Dovevo partire con in treno, perciò mi sveglio alle 9, per fare tutto tranquillamente. Alle 11 ho il treno, perciò vado con mio padre (anche lui deve prendere lo stesso treno) alla stazione, facciamo i biglietti e saliamo. Dopo un poco che inizia il viaggio chiudo gli occhi, non so se effettivamente ho dormito, perché sono stato coscente per la maggior parte del tempo in cui mi trovavo in questo strano stato (non so quantificare, diciamo circa un ora e 20 su un ora e 40 del vaggio). Comunque venendo al punto: a un cero punto ho cominciato a vedere un immagine, all'inizio non capivo bene cosa fosse, poi ecco che piano piano capisco che si tratta di un volto umano, il mio. Lo vedo come quando si vede la propria faccia riflessa in controluce su un vetro, non molto nitida quindi; ho sempre e solo visto questa immagine della mia faccia di fronte a me, meno male che stavo in treno e non avevo un sonno profondo, perché mi ricordo che avevo iniziato a chiedermi chi io fossi realmente e dove mi trovavo, in quanto la mia faccia stava di fronte a me, e la cosa stava iniziando a spaventarmi e a inquietarmi non poco. Al mio risveglio mi sono stiracchiato e dopo poco siamo arrivati, ricordo di aver voluto raccontare questa esperienza a mio padre che era li, volevo veramente, ma non potevo perché gli avrebbe dato troppo poco conto, oltre a prendermi per un esaltato con troppa immaginazione.
Oltre all'esperienza ho descritto anche il contesto. Ci terrei ad avere una vostra opinione, perché io credo che il terrore di fronte alla propria faccia e di fronte al non sapere più chi si è dove ci si trova, è un indizio importante. Ditemi un po' la vostra.