Indice Conversazioni Off Topic La dimora del filosofo > Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda fcm19 » 30/08/2015, 23:07

Sonme ha scritto:
A marzo di questo anno, ho addirittura scritto una specie di storia dettagliata di tutti i fatti che sono avvenuti in quei cinque mesi; ho fatto un pdf di oltre 100 pagine scritte piccolissime, solo per rendere l’idea, perché temevo che quei ricordi prima o poi sarebbero svaniti nella mia mente. Avrei addirittura in progetto di estendere questa storia alla mia vita intera (una sorta di cronologia biografica), ma credo che per ora rimarrà soltanto un progetto, poiché mi richiederebbe troppo tempo e concentrazione che ora non posso permettermi.

Mi sembra utilissimo, scrivi, assapora i ricordi, e lascia andare ciò che è passato, scrivendo potrai osservare il tutto con distacco, e realizzerai che quel passato non è meglio del presente…
Quando ho deciso di scrivere quella storia ero spinto principalmente da due motivi: il primo è quello che ho detto nel post iniziale, ovvero preservare quei ricordi affidandoli alla scrittura, e in secondo luogo volevo ottenere quello che hai detto, ovvero speravo che scrivendo tutto nei minimi dettagli mi si liberasse la mente da quei ricordi, ma così non è stato, piuttosto ho ottenuto il contrario: i ricordi sono diventati ancora più prepotenti di prima. Nel periodo in cui ho scritto quella storia (mi ci è voluto circa un mese) ho avuto una marea di sogni vividissimi con le tematiche, le persone e le ambientazioni raccontate nella storia.

Sonme ha scritto: vedo il periodo di quando avevo 12 anni come se fosse il mio periodo d’oro (anche se spesso penso che erano stupide le cose che facevo e che ero stupido io rispetto a come sono adesso (altra cosa comune tra parecchie persone da quel che so)),
Pure io vedo come il mio periodo di massimo splendore quando avevo 12 anni, nell'estate del 2007. :) Eppure erano giornate piuttosto ordinarie.

Sonme ha scritto:ad ogni modo mi sto mettendo d’impegno a vivere il presente… è solo questo il trucco, vivi il presente… fare meditazione è una delle cose più importanti per farlo, prova se non lo fai già..
È da parecchio tempo che voglio iniziare a praticare meditazione, che si dice che sia utile sia per i sogni lucidi che per migliorare la vita. Purtroppo attualmente sono troppo preso da tutte le mie attività (comprese quelle relative ai sogni), a tal punto che mi non rimarrebbero nemmeno dieci minuti per meditare; ultimamente per riuscire a fare tutto ho limitato pure le ore di sonno, andando a dormire dopo le 2 e alzandomi alla mattina presto. Mi ci vorrebbero delle giornate di 40 ore. Dovrei riorganizzare la mia giornata in modo meno frenetico. : Thumbup :
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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda Kurgan » 30/08/2015, 23:28

Caspita,mi fate sentire vecchio! :lol: :lol: Comunque ho poi 29 anni,sinceramente continuo a considerarmi giovane....sono giovane ma ho già una discreta esperienza di vissuto : Sailor :

X Sonme e NovaKZ : è stato molto bello leggere i vostri post,soprattutto sapendo quanto siete giovani. Complimenti davvero! Molti vostri coetanei (come tanti ai miei tempi) mi danno l'idea di essere molto "vuoti" e superficiali. A dire il vero ci sono anche moltissime persone molto più in là con gli anni che sono di una superficialità disarmante...certo,a volte mi vien quasi da invidiarli perché,non pensando,non hanno mai problemi. Ma alla fine sto bene come sono.

X Fcm19 : sempre a riguardo delle critiche : perché reagisci così? Se hai capito che hanno ragione non devi far altro che rimboccarti le maniche e migliorarti! I problemi non si risolvono da soli e nessuno viene a risolverteli. Solo e soltanto tu puoi renderti una persona migliore giorno dopo giorno. Devi guardarti dentro ed avere il coraggio di riconoscere cosa non va e cambiarlo. Tanto non ha senso raccontare le bugie a noi stessi. Se anche lo facciamo tanto lo sappiamo che sono bugie. Coraggio su! Non si può rimanere nell'inettitudine! E poi,perchè porsi dei limiti?
Anche a me,e non so neanche quante volte,hanno dato molto fastidio delle critiche che mi facevano (e me ne fanno ancora eh,non credere) i miei genitori. Sul subito m'incavolavo e rispondevo male. Poi però,pian piano ci riflettevo e,una volta capito che avevano perfettamente ragione,mi davo una "limata". Infatti,a distanza di molto tempo,non posso che ringraziarli per le tante critiche che mi hanno fatto perché anche grazie a quelle sono quello che sono oggi. Ovviamente non è che mi senta arrivato,ci mancherebbe...credo non si finisca mai di imparare e che ci siano sempre margini di miglioramento. Secondo me l'atteggiamento giusto è essere piuttosto umili sull'argomento. Quei personaggi pieni di sé che mettono "io" mille volte in ogni frase infatti,di solito,sono dei gran ignoranti.

EDIT : scusa se sopra ho usato l'imperativo,ma in quel caso rendeva bene.
Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare tentativi? (Vincent Van Gogh)
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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda fcm19 » 30/08/2015, 23:30

Sonme ha scritto:Penso che tu stia passando da quella fase (quando siamo giovani) in cui viviamo la vita come se fosse infinita, in cui sembra che dobbiamo fare le corse per raggiungere qualcosa che non sappiamo cosa sia e raramente, se non mai, pensiamo al fatto che un giorno moriremo (o lo pensiamo, ma la cosa c'è talmente distante ed estranea che non ci tocca particolamente)..., alla fase in cui vogliamo tirare il freno a mano perché vediamo la fine che si avvicina sempre di più e guardiamo al passato come ad un’ancora di salvezza..
Sonme ha scritto:Attento a non stare ad aspettare qualche incredibile evento o era della tua vita, perché tutto ciò che starai aspettando sarà la morte (fateci caso, stiamo sempre ad aspettare qualcosa di straordinario che certamente accadrà prima o poi… ma in realtà stiamo soltando aspettando la “fine della nostra benemata vita” :o )
È vero, quando si è giovani si pensa che la vita sia infinita e che quindi possiamo sprecare tutto il tempo che abbiamo a disposizione. Questo è un grave errore, perché la vita in realtà dura poco e un attimo sprecato non torna più indietro...questo è un incentivo in più per vivere a pieno il presente (se non ricordo male questo lo diceva Seneca nel de brevitate vitae). Negli sprechi di tempo rientrano anche tutte quelle aspettative per un futuro ideale fatto su misura per noi, ma che ideale rimarrà. Interessante il tuo discorso sulla morte, in effetti è l'unico evento su cui possiamo stare certi che avvenga.
Sonme ha scritto:Ti scrivo queste cose da grande appassionato di Schopenhauer, spero che terrai di conto il mio parere, anche se forse ancora poco maturo :)
Pensa che Schopenhauer l'avevo portato nelle tesina della maturità l'anno scorso; ora però ho completamente rimosso tutto dalla memoria, quindi dovrei ridargli una bella spolverata. :D

Sonme ha scritto:(anche mio nonno è morto nel 2011 e anche se non l’ho dimostrato a nessuno mi ha molto scosso la sua morte e da allora anche la mia visione del mondo sta cambiando in maniera repentina… mi sono pure appassionato di filosofia.. cosa che non avrei mai creduto di poter fare una volta..)
Anch'io non l'ho mai fatto vedere a nessuno che mi sia dispiaciuta la sua morte, specialmente in famiglia. È una cosa che ho sempre preferito tenere per me. :?
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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda fcm19 » 31/08/2015, 0:22

@NovaKZ: interessante il tuo discorso; hai un approcchio ottimista nell'affrontare i problemi e questo è un bene. Come dici tu, anch'io ho talvolta cercato di fare in modo che quelle belle sensazioni dei ricordi funzionino anche sul presente, ma purtroppo non ci sono mai riuscito; sicuramente è perché mi sono impegnato poco. Grazie per il consiglio! :)

@Kurgan: questa incapacità di agire in reazione alle critiche è scaturita proprio da una serie di impedimenti mentali e comportamentali presenti nella mia vita. La mia spiccata timidezza gioca un ruolo fondamentale, perché mi ha sempre causato delle limitazioni sociali notevoli, dalle quali deriva una certa inettitudine sociale. Se le critiche dei miei genitori sono quindi rivolte al fatto che devo aprirmi di più al mondo esterno e non chiudermi in me stesso, rimango profondamente turbato perché inizio a riflettere sul fatto che non sarei assolutamente in grado di "uscire dal mio guscio", non avrei la forza e le basi necessarie per farlo. Purtroppo la timidezza e l'inettitudine sociale sono delle brutte bestie e non si risolvono dall'oggi al domani, per questo motivo mi rassegno di fronte alla realtà delle cose, divento insensibile a tutto e rimango in questa situazione stagnante che è una specie di circolo vizioso. E l'unica cosa in cui posso confortarmi sono questi dannati ricordi del passato.

Spero di non aver scritto delle frasi senza senso, oggi è tutto il giorno che scrivo e ormai sono fuso. :cool:
Domani approfondirò meglio le mie risposte. Comunque grazie a tutti di cuore per i consigli :)
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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda Sonme » 31/08/2015, 13:11

Ho letto attentamente il tuo post e sono rimasto sbalordito dalla profondità del tuo pensiero!

Mi fa piacere che la pensi così :)

Io ho la teoria che più una canzone è orecchiabile e minore è il suo valore


Infatti la penso come te : un orecchio “allenato” può ascoltare e comprendere di tutto in termini musicali… se provate ad ascoltare Leo Brouwer capite cosa intendo :D

… in secondo luogo volevo ottenere quello che hai detto, ovvero speravo che scrivendo tutto nei minimi dettagli mi si liberasse la mente da quei ricordi, ma così non è stato, piuttosto ho ottenuto il contrario: i ricordi sono diventati ancora più prepotenti di prima. Nel periodo in cui ho scritto quella storia (mi ci è voluto circa un mese) ho avuto una marea di sogni vividissimi con le tematiche, le persone e le ambientazioni raccontate nella storia.

Penso sia perché non l’hai fatto con il distacco dovuto.. giusto far riaffiorare i ricordi, ma stai attento a non caderci dentro come… in un sogno xD

Pure io vedo come il mio periodo di massimo splendore quando avevo 12 anni, nell'estate del 2007. Eppure erano giornate piuttosto ordinarie.


Quante cosa in comune uhm :D

Dovrei riorganizzare la mia giornata in modo meno frenetico.

Ecco una cosa da fare al più presto :)

X Sonme e NovaKZ : è stato molto bello leggere i vostri post,soprattutto sapendo quanto siete giovani. Complimenti davvero! Molti vostri coetanei (come tanti ai miei tempi) mi danno l'idea di essere molto "vuoti" e superficiali. A dire il vero ci sono anche moltissime persone molto più in là con gli anni che sono di una superficialità disarmante...certo,a volte mi vien quasi da invidiarli perché,non pensando,non hanno mai problemi. Ma alla fine sto bene come sono.


È proprio vero, la superficialità ci invade.. Grazie :)

Interessante il tuo discorso sulla morte, in effetti è l'unico evento su cui possiamo stare certi che avvenga.


L’unica certezza è la morte :O
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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda fcm19 » 31/08/2015, 13:37

Sonme ha scritto:L’unica certezza è la morte :O
Questo mi fa venire in mente quella frase che diceva Dead all'inizio dei concerti dei Mayhem: Only death is real. È abbastanza inquietante come prospettiva... :lol:
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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda Searig » 31/08/2015, 22:17

Ho visto solo oggi questo post, perché solitamente me ne rimango inchiodato nella sezione dei sogni lucidi, ma mi intrigava e così ho letto tutto.

Per prima cosa mi unisco al coro degli introversi (che poi tra l'altro, un po' di tempo fa abbiamo fatto una sorta di sondaggione con un post che linkava un test psicologico di ispirazione junghiana ed è venuto fuori che praticamente quasi tutti gli onironauti sono introversi!) e dei metallari : Beer : ; sì, c n'è di più di quanto si pensi! ;) e sì, è vero, chi apprezza il metal apprezza la musica classica e viceversa: sono entrambi generi ricercati, il resto appare più superficiale!

Non saprei darti consigli perché la questione è delicata e non credo di poter aggiungere qualcosa di rilievo a quello che hanno già detto gli altri: volevo solo esprimere solidarietà, nel senso che anch'io ho sempre vissuto nel passato e spesso nello struggente e malinconico ricordo del passato e so che non è bello... Forse ultimamente ci penso di meno, o ci penso diversamente, non saprei neanche dirlo con certezza... Concordo anche su quello che hanno detto gli altri e mi associo; anch'io, sapendo che devo vivere il presente, non lo faccio pienamente, ma vale la pena di sforzarsi, dai! :)
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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda Kurgan » 31/08/2015, 23:08

[quote="fcm19
@Kurgan: questa incapacità di agire in reazione alle critiche è scaturita proprio da una serie di impedimenti mentali e comportamentali presenti nella mia vita. La mia spiccata timidezza gioca un ruolo fondamentale, perché mi ha sempre causato delle limitazioni sociali notevoli, dalle quali deriva una certa inettitudine sociale. Se le critiche dei miei genitori sono quindi rivolte al fatto che devo aprirmi di più al mondo esterno e non chiudermi in me stesso, rimango profondamente turbato perché inizio a riflettere sul fatto che non sarei assolutamente in grado di "uscire dal mio guscio", non avrei la forza e le basi necessarie per farlo. Purtroppo la timidezza e l'inettitudine sociale sono delle brutte bestie e non si risolvono dall'oggi al domani, per questo motivo mi rassegno di fronte alla realtà delle cose, divento insensibile a tutto e rimango in questa situazione stagnante che è una specie di circolo vizioso. E l'unica cosa in cui posso confortarmi sono questi dannati ricordi del passato.

Spero di non aver scritto delle frasi senza senso, oggi è tutto il giorno che scrivo e ormai sono fuso. :cool:
Domani approfondirò meglio le mie risposte. Comunque grazie a tutti di cuore per i consigli :)[/quote]

Premetto che non voglio dare lezioni di vita perché non sono nessuno per farlo. Ti voglio solo parlare da persona timida a persona timida,l'unica differenza è che ho qualche esperienza in più per questioni anagrafiche. Prova a non pensarci proprio a queste cose,hai scritto parole decisamente forti come "inettitudine sociale". Se continui a ripeterti questi concetti non uscirai mai da quel "guscio". Una volta ero decisamente più timido,bastava una cavolata per farmi cambiare 57 colori o forse più. Poi,non so neanche come,forse ho proprio smesso di pensarci,forse perché ho cominciato ad uscire di più ed a conoscere sempre più gente nuova...beh sono diventato ben più aperto. Resto sempre e comunque una persona piuttosto timida e riservata,ma decisamente meno di una volta. Ecco,tipo se mi trovo ad una cena e non conosco la maggior parte dei presenti non sono di molte parole...se però c'è qualcuno con cui lego subito o qualcuno che mi coinvolge mi sblocco. Se ci sono argomento e feeling giusto riesco ad essere quasi logorroico. Un po' come qua che scrivo quasi sempre post lunghi.
Insomma dai,non affogarti in quei brutti pensieri!!! Guarda che fa la differenza tra vivere ed esistere! ;) Là fuori il sole è per tutti e quindi anche per te.

Lo ripeto,quello che ho scritto l'ho fatto con le migliori intenzioni pensando di poterti essere d'aiuto. Fare il professorino (genere di personaggio che detesto) non m'interessa assolutamente.
Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare tentativi? (Vincent Van Gogh)
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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda fcm19 » 01/09/2015, 21:17

Searig ha scritto:Per prima cosa mi unisco al coro degli introversi (che poi tra l'altro, un po' di tempo fa abbiamo fatto una sorta di sondaggione con un post che linkava un test psicologico di ispirazione junghiana ed è venuto fuori che praticamente quasi tutti gli onironauti sono introversi!) e dei metallari ;
In quel test ero risultato IFS e mi ritrovavo abbastanza con la descrizione. Un po' di tempo fa, non ricordo se qui sul forum o altrove, avevo fatto un altro test sull'introversione/estroversione che proponeva una scala da -25 a 0 per gli introversi e da 0 a +25 per gli estroversi, dove -25 è la massima introversione e +25 è la massima estroversione. Ero risultato -16 e sinceramente pensavo peggio.

Searig, anche tu metallaro? : Chessygrin :

Searig ha scritto:Non saprei darti consigli perché la questione è delicata e non credo di poter aggiungere qualcosa di rilievo a quello che hanno già detto gli altri: volevo solo esprimere solidarietà, nel senso che anch'io ho sempre vissuto nel passato e spesso nello struggente e malinconico ricordo del passato e so che non è bello...
Queste parole mi hanno colpito molto perché esprimono proprio il sentimento che provo io quando rievoco questi ricordi; se non ricordo male, questa visione è quella che i romantici chiamavano Sehnsucht e non a caso il romanticismo mi ha sempre affascinato, in particolare quei dipinti coi paesaggi molto evocativi (cielo rosso, albe, tramonti, nebbia)...in quelle circostanze si abbinano perfettamente al mio umore e alla musica più atmosferica che ascolto (il massimo esempio è proprio quell'album che ho linkato all'inizio). Per i romantici questo sentimento non era affatto una cosa negativa, anzi, era una qualità superiore che soltanto pochi potevano permettersi e che li faceva diventare degli artisti.
Kurgan ha scritto:Premetto che non voglio dare lezioni di vita perché non sono nessuno per farlo. Ti voglio solo parlare da persona timida a persona timida,l'unica differenza è che ho qualche esperienza in più per questioni anagrafiche.
Figurati! I consigli di qualcuno che ha più esperienza di me sono la cosa più utile che ci sia e sono felicissimo di ascoltarli :)

Searig ha scritto:Forse ultimamente ci penso di meno, o ci penso diversamente, non saprei neanche dirlo con certezza...
Kurgan ha scritto: Poi,non so neanche come,forse ho proprio smesso di pensarci,forse perché ho cominciato ad uscire di più ed a conoscere sempre più gente nuova...beh sono diventato ben più aperto. Resto sempre e comunque una persona piuttosto timida e riservata,ma decisamente meno di una volta.
Questo mi fa capire (e l'avevo già letto anche altrove) che questa situazione in cui mi trovo è una fase transitoria tipica della prima età adulta (intorno ai 20 anni) che prima o poi passa in modo naturale (ovviamente però, come dite voi, bisogna anche darsi da fare per uscirne).

Kurgan ha scritto:Ecco,tipo se mi trovo ad una cena e non conosco la maggior parte dei presenti non sono di molte parole...se però c'è qualcuno con cui lego subito o qualcuno che mi coinvolge mi sblocco. Se ci sono argomento e feeling giusto riesco ad essere quasi logorroico. Un po' come qua che scrivo quasi sempre post lunghi.
Pure io! :) : Beer : In gruppo sono sempre quello più taciturno, ma se trovo il pretesto giusto e il feeling per iniziare una conversazione inizio a parlare e non la finisco più. : Chessygrin :
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Re: Quando i ricordi diventano troppo ingombranti

Messaggioda Searig » 02/09/2015, 11:15

fcm19 ha scritto:Searig, anche tu metallaro? : Chessygrin :


:) , poi ovviamente mi è capitato e mi capita di ascoltare anche altri generi, ma il buon vecchio metal è per me una costante che, anche dopo pause, ritorna sempre! :D

fcm19 ha scritto:
Searig ha scritto:Non saprei darti consigli perché la questione è delicata e non credo di poter aggiungere qualcosa di rilievo a quello che hanno già detto gli altri: volevo solo esprimere solidarietà, nel senso che anch'io ho sempre vissuto nel passato e spesso nello struggente e malinconico ricordo del passato e so che non è bello...
Queste parole mi hanno colpito molto perché esprimono proprio il sentimento che provo io quando rievoco questi ricordi; se non ricordo male, questa visione è quella che i romantici chiamavano Sehnsucht e non a caso il romanticismo mi ha sempre affascinato, in particolare quei dipinti coi paesaggi molto evocativi (cielo rosso, albe, tramonti, nebbia)...in quelle circostanze si abbinano perfettamente al mio umore e alla musica più atmosferica che ascolto (il massimo esempio è proprio quell'album che ho linkato all'inizio). Per i romantici questo sentimento non era affatto una cosa negativa, anzi, era una qualità superiore che soltanto pochi potevano permettersi e che li faceva diventare degli artisti.


Sì, ma li faceva anche soffrire! Però si, struggente, ricordo certe volte, quando si faceva sentire, questo ricordo, con una tale forza da risultare addirittura insopportabile! :o (ho scelto questa, perché ricorda l'Urlo di Munch, così rendo l'idea?)


fcm19 ha scritto:
Searig ha scritto:Forse ultimamente ci penso di meno, o ci penso diversamente, non saprei neanche dirlo con certezza...
Kurgan ha scritto: Poi,non so neanche come,forse ho proprio smesso di pensarci,forse perché ho cominciato ad uscire di più ed a conoscere sempre più gente nuova...beh sono diventato ben più aperto. Resto sempre e comunque una persona piuttosto timida e riservata,ma decisamente meno di una volta.
Questo mi fa capire (e l'avevo già letto anche altrove) che questa situazione in cui mi trovo è una fase transitoria tipica della prima età adulta (intorno ai 20 anni) che prima o poi passa in modo naturale (ovviamente però, come dite voi, bisogna anche darsi da fare per uscirne).


Sinceramente, non so se ho fatto tanto o poco per uscirne, magari inconsapevolmente; poi, come dice Kurgan, anch'io conservo il mio carattere, solo che forse ho mutato un po' l'atteggiamento nei confronti del passato, anche se ci può stare che magari ogni tanto un po' di malinconia torni, dopotutto si va a fasi ;)


fcm19 ha scritto:
Kurgan ha scritto:Ecco,tipo se mi trovo ad una cena e non conosco la maggior parte dei presenti non sono di molte parole...se però c'è qualcuno con cui lego subito o qualcuno che mi coinvolge mi sblocco. Se ci sono argomento e feeling giusto riesco ad essere quasi logorroico. Un po' come qua che scrivo quasi sempre post lunghi.
Pure io! :) : Beer : In gruppo sono sempre quello più taciturno, ma se trovo il pretesto giusto e il feeling per iniziare una conversazione inizio a parlare e non la finisco più. : Chessygrin :


Si, anch'io se mi trovo bene non appaio per niente introverso, anche s edi base lo sono... Guarda gli sproloqui chilometrici che faccio qui, si vede che mi trovo bene! : Smile :

Ps felice di potere essere utile :)
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