Alleniamo l'Intento
- ErikBauer
- Messaggi: 1732
- Iscritto il: 18/11/2008, 10:34
- Località: Fossano (Cn)
- Has thanked: 327 times
- Been thanked: 284 times
- Contatta:
Quante volte in un Sogno Lucido desideriamo di fare qualcosa e non ci riusciamo, causa una apparente forza contrastante, rigidità del sogno... quante volte succede invece esattamente l'opposto di quello che vogliamo ottenere o la nostra Volontà si materializza in una forma che sembra quasi ridicolizzare ciò che avevamo in mente?
"Eppure altre cose anche più difficili mi riescono spontaneamente" pensiamo... "L'altra volta ci sono riuscito, perchè questa volta no?" ci lamentiamo... "Eppure a tizio riesce così facile e naturale!"
Già... che cosa è che sembra sabotare con più o meno frequenza la manifestazione della nostra Volontà in un Sogno Lucido? D'altronde se siamo NOI a sognare, quando siamo consapevoli e lucidi in un sogno dovrebbe bastare esercitare la NOSTRA volontà per plasmarlo a nostro piacimento... e invece, a conti fatti, no. Non è così.
Ricordo personalmente i primi lucidi che facevo dove, colto dall'entusiasmo, cercavo di lanciare palle di fuoco e mi uscivano sbuffetti degni di un Puffo. O ancora quando litigavo con altre immagini di me in sogno sul fatto che stessimo sognando o tentavo inutilmente di attraversare le pareti. In ognuno di questi casi percepivo una forza uguale ed opposta alla mia che metteva chiaro e tondo un pesante "No" alla realizzazione della mia Volontà in sogno.
Frustrato, Lucido dopo Lucido, tentavo di aumetare la Forza della Volontà utilizzata, con risultati non molto incoraggianti...
Da quei giorni ne è passata di acqua sotto i ponti e l'esperienza di vita che sto facendo, unita alla lettura di alcuni interessanti libri (Grazie DayDreamer) e a chiacchierate con persone oltremodo sagge (Grazie Dehriei) ho finalmente capito cosa stava succedendo e ho intenzione di allenarmi nel manifestare il mio Intento all'interno dei Sogni condividendo con voi la mia esperienza in proposito.
Intanto è utile, come prima cosa, definire che cosa è un sogno:
Secondo la mia personale esperienza un sogno non è altro che una manifestazione mentale del dialogo, scambio, interazione (chiamatela come volete) tra la nostra parte istintiva e quella razionale. Questa manifestazione, quando è osservata dalla nostra parte cosciente, ha la sostanza e l'aspetto di un film in prima persona, quasi indistinguibilie dalla realtà.
Quindi un sogno è formato dal rivivere, rielaborare le esperienze vissute o immaginate... il nostro sè istintivo letteralmente gioca a fare il regista creando situazioni più o meno ipotetiche nelle quali, di tanto in tanto, vive la nostra parte consapevole.
Diventare Lucidi in un sogno significa non solo essere consapevole del sogno, ma per citare LaBerge "Essere consapevoli di essere consapevoli del sogno", oppure detto in italiano più spiccio sapere che quella che si sta vivendo è una realtà Onirica e non Materiale. Questo particolare stato di consapevolezza porta con se la possibilità di esercitare la nostra volontà e quindi di interagire con il sogno non da personaggi ma bensì da attori co-registi del sogno stesso.
Solitamente le reazioni che abbiamo quando ci troviamo per la prima volta all'interno di un Sogno Lucido sono quelle di provare a modificarlo a nostro piacimento e di fare cose che nella realtà fisica non possiamo permetterci "Tanto sono io a creare il sogno, quindi posso decidere tutto quello che succede", ci diciamo. E qui, proprio qui, iniziano i problemi.
Sì, perchè come ho scritto nell'introduzione non sempre, anzi più che spesso, le cose non vanno proprio come vogliamo noi... ma come è possibile questo? Se siamo noi a creare il sogno, come è possibile che questo non obbedisca alla nostra volontà?
Il discorso è molto più semplice di quanto possiamo immaginare, se visto dalla giusta prospettiva: il nostro Io Cosciente NON è il regista e creatore del sogno, bensì un'ospite all'interno dello stesso. E questo lo dimostra il fatto che il Sogno, anche quando Lucido, si svolge senza che siamo noi a deciderlo, le cose avvengono "da sè" e i Personaggi Onirici sembrano dotati di una propria personalità e se interrogati ci danno risposte a volte del tutto inaspettate. Questo, di fatto, esclude la possibilità che sia la nostra parte Cosciente a gestirli.
Ma allora chi è che lo fa? Beh, se non è il Conscio... sicuramente sarà l'Inconscio, ovvero la parte di noi che si occupa di tutti i nostri automatismi e che ci permette di vivere, camminare, respirare, digerire, guidare la macchina, ecc... senza che sia richiesta la nostra continua concentrazione per farlo.
Per citare Robert Waggoner, un sognatore Lucido è come un marinaio su di una barca a vela che solca l'Oceano, dove l'Oceano è la vastità smisurata del mondo Onirico.
Questo paragone è molto calzante, perchè così come un marinaio non può controllare il mare ma può scegliere dove andare, un Sognatore Lucido NON controlla il sogno ma può scegliere come indirizzarlo. Esatto, non essendo noi a controllare il sogno (Ricordate? E' l'Inconscio a farlo), possiamo soltanto suggerirgli come evolversi.
Sì, questo può essere un forte smacco a chi già da tempo crede di padroneggiare i propri sogni, ma tranquillizzatevi, le buone notizie non tarderanno ad arrivare... proseguiamo con ordine:
Mettiamo assieme un po' di elementi: Il sogno è controllato e generato dall'Inconscio, noi possiamo solo suggerire a quest'ultimo come evolverlo, ma quando esprimiamo la nostra Volontà nel farlo possiamo ottenere come risposta una bella negazione sotto forma di sberleffi onirici, resistenze, crolli del sogno, ecc...
"Ma come è possibile? Quando voglio bere un bicchiere d'acqua ordino al mio corpo di afferrarlo, portarlo alla bocca, sorseggiare e deglutire e non ottengo nessuna risposta! Come si permette di negarmi la realizzazione della volontà in sogno?" Già... come si permette... ma siamo tanto sicuri che si permetta? Siamo così sicuri che faccia l'opposto di quello che gli chiediamo?
Torniamo alla definizione di sogno un attimo: Un sogno è una rielaborazione mentale di quello che abbiamo dentro. Ma se dentro abbiamo il dubbio di riuscire a manifestare una palla di fuoco in sogno... come credete che si manifesti questa cosa oniricamente? Non so a voi, ma a me si manifesta come uno sbuffetto.
Chiaro, se io, dentro di me, ho anche solo il minimo dubbio rispetto a quello che voglio ottenere in sogno, questo dubbio si manifesterà ingigantito. Già... e la cosa fastidiosa dei dubbi e delle paure è che se ne stanno zitti zitti sepolti nel nostro inconscio fino a che non giunge il momento di manifestarzi e allora ZACK! Colpiscono!
Come fare? Semplice: smettiamo di desiderare di fare le cose e esprimiamo l'Intento di vederle realizzate. Che differenza c'è? La stessa che passa tra guardare il depliant di una Lamborghini e andarsela a comprare. Quando desideriamo di ottenere qualcosa, infatti, esprimiamo implicitamente il fatto che questa cosa non ce l'abbiamo, nella nostra mente si crea una dualità: NON HO - VOGLIO OTTENERE e per poter ottenere quella cosa bisogna lottare contro il NON HO e tutte le resistenze, paure, sè, ma, beh, forse e compagnia bella che lo accompagnano. Semplicemente questo richiede un grosso sforzo di Volontà e non dà nessuna garanzia di successo.
Come si manifesta invece un Intento? Facendo il passo successivo, immaginando cioè di avere già ottenuto il risultato prima ancora che questo si manifesti. Voglio scagliare una palla di fuoco? Bene, la immagino come se fosse una cosa già avvenuta, data per scontata, focalizzo i miei pensieri ed il mio stato d'animo sul fatto che è la cosa più naturale del mondo (Onirico).
Come si allena l'Intento in un sogno Lucido?
Non lo so ancora, ma ho intenzione di scoprirlo, me lo appunto ufficialmente come "Task Importante" da fare, se qualcuno avesse voglia di collaborare, dire la sua, discutere, fare, disfare... beh che diamine, è più che benvenuto!
"Eppure altre cose anche più difficili mi riescono spontaneamente" pensiamo... "L'altra volta ci sono riuscito, perchè questa volta no?" ci lamentiamo... "Eppure a tizio riesce così facile e naturale!"
Già... che cosa è che sembra sabotare con più o meno frequenza la manifestazione della nostra Volontà in un Sogno Lucido? D'altronde se siamo NOI a sognare, quando siamo consapevoli e lucidi in un sogno dovrebbe bastare esercitare la NOSTRA volontà per plasmarlo a nostro piacimento... e invece, a conti fatti, no. Non è così.
Ricordo personalmente i primi lucidi che facevo dove, colto dall'entusiasmo, cercavo di lanciare palle di fuoco e mi uscivano sbuffetti degni di un Puffo. O ancora quando litigavo con altre immagini di me in sogno sul fatto che stessimo sognando o tentavo inutilmente di attraversare le pareti. In ognuno di questi casi percepivo una forza uguale ed opposta alla mia che metteva chiaro e tondo un pesante "No" alla realizzazione della mia Volontà in sogno.
Frustrato, Lucido dopo Lucido, tentavo di aumetare la Forza della Volontà utilizzata, con risultati non molto incoraggianti...
Da quei giorni ne è passata di acqua sotto i ponti e l'esperienza di vita che sto facendo, unita alla lettura di alcuni interessanti libri (Grazie DayDreamer) e a chiacchierate con persone oltremodo sagge (Grazie Dehriei) ho finalmente capito cosa stava succedendo e ho intenzione di allenarmi nel manifestare il mio Intento all'interno dei Sogni condividendo con voi la mia esperienza in proposito.
Intanto è utile, come prima cosa, definire che cosa è un sogno:
Secondo la mia personale esperienza un sogno non è altro che una manifestazione mentale del dialogo, scambio, interazione (chiamatela come volete) tra la nostra parte istintiva e quella razionale. Questa manifestazione, quando è osservata dalla nostra parte cosciente, ha la sostanza e l'aspetto di un film in prima persona, quasi indistinguibilie dalla realtà.
Quindi un sogno è formato dal rivivere, rielaborare le esperienze vissute o immaginate... il nostro sè istintivo letteralmente gioca a fare il regista creando situazioni più o meno ipotetiche nelle quali, di tanto in tanto, vive la nostra parte consapevole.
Diventare Lucidi in un sogno significa non solo essere consapevole del sogno, ma per citare LaBerge "Essere consapevoli di essere consapevoli del sogno", oppure detto in italiano più spiccio sapere che quella che si sta vivendo è una realtà Onirica e non Materiale. Questo particolare stato di consapevolezza porta con se la possibilità di esercitare la nostra volontà e quindi di interagire con il sogno non da personaggi ma bensì da attori co-registi del sogno stesso.
Solitamente le reazioni che abbiamo quando ci troviamo per la prima volta all'interno di un Sogno Lucido sono quelle di provare a modificarlo a nostro piacimento e di fare cose che nella realtà fisica non possiamo permetterci "Tanto sono io a creare il sogno, quindi posso decidere tutto quello che succede", ci diciamo. E qui, proprio qui, iniziano i problemi.
Sì, perchè come ho scritto nell'introduzione non sempre, anzi più che spesso, le cose non vanno proprio come vogliamo noi... ma come è possibile questo? Se siamo noi a creare il sogno, come è possibile che questo non obbedisca alla nostra volontà?
Il discorso è molto più semplice di quanto possiamo immaginare, se visto dalla giusta prospettiva: il nostro Io Cosciente NON è il regista e creatore del sogno, bensì un'ospite all'interno dello stesso. E questo lo dimostra il fatto che il Sogno, anche quando Lucido, si svolge senza che siamo noi a deciderlo, le cose avvengono "da sè" e i Personaggi Onirici sembrano dotati di una propria personalità e se interrogati ci danno risposte a volte del tutto inaspettate. Questo, di fatto, esclude la possibilità che sia la nostra parte Cosciente a gestirli.
Ma allora chi è che lo fa? Beh, se non è il Conscio... sicuramente sarà l'Inconscio, ovvero la parte di noi che si occupa di tutti i nostri automatismi e che ci permette di vivere, camminare, respirare, digerire, guidare la macchina, ecc... senza che sia richiesta la nostra continua concentrazione per farlo.
Per citare Robert Waggoner, un sognatore Lucido è come un marinaio su di una barca a vela che solca l'Oceano, dove l'Oceano è la vastità smisurata del mondo Onirico.
Questo paragone è molto calzante, perchè così come un marinaio non può controllare il mare ma può scegliere dove andare, un Sognatore Lucido NON controlla il sogno ma può scegliere come indirizzarlo. Esatto, non essendo noi a controllare il sogno (Ricordate? E' l'Inconscio a farlo), possiamo soltanto suggerirgli come evolversi.
Sì, questo può essere un forte smacco a chi già da tempo crede di padroneggiare i propri sogni, ma tranquillizzatevi, le buone notizie non tarderanno ad arrivare... proseguiamo con ordine:
Mettiamo assieme un po' di elementi: Il sogno è controllato e generato dall'Inconscio, noi possiamo solo suggerire a quest'ultimo come evolverlo, ma quando esprimiamo la nostra Volontà nel farlo possiamo ottenere come risposta una bella negazione sotto forma di sberleffi onirici, resistenze, crolli del sogno, ecc...
"Ma come è possibile? Quando voglio bere un bicchiere d'acqua ordino al mio corpo di afferrarlo, portarlo alla bocca, sorseggiare e deglutire e non ottengo nessuna risposta! Come si permette di negarmi la realizzazione della volontà in sogno?" Già... come si permette... ma siamo tanto sicuri che si permetta? Siamo così sicuri che faccia l'opposto di quello che gli chiediamo?
Torniamo alla definizione di sogno un attimo: Un sogno è una rielaborazione mentale di quello che abbiamo dentro. Ma se dentro abbiamo il dubbio di riuscire a manifestare una palla di fuoco in sogno... come credete che si manifesti questa cosa oniricamente? Non so a voi, ma a me si manifesta come uno sbuffetto.
Chiaro, se io, dentro di me, ho anche solo il minimo dubbio rispetto a quello che voglio ottenere in sogno, questo dubbio si manifesterà ingigantito. Già... e la cosa fastidiosa dei dubbi e delle paure è che se ne stanno zitti zitti sepolti nel nostro inconscio fino a che non giunge il momento di manifestarzi e allora ZACK! Colpiscono!
Come fare? Semplice: smettiamo di desiderare di fare le cose e esprimiamo l'Intento di vederle realizzate. Che differenza c'è? La stessa che passa tra guardare il depliant di una Lamborghini e andarsela a comprare. Quando desideriamo di ottenere qualcosa, infatti, esprimiamo implicitamente il fatto che questa cosa non ce l'abbiamo, nella nostra mente si crea una dualità: NON HO - VOGLIO OTTENERE e per poter ottenere quella cosa bisogna lottare contro il NON HO e tutte le resistenze, paure, sè, ma, beh, forse e compagnia bella che lo accompagnano. Semplicemente questo richiede un grosso sforzo di Volontà e non dà nessuna garanzia di successo.
Come si manifesta invece un Intento? Facendo il passo successivo, immaginando cioè di avere già ottenuto il risultato prima ancora che questo si manifesti. Voglio scagliare una palla di fuoco? Bene, la immagino come se fosse una cosa già avvenuta, data per scontata, focalizzo i miei pensieri ed il mio stato d'animo sul fatto che è la cosa più naturale del mondo (Onirico).
Come si allena l'Intento in un sogno Lucido?
Non lo so ancora, ma ho intenzione di scoprirlo, me lo appunto ufficialmente come "Task Importante" da fare, se qualcuno avesse voglia di collaborare, dire la sua, discutere, fare, disfare... beh che diamine, è più che benvenuto!
I sogni sono il sussurro di un bambino che non ha ancora imparato a mentire.
"Ama, sii Umile, Ringrazia, Sorridi, Festeggia"
"Ama, sii Umile, Ringrazia, Sorridi, Festeggia"
Anche io grazie a Dehriei ero arrivato a un ragionamento simile... Se vuoi che una cosa in un sogno si realizzi non devi cercare di realizzarla, ma semplicemente farla senza pensarci e senza avere dubbi...
It's just a ride
- ErikBauer
- Messaggi: 1732
- Iscritto il: 18/11/2008, 10:34
- Località: Fossano (Cn)
- Has thanked: 327 times
- Been thanked: 284 times
- Contatta:
Molte grazie a te, i feedback sono ben accetti! Così capisco se ho scritto comprensibile per tutti e non solo per meMonade ha scritto:Molte grazie, è tutto molto chiaro, ben scritto ed utile. Anche se non ho esperienza credo di aver capito un bel po' e saprò come comportarmi nei miei primi sogni
Se poi ti va di condividere qui le tue esperienze mi fai un gran favore, visto che io stesso sto sperimentando
I sogni sono il sussurro di un bambino che non ha ancora imparato a mentire.
"Ama, sii Umile, Ringrazia, Sorridi, Festeggia"
"Ama, sii Umile, Ringrazia, Sorridi, Festeggia"
Proprio un bel topic! È uno di quegli argomenti che si discute molto, avanzando più ipotesi (e portando a volte a conclusioni simili alle tue), e che però non è mai stato messo bene per iscritto. Adesso che finalmente hai fatto un po' di chiarezza spiegando passo passo il ragionamento... possiamo aiutarci tutti con le nostre esperienze e seguendo un filo conduttore arrivare a comprendere meglio come allenare l'Intento. È una grande sfida e la cosa mi appassiona molto!
Per iniziare scrivo qua alcune mie considerazioni:
- il volo (uso l'esempio del volo ma in realtà vale per tutte le attività oniriche che mi hanno dato difficoltà): ho spesso fatto fatica e ho escogitato nel tempo dei trucchi. Se questi hanno funzionato (specie all'inizio) è perché credevo fermamente che questi mi avrebbero permesso di volare, non tanto perché fossero "bug" onirici o altro. Insomma, il deviare la questione con qualcosa di logico può aiutarci a credere di più in qualcosa. Chiarisco con un esempio: voglio volare ma sento che non posso farcela. Cerco di non pensarci e di volare comunque, ma l'inconscio sa perfettamente cosa penso nel profondo e quindi non vado da nessuna parte. Allora invento qualcosa: "Se calciassi con un piede ripetutamente il terreno, logicamente accumulerei dell'energia... come una molla... e potrei saltare in cielo!". Non importa che sia davvero logico, basta che a me appaia come tale e se riesco a fare ciò, allora volerò. Tuttavia si tratta di un metodo che devia il problema e non lo risolve del tutto. Non è sicuramente un metodo per allenare l'Intento, ma potrebbe essere utile a qualcosa... chissà
Se riuscissimo a capire davvero come allenare l'Intento... sono sicuro che ci sarebbero enormi risvolti positivi nella vita reale oltre che in quella onirica!
Per iniziare scrivo qua alcune mie considerazioni:
- il volo (uso l'esempio del volo ma in realtà vale per tutte le attività oniriche che mi hanno dato difficoltà): ho spesso fatto fatica e ho escogitato nel tempo dei trucchi. Se questi hanno funzionato (specie all'inizio) è perché credevo fermamente che questi mi avrebbero permesso di volare, non tanto perché fossero "bug" onirici o altro. Insomma, il deviare la questione con qualcosa di logico può aiutarci a credere di più in qualcosa. Chiarisco con un esempio: voglio volare ma sento che non posso farcela. Cerco di non pensarci e di volare comunque, ma l'inconscio sa perfettamente cosa penso nel profondo e quindi non vado da nessuna parte. Allora invento qualcosa: "Se calciassi con un piede ripetutamente il terreno, logicamente accumulerei dell'energia... come una molla... e potrei saltare in cielo!". Non importa che sia davvero logico, basta che a me appaia come tale e se riesco a fare ciò, allora volerò. Tuttavia si tratta di un metodo che devia il problema e non lo risolve del tutto. Non è sicuramente un metodo per allenare l'Intento, ma potrebbe essere utile a qualcosa... chissà
Se riuscissimo a capire davvero come allenare l'Intento... sono sicuro che ci sarebbero enormi risvolti positivi nella vita reale oltre che in quella onirica!
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"
Legenda Diario dei Sogni Lucidi:
"Perché sto per andare a dormire"
Legenda Diario dei Sogni Lucidi:
Spoiler:
Mi permetto di sconsigliare caldamente questo approccio. E' soltanto un modo di affrontare quello che Erik ha efficacemente riassunto:KaitoH2 ha scritto:Allora invento qualcosa: "Se calciassi con un piede ripetutamente il terreno, logicamente accumulerei dell'energia... come una molla... e potrei saltare in cielo!". Non importa che sia davvero logico, basta che a me appaia come tale e se riesco a fare ciò, allora volerò. Tuttavia si tratta di un metodo che devia il problema e non lo risolve del tutto. Non è sicuramente un metodo per allenare l'Intento, ma potrebbe essere utile a qualcosa... chissà
sullo stesso terreno senza davvero andare alla radice del problema. Non è riformulando l'opposizione NON HO - VOGLIO OTTENERE che si riesce ad avere. E' superando, trascendendo questa dualità. Anzi trascendendo anche l'avere, per giungere al cuore dell'essere e dell'agire.ErikBauer ha scritto:nella nostra mente si crea una dualità: NON HO - VOGLIO OTTENERE e per poter ottenere quella cosa bisogna lottare contro il NON HO e tutte le resistenze, paure, sè, ma, beh, forse e compagnia bella che lo accompagnano. Semplicemente questo richiede un grosso sforzo di Volontà e non dà nessuna garanzia di successo.
Tempo fa la lettura di questo koan Zen mi aiutò a capire il senso della meditazione e probabilmente può aiutare anche a capire qualcosa dell'esercizio dell'intento.
Ah, c'è parecchia filosofia interessante che riguarda l'intenzionalità, soprattutto Brentano, Husserl e in generale la fenomenologia.Joshu chiese al maestro Nansen: "Qual'è la vera Via?". Nansen rispose: "La Via di ogni giorno è la vera Via". Joshu chiese: "Posso studiarla?". Nansen rispose: "Più studi e più ti allontani dalla Via". Joshu allora chiese ancora: "Ma se non devo studiarla, come posso conoscerla?". Nansen rispose: "La vera Via non appartiene alle cose che si vedono né alle cose che non si vedono, non appartiene alle cose che si conoscono né alle cose sconosciute. Non cercarla, non studiarla, non nominarla, per trovarti su di essa, apriti, immenso come il cielo.
Cadi e non c'è nulla cui aggrapparti; cadi e la libertà è non trattenersi. Che perfezione...
- DayDreamer
- Amministratore
- Messaggi: 3174
- Iscritto il: 23/01/2008, 19:32
- Località: Oniria
- Has thanked: 159 times
- Been thanked: 334 times
Topic capolavoro
Condivido in pieno il modello dell'inconscio e la pratica dell'intento...
Riguardo all'inconscio cito Grotstein, uno psicoanalista pazzo autore del libro "Chi è il sognatore che sogna il sogno?" Definisce l'inconscio "il soggetto ineffabile", un essere intelligente, inconcepibile e che ha fatto un patto ancestrale con la parte cosciente. Questo patto consiste nel cercare un'integrazione tra le due parti. Il problema è che i linguaggi sono diversi: l'inconscio è aspaziale e atemporale e parla per simboli. I sogni sono la traduzione per noi più comprensibile del messaggio integrativo, il quale è sempre limitato dalle capacità di sopportazione e comprensione della coscienza. Il sogno è uno spettacolo teatrale in cui l'inconscio è regista e gli attori sono creati dalla memoria per trasmettere drammi specifici, oppure rappresentano altri nostri stati del sè dissociati (i PO più intelligenti). Il messaggio onirico cerca di farci riconoscere e integrare un vuoto di soggettività, una parte dissociata, che va contro lo scopo del patto. Riguardo alla dissociazione ne riparleremo perchè è centrale per i sogni lucidi e non.
Riguardo all'intento cito Don Juan: "L'intento è un soggetto molto difficile da trattare. Farei la figura dell'idiota se cercassi - io o chiunque altro - di spiegarlo. Tienilo a mente quando sentirai quel che ho da dirti ora: gli stregoni intendono qualsiasi cosa che si prefiggano di intendere semplicemente intendendolo." Se in sogno vuoi attraversare un muro, lo fai con la certezza che lo attraverserai. E questa certezza deve corrispondere al momento in cui lo attraversi. Ma ha ragione Don Juan, spiegarlo è abbastanza inutile, va agito. Cosa NON è intento: cercare di usare un potere pensandoci su, per esempio con il pensiero, cosciente o meno: "Ora provo un superpotere". Il considerarlo un potere fuori dalla norma rappresenta di per se un ostacolo alla sua realizzazione. Anche l'idea di provare genera un ostacolo perchè, come ci insegna il maestro Joda, "No! Provare no! Fare, o non fare! Non c'è provare!"
Non siamo noi al comando: l'inconscio potrebbe considerare più urgente una certa esperienza onirica e quindi l'intento può non funzionare. Conviene davvero riconoscerne la presenza, l'intelligenza e farcelo amico. Aprirsi a una comunicazione più diretta perchè siamo noi il collo di bottiglia. L'inconscio, bontà sua, ci inonda di messaggi integrativi 24 ore al giorno da quando siamo nati.
Condivido in pieno il modello dell'inconscio e la pratica dell'intento...
Riguardo all'inconscio cito Grotstein, uno psicoanalista pazzo autore del libro "Chi è il sognatore che sogna il sogno?" Definisce l'inconscio "il soggetto ineffabile", un essere intelligente, inconcepibile e che ha fatto un patto ancestrale con la parte cosciente. Questo patto consiste nel cercare un'integrazione tra le due parti. Il problema è che i linguaggi sono diversi: l'inconscio è aspaziale e atemporale e parla per simboli. I sogni sono la traduzione per noi più comprensibile del messaggio integrativo, il quale è sempre limitato dalle capacità di sopportazione e comprensione della coscienza. Il sogno è uno spettacolo teatrale in cui l'inconscio è regista e gli attori sono creati dalla memoria per trasmettere drammi specifici, oppure rappresentano altri nostri stati del sè dissociati (i PO più intelligenti). Il messaggio onirico cerca di farci riconoscere e integrare un vuoto di soggettività, una parte dissociata, che va contro lo scopo del patto. Riguardo alla dissociazione ne riparleremo perchè è centrale per i sogni lucidi e non.
Riguardo all'intento cito Don Juan: "L'intento è un soggetto molto difficile da trattare. Farei la figura dell'idiota se cercassi - io o chiunque altro - di spiegarlo. Tienilo a mente quando sentirai quel che ho da dirti ora: gli stregoni intendono qualsiasi cosa che si prefiggano di intendere semplicemente intendendolo." Se in sogno vuoi attraversare un muro, lo fai con la certezza che lo attraverserai. E questa certezza deve corrispondere al momento in cui lo attraversi. Ma ha ragione Don Juan, spiegarlo è abbastanza inutile, va agito. Cosa NON è intento: cercare di usare un potere pensandoci su, per esempio con il pensiero, cosciente o meno: "Ora provo un superpotere". Il considerarlo un potere fuori dalla norma rappresenta di per se un ostacolo alla sua realizzazione. Anche l'idea di provare genera un ostacolo perchè, come ci insegna il maestro Joda, "No! Provare no! Fare, o non fare! Non c'è provare!"
Non siamo noi al comando: l'inconscio potrebbe considerare più urgente una certa esperienza onirica e quindi l'intento può non funzionare. Conviene davvero riconoscerne la presenza, l'intelligenza e farcelo amico. Aprirsi a una comunicazione più diretta perchè siamo noi il collo di bottiglia. L'inconscio, bontà sua, ci inonda di messaggi integrativi 24 ore al giorno da quando siamo nati.
"I’ve learned how to have lucid dreams at will, so I know that it can be done, and I also know that it’s easy
— once you know how." (S. Laberge)
— once you know how." (S. Laberge)
Sono d'accordissimo. Forse avrei dovuto sottolineare quel "non risolve il problema ma lo devia" per evitare fraintendimenti. Esponevo il punto più che altro per analizzarlo in modo diverso.Nihilus ha scritto:Mi permetto di sconsigliare caldamente questo approccio. E' soltanto un modo di affrontare quello che Erik ha efficacemente riassunto
Del tipo:
"non riesco a volare" -> l'inconscio ha inteso che ho un problema e per buon anima sua vuole aiutarmi -> mi viene un'idea che mi pare logica in sogno anche se poi osservata nella realtà non lo è.
Insomma capire se l'idea è suggerita dallo stesso inconscio che "da buon sceneggiatore" continua a condurre la scena e mi suggerisce il mio ruolo oppure è solo un'associazione di pensieri fatta a livello conscio (con cui, in tal caso, io cerco di forzare il prodotto dell'inconscio). Credo che non sempre si presenti la stessa situazione e, se fosse come ipotizzato nel primo caso, forse può essere interessante capire come l'inconscio comunichi quell'idea alla nostra parte conscia per azzardare un processo inverso (che sarebbe utile nell'ipotesi che l'accettazione di un concetto a livello inconscio rafforzi l'Intento a riguardo di quello stesso concetto). Ovviamente non prendetemi troppo scientificamente... se dico processo non intendo una serie di regoline che se seguite danno un risultato. È chiaro che con l'inconscio così non si va da nessuna parte.. che poi, almeno per me, è per questo che è ancora più affascinante
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"
Legenda Diario dei Sogni Lucidi:
"Perché sto per andare a dormire"
Legenda Diario dei Sogni Lucidi:
Spoiler:
Bel topic!
Quando forziamo la trama e come se rifiutassimo di vedere ciò che l'inconscio ci propone; ce ne svolazziamo via invece di sfruttare quest'opportunità di rapporto diretto. Nei miei ultimi sogni lucidi mi succedeva proprio questo: tendevo sempre a volare via, e il sogno autamaticamente crashava o escogitava metodi per non farmelo fare. Invece quando sono più spontaneo il sogno va alla grande.
Quando forziamo la trama e come se rifiutassimo di vedere ciò che l'inconscio ci propone; ce ne svolazziamo via invece di sfruttare quest'opportunità di rapporto diretto. Nei miei ultimi sogni lucidi mi succedeva proprio questo: tendevo sempre a volare via, e il sogno autamaticamente crashava o escogitava metodi per non farmelo fare. Invece quando sono più spontaneo il sogno va alla grande.
Task
"Hey, don't worry; don't be afraid, ever, because this is just a ride."
- Bill Hicks
"Siamo sempre noi a decidere chi siamo."
- Waking Life
Spoiler:
- Bill Hicks
"Siamo sempre noi a decidere chi siamo."
- Waking Life
Non credo sia un discorso di forzare la trama... Sei lucido quindi la trama la forzi comunque credo... Qui penso che sia il come forzarla il punto... Si deve fare una cosa e basta, anche se strana, non avere dubbi che quella cosa non funzioni... Si deve essere liberi delle solite regole e pensare solo a fare ciò che si desidera...0rion ha scritto:Bel topic!
Quando forziamo la trama e come se rifiutassimo di vedere ciò che l'inconscio ci propone; ce ne svolazziamo via invece di sfruttare quest'opportunità di rapporto diretto. Nei miei ultimi sogni lucidi mi succedeva proprio questo: tendevo sempre a volare via, e il sogno autamaticamente crashava o escogitava metodi per non farmelo fare. Invece quando sono più spontaneo il sogno va alla grande.
It's just a ride