Prendo parola su questo argomento dal momento che uso ADA dal 2014 quasi quotidianamente con buoni risultati.
Se si crede che uno sforzo cosciente fatto nella veglia produce un altrettanto aumento di consapevolezza in un punto del sogno, che può portare alla lucidità, è già un buon punto di partenza. Sapere e sperimentare che in partenza non è possibile essere coscienti per una intera giornata è una consapevolezza maggiore. Esistono momenti di consapevolezza e non giornate. Forse dal punto di vista del sognare, non esiste neanche il tempo limite 'giornata'.
Davvero molto utile nel momento in cui si fa ADA evitare di formulare qualsiasi pensiero logico e cercare solo di sentire la sensazione di essere colui che percepisce il mondo.
La coscienza per sua natura tende sempre a fuggire dal corpo, a proiettarsi fuori, vagare...e invece è utile riportarla dentro il corpo, per produrre una certa energia psichica. Ingabbiare per un certo tempo la coscienza (e l'attenzione) dentro il corpo produce energia che può essere usata per vari scopi, fra cui innescare lucidi.
'IO SONO QUI' è una affermazione interna che consiglio vivamente, è la chiave dell'ADA, secondo la mia esperienza: sentire (e non pensare) di essere il punto dello spazio in cui avviene l'atto della percezione. E già detto così è troppo cerebrale per i miei gusti
Restare coscienti durante una parte della giornata e quindi applicare l'ADA, equivale cioè a 'gustare la vita', o alcuni momenti della vita. Prendere piacere ad 'essere vivi', essere consapevoli di avere un corpo, una esistenza, una possibilità di percepire il mondo fisico.