da Hari » 01/11/2023, 19:01
5 ottobre 2023
Lucido/paralisi ore 23.00-3.30
Prendo lucidità non ricordo in quali circostanze, mi metto a correre ma ho qualche problema con le scarpe, come se fossero mezze sfilata, me le tolgo e proseguo senza. Ad un certo punto mi lascio andare nel buio ed esprimo l'intento di eseguire un recupero. Pochi istanti dopo mi ritrovo sul letto in paralisi, avvolto dalle vibrazioni, e chiedo se c'è qualcuno. Una presenza che percepisco negativa si manifesta, chiedo da dove viene, quanti anni ha, la sento rispondere con una voce metallica, l'unica cosa che capisco di quello che dice è "mille". Sento poi strani rumori e suoni, risucchi, pressioni sul corpo, sensazioni sgradevoli, decido quindi di uscire dalla paralisi. Indeciso se riprovare o rinunciare, rimango per un po' in quel sottile stato nel quale posso ancora lasciarmi andare alla paralisi oppure svegliarmi definitivamente. Nell'indecisione alla fine non faccio nessuna delle due, piombo invece nel sonno inconsapevole.
7 ottobre 2023
Paralisi/OBE/lucido ore 6.15-8.45
Prendo lucidità in paralisi, avvolto dalle vibrazioni, in posizione supina, anche se il mio corpo fisico è sdraiato sul fianco destro in questo momento. Rimango per qualche secondo fermo e, quando sento che è il momento giusto, inizio a muovermi. Sposto le coperte, faccio un po' di fatica perché in un punto sono impigliate ma alla fine riesco ad alzarmi. Esco dalla mia stanza, mi guardo le mani e le braccia, le intravedo appena nel buio, come delle ombre. Vado verso le scale e mentre salgo mi guardo di nuovo le braccia e le mani, stavolta le vedo perfettamente, sono perfettamente reali sia nella forma che nel colore. Esco dal portone ma qui vengo svegliato da un colpo di tosse di mia madre nella realtà fisica. Riparto dunque dalla paralisi, mi alzo e vado di sopra, stavolta faccio tutto più di fretta e così facendo mi ritrovo al piano terra con ancora la vista inattiva o comunque al buio. Sento dei rumori provenire dal divano del salotto, mi inquietano e mi spingono a lanciarmi contro il portone per attraversarlo. In questo modo mi ritrovo nel buio totale e poi forse di nuovo in paralisi. Dico forse perché qui c'è un vuoto di memoria,in seguito mi trovo direttamente a camminare lungo una strada di una città indefinita. Mi stabilizzo toccando le sbarre di una ringhiera, sfregando le mani sulle sbarre mi sento graffiare e guardandole più da vicino scopro che sono arrugginite, era la ruggine a graffiarmi. Mi soffermo ad osservare le sbarre nei dettagli, è notte quindi le condizioni di luce non sono l'ideale ma comunque riesco a vedere chiaramente la ruggine che le ricopre parzialmente. Proseguo e raggiungo uno spiazzo in cui delle persone si stanno organizzando per fare una partita a calcio balilla. Ci sono due calcio balilla, sento qualcuno di loro dire che hanno bisogno di un altra persona per giocare e prevedo già che vedendomi da solo chiederanno a me di tappare il buco. Non ho intenzione di fermarmi a giocare con loro, quindi faccio finta di niente e tiro dritto. Non ricordo a dire il vero se me lo chiedono o no, in ogni caso subito dopo la mia attenzione viene attirata da qualcos'altro. Appoggiato su un ripiano vedo infatti un oggetto dalla forma allungata, lungo circa 20 centimetri, che sembrerebbe un termometro. Al centro infatti c'è una linea con delle tacche proprio come nei termometri analogici, oltre a questo però c'è anche un display ed un pulsante come in quelli digitali. Premo il pulsante e sul display appare un numero ad indicare la temperatura, la quale inizia a salire vertiginosamente, arrivando in pochi istanti a 28 gradi. Io non percepisco la temperatura ma osservando le persone che passeggiano, vedo che sono tutti vestiti leggeri, dunque deve essere estate, 28 gradi sono una temperatura plausibile. Il problema è che continua a salire e si ferma solo quando è arrivata a 86 gradi, qui parte una voce automatica che dice qualcosa che ricordo vagamente. Proseguo per un po' a camminare senza un obbiettivo in mente e finisco per perdere lucidità.
11 ottobre 2023
Paralisi ore 3.00-5.20
Prendo lucidità in paralisi, tento di muovermi ma sono pesantissimo ed ho un'entità maligna sopra di me. Bisbiglia qualcosa, mi sento toccare la gola e sento delle pressioni, a tratti dolorose, in vari punti del corpo.Non mi lascia altra scelta che uscire dalla paralisi e svegliarmi. Poco dopo però mi riaddormento emi ritrovo di nuovo lucido in paralisi. Stavolta riesco ad alzarmi, anche se con una certa fatica. Inizialmente ho un atteggiamento bellicoso nei confronti dell'entità, poi però mi calmo e cerco di concentrarmi su emozioni positive per contrastare la negatività. Esco dalla mia stanza ancora nel buio totale, sono pesante, avvolto in un campo vibrazionale molto denso. Vado di sopra, esco dal portone e fuori è buio pesto, è notte fonda, un cielo nero senza stelle e tutti i lampioni spenti, uno scenario desolante. Mi ritrovo poi a lettoe poco dopo mi sveglio.
16 ottobre 2023
Lucido ore?
Prendo lucidità non ricordo in quali circostanze, cammino lungo la strada e vedo passare una bella ragazza, mi avvicino e la saluto. << Ci conosciamo? >> mi chiede lei, guardandomi con aria un po' perplessa ma allo stesso tempo incuriosita. << Adesso sì >> rispondo io, ci presentiamo ma non ricordo poi cosa succede. In seguito mi ritrovo in una specie di centro commerciale, salgo le scale mentre osservo le persone intorno a me. C'è tanta gente e un continuo chiacchiericcio, giro per i corridoi di un supermercato,un ragazzino mi ferma chiedendomi qualcosa, qui però ho già perso lucidità. Mi chiede di comprargli un...siluro, che pare sia una caramella dalla forma allungata. Qui il ricordo sfuma.
Lucido ore?
Sono in un luogo chiuso, forse un locale, ho un barlume di lucidità e mi trovo a parlare e scherzare con una ragazza carina seduta ad un tavolo.
Lucido ore?
Sono in un locale, sono lucido e cerco di sollevare un oggetto appoggiato su un tavolo usando la telecinesi. Una donna, vedendo che mi sto sforzando per spostare quell'oggetto col pensiero, mi chiede a cosa serve usare la telecinesi se posso spostarlo con le mani. Le dico che in effetti adesso non ne ho bisogno ma lo faccio per allenarmi, perché potrei trovarmi in situazioni in cui invece mi servirà la telecinesi. In ogni caso l'oggetto non si sposta di una virgola.
21 ottobre 2023
Lucido ore 2.15-6.10
Serie di episodi più o meno lucidi nei quali mi trovo a girovagare a lungo per vari scenari onirici di basso livello, in situazioni perlopiù confuse e incasinate. In uno di questi episodi sono sul tetto di un palazzo, mi ricordo di richiamare alla mente alcune nozioni della veglia, poi mi rivolgo al Sé Superiore chiedendo di raggiungere un ambiente più elevato ma finisco per ritrovarmi nel buio e perdo parzialmente lucidità. In un altro episodio entro in un ristorante e incontro un tizio, che dovrebbe essere il proprietario, al quale chiedo di guidarmi fino ad una porta che mi permette di salire di livello. Il tizio però fa un giro lungo e nel frattempo la mia lucidità vacilla, tanto che quando arrivo alla porta mi sono ormai dimenticato del motivo per cui ero venuto qui.
24 ottobre 2023
Lucido/OBE ore 4.00-5.25
Prendo lucidità mentre sono davanti casa, mi rendo conto però che è tutto troppo confuso ed ovattato, così decido di uscire dal sogno ed andare in OBE. Mi lascio andare all'indietro contro il cancello grande di casa mia, tutto si oscura e riparto dallo stato intermedio. Mi alzo dal letto, mi ricordo dell'obbiettivo di andare a trovare la mia nonna paterna defunta, salgo le scale ed esco di casa ma lo faccio senza stabilizzare, col risultato che mi trovo in uno scenario ancora instabile e confuso. Qui però incontro subito la mia nonna paterna, mi dice delle cose mentre ci dirigiamo verso la casa dei vicini ed entriamo nel loro giardino. Mi parla di una certa persona, forse una zia, e mi rimprovera il fatto che quando era in vita (mia nonna) non volevo mai andare con lei a trovarla. Io non so di chi stia parlando, non ricordo niente di questa persona e del fatto che non volessi andare a trovarla. Proseguo per un po' ma continua ad essere tutto molto confuso, le immagini si sovrappongono, è il caos totale. Riparto dal letto ed esco di nuovo in strada, stavolta lo scenario è più stabile, vado verso casa dei vicini, dove abita la signora M.G. Suono il citofono e vedo già la signora attraverso una vetrata, seduta ad un tavolo dentro casa. Anche lei mi vede e mi apre, entro e lei mi viene incontro salutandomi, mi chiede se voglio mangiare qualcosa, la ringrazio ma rifiuto e le dico che al massimo potrei bere dell'acqua. Ora vedo che esce di casa con in mano un vassoio con qualcosa da mangiare che appoggia su un tavolo apparecchiato con una tovaglia bianca per 6 o 7 persone. Mi dice che questo pranzo che sta facendo è una prova, non specifica però per cosa. Vedo una bottiglia con dei bicchieri sul tavolo e mi servo da solo l'acqua. Vorrei non averlo fatto però, perché l'acqua è strana, c'è qualcosa di solido dentro ed ha un sapore terribile. La sputo e proseguo verso un'uscita sul retro. Non appena varco la soglia avverto immediatamente un cambio di livello, ora mi trovo in uno di quegli ambienti indipendenti dalla mia mente. Mi trovo su una strada asfaltata larga e in pendenza, mi fermo un attimo, indeciso se andare in salita o in discesa. Guardo verso la salita, la strada ad un certo punto si restringe, andandosi ad infilare tra due edifici che le fanno ombra, per poi curvare verso sinistra e sparire dietro uno dei due edifici; quella in discesa invece prosegue larga, diritta e illuminata dal sole. Andando in salita non so cosa mi aspetta, rischierei di ritrovarmi al buio o sbucare in qualche ambiente poco piacevole, andando in discesa invece avrei la visuale libera e saprei dove sto andando. Opto dunque per la discesa, riprendo a camminare e ad un certo punto vedo un bar sul lato sinistro della strada. Mi fermo davanti ad una nicchia nel muro, nel quale vi sono dei cioccolatini incartati. Ne prendo uno e sono tentato di assaggiarlo ma poi ci ripenso, provo a rimetterlo a posto ma cade a terra, non perdo tempo a raccoglierlo e proseguo verso l'entrata del bar. So che qui vendono anche giornali perciò, siccome vorrei sapere che posto è questo senza chiedere a nessuno, decido di comprarne uno, sperando di leggervi sopra informazioni che mi aiutino a capire dove mi trovo. C'è un uomo dietro al bancone, lo saluto e gli chiedo il giornale di oggi, lui lo prende e mi dice che costa € 1.20. Infilo la mano nella tasca destra dei pantaloni della tuta che indosso, è vuota ma so che posso far comparire i soldi. La agito un po' e già sento al tatto una moneta, la scuoto ancora e le monete aumentano, ne tiro fuori due da 1 euro e le metto sul bancone dicendo al signore che può tenere il resto. Prendo il giornale e gli do un'occhiata al volo, sembrerebbe un quotidiano locale, leggo qualcosa che non ricordo a proposito di Avellino. Ora arrivano dei ragazzi che mi danno l'impressione di essere dei calciatori dilettanti, forse della squadra di calcio locale. Uno di loro si rivolge a me parlando con accento romano e mi dice che si ricorda di me, che mi ha visto in una suite. Io, perplesso, gli chiedo a cosa si riferisca, forse mi confonde con qualcun altro. Non mi ricordo affatto di lui e non so cosa intenda per "suite". Qui però il ragazzo si mette a parlare con qualcun altro ignorando la mia domanda. Lascio perdere e vado verso l'uscita riprendendo a leggere il giornale, il nome della testata è "Napoli e Olbia", un nome decisamente insolito e che fatico a collegare con una specifica area geografica dato che Napoli e Olbia si trovano in regioni diverse e relativamente lontane tra loro. Qui la mia lucidità inizia a vacillare, mi fermo a chiedere a delle persone il nome di questa città, senza neanche riflettere sulla possibilità che questa non sia affatto una città. Un signore anziano mi guarda con un'espressione di chi pensa di avere a che fare con un matto. Alla fine una signora mi dice che ci troviamo a Genova, il che stona con il fatto che tutti qui parlano con accento romano. Glielo faccio notare ma la gente continua a trattarmi come fossi uno sciroccato e ad assecondarmi. Poco dopo comunque lo scenario si dissolve.
May my heart be my guiding key