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Sogno Lucido? Decisamente

Messaggioda survivor » 23/11/2010, 6:00

Salve a tutti,
erano anni che, periodicamente, mi tornava in mente questa esperienza ma solo ieri ho avuto lo slancio mentale di cercare qualcosa in rete a riguardo.
Avevo 14 o 15 anni quando mi è successo la prima volta. E' stata una sequenza di sogni ricorrenti con sempre maggior nitidezza e controllo, tutto nell'arco di alcune settimane.
Ora ho 27 anni ma ricordo perfettamente moltissimi particolari di quei sogni e di come riuscivo a prendere azioni consapevoli. Non saprei tuttavia quantificare quante volte ho effettivamente fatto il sogno. Ad ogni modo, il sogno era questo, a quanto pare prepotentemente influenzato e suggestionato dalla continua visione di Dawn of the Dead di George Romero.

Mi sveglio nella mia stanza, sto ancora sognando. C'è troppo silenzio e calma, e mi da la sensazione che qualcosa non quadra a livello di percezione della realtà. Il luogo è esattamente identico alla realtà, perfino il tipo di coperta e la "luminosità" della stanza quando la tapparella è a metà. La porta finestra è aperta e vado fuori in balcone. E' estate, fa caldo, ma il cielo è coperto in questo momento e minaccia di piovere. Do un occhio al giardino e poi alla strada e vedo una figura che barcolla, ho la sensazione che qualcosa non vada sul serio, provo terrore e mi sveglio.

Questa fase è stata sempre uguale ogni volta, motivo per cui ne ricordo ancora ogni minimo dettaglio. Quando mi è capitato per la seconda volta, la notte successiva, nella parte in cui mi sveglio e mi tiro su dal letto c'è un cambiamento, in quanto ricordo di essermi trovato nella stessa identica situazione e ricordo di averla sognata. Il mio "test di realtà" è stato semplicemente andare in balcone volontariamente e verificare la presenza di qualcosa di strano in strada e osservarla. La cosa c'era, un mio vicino di casa "zombificato", questa volta molto più vicino al cancello e consapevole della mia presenza. A quel punto ho capito che era un sogno, perchè l'evento era ingiustificabile in altro modo. Ho cominciato a dedicare più attenzione "onirica" alle scelte consapevoli che potevo fare. Ricordo che la prima scelta fu di cercare i miei genitori nel mio appartamento. L'ho fatto senza alcuna paura ma in casa non c'è nessuno. Provo a telefonare ad un mio amico di scuola, che abitava nei pressi di casa mia, e mi risponde, dicendomi che è arroccato sul tetto del suo palazzo e di raggiungerlo. Molte volte il sogno diventava confuso in questo punto e spesso mi svegliavo un pò "impanicato" dalla situazione che vivevo nel sogno. Diventava come il tipico incubo molto vivido da cui ti svegli sudato. Però col ricordo di aver avuto la possibilità di controllare il sogno e "viverlo". Ricordo anche di essere andato a letto una volta proprio contento del fatto che avrei potuto fare il sogno, per provare delle cose NEL sogno. Il sogno stabile e "completo" continua così:

Decido di raggiungere questo mio amico, abita poco lontano e sembra ragionevole, inoltre gli spazi intorno alla mia casa sono molto ampi e perfetti per correre. Nel mio sogno gli zombie sono esattamente come nel film di Romero, lentissimi. Esco in giardino per controllare che il morto vivente di prima sia andato via, cosa che è successa, e mi arrampico sul cancello stando ben attento a guardarmi intorno. Salto in strada. Corro. Ripercorro tutte le strade e i luoghi perfettamente ricreati nel sogno. Ci sono pochi zombie anche, posso evitare ogni contatto fisico semplicemente correndo. Noto anche che non mi stanco affatto. Non ho "fiato", non ho proprio quella sensazione. Potrei correre per kilometri. Arrivo a casa del mio amico, scavalco il cancello e arrivo al portone, il vetro è rotto ma sembra non esserci nessuno. Salgo tutte le scale, incontrando un morto su un pianerottolo. Arrivo alla porta di ferro, busso e dico il nome del mio amico e lui mi apre. Poi ci barrichiamo sul tetto.

A questo punto il sogno diventa meno "fisico" e più "controllato", nel senso che mi astraggo dalle sensazioni fisiche ma sono capace di influenzare la "narrazione" del sogno, una specie di omniscenza onirica in cui so tutto quello che deve accadere. Ci diciamo che l'unico morto che ho visto era quello nel pianerottolo e che probabilmente starà salendo le scale. Sentiamo che raschia la porta e la colpisce. Decidiamo di aprire. Il mio amico fa da esca e si fa inseguire dal morto fino al bordo del terrazzo, a quel punto scappa verso sinistra mentre io spingo il morto giù dal 7° piano. Raggiungiamo il parcheggio del palazzo agevolmente, prendiamo la macchina di suo padre e raggiungiamo il punto opposto della nostra piccola cittadina per cercare un altro amico. Dal momento in cui ci mettiamo alla guida il sogno diventa più confuso e implausibile e "salta" (non ho alcun ricordo del tragitto, per esempio). Il mio amico e suo padre sono arroccati sul tetto di una piccola abitazione grezza che non dovrebbe essere in quel luogo, fanno cenni con le braccia e hanno un fucile. Ci sono molti morti che camminano in giro per i terreni brulli alle spalle di casa sua. Mentre corriamo verso di loro attraverso il campo, abbandonata la panda sulla strada, uno mi viene particolarmente vicino e il padre del mio amico spara. Sento il tuono del proiettile, mi spavento (parlo proprio di panico) e mi sveglio.


Ho rifatto lo stesso sogno altre due volte dopo quel periodo. Una a 18 anni e una a 23. Riconoscevo in entrambi i casi non solo di essere in un sogno, ma di essere in QUEL sogno, ma il livello di controllo era abbastanza basso e non ho ricordi vividi di queste ultime due esperienze. Personalmente ho sempre pensato che fossero gli incubi la chiave per fare questo genere di sogni. In un incubo, se riesci a superare le sensazioni negative, puoi continuare a "guardare la storia". Quando ero piccolo c'erano periodi in cui mi fissavo fortemente su qualcosa e capitava di sognarla molto vividamente (ufo, zombie, ho anche avuto un "intenso" sogno erotico con una mia compagna di classe (che non era quella che mi piaceva).


Voi mi dite che riuscite ad avere questo genere di esperienza periodicamente?
survivor
 
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