Indice Tecniche e Divulgazione Controllo avanzato > Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Una volta raggiunta la consapevolezza di sognare si può andare sempre più in alto!
Aiutiamoci a superare i nostri limiti aumentando le nostre capacità di onironauti.

Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda Arwen » 24/08/2022, 20:56

Ti ringrazio moltissimo per questo post, è di una chiarezza e utilità incredibili. Farò senz'altro tesoro dei consigli e le tecniche che hai scritto. Purtroppo ho incubi terrificanti e angoscianti quasi ogni notte, da molto tempo (anni), così pesanti che a volte mi costringono ad alzarmi dal letto perché mi sento soffocare. Ricordo ancora l'altro giorno, quando ho scritto il diario alle 5 del mattino pur di sfogare quel turbamento: per tutto il mattino mi è rimasta la paura che potessi trovarmi in un sogno (benché gli incubi non fossero lucidi) perché sentivo ancora vivide le sensazioni angoscianti e opprimenti del sogno nel mondo della veglia. E purtroppo non è stata nemmeno lontanamente la peggiore nottata, perché ne ho avute anche di peggiori, con incubi che mi hanno turbata per mesi o anni.
Alcune di queste tecniche le ho usate, raramente: una volta ho chiamato (gridando a squarciagola) il mio po più affezionato (in un lucido) perché nel giardino si stava formando una figura raccapricciante e quando mi sono voltata lui era lì, mi sorrideva seduto. Ma la maggior parte delle volte, purtroppo, non ho ricevuto alcun aiuto, nè invocando il mio po, nè divinità varie, nè rivolgendomi all'inconscio.
Altre volte ho invece applicato inconsapevolmente il 'pensar positivo' e ha funzionato molto bene: ricordo che durante un incubo non lucido ero in un parcheggio sotterraneo e c'era Venom di spiderman che mangiava e uccideva violentemente persone. Sentivo le loro urla raccapriccianti ed ero seduta su una sedia bianca di plastica aspettando il mio turno, quando ad un certo punto mi è sorto un pensiero spontaneo nella mente, un pensiero che in quel momento mi è giunto dal nulla, che diceva tipo 'se non provi paura, non ti succederà nulla'. Ho ascoltato quella voce nella mente e Venom è venuto ad abbracciarmi e a portarmi 4-5 peluche tutto felice, saltellando come un bambino.

Il vero problema quindi (perlomeno per me) è che raramente riesco ad usare queste tecniche, nel senso che specialmente nei sogni lucidi per me non sortiscono alcun effetto: è come se l'inconscio mi ignorasse. E' come se, come dici tu, il guardiano gentile non fosse più gentile. E' come se si fosse spento, come se fosse vuoto e riempisse le mie nottate di orrore perché ormai ha perso la benevolenza che aveva. Questa è perlomeno la visione che ho di questa entità chiamata 'inconscio', che vorrei sentire 'protettiva' ma che in realtà vedo come un nemico, come qualcosa che non mi tollera e che ha -forse- uno scopo punitivo. E' una sensazione che non auguro a nessuno, per quanto possa sembrare apparentemente sciocca. Ne soffro quando nei sogni lucidi non riesco a fare ciò che desidero, ne soffro quando mi sveglio dall'ennesimo intollerabile incubo e ne soffro quando penso che questo 'legame indissolubile' sia corroso. E' una sensazione di profonda solitudine: non saprei descriverla in altro modo.
Comunque: chissà, magari avendo questo elenco riuscirò finalmente a riportare un po' di benevolenza a quel guardiano che l'ha persa. La vedo difficile, senza dubbio: sono profondamente sfiduciosa, turbata, insicura e spaventata, e anche se vorrei essere speranzosa, quando ci penso mi viene spontaneo rispondermi che non ci riuscirò. Un po' come nel mondo reale: quando la sfiducia è radicata, purtroppo, non è affatto facile uscirne. Ma vi aggiornerò ;) intanto ti ringrazio tantissimo.


Oggettivamente quel che accade è che l'inconscio vi butta in mezzo all'oceano onirico e svolge il suo compito.


Hai descritto la trama parziale di uno dei sogni lucidi più importanti che io abbia mai fatto e che mi ha motivata ad andare avanti con il lavorare sugli incubi (e anche altro). E' nel mio diario.
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Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda LuKe94 » 24/08/2022, 21:54

Personalmente ho un rapporto molto tranquillo con i miei sogni. Durante la mia vita ho avuto pochi episodi di sogni spaventosi nel senso "classico" di incubo. Il più delle volte sono situazioni sgradevoli o tristi, fortunatamente rare perché a volte sono meno graditi degli incubi in cui il tema base è la paura della morte.
Come approccio per ribaltare la situazione userei quelli più aggressivi come la via dell'esercito con la moltiplicazione del corpo in stile Naruto : Biggrin :
“Professore, è vero tutto questo? O sta accadendo dentro la mia testa?”
“Certo che sta accadendo dentro la tua testa, Harry! Dovrebbe voler dire che non è vero?”
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Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda Saladriel » 24/08/2022, 23:46

Dico solo una cosa, poi vado a dormire: ma che bello è avere un Neuroscienziato sul forum?
Post bellissimo, grazie!
"E' vero che il Templare è forte e coraggioso perchè combatte i Demoni del Caos e degli Inferi.
Ma ricorda che il Bardo non è da meno, perchè combatte i demoni del Cuore"

I sogni sono il sussurro di un bambino che non sa ancora mentire

This Dreamer was formerly known as ErikBauer
And these were his dream journals:
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Regular Dreams: https://www.sognilucidi.it/forum/viewtopic.php?f=11&t=567
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Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda Luna » 25/08/2022, 7:14

Mi associo a NeuroEngineer per ringraziarlo e aggiungere quello che posso in base alle mia esperienza, sperando che sia utile a qualcuno.

Per lavorare sugli incubi si possono usare tecniche differenti, ma che si possono divedere in due gruppi: tecniche utilizzate nel sonno e tecniche utilizzate durante il giorno.
Partiamo da quelle notturne , in cui si sfruttano i sogni lucidi

Secondo lo studioso tedesco Paul Tholey il sognatore, una volta cosciente in sogno, deve andare a cercare i personaggi mostruosi o terrificanti per riconciliarsi con essi. Per far questo deve andare verso zone oniriche buie, o rivolgere l’attenzione verso il basso più che verso l’alto (ad esempio entrando in grotte o cantine ).
Questo metodo permetterebbe, secondo l’autore, sia di individuare la natura del conflitto che sta dietro le vicende oniriche paurose, sia di risolverlo, con innegabili vantaggi per il sognatore.

In pratica, visto che in sogno sappiamo di essere al sicuro, possiamo avvicinarci a queste immagini terrificanti senza paura. Infatti le figure spaventose (che incarnano l’ “Ombra”, cioè tutti gli aspetti di noi stessi che respingiamo perchè li giudichiamo negativamente) diventano amichevoli e protettrici se si avvicinano con accettazione e dolcezza. Un po’ come succede nel sogno di Arwen quando Venom, invece di divorarla, le porta i pelouches.

Ecco in dettaglio i passi che Tholey consiglia di fare.
* Confronto. Non bisogna fuggire da un personaggio onirico spaventoso, ma bisogna guardarlo chiaramente in faccia e avviare con lui un dialogo amichevole iniziando con il chiedere: “Chi sei?”, oppure: “Chi sono io?”
* Dialogo. Se è possibile dialogare con lui, occorre cercare una riconciliazione . Se non è possibile raggiungere un accordo, allora è meglio avere una discussione serena con il personaggio , rifiutando gli insulti e le minacce, ma accettando le ragioni che esso può portare in sua difesa.
* Combattere. Se non è possibile un approccio amichevole e il personaggio onirico attacca per primo non bisogna fuggire, ma piuttosto essere pronti a difendersi: bisogna combattere per vincere, non per uccidere, magari cercando alleati onirici che aiutino nel combattimento . Dopo la vittoria occorre offrire nuovamente al personaggio la possibilità di una riappacificazione.
* Aiuto o allontanamento. Se questa viene raggiunta, il sognatore può chiedere consiglio al personaggio onirico circa i propri problemi; se invece la riconciliazione è impossibile ci si separa. La separazione avviene attraverso l’allontanamento fisico dal personaggio onirico. In ogni caso , prima di allontanarsi, si ringrazia per l’aiuto che ci è stato offerto.

Ecco un esempio di sogno lucido in cui si utilizzano le istruzioni di Tholey in cui il “mostro” in seguito all’assunzione di un comportamento amichevole nei suoi confronti, cambia drasticamente.
“Ho sognato il Diavolo della Tasmania, quello del cartone animato. Subito non l’avevo riconosciuto, vedevo solo un vortice che si avvicinava disintegrando tutto ciò che incontrava, proprio come il cartone. Poi il vortice si ferma e diventa il Diavolo della Tasmania. E’ arrabbiato nero con me , emette versi senza senso. Ormai mi sono resa conto che è un sogno, e, visto che mi inquieta un po’, decido di cambiare scenario. Il nuovo sfondo avanza dai due lati per unirsi al centro, come un sipario rigido, ma il Diavolo infila un dito fra le due paratie e si infila nel nuovo scenario.
La cosa si ripete alcune volte, con i cambi di scenario e il Diavolo che ogni volta si infila, sempre arrabbiato con me. A quel punto mi ricordo un’altra cosa che so sui sogni: quando si incontra qualcuno o qualcosa di ostile scappare o affrontarlo con la forza peggiora la situazione. Allora smetto di tentare di allontanarmi e inizio a guardarlo. Il Diavolo smette di avanzare ma non di fare i suoi versi. Gli parlo, un po’ titubante, cercando di essere gentile.
Gli dico che mi dispiace ma non lo capisco. Lui è un po’ disorientato, si blocca un attimo, ma non smette di fare i suoi versi minacciosi, anche se sembra un po’ meno convinto. Poi penso che se è una parte di me devo accettarla e volerle bene, e cerco in qualche modo di chiedergli scusa per la mia insensibilità e di trasmettergli amore. A quel punto il Diavolo inizia a cambiare e si trasforma in una pantera, con la testa, gli arti e la coda neri ma il corpo a macchie come un giaguaro, o forse un leopardo.
Il giallo ha un forte riflesso dorato. E’ un animale bellissimo e tranquillo. Anche il paesaggio è cambiato, e, come l’animale, è diventato più “reale”. Ora siamo sul ciglio di un altipiano e la pantera-giaguaro ondeggia la coda e scruta la pianura boscosa sottostante. Un po’ timorosa le accarezzo il pelo e sembra quasi non notarmi. Comunque non le dò fastidio. Il sogno svanisce”

Le tecniche da fare di giorno

Se all’inizio continui a svegliarti nel mezzo di un incubo o di un sogno ansioso, non preoccuparti: puoi fare questo esercizio di dialogo anche da sveglio.
Ti consiglio di tornare a rilassarti, ad occhi chiusi, e ripassare mentalmente il sogno fatto, cercando di “calarti” in esso fino al punto di maggior tensione o paura. Allora immagina di diventare consapevole di essere in un sogno e che nulla ti può fare del male: voltati verso il nemico e guardalo in faccia; chiedigli chi sia e cosa voglia, poi ascolta le sue spiegazioni.
Se la paura recente ti impedisce di proseguire questa fantasia anche da sveglio, come è successo anche a me qualche volta,immagina di essere un giornalista che si reca sul set cinematografico in cui si stanno girando le scene del tuo incubo più recente: immagina gli attori togliersi il trucco e le maschere che li rendevano spaventosi e tornare al loro aspetto umano, innocuo e indifeso; immagina di intervistarli chiedendo loro il significato del film che stanno girando e il perché devono interpretare parti tanto terrorizzanti.
Puoi intervistare anche il regista, il costumista, lo sceneggiatore e persino gli animali o i personaggi dei cartoni animati.Se riesci a la lasciare che la tua fantasia fluisca liberamente, senza censurare o impedire il dialogo con questi personaggi immaginari, puoi fare importanti scoperte su te stesso.

Completare la trama onirica
Questa tecnica si chiama immaginazione attiva completamento della trama; in questo esercizio è segnato nel riscrivere la fine completa la trama del sogno da svegli te ne tecnica consente all’autore del sogno di provare le sensazioni di poter governare la propria vita immaginando una soluzione a una situazione incompleta o insoddisfacente . Il collegamento tra sogno e veglia è una strada a doppio senso, infatti i cambiamenti operati nel sogno spesso rispecchiano dei cambiamenti nella vita reale .

Ecco un esempio
Il compito di matematica
Mi trovo a scuola alle superiori e mi rendo conto con orrore che tra poco ci sarà l’ora di matematica io non ho studiato niente , non so niente e non ho mai aperto il libro dall’inizio dell’anno . Io so che interrogherà e sono terrorizzata all’idea di quello che potrebbe succedere se mi interrogasse . Quando entra le chiedo di andare in bagno ma lei dice che per un’ora intera dovremmo stare in classe. Mi sveglio con questa forte sensazione di ansia e di paura.

Nel dormiveglia cerco di completare il sogno immaginando un finale che mi sollevi da queste sensazioni dolorose
immagino di ritrovarmi in classe e di vedere e entrare la professoressa che si siede e apre il registro . A questo punto entra la segretaria che chiama il mio nome e dice che sono desiderata urgentemente dal preside. Subito mi alzo e chiedo il permesso alla professoressa che me lo concede . Vado in presidenza tutta contenta: il preside vuole propormi una serie di articoli da scrivere sul giornalino della scuola e per tutta l’ora parliamo di questo progetto . Quando torno in classe vedo con sollievo che la professoressa andata via , mi dicono che ha dato un voto di gruppo alla classe e quindi io avrò un bel sette sulla pagella !

Questa tecnica è valida anche con i sogni che finiscono in modo insoddisfacente , perché imparate ad assumere il controllo e creare delle opzioni positive nella vita onirica serve stimolare la capacità di fare altrettanto nella vita reale . Jung dice “ Chiunque alimenti questo contatto tra conscio e inconscio , con il tempo proverà un profondo rilassamento della tensione a livello spirituale e morale , in quanto le sue opposizioni interiori saranno indebolite . Si radicherà nel suo istinto e otterrà un senso di sicurezza e di sostegno che va oltre l’intelletto e la volontà con le sue relazioni incostanti . Allo stesso tempo si svilupperà in lui un’ insospettata pienezza di vita con il trascorrere degli anni crescerà anziché diminuire perché gli istinti e valori vengono davvero vissuti. “

Personalmente ho fatto molta esperienza con questa tecnica e ho ottenuto la scomparsa totale degli incubi che mi tormentavano.
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Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda LucidFede » 25/08/2022, 9:26

Mi piacciono tantissimo sia le tecniche molto pratiche di Luna che l’approccio totale di vita di Neuro. Unendo i due post si otterrebbe l’arma definitiva, è come se Luna avesse frnito i mezzi e Neuro l’intera prospttiva di utilizzo.

-) La via "erotica". Ha funzionato con diverse persone che conosco. L'unico prerequisito è un pò di immaginazione e mancanza di vergogna/imbarazzo. Prendete le mie seguenti parole con leggerezza, non c'è nulla di male a reagire nel mondo dei sogni con la sua stessa arma, ovvero l'istinto (quasi "animale" a volte). E' una parte umana di noi, non sopprimiamola. Se qualche PO vi disturba o siete immersi in un ambiente poco piacevole, immaginate che di lì a poco inizierà una piacevole scena erotica in cui sarete coinvolti. Potrebbe farvi schifo ovviamente se di fronte a voi avete, ad esempio, una mummia. Ma basterà l'aspettativa che il PO muterà completamente forma (proprio aspetto fisico e carattere) in base a ciò che istintivamente ed inconsciamente provate più gradevole. La mummia diventerà un ragazzo o una ragazza a seconda del caso, per esempio. Una volta ricreata l'atmosfera erotica, sarà vostra la scelta se dedicarvici oppure no. Probabilmente se siete adolescenti in piena fase ormonale vi risulterà più semplice;


Con quanta maestria hai descritto una scena a sfondo sessuale : Chessygrin :
Bellissime le considerazni finali.

Anche io come Luke ho un rapporto molto tranquillo con i sogni. Ah Luke, ho pensato anche io subito alla tecnica di Naruto :lol:
Gli unici incubi sono stati del tipo che un ragno peloso gigante mi entrava in casa e io sono aracnofobico. Più che paura dei ragni mi fanno proprio schifo : Doctor :
Oppure brutti sogni a sfondo scolastico o famigliare che mi rendono nervoso e arrabbiato al risveglio. Ma nulla di più.
Le paralisi ipnagogiche invece sono state proprio più spaventose.

Dico solo una cosa, poi vado a dormire: ma che bello è avere un Neuroscienziato sul forum?

Vero?? :cool:

Dimenticavo una cosa. Finalmente si parla anche di psicologi e supporti esterni, secondo me hai fatto benissimo ad inserire quella parte.
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Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda Anakin » 25/08/2022, 14:43

Premettendo che non faccio molti incubi (posso sognare cose spaventose ma è diverso), non mi è molto chiaro il punto 1: in che modo in un incubo non lucido (quindi in cui non sappiamo di essere in un sogno perché per noi è la realtà seppure assurda) si possono usare tecniche da fare nei SL come quelle che hai descritto (le vie)?
NeuroEngineer ha scritto:Se qualche PO vi disturba o siete immersi in un ambiente poco piacevole, immaginate che di lì a poco inizierà una piacevole scena erotica in cui sarete coinvolti. Potrebbe farvi schifo ovviamente se di fronte a voi avete, ad esempio, una mummia.

Presente, mi è capitato di recente. Sul momento non mi è venuto in mente, poteva essere un plot twist interessante ahah
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Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda Arwen » 25/08/2022, 14:57

Grazie mille per i consigli, non ho molto da dire eccetto una cosa, cioè che l'approcciò ai miei incubi d'ora in poi sarà sicuramente diverso.

wow davvero? Era una metafora puramente casuale. Se non ti annoia potresti linkarmelo, così me lo recupero? Amo le coincidenze

Eccolo qui! search.php?keywords=oceano&t=12924&sf=msgonly
Credo che sia nella top 3 dei sogni più importanti mai fatti. Ha significati profondi per me e le emozioni e le sensazioni che ho provato nel sogno sono state incredibili, seppur terrificanti.
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Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda Luna » 25/08/2022, 15:29

Impressionante Arwen, davvero!
E poi questi falsi risvegli a raffica in cui i test falliscono!
Forse NeuroEngineer avrà qualche suggerimento da darti per sfruttarli meglio!

Io sono sopraffatta dalle emozioni contrastanti di questo sogno!

Meno male che scrivi, così puoi riversare certi sentimenti sulla carta e non restano a ribollire dentro di te.
Posso chiederti come mai fai una facoltà di tipo scientifico , da quello che ho capito, quando sei tanto dotata nella scrittura?
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Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda olrac » 25/08/2022, 18:03

Grazie Neuro,
bellissimo e utilissimo post! :)

Esistono incubi ai quali bisogna riconoscere una certa utilità, li chiamo 'serie di incubi per apprendimento inconscio'.
Esempio: per circa 4 anni sognavo ripetutamente, a intervalli di 2-3 settimane e a volte anche di pochi giorni, vividi terrificanti in cui...ero praticamente costretto a vedere scene macabre e agghiaccianti. Specie nelle ipna visualizzavo inconsciamente tutto un materiale che andava dall'essere presente ad esecuzioni militari, maltrattamenti carcerari, uccisioni brutali di donne e bambini, e quanto di più violento poteva concepire la mente. Non riuscendo ad arrivare alla completa lucidità non riuscivo a far cessare quell'inferno.
Mi sentivo...responsabile in qualche modo.
Le cose andarono avanti per anni e mi chiedevo 'perché devo vedere questo orrore disumano?'.
Finalmente cominciai un giorno ad essere 'saturo di violenza', nel senso che da dentro...dalla mia parte più profonda...sì stava generando una forte risposta emotiva di RIFIUTO.
Bene, da lì, da quella presa di coscienza, terminarono quei tristi episodi.
Quindi la risposta alla mia domanda era semplice: gli incubi servivano per generare una profonda e totale risposta alle forme di violenza che il mio cervello percepiva ed elaborava.
Come a dire: sintonizzati su un'altra frequenza perché questa l'hai capita bene :)
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Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda Arwen » 25/08/2022, 19:18

Luna ha scritto:Impressionante Arwen, davvero!
E poi questi falsi risvegli a raffica in cui i test falliscono!
Forse NeuroEngineer avrà qualche suggerimento da darti per sfruttarli meglio!

Io sono sopraffatta dalle emozioni contrastanti di questo sogno!

Meno male che scrivi, così puoi riversare certi sentimenti sulla carta e non restano a ribollire dentro di te.
Posso chiederti come mai fai una facoltà di tipo scientifico , da quello che ho capito, quando sei tanto dotata nella scrittura?



Ti ringrazio tantissimo Luna, non sai quanto mi faccia piacere sentirlo!

Quanto alla domanda sulla facoltà, a dire il vero non lo so, perché è un mix di motivazioni. All'inizio era ciò che volevo fare e ho preso questa strada, sia per gli sbocchi futuri che per le materie che trattava, che mi incuriosivano e affascinavano e che volevo approfondire. E' stato anche per una sorta di riscatto, visto che al liceo per vari problemi (bullismo e abusi verbali di alcuni professori) non sono mai andata bene in quelle materie. Ho trovato un po' di soddisfazione, in effetti, perché ho comunque potuto constatare che non ero io ad essere bacata di testa, e che potevo comunque raggiungere dei risultati, anche se purtroppo, causa salute e covid, sono rimasta indietro. La passione per la scrittura è nata ultimamente, anche se nel periodo del liceo ho partecipato a qualche concorso di poesia (forse prima ero troppo piccola per capire davvero cosa volesse dire scrivere, e la ritenevo una strada troppo incerta. Inoltre, sempre causa liceo, ripudiavo un po' il mondo letterario e ho preferito mantenere questa una passione, così da poterla coltivare senza pressioni esterne).
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