La parola 'varco eterico' e non 'varchi del sognare' mi ha fatto pensare ai vortici che si formano dentro il cosiddetto 'buio tridimensionale ' di cui parla b. Moen. Forse perché io intendo il termine 'eterico' come il primo involucro sottile, dopo quello fisico. Cioè quella specie di sacca in cui ti trovi in stato di paralisi del corpo.
Ho sempre avuto la sensazione che entrando dentro quei vortici, tramite l'intenzione, mi trovassi a varcare una vera e propria soglia del sognare. Un varco appunto. E la caratteristica di ogni varco dipendeva proprio dal tipo di intenzione...o intento...espresso.
Che ne pensate?...