DayDreamer ha scritto:Non vedo l'utilità di una simile definizione. Intanto la coscienza è sempre coscienza "di" qualcosa, e non da sola. Poi l'esperienza e la mente umana funzionano tramite aggiunta modulare di funzioni diverse. Come un computer che è un insieme di parti che messe insieme danno l'esperienza del computer. Allo stesso modo, la coscienza è un insieme di parti e capacità (sensi fisici, visione di sè e del mondo, elaborazione neurologica e psicologica, difese attive, salute, etc). Togliendo alcune parti possiamo limitarne la "potenza" e se togliamo tutte le parti alla fine non rimane più nulla, semplicemente. Anche il sogno lucido è il risultato di una somma e non di una sottrazione: alla nostra capacità di sognare impariamo ad aggiungere la nostra capacità di essere consapevoli.forse è solo una banale questione semantica, ma per coscienza non si intende quel "qualcosa" attraverso il cui possiamo percepire l'esistenza?
Non ha a che fare con l'immagine di sé, con l'io, ecc ecc.
Comunque riconosco la mia incapacità in ambito filosofico che mi fa sfuggire il senso della disciplina
olrac ha scritto:(volevo anche dire che probabilmente la definizione di coscienza cambia a seconda del livello di coscienza della persona stessa)
olrac ha scritto:sarebbe interessante chiedere stanotte nel sogno cosa sia la coscienza ai personaggi che incontriamo e stilare una classifica di risposte...
woland ha scritto::)
Mentre scrivevi mi sono imbattuto in un' interessante considerazione:
"...l’uomo é l’unico animale che si separa dal corso biologico-evolutivo della propria specie in virtù di un’automanipolazione dovuta al proprio modo di rapportarsi alla natura circostante"
In pratica: Il lavoro su di se
Ti giro il link
http://www2.units.it/eserfilo/art712/lucci712.pdf
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