza si è ridotta in questo stato. In ogni caso una pizzeria così rinomata dovrebbe avere una pizza decisamente migliore, forse il tizio che me l'ha indicata mi ha mentito oppure sono io che ho sbagliato pizzeria. Entrambe le ipotesi spiegherebbero anche come mai non c'era nessuno a fare la fila. Torno a fare una passeggiata e mentre mi allontano dalla pizzeria sento la donna di prima parlare con qualcuno e dire che oggi ha lavorato parecchio e che si è trovata a servire anche diversi VIP. Ne cita alcuni tra i quali ricordo Chiara Ferragni. Forse allora la pizzeria era quella giusta ma sono arrivato davvero ad un orario improponibile, in ogni caso proseguo e mi trovo a passare per un'area molto affollata, con bancarelle e stand gastronomici. Mi fermo ad uno di questi e prendo una Coca Cola, non la bevo da un sacco di tempo, è una delle cose che ho abolito totalmente dalla mia dieta.[/slpc] Il sapore è abbastanza fedele a quello fisico che ricordavo, nel frattempo sono salito su un mezzo pubblico e ho perso parzialmente lucidità e anche il ricordo da qui si fa sempre più fumoso.
May my heart be my guiding key
Hari
 
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