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Una volta raggiunta la consapevolezza di sognare si può andare sempre più in alto!
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Coscienza dei LIMITI DELLA STRUTTURA del sogno lucido

Messaggioda Ilbus » 14/02/2022, 1:59

Vorrei portare all'attenzione del forum una particolarità che penso di aver notato e che ho preso un poco come base nel generare un sogno lucido.
Io cerco di entrare nei sogni lucidi tramite la meditazione, non durante il sonno. Tramite la meditazione cerco di spingere il mio stato di coscienza al livello adatto a generare il sogno lucido.
Quando sono riuscito ad entrare in questo stato ho notato sempre che mantenevo sempre coscienza che il sogno si stava svolgendo all'interno di una " Struttura". Niente "struttura" niente sogno. Vedi nero,o vedi pensieri, forme che passano veloci nulla di comprensibile... ricomincio a sentire il mio respiro reale di meditazione...

Ho cominciato a pormi delle domande su quello che avevo percepito come la struttura o limite del sogno.
1) Come ho capito che c'è una struttura?
facendo caso a come mi ritrovo nel sogno. Mi è capitato di entrarci tramite scivoli a tunnel, tramite diverse botole tipo caveau bancari, oppure alzando una porta posta sul pavimento e scendendo la scala, di diceci gradini (autoipnosi).
Oppure il sogno inizia dopo che nella "vacuità" della meditazione riesco a concentrarmi su una rappresentazione che comincia a prendere forma, fino a che non diventa qualcosa di chiaro. a quel punto guardando intorno all'oggetto riesco a vederne l'ambiente, più vicnio è all' oggetto e più chiaro è. Una volta che la struttura è abbastanza definita il sogno prende sempre più vita.
Quando esco dal sogno. Quando il sogno comincia svanire, non riesco più a concentrarmi su qualcosa ho la sensazione di volare all'indietro fino ad arrivare ad un muro ( della "struttura") dopo questa sensazione di muro scompare quella che il sogno si allontani velocemente rimpicciolendosi, come se mi stessi allontanando dalla struttura.

2)Perchè ho bisogono di una "struttura" per sognare?
Non lo so, ma è un punto base della mia esperienza a ripensarci raggruppando i ricordi, c' è sempre la consapevolezza di essere dentro il sogno, dentro una "struttura", una scatola o una bolla nella quale entro ed esco più o meno con volontà. Fuori c'è nero, pensieri casuali, per lo più il nulla. Da ingegnere direi che il cervello per poter dare libero sfogo al sogno debba fornire ai sensi delle informazioni. Per poter fornire informazioni ai sensi, il cervello deve creare qualcosa che generi l'informazione che viene percepita dal senso. Quindi una "struttura" cioè un delimitare uno spazio e un tempo e quindi anche un movimento. penso sia la prima cosa da generare per poter creare tutto il resto,ma sempre e solamente se in modo funzionale al sogno. da idea nasce idea e il sogno corre.

3) COME CREO LA STRUTTURA DEL SOGNO A MIA VOLONTA?
Non lo so. mi ci sono ritrovato e sono riuscito a ricordarmi come ci sono arrivato ma non a scegliere o decidere quando creare la "struttura", mi ci son ritrovato in diversi modi.
-Visualizazione di figure geometriche, concentrazione su mandala, un cerchio. Senso di percorrenza tipo montagne russe di tunnel fino a ritrovarsi su una spiaggia o comuqnue già dentro la struttura.
-visualizzazione apertura serie di porte tipo caveau bancari, questi in effetti senza una struttura intorno, puramente caveau che si aprono. anche questi di forma rotonda.
-in autoipnosi scendendo una scala di 10 gradini e ritrovandomi in una stanza.
- concentrandomi su un oggetto immaginario mi ritrovo dentro la "struttura" che gli si crea attorno.

Oltre alle domande mi sono fatto delle ipotesi
A) Se riesco a ricreare/rientrare nella stessa "struttura" posso avere lo stesso identico sogno come ricordo oppure cambiare il sogno e quindi anche il ricordo dello stesso.
A1) Se cosi fosse vorrebbe dire che se potessi scegliere la "struttura del sogno" potrei entrare nei miei veri ricordi creando una struttura completamente uguale al ricordo stesso e cosi cambiarne il ricordo? cosi come il vero ricordo dell'esperienza reale?
B)Se risucissi a creare una struttura a volontà potrei anche crearne di più e fissarmene nella mente per quando vorrei riavere quello stesso sogno?

Mi piacerebbe sapere se anche avete avuto esperienze simili di struttura del sogno e cosa ne pensate della mia osservazione.
Sicuramente ci sarà già dei post se mi li indicate, grazie! :)
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Re: Coscienza dei LIMITI DELLA STRUTTURA del sogno lucido

Messaggioda Ilbus » 15/02/2022, 1:45

NeuroEngineer ha scritto:È grazie ai pattern che il sogno lucido, trovando un parallelismo informatico, viene letteralmente generato ed emulato come se fosse una sorta di sistema "ologramma": da una base di dati accumulati dal cervello, che ancora necessitano di essere riorganizzati e "metabolizzati" dallinduviduo, emerge il mondo onirico in tutti i suoi elementi (visuali, tattili, uditivi, e tra mille virgolette "materiale").

Puoi leggerti i vari discorsi sul concetto di pattern e vedere se la struttura a cui fai riferimento è simile. Altrimenti se è tutt'altra cosa puoi tranquillamente dirlo e spiegarlo.

Comunque ripeto, davvero delle belle osservazioni quelle che hai fatto, spero che potranno "evolvere" al meglio delle loro potenzialità! :D


Ciao, ho letto un po di post sui pattern ( davvero tatni post interessantissimi ma lunghi da leggere tutti) mi sono fatto un'idea della cosa e son contento perchè dandoci un nome ho definito forse definito un variabile in più.
A quanto ho capito per pattern si intende l'informazione generale dell'oggetto che viene elaborato dal cervello, ad esempio faccia o di albero o cielo stellato, che può essere certamente diversa in infiniti modi ma l'idea di base ci deve essere per poter poi essere manipolata nel SL. Quindi nel sogno lucido intervengono questi pattern con cui puoi interagire.
Se è intuito correttamente il concetto di pattern è in parte corretto e in parte impreciso con quello che cerco di descrivere come struttura.
La parte corretta è che si, nel sogno lucido interagisci con i pattern (per interazione intendo percezione dei sensi realistica o meno che sia), che sia dall'ambiente stellato, alla spiaggia al ramo di un albero che diventa una faccia che ti parla con la voce della tua maestra delle elemetari...
La parte di imprecisione sta che i pattern li posso anche solo visualizzare, come immagini che scorrono, vanno vengono mutano. Io però se riesco a visualizzare dei pattern in questo modo li posso solo osservare, non posso cambiare nulla. Se invece mi ritrovo gli stessi pattern dentro la struttura allora i miei sensi si attivano e quindi posso percepirli e quindi modificarli per quel che riesco XP

La struttura che intendo è quella sorta di "ambiente controllato" in cui si creano le "leggi fisiche naturali" che permettono di correlare i pattern tra di loro ti permettono di utilizzare i sensi e quindi interagire. Se non interagisci non è sogno lucido. Se non sei nella struttura non usi i sensi, non interagisci.
Dovendo quindi creare un ambiente con uno spazio tempo e quindi movimento, questo deve necessariamente avere dei suoi limiti.
Il piano Cartesiano che nel modno onirico diventa un volume chiuso in cui "testare" i pattern.

Provo a fare un esempio:
-Pattern del cielo
-pattern nuvole

Senza struttura: visualizzo un cielo azzurro e nuvole bianche, si muovo, cambia colore il cielo diventa nottruno ma poi cambia di nuovo... assisto, non decido, non capisco dov'è. Non sento rumori, non sento gusto, non sento senazioni tattili, forse sento odore.
Dentro la struttura: vedo pattern cielo sopra la mia testa ( senso di locazione), percepisco (sensi) vento sulla pelle, ma è caldo!, finisco dentro una nuvola, caspita è di zuccero a velo! è morbida e strano è più fredda del vento! ma sto volando, mi butto tra le nuvole ma ora sono sull'himalaya....

Spero di non aver frainteso troppo il concetto di pattern ma comuqnue mi è servito per spiegare meglio cosa intendo per struttura e i suoi limiti.
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Re: Coscienza dei LIMITI DELLA STRUTTURA del sogno lucido

Messaggioda Ilbus » 19/02/2022, 10:30

[quote="NeuroEngineer"]
Questa questione dei pattern mi interessa molto, ti solleciterei a fare la pagina riassuntiva X)

Dato che ti interessava una visione informatica, cosi ad intuito ti posso dire che questa questione dei pattern la assoccio ad un linguaggio di programmazione ad oggetti (object-oriented). Questi linguaggi di programmazione hanno il vantaggio di essere indipendenti dalla piattaforma. Un esempio pratico di linguaggio object oriented è il Java.

All'università invece cominciai a studiare i primi linguaggi di programmazione per l'intellegenza artificaile e allora studiai il LISP , un linguaggio ricorsivo in grado di "ragionare" con funzioni logice. Però sicuramente sono indietrissimo in questo.
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