Seconda parte dei test... inizio a pensare un colore, il verde, e mi immagino la Batteria energetica di Lanterna Verde, rifulgere di Luce verde smeraldo.
Lei mi manda un messaggio e fa: decido io il colore, tu lo indovini.
Spiazzato cancello l'immagine dalla mente, prendo un paio di respiri e faccio il vuoto mentale. Mi viene in mente la parola "Verde"... la cancello, convinto che fosse un refuso di quanto stessi immaginando prima e rifaccio il vuoto mentale. Lei mi manda l'Ok... verde, cancello, poi nulla... vuoto completo...rimango in ascolto ad osservare il blackworld che si para davanti a me... vuoto... poi un timido Arancione colora il vuoto.
"Arancione", scrivo
"Verde", rispnde lei "... arancione è il mio colore preferito, comunque"
Le spiego dei miei ragionamenti, di quello che mi è successo e ci mettiamo a ridere.
Decidiamo di fare un'altro test, mi rimetto in ascolto ma non vedo nulla... una voce dice "Bianco Intenso", la zittisco, cercando invece di visualizzare un colore... dopo alcuni secondi mi arriva l'immagine di una parete a metà tra l'Ocra ed il Senape.
"Ocra", le dico. "Ho visto una parete Ocra"
Lei mi fa "Bianco carico, leggermente sul corda. Comunque era una parete".
Le rispiego i miei ragionamenti e ci mettiamo di nuovo a ridere.
E' notevole come le aspettative della mente razionale (in me molto forte e sviluppata) possano influenzare il risultato finale espresso all'esterno: mi aspettavo in entrambi i casi di dover "Vedere" il colore, mentre l'intuizione giusta mi era arrivata sotto forma verbale, come se la comunicazione da lei verso di me, a livello inconscio, fosse di tipo verbale o fosse stata interpretata in maniera verbale anzichè visiva in quello specifico momento e combinazione di stati mentali.
Deduco quindi che, anche avendo la capacità di "ascoltare" pensieri inviati da un'altra persona, occorre un certo allenamento per riconoscere quanto arrivi dall'esterno e quanto invece è nostro o generato da aspettative particolari. Il che è abbastanza ovvio: qualunque talento, per quanto naturale, va esercitato prima di raggiungere una certa padronanza.