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Benvenuto/a! Presentati raccontandoci un pò di te, di come hai trovato il Forum e del tuo approccio con i sogni.

Perché sono capitato qui

Messaggioda Clod » 04/07/2011, 19:04

Mi succede spesso di sognare appena mi addormento, me ne accorgo perché alcune volte guardo l’ora mi addormento, sogno e mi risveglio …guardo l’ora e mi accorgo che è passato pochissimo tempo e con pochissimo intendo dai 2 o 3 minuti a venti minuti. Altre volte mi è successo di appisolarmi al mare e di essere subito svegliato e nel mentre avevo fatto un sogno.
Per me non era nulla di strano, poi ho letto che si dovrebbe sognare nella fase REM e sicuramente io durante questi sogni non ero nella fase REM, l’ultima volta che mi capitato di fare un sogno nei primi minuti del sonno ho fatto una ricerca (“sognare appena addormentato”) e tra i vari link ne ho trovato uno a questo sito, mi ha incuriosito il tema e ho letto un po’ qua e là.
Mi è capitato molte volte di capire durante un sogno di stare sognando ma non credevo che questo avesse un nome (Sogno lucido) e che dietro ci fosse così tanto interesse. Le volte che mi è successo ho quasi sempre reagito in due modi: ho cercato di svegliarmi oppure mi dicevo “tanto è un sogno anche se succede qualcosa di brutto tanto è finto”, mentre una sola volta ricordo di aver realizzato che fossi dentro un sogno e di aver cercato di proseguirlo anche se ero conscio che fosse un sogno, però senza “modellarlo” a mio piacimento ma semplicemente proseguendolo alla stessa maniera visto che era un sogno piacevole.
Queste sono state le mie esperienze senza sapere nemmeno cosa fosse un sogno lucido non nego che dopo aver letto qualche info qui sul sito non mi dispiacerebbe provare a farlo “volontariamente” però avrei qualche domanda da fare a chi avuto già esperienze:
- Ma se si prosegue un sogno consci e volendo indirizzare in modo piacevole le uniche cose possibili sono azioni che danno un “piacere fisico” (andare sulle montagne russe, fare uno sport, sesso, ecc.) ma non un “piacere mentale” (soddisfazione sul lavoro, vittoria dello scudetto della tua squadra di calcio, ecc.) perché se sei conscio che sia un sogno le cose “fisiche” ti danno comunque piacere mentre quelle “mentali” sapendo che sono finte non dovrebbero dartene. Ho detto una cosa corretta o non è così??
- Mi sono capitati spesso dei “falsi risvegli” sia da bambino che in età adulta. Da bambino ne ricordo alcuni non belli tanto che ero convinto di essere sveglio ma di non riuscire a parlare e alzarmi dal letto. Non ricordo se su questo sito o su Wiki ho letto che è un metodo di “protezione del sonno” e succede principalmente quando uno sta per accorgersi che è in un sogno per farlo ricadere “nell’incoscienza”. La domanda è: se c’è questo sistema di protezione del sonno potrebbe essere che durante un sogno lucido “si fa più fatica” e quindi ci si riposa meno?
Ultima modifica di Clod il 05/07/2011, 9:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: Perché sono capitato qui

Messaggioda Summer » 04/07/2011, 22:37

Il sognare appena addormentati e per pochi minuti non è affatto strano, è frequente quando ci si sveglia e ci si riaddormenta, si riprende a sognare subito.
Per quanto riguarda i sogni lucidi... Sei un sognatore lucido naturale, ritieniti fortunato, molte persone qui tentano di diventarlo e non è affatto semplice :-)
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Re: Perché sono capitato qui

Messaggioda Clod » 05/07/2011, 9:19

Summer ha scritto:Sei un sognatore lucido naturale, ritieniti fortunato, molte persone qui tentano di diventarlo e non è affatto semplice :-)


Se la definizione di "sognatore lucido naturale" è rendersi conto di sognare allora lo sono ma se è "gestire" il sogno dopo essersene reso conto allora non lo sono ....questa notte mi è ricapitato di accorgermi di sognare, il sogno non era un incubo ma era piacevole e poco dopo aver pensato "lo proseguo il più a lungo possibile" mi sono svegliato
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Re: Perché sono capitato qui

Messaggioda Clod » 05/07/2011, 11:09

Aggiungo ancora alcuni dettagli sul mio “sonno” e sui miei “sogni”.
Non ho nessun problema ad addormentarmi ……non ho problemi a stare sveglio anzi vado a letto tardi ma quando decido di dormire ad addormentarmi ci metto pochissimo.
Mi capita di frequente di “mischiare” sogni e veglia e ovviamente mi capita quando mi sto addormentando e più facilmente quando mi riaddormento dopo un risveglio mattutino o quando mi appisolo in luoghi affollati cosa classica sul lettino in spiaggia. Con mischiare intendo che sto pensando a qualcosa, inizio a sognare tutt’altro e poi mi risveglio (non proprio lucidissimo ma ancora “impastato nel sonno”) mi rimetto a pensare a quello che stavo pensando in precedenza e mi stupisco di aver già sognato.
Mi addormento *sempre* pensando a qualcosa ma i sogni che faccio dopo non sono legati a quello che pensavo, probabilmente qualche volta è successo ma vista la rarità direi che è più casuale che sistematico.
Parlavo (o parlo) nel sonno, parlavo sicuramente (i miei prima e mia moglie dopo me lo hanno sempre detto) ora non so se continuo a parlare perché mia moglie negli ultimi anni dorme più profondamente e non mi sentirebbe.

Al di fuori del sonno e dei sogni aggiungo su di me una particolarità che secondo me può influenzare, sono una persona molto razionale e logica

PS
Sto leggendo qua e là questo sito e l’argomento mi prendo molto.
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Re: Perché sono capitato qui

Messaggioda DayDreamer » 05/07/2011, 11:15

Clod ha scritto:Se la definizione di "sognatore lucido naturale" è rendersi conto di sognare allora lo sono ma se è "gestire" il sogno dopo essersene reso conto allora non lo sono ....questa notte mi è ricapitato di accorgermi di sognare, il sogno non era un incubo ma era piacevole e poco dopo aver pensato "lo proseguo il più a lungo possibile" mi sono svegliato


Si, esatto, è rendersi conto di sognare. Solo che, a questo punto, capita una cosa strana: di solito i naturali seguono le vicende del sogno passivamente, mentre i non, come me, che devono ingozzarsi di tecniche per risultati minimi, non appena parte il sogno lucido se ne fregano della trama del sogno e cercano di approfittare della poca lucidità facendo quel che si erano prefissati da giorni oppure cercando informazioni o facendo esperimenti. Credo sia il vecchio detto: chi ha il pane non ha i denti... e lo svantaggio dei naturali è appunto dare per scontata un'abilità preziosa e incredibile.

- Ma se si prosegue un sogno consci e volendo indirizzare in modo piacevole le uniche cose possibili sono azioni che danno un “piacere fisico” (andare sulle montagne russe, fare uno sport, sesso, ecc.) ma non un “piacere mentale” (soddisfazione sul lavoro, vittoria dello scudetto della tua squadra di calcio, ecc.) perché se sei conscio che sia un sogno le cose “fisiche” ti danno comunque piacere mentre quelle “mentali” sapendo che sono finte non dovrebbero dartene. Ho detto una cosa corretta o non è così??

Oddio no, non è proprio così. C'è sì piacere fisico (volare soprattutto), ma soprattutto mentale: sai che ti trovi nella tua mente, puoi conoscere cose di te stesso, fare quello che vuoi: creare oggetti, cambiare sogno... è un momento di libertà, è il gioco definitivo. Sai che è tutto illusione, ma non per questo non ti diverti e non scopri cose su te stesso.
IMHO
"WILDs always happen in association with brief awakenings (sometimes one or two seconds long) from the immediate return to REM (rapid eye movement) sleep. The sleeper has a subjective impression of having been awake." (S. Laberge)

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Re: Perché sono capitato qui

Messaggioda Clod » 05/07/2011, 11:38

DayDreamer ha scritto:Oddio no, non è proprio così. C'è sì piacere fisico (volare soprattutto), ma soprattutto mentale: sai che ti trovi nella tua mente, puoi conoscere cose di te stesso, fare quello che vuoi: creare oggetti, cambiare sogno... è un momento di libertà, è il gioco definitivo. Sai che è tutto illusione, ma non per questo non ti diverti e non scopri cose su te stesso.


Ok ...c'è un "piacere mentale" al fatto di essere dentro ad un sogno e provare cose dentro un sogno ma non puoi replicare "piaceri mentali" delle realtà (come quelli che citavo prima, successo sul lavoro, la tua squadra, tuo familiare felice ecc.) perché sapresti che sono finti .....concordi?

Ho letto spesso il riferimento al volare però la cosa non mi quadra ...nel senso se uno fa paracadutismo o deltaplano e cose simili e in un sogno lucido prova a sognare di volare lo capisco anche ma se io provassi a sognare di volare e il mio cervello può mettere insieme le mia esperienze passate "lontanamente simili" che so, il tuffo da un trampolino di 8 metri, le montagne russe, il vento in faccia quando si va in moto con casco aperto ...nel mio sogno di volare al massimo c'è quello che immagina il mio cervello sia volare che magari però magari non è minimamente vicino alla versa sensazione che si prova.

Spiego meglio il mio pensiero, immagino che il mio cervello possa riprodurre (e quindi farmi provare la sensazione) di cose che ha già vissuto, cose che non ho vissuto immagino che provi a riprodurle prendendo da sensazioni simili ma che quindi si avvicinano alla vera cosa (es. volare) quanto sono più simili a questa ….e se buttarii con un paracadute o fare deltaplano sono similissime le altre cose lo sono molto lontanamente quindi la sensazione provata è facile non corrisponda a quella *vera*.

Però effettivamente ripensandoci il fatto che sia la *vera* sensazione o no l’importante è che faccia piacere….
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Re: Perché sono capitato qui

Messaggioda DayDreamer » 05/07/2011, 11:43

Concordo su tutto, soprattutto l'ultima frase: nei sogni in fondo nulla è proprio come nella realtà, non per questo il cervello non se la cava bene per creare situazioni e sensazioni affascinanti, anche nei casi in cui non ha esperienze pregresse : Thumbup :
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Re: Perché sono capitato qui

Messaggioda matteo90 » 05/07/2011, 12:18

Inutile paragonare, secondo me, sensazioni oniriche a quelle quotidiane. Sono esperienze diverse. Prendiamo, per esempio, due azioni riproducibili sia nel sogno che nella realtà : saltare e fare sesso.
So come si fa uno e so come si fa l'altro ( senza vantarmi : Chessygrin : ). L'ho messi in atto sia nel sonno che nella vita reale.. Ma non per questo le cose coincidono!
Se c'è un aggettivo che mi permette di descrivere - personalmente - ciò che contraddistingue maggiormente il sogno dalla normale esperienza abitudinaria è : Freschezza.
Freschezza intesa come purezza della sensazione, come limpidezza, come intimità. Normalmente usiamo una scala per descrivere sensazioni corporee ; quella che va dall'agonia all'estasi. Nel sogno le sensazioni ( un po' perché ne siamo a conoscenza, un po' perché è così ) sono pensieri tradotti in esperienza, più che percezioni vere e proprie. Ciò che mi regalano è Vibrazione. Vita. Mi sento vibrare, mi sento esistere. E' strano da spiegare..
Con questo non voglio dichiarare che le sensazioni oniriche siano migliori di quelle reali, ma che partono da quelle reali ( ne trascinano dietro il sapore, il ricordo ) ampliandole in un senso più etereo e incontaminato.. Sono Sensazioni con la S maiuscola. Nella vita normale i nostri pensieri sono spesso affollati, contagiati da altri, ''sporchi''.. Ma soprattutto capaci di modificare il nostro carattere, proprio perché li riteniamo Reali.
Inoltre non sono d'accordo con Clod. Quando proviamo una nuova esperienza, in realtà quell'esperienza è già dentro di noi. E' come se risvegliassimo una potenzialità nascosta. Potremmo non avere mai sentito il bruciore scatenato da una fiamma, ma il nostro assemblaggio neuronale conosce già il meccanismo con il quale risponderà al fuoco nel momento in cui ferirà la nostra pelle. Il mondo è solo una nostra interpretazione.
In base a questo, potremmo provare nel sogno la sensazione di viaggiare in deltaplano senza mai averne avuto l'esperienza quotidiana.
Seduto in silenzio, senza fare nulla, arriva la primavera e l'erba cresce da sola.“ - Matsuo Bashō.
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Re: Perché sono capitato qui

Messaggioda Clod » 05/07/2011, 12:40

matteo90 ha scritto:esempio, due azioni riproducibili sia nel sogno che nella realtà : saltare e fare sesso.
So come si fa uno e so come si fa l'altro ( senza vantarmi : Chessygrin : ). L'ho messi in atto sia nel sonno che nella vita reale..


E' già la terza o quarta volta che leggo il saltare, non mi sarebbe mai venuto in mente di provare ....la prossima volta che mi capita un SL, se non mi sveglio subito, ci provo.
Mentre il sesso in sogno mi è capitato più volte ma non sono mai arrivato alla conclusione

matteo90 ha scritto: L'ho messi in atto sia nel sonno che nella vita reale..
Ma non per questo le cose coincidono!

CUT

In base a questo, potremmo provare nel sogno la sensazione di viaggiare in deltaplano senza mai averne avuto l'esperienza quotidiana.


In base a quanto dici sopra e cioè che una cosa nel sogno è sempre diversa da quella reale ovviamente possiamo sognare di andare in deltaplano senza esserci realmente andati perché tanto per definizione sarebbe diversa da andarci realmente. Quello che dico io è che se in un sogno prendo una sberla e la sensazione tende ad essere uguale ad una sberla presa realmente per il volo in deltaplano il cervello non ha la possibilità di provare a replicare la sensazione ma partirà da cose simili e già colo per quello sarà "più differente" da quella reale.
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Re: Perché sono capitato qui

Messaggioda matteo90 » 05/07/2011, 12:51

Si, indubbiamente sarà più improbabile, per il cervello, riuscire ad arrivare alla sensazione vera e propria senza averla mai provata.. Ma, ripeto, secondo me dentro di noi esistono già le potenzialità di ogni esperienza possibile. Ovvero, per sapere cosa si prova ad andare in mongolfiera ( l'ho sparata a caso ), non è detto che dovremo per forza andare in mongolfiera!
Poi, per quanto simili, nel sogno le sensazioni saranno sempre diverse da quelle reali..
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