Argomento molto interessante di cui sarei veramente curioso di conoscere la risposta.
Io pure soffro di vertigini, basta una scala a 2 metri, e spesso con altezze superiori ai 20 metri nemmeno le protezioni aiutano soprattutto se sono impegnato in altre attività la probabilità e vicina al 100% (non parliamo di guardare in basso
, ma per esempio montare o smontare una persiana dal terzo piano sporgendo anche minimamente) mentre se per esempio mi sporgo da un dirupo sapendo di essere concentrato al massimo molto meno, suppongo come dicesti in caso di "barriere" fisiche, d'attenzione o sapere di essere fermamente aggrappati.
Non ho mai provato in realtà virtuale, ma sono abbastanza convinto che ne soffrirei comunque.
mentre da sempre sogni, incubi e sogni vividi sono un disastro
la fobia viene elevata all'ennesima potenza e nemmeno la presa di lucidità può aiutare quasi sempre il sogno collassa.
Nei sogni lucidi non mi è mai capitato di soffrirne, a volte percepisco "il vuoto" allo stomaco durante cadute, voli o salti, ma mai un terrore puro o vertigini. (soprattutto se la lucidità è bassa)
Fino ad adesso mi sono sempre giustificato con il fatto di non aver mai avuto sogni duraturi, così realistici ed immersivi a tal punto di percepire l'ambiente come esterno alla sfera mentale, e
difatti avevo in serbo una task sullo studio del fenomeno una volta ottenuto un sogno così realistico con l'ambiente percepito come esterno alla mente.
Stavo ragionando anche su Discord di quanto a volte sia sottile la differenza tra libertà d'azione e sensazione di essere immersi in un ambiente reale-estraneo alla mente, e un ipotesi è stata, seguendo la tua linea guida
per il TALD, quella di provare a richiamare i Pattern della veglia durante durante le fasi preliminari in cui si stabilizza e bisogna cercare di interagire con l'ambiente onirico come fosse estraneo alla mente.
Ma come dicevo anche su Discord, a volte pure la realtà di veglia perde di realismo/sensazione di essere un mondo la fuori soprattutto nei momenti di stress o routine, stessi luoghi.
Tornando al discorso principale, il mio pensiero era dunque di poter arrivare a percepire il mondo onirico come esterno alle influenze della mente e così come veglia e sogni non lucidi testarne le vertigini.
In quanto a parer mio non è tanto la convinzione di essere immersi in un mondo reale o no, ma più che altro di come la mente inconscia interagisce con esso.
Quindi nonostante la convinzione conscia che il mondo VR non è reale, viene comunque percepito come tale.
mentre la lucidità va in qualche modo a cozzare con il lavoro della mente inconscia, potrebbero centrare gli S-states? Non ricordo bene il ragionamento, ma avevi detto che il pensiero andava parecchio a interferire con
il funzionamento della mente inconscia e creava un nuovo livello intermedio, perdonami non mi ricordo proprio comunque il discorso era rivolto al fatto che il pensiero di pensiero alterava gli s-states e la creazione del mondo onirico. interazione tra conscio e inconscio con il mondo onirico che diventava un terzo elemento.
Potrei aver detto una serie di stupidate, se per caso posso averti dato uno spunto ben venga, altrimenti pardon.
Visto la tua grande esperienza anche con sogni super realistici e TALD il mio discorso va un pò a sgretolarsi, in quanto tu hai percepito tali ambienti come esterni, sarei curioso di chiederti se hai mai provato a testare le vertigini in quel
primo passo in cui ci si ancora al sogno e l'ambiente è visto come "la fuori"
mondo reale
mondo virtuale :
sogno vivido
sogno lucido