E' un incoraggiamento necessario che rivolgo a me stesso, prima di iniziare.*utilizzerò sigle e pseudonimi per indicare persone che esistono realmente*
Sabato 9 aprile
Una profezia
Cammino con B. per i corridoi deserti e bui del centro commerciale. Andiamo alla ricerca di F., che è sparita poco fa senza lasciare traccia. Tutto è inabissato in un silenzio profondo e solenne, rotto solo dalle nostre voci. Giungiamo al termine del corridoio, ma io tento di dissuadere B. dalla ricerca. F. non può trovarsi da quelle parti, mi dico con poca convinzione.
Il centro commerciale è come trasfigurato in un maniero o in un vecchio monastero. Sono nel contempo inquieto ed entusiasta di compiere quella che ai miei occhi è una missione segreta. Le porte d'emergenza sono chiuse e non possiamo aprirle per evitare che scatti l'allarme.
Si sente poco lontano il suono di una sirena. Una porta d'emergenza è aperta e dà su un muro: B. mi fa notare una torcia appesa, o forse un altro oggetto appartenuto ad F., la quale emerge da un luogo non meglio precisato. Ricomposto il gruppo, corriamo a nasconderci in una stanza angusta e sporca: non si vede a un palmo dal naso, e sul pavimento scricchiolano i residui organici che calpestiamo.
Un custode basso e tarchiato, forse un monaco storpio, con un'inquietante inflessione di voce è alla nostra ricerca. Oriento il fascio di luce della torcia elettrica in direzione della porta. Il custode ci intima di uscire: ho tuttavia l'impressione che abbia paura di avanzare nelle tenebre. Blatera strane cose su un'antica profezia, secondo la quale l'avvento della figlia di Alessandro Magno segnerà la rovina del suo padrone. Siamo anche noi a conoscenza della profezia e ho l’impressione di conoscere persino l’identità della figlia di Alessandro Magno.
Degli altri sogni serbo dei frammenti poco chiari, ma sono tutti connessi con questo (si tratta forse di un unico sogno di cui ho dimenticato alcuni passaggi).
