Indice Conversazioni Off Topic La dimora del filosofo > E se il tempo non fosse altro che una convenzione sociale?

Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Re: E se il tempo non fosse altro che una convenzione social

Messaggioda ErikBauer » 08/12/2010, 17:26

Il metodo non vuole essere pratico... solo far capire che il Tempo è una convenzione, null'altro.

E non è mia intenzione far cambiare idea a nessuno... solamente sensibilizzare sul fatto che al tempo si da troppa importanza.
Tu dici "Certo che sono QUI ed ORA..." bene, ma se pensi già al fatto che domani sarai LI e DOPO ti sei perso l'adesso...
Non c'è un modo semplice di spiegarlo... ma per farmi capire: certo che puoi pianificare dove sarai domani mattina (In ufficio al lavoro, ad esempio), non si potrebbe vivere in questa società senza farlo.
Per quello che mi riguarda puoi anche stare tutto il giorno a pensare a quanto il lavoro sarà duro, difficile, palloso o magari bello, eccitante e soddisfacente; questo nessuno te lo impedisce. Solo è giusto sapere che così facendo passerai il tuo QUI ed ORA proiettato nel LI e DOMANI, perdendo la possibilità di viverlo in pieno e magari stressandoti con pensieri e supposizioni su cosa potrà succedere domani (uso il TU ma non ce l'ho in particolare con te).
Pensare che non esista altro che un QUI ed ORA in continuo mutamento ed evloluzione, non fa altro che focalizzare la tua coscienza sul momento presente, permettendoti di viverlo appieno.
Ma come per tutte le cose è una scelta, almeno quando sai di poterlo fare. Il vero problema è che nessuno ce lo spiega a scuola, negandoci così una preziosa parte di Libero Arbitrio.
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Re: E se il tempo non fosse altro che una convenzione social

Messaggioda FRyder » 08/12/2010, 21:46

In base alla tua ultima risposta, e in base a eventi recentissimi(personali), devo darti ragione.
Da questo punto di vista, la tua idea, solo ora mi appare chiara, anche se devo dirti che, per me, è impossibile tralasciare il tempo, in quanto è parte della mia personalità. Ti giuro che in questo momento mi piacerebbe proprio focalizzarmi SOLO sul presente, ma senza riuscirci. Se tu ci riesci, buon per te......
Resto comunque fisso sulle mie idee dell'esistenza del tempo, perchè esso esiste, forse possiamo farne a meno, tralasciarlo(il tuo tentativo), ma resta comunque una cosa, molto, molto difficile da fare..
Ciao...
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Re: E se il tempo non fosse altro che una convenzione social

Messaggioda nimrandir » 08/12/2010, 22:17

il Tempo è una convenzione, null'altro.


Che bella questa discussione! Agostino è stato il primo a mettere in dubbio l’esistenza del tempo (È proprio l’argomento che stiamo trattando a scuola, un argomento così interessante!).
Il filosofo afferma che l'uomo ha l’abitudine di dividere il linguaggio in tre dimensioni temporali che sono appunto il passato, il presente, ed il futuro. Ma il passato non esiste, poiché non è più. Il futuro, per definizione, non esiste ancora. L’unica realtà potrebbe essere il presente che, però, possiede una natura sfuggente ( in pratica, non è altro che una mediazione fra il prima e il dopo). Secondo Agostino perciò il tempo è un elemento della soggettività e un modo di essere dell’anima. Vive come memoria del passato e aspettativa del presente. A questo punto Agostino si occupa della risposta ad una semplice domanda: ma se il mondo è stato creato, esisteva un tempo prima della creazione? Assolutamente no! Poiché è parte della creazione e di conseguenza non è mai esistito un tempo prima del tempo! Secondo il filosofo due cose rendono difficile la comprensione della natura di questo concetto… gli equivoci generati dal linguaggio quotidiano (è difficile pensare il termine “prima” senza un’implicazione temporale) ed anche la tendenza a ridurre al modello umano le nozioni di cui non abbiamo esperienza.
Accipigna! è proprio bella questa sezione! mi piace molto la filosofia!!!!
Ultima modifica di nimrandir il 19/12/2010, 20:07, modificato 1 volta in totale.
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Re: E se il tempo non fosse altro che una convenzione social

Messaggioda ErikBauer » 08/12/2010, 23:57

Sto scoprendo che piace molto anche a me...
E tra l'altro andrebbe insegnata, a mio avviso, fino dalle elementari: è una delle poche materie attualmente in corso ad avvicinarsi un poco allo spiegare che cosa vuole dire vivere, che cosa vuole dire essere... due cose importantissime (forse le più importanti) ma che sono date talmente per scontate che non ne conosciamo neppure il vero significato e nessuno si prende la briga di insegnarlo.
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Re: E se il tempo non fosse altro che una convenzione social

Messaggioda Viaggiatore » 09/12/2010, 14:01

ErikBauer ha scritto:
FRyder ha scritto:Ok..Allorami fai un esempo di un calcolo reale di velocità senza ausilio del tempo?? Ossia definiscimi il concetto di velocità senza usare il tempo e poi fammi un esempio..


Molto semplice:
La luce si muove, nel nostro universo, ad una velocità costante, da qualsiasi punto di vista.
Un modo per calcolare la velocità di un corpo è quella di confrontarla con la velocità della luce.
Mettiamo che il nostro corpo C debba muoversi da A a B, per una distanza di 1Km.
Facciamo partire il nostro corpo da A e contemporaneamente un impulso di luce, sempre da A.
A e B saranno dotati di specchi perfetti e di un sensore in grado di contare quante volte l'impulso tocca uno dei due specchi, riflettendosi.
La velocità di C è a questo punto calcolata in "quante volte la luce percorre da A a B prima che lo faccia C". Chiaramente in questo caso più il risultato è elevato e più C risulta essere lento.

E' comunque stato pubblicato, su un numero di qualche mese fa della rivista "Le Scienze", un articolo che disseriva su come tutta la fisica oggi conosciuta possa essere applicata, misurata e calcolata togliendo l'elemento Tempo (un po' come l'esempio della velocità di sopra).




"quante volte"...è lo stesso misuratore che calcola il tempo o mi sbaglio?







ErikBauer ha scritto:
FRyder ha scritto: [...]
- Seondo me, se anche uno smettesse di "credere" nel tempo, non potrebbe comunque sottrarsi al suo scorrere, in quanto, il tempo, per definizone, è solo una Misura(continuo a ribadire) di questa cosiddetta "trasformazione". Non ci si può sottrarre al tempo. Punto.


Sottrarsi a quello che noi fisicamente definiamo tempo, cioè il continuo mutare delle cose e per primo del nostro corpo da uno stato di gioventù ad uno di vecchiaia, magari no.
Ma possiamo sottrarci alla schiavitù del tempo: la nostra mente è stata programmata dagli insegnamenti e dal modo di vivere della società, a dare un'estrema importanza al tempo.
Frasi come "Presto che è tardi", "Fai questo subito", "Siamo in ritardo con il lavoro" oppure "Annulla gli effetti dell'invecchiamento con questo prodotto", "Sai già cosa farai della tua vita?", "Uffa, oggi non passa proprio", "Il tempo vola quando ci si diverte", "Chissà che tempo farà domani? Devo decidere cosa mettermi"
non fanno altro che condizionare la nostra mente a vivere proiettata in un tempo diverso da quello presente o a vedere il tempo come un nemico che corre inesorabile ed inarrestabile e che desidereremmo tanto poter controllare, fermare o battere.
Tutto questo porta una grande ansia, oltre a farci perdere di vista l'unico tempo che possiamo veramente vivere e percepire: il tempo Presente.


Vedete, quello che non ci insegnano, che nessuno ci fa notare, e che noi continuiamo a non capire, è che noi siamo e possiamo essere solamente QUI ed ORA. Certo che il qui ed ora sono in continua evoluzione, se no il nostro sarebbe un universo statico, ma questo non cambia il fatto che NOI SIAMO QUI ED ORA.






Sono d'accordissimo. Comunque quando sei piccolo il tempo lo vivi meglio
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Re: E se il tempo non fosse altro che una convenzione social

Messaggioda blackmoral » 01/02/2011, 11:16

Sono quasi convinta che il tempo rigidamente determinato sia solo un archetipo, come lo potrebbe intendere Jung. Ciò significa che è un concetto radicato in noi dalla nascita e non possiamo liberarcene. Per quanto io possa cercare di vivere il qui e ora, so per certo di andare incontro a un processo di nascita-vita-morte. Nessuno può sottrarsene (a parte Benjamin Button : Chessygrin : ), non si può prima morire e poi nascere. Ergo, continuiamo a credere in un tempo rigidamente determinato.
Non possiamo liberarci del tempo, ma credo che abbiamo compiuto passi avanti nell'accettare l'elasticità dello stesso nell'ultimo secolo. Niente è assoluto, neppure le coordinate spaziali e temporali.
E allora perché non accettare l'idea che prima e dopo sono validi solo nel nostro sistema di riferimento, ma non in assoluto? Forse, dopo il dopo, viene il prima, in un circolo simile all'Uroboro.
Ultima modifica di blackmoral il 01/02/2011, 15:57, modificato 1 volta in totale.
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Re: E se il tempo non fosse altro che una convenzione social

Messaggioda Arlu » 01/02/2011, 12:56

Appunto, il tempo come noi lo intendiamo è un concetto valido ed utile, senza abusarne, nel nostro sistema di riferimento, o meglio, nel mondo che ci è concesso sperimentare dai nostri sensi. Credo che il nostro stato di coscienza ordinario, assieme alla limitatezza della nostra percezione sensoriale, ci portino erroneamente a considerare i fenomeni (compreso il tempo) di cui facciamo esperienza normalmente come un’unica verità incontestabile. Senza sconfinare in argomenti prettamente filosofici e quindi su argomenti più sdrucciolevoli, questa visione delle cose mi sembra essere appoggiata sempre più dalle scoperte della sempre meno “nuova” fisica, già citata; considerando tali teorie, personalmente arrivo a conclusioni diametralmente opposte a quelle di FRyder.. de gusti bus! : Thumbup : se noi potessimo viaggiare alla velocità della luce, allora per noi il tempo non solo rallenterebbe, ma non esisterebbe proprio! Se riuscissimo addirittura a superare tale velocità (ipotesi rigettata da Einstein, ma confermata da fenomeni, scientificamente osservati, di tipo non-locale), il tempo potrebbe forse scorrere all’indietro, trasformandosi comunque in qualcosa completamente diverso da quello che comunemente noi chiamiamo “tempo”. Le mia personalissima opinione, dunque, è quella che il tempo non esista come dato assoluto, ma solo come l’esperienza relativa di un osservatore (noi) in relazione a quello che può comunemente percepire (il mondo sensibile che ci circonda).
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Re: E se il tempo non fosse altro che una convenzione social

Messaggioda blackmoral » 01/02/2011, 16:00

Arlu ha scritto:Appunto, il tempo come noi lo intendiamo è un concetto valido ed utile, senza abusarne, nel nostro sistema di riferimento, o meglio, nel mondo che ci è concesso sperimentare dai nostri sensi. Credo che il nostro stato di coscienza ordinario, assieme alla limitatezza della nostra percezione sensoriale, ci portino erroneamente a considerare i fenomeni (compreso il tempo) di cui facciamo esperienza normalmente come un’unica verità incontestabile. Senza sconfinare in argomenti prettamente filosofici e quindi su argomenti più sdrucciolevoli, questa visione delle cose mi sembra essere appoggiata sempre più dalle scoperte della sempre meno “nuova” fisica, già citata; considerando tali teorie, personalmente arrivo a conclusioni diametralmente opposte a quelle di FRyder.. de gusti bus! : Thumbup : se noi potessimo viaggiare alla velocità della luce, allora per noi il tempo non solo rallenterebbe, ma non esisterebbe proprio! Se riuscissimo addirittura a superare tale velocità (ipotesi rigettata da Einstein, ma confermata da fenomeni, scientificamente osservati, di tipo non-locale), il tempo potrebbe forse scorrere all’indietro, trasformandosi comunque in qualcosa completamente diverso da quello che comunemente noi chiamiamo “tempo”. Le mia personalissima opinione, dunque, è quella che il tempo non esista come dato assoluto, ma solo come l’esperienza relativa di un osservatore (noi) in relazione a quello che può comunemente percepire (il mondo sensibile che ci circonda).

Quoto ogni parola, vorrei solo chiederti una delucidazione: quali sono i fenomeni di cui parli in cui si supera la velocità della luce? Confermano il dualismo bradioni-tachioni o sono particelle che da una velocità inferiore della luce sono riusciti a superarla?
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Re: E se il tempo non fosse altro che una convenzione social

Messaggioda ErikBauer » 01/02/2011, 17:49

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Re: E se il tempo non fosse altro che una convenzione social

Messaggioda Arlu » 01/02/2011, 18:51

blackmoral ha scritto:Quoto ogni parola, vorrei solo chiederti una delucidazione: quali sono i fenomeni di cui parli in cui si supera la velocità della luce? Confermano il dualismo bradioni-tachioni o sono particelle che da una velocità inferiore della luce sono riusciti a superarla?


Mi stavo riferendo a fenomeni di tipo non-locale, dove si trascende il concetto stesso di velocità: come esempio “pratico”, riporto il paradosso di EPR, Il paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen (da wiki, “è un esperimento mentale che dimostra come una misura eseguita su una parte di un sistema quantistico possa propagare istantaneamente un effetto sul risultato di un'altra misura, eseguita successivamente su un’altra parte dello stesso sistema quantistico, indipendentemente dalla distanza che separa le due parti”). La relazione osservata in questi casi è appunto di tipo istantaneo, spiegabile solamente assumendo il concetto di universo totalmente interconnesso, una rete enormemente complessa, composta da parti interdipendenti tra loro.
Trovo interessante come ci si ritrovi a parlare di fisica quantistica e simili su un forum sui sogni lucidi, argomento di un ambito decisamente diverso… le strade della conoscenza si stanno riunendo :cool:
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