La mia esperienza personale è circoscritta a circa 15 anni di gaming ma la mia capacità espressiva nella scrittura è molto limitata quindi abbiate pazienza se le argomentazioni non saranno espresse e affrontate con un format psicologico/filosofico.
Dunque invito chiunque ad entrare nel merito di spiegazioni e approfondimenti da cui tutti potremmo trarre un qualche nutrimento personale, andando anche a sfondare dinamiche che vanno oltre quello videoludiche.
Nel corso dell'aggiornamento di questo topic, sarà mia premura raccogliere e distribuire recensioni,curiosità,aneddoti,informazioni raccolte tramite esperienze personali e dal web.
VIDEOGIOCHI E MONDO ONIRICO
Chi di voi non ha mai pensato in un proprio sogno, lucido o meno che sia, qualcosa come "E' così surreale,sembra un videogioco" oppure quanti onironauti esperti avranno desiderato di ritrovarsi all'interno di uno scenario di azione/tensione/pace/etc. istintivamente riconducibile a un videogioco conosciuto durante l'infanzia? Probabilmente almeno qualcuno di voi l'ha sperimentato.
I videogiochi, così come qualsiasi prodotto creativo dell'uomo (la pittura,la fotografia,la scrittura,la scultura,etc.), diventano, a loro modo, il vaso di pandora nel quale vengono mescolati i desideri, le paure, il passato, presente e il destino dell'umanità stessa, applicata poi a scenari fantasy,storici,futuristici e chi più ne ha più ne metta.
Se da una parte possiamo considerare il sogno uno dei tanti frutti della creatività, non possiamo rinunciare a pensare che anche la creatività possa essere il prodotto finale dell'atto stesso di sognare.
Le componenti del sogno sono ormai inserite in migliaia di contesti (d'altronde lo stesso La Berge ammette che c'è stata una rivalutazione - sia in ambito scientifico,psicologico e filosofico - dei concetti di sonno,sogno e veglia solo negli ultimi 30 anni a questa parte) e di certo non potevano mancare in quei progetti tanto ambiziosi (anche se ogni volta repentinamente "denigrati") che sono i videogiochi.
In qualche modo, anche le case di produzione si sono rese artefici di un ulteriore cambiamento ed interpretazione di questo fantastico mondo che ci appassiona: non sarà infatti raro ritrovarsi, durante un'esperienza videoludica, in situazioni in cui lo stato di sogno le faccia da padrone assoluto.
Conclusa questa breve introduzione,lanciamoci nel vivo della questione.
Mi preme partire da un gioco che ho avuto modo di esplorare in lungo e largo circa 2 anni fa: Alan Wake.
TRAMA
"Alan Wake, scrittore di successo, si reca nella tranquilla cittadina di Bright Falls con sua moglie Alice per una vacanza rilassante. Il vero scopo del viaggio è però quello di risolvere il grave "blocco" che da due anni lo tormenta, impedendogli di creare nuove storie. Da questo punto di vista la location si rivela perfetta tra foreste, montagne e laghi; un ottimo mix per ricaricare le batterie, non fosse per un piccolo particolare: si tratta di un luogo maledetto, che nasconde terribili segreti e forze oscure che alcuni abitanti sembrano conoscere bene. Alan e sua moglie raggiungono il cottage che hanno affittato, posto su di un'isoletta nel mezzo di Cauldron Lake, ma la situazione precipita rapidamente: Alice scompare, apparentemente inghiottita dalle acque, e Alan si tuffa per salvarla, risvegliandosi però nella sua auto a qualche miglio di distanza, in una situazione che gli è completamente estranea. Niente in confronto a quando scoprirà che la casa sul lago in cui avrebbe dovuto trascorrere le vacanze non esiste più da quando un'eruzione vulcanica l'ha spazzata via, negli anni '70. E proprio a quel punto arriva una telefonata rivelatrice". (Fonte: Multiplayer.it)
LA COMPONENTE ONIRICA
La storia si articola in sei (+2) episodi, in ognuno dei quali troveremo tematiche legate al mondo onirico e alle sue varie rappresentazioni.
Sono state omessi spoiler ed evidenziati i passaggi in cui il mondo onirico diventa parte integrante della storia.
Episodio 1: L'incubo
Spoiler:
Episodio 2: Posseduti
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Episodio 3: Riscatto
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Episodio 4: La verità
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Episodio 5: Il Clicker
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Episodio 6: Departure
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Episodio 7: Il segnale
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Episodio 8: Lo scrittore
Spoiler:
(Fonte: Wikipedia)
Per terminare il primo post, vi lascio con una curiosità che riguarda proprio i Sogni lucidi.
I videogame influenzano drasticamente il modo in cui sogniamo.
Questo è il parere di Jayne Gackenbach, psicologa dell'Università MacEwan del Canada che nella sua ultima ricerca si è concentrata sulla fase R.E.M. dei cosiddetti hardcore gamer.
Il confine fra videogioco e realtà diventa molto più labile nei sogni.
Per prima cosa bisogna definire chi rientra in questa categoria: secondo la dottoressa si parla di tutte le persone che giocano, e hanno giocato, con i videogame per sessioni di almeno due ore, diverse volte a settimana e fin dall'adolescenza.
La ricerca di Gackenbach e dei suoi colleghi evidenzia come gli hardcore gamer siano più propensi a fare sogni lucidi, vale a dire quei sogni in cui si è in grado di prendere il controllo delle proprie azioni e di non viverle passivamente come in un film.
I giocatori più incalliti spesso riescono anche a cambiare il punto di vista dei propri sogni, passando da un punto di vista in soggettiva a una sorta di visuale in terza persona.
Operazioni che per i giocatori non rappresentano una novità, considerando la facilità con cui si può cambiare la visuale nel proprio titolo preferito, o si riesce a passare da una partita con un FPS a un gioco in terza persona.
Sogni strani e in terza persona? Molto più comuni negli hardcore gamer rispetto a chi non gioca.
Un'altra scoperta interessante dei sogni degli hardcore gamer riguarda la reazione a incubi.
Chi gioca molto con i videogiochi sviluppa una maggiore resistenza ai brutti sogni, riuscendo a evitare di svegliarsi di soprassalto e in alcuni casi anche a prendere il controllo della situazione come in un sogno lucido, trasformando un incubo in una situazione piacevole.
Lo studio, pubblicato sull'ultimo numero della rivista Dreaming e ripreso dai colleghi di The Verge, svela inoltre che i giocatori hanno sogni tendenzialmente più bizzarri di chi non gioca spesso, e che l'abilità di fare sogni lucidi si applica soltanto alla propria persona. Un po' come se si controllasse il personaggio di un videogioco e non tutto il sogno come una sorta di regista che dirige un film.
(Fonte: tomshw.it)